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IGNORED

17 marzo 2011


sgtred

Risposte migliori

si potrebbe però anche aggiungere che 150 anni d'Italia si dovrebbero festeggiare tra un bel pò di anni considerando l'annessione di Trieste nel 1918.

forse sarebbe più giusto parlare di 150 anni di regno d'Italia..ma vabbè..

E la perdita dell'Istria dove la mettiamo? Se per "Italia" intendiamo i confini attuali, allora dobbiamo contare dal 1945, se non addirittura dal 1954, quando Trieste ci è stata restituita.

Ma è indubbio che una "nazione Italia", anche se dai confini leggermente diversi da quelli odierni, si è formata nel 1861.

petronius oo)

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meno male che è un giorno di festa nazionale regalato!!!

cmq liberi di dire tutto ed se avessi la possibilità

domani andrei ad comperarmi il 5 Lire Vittorio Emanuele II Firenze 1861!!!

Meglio l'UNITA' d'ITALIA che gli Stati Uniti Italiani.

;)

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meno male che è un giorno di festa nazionale regalato!!!

Al di la della solite chiacchiere su Italia sì Italia no, direi che non ci hanno regalato nulla: hanno semplicemente sfruttato l'anno particolarmente sfavorevole per le festività, molte delle quali nel 2011 capiteranno in giorni festivi, e sfrutteranno quindi uno dei giorni di festività non usufruite (presumo il 25 aprile, visto che nel 2011 cade proprio nel giorno di pasquetta) per pagare questa festa nazionale straordinaria.

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meno male che è un giorno di festa nazionale regalato!!!

Al di la della solite chiacchiere su Italia sì Italia no, direi che non ci hanno regalato nulla: hanno semplicemente sfruttato l'anno particolarmente sfavorevole per le festività, molte delle quali nel 2011 capiteranno in giorni festivi, e sfrutteranno quindi uno dei giorni di festività non usufruite (presumo il 25 aprile, visto che nel 2011 cade proprio nel giorno di pasquetta) per pagare questa festa nazionale straordinaria.

beh, non ci abbiamo perso (ne guadagnato) niente allora...

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meno male che è un giorno di festa nazionale regalato!!!

Al di la della solite chiacchiere su Italia sì Italia no, direi che non ci hanno regalato nulla: hanno semplicemente sfruttato l'anno particolarmente sfavorevole per le festività, molte delle quali nel 2011 capiteranno in giorni festivi, e sfrutteranno quindi uno dei giorni di festività non usufruite (presumo il 25 aprile, visto che nel 2011 cade proprio nel giorno di pasquetta) per pagare questa festa nazionale straordinaria.

non quoto.

Il 17 marzo rientra NELLE celebrazioni dell'Unità d'Italia.

Le altre festività cadenti nei giorni festivi SONO sempre Importanti.

Modificato da sgtred
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Che si festeggi il 150-esimo Anniversario a me va benissimo, spero pure di festeggiare il 200-esimo.

Pero noi siamo la Repubblica Italiana, non il Regno d'Italia di Vittorio Emanuele II e la nostra festa nazionale e' il 2 giugno. Tutti gli anni.

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Ma è indubbio che una "nazione Italia", anche se dai confini leggermente diversi da quelli odierni, si è formata nel 1861.

d'accordissimo ;) penso che alla fine il mio unico "dubbio" sia il motivo della festa. Forse mi piacerebbe sentir parlare di festeggiamenti per l'Italia piuttosto che per la sua Unità :rolleyes: ma magari sono io sbagliato :D

Che si festeggi il 150-esimo Anniversario a me va benissimo, spero pure di festeggiare il 200-esimo.

Pero noi siamo la Repubblica Italiana, non il Regno d'Italia di Vittorio Emanuele II e la nostra festa nazionale e' il 2 giugno. Tutti gli anni.

condivido anche questa precisazione..

