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Inviato

ovviamente scherzavo :), pero' e' curioso rileggere il topic... non ho cambiato idea, per me non e' falsa :), e' autentica ma con uno stile particolare :)

E' ovvio che tutte le opinioni vanno rispettate, ecco perchè è importante indagare sempre di più e valutare se possibile altre immagini di monete coeve.


  • 1 anno dopo...
Inviato

Ciao @@Alex0901 , leggi attentamente questa discussione così comprendi meglio come riconoscere esemplari coniati e quelli falsi d'epoca, questi ultimi di fattura meno pregevole.  :good:


Inviato

Caro @@Alex0901 non la leggere , questa è l'unica discussione in cui io e @@francesco77 non siamo d'accordo....

 

tanto mi sta a cuore questa discussione ed il fatto di essere in disaccordo con lui che comprai io la moneta in oggetto :)

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Inviato

Caro @@Alex0901 non la leggere , questa è l'unica discussione in cui io e @@francesco77 non siamo d'accordo....

 

tanto mi sta a cuore questa discussione ed il fatto di essere in disaccordo con lui che comprai io la moneta in oggetto :)

 

Ahahahahah, Alex, non dar retta a Vincenzo Vox perchè lo dice stesso il suo nickname in inglese quel che è davvero: (vox) una volpe!  :rofl:

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

@@francesco77 ... ma quale volpe :), quella è fox in inglese :P ... come sempre ti piace storpiare i nick ... anche in inglese ora :) hahahah bravo Francesco

Modificato da vox79

Inviato

Adesso che ho trovato uno squarcio di tempo libero ho finalmente avuto modo di dilettarmi nella lettura di questa discussione, e naturalmente è risultata interessantissima, sicuramente mi tornerà utile in futuro! :good:

(Dopo svariate riflessioni mi posso esprimere; sarei propenso a classificarlo, considerando le differenze abissali tra lo stile dell'esemplare in questione e quello di una qualsiasi moneta della tipologia, un falso d'epoca, ma molti fattori non quadrano: che senso avrebbe falsificare una moneta di valore così esiguo per l'epoca, perlopiù in cosi rari e sporadici casi? Non è molto conveniente, semmai lo sarebbe potuto essere nel caso in cui l' avvenuta falsificazione avesse coinvolto enormi quantitativi con conseguenti considerevoli risparmi di prezioso rame... :unknw:)


Inviato (modificato)

Adesso che ho trovato uno squarcio di tempo libero ho finalmente avuto modo di dilettarmi nella lettura di questa discussione, e naturalmente è risultata interessantissima, sicuramente mi tornerà utile in futuro! :good:

(Dopo svariate riflessioni mi posso esprimere; sarei propenso a classificarlo, considerando le differenze abissali tra lo stile dell'esemplare in questione e quello di una qualsiasi moneta della tipologia, un falso d'epoca, ma molti fattori non quadrano: che senso avrebbe falsificare una moneta di valore così esiguo per l'epoca, perlopiù in cosi rari e sporadici casi? Non è molto conveniente, semmai lo sarebbe potuto essere nel caso in cui l' avvenuta falsificazione avesse coinvolto enormi quantitativi con conseguenti considerevoli risparmi di prezioso rame... :unknw:)

 

Ciao Alex, oggigiorno falsificano i 50 cent. di euro, non vedo perchè all'epoca non avrebbero dovuto fare lo stesso per il grano di rame, considera che la moneta protagonista di questo post pesa il 25-30% del peso ufficiale e non è nemmeno in rame ma in una lega metallica di rame e ferro. Se consideri migliaia o decine di migliaia di pezzi falsi prodotti allora sì che aveva senso.  :good:

Modificato da francesco77

Inviato

Certo, mi pare strano che però ne siano giunti cosí pochi tra le nostre mani... Chissà che fine hanno fatto, magari "distrutti" nella maggior parte dei casi dopo essersi accorti dell'inganno?

Sotto quest'ottica però mi pare più strano perché falsifichino al giorno d'oggi i 50 cent., non sono neppure composti da un metallo prezioso! Almeno il rame un discreto valore lo possedeva... ;)


Inviato

Ma poi, per entrare nel dettaglio, chi si prendeva la briga di architettare tutto questo giro di falsificazioni? Gli stessi zecchieri?!? :unsure:


Inviato

Certo, mi pare strano che però ne siano giunti cosí pochi tra le nostre mani... Chissà che fine hanno fatto, magari "distrutti" nella maggior parte dei casi dopo essersi accorti dell'inganno?

Sotto quest'ottica però mi pare più strano perché falsifichino al giorno d'oggi i 50 cent., non sono neppure composti da un metallo prezioso! Almeno il rame un discreto valore lo possedeva... ;)

 

Ma poi, per entrare nel dettaglio, chi si prendeva la briga di architettare tutto questo giro di falsificazioni? Gli stessi zecchieri?!? :unsure:

 

Ciao Alex, sono falsi prodotti da falsari assolutamente fuori dalla zecca, se leggi la discussione dall'inizio ti renderai conto che non si tratta di conii della zecca ...... piuttosto in zecca facevano altro durante il periodo di Filippo IV, come ad esempio questo che scrissi molti anni fa su Panorama Numismatico  http://ilportaledelsud.org/reimpresse.htm, buona lettura.  :good:


  • 5 anni dopo...
Inviato
Il 15/12/2015 alle 19:43, Alex0901 dice:

che senso avrebbe falsificare una moneta di valore così esiguo per l'epoca, perlopiù in cosi rari e sporadici casi? Non è molto conveniente, semmai lo sarebbe potuto essere nel caso in cui l' avvenuta falsificazione avesse coinvolto enormi quantitativi con conseguenti considerevoli risparmi di prezioso rame...

