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Guest utente3487
Inviato

Non ci vedo nulla di male a voler portare avanti la propria tesi come fa Michele e come fai anche tu. Non dimenticare che fino a pochi giorni fa parlavamo di una moneta battuta a Napoli in 20.000 esemplari. Oggi discutiamo di ben altro. Se volete , possiamo tornare al vecchio dato, ricavato, a questo punto, dall'album delle figurine Panini (senza offendere quelle bellissime figurine del passato).

Guest utente3487
Inviato

Giustamente ognuno difende la propria ipotesi che però non è dimostrabile in modo icontrovertibile e come tale non potrà mai trovare tutti d'accordo.

Questo lo posso capire, mentre capisco un po' meno come mai per un bel po' di decenni invece si è accettata la storiella della zecca di Napoli....forse per rendere più appetibile la moneta?

Inviato

Giustamente ognuno difende la propria ipotesi che però non è dimostrabile in modo icontrovertibile e come tale non potrà mai trovare tutti d'accordo.

Questo lo posso capire, mentre capisco un po' meno come mai per un bel po' di decenni invece si è accettata la storiella della zecca di Napoli....forse per rendere più appetibile la moneta?

Forse.. Oppure per la solita cattiva abitudine di riportare le informazioni senza verificarne le fonti..


Inviato

Onestamente non credo che Napoli valga più di Bologna o Torino, commercialmente; la moneta é rara e viene collezionata da quanti fanno i Savoia, a prescindere dalla zecca.

Non vedo quindi per quali fini commerciali inventarsi l'attribuzione alla zecca partenopea.

La teoria di Michele vale quanto quella di qualsiasi altro collezionista o studioso, almeno fino a che qualcuno porterà delle prove documentali a sostegno della propria.

Trovo che questo dibattito sia stato valido, simpatico, e che gli spunti di Michele siano serviti alla bisogna, ovvero a suscitare interesse e ad accendere le discussioni, gli scambi di idee.

Non arriviamo però allo scontro personale perché non giova a nessuno.

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".


Guest utente3487
Inviato

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".

E qui non posso essere d'accordo, perchè proprio di storiella si tratta. Equivale a dire che è stata battuta a Pistoia. Nessuna prova in nessuno dei due casi.

Valore?

Montenegro FDC 12.000 ECZ 18.000

Gigante FDC 11.000

Al di là delle scontate sopravalutazioni, non ti pare che se fosse conclamato che di esperimento di zecca e basta si tratta, forse non arriverebbe a tanto?

Inviato

Giustamente ognuno difende la propria ipotesi che però non è dimostrabile in modo icontrovertibile e come tale non potrà mai trovare tutti d'accordo.

Non è questione di difendere la propria ipotesi, è questione di saper ascoltare le ipotesi altrui! E questo detto sinceramente mi ha dato fastidio: potrai non condividere, ma ci si pone in altra maniera.

Saluti!

N.


Inviato

Qualcuno riesce a procurarsi l' articolo del Simonetti "il 10 centesimi collo lungo" pubblicato nel Bollettino Numismatico anno V n.2 pag.4/11 e i decreti citati

[...] RIN del 1904 in un articolo dedicato alle Prove e Progetti e prima ancora da un noto autore sulla zecca di Bologna [...]

[...] Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Detto questo, se sei assolutamente convinto che sia opera della zecca bolognese, inutile cercare di dissuaderti.

Due cose:

sarebbe interessante recuperare i due studi di cui sopra (primi post), mentre niko si è forse fatto trascinare troppo dalla verve della discussione ;) .

Tutto ciò ringraziando bizerba62 per avere proposto un tema molto interessante.

Anche io, in un primo tempo favorevole alla attribuzione zecca di Bologna, mi sono in parte ricreduto senza convicermi fino in fondo delle ipotesi Milano e Torino.