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Awards

Per festeggiare l'unità della Nazione, sono perfettamente in sintonia con gli altri Italiani. Mi sento cittadino italiano, cittadino del mondo, cittadino di questa crosta terrestre. Sono rispettosissimo della "nostra terra" la Campania Felix, amo la "mia storia", la mia lingua napoletana, il mio territorio. Lo vorrei vedere anzi un poco più orgoglioso.....in fondo qui in Campania abbiamo avuto Nuceria Alfaterna, Pompei, Velia, Paestum, Capua, Cuma ed abbiamo le due stupende costiere Sorrentina e Salernitana che tutto il mondo ci invidia.

I Borboni? Ci hanno dato dignità di popolo, ci hanno dato la prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici Granatello, ci hanno dato la reggia di Caserta, l'industria della pasta a Gragnano e quella della seta, la ceramica e Capodimonte. Ma l'elenco non finirebbe più.....

Il mio solo spunto polemico è questo: non si parla affatto nei libri di scuola di ciò che hanno fatto di positivo per questo loro regno, che hanno unito l'Italia dalla Sicilia fino al Garigliano. Ma diamo il giusto riconoscimento a questi "illuminati" regnanti troppo maltrattati. In fondo, con questi Sovrani Napoli era all'epoca uno Stato molto ricco ed il popolo si riconosceva nei suoi Governanti e famose erano le feste a corte.

Chi ha letto un poco di storia nutre anche un poco di nostalgia per questo passato. Logicamente sto con i piedi saldamente posizionato nei tempi moderni, contento che le cose si siano evolute verso la democrazia moderna, convinto che non potevamo avere un presente ed un futuro migliore. Quindi cin cin a tutti gli Italiani e a tutte le Italiane.

Ora è tempo di festa. Auguri.

il nocerino

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Premesso che questo forum è di Numismatica e quindi questo topic dovrebbe essere immediatamente chiuso e cancellato, posso dire che il giorno di festa nazionale solo per il 2011 è un'ulteriore presa in giro. Se veramente si deve festeggiare qualcosa è opportuno che si festeggi tutti gli anni. Forse in questo 2011 si sono accorti che molte feste infrasettimanali cadono di sabato o domenica :-).

L' Italia è Unica e Indivisibile ma il mio pensiero si associa al Compatriota Francesco che sicuramente sarà con me e migliaia di persone a Gaeta nei giorni 11 12 e 13 Febbraio a Commemorare le vittime del massacro che si concluse proprio nella Fidelissima. Quando 150 anni fa si concluse un assedio di una guerra non dichiarata e per ricordare che il meridione ancora oggi avanza dai Savoia i danni di guerra. Esattamente il contrario di quando quegli eredi di casa Savoia vogliono far credere chiedendo danni al Popolo Italiano esosi rimborsi o facendo programmi TV per farsi vedere.

Non credete passivamente a quanto è scritto nei libri di storia, informatevi con il mezzo potente che è internet che ci permette di condividere la nostra passione per le monete; leggete libri , partecipate agli eventi culturali e sicuramente magari vi avremo tra noi l'anno prossimo a Commemorare ancora il 13 febbraio anche se non dovesse più essere festa nazionale questo 17 marzo che non riconosciamo.

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La storia la scrivevano i vincitori ed oggi i revisionisti. Un giusto mix, non sarebbe male, in effetti...

Le commemorazioni, ci possono anche stare, ci mancherebbe. Anzi, sono il primo che vorrebbe vedere sparire dal centro della mia città, la statua di VEII, lasciando solo quella del mio concittadino repubblicano, Giuseppe Mazzini.

http://www.ilportaledelsud.org/genova1849.htm

Però, resto felice dell'unità della mia regione, con le altre sorelle

Modificato da luke_idk
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Premesso che questo forum è di Numismatica e quindi questo topic dovrebbe essere immediatamente chiuso e cancellato,

è un forum di storia e numismatica..poi nella sezione agorà è possibile parlare di un pò di tutto :)

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L'Italia c'è , esiste ed è una. Piaccia o non piaccia.

eh no ! troppo facile e troppo comodo.

