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IGNORED

Medaglia annuale Pio IX. Anno XI, 1856


Risposte migliori

Inviato

Volevo postarvi una medaglia molto significativa dal punto di vista artistico che storico. Un avvenimento questo che entrò a far parte anche nella storia del Regno delle Due Sicilie (ed anche nella mia vita, dato che in famiglia ho diverse Immacolata). Il rovescio è molto affascinante e desidero postarlo ad alta risoluzione, la scena è ambientata sotto il baldacchino del Bernini (artista napoletano) nella basilica di San Pietro. http://it.wikipedia.org/wiki/Baldacchino_di_San_Pietro

Medaglia inserita anche a catalogo grazie all'amico Fabio222 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE911/1

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Inviato

Versione in bronzo altrettanto interessante

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Inviato

Grazie per aver postato due versioni di questa medaglia dal rovescio maestoso.

Credo che l'avvenimento si svolga nel coro della basilica di San Pietro e non sotto il baldacchino. :)


Inviato (modificato)

Hai ragione, ;) comunque il coro è sicuramente accanto al baldacchino perchè sulla sinistra si vedono i suoi pilastri a "rocchetto" tipico del barocco. Grazie per la precisazione. Francesco

Modificato da francesco77

Inviato (modificato)

Francesco,

devi sapere che la medaglia è ralativa alla Proclamazione che avvenne a Roma nel 1856 , ma il Dogma dell'Immacolata Concezione Nasce a Gaeta nel 1849 durante l'esilio di S.S. Pio IX, mentre era in meditazione nella Cappelletta d'Oro del Santuario dell'Annunziata.

Quindi è un avvenimento tutto Borbonico !

Per tale motivio è stato portato a Santuario questa stupenda chiesa in cui si sposò S.M. Re Ladislao di Durazzo e ... il sottoscritto :-).

In particolare consiglio a tutti gli amici di La Moneta di recarsi al Santuario e pregare nello stesso luogo dell'avvenimento; respirerete veramente un'aria di Santità.

Modificato da vox79

Inviato

Francesco,

devi sapere che la medaglia è ralativa alla Proclamazione che avvenne a Roma nel 1856 , ma il Dogma dell'Immacolata Concezione Nasce a Gaeta nel 1849 durante l'esilio di S.S. Pio IX, mentre era in meditazione nella Cappelletta d'Oro del Santuario dell'Annunziata.

Quindi è un avvenimento tutto Borbonico !

Per tale motivio è stato portato a Santuario questa stupenda chiesa in cui si sposò S.M. Re Ladislao di Durazzo e ... il sottoscritto :-).

In particolare consiglio a tutti gli amici di La Moneta di recarsi al Santuario e pregare nello stesso luogo dell'avvenimento; respirerete veramente un'aria di Santità.

E' vero caro Vox, confermo.

Posto alcune notizie sull'argomento appena diramate dal nostro bollettino telematico neoborbonico.

L’8 dicembre, nella celebrazione dell’Immacolata Concezione, Patrona speciale della Patria Napolitana, ricorre la Festa Nazionale del Regno delle Due Sicilie.

In questa data si espone ovunque la Bandiera Dinastica del Regno delle Due Sicilie e si ricordano le virtù e le verità di una Terra dedicata alla Madre del Signore, nostra avvocata celeste e Protettrice speciale.

Molte storie si intrecciano sul Dogma che Papa San Pio IX proclamò proprio da Gaeta dove, esule dalla violenza massonico-giacobina, vi si rifugiò ospite del grande Re Ferdinando II.

Un velo di mistero copre da oltre un secolo quelle lunghe giornate gaetane del Papa e molti raccontano di una Visione Celeste che Egli ebbe, non solo sul Dogma, ma anche su cosa sarebbe poi accaduto al Regno delle Due Sicilie ed al potere temporale della Chiesa.

A noi restano poche testimonianze documentali, gli studi di alcuni attenti compatrioti, di cui ne riportiamo il più equidistante, ed una riflessione del nostro compianto Don Paolo Capobianco.

A tutti voi una buona festività e l’invito a pregare la Mamma Celeste.