Per Milano l'accostamento a motivi Napoleonici o al più tardo Governo provvisorio mi sembra un po' azzardato. E' tuttavia vero che i 5 Franchi di Napoleone imperatore presentano 6 ciuffi d'alloro per tutte le zecche (ma sia italiane che non-italiane), mentre anche nelle 5 lire Lombarde la "metà" di alloro è analogamente rappresentata; del fiocco "cisalpino" ho già detto: però troppa acqua è passata sotto i ponti ... e, d'accordo con incuso, ritengo più probabile l'accorgimento tecnico (tra proporzione, spazio e chiarezza d'immagine) per spiegare il tutto.

Il "collo lungo" è un motivo pre-unitario che fa forse retrodatare l'atto della coniazione ma non direziona verso alcuna zecca particolare. Le analogie con il saggio di bronzo di Torino ci sono, ma solo parziali (istintivamente mi sarei schierato con Alberto Varesi, ma senza chiare evidenze). Anche l'ipotesi di una commissione ad una zecca Francese è attendibile (leggi soc. Estivant di Parigi, come indicato negli annali di Castellana).

E allora? Forse confidando che qualche documento più preciso sia sfuggito (forse uno in cui si fa anche riferimento ad una tiratura di 20.000 esemplari!) e possa "saltar fuori", siamo al punto di partenza anche se, credo, tutti più arricchiti dal percorso.

:)


Guest utente3487
Inviato

(forse uno in cui si fa anche riferimento ad una tiratura di 20.000 esemplari!)

Su questo puoi dormire sonni tranquilli: non c'è tratta sulla documentazione ufficiale del Tesoro. Passi per le lire 5 del 1901, ma nascondere 20.000 pezzi mi pare eccessivo.

  • ADMIN
Staff
Inviato

La RIN 1904 è presente sul mio sito e l'articolo è quello del Marchisio già citato.


Inviato (modificato)

Per quanto mi riguarda, tutti gli elementi apportati sono di estremo interesse. :)

Il quadro che si è delineato non sorprende: un attività di zecca febbrile. Ghirlande e ritratti spuntano dovunque. Sembra che qualunque zecca avrebbe potuto avere a disposizione i punzoni.

Purtroppo anche sulle motivazioni tecniche per cui una zecca sarebbe stato in grado di produrre e l'altra no, servirebbero motivazioni precisi.

Mi auguro anche io, come Giov60, che salti fuori qualcosa.

Se si riuscisse ad avere una galleria di immagini dei vari esperimenti, approfittando della disponibilità di chi le possiede, sarebbe una bella cosa, ma lungi da me forzare la mano a qualcuno.

Per me tutte queste zecche rimangono ancora in gioco: Bologna, Milano, Napoli e Torino. L'unica certezza che ho è proprio che al momento non me la sentierei di escluderne nessuna! :D

Modificato da orlando10

Guest utente3487
Inviato

Per quanto mi riguarda, tutti gli elementi apportati sono di estremo interesse. :)

Il quadro che si è delineato non sorprende: un attività di zecca febbrile. Ghirlande e ritratti spuntano dovunque. Sembra che qualunque zecca avrebbe potuto avere a disposizione i punzoni.

Purtroppo anche sulle motivazioni tecniche per cui una zecca sarebbe stato in grado di produrre e l'altra no, servirebbero motivazioni precisi.

Mi auguro anche io, come Giov60, che salti fuori qualcosa.

Se si riuscisse ad avere una galleria di immagini dei vari esperimenti, approfittando della disponibilità di chi le possiede, sarebbe una bella cosa, ma lungi da me forzare la mano a qualcuno.

Per me tutte queste zecche rimangono ancora in gioco: Bologna, Milano, Napoli e Torino. L'unica certezza che ho è proprio che al momento non me la sentierei di escluderne nessuna! :D

Stasera mi leggo la zecca di Bologna di Malaguzzi Valeri...hai visto mai....

Inviato

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".

E qui non posso essere d'accordo, perchè proprio di storiella si tratta. Equivale a dire che è stata battuta a Pistoia. Nessuna prova in nessuno dei due casi.

Valore?

Montenegro FDC 12.000 ECZ 18.000

Gigante FDC 11.000

Al di là delle scontate sopravalutazioni, non ti pare che se fosse conclamato che di esperimento di zecca e basta si tratta, forse non arriverebbe a tanto?