.... e ancora questa nenia che mi ritorna in mente: "chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce 'o passato ..."

'O sole, 'o mare e una "nenna core a core" dicono i versi della nota canzone. E in fin dei conti sembra non mancarci nulla: le bellezze paesaggistiche, un buon clima e perfino la possibilità di procreare. Vi sembra molto ? Dipende dai punti di vista. Mi si perdonerà la provocazione, ma va ricordato che la causa unitaria ci ha privati di un bel po' di cosette: lo so, mi spiace, ma purtroppo finiamo sempre con rivangare questa brutta storia dei mille primati dei Borbone ! La ferrovia, l'osservatorio astronomico, i congressi per scienziati, l'illuminazione a gas in città, il teatro dell'opera, la flotta di mare, ecc., ecc., .., per arrivare ad un efficiente sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani già in atto a metà dell'Ottocento (!!!). Forse è il caso di richiamare alla memoria pure il 3° posto in graduatoria dopo Inghilterra e Francia all'expo univesale di Arte e Tecnica di Parigi del 1856. Insomma si giungeva al famigerato 1860 mentre il regno era praticamente all'apice del suo sviluppo. Appare quindi fin troppo evidente che non v'era alcun popolo del sud da "liberare" ... semmai il contrario. Eppure la mistificazione risorgimentale ci ha consegnato anche questa panzana.

Ma l'Italia si fece, tacendo sulla corruzione che funzionò meglio dei mille moschetti che armavano i garibaldini al punto da farli giungere nel settembre del '60 praticamente senza perdite nella capitale.

Sorvoliamo sulle deportazioni dei soldati borbonici nei lager di Fenestrelle ad opera dei nostri fratelli conquistatori, come pure sui moti legittimisti di reazione che l'abomio delle menzogne neorisorgimentali ebbero l'ardire di chiamare Brigantaggio, ma almeno non tralascerò di citare per esteso il nome di un grand'uomo (si fa per dire ..), tale Liborio Romano che si preoccupò di istituzionalizzare la camorra assegnandogli ruoli di governo con privilegi che ancora oggi, nel 2011, si mantengono inalterati . Nel frattempo, nell'arco di un ventennio (1860-1880), una dopo l'altra, tutte le fabbriche fiore all'occhiello dell'industria del Regno vennero chiuse perchè fossero privilegiati capitali e forza lavoro dei fratelli d'oltrepo mentre da queste parti si cominciò a vivere l'umiliazione dell'emigrazione e degli stenti. Da buoni fratelli abbiamo "donato, donato e poi ancora donato" fino a che non vi rimase più nulla.

Vivo a Napoli e oggi ho la possibilità di festeggiare i 150 anni di ... monnezza la stessa che mentre vi scrivo adorna in grande stile vie e piazze di città ... e non potete immaginare lo strazio che si prova nel vedere lo scempio consumarsi giorno per giorno nei luoghi in cui si è nati e cresciuti. Si festeggi pure, il messaggio è per tutti coloro che nutrono sentimenti identitari di appartenenza al tricolore, ma per quanto mi riguarda qui da noi si lavora alacremente, peraltro con rimarchevoli riscontri, per ricostruire tassello dopo tassello, la dignità di un popolo privato di coscienza ed autodeterminazione. Il tempo è galantuomo e il riscatto passa anche e soprattutto per il 1861, si tratta di riavvolgere il nastro indietro fino a quei giorni per riscrivere con ferma determinazione le pagine della storia che ci hanno portato all'Italia unita.

Il resto verrà da solo.

Per chi non vuole tapparsi le orecchie e mettere la testa sotto il cuscino, suggerisco un testo che per me fu illuminante al punto da togliermi, per dettagli e contenuti riportati, il piacere del riposo notturno.

