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IGNORED

SERIETA' ZERO ASSOLUTO!


Risposte migliori

Inviato

Salve,

Mi scuso in anticipo del mio intervento non essendo un conoscitore della monetazione appena trascorsa delle Lire, pertanto mi limito solo ad esprimere il mio parere.

Il fatto che la moneta/gettone (mi piacerebbe chiamarla così) esca direttamente dalla zecca ne certifica solo l'autorità coniante, l'avesse fatta qualcun'altro sarebbe stata una mera produzione privata dell'indubbio (penso saremmo stati concordi tutti) valore dell'oro al suo peso.

Non trovo corretto chiamarla medaglia per i motivi già perfettamente espressi dal caro francesco77 ma un semplice gettone/moneta cioè una moneta emessa con tanto di valore facciale ma con una semplice funzione estetica, non avendo mai circolato pertanto non può essere una moneta propriamente detta.

La zecca conia tante cose, ed in questo esprime la sua attività "imprenditoriale" di ricerca del profitto..

Penso nessuno l'abbia indotta con tanto di pistola all'acquisto pertanto non se la prenda è stato un'acquisto poco felice che non ha portato i risultati di investimento da lei sperati.

La numismatica non è in prima battuta ricerca del guadagno anzi...

Saluti

Come già detto in una precedente discussione ... E' QUESTIONE DI MARKETING ........ l'istituto poligrafico e zecca dello stato ha interessi a nominare MONETE questi tondelli metallici inserite in confezioni con colori sgargianti, secondo voi continuerebbero ad essere richieste e ad avere successo se sulla confezione venisse apposto il titolo GETTONE COMMEMORATIVO DA 50.000 LIRE?

I numismatici alla fine guardano la realtà e non si lascia ingannare, ma i collezionisti alle prime esperienze?

Faccio un esempio volgare ma molto pratico: secondo voi lo spumante prodotto ad Asti può essere etichettato come Champagne? Un formaggio stagionato prodotto in Francia può essere etichettato Grana Padano o Parmigiano Reggiano? E allora perchè questi tondelli sono considerati Monete dalle autorità emittenti? Noi numismatici non dovremmo permettere di farci prendere in giro altrimenti persone come Decameron generalizzano sulla numismatica sput...doci gratuitamente e pubblicamente.

Perchè non si solleva la questione ai media e si fa qualcosa per convincere le autorità a cambiare nome?

Che le vendano a 1000 euro a grammo (saranno fatti loro), ma non ci vengano a dire che sono monete (e nemmeno medaglie!). Basta fare un po' di chiarezza nelle "erichette" come si fa su ogni prodotto di consumo, che male c'è?


Inviato (modificato)

Salve,

Mi scuso in anticipo del mio intervento non essendo un conoscitore della monetazione appena trascorsa delle Lire, pertanto mi limito solo ad esprimere il mio parere.

Il fatto che la moneta/gettone (mi piacerebbe chiamarla così) esca direttamente dalla zecca ne certifica solo l'autorità coniante, l'avesse fatta qualcun'altro sarebbe stata una mera produzione privata dell'indubbio (penso saremmo stati concordi tutti) valore dell'oro al suo peso.

Non trovo corretto chiamarla medaglia per i motivi già perfettamente espressi dal caro francesco77 ma un semplice gettone/moneta cioè una moneta emessa con tanto di valore facciale ma con una semplice funzione estetica, non avendo mai circolato pertanto non può essere una moneta propriamente detta.

La zecca conia tante cose, ed in questo esprime la sua attività "imprenditoriale" di ricerca del profitto..

Penso nessuno l'abbia indotta con tanto di pistola all'acquisto pertanto non se la prenda è stato un'acquisto poco felice che non ha portato i risultati di investimento da lei sperati.

La numismatica non è in prima battuta ricerca del guadagno anzi...

Saluti

Come già detto in una precedente discussione ... E' QUESTIONE DI MARKETING ........ l'istituto poligrafico e zecca dello stato ha interessi a nominare MONETE questi tondelli metallici inserite in confezioni con colori sgargianti, secondo voi continuerebbero ad essere richieste e ad avere successo se sulla confezione venisse apposto il titolo GETTONE COMMEMORATIVO DA 50.000 LIRE?

