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Inviato

Partendo da alcuni ragionamenti fatti con gli amici medievisti a Verona e ispirato dal mio guru dabbene ;) vi propongo queste riflessioni che spero incontrino il vostro favore.

Scordiamoci per un attimo i capolavori del romanico: certe bratteate di area germanica, gli augustali di Federico II, oppure alcuni grossi dell'Italia comunale con le loro raffigurazioni di santi di indiscutibile potenza. Per il resto, la monetazione medievale dell'Europa occidentale è fatta in maggioranza di monetine spesso aniconiche, di fattura grossolana e di materiale poverello. Eppure, penso di non sbagliarmi se affermo che queste monetine sono dotato di un fascino che se ti acchiappa probabilmente non ti mollerà più per il resto della tua "vita numismatica". Quali sono i motivi di questo fascino? Esclusi ovviamente i fattori propriamente estetici (anche se il "design" epigrafico di certi esemplari è straordinariamente elegante, vedi ad esempio i grossi tornesi) credo che i motivi vadano ricercati nel nostro passato storico, e nel fatto che questi oggetti sono una testimonianza diretta e concreta della vita dei nostri antenati. E per nostri intendo dire proprio "nostri", di noi come individui, della nostra famiglia (non "i nostri antenati" come si potrebbe dire degli antichi romani).

In primo luogo e più banalmente, le monete medievali (quelle comunali in particolare) sono testimonianza di storia locale. In un'epoca in cui si ricerca il particolare molto più che l'universale, le monete possono essere un modo alla portata di chiunque per riavvicinarsi alle proprie radici, per riappropriarsene.

In secondo luogo: nonostante la nostra modernità più ostentata che compresa, noi siamo figli del medioevo. Siamo molto più simili all'uomo medievale di quanto in genere vogliamo ammettere, nella religione, nel diritto, nei commerci, nella mentalità... Le monete medievali ci parlano di noi stessi come eravamo nel remoto passato, ottocento o mille e più anni fa. Noi siamo separati dall'antichità classica da un abisso che è molto più vasto della differenza temporale; difficilmente siamo in grado di comprendere veramente la mentalità dell'uomo antico, se non con molti sforzi e a prezzo di ipotesi e semplificazioni. Viceversa, possiamo confrontarci con la mentalità dell'uomo medievale, in particolare del medioevo maturo, in modo molto più diretto e completo.

In terzo luogo, e come conseguenza di quanto sopra: le monete medievali sono una perfetta "macchina del tempo". Non c'è nulla che mi impedisca di pensare che il denaro di Ancona o il provisino del Senato Romano che io tengo in mano oggi siano gli stessi che avevano in mano i miei bis-bis-bisnonni. Nonostante guerre, carestie e pestilenze, non c'è stata dal trecento a oggi nessuna invasione barbarica, nessun crollo dell'impero, nulla che abbia sconvolto dalle fondamenta il mondo conosciuto (se non forse la rivoluzione francese, ma quello era una sconvolgimento che nasceva dall'interno). Possiamo sempre pensare che esista un filo ininterrotto che ci lega ai tempi del medioevo, e se questo filo non siamo in grado di seguirlo tutto è solo per un fatto accidentale, e non sostanziale: in fondo ci sono famiglie che possono tracciare indietro la loro storia per otto secoli (certo che ultimamente sono un po' decadute... ;))

E infine ci sono i documenti: dobbiamo ricordare che dal naufragio documentale dell'antichità non si sono salvati che pochissimi frammenti. Invece del medioevo, almeno dal XIII secolo in poi, abbiamo spesso i registri completi. Posso stringere in una mano il denaro di cui sopra, e nell'altra la pergamena dove di quel denaro è scritto l'ordine di battitura, e sono cose vecchie di quasi un millennio... (ok, non lo posso fare fisicamente pena il taglio della mano, ma il concetto è chiaro :P) Se non è una macchina del tempo questa...

Che ne pensate?