Roberto Martucci - L' invenzione dell'Italia unita. 1855-1864

http://www.ibs.it/co...ell-italia.html

--

Roberto Martucci è nato a Lecce nel 1949 e vive a Bologna;

ha insegnato nelle università di Calabria e Torino II;

attualmente è professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la facoltà di Scienze politiche dell'università di Macerata.

Tra i principali lavori

Emergenza e tutela dell'ordine pubblico nell'Italia liberale (1980)

La Costituente e il problema penale in Francia

Alle origini del processo acusatorio (1984)

E' in preparazione

La Storia costituzionale italiana dallo Statuto Albertino alla crisi della Repubblica

--

Buonanotte.

invenzione_italia_martucci.jpg

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Personalmente sono dell'idea che giocare con i se in campo storico sia a volte divertente ma poco produttivo.

Comunque vorrei sottolineare che l'unità d'Italia non è avvenuta solo tramite l'annessione del sud ma anche tutti gli altri stati preunitari sono stati conquistati e annessi. Quindi prendetevela coi sardo piemontesi e lasciate stare il nord in generale :lol:

Esistono situazioni simili di primati anche al Nord, (accipicchia il ponte sul Taro era il piú lungo d'Europa quando fu costruito, maledetti Savoia che ci hanno annesso e oppresso a noi parmigiani!) ma non sono i primati su cui occorre basarsi per misurare il progresso di un paese. Il primato rappresenta il picco ma è la media quella che conta. Il primo uomo nello spazio e la prima sonda sulla luna li mandò l'Unione Sovietica ma mediamente il paese non era poi un gran che progredito... Anche l'Italia di oggi ha un considerevole numero di primati ma non mi sembra che il paese goda di buonissima salute.

Qui mi si cita sempre la ferrovia, vorrei sapere all'alba dell'annessione quanti chilometri di ferrovia aveva il sud rispetto al nord. Quanto era estesa l'illuminazione stradale a gas e c'era e quanto al nord? E il sistema scolastico? Sicuramente anche qui esistevano punte d'eccellenza ma c'era l'istruzione obbligatoria? Quanti anni? E si frequentava effettivamente o era solo sulla carta?

Poi vedo che si parla dell'emergenza rifiuti a Napoli e della camorra al potere. Dare la colpa di questo all'annessione mi sembra un comodo alibi.

Viceversa niente da dire sui massacri e sulle deportazioni che sono ampiamente documentati. Questi sì che meriterebbero una revisione.

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L'Italia c'è , esiste ed è una. Piaccia o non piaccia.

eh no ! troppo facile e troppo comodo.

.... e ancora questa nenia che mi ritorna in mente: "chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce 'o passato ..."

Guarda, che non è stato solo il sud, ad essere conquistato e represso. Vogliamo parlare dei primati, che aveva la mia città? Primo porto del mediterraneo, prime industrie d'Italia, cantieri navali più importanti d'Italia, capacità tecniche tali da offrire ponti d'oro ai genovesi, affinchè immigrassero a Gibilterra ad edificare il porto. Conquistata, vilipesa, repressa e spogliate delle sue risorse... eppure, a lamentarsi sono secessionisti del nord e nostalgici dei sud (e sì che qui, il "mugugno" è di casa!).

Poi, sarebbe il caso di leggere anche fonti neutrali e parlare di altri primati... livello di scolarizzazione, reddito reale della popolazione, condizioni sanitarie, tenore di vita ed urbanistica delle città. La colonizzazione austriaca ha fatto giusto qualcosina in più, rispetto a quella spagnola (tanto per restare all'estero e non attaccare nessuno)

Comunque, siamo alle solite. Noi non veniamo a criticare l'esaltazione borbonica nelle discussioni a tema, che aprite; vi spiacerebbe lasciare festeggiare anche noi? Personalmente, poi, da genovese è abbastanza normale che sia antisabaudo, mazziniano e repubblicano, quindi voglio solo festeggiare l'Italia, non la monarchia.

