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gpittini

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DE GREGE EPICURI

Sono state postate ripetutamente monete della tipologia LIBERALITAS, di solito raffigurata col ventilabro (qualcuno però ha parlato anche di abaco). Mi pare un buon tema, di cui sarebbe utile anche rintracciare le origini e l'evoluzione storica. Credo che in epoca greca si parlasse di EVERGHESIA (munificenza), che è poi la stessa cosa: da cui Tolomeo Everghete, ecc. In questo momento non ricordo quando è comparsa sulle monete imperiali la prima Liberalitas; dopo una rapida occhiata all'insuperabile F.Gnecchi, sembra sia avvenuto con Adriano. Eccovi quindi, tanto per cominciare, Adriano. Al R. PONT MAX TRPOT COS II SC, e in esergo: LIBERALITAS AUG. Pesa 21,9 g. e misura 30 mm. Mi farebbe molto piacere vedere le vostre LIBERALITAS!

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Rovescio. Oddio, ho sbagliato moneta! E questa che cos'è? Scusate, la LIBERALITAS è un'altra, e vedo che non sono in grado di postarla, non ho neppure la foto (intendo la RIC 552). Il discorso comunque vale ugualmente, aspetto le vostre LIBERALITATES.

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Come di frequente accade,

un bell'assist dell'amico Gianfranco...

Il sesterzio RIC 552 di Adriano dovrebbe essere quello che posto di seguito... che non è mio purtroppo :( !

LIBERALITAS AVG in exergue, Hadrian seated left in curule chair on raised daïs, extending hand; official seated before, handing coin to figure climbing ladder right and extending hand to receive it; statue of Liberalitas standing left, holding abacus, on daïs behind. RIC II 552

Già che ci sono allego anche un denario di Adriano con Liberalitas:

P M TR P COS III, LIBERAL AVG / III in exergue, Hadrian seated left on curule chair set on daïs, extending hand to individual standing left, receiving tessera from attendant seated before the emperor; Liberalitas standing facing behind, holding abacus. RIC II 132

Infine un sesterzio di Antonino Pio:

LIBER-ALIT-AS AVG V, Antoninus seated left in curule chair on raised daïs, extending hand to figure standing right and extending hand to receive it; statue of Liberalitas standing left, holding abacus and cornucopiae, on daïs before. RIC III 775

Allego infine una moneta di Nerone:

CONG I DAT POP, S C in exergue, Nero seated right in curule chair on raised daïs; official seated right, before, drawing tessera from container and handing it to figure climbing ladder left and extending hand to receive it; child standing behind; statue of Minerva standing left on pedestal, holding owl and sceptre and Liberalitas standing facing, holding abacus and extending hand

Che c'azzecca? C'azzecca, c'azzecca...

Ciao

Illyricum

:)

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Ecco la mia Liberalitas, raffigurata con patera e cornucopia..La patera era un recipiente utilizzato per versare liquidi, generalmente vino, sulle teste delle vittime dei sacrifici e rituali...mentre la cornucopia deriva dal latino e significa corno dell'abbondanza, e si ispira ad una leggenda greca...

Sono ancora alla ricerca del significato dell'accoppiamento di tali oggetti...se qualcuno mi può aiutare gliene sarei davvero grato...

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Modificato da Spidigio
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Spero di non aver sbagliato classificazione della mia mineta....ma non penso...è una liberalitas vero???non vorrei aver fatto una figuraccia...

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Divago un pò dal tema puramente numismatico pur rimanendo nel tema "Liberalitas":

Fregi di Marco Aurelio sull'Arco di Costantino:

"Liberalitas (distribuzione di denaro al popolo): l'imperatore in toga side sulla sella curilis, collocata su un altissimo podio, sul quale sono anche un inserviente che dispensa il materiale del congiarium (a sinistra) e un togato ben caratterizzato fisiognomicamente, forse il prefetto Urbi Lucio Sergio Paulo; alle loro spalle si trovano due figure su un gradino (quella di destra è Pompeiano, l'altro forse Claudio Severo, pure genero di Marco Aurelio e console) e un colonnato di sfondo, forse la basilica Ulpia; in basso si trovano le figure del popolo, compresi alcuni bambini, tra le quali spiccano per originalità compositiva la figura di spalle che guarda in alto e l'uomo col figlio a sedere sulle spalle."