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Inviato

Da sempre sono uno studioso del medioevo. Per prima cosa su di esso gravano dei luoghi comuni ancora oggi persistenti, ad iniziare dalla periodizzazione. Spesso si parla di Medioevo come un unico periodo storico lungo mille anni! dalla caduta dell'Impero Romano (476) alla scoperta dell'America (1492). Credo che sia abbastanza facile respingere questa cronologia, l'uomo del V secolo non aveva nulla in comune con quello del XV. Inoltre definire l'intero periodo come l'età oscura o della barbarie puzza di ignoranza. Pur in presenza di alcuni periodi tenebrosi - dovuti più alla carenza delle fonti che ad altro - come i secc. VI-VII, X non bisogna dimenticare che il Medioevo ci ha "dato" le grandi cattedrali gotiche, le civiltà arabo-normanna e sveva, uomini come Dante o Giotto. E poi lasciate a nche a me un luogo comune, se nel medioevo si combatteva per la fede oggi si combatte per un parcheggio! E per restare in tema nessuna moneta ebbe prima o dopo la potenza e il carisma del fiorino, chiamato non a caso "dollaro del medioevo". Scusate se mi sono fatto prendere la mano.


Inviato

Complimenti Paleologo,bella discussione,io personalmente penso di essere stato attratto dalle monete medievali,di certo non per il rappresentato o dall'artististico delle stesse,ma perchè oltre a essere rappresentative di un periodo indubbiamente remoto, per il fatto che non sono di immediata percezione;monete da decifrare,capire,studiare,monete povere ,ma circolate,utilizzate da tutti,penso ai vari denari che studiamo ,monete si,anche che rappresentano le proprie identità locali,quindi che senti tue;personalmente pur apprezzando ogni tipo di moneta quando è bella,non sono mai stato attratto dalla classica moneta dove tutto è chiaro,comprensibile,dove bisogna solo vedere la conservazione;spesso moneta un pò trascurata dai collezionisti,che spesso preferisce l'effetto e il valore per una eventuale rivendita;quando feci una discussione su meglio rara o comune,dove per comune intendevo per esempio i denari medievali molto circolati,ma spesso in cattiva conservazione,monete da studio,difficilmente da investimento,mi trovai solo,tutti preferivano la buona conservazione,la rarità,la facilità di rivendita;rimango sempre più della mia idea,monete medievali,monete non per tutti ma di tutti.


Inviato

Vedo che a Verona avete avuto tempo anche per pensare oltre che a girovagare per i banchi alla ricerca di monete . Non so effettivamente darti torto per quello che hai scritto e tu sai bene che per me non si tratta di regola fissa fare questo .

Oramai i termini secoli bui , età di dolore e di fame , grigiore artistico e letterario e chi più ne ha più ne metta , riferiti al periodo medievale sono , per fortuna , scomparsi dalle pagine dei libri di storia . Gli Umanisti del Rinascimento , gli Illuministi poi ed i Positivisti dopo avevano tutto il loro interesse a sminuire quello che fu il periodo di mezzo per poter santificare i loro periodi storici . Al contrario il Medioevo è stata un'epoca di fervore e creatività. E' stato un periodo in cui s'incontrano e si scontrano e si compenetrano forze romane , germaniche e cristiane che daranno luogo all'Europa moderna .Insomma un periodo completamente rivalutato ad oggi .Possiamo immaginare cosa sarebbe accaduto se queste forze non avessero raccolto insieme le loro sinergie storico-sociali-economiche-culturali ? Oggi saremmo o tutti neri di carnagione o tutti biondi con accento gutturale . E' vero , Franchi e Longobardi erano del nord Europa ma la Cristianità servì da freno culturale ad eventuali comportamenti fisiologici di tali Civiltà . Il mio non vuol essere assolutamente un discorso politico , intendiamoci , ma pensandoci bene ….Tornando al discorso monete esse sono lo specchio fedele delle vicende politico-economiche di un determinato periodo e vivono di luce propria con le loro leggi che ne determinano tutte le vicende . E quale esempio migliore dei circolanti minuti usati dal popolo nel Medioevo? Abbinate oltretutto alle fonti scritte ! Hai ragione paleo a nominare la macchina del tempo ! Non so se quello che ho scritto abbia molta attinenza con la discussione . Se fosse così , scusatemi . Ma non ho potuto resistere :D .

Saluti a tutti


Inviato

[...] Eppure, penso di non sbagliarmi se affermo che queste monetine sono dotato di un fascino che se ti acchiappa probabilmente non ti mollerà più per il resto della tua "vita numismatica". Quali sono i motivi di questo fascino? [...]

Che ne pensate?

Premetto che quoto in tutto e per tutto quello che hai scritto nell'avviare questa bellissima discussione anche se ho lasciato in evidenza solo la parte qui sopra per evitare di generare un post troppo lungo.

Oltre a quelli da te citati, un altro motivo penso sia costituito dal fatto che alle medievali probabilmente ci si accosta quando si è (numismaticamente) un po' più... maturi.