Modificato da luke_idk
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Qui mi si cita sempre la ferrovia, vorrei sapere all'alba dell'annessione quanti chilometri di ferrovia aveva il sud rispetto al nord.

Facile ;)

All’atto della proclamazione del Regno d'ltalia le strade ferrate della penisola raggiungevano una estensione di 2.179 km, così ripartiti:

850 km nell'ex Regno di Sardegna

132 nello Stato Pontificio

607 nel Lombardo-Veneto

323 nell'ex Granducato di Toscana

139 negli ex Ducati di Modena e Parma

appena 128 nell'ex Regno delle Due Sicilie

che, dopo essere stato il primo ad inaugurare un tronco ferroviario, aveva realizzato dei modesti ampliamenti alla rete, tanto da poter elencare solo quattro linee esistenti nel 1860:

la Napoli-Cancello-Caserta-Capua

la Cancello-Nola-Sarno

la Napoli-Salerno

la Torre Annunziata-Castellamare di Stabia.

Tutte limitate alla sola Campania e superate per estensione, sia pur di poco, anche dallo Stato Pontificio, che era stato l'ultimo a dotarsi di una ferrovia, e dai ducati di Modena e Parma, la cui consistenza territoriale non poteva nemmeno lontanamente paragonarsi a quella del Regno delle Due Sicilie.

petronius oo)

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Sono andato a vedere il film di Martone "Noi Credevamo", la cui visione richiede un certo impegno, ma è appagata da tanti spunti di riflessione al di là del giudizio se il film sia riuscito in tutte le sue parti. :)

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...... eppure il testo di Martucci è super partes scevro da qualsiasi logica di appartenenza.

spero lo teniate in considerazione per le vs. letture perchè davvero illuminante.

--

Personalmente sono dell'idea che giocare con i se in campo storico sia a volte divertente ma poco produttivo.

Comunque vorrei sottolineare che l'unità d'Italia non è avvenuta solo tramite l'annessione del sud ma anche tutti gli altri stati preunitari sono stati conquistati e annessi. Quindi prendetevela coi sardo piemontesi e lasciate stare il nord in generale :lol:

ma non eravamo tutti italiani ..! :lol:

Esistono situazioni simili di primati anche al Nord, (accipicchia il ponte sul Taro era il piú lungo d'Europa quando fu costruito, maledetti Savoia che ci hanno annesso e oppresso a noi parmigiani!) ma non sono i primati su cui occorre basarsi per misurare il progresso di un paese. Il primato rappresenta il picco ma è la media quella che conta. Il primo uomo nello spazio e la prima sonda sulla luna li mandò l'Unione Sovietica ma mediamente il paese non era poi un gran che progredito... Anche l'Italia di oggi ha un considerevole numero di primati ma non mi sembra che il paese goda di buonissima salute.

Qui mi si cita sempre la ferrovia, vorrei sapere all'alba dell'annessione quanti chilometri di ferrovia aveva il sud rispetto al nord. Quanto era estesa l'illuminazione stradale a gas e c'era e quanto al nord? E il sistema scolastico? Sicuramente anche qui esistevano punte d'eccellenza ma c'era l'istruzione obbligatoria? Quanti anni? E si frequentava effettivamente o era solo sulla carta?

uffa che fatica a reperire le info che mi chiedi, ma lo faccio volentieri.

