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Inviato (modificato)

Qual'è il ruolo del collezionismo numismatico privato ?Chi è il miglior custode di beni numismatici ,il privato, o le Istituzioni,siano esse Stato,Comuni,Fondazioni Bancarie ?

Rispondo per la parte del collezionista privato ; io penso che venga sottovalutato il ruolo civico e sociale che questo ricopre nella salvaguardia e conservazione dei beni in suo possesso;il COLLEZIONISTA è custode attento e preciso ,li tiene con amore e cura,li cataloga,li studia,li conosce come nessun'altro,li preserva nel tempo,attento a possibili furti,in poche parole gli dedica tutte le attenzioni che meritano,se richiesto ,è pronto a dare agli addetti ai lavori le proprie monete per studi specifici,anzi ne risulta lusingato e onorato.

Penso che questo ruolo del collezionista non venga spesso rimarcato e che comunque sia sottovalutato;per quanto riguarda il ruolo delle Istituzioni in genere in materia ritengo che questo debba essere la tutela e la valorizzazione dei beni di interesse numismatico nel miglior modo possibile;vi chiedo tutto questo viene svolto,come,in che modo ? Qual'è il miglior custode tra i due mondi ?

Tutto questo senza alcuna malizia,mi piacerebbe sentire,ovviamente la parte del collezionismo privato,che qui nel forum è molto rappresentato ,e se possibile,qualche voce vicina alle Istituzioni,per capire le difficoltà,le problematiche che ci sono e che devono essere affrontate,esempio mancanza di personale,fondi ...

Io penso che comunque indipendentemente dalle risposte,che mi auguro numerose e rappresentative,IL RUOLO DEL COLLEZIONISMO PRIVATO ,spesso poco considerato anche negli aspetti legislativi,a volte visto quasi come un pericolo,DEBBA ESSERE LEGITTIMATO ,INCENTIVATO,AIUTATO ,riscoprendo la sua FUNZIONE SPECIFICA CIVICA E SOCIALE,in poche parole dovrebbe essere riscoperto tramite UNA RIVOLUZIONE CULTURALE DEL SUO RUOLO.

Modificato da dabbene

Inviato

Qual'è il ruolo del collezionismo numismatico privato ?Chi è il miglior custode di beni numismatici ,il privato, o le Istituzioni,siano esse Stato,Comuni,Fondazioni Bancarie ?

Rispondo per la parte del collezionista privato ; io penso che venga sottovalutato il ruolo civico e sociale che questo ricopre nella salvaguardia e conservazione dei beni in suo possesso;il COLLEZIONISTA è custode attento e preciso ,li tiene con amore e cura,li cataloga,li studia,li conosce come nessun'altro,li preserva nel tempo,attento a possibili furti,in poche parole gli dedica tutte le attenzioni che meritano,se richiesto ,è pronto a dare agli addetti ai lavori le proprie monete per studi specifici,anzi ne risulta lusingato e onorato.

Penso che questo ruolo del collezionista non venga spesso rimarcato e che comunque sia sottovalutato;per quanto riguarda il ruolo delle Istituzioni in genere in materia ritengo che questo debba essere la tutela e la valorizzazione dei beni di interesse numismatico nel miglior modo possibile;vi chiedo tutto questo viene svolto,come,in che modo ? Qual'è il miglior custode tra i due mondi ?

Tutto questo senza alcuna malizia,mi piacerebbe sentire,ovviamente la parte del collezionismo privato,che qui nel forum è molto rappresentato ,e se possibile,qualche voce vicina alle Istituzioni,per capire le difficoltà,le problematiche che ci sono e che devono essere affrontate,esempio mancanza di personale,fondi ...

Io penso che comunque indipendentemente dalle risposte,che mi auguro numerose e rappresentative,IL RUOLO DEL COLLEZIONISMO PRIVATO ,spesso poco considerato anche negli aspetti legislativi,a volte visto quasi come un pericolo,DEBBA ESSERE LEGITTIMATO ,INCENTIVATO,AIUTATO ,riscoprendo la sua FUNZIONE SPECIFICA CIVICA E SOCIALE,in poche parole dovrebbe essere riscoperto tramite UNA RIVOLUZIONE CULTURALE DEL SUO RUOLO.