Leggendo le prammatiche De monetis et illas falsificantibus (delle monete e di coloro che le falsificano), mi sono imbattuno nella prammatica  XXVII del 2 marzo 1629 nella quale è dimostrato come la piaga del falso nummario coinvolgeva anche le monete di rame. Riporto uno stralcio della prammatica:

20210221-102941.jpg

 

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  • Grazie 1

Inviato

Interessante il passo dove si parla di abbassare il valore nominale probabilmente per portarle al valore effettivo del rame di cui erano fatte, infatti nella PRAMMATICA XXVIII si menziona un bando dove si comunica che le monete di rame abbiano il giusto ragguaglio tra valore nominale e valore del rame in  modo che i falsari non abbiano interessi a falsificarle... 

Veramente interessante... 


Inviato
26 minuti fa, gennydbmoney dice:

Interessante il passo dove si parla di abbassare il valore nominale probabilmente per portarle al valore effettivo del rame di cui erano fatte, infatti nella PRAMMATICA XXVIII si menziona un bando dove si comunica che le monete di rame abbiano il giusto ragguaglio tra valore nominale e valore del rame in  modo che i falsari non abbiano interessi a falsificarle... 

Veramente interessante... 

La prammatica era il mezzo maggiormente diffuso per decretare la volontà sovrana in molti campi e molto materiale è dedicato alla regolamentazione della moneta. Ricordo che sono fonti di prima mano, quindi di primaria importanza per gli studi numismatici.

La peculiarità è che, nonostante inizino a pubblicarsi per mezzo della stampa dal XVI secolo, la lingua prevalente è l'italiano (perlopiù compresibilissimo), poi a scalare il latino e, per ovvie ragioni, lo spagnolo.

  • Grazie 1

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti,

all'asta Scaligera E4 del 28 febbraio scorso, nella raccolta Mirabella, precisamente al lotto n°97 è apparso questo  grano, sempre di Filippo IV, di stile insolito, o grezzo o effettivamente un falso d'epoca, la data non è perfettamente leggibile ma ,considerando che si vede quello che potrebbe essere l'occhiello del 6,potrebbe essere un 46,il peso è di 5,60 grammi... 

Screenshot_20210308_115724.jpg

Screenshot_20210308_115707.jpg

Screenshot_20210308_115810.jpg

Modificato da gennydbmoney
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Inviato
6 minuti fa, gennydbmoney dice:

Buongiorno a tutti,

all'asta Scaligera E4 del 28 febbraio scorso, nella raccolta Mirabella, precisamente al lotto n°97 è apparso questo  grano, sempre di Filippo IV, di stile insolito, o grezzo o effettivamente un falso d'epoca, la data non è perfettamente leggibile ma ,considerando che si vede quello che potrebbe essere l'occhiello del 6,potrebbe essere un 46,il peso è di 5,60 grammi... 

Screenshot_20210308_115724.jpg

Screenshot_20210308_115707.jpg

Screenshot_20210308_115810.jpg

Questo è un falso d'epoca al 100%

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Le monete contraffatte imitanti quelle autentiche in rame erano anch'esse in rame. Questo lo scrive la prammatica XXXVIII del 21 ottobre 1675, dove obbliga i possessori delle "monete di rame false" a consegnarle, entro dieci giorni dalla pubblicazione della presente prammatica, al Magnifico Procuratore Fiscale del Regio Patrimonio che a sua volta le consegnerà alla Zecca. La Regia Zecca le taglia, per renderle inspendibili, e ripaga il portatore in moneta (autentica) a seconda del valore del peso del rame ricevuto.

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  • Grazie 1

  • 2 settimane dopo...
Inviato
Il 10/1/2011 alle 14:13, francesco77 dice:

Signori, vi presento un falso d'epoca davvero interessante, spero che possiate commentarlo al meglio perchè è una vera chicca! Chi di voi ha mai visto falsi d'epoca seicenteschi di monete napoletane di rame?

post-8333-0-40258600-1294665167_thumb.jp

post-8333-0-08971300-1294665178_thumb.jp

Ho messo d'accordo un pò tutti di questa discussione, oggi il predetto Grano è stato inserito nella mia collezione; osservate anche la differenza della fotografia.

aaa.jpg


Inviato
2 ore fa, Rex Neap dice:

Ho messo d'accordo un pò tutti di questa discussione, oggi il predetto Grano è stato inserito nella mia collezione; osservate anche la differenza della fotografia.

aaa.jpg

Ciao Pietro, ma secondo te si tratta di un falso d'epoca visto il ritratto differente e il peso calante? Se sì, perché il compilatore del catalogo non l'ha riportato? Grazie.


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