Se prendiamo la bibliografia di settore (Pagani Prove, Gigante, Montenegro, Simonetti e CNI) mi pare che sia già acclamato lo status di esperimento, tant'é che la moneta non viene presa in considerazione da molti collezionisti, mentre compare sempre nelle raccolte di Prove e Progetti.

Quanto ho letto fino ad ora é interessante, ha suscitato dibattiti (anche un poco troppo accesi) e riflessioni; ipotesi, raffronti stilistici ecc. ecc. ma sono tutte valide teorie.

Molto probabilmente lo é anche quella della zecca napoletana, bisognerebbe arrivare alla fonte delle notizie, solo che quella é stata formulata decenni or sono da valenti studiosi (vedi Cagiati) ed é ormai consolidata: per scalzarla occorrono prove documentali o un'altra teoria di egual "peso".


Guest utente3487
Inviato

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".

E qui non posso essere d'accordo, perchè proprio di storiella si tratta. Equivale a dire che è stata battuta a Pistoia. Nessuna prova in nessuno dei due casi.

Valore?

Montenegro FDC 12.000 ECZ 18.000

Gigante FDC 11.000

Al di là delle scontate sopravalutazioni, non ti pare che se fosse conclamato che di esperimento di zecca e basta si tratta, forse non arriverebbe a tanto?

Se prendiamo la bibliografia di settore (Pagani Prove, Gigante, Montenegro, Simonetti e CNI) mi pare che sia già acclamato lo status di esperimento, tant'é che la moneta non viene presa in considerazione da molti collezionisti, mentre compare sempre nelle raccolte di Prove e Progetti.

Quanto ho letto fino ad ora é interessante, ha suscitato dibattiti (anche un poco troppo accesi) e riflessioni; ipotesi, raffronti stilistici ecc. ecc. ma sono tutte valide teorie.

Molto probabilmente lo é anche quella della zecca napoletana, bisognerebbe arrivare alla fonte delle notizie, solo che quella é stata formulata decenni or sono da valenti studiosi (vedi Cagiati) ed é ormai consolidata: per scalzarla occorrono prove documentali o un'altra teoria di egual "peso".

Però scusami, siamo al paradosso: si chiedono prove documentali per scalzare una teoria fondata sul nulla, sia pure formulata da persone autorevoli. Va bene che in Italia siamo abituati a prendere come oro colato quello che ci raccontano le persone coiddette autorevoli, però a tutto ci dovrebbe essere un limite. Non si può sempre dire "si è sempre fatto così".

Ovvio che ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ci mancherebbe, ma chiedere nel 2010 di accettare una teoria fondata sul nulla perchè non si hanno documenti per confutarla mi sembra eccessivo.

Comunque la prima prova documentale è che 20.000 pezzi è una invenzione, visto che nei documenti ufficiali del Tesoro non risulta essere stata mai effettuata questa battitura. Ma non sarebbe meglio ammettere che si tratta di esemplari battuti probabilmente in una zecca italiana ma ancora sconosciuta? Che passiamo agli studiosi del futuro, notizie della serie "si dice?"

Inviato

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".

E qui non posso essere d'accordo, perchè proprio di storiella si tratta. Equivale a dire che è stata battuta a Pistoia. Nessuna prova in nessuno dei due casi.

Valore?

Montenegro FDC 12.000 ECZ 18.000

Gigante FDC 11.000

Al di là delle scontate sopravalutazioni, non ti pare che se fosse conclamato che di esperimento di zecca e basta si tratta, forse non arriverebbe a tanto?

Se prendiamo la bibliografia di settore (Pagani Prove, Gigante, Montenegro, Simonetti e CNI) mi pare che sia già acclamato lo status di esperimento, tant'é che la moneta non viene presa in considerazione da molti collezionisti, mentre compare sempre nelle raccolte di Prove e Progetti.

Quanto ho letto fino ad ora é interessante, ha suscitato dibattiti (anche un poco troppo accesi) e riflessioni; ipotesi, raffronti stilistici ecc. ecc. ma sono tutte valide teorie.