Rimaniamo tutti col dubbio amletico su chi sia il miglior custode o forse in realtà lo sappiamo tutti ed è inutile rimarcarlo.


Inviato

Io sono assolutamente d'accordo con te. Spesso il collezionista è visto come un "nemico" o un "ostacolo" alla diffusione della numismatica mentre secondo me sono i custodi migliori della storia che ogni moneta si porta appresso. Infatti abbiamo numerosi esempi di come le istituzioni (non tutte ovviamente) "curino" i pezzi numismatici dello stato. Il privato collezionista li cura, li accudisce e gli procura una degna dimora nella quale non verranno sciupate in nessun modo ;)


Inviato (modificato)

Grazie Ghera,finirla così questa discussione,da solitario non mi sarebbe proprio piaciuto,a volte credo o penso di essere ingenuo e anche un pò sognatore,ma pensavo che questa potesse essere la discussione con D maiuscola,visto che parlo in un forum di monete,di collezionismo e parlare del nostro ruolo credo abbia una valenza,ma a volte capita di fare discussioni troppo ovvie a cui è inutile rispondere o troppo scomode e allora è comunque meglio non rispondere lo stesso;il triste è che non ho capito se sia troppo ovvia o troppo scomoda,ma come dicevo prima un pò ingenuo sono.

Modificato da dabbene

Inviato

Grazie Ghera,finirla così questa discussione,da solitario non mi sarebbe proprio piaciuto,a volte credo o penso di essere ingenuo e anche un pò sognatore,ma pensavo che questa potesse essere la discussione con D maiuscola,visto che parlo in un forum di monete,di collezionismo e parlare del nostro ruolo credo abbia una valenza,ma a volte capita di fare discussioni troppo ovvie a cui è inutile rispondere o troppo scomode e allora è comunque meglio non rispondere lo stesso;il triste è che non ho capito se sia troppo ovvia o troppo scomoda,ma come dicevo prima un pò ingenuo sono.

Non sei assolutamente ingenuo. Le tue discussioni sono sempre molto mirate e fanno riflettere. Inoltre mi sembrano moltooo apprezzate. Certo, ci può essere un periodo in cui si è più occupati o meno ispirati...... :)


Inviato (modificato)

ma a volte capita di fare discussioni troppo ovvie a cui è inutile rispondere o troppo scomode...

Forse diversi temi cui fa cenno questa discussione sono stati appena dibattuti nell'altra sulle donazioni.

Il privato collezionista li cura, li accudisce e gli procura una degna dimora nella quale non verranno sciupate in nessun modo.

Proprio l'altro giorno ad un convegno ho visto un bel testone capitombolare dalle mani di un collezionista e schiantarsi a terra dopo un voletto di un buon metro d'altezza.

Comunque, tornando alla discussione, perché non approndosci quale sarebbe la funzione civica e sociale del collezionista e chi e come dovrebbe incentivarlo e aiutarlo?

Magari agevolazioni fiscali per chi spende un qualche migliaio di euro di monete al mese? (scherzo) :D

Modificato da orlando10

Inviato (modificato)

Provo a dire la mia al riguardo ;)

Senza dubbio il collezionista privato ha svolto,e ancora assume un ruolo importante in un settore delicato come quello della cultura.

Basti pensare alla corte augustea,ai grandi signori rinascimentali che amarano circondarsi di artisti e delle loro opere.

Furono veri e propi centri di irraggiamento culturale. Forte anche di questi illustri precedenti "il privato" dovrebbe, sia essere maggiormente considerato dalle alte sfere accademiche,sia tutelato a livello legislativo.Purtroppo così non è.

Tuttavia il ruolo che dovrebbe essere svolto dall' ambiente universitario e dalle realta' istituzionali(musei,dipartimenti vari) rimane,a mio parere,insostituibile.

Privato-Universita'-Musei/dipartimenti dovrebbero concorerre a creare un solido sistema improntato su ricerca,diffusione di conoscenza.