Fregio costantiniano dall'Arco di Costantino

"Distribuzione di denaro al popolo (Congiarium o Liberalitas), sul lato settentrionale: l'episodio avvenne il 1º gennaio 313 e nel rappresentarlo vennero usati addirittura cinque moduli di proporzione gerarchica; l'imperatore è seduto al centro sul trono, in rigida posizione frontale, e sovrasta i personaggi del seguito sulla stessa loggia, a loro volta più grandi dei funzionari nella loggia, dei personaggi in toga contabulata in basso vicino all'imperatore (supplici o che prendono con le mani velate il donativo dalle mani dell'imperatore) e del modulo minore della massa anonima dei beneficianti; questi ultimi si trovano nella fascia inferiore, con la mano alzata per ricevere e rappresentati con una prospettiva ribaltata che rigira le figure che dovrebbero stare di dorso. Nelle logge sopraelevate con aulea (forse la porticus Minucia o il Foro di Cesare) si vedono i funzionari che registrano le elargizioni e che traggono il denaro dai forzieri."

Ciao

Illyricum

:)

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DE GREGE EPICURI

Non speravo di ottenere subito tanta attenzione e abbondanti risposte! Approfitto dell'occasione per chiedere ad Illyricum se può (già che ci siamo...) classificare il sesterzio che ho postato per errore. Nel seguito, riusciamo a collegare meglio i CONGIARIA alla LIBERALITAS? Ossia, è proprio la stessa cosa? Cioè, si distribuivano le stesse cose? (denaro). Sicuramente, durante la Repubblica si distribuiva invece del grano.

A Spidigio: non vedo bene se nella dx ha una patera, in questo caso potrebbe essere piuttosto una PIETAS. Se invece è un abaco/ventilabro, è una LIBERALITAS. Ma non ti preoccupare di "brutte figure", di sbagli ne facciamo tutti ogni giorno, come puoi vedere anche dall'inizio del mio post.

Mi correggo: ho guardato l'immagine ingrandita, e in esergo si legge LIB IIII (mi pare), quindi Liberalitas IV, cioè: 4a distribuzione liberale di questo imperatore.

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Spero di non aver sbagliato classificazione della mia mineta....ma non penso...è una liberalitas vero???non vorrei aver fatto una figuraccia...

Tranquillo Spidigio, è Liberalitas e lo segnala la sigla in exergo LIB IIII, analogamente a quello che allego che è LIB IIII. Questo esemplare ha la sigla LIB (ERALITAS) III tra i campi anzichè nell'exergo ma è una variante possibile nei denarii Liberalitas di Antonino Pio.

Più che altro non regge una patera. Dovrebbe essere un abacus.

Infatti il secondo esemplare è come il tuo:

Antoninus Pius. (138-161 AD). Silver denarius (3.35 gm). Rome, 145 AD. ANTONINVS AVG PIVS P P, head laureate right / LIB IIII TR POT COS IIII, Liberalitas standing left, holding coin counter and cornucopia. BMCRE 567. RSC 490a. RIC 155. Mint state.

The type commemorates Pius' fourth largesse distributed for the marriage of Marcus Aurelius Caesar and Faustina II in spring 145 AD.

Per cui abbondanza e... denaro.

Ciao

Illyricum

:)

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Approfitto dell'occasione per chiedere ad Illyricum se può (già che ci siamo...) classificare il sesterzio che ho postato per errore.

HADRIAN. 117-138 AD. Æ Sestertius (21.55 gm). Struck circa 124-128 AD. HADRIANVS AVGVSTVS, laureate bust right, slight drapery on left shoulder / COS III, S C in exergue, Hadrian standing left on the Rostra in the Forum, addressing five citizens with hands raised in acclamation; temple, with four columns visible, behind. RIC II 640; Strack 599a1; Banti 203; BMCRE 1310 note; Cohen 417 var. (no drapery). VF, brown patina, worn at high points, small area of corrosion on reverse. ($3000)

Gianfranco, se lo butti dimmi dove che poi... passo io a raccattarlo!

Ciao

Illyricum

:)

PS: ci sarebbero Congiarium, Liberalitas e volendo... Donativum!

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Modificato da Illyricum65
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Ecco cosa stava a significare quel LIB IIII!!! Non immagini quanto tempo ci ho passato a cercare di decifrare queste lettere...Tra l'altro a me non sembrava una I quella in LIB, ma una N o una V...allora avevo pensato ad una sigla, che ora ho scoperto essere inesistente...

Cavolo era una cosa così facile eppure la ignoravo completamente!Grazie mille Illyricum...

X quanto riguarda l'abaco, anche quello a causa dei rilievi poco precisi, l'ho scambiato con la patera...

Giusto...In occasione del matrimonio tra Marco Aurelio e Faustina Figlia, l'imperatore augurava abbondanza e denaro!

Grazie davvero!!

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In realtà la moneta commemora la distribuzione di denaro al popolo per i festeggiamenti relativi al matrimonio suddetto.

Si tratta del IV° omaggio in denaro al popolo da parte di Antonino Pio durante il suo governo (LIBERALITAS IIII) . Consisteva in 100 denarii o (4 aurei).

Ci saranno anche quelli per il decennalia (LIBERALITAS V) (del quale ho il sesterzio) nel 148 e dei vicennalia (LIBERALITAS VIII) nel 158 d.C.