Molto probabilmente lo é anche quella della zecca napoletana, bisognerebbe arrivare alla fonte delle notizie, solo che quella é stata formulata decenni or sono da valenti studiosi (vedi Cagiati) ed é ormai consolidata: per scalzarla occorrono prove documentali o un'altra teoria di egual "peso".

Però scusami, siamo al paradosso: si chiedono prove documentali per scalzare una teoria fondata sul nulla, sia pure formulata da persone autorevoli. Va bene che in Italia siamo abituati a prendere come oro colato quello che ci raccontano le persone coiddette autorevoli, però a tutto ci dovrebbe essere un limite. Non si può sempre dire "si è sempre fatto così".

Ovvio che ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ci mancherebbe, ma chiedere nel 2010 di accettare una teoria fondata sul nulla perchè non si hanno documenti per confutarla mi sembra eccessivo.

Comunque la prima prova documentale è che 20.000 pezzi è una invenzione, visto che nei documenti ufficiali del Tesoro non risulta essere stata mai effettuata questa battitura. Ma non sarebbe meglio ammettere che si tratta di esemplari battuti probabilmente in una zecca italiana ma ancora sconosciuta? Che passiamo agli studiosi del futuro, notizie della serie "si dice?"

Non so se la teoria del Cagiati e di altri studiosi sia basata sul nulla; sarebbe interessante sbrogliare il bandolo della matassa ed arrivare alla fonte di questa teoria, solo allora potremo dire se si tratta di una cosa campata per aria o se ha qualche fondamento di verità.

Poi io ho sostenuto che per scalzare questa teoria consolidata O si portano dei documenti che comprovino il contrario O si formula un'altra teoria di egual peso.

Non ci sono i documenti ? Che allora qualcuno si prenda la briga di pubblicare il perché questa moneta non può essere attribuita alla zecca di Napoli; solo così le nuove pubblicazioni potranno "correggere il tiro".


Guest utente3487
Inviato

Poi io ho sostenuto che per scalzare questa teoria consolidata O si portano dei documenti che comprovino il contrario O si formula un'altra teoria di egual peso.

Non ci sono i documenti ? Che allora qualcuno si prenda la briga di pubblicare il perché questa moneta non può essere attribuita alla zecca di Napoli; solo così le nuove pubblicazioni potranno "correggere il tiro".

Teoria di egual peso, in questo caso ci vuole davvero poco.

Per la pubblicazione, sicuramente qualcosa verrà fatto, ma quanto a correggere il tiro nutro forti, fortissimi dubbi.

Non ricordi forse che fu d'Incerti (che mi sembra non fosse l'ultimo arrivato) già negli anni 50 a parlare dei riconi ufficiali di zecca del 1926, bellamente ignorati e ignorati tuttora che sono stati pubblicati anche i documenti che lo comprovano? vedi inventario del Museo della Zecca?

Guest utente3487
Inviato

Comunque, io il tiro lo correggo, per quello che può valere...

Inviato (modificato)

Poi io ho sostenuto che per scalzare questa teoria consolidata O si portano dei documenti che comprovino il contrario O si formula un'altra teoria di egual peso.

Non ci sono i documenti ? Che allora qualcuno si prenda la briga di pubblicare il perché questa moneta non può essere attribuita alla zecca di Napoli; solo così le nuove pubblicazioni potranno "correggere il tiro".

Teoria di egual peso, in questo caso ci vuole davvero poco.

Per la pubblicazione, sicuramente qualcosa verrà fatto, ma quanto a correggere il tiro nutro forti, fortissimi dubbi.

Non ricordi forse che fu d'Incerti (che mi sembra non fosse l'ultimo arrivato) già negli anni 50 a parlare dei riconi ufficiali di zecca del 1926, bellamente ignorati e ignorati tuttora che sono stati pubblicati anche i documenti che lo comprovano? vedi inventario del Museo della Zecca?

Che alcune voci vengano ignorate perché possono dare fastidio (anche economicamente) lo posso capire, ma non mi sembra questo il caso.