* 1735: Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino

* 1754: Prima Cattedra di Economia, nel mondo, affidata a Napoli ad Antonio Genovesi

* 1762: Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa

* 1763: Primo Cimitero italiano per poveri (il “Cimitero delle 366 fosse”, nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)

* 1781: Primo Codice Marittimo nel mondo (opera di Michele Jorio)

* 1782: Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare

* 1783: Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)

* 1789: Prima assegnazione di “Case Popolari” in Italia (San Leucio presso Caserta)

* 1789: Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)

* 1792: Primo Atlante Marittimo nel mondo (Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia Napoletana)

* 1801: Primo Museo Mineralogico del mondo

* 1807: Primo “Orto Botanico” in Italia a Napoli di concezione moderna,

* 1812: Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo

* 1813: Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)

* 1818: Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”

* 1819: Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte

*** Pareggio di Bilancio con Ferdinando II ***

* 1832: Primo Ponte sospeso (il Ponte “Real Ferdinando” sul Garigliano), in ferro, in Europa continentale

* 1833: Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I”

* 1835: Primo istituto italiano per sordomuti

* 1836: Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo

* 1839: Prima Ferr [...].

* 1840: Napoli, prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade.

* 1840: Prima Fabbrica Metalmeccanica d’Italia per numero di operai (1050) a Pietrarsa presso Napoli

* 1841: Primo Centro Sismologico in Italia presso il Vesuvio

* 1841: Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia.

* 1843: Prima Nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata “Ercole”), varata a Castellammare.

* 1843: Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia

* 1845: Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa.

* 1845: Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)

* 1848: Primo esperimento di illuminazione a luce elettrica d’Italia a Lecce, per opera di mons. Giuseppe Candido. Illuminazione dell’intera piazza in occasione della festa patronale.

* 1852: Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio).

* 1852: Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (nel porto di Napoli).

* 1853: Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (Il “Sicilia” della Società Sicula Transatlantica di Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati).

* 1853: Prima applicazione dei principi Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi

* 1856: Rassegna internazionale di Parigi: 3° posto in Europa per Sviluppo Industriale:

* 1856: Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Mostra Industriale di Parigi).

* 1856: Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)

* 1856: Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Calmieri

* 1859: Primo Stato Italiano in Europa produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)

* 1860: Prima Flotta Mercantile e prima Flotta Militare d’Italia (seconda nel mondo).

* 1860: Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare.

Più grande Industria Navale d’Italia per operai (Castellammare di Stabia 2000 operai)

Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione.

La più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia.

La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia.

Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli)

Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli).

Primo “Piano Regolatore” in Italia, per la Città di Napoli.

Prima città d’Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli).

Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste.

La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi).

Il Minore carico Tributario Erariale in Europa.

Maggior quantità di Lire-oro nei Banchi Nazionali (dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie).

altro che urss ...

i dati sono disponibili sia on line che da bibliografia specializzata, basta leggere. che queste notizie (censurate da un bel po') possano risultare un tantino scomode verso i tanti luoghi comuni da un secolo e mezzo si consumano ai danni del sud.

piuttosto il processo di revisione mi sembra pienamente in atto e che i festeggiamenti del 150° costituiscano un eccellente volano per spargere luce sulla verità sommersa. un po' come un boomerang ... :lol:

Poi vedo che si parla dell'emergenza rifiuti a Napoli e della camorra al potere. Dare la colpa di questo all'annessione mi sembra un comodo alibi.

alibi ??! l'episodio è ben documentato e senza precedenti. Romano usò la camorra per il controllo del territorio, assegnando loro ruoli e responsabiltà. oggi come allora la camorra è ancora lì a muovere le leve del potere occulto. Dietro i rifiuti accumulati di oggi, oltre ad una classe politica locale profondamente corrotta c'è anche e soprattutto la camorra che fa affari d'oro.

Viceversa niente da dire sui massacri e sulle deportazioni che sono ampiamente documentati. Questi sì che meriterebbero una revisione.

meno male ..

--

altro consiglio per una lettura più "impressive".

http://www.edizpiemme.it/libri/terroni-9788856612738

150.000 copie vendute e ventuno ristampe, finora.

ciao.