Il primo parrebbe quello piu' attivo e vitale,e senz'altro cio' è un dato positivo.

Modificato da Semooon

Inviato

Devo dire che Dabbene la sua utenza oro se la merita appieno visto la quantità e la qualità di tematiche e riflessioni che solleva e che permettono di fare il punto su delle questioni sulle quali è importante confrontarsi.

La tematica del collezionismo è cosi importante e di così storica tradizione che negli ultimi due congressi interazionali di numismatica è stata prevista un'apposita sezione delle relazioni (2 tomi da 600 pp. ciascuno :P ) proprio dedicata al collezionismo numismatico , a partire dal Medio-Evo..

Pensate se fosse possibile, almeno per un attimo, tornare a quella dimensione dell'uomo(/donna) rinascimentale dove la passione, anzi la memoria dell'Antico contribuiva ad arricchire lo spirito e la la levatura morale (ve lo immaginate qualche nostro politico :D ) di chi la coltivava.

Petrarca (collezionista ante litteram) aveva donato un cofanetto di monete romane all'imperatore affinché egli potesse trarne ispirazione per i suoi atti di governo..

Traslandoci nei tempi attuali , non deve essere un'utopia una potenziale collaborazione tra istituzioni e privato al fine di mettere in comune o permettere una migliore fruibilità del bene culturale.

Chiaro che ci sono resistenze e barriere molto alte da entrambi i fronti, eppure i punti di contatto potrebbero essere moltissimi.

Non dimentichiamo che cento anni fa lo Stato, il ministero dei beni culturali, chiedeva collaborazione alle associazioni numismatiche per ricerche, assistenza nell'ordinamento di collezioni, pubblicazioni...

Oggi questa collaborazione sussiste ancora in qualche modo, anche se è piuttosto riservata agli studi.

Ma non è detto che non possa essere estesa anche ad altri ambiti come quelli conservativi..

In altri settori, sempre della tutela esistono enti privati che perseguono con serietà e passione politiche di tutela paesaggistica e culturale e allo stesso tempo non disdegnano collaborazioni con lo Stato, pensiamo all'esempio del FAI.

Non si può, in fin dei conti, prescindere dal privato (anche nelle amministrazioni più autarchiche e centralizate) ma altrettanto inutile e pernicioso è demonizzare il Pubblico..

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Inviato

Provo ad aggiungere una piccola provocazione in merito alla riflessione che vuole portare avanti dabbene.

Credo che sia (quasi) lapalissiano che in un forum di numismatici, in gran parte anche collezionisti, la figura del collezionista stesso venga valutata in modo positivo. Resta sottointeso che ci si riferisca ad una figura che, per fare un banale esempio, nulla ha a che fare con scavi clandestini etc etc (volevo scrivere che rispetta la legge, ma parlando di Italia in riferimento alle monete antiche..... :unsure: :unknw: )

Le motivazioni della valenza positiva di questa figura sono quelle già bene espresse in questa come in altre discussioni già portate avanti.

La domanda in qualche modo provocatoria che io aggiungerei alla riflessione di Dabbene, che peraltro condivido in pieno, è come possano i collezionisti rivalutare e far comprendere il proprio ruolo sia alle istituzioni che alle parti sociali che oggi non riconoscono tale ruolo.

Associazionismo? Creare una società od associarsi veramente tutti ad una o piu' associazioni?

Mecenatismo? Finanziare pubblicazioni / studi / restauri?

Lobby? Creare una sorta di "Ancient Coin Collectors Guild" in Italia?

In un certo senso, quanto sopra viene già fatto in certe occasioni dai singoli utenti e/o da gruppi presenti qui su lamoneta... si puo' passare al prossimo livello?