I numismatici alla fine guardano la realtà e non si lascia ingannare, ma i collezionisti alle prime esperienze?

Faccio un esempio volgare ma molto pratico: secondo voi lo spumante prodotto ad Asti può essere etichettato come Champagne? Un formaggio stagionato prodotto in Francia può essere etichettato Grana Padano o Parmigiano Reggiano? E allora perchè questi tondelli sono considerati Monete dalle autorità emittenti? Noi numismatici non dovremmo permettere di farci prendere in giro altrimenti persone come Decameron generalizzano sulla numismatica sput...doci gratuitamente e pubblicamente.

Perchè non si solleva la questione ai media e si fa qualcosa per convincere le autorità a cambiare nome?

Che le vendano a 1000 euro a grammo (saranno fatti loro), ma non ci vengano a dire che sono monete (e nemmeno medaglie!). Basta fare un po' di chiarezza nelle "erichette" come si fa su ogni prodotto di consumo, che male c'è?

Caro francesco 77,

permettimi di "deragliare" dall'argomento e puntualizzarti il tuo esempio un po' zoppicante.... <_<

Faccio un esempio volgare ma molto pratico: secondo voi lo spumante prodotto ad Asti può essere etichettato come Champagne?

T'intenderai di numismatica.... ma di enologia sicuramente un po' meno..... non puoi paragonare l'Asti Spumante con uno Champagne.... perchè sono due cose completamente diverse, uno è dolce l'altro è secco..... l'esempio potevi farlo con un Brut nostrano, non con l'Asti. ;)

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS

Inviato

Bisogna purtroppo ammettere che comportamenti poco corretti da parte delle zecche emittenti (che speculano eccessivamente facendo pagare troppo care le loro emissioni) unitamente a quelli di certi canali di distribuzione che spingono per l'acquisto facendo credere che si tratti di un investimento (ma questo sono "loro" a dirlo, non noi i numismatici) gettano discredito su tutta la numismatica.

Non per niente decamerone é uscito/a con la frase "la numismatica rasenta la presa in giro".

Quanto alle quotazioni dei cataloghi, questi forniscono delle indicazioni generiche e non si può pretendere di vendere ad un commerciante alle cifre che riportano (a quanto dovrebbero poi riproporle, questi commercianti ? al 30, 40 o 50% in più del catalogo ? e chi le comprerebbe ?)

Ci sono esempi di monete contemporanee che hanno gratificato quanti hanno acquistato al prezzo di emissione, ma nella maggior parte dei casi capita invece che si acquista a 100 e poi ci si trova in mano meno, molto meno.

Se uno acquista perché gli piace l'argomento ben venga; al posto di "buttar via" i propri soldi al cinema, con le donne o al tavolo da gioco con queste monete sa che comunque tornerà in possesso almeno di una parte di ciò che ha speso.

Se invece voleva fare un investimento ha sbagliato in pieno. Intendiamoci, la numismatica può anche dare delle piacevoli sorprese, ma non certo in questo settore, ampiamente speculato e caro (belle le confezioni, i depliant e quant'altro, ma chi paga tutto questo ?).

Vale per le monete come per qualsiasi altro settore del collezionismo o dell'antiquariato; ci sono beni "durevoli" anche economicamente ed altri dai quali é meglio stare alla larga, se lo scopo unico é l'investimento.


Inviato

Salve,

Mi scuso in anticipo del mio intervento non essendo un conoscitore della monetazione appena trascorsa delle Lire, pertanto mi limito solo ad esprimere il mio parere.

Il fatto che la moneta/gettone (mi piacerebbe chiamarla così) esca direttamente dalla zecca ne certifica solo l'autorità coniante, l'avesse fatta qualcun'altro sarebbe stata una mera produzione privata dell'indubbio (penso saremmo stati concordi tutti) valore dell'oro al suo peso.

Non trovo corretto chiamarla medaglia per i motivi già perfettamente espressi dal caro francesco77 ma un semplice gettone/moneta cioè una moneta emessa con tanto di valore facciale ma con una semplice funzione estetica, non avendo mai circolato pertanto non può essere una moneta propriamente detta.

La zecca conia tante cose, ed in questo esprime la sua attività "imprenditoriale" di ricerca del profitto..