Che sia Napoli, Bologna, Milano, Torino o Canicattì poco cambia; non cambia la natura della moneta (esperimento), né la sua rarità (R3) e nemmeno il suo prezzo....

Poi lo sai meglio di me che le teorie, anche quelle campate per aria, richiedono grande impegno per essere ribaltate: se dicessi che dove sono io, in questo momento, é il centro esatto della terra tu capisci che affermerei una cosa campata per aria ma che richiederebbe non pochi sforzi per essere confutata.

Non é giusto ma é così

Modificato da Alberto Varesi

Inviato

Comunque, io il tiro lo correggo, per quello che può valere...

Giustamente !

Ma se posso dare un consiglio devi articolare bene la tua teoria, perché venga presa in considerazione dal mondo numismatico.

Sostenere che Cagiati, Marchisio ed altri eminenti nomi hanno raccontato favole senza alcun fondamento potrà anche corrispondere al vero, ma certamente non agevolerà all'assorbimento della nuova teoria.

Documenta invece il perché si ritiene che il pezzo non possa essere napoletano; raffronti stilistici, metrologici (diametro, peso, composizione del metallo) e storici (mancanza di documentazione di zecca e/o storica napoletana che testimoni l'avvenuta circolazione di quella moneta nel contesto partenopeo)

Scusa per i consigli, so che non ne hai bisogno, ma mi sento importante a darli biggrin.gif

Buona giornata


Guest utente3487
Inviato

Comunque, io il tiro lo correggo, per quello che può valere...

Giustamente !

Ma se posso dare un consiglio devi articolare bene la tua teoria, perché venga presa in considerazione dal mondo numismatico.

Sostenere che Cagiati, Marchisio ed altri eminenti nomi hanno raccontato favole senza alcun fondamento potrà anche corrispondere al vero, ma certamente non agevolerà all'assorbimento della nuova teoria.

Documenta invece il perché si ritiene che il pezzo non possa essere napoletano; raffronti stilistici, metrologici (diametro, peso, composizione del metallo) e storici (mancanza di documentazione di zecca e/o storica napoletana che testimoni l'avvenuta circolazione di quella moneta nel contesto partenopeo)

Scusa per i consigli, so che non ne hai bisogno, ma mi sento importante a darli biggrin.gif

Buona giornata

Come non ne ho bisogno... e che sono un tuttologo? :D

Inviato

La RIN 1904 è presente sul mio sito e l'articolo è quello del Marchisio già citato.

Per amore di completezza posto la pagina introduttiva dell'articolo del Marchisio.

Da qui si evince la scarsa importanza che agli inizi del '900 veniva attribuita alle prove/progetti: forse proprio a causa di ciò la scarsità di documenti ...

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  • ADMIN
Staff
Inviato

Che altro dire ? Le mie impressioni sulla moneta le ho già esternate ma é fuori di dubbio che, se domani dovessi porne in vendita un esemplare, dovrei comunque rifarmi alla bibliografia esistente e quindi riportare l'attribuzione alla zecca di Napoli, fosse anche vero che si tratta di una "storiella".

E qui non posso essere d'accordo, perchè proprio di storiella si tratta. Equivale a dire che è stata battuta a Pistoia. Nessuna prova in nessuno dei due casi.

Veramente per ora non siamo del tutto nel campo delle ipotesi. Certo Bologna, Milano, Torino etc. rimangono ipotesi ma, alla luce di quanto riportato sul catalogo dei conii del Fiorelli, ritengo chje l'ipotesi Napoli sia proprio quella da escludere!


Inviato (modificato)

Buona sera a tutti.

"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Detto questo, se sei assolutamente convinto che sia opera della zecca bolognese, inutile cercare di dissuaderti.

Quando avrai altre argomentazioni che non lascino adito a dubbi sarò lieto di rivedere la mia tesi.

Ed ogni tanto un po' di umiltà non farebbe male."