Cap. Alessandro Romano

L’Immacolata Concezione

Sui nove mesi, nove giorni e nove ore passati a Gaeta da Papa Pio IX si sono dette e scritte molte cose. Tra esse molto spazio è stato dedicato dalla storiografia locale e dalla tradizione orale in particolare, alla maturazione nell’animo e nella mente del pontefice del dogma dell’Immacolata Concezione. Infatti, secondo una diffusa corrente di pensiero, questo convincimento sembra essere avvenuto a Gaeta, durante le frequenti visite di preghiera e meditazione presso la Cappella D’Oro del complesso dell’Annunziata, davanti al quadro dell’Immacolata Concezione di Scipione Pulzone. Non contestiamo questa tesi, ma pensiamo che ci sia stato anche, e forse soprattutto, altro.

In attesa che si aprano archivi ancora chiusi e si scoprano documenti sconosciuti, proviamo a immaginare cos’altro avvenne in quel periodo a Gaeta che influì sulla scelta del Papa nel definire il dogma mariano.

A Gaeta s’incontrarono e fusero la pietà mariana privata di Pio IX e quella pubblica del Regno delle Due Sicilie.

La devozione mariana nel Regno delle Due Sicilie è fortissima, nel clero, nel popolo e nelle istituzioni. Si può dire che essa era, ed è, uno dei perni principali sui quali ruota tutta la religiosità del popolo del Sud. L’Immacolata fu proclamata Patrona principale del Regno delle due Sicilie e di tutta l’Armata di terra e di Mare dal Papa Benedetto XIV, a supplica del Re Carlo III e della Regina Maria Amalia. La Cappella dell’Immacolata fu dichiarata da vari Re di Napoli, Cappella Reale, prescelta per le funzioni religiose e gale di Corte in tutte le solennità civili e patriottiche.

Il forte trasporto privato di Giovanni Maria Mastai Ferretti per l’Immacolata Concezione, risale al 1821, quando giovane sacerdote faceva il ritiro mensile nella Cappella di S. Bonaventura al Palatino, dove è esposta la famosa Lettera Profetica di S. Leonardo da Porto Maurizio, grande araldo dell’Immacolata.

Proviamo ad immaginare quali sensazioni, emozioni, pulsioni ed anche condizionamenti psicologici dovuti al temperamento e all’educazione possa aver provato Pio IX, quando all’aurora di quella domenica 8 dicembre del 1848, festa della Patrona del Regno, fu svegliato dalle salve delle artiglierie della Piazza e delle navi ancorate nel porto di Gaeta.

Scrive il Blois: ”Dischiudevansi le porte della Cattedrale, ed una folla di gente veniva dai circonvicini paesi, e ne ingombra tutta l’ampiezza. Le truppe in gran gala uscivano dai rispettivi quartieri e si piazzavano in Largo delle bombe, in ordine di colonne serrate in massa, ed in ordine di battaglia lunghesso la strada principale, e di riscontro alla Chiesa. Non potendo il Tempio contenere tutta la gente accorsa, n’erano le strade affollatissime. Si gran concorso ben addimostrava qual giorno solennizzar si dovesse: quello di Maria SS dell’Immacolata Concezione, venerata da tutt’i credenti, e speciale protettrice dello Esercito Napolitano. Rigido e caliginoso era il tempo; ma caldo era il cuore della soldatesca per si fausta ricorrenza…mentre le Bande cogli armoniosi suoni commovevano l’animo a religioso sentimento…

Un simile spettacolo di fede, per quanto ingenuo, non può lasciare indifferente un animo pieno di devozione mariana come quello di Pio IX.

C’è un’altra versione, meno romantica, proposta dal Brunetti: “Quando Pio IX il 25 novembre del 1848 si rifugiò a Gaeta (dove S. Leonardo da Porto S.Maurizio aveva nel ‘700 espletato una delle sue circa 300 missioni evangelizzatrici), il Re delle due Sicilie Ferdinando II gli offre ospitalità, ma dietro suggerimento degli Alcantarini di Napoli (che a Gaeta avevano l’importante Santuario della Montagna Spaccata) e per mezzo del suo ambasciatore il duca di Serracapriola, curatore degli affari economici dei francescani, gli chiede come contraccambio la definizione dogmatica dell'Immacolata. Nella sua risposta all'inviato reale Pio IX dichiara che le grandi parole di S. Leonardo e le suppliche del mondo cristiano non gli lasciano più riposo e che è ben risoluto all'azione. Infatti il 2 febbraio 1849 pubblica da Gaeta l'enciclica Ubi Primum, nella quale chiede all'episcopato di tutto il mondo di fargli conoscere con lettere il suo pensiero e quello dei fedeli riguardo all'Immacolata Concezione..”