Penso nessuno l'abbia indotta con tanto di pistola all'acquisto pertanto non se la prenda è stato un'acquisto poco felice che non ha portato i risultati di investimento da lei sperati.

La numismatica non è in prima battuta ricerca del guadagno anzi...

Saluti

Come già detto in una precedente discussione ... E' QUESTIONE DI MARKETING ........ l'istituto poligrafico e zecca dello stato ha interessi a nominare MONETE questi tondelli metallici inserite in confezioni con colori sgargianti, secondo voi continuerebbero ad essere richieste e ad avere successo se sulla confezione venisse apposto il titolo GETTONE COMMEMORATIVO DA 50.000 LIRE?

I numismatici alla fine guardano la realtà e non si lascia ingannare, ma i collezionisti alle prime esperienze?

Faccio un esempio volgare ma molto pratico: secondo voi lo spumante prodotto ad Asti può essere etichettato come Champagne? Un formaggio stagionato prodotto in Francia può essere etichettato Grana Padano o Parmigiano Reggiano? E allora perchè questi tondelli sono considerati Monete dalle autorità emittenti? Noi numismatici non dovremmo permettere di farci prendere in giro altrimenti persone come Decameron generalizzano sulla numismatica sput...doci gratuitamente e pubblicamente.

Perchè non si solleva la questione ai media e si fa qualcosa per convincere le autorità a cambiare nome?

Che le vendano a 1000 euro a grammo (saranno fatti loro), ma non ci vengano a dire che sono monete (e nemmeno medaglie!). Basta fare un po' di chiarezza nelle "erichette" come si fa su ogni prodotto di consumo, che male c'è?

Caro francesco 77,

permettimi di "deragliare" dall'argomento e puntualizzarti il tuo esempio un po' zoppicante.... dry.gif

Faccio un esempio volgare ma molto pratico: secondo voi lo spumante prodotto ad Asti può essere etichettato come Champagne?

T'intenderai di numismatica.... ma di enologia sicuramente un po' meno..... non puoi paragonare l'Asti Spumante con uno Champagne.... perchè sono due cose completamente diverse, uno è dolce l'altro è secco..... l'esempio potevi farlo con un Brut nostrano, non con l'Asti. ;)

saluti

TIBERIVS

:lol: E qui ti volevo! Accetto il tuo appunto ma proprio per questo non può essere etichettato come champagne, è tutta un'altra cosa infatti, il metodo di produzione è diverso proprio come lo è per i tondelli sub judice. Il sapore è diverso, proprio come il metallo, i conii, l'utilizzo e ......... la mano dell'artista incisore.


Inviato

Le monete per collezionisti, siano esse in oro o in argento, non mi attirano per niente, però mi sembrano un pò eccessive la definizioni di "medaglie" o addirittura di "gettoni" che ho letto qui. Forse qualcuno considera il fascetto o il fascione una medaglia? La vetta d'Italia è un gettone? 100 lire lIttore, 50 lire Impero? Tutti gettoni? Formalmente cosa li distingue dall'emissione aurea del 1993, a parte, in alcuni casi, la rarità e la richiesta di mercato? Che poi le monete auree del 1993, a mio avviso sovrastimate anche come rarità (sono comuni, altro che rare) abbiano poco mercato numismatico e vengano trattate a peso d'oro è tutto un altro discorso. Però diamole la loro dignità, sono monete coniate per i collezionisti, esattamente come la vetta d'Italia, anche se dà fastidio sentirlo dire.


Inviato

Bisogna purtroppo ammettere che comportamenti poco corretti da parte delle zecche emittenti (che speculano eccessivamente facendo pagare troppo care le loro emissioni) unitamente a quelli di certi canali di distribuzione che spingono per l'acquisto facendo credere che si tratti di un investimento (ma questo sono "loro" a dirlo, non noi i numismatici) gettano discredito su tutta la numismatica.

Non per niente decamerone é uscito/a con la frase "la numismatica rasenta la presa in giro".