Credo, cioè, che sia difficile che ci si appassioni direttamente alle medievali e che magari il primo approccio con le monete riguardi decisamente altre tipologie.

Ma quando l'amore per le monete comincia ad essere "datato" e magari "alimentato" dallo studio, dalle letture, dall'esperienza eccetera... beh, allora, il passaggio alle medievali diventa molto più facile (anche se non certo obbligato).

E se questo accade (io ci ho messo più di 20 anni per arrivarci) allora, come dici giustamente tu, quel fascino "non ti mollerà più...".

Complimenti per la discussione

tornese71


Inviato

Che dire che non sia già stato detto? Evidentemente il percorso che porta un collezionista a studiare le monete medievali è a grandi linee simile per tutti! Ho scritto apposta "studiare", perché per capire queste monetine si finisce quasi inevitabilmente per acquistare quintali di libri... e poi non si lasciano più. Il percorso parte quasi sempre dalla voglia di approfondire la propria storia numismatica locale, e altrettanto inevitabilmente si finisce per scoprire che l'economia e la politica medievali erano altrettanto interconnessi di quella moderna - solo che viaggiava ad un'altra velocità. Parlare di "medio evo" poi è vago come parlare di "antichità". C'è dentro di tutto, da periodi veramente oscuri (penso ad esempio alle Guerre Gotiche), anche secoli come il XIV, che era per tanti versi più "moderno" di periodi successivi. Ecco, sono partito dalle monete e sono finito a scrivere di storia, con il medioevo si finisce sempre così...


Inviato

Leggendo le parole scritte da Paleologo mi sembrava di leggere il mio pensiero. Concordo in pieno su quanto scritto.

Trovo giusto però sottolineare anche quanto detto da Tornese71, cioè il passo è graduale, si inizia con altro per arrivare ad essere "colpiti" dalle monete medievali, almeno questo è quello che è successo a me ed ad altri che conosco.

Quello che a me poi colpisce in modo particolare di questa monetazione è come le stesse siano legate agli avvenimenti storici dell'epoca, diventando testimonianze storiche di guerre, battaglie, intrighi, tradimenti etc... , infatti non si può parlare di monete medievali senza inquadrare il periodo storico nel quale hanno circolato.

Complimenti per la discussione.


Supporter
Inviato

Buona serata

Beh? Che domande sono Paleologo? ;) Non è che ci nascondi qualche lato del tuo Essere, perchè qui si entra in processi da psicanalisi.... :lol:

A parte gli scherzi, tutto quanto avete scritto è vero e condivisibile; ci sarebbe da dire "chi si somiglia si piglia" e in fondo ad una nostra scelta numismatica c'è sempre una affinità.

Per quel che mi riguarda, certamente le monete veneziane non brillano per la bellezza e non hanno quel carattere estetico con il quale si giudica oggi e superficialmente una cosa "bella". Seppur soggettivo non si può non convenire che sono quasi tutte monete ripetitive nelle effigi e spesso il conio è alquanto appossimativo.

Nonostante ciò, sono monete che, a mio giudizio, conservano un indiscusso fascino, forse perché, come ebbe a scrivere il Kunz: "la semplicità e la rozzezza delle monete battute a martello manteneva il credito alle venete...."; o forse perchè storicamente legate a quella formidabile Repubblica di Venezia che, ancora oggi, suscita in molti aneliti di rispetto e ammirazione.

Ovvio che ciò si può traslare su tante, anzi tutte, le altre monetazioni. Perchè poi dabbene o Adolfos si siano "innamorati" dei denari di Lucca o di Pavia ed invece io delle monetine veneziane........penso vada ricercato in tutte le motivazioni già espresse e che verranno di seguito. :rolleyes:

Saluti

Luciano


Inviato

Faccio poco testo anche perché attualmente la mia macchina del tempo mi ha portato sulle rive del fiume Pattolo :D

Comunque ho reiniziato a collezionare monete cercando un denaro medievale di Genova, che emozione vedere come erano.

E poi dai grossi, quartarole, terzarole e genovini si viaggia in terre lontane sul cassero di qualche galea o saettia genovese verso Oriente in Terra Santa e poi le isole dell'Egeo per poi tornare indietro verso la Provenza, la Spagna e al di là delle colonne d'Ercole verso i mercati di Bruges e delle Fiandre...

