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archo trionfale e onorario romano


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Inviato (modificato)

buongiorno a tutti,la mia curiosita' per quanto riguarda l'arco romano e' dovuta al fatto che nella mia citta' ancora ne esiste uno,anche se tuttavia modificato su alcuni punti, in tutta la sua maestosita' a guardia di un impero ormai svanito.mi riferisco all'arco di augusto(rimini),grande opera voluta dal senato per riconoscimento ad augusto e alla sua ristrutturazione della via flaminia che terminava proprio a rimini.vi allego dei link interessanti se volete,buona lettura.

engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=110

engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=111

p.s:mi dispiace avrei voluto inserire una foto scattata al museo civico per vedere lo stile architettonico originale in tutta la sua forma,ma il file e' troppo grande,e i link sono privi inizialmente di htpp:www perche' non ho raggiunto i 30 messagi,scusate

Modificato da massi75rn

Inviato (modificato)

Ciao,

in effetti Augusto migliorò sia la viabilità della Via Flaminia con interventi di restauro.

Il documento principale che descrive questo tema è il Res Gestae Divi Avgvsti, 'Le conquiste del divino Augusto', testo che affidò alle Vergini Vestali in modo che dopo la sua morte fosse trascritto su tavole di bronzo per la visualizzazione di fronte al suo mausoleo. Tra le numerose realizzazioni che elenca è la costruzione o la riabilitazione di strade.

Nel passaggio 20.5, Augusto afferma:. "Nel mio consolato settima ho ripristinato la via Flaminia dalla città, sino ad Ariminum [Rimini], insieme a tutti i ponti tranne il Milvio e il Ninucian" Questa affermazione fa eco da Svetonio (Augusto, 30 ) e da Cassio Dione (LII.22), il quale rileva che Augusto eretto arcate sormontate da statue di se stesso sui ponti alle due estremità della via Flaminia.

Questo grande sforzo è stato commemorato con una serie di aurei e denari generalmente attribuito ad una zecca spagnola nel periodo 18-17 a.C. Questo aureus, iscritta QVOD viae MVN [iTAE] SVNT ("Per aver ordinato di restaurare le strade principali"), mostra la Vittoria che incorona Augusto, che guida una biga di elefanti su un arco piazza fiancheggiata da portici coperti.

Altre monete di questa serie mostrano una scena identica di biga con elefanti su un doppio arco sopra un viadotto, o su un arco a tutto tondo centrale fiancheggiata da portici, o la Vittoria e Augusto su quadriga trainata da cavalli su un doppio arco ornato con una serie di rostri. Si potrebbe presumere queste sono state tra le statue di cui parla Dione. La preoccupazione di Augusto per la riparazione delle strade era di tipo pratica, come una sorta di autostrade sono state fondamentali per il successo dell 'Impero. Non solo sono stati utili per il trasporto delle merci e il movimento dei viaggiatori, ma sono stati essenziali per l'efficienza dell'esercito, che poteva muoversi a grande velocità su queste "autostrade". Nel caso ricordato da questa aureus, Augusto fu a pensare al futuro in quanto aveva in mente di utilizzare la via Flaminia di spostare le truppe in Gallia, dove ha previsto di lanciare grandi campagne a rendere sicura e romanizzata quella provincia.

Octavian as Augustus, 27 BC – 14 AD

Aureus, Colonia Patricia July 18 BC – 17/16 BC, 7.82 g. CAESARI – S·P·Q·R·IMP Bare head r. Rev. QV – OD· – VIAE·MVN·SVNT Augustus, veiled, crowned by Victory behind him, standing r. in biga of elephants on square arch between roofed porticoes. Bahrfeldt 191.1 (this coin). C 230. BMC 432 note. RIC 141. CBN 1262. Jameson 20 (this coin). Calicó 262 (this coin). Biaggi 131 (this coin).

L'Arco trionfale di Augusto a Rimini fu consacrato all'imperatore Augusto dal Senato romano nel 27 a.C. È il più antico arco romano rimasto. Segnava la fine della via Flaminia che collegava la città romagnola alla capitale dell'impero, confluendo poi nell'odierno corso d'Augusto, il decumano massimo, che portava all'imbocco di un'altra via, la via Emilia.

Lo stile che lo compone è sobrio ma allo stesso tempo solenne. Al fornice centrale, di particolare ampiezza, si affiancano due semicolonne con fusti scanalati e capitelli corinzi. I quattro clipei posti a ridosso dei capitelli, rappresentano altrettante divinità romane. Rivolte verso Roma, troviamo Giove ed Apollo; rivolte verso l'interno della città troviamo Nettuno e la dea Roma.

La sua funzione principale, oltre a quella di fungere da porta urbica, era quella di sostenere la grandiosa statua bronzea dell'imperatore Augusto, ritratto nell'atto di condurre una quadriga.