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Chiedo scusa se con il mio intervento ho potuto creare in qualche modo delle incomprensioni ma se rileggete bene quel che ho scritto è chiaro che la mia critica era, ed è, indirizzata a quella classe politica dell'epoca che con la loro ingordigia si servì di mille sbandati (capeggiati da un ex ladro di cavalli) e quattro generali borbonici corrotti per distruggere una nazione con 7 secoli di storia. Rileggendo i vostri pensieri noi meridionali abbiamo capito che il malcontento vaga anche nelle menti di genovesi ed emiliani che si sono visti annullare il loro glorioso passato nel 1815 e nel 1860. Ci tengo a sottolineare che sono fiero di appartenere a questa nazione perchè ogni italiano, nonostante critichi e giudichi, ama la propria terra ed io sono compreso tra questi. E' vero che bisogna andare avanti e rimboccarsi le maniche, è vero che è inutile piangere sul latte versato, è vero che l'Italia è unica e indivisibile, ma consentitemi di ricordarvi che la cultura dei popoli è fondata sulla memoria storica.

Il male che noi meridionali abbiamo subito dai conquistatori sabaudi ce lo portiamo ancora dentro e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Per questo vi invito a non mettere la testa sotto terra, non fate finta di ignorare, per informarsi basta poco, internet è piena di verità storiche sul risorgimento.

Per rispondere poi sulla statistica riguardante le ferrovie degli stati preunitari desidero fare un paio di osservazioni personali: la prima è che comunque il re delle Due Sicilie fu il primo in Italia a far costruire la ferrovia e per questo non possiamo negare che i Borbone non furono innovativi, secondo, il Regno delle Due Sicilie nonostante avesse al 1860 solo 128 km di strade ferrate ebbe la terza flotta mercantile del mondo e la prima in Italia (con un tonnellaggio superiore a tutti gli altri stati italiani messi insieme), è probabile quindi che preferì indirizzare i propri investimenti in questa direzione. I seguenti articoli sono molto interessanti e li segnalo a tutti gli amanti del mare e di nautica http://www.quicampania.it/ilregno/marina-mercantile-delle-due-sicilie.html http://it.wikipedia.org/wiki/Real_Marina_del_Regno_delle_Due_Sicilie

................ ma il principale obbiettivo che spinse i Savoia ad invadere un regno pacifico e senza dichiarazione di guerra fu il nostro denaro ........ Perchè nei festeggiamenti promossi dallo stato non vengono citate le notizie pubblicate in questo articolo al "paragrafo ricchezza"? http://www.eleaml.org/sud/storia/storia2s_gr.html

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mille sbandati (capeggiati da un ex ladro di cavalli)

Ecco, se evitassi di insultare le famiglie altrui, te ne sarei grato. Perchè non vi informate, davvero, voi sui chi fossero queste 1000 persone, prima di sparare certe cose (evito le parolacce).

Esaltiamo briganti come patrioti e insultiamo i garibaldini, certo. A quando la riabilitazione dei sanfedisti?

Se, poi, qualcuno inizia ad intervenire, con i vostri toni, nelle discussioni filo-borboniche, vediamo come reagite.

Discorso chiuso, da parte mia.

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Intervengo poiché noto che la discussione sta degenerando. Come sempre le ragioni non sono mai tutte da una parte. Mi rivolgo soprattutto a Francesco: tu conosci le mie origini e sai che per 35 anni mi sono sforzato di insegnare storia. Se ricordi bene, già in una precedente discussione lodai il Regno di Napoli, soprattutto per il periodo di Carlo di Borbone. Non sto qui ad elencare i suoi meriti, che vanno dai trasporti alla cultura, facendo di lui uno dei grandi sovrani illuministi ed illuminati, alla stregua di MariaTeresa e di Federico II. Bisogna però aggiungere che i suoi discendenti non furono alla sua altezza, come testimoniato dalla decadenza che il Regno ebbe successivamente. E su questo si può discutere, come si è fatto negli ultimi 150 anni. Però permettimi di dichiararmi esterefatto nel sentire apostrofare come "un ladro di cavalli" un uomo generoso, che combatteva anche le guerre impossibili, che fu ferito, fatto prigioniero e che morì quasi povero nella sua adorata Caprera.