Inviato (modificato)

Vorrei rispondere agli ultimi tre interventi:credo,lo ripeto e lo ribadisco ,che questa sia la nostra discussione,dovremmo parlarne ogni giorno,non ogni settimana,anzi ,fosse per me la lascerei fissa,in modo che se ci sono novità uno può aggiornarla;in un forum come questo noi possiamo scegliere due strade ,una alta,una bassa,quella bassa che comunque non prescinde da quella alta,è rappresentata da problematiche tipo l'identificazione della moneta,la richiesta di un libro ecc ,cose a cui partecipo anch'io e che hanno la loro dignità,ma se vogliamo alzare il livello e tentare di raggiungere qualche risultato fattivo dobbiamo puntare più in alto;parlo,lo premetto da battitore libero,e così voglio rimanere,chi mi conosce personalmente lo sa,colleziono e studio monete,basta,non ho rapporti col mondo commerciale,accademico,istituzionale, con nessuno ,ho solo la passione,,occupandomi di tutt'altro nella vita,,quindi parlo senza pregiudizi;qualcuno dice ,ma parliamo sempre delle stesse cose,non serve niente,vi fermo subito;chi dice così sottovaluta l'importanza ,la valenza,la divulgazione di questo forum;quello che dico è una certezza,il forum,potrei citare nomi importanti,è letto ai massimi livelli in tutti i mondi interessati a vario titolo alla numismatica,non vi siete mai chiesti perchè gli utenti registrati alla luce del sole sono mediamente la metà dei visitors?Premesso che tutti ci leggono ,noi comunque nel peggiore dei casi facciamo opinione,quindi è giusto continuare a parlare ,parlare dei nostri temi importanti,qualcosa poi alla fine rimane sempre;Numa Numa,che apprezzo come pochi, non dice mai ovvietà e bisogna sempre leggere parola per parola ogni suo intervento ,parla di collaborazione tra mondo privato e il pubblico,giusto,io avevo chiesto per esempio se c'era qualcuno legato al mondo istituzionale di raccontarci delle loro difficoltà,problematiche,ma capisco che questo è più difficile,però non si sa mai;ma torniamo alla collaborazione,la collaborazione c'è già ad alcuni livelli,il mondo collezionistico non si è mai sottratto a prestare,offrire monete,conoscenze per studi ,ricerche,mostre al mondo istituzionale,collaborazioni nascono e possono nascere,ricordo nel forum il Monetiere di Firenze ,catalogato e mostrato a tutti,mi piacerebbe che diventasse sempre più fattiva ,per esempio aiutando gli studiosi a fotografare,divulgare materiale pubblico ,senza scopi di lucro ,senza impedimenti del tipo,foto a bassa risoluzione o pagamenti molto onerosi delle immagini stesse,alla fine se le istituzioni faticano a pubblicare,catalogare,esporre collezioni o materiali,fatevi almeno aiutare da appassionati che gratuitamente lo farebbero per tutti;Orlando diceva quale può essere una finalità sociale e civica,se non lo è questa,non so quale sia;sempre Numa Numa,parla del Fai,e qui apre con me una porta aperta,da sempre iscritto a questa associazione virtuosa,ne condivido in pieno i valori e le opere,magari noi potessimo ispirarci al Fai,se donaste una collezione numismatica importante,ci penserebbero loro a valorizzarla,come hanno fatto con tutti i donatori che hanno lasciato case e dimore che oggi sono valorizzate al meglio;incentivi fiscali,detto così sembra a oggi una boutade,ma il Fai si regge anche sugli incentivi fiscali ,sul 5 per mille e le agevolazioni che hanno i vari donatori;certo,e qui arrivo all'amico svizzero,concreto e diretto,che dice dovreste avere un'associazione nazionale no-profit che tuteli gli interessi e i problemi dei collezionisti(se guardate è il mio promo nel mio profilo di un anno fa,esatto,esatto),questo sarebbe il massimo ,una lobby ha sempre la sua influenza,ma per il momento mi accontenterei di una riunione nazionale di tutti i lamonetiani e questo è forse più fattibile ,poi da cosa nasce sempre cosa;ultima rifllesione come può aiutare il mondo istituzionale il mondo del collezionismo privato?Con una legislzione più chiara e meno ambigua che non punisca l'onesto ma colpisca il solo disonesto accertato e sicuro; e qui mi fermo anche se potrei andare avanti e parlare di altri aspetti,poi qualcuno dirà mancano gli spunti e le idee....