Vedi anche il link:

http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a173/a173.htm

Per completezza devo segnale questa discussione del 2007 sui congiarii :

Ciao

Illyricum

:)

PS: in effetti la scritta in exergo ha dei caratteri grafici un pò fuorvianti...

Modificato da Illyricum65
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In passato ho avuto alcune monete raffiguranti le liberalitates di vari imperatori.

Questa, che raffigura Filippo padre e figlio affiancati nell'atto di elargire i donativi al popolo per la terza volta, resta una delle mie preferite.

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Complimenti FlaviusDomitianus per il tuo esemplare, il mio non è così ben messo purtroppo... comunque ho preso questo sesterzio qualche anno fa, lo vendevano come Filippo I, credo sia stato un buon acquisto.

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Ciao, Exergus

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Complimenti FlaviusDomitianus per il tuo esemplare, il mio non è così ben messo purtroppo... comunque ho preso questo sesterzio qualche anno fa, lo vendevano come Filippo I, credo sia stato un buon acquisto.

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Ciao, Exergus

Chiarisco subito l'equivoco: non è esattamente la mia moneta, magari il mio fosse stato così! Purtroppo di quella moneta mi è rimasta solo una scansione a bassa risoluzione e ho preferito cercarne un esemplare sul web. Era grosso modo al livello della tua.

Modificato da FlaviusDomitianus
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Ecco qualche riga (e molte monete) su Congiarium/Liberalitas/Donativum...

CONGIARIUM

Il termine Congiarium deriva dall’unità di misura di volume (Congius), equivalente a 6 sextari. Ai tempi della Repubblica il Congius era la misura delle quantità di alimenti (grani, olio, vino …) distribuite al popolo e così Congiarium divenne genericamente il nome per indicare donazioni liberali al popolo. Queste potevano essere costituite da alimenti o da denaro, mentre quelle ai militari (Donativum, anche se talvolta sono indicate impropriamente come Congiarium…) erano costituite esclusivamente da denaro. Nel tempo anche i Congiaria sarenno esclusivamante monetali.

Il termine Congiarium indicava comunque anche un regalo o una pensione data da una persona di alto rango ai suoi amici; Fabio Massimo chiama ironicamente le misere donazioni di Augusto ai suoi amici “heminaria” anziché Congiarium, perché hemina era la dodicesima parte di un Congius.

Le somme donate al popolo furono incrementate nel tempo: Tiberio 300 sesterzi (=72.5 denari), Caligola 300 sesterzi in due occasioni, Nerone, il primo a coniare monete rappresentative, 400 sesterzi. Traiano nel primo Congiarium donò 75 denarii al pari di Nerva ma la sua seconda e terza distribuzione dopo le Guerre Daciche ammontò a 650 denarii a persona.

I Congiarium venivano distribuiti in occasioni specifiche quali l’ascesa al potere, durante l’Adventus o i Vota Publica oppure in relazione all’assunzione di cariche significative (es. il consolato) ma anche adozione o associazione al potere, matrimoni, nascite o lutti della famiglia imperiale.

Il termine fu in uso sino ad Adriano, quindi le donazioni vengono indicate con il termine Liberalitas; dal IV secolo nelle monete e nei medaglioni si fa riferimento al termine Largitio (indicando donazioni sia al popolo che all’esercito), pur osservando l’utilizzo della parola Congiarium a proposito della distribuizione effettuata in occasione dell’ingresso a Roma di Teodosio e di suo figlio Onorio dopo la vittoria su Massimo nel 389 d.C.

L’iconografia tipica del Congiarium è quella neroniana:

palco sul quale è seduto l’imperatore, su sella curulis, affiancato da due figure che hanno la funzione di rappresentare simbolicamente la distribuzione. Le personificazioni di Liberalitas con l’abaco (per conteggiare la distribuzione) e Minerva presiedono la scena. Altre figure rappresentate sono i funzionari, uno scriba e talvolta, un soldato. Vi compare comunemente il cittadino ricevente che può essere sostituito da una donna con i bambini o da altre figure (rappresentanti cittadini in attesa). Il cittadino (o chi per lui) occupa un piano sottostante quello dell’imperatore.

NERO. 54-68 AD. Æ Sestertius (26.13 gm). Rome mint. Struck circa 64 AD. NERO CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P IMP P P, laureate and bearded head right, aegis at point of bust / CONG I DAT POP, S C in exergue, Nero seated right in curule chair on raised daïs; official seated right, before, drawing tessera from container and handing it to figure climbing ladder left and extending hand to receive it; child standing behind; statue of Minerva standing left on pedestal, holding owl and sceptre and Liberalitas standing facing, holding abacus and extending hand, on daïs behind. RIC I 153; WCN 98; CNR XVIII, 787 = Mazzini 69 (same obverse die); BMCRE 136 var. (obverse legend); BN 275; Cohen 69.