Il ricorso ai Vescovi della cristianità con le modalità dell’Ubi Primum, in fondo non è altro che quel "Concilio per iscritto e senza spese" preconizzato da S. Leonardo presso Clemente XII e Benedetto XIV, nella citata lettera profetica. Il risultato finale è noto: 1'8 dicembre 1854 il dogma è proclamato con l’Ineffabilis Deus.

In definitiva si può affermare che la devozione, la propensione privata, le emozioni e le suggestioni gaetane di Giovanni M. Mastai Ferretti hanno avuto, certo, la loro parte a rafforzare la determinazione che Pio IX sembra aver assunto già nel momento che si sentì sulla fronte la tiara pontificia: porre fine alla secolare controversia teologica e di definire l'Immacolata Concezione.

In questa ricostruzione tra il vero e il verosimile, ci piace sottolineare la grande propulsione a favore della proclamazione del dogma che venne dal Sud, dal clero del Reame delle Due Sicilie.

Si espressero favorevolmente: il Cardinale Arcivescovo di Capua, il Cardinale Arcivescovo di Napoli, i Vescovi di Chieti, Manfredonia, Anastasiopoli (in partibus), L'Aquila, Lipari, Tursi, Oppido, Sessa, Policastro, Nocera e Nusco.

Francesco Schiano

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"A Gaeta, nella Cappella d'oro, qualcosa accadde, sino a indurre il Segretario di Sua Santità a predisporre il massimo silenzio ed isolamento. In quella notte fredda, l'altare era rimasto illuminato non solo dai ceri quando la Madre Celeste appoggiò il suo sguardo d'amore sul volto del suo servo prediletto".

Don Paolo Capobianco


Inviato

Ed ecco Pio IX a Gaeta.

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

Mi stanno piacendo sempre di più le medaglie papali annuali. Durante la visita a Palazzo Mastai ( Pio IX ) Senigallia la mia città e mi hanno detto che le versioni originali delle medaglie in oro venivano messe nella bara del defunto papa e quindi tutte le altre "copiano" le monete nella tomba di Pio IX oppure ne hanno fatte fin dalla zecca in un certo numero una certa tiratura e 1 per anno sono andate ( magari le uniche fatte in oro ) nella tomba?


Inviato

Mi stanno piacendo sempre di più le medaglie papali annuali. Durante la visita a Palazzo Mastai ( Pio IX ) Senigallia la mia città e mi hanno detto che le versioni originali delle medaglie in oro venivano messe nella bara del defunto papa e quindi tutte le altre "copiano" le monete nella tomba di Pio IX oppure ne hanno fatte fin dalla zecca in un certo numero una certa tiratura e 1 per anno sono andate ( magari le uniche fatte in oro ) nella tomba?

Ciao Riccardo, ad oggi le due opere di riferimento per le annuali sono quelle di Bartolotti e di Modesti, considerando che la prima risale al 1967 ed è esaurita ti consiglierei di puntare la seconda (puoi dare uno sguardo qui http://www.papalmedals.it/libri.html ).

Adolfo Modesti è un grande studioso di medaglistica papale ed è autore di importanti opere, quelle più diffuse sono le due sulle annuali, opere davvero impeccabili. Sono interamente a colori, in edizione numerata e ricche di notizie d'archivio sugli avvenimenti delle medaglie narrate (tiratura compresa). I volumi hanno un costo irrisorio e sono indispensabili per tutti coloro che vogliano cimentarsi in questo tipo di medaglia, te li consiglio vivamente. :) Francesco


Inviato

Mi stanno piacendo sempre di più le medaglie papali annuali. Durante la visita a Palazzo Mastai ( Pio IX ) Senigallia la mia città e mi hanno detto che le versioni originali delle medaglie in oro venivano messe nella bara del defunto papa e quindi tutte le altre "copiano" le monete nella tomba di Pio IX oppure ne hanno fatte fin dalla zecca in un certo numero una certa tiratura e 1 per anno sono andate ( magari le uniche fatte in oro ) nella tomba?

Come ti ha scritto Francesco il testo di riferimento per la medaglia papale annuale è la recente pubblicazione del Modesti, che presenta la medaglia dal 1550 ai nostri giorni. Altre notizie sulle opere che trattano di medaglie papali puoi trovare nella discussione in evidenza "libri nelle medaglie papali".