Modificato da dabbene

Inviato

il collezionista privato le cura sicuramente di più, ma di queste cure se ne avvantaggia lui stesso, a meno che non faccia delle mostre.

le istituzioni forse non hanno così cura dei beni e a volte li lascia nei sottoscala a prendere polvere, ma le poche cose che sono nei musei sono visibili a tutti e non solo a pochi intimi. ci sono i pro e i contro.


Inviato

le istituzioni non sono in grado di mantenere e trattare bene le monete quanto un privato, anche perche il privato ci mette i soldi, le istituzioni non escono niente e quindi non capiranno mai le fatiche di un collezionista

Awards

Inviato (modificato)

Appurata la "subalternita'" a cui è seggetto il collezionismo privato,mi piacerebbe approfondire un quesito.

Vorrei soffermarimi a capire cosa sia effettivamente il collezionismo,e come inquadrare la figura del collezionista.

A me sembra onerosa questa riflessione,come si puo' discutere/argomentare con profitto senza delineare una sorta di indentikit o definizione di cio' che oggetto di analisi?

A questo punto mi appello a voi,a chi ha maggiori conoscenze,ha anni di esperienza ed oramai è ben navigato.

Butto giu' sul momento qualche riflessione che mi passa per la testa,tanto per gettare qualche schizzo.

Quando penso in genarle a "collezionismo privato",subito associo l'idea a un'accezione estremamente individuale ed intima.

A pensarci bene,gran parte del tempo le nostre collezioni lo tracorrono o in medagliari/espositori collocati negli ambienti domestici, o in sicure valigette custodite da istituti bancari.

Difficilmente,o meglio,non tanto spesso varcano l'uscio di casa.

Credo che,proprio in qualita' di privato,ciascuno di noi senta le proprie monete come Sue.

Si forma un legame,spesso le si gira e rigira,le si osserva e al tempo stesso ammira.

Insomma,si viene a creare una fruizione spesso fine a sè stessa,per appagare sia un desiderio di continuo miglioramento,sia di continuo accrescimento culturale, informandoci senza sosta su cio' che si possiede.E' vero,si condivide molto con amici,conoscenti,collezionisti,ma resta,pur sempre,una cerchia elitaria.Credo che il "Singolo" sia il protagonista.

Innazi a questa realta' ,sono dell'idea che il collezionismo sia imbattibile nel campo della cura/interesse ed amore riservato al Bene Culturale.E' un ottimo custode Temporaneo.

Quanto a fruizione pubblica?A diffusione di conoscenze?Oltre che a ottimo Custode,il collezionismo privato puo'assumere una funzione di Valorizzazione e Diffusione Culturale?

Ecco,il "singolo". Ogni collezionista è un individuo diverso,con interessi,scopi differenti.Ognuno colleziona "a modo suo".

In una realta' così frastagliata si puo' parlare in termini generali? Penso che anche solo tracciare l'identita' del collezionista sia difficoltoso.

Qundo si parla di ruolo Sociale e civico,si fa un gran passo in avanti,enorme(in senso positivo)

Parliamo di "Societas" e "Cives",una realta' collettiva pertanto.Che implica esporsi,uscire dal guscio,avere un atteggiamento propositivo verso il grande il pubblico.

Ah,quando si parla di "societas" a chi ci riferiamo? a chiunque,al grande pubblico,o a un uditorio ristretto di soli conoscenti della materia?

Quando si dice che il collezionismo privato abbia un ruolo Civico e Sociale,non lo si tende a considerare troppo come un gruppo compatto?

Siamo sicuri che tutti/molti vogliano uscire da questo clima individuale,personale o comunque ristretto? Beh,non saprei proprio.

Chiedo perdono se sono apparso troppo slanciato o aggressivo,la mia intenzione era di stimolare,avere risposte.

Beh,al termine di questo discorso creso sia d'obbligo rendere chiara la mia posizione :D

Forse perchè sono ancora giovane e ingenuo,ma a me piace pensare che la Collaborazione con le realta' istituzionali rappresenti la via maestra e al tempo stesso una scelta 'Virtuosa.Come lo sia pubblicare,per diffondere conoscenza,nozioni,affinchè tutti possano avere la possibilita' di entrare in contatto con l'arte,la storia...

