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Inviato (modificato)

Buon Giorno,

La prossima asta NAC 57 propone, oltre a importanti gruppi di monete di zecche meridionali, un gruppo di monete di Firenze. Tra queste ho notato un certo numero di fiorini che sono databili, con la esclusione di pochi lotti, entro i primi anni del 1300. Mi riferisco solo ai fiorini: rispetto a aste NAC precedenti la qualità è generalmente più modesta, l’elevato numero di esemplari di fiorino delle prime quattro tipologie è ad ogni modo significativo e importante.

Passerò in rassegna vari lotti, facendo una suddivisione per tipologie, proponendo eventualmente diverse interpretazioni rispetto alle classificazioni indicate. Farò riferimento alle immagini dei lotti raggiungibili dal sito sixbid.com con il numero di lotto proprio dell’asta.

Un primo nucleo di monete, lotti da 19 a 25 compresi, il lotto 30 e il lotto 790 riferito alla zecca di S. Iacopo al Serchio ma stilisticamente vicino ai fiorini dei primi tre tipi, rappresenta i fiorini più antichi.

Iniziando dal lotto 790 la moneta presenta al rovescio, in corrispondenza alla porzione inferiore del mantello compresa tra le gambe del Santo (vicino alla gamba sinistra) un difetto di conio, due frange del mantello per una probabile rottura/scheggiatura del conio di martello, si sono trasformate in una sorta di grumo di metallo. Una moneta con lo stesso “difetto” e di qualità migliore era passata nell’asta NAC 56 (avente anche il medesimo diritto) precedentemente lo stesso conio di rovescio era passato in due aste Lanz, la 129 e la 148, (per l’asta Lanz 118 non sono sicuro al 100%) con la particolarità che il difetto nelle frange non si era ancora manifestato. Non mi sento di fare ipotesi sui coni di diritto di queste due ultime monete per la scarsa qualità delle immagini di cui dispongo, anche se non escluderei che quello della moneta LANZ 148 possa essere lo stesso. In genere,a causa delle conservazioni non sempre equivalenti, per confrontare i coni ritengo più utile un raffronto di tipo “geometrico” che consideri le posizioni reciproche di alcuni particolari in aree diverse della moneta, un confronto basato sui singoli particolari, a causa dell’impiego di punzoni quali strumenti di lavoro, risulta non affidabile. Diversi gradi di conservazione e di usura trasformano viceversa le monete, anche perché con il progredire dell’usura l’aspetto è determinato dalla inclinazione e dalla profondità delle punzonature in sede di realizzazione dei coni.

Nelle aste NAC 30 e NAC 50 erano passati due esemplari di un secondo conio (medesima variante B 4102).

Per riassumere, negli ultimi 3-4 anni, per quanto sono riuscito a vedere sono apparsi per questa variante diverse monete, forse non è così rara come dicono, i coni che ho potuto individuare per ora sono due (discorso a parte per i coni di diritto). In considerazione del fatto che sono state classificate cinque varianti di punteggiatura dal Bernocchi il numero di fiorini emessi in origine deve essere stato considerevole, così come l’impiego dei fiorini come materia prima per produrre altre monete.

Allego schede di alcune delle monete di cui ho parlato: NAC 56, Lanz 129 e Lanz 148.

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Modificato da ghezzi60
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Inviato

Buona Sera,

Il lotto 19 è rappresentato dalla tipologia che il Bernocchi indica come la prima prodotta nel 1252 con la introduzione del fiorino, ha tutte le caratteristiche canoniche previste nella descrizione, la presenza del nimbo liscio ne è la caratteristica principale.

Ho provato a confrontare questa moneta con le immagini di cui dispongo, poche in verità, succede che vengano indicati nei cataloghi delle aste come B 69 fiorini dei tipi successivi a causa di una classificazione imprecisa; nei casi nei quali la qualità delle immagini me lo consentiva ho potuto verificare un legame tra quattro fiorini, oltre a un quinto in conservazione modesta che ha manifestato una buona compatibilità ma non mi consente di esprimere una certezza. Il primo esemplare è quello riportato come immagine di riferimento per questo tipo nelle tavole del Vol III del CNF (Bernocchi), un altro esemplare è passato in una precedente asta NAC (NAC 50) un terzo fiorino passato negli ultimi 2 anni in un’asta CNG e da ultimo quello in esame oggi.

Rispetto alla tavola del CNF nella quale al diritto non sono presenti i globetti alla base dei fiori, ( o almeno non sono visibili ) entrambe le monete NAC e quella CNG ne sono dotate, anzi i diritti dei due fiorini NAC sono dello stesso conio. Per quanto riguarda i rovesci anche in questo caso esiste una parentela tra il fiorino della NAC 50 e quello della tavola del CNF. Per quanto riguarda questi rovesci le immagini ci consentono di fare una ulteriore deduzione: il fiorino del CNF è stato coniato prima di quello NAC che presenta nel campo alla destra del Santo dei difetti di coniazione assenti nel primo fiorino. Ho trovato una ulteriore parentela tra il rovescio del fiorino attualmente in asta e quello di qualità più alta proveniente da un’asta CNG del quale ho perso i riferimenti.

Anche per questa moneta ho potuto trovare due soli coni di rovescio, questo non esclude ne esistano altri, in effetti è il conio di rovescio che caratterizza la moneta. Preciso che non ho visto che pochi esempi e solo uno in mano fisicamente.

Allego anche in questo caso le immagini alle quali ho fatto riferimento. Chiudo con questa moneta le mie divagazioni (farneticazioni) sui coni e sulla loro possibile classificazione. Proseguirò analizzando le sole classificazioni.

