Un grande collezionista\studioso in pensione, “TRISTE”

[vitt.emanumi]

Si può anche pensare di fare entrambe le cose, per salvare capra e cavoli:

vendere le monete più preziose e rientrare del grosso del patrimonio. Lasciare agli eredi un piccolo nucleo di monete significative, ma poco costose, (tanto per loro non cambia neinte) in modo da lanciare un seme per il futuro e per lasciare un tangibile ricordo della propria personalità.

anche questa potrebbe esser presa in considerazione. Stessa cosa si potrebbe fare per in libri anche se lì il discorso è più complesso! <_<

[vitt.emanumi]

vedo dal numero di messaggi e soprattutto di letture che questa discussione sta a cuore a molti utenti.

Chissà che non si riesca a dare un aiuto in questa dolorosa scelta, sia al mio amico che a tanti altri che ci leggono e si trovano nella stessa situazione. ;)

[magdi]

è triste... credo che la vita delle persone ha un senso perchè si costruisce in vita qualcosa di utile agli altri che verrà migliorata e permetterà loro di migliorarsi quando non ci saremo... è davvero triste sapere che verrà distrutto tutto... insomma dietro al mio lavoro ci sono mille emozioni e mi dispiacerebbe saqpere che mio figlio lo distruggerà quando non ci sarò.... :(

[numa numa]

Fare un bel libro, o un bel catalogo , se la collezione veramente vale (e lì si parrà la sua "vera nobilitade" ..)

in modo che una testimonianza resti a futura memoria.

Le monete in sé sono degli oggetti, preziosi per tanti versi culturalemente e patrimonialmente.

Come ha detto giustamente qualcuno noi siamo solo dei "custodi" temporanei di tali cimeli

e quindi non è che creiamo né distruggiamo nulla, semplicemente lo trasferiamo.

Ad una fondazione, ad un museo , se vogliamo che la raccolta resti integra ,

al mercato facendo la gioia di tanti altri collezionisti se vogliamo realizzare il valore della collezione

per noi, o per i nostri eredi, o per fare altre cose.

Il vero valore di una collezione non sta nel mettere insieme quattro monete di valore, bensi nel vero valore filologico che le si è dato.

Vi possono essere degli insiemi di valore venale tutto sommato contenuto ma che hanno un'altissima valenza filologica per la ricerca,

l'approfondimento, lo studio, la passione che vi sono dietro, un esempio: la Este - Milani, di valore culturale enormemente più importante di

certi cataloghi di monete d'oro, che ci passano sotto gli occhi tutti i mesi , il cui valore è un multiplo della Est-Milani ma che rappresentano

in genere poco più che un'accozzaglia di pezzi senza storia e raccolti senza vero costrutto.

Credo che la Este-Milani (ma come lei tante altre) sia stata un gesto di passione, d'amore da parte di chi amava le monete e la storia che vi era loro dietro, e che soprattutto alla fine nessuno sia rimasto triste per le scelte operate.

[fra crasellame]

Non so se sia stato già detto, ma una recente asta NAC (la 55) aveva il catalogo rilegato con copertina rigida ed era la messa all'incanto di una parte di una collezione di un signore che voleva consegnare ai posteri la sua testimonianza.

[Giuseppe]

Ad una fondazione, ad un museo , se vogliamo che la raccolta resti integra ,

Non vorrei sembrare irrispettoso ma forse un "più o meno..." a fine frase l'avrei aggiunto oo)

[LucaBianchi]

Per fortuna è un pensiero ancora lontano, in primis perchè la mia collezione per il momento varrà si e no 300 euro (a voler esagerare con le valutazioni sulla conservazione delle monete) poi ho "solo" 30 anni e mia figlia per il momento non sa nemmeno dire "moneta" (ha quasi 17... mesi :lol: )

Però ci pensavo l'altro giorno, se mi saltasse fuori il secondo/a figlio/a, mi piacerebbepoter lasciare due collezioni identiche però in effetti sarebbe un puro esercizio commerciale, mi sa che alla fine farò come mio nonno, lascerò tutto integro e magari chiederò (se possibile) di non venderlo/svenderlo; di tenerlo insomma come ricordo di famiglia...