Modificato da Semooon
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Inviato

secondo me un collezionista ha un solo modo per rendere pubblica la sua collezione e quindi avvicinarsi al concetto di collezione pubblica, cioè che può essere approfondita da tutta la collettività, fare delle mostre private.

io ho fatto varie mostre, con una grande affluenza di pubblico, alcuni mi hanno ringraziato per aver voluto condividere questa mia passione e un gruppo di ragazzi ha scoperto la numismatica grazie ad una delle mie mostre, vedete a volte si ci lamenta perchè la numismatica non è apprezzata e non è riconosciuta abbastanza, ma se nemmeno noi collezionisti facciamo qualcosa per farla conoscere, come vogliamo sperare che lo facciano le istituzioni.

io col comune e con la pro loco del mio paese ho semplicemente concordato l'uso gratuito di alcuni locali che non vengono mai usati, in un solo colpo ho creato un evento a cui potevano partecipare tutti perchè gratuito, ho usato un locale che altrimenti sarebbe rimasto inattivo, ho fatto pubblicità alla numismatica, e pure il comune e le istituzioni c'hanno fatto bella figura.

ci vuole solo un pò di buona volontà e tra privato e pubblico non ci saranno più distinzioni.

peccato che in italia i privati che vogliono rendere pubbliche le proprie collezioni siano davvero pochini.


Inviato (modificato)

Semoon,complimenti per le tue osservazioni e gli stimoli che porti,io penso che la numismatica in genere abbia un rapporto impriscendibile col collezionismo privato,oggi sarebbe impensabile vedere la scienza numismatica senza l'apporto a vario titolo del " privato ".

Su chi è il collezionista ci siamo fermati a parlare altre volte,riassumendo io credo che ogni individuo impegnato nella ricerca personale di una propria collezione rappresenti lui e la sua collezione " un unicum ",ognuna sarà diversa da un'altra,ognuna rappresenta la storia culturale ,personale,la passione,la ricerca dell'individuo.

Individuo che nel fare tutto ciò porta oltre alle proprie competenze,conoscenze,uno zelo e una passione per conservare,catalogare,preservare nel tempo tutto ciò e questo è il primo aspetto sociale e civico del collezionismo privato.

Non mi voglo dilungare oltre in questo aspetto,ricordo solo la prestigiosa Collezione Verri, che senza l'impegno e la passione del Verri ,ma anche del Collezionista che successivamente la recuperò,evitandone la dispersione sicura,custodendola in modo geloso e affidandola poi a Banca Intesa che attualmente la custodice e che è stata catalogata da Crippa.,non avremmo oggi la memoria di una prestigiosa testimonianza del tempo passato.

Come e se il collezionismo privato collabora col pubblico e ha veramente una funzione,un ruolo civico e sociale?Ho già accennato all'esempio precedente,ma possiamo parlare di tante forme passate e attuali di collaborazione pubblico-privato :il collezionismo privato ha sempre collaborato con gli addetti ai lavori per pubblicazioni,studi,libri,fornendo il proprio

Know-out ,ma in particolare fornendo e mettendo a disposizione le proprie monete per gli studi stessi,per le immagini sulle pubblicazioni,per mostre temporanee,oggi ogni buon libro di numismatica è sempre corredato delle immagini di monete provenienti " da collezioni private".

Lo stesso mondo accademico oggi ,ne sono testimone io stesso nel forum, cerca la collaborazione col collezionista privato che abbia conoscenze e collezioni interessanti e cerca di coinvolgerlo in una comune ricerca.

Ma veniamo al nostro forum,forum rappresentato in gran parte dal mondo del collezionismo privato,a volte collezionismo di livello,quanti sono i nostri utenti impegnati che hanno fatto opere di divulgazione e pubblicazione tipo il Monetiere di Firenze,articoli,cataloghi,discussioni interessanti con postature di monete personali di grande interesse,che a questo punto sono a disposizione di tutti ; questo come lo vogliamo chiamare se non col nome di VOLONTARIATO CULTURALE,questi non stanno facendo opere con valenze sociali e civiche?