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Supporter
Inviato

parlare di medioevali per me è parlare di medievali savoiarde...

di quella monetazione minuta fino alla comparsa del grosso, dei quarti, riconoscere la similitudine fra le monete battute in savoia (perchè non si parla ancora di piemonte) e le sorelle francesi o di quelle dei vari marchesati vicini....

i commerci con le terre svizzere, i passi alpini e gli accordi e le guerre tra le varie fazioni che tramite il contado e poi ducato dovevano passare..

appunto le monete di piccola taglia e basso valore che tutti utilizzavano, dal più povero a chi invece di "denaro" ne possedeva parecchio.... da non mettere a confronto con i periodi sucessivi in cui l'oro o le monete di grossa taglia erano beneficio di pochi.....


Inviato
Eppure, penso di non sbagliarmi se affermo che queste monetine sono dotato di un fascino che se ti acchiappa probabilmente non ti mollerà più per il resto della tua "vita numismatica".

Sono assolutamente d'accordo. E' un porto dal quale chi entra, e ne respira davvero l'aria, non esce più. Oltre a quanto esposto sopra, aggiungo che è proprio questa loro natura spesso così sofferta, talvolta stentata, a renderle così ricche di fascino e di suggestione. Qualcuno rabbrividirà, ma da un certo punto di vista non c'è testone rinascimentale che paghi, ad esempio, ciò che evoca l'umilissimo tondello di un quartaro su cui sono state coniate più monete differenti...

Ciao a tutti


Inviato

Secondo me le diferenze tra gli uomini dell'antichità e quelli medievali (e anche noi) sono molto meno di quanto si possa immaginare. Anzi per certi versi siamo più simili ai romani, che si lavavano, avevano un'intensa vita sociale, avevano gli spettacoli per il tempo libero, avevano il riscaldamento nelle case e gli piaceva mangiare bene... Chi di noi non si riconosce in una vita così ? Il problema è che a scuola insegnano solo poche cose che rappresentano le epoche in modo distorto.

E tornando alla numismatica, il periodo medievale (soprattutto italiano) mi ricorda molto da vicino l'antica Grecia, dove ogni città, orgogliosamente, coniava moneta (e si batteva con i vicini un anno sì e l'altro pure!). Come vedete tutto si amalgama e, in fondo, si ripete (storia magistra vitae).

Comunque anch'io, pur con un percorso molto travagliato, sono arrivato alla monetazione medievale. E devo dire che effettivamente la trovo affascinante. E lo è soprattutto là dove si conosce meno, dove si possono ancora fare nuove ipotesi e scoperte... Qui sta il vero divertimento. Le romane (e buona parte delle greche) non hanno più segreti, pur non essendoci documenti. Anzi, in alcuni casi, i documenti aiutano a far confusione. Ad esempio vi cito il soldo di lira dalmata, coniato a Venezia tra il 1410 e il 1414 di cui possediamo 2 (due) documenti di emissione, ma che è stato definitivamente identificato solo a fine ottocento e le varianti solo verso gli anni sessanta del novecento.

Ecco, per me il fascino delle medievali sta proprio qui, nella ricerca del ''tesoro''...!


Inviato

concordo pienamente con le motivazioni espresse da paleologo su cosa porti molti collezionisti ad essere affascinati dalle medievali. pure io seppur in modo purtroppo ancora superficiale e scostante rispetto alla passione e conoscenza di chi mi ha preceduto nell'argomento trovo queste "piccole monetine" assai divertenti da guardare ( e la fantasia corre a cosa hanno visto e come e perche' son state spese, da chi, ecc. ecc. ). determinante x quanto mi riguarda e' il campanilismo della storia locale ( venezia, carraresi e scaligeri, aquileia ) danno ai miei occhi testimonianza continua tutti i giorni degli uomini semplici ed importanti che hanno vissuto qui secoli prima di me e che appunto spendevano e vivevano maneggiando quei piccoli tondelli molto spesso logori e delicati.


Inviato

Non so se sia solo una mia sensazione personale, la condivido con voi: la semplicità stilistica di tante medievali rispetto a monete rinascimentali o moderne mi da' una sensazione di grande concretezza per la loro mancanza di fronzoli. Sono dirette ed "sincere" nel loro essere semplicemente monete che contengono in sé un valore, punto e basta. So che mi attirerò le critiche di qualcuno per via degli importanti aspetti simbolici di cui sono ben conscio: quella che vi esprimo è la sensazione che mi danno, ed uno dei motivi istintivi per cui mi piacciono le medievali.


Inviato

e monete medioevali sono più affascinanti perhè testimoniano una storia più vicina sia temporalmente che geograficamente... non si puo davvero resistere ad un bel grosso...:D

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