Quindi abbiamo un pensiero perfettamente in linea, sarai d'accordo con me nel dire che non sono monete, tanto meno medaglie (dato che nell'asta Varesi 49 ne sono passate di vere medaglie ;) ). Fermorestando che coloro che collezionano divisionali e commemorative confezionate vanno rispettati per le loro scelte (sono maggiorenni e quindi sanno quel che fanno), va detto che le autorità emittenti devono fare chiarezza su quello che vendono. Come già detto in un mio precedente post, che le vendano anche a 1000 euro a grammo, nulla in contrario (è una collezione di tutto rispetto) ma almeno che indichino con serietà ciò che vendono.

Vi racconto quello che spesso noto ai convegni, specialmente nell'orario di chiusura.

Gli espositori di numismatica che si preparano per andare via ripongono con cura i loro plateaux e le loro bacheche nei contenitori principali per poi andare.

I commercianti di divisionali e tondelli vari, invece, arraffano le confezioni come se fossero scatole di pelati e le buttano con poca cura nei cartoni pieni di scotch, il tutto viene nuovamente sbattuto sui carrellini e portato nei bagagliai delle auto. Secondo voi cosa vi fa capire questo che ho scritto?


Inviato

"Le monete per collezionisti, siano esse in oro o in argento, non mi attirano per niente, però mi sembrano un pò eccessive la definizioni di "medaglie" o addirittura di "gettoni" che ho letto qui. Forse qualcuno considera il fascetto o il fascione una medaglia? La vetta d'Italia è un gettone? 100 lire lIttore, 50 lire Impero? Tutti gettoni? Formalmente cosa li distingue dall'emissione aurea del 1993, a parte, in alcuni casi, la rarità e la richiesta di mercato? Che poi le monete auree del 1993, a mio avviso sovrastimate anche come rarità (sono comuni, altro che rare) abbiano poco mercato numismatico e vengano trattate a peso d'oro è tutto un altro discorso. Però diamole la loro dignità, sono monete coniate per i collezionisti, esattamente come la vetta d'Italia, anche se dà fastidio sentirlo dire. "

Quanta saggezza nelle parole di Paolino.......... B) .

Innanzitutto, scusate, ...ma prima di definire queste emissioni con indicazioni del tutto soggettive, perchè non limitarsi ad osservare un fatto oggettivo e cioè che nei decreti che le istituiscono esse sono qualificate come "emissioni monetarie a corso legale per collezionisti"?

Preso atto di questo, ciascuno poi potrà qualificarle soggettivamente come meglio crede ed apprezzarle o disprezzarle sempre in un'ottica orientata dal gusto personale, ma definirle medaglie, gettoni o quant'altro è tecnicamente scorretto.

Come dice giustamente Paolino, nella monetazione di V.E. III abbiamo praticamente tutta la monetazione aurea che, pur non risultando emessa per collezionisti, non ha in realtà mai circolato.

Tuttavia, questo ultimo carattere (la circolazione) non mi pare che abbia mai indotto nessuno a considerare tali emissioni come medaglie, gettoni ecc. tanto da escluderle dalla monetazione ufficiale.

Mettiamola così; se qualcuno potrà dimostrare con argomenti validi che la Vetta, il Fascione, il fascetto ecc. non siano da annoverare fra le monete battute da V.E. III mi convertirò anch'io alla tesi delle medaglie, gettoni ecc.

Ma fino al quel momento, le emissione auree (e argentee) della Repubblica sono e resteranno monete a tutti gli effetti legali.

Saluti.

Michele


Inviato

Ok...quindi bisognerà dire ai media! e alla stampa che le coniazioni della Zecca di stato sono medaglie...

Non risolvi nulla in questo modo perchè ufficialmente sono delle monete: esiste un decreto di emissione, hanno valore legale e potevano (quando c'era la lira) "teoricamente" essere spese al valore impresso sulla moneta.

Dall'altra parte, la risposta che hai avuto "sono delle medaglie" è condivisa da gran parte dei collezionisti.

Nessuno si sognerà mai di pagare un conto di 50.000 lire utilizzando una moneta d'oro da 7.5 grammi.

Proprio per il fatto che queste monete non sono destinate alla circolazione le fa apparire più simili alle medaglie (che non possono essere spese) che a monete vere e proprie.