Racconto la mia piccola esperienza personale nel forum,che molti già conoscono,quante monete personali di Pavia,Lucca,ora Milano ho postato con le relative informazioni e conoscenze per tutti e quanti altri che voi conoscete del forum stesso hanno fatto e stanno facendo lo stesso?Ci siamo messi a disposizione,lo facciamo con passione,amore,ma ci siamo messi a disposizione.

Io auspicherei piuttosto che il mondo pubblico tenda la mano verso il mondo del collezionismo privato e lo veda come un valore aggiunto,una risorsa cui attingere,come?Per esempio,permettendo a chi si mette a disposizione in modo volontario di catalogare,fotografare,schedare parte del patrimonio pubblico lo possa fare senza impedimenti di sorta o lacci vari con reciproca soddisfazione di entrambi i mondi ma soprattutto dell'intera collettività.

Modificato da dabbene

Inviato

Non posso che con concordare con Lei Dabbene.Condvido ogni suo intervento.

Il mio non voleva essere un "post" per sminuire o demonizzare il collezionista privato.

Tutt'altro,credo che il rafforzamento del "privato" rappresenti una tappa importante per quella che definisce "rivoluzione culturale".

Se non si avessero tanti piccoli o grandi custodi sarebbe ancora piu' difficile valorizzare Un Patrimonio comune.

Oltretutto penso che non ci siano piu' interrogativi al riguardo.Il privato puo' sicuramente avere ed ha un ruolo Civico,e il "come" ci

è stato illustrato dagli esempi da Lei citati,e altri ancora potrebbero essere menzionati.

Volevo piu' che altro sensibilizzare su due punti.

a) Come il rapporto tra privato-pubblico oramai sia inscindibile,uno è complementare all'altro per fornire una migliore comunicazione.

Quindi una riflessione per superare reciproche diffidendenze,ed andare oltre il proprio naso.

b) Vedere come il collezionista "medio" si pone,si raporta nei confronti di queste considerazioni.


Inviato

Volenvo continuare a spingere la discussione, che mi trova in gran parte in accordo con quanto detto fino ad ora.

Una piccola necessaria premessa... l'amico svizzero, cioè come mi ha definito Dabbene, è (per fortuna o purtroppo, direbbe Gaber :D ) Italiano. Il lavoro mi porta ora a vivere dall'altro lato delle alpi, ma mi sento compreso in pieno nella discussione...

Questo volevo dirlo perchè le mie idee, o proposte, sono ovviamente discutibili, ma sono sempre fatte considerando anche le mie attuali carenze, le mille difficoltà e/o vantaggi ed il mio possibile apporto. Non vi è intenzione di "pontificare" o di dire agli altri utenti del forum cosa dovrebbero fare.

E certamente non posso neanche definirmi un numismatico, anche se quello sarebbe l'obiettivo. Nel mio caso il viaggio in questione è assolutamente piu' interessante della meta che non arriverà mai (una collezione completa, una biblioteca omnicomprensiva etc etc ).

Io ritengo che nel rapporto oggi spesso perverso tra pubblico e privato nel settore numismatico, entrambe le parti debbano avere un ruolo proattivo per cambiare l'attuale sistema; sistema da cui nessuno trae reale beneficio. Nè il singolo, nè la comunità. Ok, esagero portando un poco all'estremo la situazione...

La mia considerazione principe è che per ottenere questo bisogna (tra le altre cose) passare da tanti singoli a un gruppo.

Potremmo mai presentarci (come forum, come associazione etc etc) ad un museo e proporre di finanziare, in tutto od in parte, la catalogazione e la pubblicazione sia in rete che in cartaceo della loro collezione di monete? Potremmo arrivare al punto in cui una rivista / editore propone al forum di garantire l'acquisto di un certo numero di copie di un nuovo studio che vuole finanziare? (e qui mi riallaccio all'esperienza di ristampa del volume NIS).

E qui lascerei la palla a chi ha piu' esperienza e capacità di me...


Inviato

Volenvo continuare a spingere la discussione, che mi trova in gran parte in accordo con quanto detto fino ad ora.