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Intervengo poiché noto che la discussione sta degenerando. Come sempre le ragioni non sono mai tutte da una parte. Mi rivolgo soprattutto a Francesco: tu conosci le mie origini e sai che per 35 anni mi sono sforzato di insegnare storia. Se ricordi bene, già in una precedente discussione lodai il Regno di Napoli, soprattutto per il periodo di Carlo di Borbone. Non sto qui ad elencare i suoi meriti, che vanno dai trasporti alla cultura, facendo di lui uno dei grandi sovrani illuministi ed illuminati, alla stregua di MariaTeresa e di Federico II. Bisogna però aggiungere che i suoi discendenti non furono alla sua altezza, come testimoniato dalla decadenza che il Regno ebbe successivamente. E su questo si può discutere, come si è fatto negli ultimi 150 anni. Però permettimi di dichiararmi esterefatto nel sentire apostrofare come "un ladro di cavalli" un uomo generoso, che combatteva anche le guerre impossibili, che fu ferito, fatto prigioniero e che morì quasi povero nella sua adorata Caprera.

Sono pienamente d'accordo sulla sua generosità ma ciò non toglie che fosse un ex ladro di cavalli. Non c'è nulla di male a dire la verità. Non lo dico io ma gli storici, perchè nascondere queste notizie storiche? La capigliatura folta era necessaria per nascondere l'orecchio mozzatogli dalla polizia sudamericana che puniva in questa maniera coloro che si macchiavano di quel tipo di reato. http://arianna.libero.it/search/abin/integrata.cgi?query=garibaldi+ladro+cavalli&regione=16&cerca_nel_web_big_1=&tr=mondo

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Sono italiano e sono felice di esserlo. Sono anche nocerino e sono orgoglioso di esserlo.

Sono convinto, da sempre, che la storia può essere maestra di vita e la conoscenza delle nostre origini, delle nostre "radici" e la conoscenza in generale dei fatti non può che far bene alla verità. Altrimenti non ci si capisce niente o si travisano i fatti.

Circa l'intervento dei famosi Mille nell'Italia Meridionale c'è stata un poco di informazione "aggiustata" perché si voleva dimostrare qualcosa. E per questo ben vengano le opinioni diverse, discordanti, che servono solo a confrontarci, rispettando anche chi la pensa diversamente. Questa, signori ed amici, è la nostra civiltà, la nostra cultura, la nostra educazione.

Perdonatemi lo sfogo, ma era necessario, solo per affermare che non ce l'abbiamo con nessuno, fa parte di un altro periodo storico. E' per questo che l'Italia ha fatto altre scelte, ed ha scelto la democrazia.

Un solo rammarico, questo ad alta voce, non sopporto che qualche Discendente di questi Monarchi ci venga a chiedere i danni materiali perché sono stati all'estero, non perché mandati in esilio come indesiderati ma perché sono "scappati".....abbandonando l'Italia al suo destino. E fu il caos.

Non è una polemica, non è un nuovo "casus belli" ma è un boccone amaro che non mi va proprio giù.

un italiano, il nocerino

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Circa l'intervento dei famosi Mille nell'Italia Meridionale c'è stata un poco di informazione "aggiustata" perché si voleva dimostrare qualcosa. E per questo ben vengano le opinioni diverse, discordanti, che servono solo a confrontarci, rispettando anche chi la pensa diversamente. Questa, signori ed amici, è la nostra civiltà, la nostra cultura, la nostra educazione.

Chiamare i 1000 sbandati, non è forse informazione "aggiustata"? Io direi millantata, veramente. Ci è stato detto di informarci... si informi anche chi spara certe assurdità e non solo su testi filoborbonici, possibilmente. Di educazione non ne vedo proprio, anzi.

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