"Non è questione di difendere la propria ipotesi, è questione di saper ascoltare le ipotesi altrui! E questo detto sinceramente mi ha dato fastidio: potrai non condividere, ma ci si pone in altra maniera."

Ho letto questi due interventi di Niko e francamente non ne capisco il senso.

Caro Niko, in questa discussione abbiamo tutti espresso delle opinioni in ordine alla provenienza del tondello di cui stiamo trattando.

Come abbiamo più volte sottolineato, mentre sulla base della documentazione normativa che disponiamo possiamo, senza tema di smentite, affermare che il 10 centesimi esperimento non è una moneta, viceversa quanto alla provenienza abbiamo solo formulato delle ipotesi, nella consapevolezza che, allo stato delle attuali conoscenze, non vi sono elementi certi per escludere o per attribuire ad una zecca il tondello.

Detto questo, non vedo il motivo per il quale Tu debba risentirTi se io non aderisco alla Tua ipotesi, considerato che non mi è parso di averTi tacciato di scarso rispetto e di superbia solo perchè hai formulato un'ipotesi alternativa a quella di Bologna.

Anzi, l'ho presa molto seriamente la Tua ipotesi, visto che ho sentito la necessità di risponderTi, credo utilizzando toni più che urbani e cortesi, seppure non concordi alle Tue prospettazioni.

Non mi pare altresì di aver mai preteso adesione incondizionata alla mia tesi (anche perchè, ovviamente, non potrei ottenerla) nè di aver usato mai toni supponenti verso Te o verso altri Utenti che, sulla questione della zecca di provenienza, non la pensano come me.

Non comprendo quindi il motivo del Tuo risentimento salvo pensare che il "fastidio" dipenda dal fatto che io non abbia concordato con Te e che invece qualcuno abbia trovato persuasiva la mia ipotesi; se fosse questo il motivo, sono molto spiacente ma non posso farci nulla.

Temo che dovrai tenerTi il fastidio.

Ti invito comunque a segnalarmi, non dico una riga, ma anche solo una parola da me scritta nei Tuoi confronti che possa aver travalicato il normale confronto dialettico o che potesse apparire supponente...........

Non trovandola, mi vedrei costretto a rinviare al mittente le Tue infelici espressioni che ho riportato in corsivo, al principio di questo intervento.

Per Alberto.

Caro Alberto, ma non si era sempre detto che la Numismatica fosse una scienza?

E' vero che gli Autori più volte citati in questa discussione godono di incondizionata stima ma se si dimostra a posteriori che alcune affermazioni da essi fatte circolare sono destituite di fondamento o comunque prive di riscontri oggettivi, mi sembrerebbe quanto meno rispondente ad un atteggiamento "scientifico" dare atto che le informazioni fornite dai "Luminari" non sono proprio corrette.

Tu ci dici, dimostrando estremo pragmatismo, che se domani dovessi presentare un 10 centesimi esperimento lo faresTi, nè più e nè meno, con la descrizione dei soliti Cataloghi.

Scusa però a questo punto la scientificità della Numismatica va a farsi benedire e si fa largo un "bieco" aspetto mercantile autoreferenziale, che mira esclusivamente al proprio tornaconto.

In questa discussione almeno tre aspetti certi ed innovativi, - spero Tu sia d'accordo, - sono pacificamente emersi:

1) il tondello non è (da un punto di vista tecnico-giuridico) una moneta;

2) L'attribuzione alla zecca di Napoli è frutto di "illazioni letterarie" ed anzi i riscontri scientifici (leggasi Fiorelli e Guerrini) la escluderebbero;

3) La battitura di 20.000 esemplari è un altro dato di fantasia, che non ha mai trovato riscontro.

Ebbene, pur in presenza di queste tre "novità", Tu continueresTi a proporre il tondello sulla base di una errata (anche se tradizionale) catalogazione?

Questo francamente mi sorprende un poco; cosa sarà necessario fare per ristabilire la verità dei fatti.......la rivoluzione? ( ;) )

A questo punto mi viene da pensare che forse non valga neppure la pena di studiare per scoprire altre anomalie.....tanto non serve a niente........ :ph34r:

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62

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