Una piccola necessaria premessa... l'amico svizzero, cioè come mi ha definito Dabbene, è (per fortuna o purtroppo, direbbe Gaber :D ) Italiano. Il lavoro mi porta ora a vivere dall'altro lato delle alpi, ma mi sento compreso in pieno nella discussione...

Questo volevo dirlo perchè le mie idee, o proposte, sono ovviamente discutibili, ma sono sempre fatte considerando anche le mie attuali carenze, le mille difficoltà e/o vantaggi ed il mio possibile apporto. Non vi è intenzione di "pontificare" o di dire agli altri utenti del forum cosa dovrebbero fare.

E certamente non posso neanche definirmi un numismatico, anche se quello sarebbe l'obiettivo. Nel mio caso il viaggio in questione è assolutamente piu' interessante della meta che non arriverà mai (una collezione completa, una biblioteca omnicomprensiva etc etc ).

Io ritengo che nel rapporto oggi spesso perverso tra pubblico e privato nel settore numismatico, entrambe le parti debbano avere un ruolo proattivo per cambiare l'attuale sistema; sistema da cui nessuno trae reale beneficio. Nè il singolo, nè la comunità. Ok, esagero portando un poco all'estremo la situazione...

La mia considerazione principe è che per ottenere questo bisogna (tra le altre cose) passare da tanti singoli a un gruppo.

Potremmo mai presentarci (come forum, come associazione etc etc) ad un museo e proporre di finanziare, in tutto od in parte, la catalogazione e la pubblicazione sia in rete che in cartaceo della loro collezione di monete? Potremmo arrivare al punto in cui una rivista / editore propone al forum di garantire l'acquisto di un certo numero di copie di un nuovo studio che vuole finanziare? (e qui mi riallaccio all'esperienza di ristampa del volume NIS).

E qui lascerei la palla a chi ha piu' esperienza e capacità di me...

Gruppi di privati che hanno finanziato cataloghi non mi vengono in mente (e magari invece ve ne sono..)

Però alcuni privati si sono fatti editori di cataloghi di musei. Ad esempio la NAC è stata co-editrice della Sylloge per la collezione di monete greche della Bibliotheque Nationale di Parigi.

Altri privati, generalmente allievi e colleghi, ogni tanto si consorziano per offrire dei quaderni, raccolte di saggi, mélanges a professori di numismatica in occasione del loro 70' compleanno o ritiro dalla professione.

Ultimamente, visto l'abbassarsi dei costi di stampa e riproduzione, qualcuno si finanzia da solo la stampa e l'edizione del proprio libro..

Quello che anocra manca è una maggiore collaborazione che, oltre all'aspetto puramente finanziario di partecipare alla copertura dei costi di un libro, implichi anche una fattiva cooperazione e organizzazione tra pubblico e privato nella produzione di studi, cataloghi di raccolte etc.

Molto, moltissimo ci sarebbe da fare in questo campo e il privato potrebbe venire a sopperire quelle risorse che attualmente mancano al pubblico, o ad accelerare la realizzazione di progetti, permettendo di realizzare dei cataloghi di collezioni che il pubblico non riuscirebbe a finanziare da solo , o solamente in tempi molto lunghi (pensate che meraviglia una revisione e completamento del CNI in edizione digitale con foto in alta definizione ... che sogno!)

E' questa, a mio parere, una direzione da sviluppare che permetterebbe di colmare il grande gap che l'Italia ha tuttora con gli altri Paesi detentori di grandi collezioni che , in questi altri paesi sono state ene o male classificate, fotografate, pubblicate (pensiamo ai 29 volumi della coll. di monete greche del British, o al BMC per le romane, alle varie Sylloge, etc.) mentre da noi un lascito straordinario come la Gnecchi è in pratica

ancora oggi sconosciuta dopo quasi 100 anni!


Inviato

io concordo pienamente, negli ultimi tempi noto una alta collaborazione tra collezionismo privato e autorità... questa è una cosa molto positiva! credo che se messe insieme le due cose portino solo arricchimento, per quanto riguarda il collezionismo privato, spesso viene sottovalutato ma è da li che partono alcune delle più grosse ricerche in campo numismatico e le scoperte.... :)

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