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IGNORED

Informazioni sulla zecca della mia città!


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Buonasera, vi parlo da collezionista di euro, regno d' Italia, repubblica, in parte Savoia e Pio IX, quindi se dico cose sbagliate, non uccidetemi! ^_^ ^_^

Dunque, ho scoperto da poco che anche la mia città è stata una zecca, SENIGALLIA!!

Mi pare intorno al 500 o prima, mi piaqcerebbe avere delle informazioni, le monete, alcune foto, la rarità, chi le ha incollezione, dov' era la zecca, chi era lo zecchiere.

Sono sicuro di trovare tante iformazioni interessanti :rofl:

Grazie mille.

Coins

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Buonasera Coins,

A Senigallia in passato furono attribuiti dei denari carolingi recanti la la legenda SEN, ma oggi gli studiosi sono concordi nell'assegnare tali monete alla zecca di Sens, in Francia.

Una zecca fu invece attivata in età rinascimentale da Francesco Maria I della Rovere (1501-1538). A Senigallia furono battuti dei quattrini in mistura recanti su di un lato l'albero di rovere e sull'altro l'immagine di san Paolino e mezzi bolognini in argento, con al dritto sempre l'immagine di san Paolino e al rovescio l'ermellino.

Cavicchi A., Le monete del ducato d'Urbino, Sant'angelo in Vado 2001 (con bibliografia precedente), censisce queste monete alle pp. 57-58. Secondo Cavicchi (p. 14) esse potrebbero essere state battute da Francesco Maria I prima di diventare duca di Urbino.

Tuttavia bisogna anche dire che alcune monete recano le iniziali di Francesco Maria e per tale motivo sono sicuramente attribuibili al suo principato; ma altre sono anonime e dunque potrebbero anche essere state emesse da suo padre, Giovanni della Rovere, il quale nel 1475 era stato investito da papa Pio IV del dominio sulla città.

Spero di esserle stato d'aiuto, ma soprattutto spero di averla incuriosita.

Cordialmente, Teofrasto

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Disponibile in rete (pdf google book) puoi trovare qualche cenno e disegno nell'opera dello zanetti sulle monete di Gubbio; usando le parole chiave zanetti monete senigallia a pag 55 della prima opera che ti viene proposta trovi qualche notizia

Ciao

Mario

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Disponibile in rete (pdf google book) puoi trovare qualche cenno e disegno nell'opera dello zanetti sulle monete di Gubbio; usando le parole chiave zanetti monete senigallia a pag 55 della prima opera che ti viene proposta trovi qualche notizia

Ciao

Mario

Grazie mille.... :)

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  • 2 settimane dopo...

Di monete della zecca di Senigallia ce ne sono pochissime in circolazione e credo che ancor meno le posseggano.

Se può interessarti puoi scaricare dal sito di "incuso" le Tavole del CNI Marche - Vol. XIII

lo trovi qui

vai alla Tav. XXVII e guarda le prime 4 in alto (per ciò che è possibile vedere).

Su quest'altra pagina puoi trovare invece l Zanetti.

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Qualche anima gentile mi potrebbe spiegare il sistema di metrologia che c' era nel ducato di Urbino al tempo di Ferancesco Marica I della Rovere ( quattrini, grossi, soldi )

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  • 4 settimane dopo...

Sto mettendo sul Catalogo le monete di Senigallia.

Chi avesse immagini di monete di tale zecca è pregato di inserirle. Grazie.

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SENI

Sì, ho notato, sono molto contento del catalogo su Senigallia e sebbene ora come ora mi stia dedicando ad Ancona ho studiato un po' le immagini senigalliesi... :)

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  • 8 mesi dopo...
  • ADMIN
Staff
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  • 4 settimane dopo...

Sto srivendo un articolo sulla zecca di Senigallia, e sarei grato se qualcuno potesse inquadrarmi il panorama numismatica dei primi del 500 nelle Marche.

E' il periodo in cui l' autonomia di Ancona cade, e ben presto anche quelle degli altri stati autonomi nell' arco di qualche decennio saranno costretti a scomparire e a diventare parte integrante dello stato della chiesa.

Che monete circolavano e quale era il loro valore, magari anche cosa si poteva comprare nelle Marche con una determinata moneta.

E inoltre mi interessava sapere qual' era la corrispondenza a Senigallia tra il bolognino e il quattrino,

Grazie a coloro che risponderanno.

Riccardo

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Ciao Coins, non è così facile rispondere alla tua domanda su quanti quattrini costituivano il bolognino... Teofrasto ti ha scritto che sono stati coniati quattrini e mezzi bolognini, per le poche conoscenze che ho io potrei pensare che sia un quattrino da 3 denari e il mezzo bolognino da 6 denari (più probabile) oppure un quattrino da 4 denari e il mezzo bolognino da 8 denari (bisognerebbe conoscere pesi e titolo argento), però, per le spese che comportava una zecca, se sono stati coniati solo quei nominali mi vien più da pensare che l'affermazione giusta non sia la "Zecca di Senigallia" ma "Le monete di Senigallia". Non conosco nulla di Senigallia, il primo consiglio che potrei darti è quello di capire quali tipi di valori siano stati coniati e, se riesci, anche il perchè. La seconda cosa, da non sottovalutare e di conseguenza, capire se ci sia stata veramente una zecca o se le monete siano state coniate in altra sede... Non dare mai per scontato che se una moneta riporta il nome di una città allora vuol dire che sia stata coniata in quel luogo! Se c'è un archivio storico a Senigallia ti consiglio di recarti e chiedere più informazioni possibili. Cerca di capire se la città aveva particolari legami con la Chiesa, anche l'archivio diocesano potrebbe esserti utile. Se poi vuoi fare un censimento di tutte le monete esistenti devi contattare Musei e vedere i passaggi alle aste.

Nella speranza di esserti stato utile ti auguro un buon lavoro.

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Porto un piccolo contributo.

La zecca è esistita e ci sono documenti che lo confermano, come si evince anche dal lavoro di Luigi Gioppi di Turkheim, sopra citato.

"Si trovava nei pressi della "portam maris" (demolita) nei pressi dell'Ospedale di S.Maria della Misericordia, vicino all'attuale Albergo Roma alias S. Salvatore, eretta da Giovanni della Rovere, vicino all'antico ghetto (ora Piazza Simoncelli)."

Esiste comunque il dubbio che alcune monete possano essere state coniate presso la zecca di Pesaro.

Ha coniato solo quattrini e mezzi bolognini.

Secondo lo Zanetti il mezzo bolognino (la moneta con l'armellino) valeva sedici quattrini romani ed aveva un peso di grani ventitré.

Altri dubbi che ha "coins" possono essere risolti leggendo le poche pagine del lavoro di Gioppi, che rimane uno dei pochi studi esistenti sulla zecca di Senigallia.

Se vuoi sono a disposizione e posso mandarti le pagine relative.

Modificato da miroita
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