Il punto è proprio questo. E' 'ufficialmente' una moneta, in quanto emessa dall'autorità competente in materia e dotata di valore nominale, nella valuta corrente utilizzata e riconosciuta dalla comunità, che abitava questo territorio (l'Italia). "Tecnicamente", invece, non è una moneta, in quanto la sua destinazione d'uso non è mai stata la circolazione, in qualità di strumento di pagamento, bensì il mero guadagno, da parte dello stato.


Inviato

Il prezzo di un bene. qualunque esso sia, è determinato dal mercato, ossia dall'incontro fra la domanda e l'offerta.

Il che, in un mercato privo di informazioni perfette e condivise, risulta sempre una fregatura....


Inviato

Il fatto che si usassero o meno non credo debba pesare sulla definizione di moneta. Nel 1993 ti è mai capitata per le mani una moneta da 5 lire?

Deve contare la sua destinazione d'uso, infatti.


Inviato

Come già detto in una precedente discussione ... E' QUESTIONE DI MARKETING

Che lo faccia lo Stato od una S.p.A. da esso posseduta, peraltro, è qualcosa di disgustoso....


Inviato

Bisogna purtroppo ammettere che comportamenti poco corretti da parte delle zecche emittenti (che speculano eccessivamente facendo pagare troppo care le loro emissioni) unitamente a quelli di certi canali di distribuzione che spingono per l'acquisto facendo credere che si tratti di un investimento (ma questo sono "loro" a dirlo, non noi i numismatici) gettano discredito su tutta la numismatica.

Assolutamente d'accordo.


Inviato (modificato)

"Tecnicamente", invece, non è una moneta, in quanto la sua destinazione d'uso non è mai stata la circolazione, in qualità di strumento di pagamento, bensì il mero guadagno, da parte dello stato."

Quindi, seconde Te, il fascione ed fascetto, che a suo tempo la Regia Zecca vendeva a 4 volte il facciale e che non hanno mai circolato, non sono monete ufficiali emesse per V.E.III?

M.

Modificato da bizerba62

Inviato

La vetta d'Italia è un gettone?

Come detto, infatti, dipende dall'impostazione, che abbiamo: giuridica, economica, collezionistica, etc., etc, etc. Non ho citato la numismatica perchè racchiude davvero molte cose :)


Inviato

Io della Zecca Italiana ho delle "riproduzioni" su tela dei quadri del Giorgione e altri pittori con tanto di timbri e contro-timbri di garanzia. Mio zio lavorava li e ,credo,una cinquantina d'anni fà acquisto queste "riproduzioni" pagandole un bel po credendo di fare un investimento a lungo tempo. Nessuno li vuole a meno che non le regali.

La Zecca d'Italia (la banca d'Italia non centra nulla col conio di monete o altro) ha la stessa serietà del Paese che rappresenta e si comporta adeguatamente all'andamento morale, politico e legislativo,dello stesso.Anche se ormai ,purtroppo, quasi tutto il Mondo è simile.

Dall'altra ci sono o meglio c'è la Numismatica ed allora bisogna fare una scelta........... o segui il "branco" o vai contro corrente e scegli la serietà,la scienza,la logica,pensando con la tua testa e non con quella degli altri.

Poi c'è il commercio,una cosa che si fa in due.Uno che vende e uno che acquista.Se tutti e due sono informati è quasi uno scambio mentre se uno dei due è "ignorante" l'altro farà sicuramente un'affarone per le sue tasche.

F.

:beerchug: :silly: :bandit:


Inviato

Capisco la delusione ed anche la rabbia di Decamerone, ma vorrei farle un esempio banale.

Il prezzo di acquisto e di vendita dell'oro è diverso. Un commerciante deve guadagnarci, ovviamente. Lo stesso, dicasi per le monete. Quello che fa rabbia è vedere la stessa persona offrirti schifata 2 euro, per una moneta e vederla magnificare la stessa moneta, quando deve venderla a 10 euro...... Sì è tecnica di vendita (che non è sinonimo di marketing) ma fa schifo uguale.

Quello che ti è accaduto, succede regolarmente, per qualsiasi scambio commerciale. Se la cifra è alta ti arrabbi, decisamente di più.


Inviato

La discussione si è accesa, se i numismatici troveranno opportuno specificare che tutte le emissioni della zecca di stato (su licenza Banca Italia) commemorative non hanno e non avranno mai valore numismattico e che il sovraprezzo iniziale (di cui io non ho mai parlato!) è assolutamente fuori luogo potrebbero sicuramente aiutare tante persone che ingenuamente spendono i loro denari.