La peculiarità di questo arco è che il fornice era troppo grande per ospitare una porta, almeno per quei tempi. La spiegazione è dovuta al fatto che la politica dell'Imperatore Augusto, volta alla pace, la cosiddetta Pax Augustea, rendeva inutile una porta civica che si potesse chiudere, non essendovi il pericolo di essere attaccati.

La merlatura presente nella parte superiore risale invece al medioevo (circa X secolo), periodo in cui la città venne tenuta dai ghibellini. Divenne una delle porte della città fino al periodo fascista, quando vennero demolite le mura e l'arco rimase come monumento isolato.

Insieme al ponte di Tiberio, è oggi uno dei simboli di Rimini, tanto da comparire nello stemma della città.

Ciao

Illyricum

:)

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Modificato da Illyricum65

Inviato

ottimo illyricum,voglio solo aggiungere che il ponte di tiberio e' stato iniziato sempre da augusto,e la moneta che puo' rappresentare presupponibilmente queste opere a mio avviso e' questa.ciao

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  • 3 mesi dopo...
Inviato

ciao Massi 75... vuoi dire che quello rappresentato sul rovescio di questo denario sarebbe il ponte di Tiberio?!?! E' interessante, ma in base a cosa lo dici... è solo una tua teoria o l'hai letto da qualche parte?


Inviato

Salve a tutti. Per quanto riguarda l'apparizione di elementi architettonici sul rovescio delle monete romane si potrebbe parlare moltissimo. Ci sono tantissime cose da dire e mostrare in merito. Gli archi di trionfo sono interessanti e soprattutto belli esteticamente, ma io preferisco studiare quegli edifici che hanno avuto un vero scopo utile per Roma e il suo sviluppo. Si trovano strade, anfiteatri, mercati...e anche porti. Eccezionale è il famoso sesterzio di Nerone (zecca di Lugdunum - 64-65 d.C) con al R/ il porto di Ostia in una versione alquanto stilizzata, ma straordinariamente affascinante. Vorrei mostrarvi, però, un' altra coniazione forse meno conosciuta: un sesterzio in bronzo dell'Imperatore Traiano con al R/ il porto di Ostia fatto costruire per suo volere ex novo. Per quanto riguarda la storia del porto di Ostia in questa epoca si può dire a grandi linee che l'edificio era già esistente da tempo e l'Imperatore Claudio aveva già fatto costruire un porto ad Ostia per assicurare un approvvigionamento mercantile a Roma. Purtroppo, durante il regno di Traiano, Roma raggiunse la sua massima espansione e il porto di Claudio non bastava più ormai per rifornire la città dei prodotti necessari. L'Imperatore affidò quindi al suo famoso architetto Apollodoro di Damasco la costruzione di un bacino portuale più interno di forma esagonale che era collegato con l'entroterra da un canale e da una strada lastricata a due corsie, un'opera talmente grande i cui resti, nonostante il degrado e l'abbandono che subì l'edificio, si possono ammirare ancora oggi nella loro forma originaria. Ebbene, il nuovo porto risolse i problemi commerciali e il nuovo bacino, ampio e ben protetto dai pericoli del mare aperto, fu pronto per garantire a Roma i fiorenti traffici con l'Oriente. I lavori di costruzione durarono dal 100 al 112 d.C. e vennero commemorati sulla moneta in questione, a differenza di altri, come l'ampliamento del porto di Ancona, che non furono effigiati su alcun tondello. Vediamo il nummo: si tratta di un sesterzio bronzeo, zecca di Roma, risalente al 115-116 d.C. e classificato dal RIC 632 come RR. Al D/ troviamo il busto laureato e drappeggiato dell'Imperatore verso destra con la scritta IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS VI P P e al R/ la raffigurazione del bacino esagonale del porto di Ostia circondato da edifici e con navi al centro. Intorno PORTVM TRAIANI, in esergo SC. Ne posto un bell'esemplare tratto dal web.

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Inviato

ciao ariminum,non e' una teoria nemmeno lo letto da qualche parte,volevo solo confrontare gli archi e cercare di associarne uno(nella moneta ha una certa somiglianza) a qualche rovescio di questa serie di monete(QVOD VIAE MVN SVNT)che proprio parla,come dice illyricum,nella Res Gestae Divi Avgvsti,la ristrutturazione della via flaminia con suddetti viadotti proprio dalla citta' di rimini.per quanto riguarda il viadotto ricorda moltissimo il ponte tiberio(iniziato da augusto)ma effettivamente ce ne sono stati altri in questa imponente via del passato,e sarebbe anche azzardato pensare che un imperatore potesse raffigurare un opera non ancora ultimata.


Inviato (modificato)

ariminum volevo chiederti se sei stato al museo civico e se per caso hai fotografato l'arco in questione in modo da poterlo postare.ciao

Modificato da massi75rn

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