La medaglia papale, fin dall'origine, ha avuto una tiratura in oro, argento e bronzo. Era utilizzata come gratifica per la corte pontificia e era donata dal pontefice ad importanti ospiti che incontrava nell'anno. Alla morte c'è la tradizione di inserire nella bara una serie delle medaglie emesse, che celebrano gli eventi più importanti del pontificato. Anche su questa tradizione vi è stata una discussione nel forum.


Inviato

Mi stanno piacendo sempre di più le medaglie papali annuali. Durante la visita a Palazzo Mastai ( Pio IX ) Senigallia la mia città e mi hanno detto che le versioni originali delle medaglie in oro venivano messe nella bara del defunto papa e quindi tutte le altre "copiano" le monete nella tomba di Pio IX oppure ne hanno fatte fin dalla zecca in un certo numero una certa tiratura e 1 per anno sono andate ( magari le uniche fatte in oro ) nella tomba?

Come ti ha scritto Francesco il testo di riferimento per la medaglia papale annuale è la recente pubblicazione del Modesti, che presenta la medaglia dal 1550 ai nostri giorni. Altre notizie sulle opere che trattano di medaglie papali puoi trovare nella discussione in evidenza "libri nelle medaglie papali".

La medaglia papale, fin dall'origine, ha avuto una tiratura in oro, argento e bronzo. Era utilizzata come gratifica per la corte pontificia e era donata dal pontefice ad importanti ospiti che incontrava nell'anno. Alla morte c'è la tradizione di inserire nella bara una serie delle medaglie emesse, che celebrano gli eventi più importanti del pontificato. Anche su questa tradizione vi è stata una discussione nel forum.

Grazie mille delle risposte :)


  • 1 anno dopo...
Inviato

Francesco,

devi sapere che la medaglia è ralativa alla Proclamazione che avvenne a Roma nel 1856 , ma il Dogma dell'Immacolata Concezione Nasce a Gaeta nel 1849 durante l'esilio di S.S. Pio IX, mentre era in meditazione nella Cappelletta d'Oro del Santuario dell'Annunziata.

In particolare consiglio a tutti gli amici di La Moneta di recarsi al Santuario e pregare nello stesso luogo dell'avvenimento; respirerete veramente un'aria di Santità.

Il dogma dell'Immacolata Concezione viene proclamato l'8 dicembre 1854 e non nel 1856. La moneta, che ricorda l'evento del 1854, è del 1856, XI anno di pontificato di Papa Pio IX. Inoltre il dogma, come tutti i dogmi, non nascono mai dalla meditazione intensa di un Papa piuttosto che un altro, diciamo che il Papa sancisce una verità che già da tempo si è affermata nel popolo. Ne sono prova di questo tantissimi dipinti antecedenti al 1854 (e anche molto antichi) che raffigurano la Madonna Immacolata e la Sua Immunità dal Peccato originale fin dal Suo primo Concepimento.

In pratica nel 1854 è stata ufficializzata e santificata una verità più che radicata nel popolo.

Se capito dalle parti di Gaeta farò sicuramente un salto, grazie del suggerimento! ;)


Inviato

Mi stanno piacendo sempre di più le medaglie papali annuali. Durante la visita a Palazzo Mastai ( Pio IX ) Senigallia la mia città e mi hanno detto che le versioni originali delle medaglie in oro venivano messe nella bara del defunto papa e quindi tutte le altre "copiano" le monete nella tomba di Pio IX oppure ne hanno fatte fin dalla zecca in un certo numero una certa tiratura e 1 per anno sono andate ( magari le uniche fatte in oro ) nella tomba?

Come ti ha scritto Francesco il testo di riferimento per la medaglia papale annuale è la recente pubblicazione del Modesti, che presenta la medaglia dal 1550 ai nostri giorni. Altre notizie sulle opere che trattano di medaglie papali puoi trovare nella discussione in evidenza "libri nelle medaglie papali".

La medaglia papale, fin dall'origine, ha avuto una tiratura in oro, argento e bronzo. Era utilizzata come gratifica per la corte pontificia e era donata dal pontefice ad importanti ospiti che incontrava nell'anno. Alla morte c'è la tradizione di inserire nella bara una serie delle medaglie emesse, che celebrano gli eventi più importanti del pontificato. Anche su questa tradizione vi è stata una discussione nel forum.

Grazie mille delle risposte smile.gif

Se vuoi dare un'occhiata alle stanze superiori dell'appartamento papale scrivimi pure, sto catalogando il Museo per la Diocesi e sto inventariando proprio le medaglie dei 32 anni di pontificato di Pio IX. Ciao!

:)


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