Inoltre ovviamente anche il sovraprezzo valutato nei manuali è anch'esso fuori luogo, per cui una bella tirata di orecchie...

anche perchè non è che si sindaca sulla "quotazione!" ma sulla possibilità che abbiano un valore..anche di un centesimo superiore a quello del metallo (tralascio questa parte tecnica....perchè ho letto di un 21.6 kt..che è ok!!....ma il prezzo del 24kt è 31.80 o giù di li per quanto riguarda la lettera....sarà un 30 e qualcosa per quanto riguarda il denaro....

per cui....la matematica non è un opinione...!!) ma lasciamo perdere....!

a 160 euro quindi!...bene bravo bis!!!

Ultima chicca ! ovviamente sperando che il titolo indicato sia vero!..perchè nella discussione è venuto fuori anche questo per cui si immagina Draghi che ordinava alla zecca di ..metterci piombo...così...ci usciva la mancetta...

In ogni caso il foglietto illustrattivo e di garanzia dell'oggetto..recita:

moneta d'oro a corso legale da lire 50.000....applicazione del DM del 21 giugno del 1994....oro900/1000 diametro 20 mm peso 7.5...per cui almeno l'impudenza di definirla..."ma cosa è una medaglia!?!" è lavato!

poi curiosando sul sito della zecca di stato....

si trovano ancora ...delle monetine..tanto carine...peccato che sono tutte esaurite..

esempio:

2007 - TRATTATI DI ROMA - SERIE EUROPA (Oro)

Valore facciale: Euro 20,00

DIAMETRO: 21 mm PESO: 6,451 gr

215,00 esaurita...

Contingente 4.000 pezzi

(quantita' disponibile per il mercato 2.000 pezzi)

se alle volte si volesse far cambio io sacrifico il grammo d'oro in più....

Una cosa che non ho detto....neanche il valore dell'oro calcolato in maniera non strozzina era dovuto.....

il che fà pensare che in ogni caso tutto sia un gioco.....

comunque ...il vinello in vendita in questi consessi è stata la cosa più carina...il resto aria fritta.


Inviato

Valore facciale: Euro 20,00

DIAMETRO: 21 mm PESO: 6,451 gr

215,00 esaurita...

Questo è appunto un marengo, e devi ammettere che il rapporto è molto più sostenibile, considerando che dentro ci sono già 180 €uro di Oro fino, ad oggi seguendo la borsa, più che meno, e facilmente in un periodo relativamente breve, il valore dell'Oro potrebbe facilmente superare il costo attuale del pezzo!

Awards

Inviato

"Tecnicamente", invece, non è una moneta, in quanto la sua destinazione d'uso non è mai stata la circolazione, in qualità di strumento di pagamento, bensì il mero guadagno, da parte dello stato."

Quindi, seconde Te, il fascione ed fascetto, che a suo tempo la Regia Zecca vendeva a 4 volte il facciale e che non hanno mai circolato, non sono monete ufficiali emesse per V.E.III?

M.

Come detto, infatti, dipende dall'impostazione, che abbiamo: giuridica, economica, collezionistica, etc., etc, etc. Non ho citato la numismatica perchè racchiude davvero molte cose :)

Dire che la mia risposta è qui. Non a caso, hai parlato di monete "ufficiali" (impostazione giuridica) Io, invece, con la parola "tecnicamente", intendevo da un punto di vista "economico", che è il mio. La moneta nasce per ragioni economiche ed è per questo che considero monete quelle che sono destinate ad essere uno strumento di pagamento (indipendentemente dal fatto che, poi, abbiamo assolto al proprio "compito"). Una moneta FDC non ha circolato, ma quella tipologia di moneta è destinata, effettivamente, alla circolazione. Poi, personalmente, colleziono anche "monete" non destinate alla circolazione.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Non è che non abbiano valore numismatico. Certo per molti collezionisti è così, anche a me non piacciono. Tuttavia hanno la loro nicchia di mercato.

Su una cosa mi sembra siano tutti concordi: non è quasi mai un investimento (e secondo me sul lungo periodo non lo è mai).