Detto questo, spero però di aver tanto tempo davanti a me (toccatina...) per poter cambiare idea :D

[vitt.emanumi]

In conclusione, riepilogando e considerando i pro e i contro, da questa discussione sono emersi alcuni orientamenti:

- vendere per se la collezione e magari farne un catalogo fotografico che possa lasciare una memoria storica;

chi meglio di lui ne conosce il valore e sa i canali giusti di vendita; :)

così si priverebbe : del piacere di collezionare cosa che ha fatto per tutta la vita, del solo piacere di rivedersele in qualsiasi momento; :(

- lasciarla agli eredi magari facendone una dettagliata catalogazione nonché indicazione sul valore e canali di vendita;

chissà che qualcuno non possa in futuro appassionarsi; :)

liti sulla spartizione dell'eredità, collezione troppo vasta per una catalogazione accurata (libri antichi e moderni, monete, banconote, tessere, miniassegni, accendini, riviste d'epoca, cartoline, scritti e appunti vari, orologi, oggetti vari ecc... ecc...3 locali pieni!). :(

- Donarla ad una fondazione, ad un museo , ad una banca, se vogliamo che la raccolta rimanga nel tempo;

esperienze di smarrimenti, mancanze, non catalogazione, conservazione non ottimale da parte di chi dovrebbe custodirla!! :(

- soluzione intermedia: vendere le monete più preziose e rientrare del grosso del patrimonio e lasciare agli eredi un piccolo nucleo di monete significative, ma poco costose. Questo permette di lanciare un seme per il futuro ed un tangibile ricordo della propria vita\passione. ; :)

gli svantaggi sono comuni e già esposti nei punti precedenti. :(

grazie a tutti quelli che sono intervenuti. :) :)

Modificato 23 Gennaio, 2011 da vitt.emanumi

[numa numa]

In conclusione, riepilogando e considerando i pro e i contro, da questa discussione sono emersi alcuni orientamenti:

- vendere per se la collezione e magari farne un catalogo fotografico che possa lasciare una memoria storica;

chi meglio di lui ne conosce il valore e sa i canali giusti di vendita; :)

così si priverebbe : del piacere di collezionare cosa che ha fatto per tutta la vita, del solo piacere di rivedersele in qualsiasi momento; :(

- lasciarla agli eredi magari facendone una dettagliata catalogazione nonché indicazione sul valore e canali di vendita;

chissà che qualcuno non possa in futuro appassionarsi; :)

liti sulla spartizione dell'eredità, collezione troppo vasta per una catalogazione accurata (libri antichi e moderni, monete, banconote, tessere, miniassegni, accendini, riviste d'epoca, cartoline, scritti e appunti vari, orologi, oggetti vari ecc... ecc...3 locali pieni!). :(

- Donarla ad una fondazione, ad un museo , ad una banca, se vogliamo che la raccolta rimanga nel tempo;

esperienze di smarrimenti, mancanze, non catalogazione, conservazione non ottimale da parte di chi dovrebbe custodirla!! :(

- soluzione intermedia: vendere le monete più preziose e rientrare del grosso del patrimonio e lasciare agli eredi un piccolo nucleo di monete significative, ma poco costose. Questo permette di lanciare un seme per il futuro ed un tangibile ricordo della propria vita\passione. ; :)

gli svantaggi sono comuni e già esposti nei punti precedenti. :(

grazie a tutti quelli che sono intervenuti. :) :)

Si possono sempre trovare imperfezioni e difetti in qualsiasi soluzione proposta, come, al contrario si possono trovare vantaggi in "ogni" soluzione proposta. Dipende solo dalla disposizione d'animo personale, e lì, I'm afraid, c'è poco che si possa fare... :)

La prima soluzione proposat potrebbe essere presa in un'età molto avanzata cosi si avrebbe l'opportunità di godere fino alla fine della propria collezione e allo stesso tempo di disporne il valore al meglio a favore di eredi e dei propri cari. Non cosi complicato in fondo.