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Inviato

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Inviato

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Fiorino apparsa in una asta CNG (penso degli ultimi due anni)

cordialità


Inviato

Buona Sera,

In considerazione della conservazione modesta di alcune monete e della conseguente opinabilità in alcune situazioni nella attribuzione della classificazione in assenza di riscontri evidenti, interverrò solo in caso di classificazioni contrastanti con le immagini.

Prendiamo in esame i fiorini di tipo III monete tra il lotto 20 e 25 compresi cui va aggiunto il lotto 30 classificato in modo impreciso.

I lotti 20 e 21 non hanno bisogno di commenti in quanto non possono ingenerare dubbi, un appunto riguardo al successivo lotto 22 indicato come Bernocchi 82-85, è da escludere la possibilità che si tratti di B 85 (sarebbe simile in questo caso al lotto 21 a meno di particolari nella punteggiatura o nella forma delle lettere), per la presenza del segno di punteggiatura dopo la S al rovescio in posizione intermedia (probabilmente un apostrofo) in unione alle caratteristiche della H di IOHA NNES possiamo stabilire che si tratta di B 82.

Altro appunto riguardo al lotto 24 classificato come B 94, ritengo si tratti di B 95, la S iniziale di legenda al rovescio dovrebbe altrimenti essere tagliata, dovrebbe essere presente un globetto prima della seconda parte delle legenda (prima della doppia N) e il punto finale dopo la B dovrebbe essere in alto. (questo ultimo particolare è tra quelli opinabili).

Ulteriore precisazione per il lotto 30 inserito tra i fiorini di quarto tipo per una probabile svista, i fiorini con tre globetti tra i piedi del Santo sono più antichi di quelli con un singolo globetto e appartengono al tipo precedente. Il Bernocchi classifica tre varianti da B 98 a B 100. Si tratta in questo caso di una variante non descritta nel CNF caratterizzata dal punto in inizio di legenda al rovescio prima della S in posizione alta.

Una annotazione è necessaria per i lotti 23 e 25.

Anche solo a una prima osservazione sono evidenti le differenze con i lotti precedenti. La discrepanza più evidente con la classificazione: la presenza al rovescio del nimbo liscio, prescindendo dalle altre differenze iconografiche. L’analisi delle legende conferma le classificazioni proposte, non ho mai visto fiorini con queste classificazioni di tipo canonico anche se non faccio certo testo.

Sarebbe importante che qualche esperto in materia esprimesse pareri riguardo a questa che sembra una anomalia nell’impianto della classificazione, oppure avere segnalazioni di immagini di fiorini con caratteristiche “canoniche”.

Cordialità


Inviato

Buona Sera,

I restanti lotti sono per la quasi totalità fiorini di quarto tipo: lotti dal 26 al 53 compresi, con la sola esclusione del lotto 30 di cui abbiamo già parlato.

La classificazione dei lotti è sostanzialmente corretta per quasi tutti i lotti, alcune classificazioni sono vaghe e riferite al segno di zecca, sono comunque classificabili con precisione quasi tutte, non starò comunque a tediarVi con queste cose.

I lotti per i quali non concordo sono il 32 classificato come B 137-138, invece da classificare come B 537-538 Variante. Curiosamente un altro fiorino di questo tipo era apparso in una precedente asta NAC (NAC 44) ed era stato classificato correttamente come tipo (io lo vedrei come B 538 ma è un parere personale, curiosa la presenza di quel punto, forse un difetto di conio, in prossimità dell’angolo basso destro del manto)

Allego per rendere più chiaro quanto affermato una immagine di fiorino dello stesso tipo di quello in esame e una immagine del tipo B 137 come confronto

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l'annotazione sul punto è riferita a questo fiorino


Inviato

la classificazione indicata è relativa a questo tipo:

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Inviato

Il successivo lotto che mi trova in disaccordo è il 52 classificato come B 431-433. Spiego il motivo: i fiorini indicati sono classificati di tipo X, quello in visione è inequivocabilmente di tipo IV.

Mi resta un dubbio, nelle illustrazioni del libro di zecca il segno del fiore è rappresentato con sette petali, il segno della guada con otto appendici petaliformi, anche le punteggiature ingenerano dubbi. Se devo scegliere preferisco dare la priorità allo stile, non sempre i disegni sono fedeli, ma sarebbe un aspetto da approfondire. Proporrei B 260. Il conio di rovescio della moneta in esame e del mio esempio corrispondono.

Allego una immagine per ciascuno dei tipi richiamati, che supportano la mia interpretazione (chiaramente ho scelto immagini a mio favore)

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Inviato

Ultimo lotto che vorrei approfondire, il numero 53, i lotti successivi non necessitano di appunti particolari, presenta una (almeno ) doppia battitura al rovescio che ne rende difficoltosa la classificazione. Il fiorino è classificato qSPL, non sono certo un fanatico delle conservazioni, sia il conio di diritto che di rovescio sono particolarmente vissuti, ci sono mancanze di metallo sparse, il segno alla base del giglio non sembra un difetto di conio, la doppia battitura al rovescio è evidente …. (bastava aggiungere mancanze di metallo, conio usurato e doppia battitura.( Forse bastava BB con le stesse annotazioni)) Mi sono dilungato perché di questo conio di rovescio ho un esemplare privo di doppia battitura che consente di classificare agevolmente anche quello in esame, si tratta di B 926 (per classificare questo fiorino è necessario considerare l’accoppiamento diritto-rovescio) il mio esemplare è un B 927.

spero di non averVi annoiati.

cordialità


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