Comunque fai un ulteriore passettino, convinciti anche che non erano battute su licenza della Banca d'Italia :lol:


Inviato

La vetta d'Italia è un gettone?

Come detto, infatti, dipende dall'impostazione, che abbiamo: giuridica, economica, collezionistica, etc., etc, etc. Non ho citato la numismatica perchè racchiude davvero molte cose :)

Un mio parere personale da ex collezionista di monete del Regno e non da grande esperto. La vetta d'Italia e la 100 lire fascio non sono gettoni o medaglie, sono innanzitutto delle signore monete, tra le più belle dell'epoca. Il re numismatico sapeva il fatto suo, non mi pare che furono oggetto di grande speculazione. Sicuramente a quei tempi fu un'operazione che fruttò degli utili allo stato e comunque non paragonabili con le creazioni settimanali di divisionali e commemorative che avvengono attualmente in Italia e nel resto del mondo. Le emissioni speciali dell'epoca non erano innumerevoli, sempre secondo un mio parere, l'operazione fatta all'epoca avvenne in maniera tale da non fare rimanere nessuno con un pugno di mosche in mano come affermato da Decamerona. Se sbaglio mi correggerete. Sono qui anche per imparare. :)


Inviato

sarebbero investimento se le compri a peso d oro , come i marenghi.

ma non se paghi un premio........


  • ADMIN
Staff
Inviato

intendevo da un punto di vista "economico", che è il mio. La moneta nasce per ragioni economiche ed è per questo che considero monete quelle che sono destinate ad essere uno strumento di pagamento (indipendentemente dal fatto che, poi, abbiamo assolto al proprio "compito"). Una moneta FDC non ha circolato, ma quella tipologia di moneta è destinata, effettivamente, alla circolazione.

Non è però semplice discriminare tra monete destinate ad essere strumento di pagamento o meno. Per tornare all'esempio fatto in precedenza ad un certo punto le monete da 5 lire non sono piú state usate come strumento di pagamento (di fatto). Quando?


Inviato

La vetta d'Italia è un gettone?

Come detto, infatti, dipende dall'impostazione, che abbiamo: giuridica, economica, collezionistica, etc., etc, etc. Non ho citato la numismatica perchè racchiude davvero molte cose :)

Un mio parere personale da ex collezionista di monete del Regno e non da grande esperto. La vetta d'Italia e la 100 lire fascio non sono gettoni o medaglie, sono innanzitutto delle signore monete, tra le più belle dell'epoca. Il re numismatico sapeva il fatto suo, non mi pare che furono oggetto di grande speculazione. Sicuramente a quei tempi fu un'operazione che fruttò degli utili allo stato e comunque non paragonabili con le creazioni settimanali di divisionali e commemorative che avvengono attualmente in Italia e nel resto del mondo. Le emissioni speciali dell'epoca non erano innumerevoli, sempre secondo un mio parere, l'operazione fatta all'epoca avvenne in maniera tale da non fare rimanere nessuno con un pugno di mosche in mano come affermato da Decamerona. Se sbaglio mi correggerete. Sono qui anche per imparare. :)

Non c'è nulla da correggere: comune detto, dipende dall'ambito in cui parliamo di monete, tutto qua. Io non sono un numismatico, la mia impostazione è, principalmente, economica.


Inviato

intendevo da un punto di vista "economico", che è il mio. La moneta nasce per ragioni economiche ed è per questo che considero monete quelle che sono destinate ad essere uno strumento di pagamento (indipendentemente dal fatto che, poi, abbiamo assolto al proprio "compito"). Una moneta FDC non ha circolato, ma quella tipologia di moneta è destinata, effettivamente, alla circolazione.

Non è però semplice discriminare tra monete destinate ad essere strumento di pagamento o meno. Per tornare all'esempio fatto in precedenza ad un certo punto le monete da 5 lire non sono piú state usate come strumento di pagamento (di fatto). Quando?

Anche questa, però è un'impostazione "numismatica" perchè tieni conto dell'anno di emissione. Però se avevi in casa un mucchietto di 5 lire, potevi usarle per pagare, ma non credo che avresti speso una moneta, il cui valore intrinseco fosse stato superiore al valore nominale


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