Scenes in which the emperor makes public distributions to citizens, a ceremony known as a congiarium, first appear on coinage at this time. Since the donativum, in which gifts were made to the army, become popular later, in the mid-2nd century the donation scenes are usually identified as Liberalitas types rather than congiarium types.

The precise reason (or reasons) for the congiarium commemorated on these two sestertii is unknown. Confusion arises from their numbering, I and II, while both share similar types, mint, and date of striking. As a result, Mattingly suggested the distinctions CONG I and CONG II may indicate that one donation was of money, and the other of grain. This particular variant of Nero’s congiarium scene served as a model for sestertii of Nerva nearly a half century later.

NERO, 54-68

AE-Sesterz. 25,44 g. Ca. 66. Lugdunum.

Av: IMP NERO CAESAR AVG PONT MAX TR POT P P Bel. Büste n. l.

Rv: CONG - I - DAT - POP / SC Kaiser auf Plattform sitzend, zu seiner Linken Minerva und Liberalitas, vor ihm verteilt Helfer das Congiarium an einen Römer und seinen Sohn.

RIC 503. BMC -. MacDowall 446 d=36 mm

Due sesterzi di Claudio contromarcati da Nerone probabilmente per riutilizzarli nel Congiarium del 57 d.C.:

CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Sestertius (26.66 g, 6h). Rome mint. Laureate head right; c/m: NCAPR in rectangle / Legend within wreath. For coin: RIC I 96; Von Kaenel Type 54; BMCRE 115; Cohen 39; for c/m: Martini 1.4135; Pangerl 60. VF, brown patina.

The N(ero) C(aesar) A(ugustus) PR(obavit) countermark is one of the most common first century countermarks. Find evidence points to an Italian origin. As Nero struck no bronze coinage at Rome before 62 AD, it is thought that he countermarked coins of his predecessor for distribution to the populace, possibly for a grand congiarium in 57 AD. PR may also stand for Populo Romano - "to the people of Rome" (see RIC I, p. 11).

Claudius, A.D. 41-54. Æ Sestertius. Rome, A.D. 50-54. Laureate head of Claudius right; c/m: NCAPR within rectangular incuse. Rv. Arch of Nero Claudius Drusus: triumphal arch surmounted by equestrian statue of warrior right, flanked by trophies. 25.74 grams. RIC 114. BMC 188. Pangerl 1. Cohen 48. Rough tan patina. Fine. (150-200)

The arch depicted on this coin was erected along the Appian to commemorate the German victories of Nero Claudius Drusus, the popular father of the Emperor Claudius. He was a well-loved military commander, who successfully campaigned in Germany between 15 and 10 B.C. The arch depicts the general on horseback flanked by German captives and an inscription alluding to the grant of the honorific title "Germanicus" that he received from the Senate.

The countermark on this coin, NCAPR, is one of the most commonly encountered early Imperial countermarks, yet its significance was uncertain until just this year when examples found in the Neronian stratigraphic layers from the excavations of the Meta Sudans and the northeastern slope of the Palatine Hill in Rome indicate that it belongs to the congiarium of A.D. 57. For further information, see G. Pardini, "Due monete contromarcate NCAPR dallo scavo delle pendici nord-orientali del Palatino," RIN 110 (2009): 233-60.

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TRAIANUS Sesterz, 103. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM DACICVS P M. Büste mit Lorbeerkranz rechts, über der linken Schulter ägis. Rs: COS V - CONGIAR - SECVND / S C. Traianus in Toga mit ausgestreckter Rechter auf hohem Podium nach links sitzend, davor ein niedrigeres Podium, darauf ein Beamter nach links sitzend und das Congiarium an einen Bürger austeilend, der mit aufgehaltenem Gewandbausch zu ihm hinaufsteigt; im Hintergrund Liberalitas mit erhobenem Verteilbrett und ein großer Dreifuß. RIC 450. C. 61. BMC 768. Hill 151. 26,64g. Sehr selten. Schwarzbraune, leicht geglättete Patina, fast vorzüglich. d=36 mm

In un secondo tempo Minerva verrà rimossa dalla scena e il tutto si limiterà alla rappresentazione delle personificazioni di Liberalitas, reggente abacus e cornucopia, accompagnata dalla legenda LIBERALITAS AVG (G) seguita dal numero progressivo del congiaria avvenuti nell’arco del regno dell’imperatore.

dati tratti da Wikipedia, LA MONETA NELLE ELARGIZIONI PUBBLICHE E PRIVATE TRA IV E VI SECOLO D.C. - Anna Lina Morelli e DISTRIBUZIONI DI DENARO E VIVERI SU MONETE E MEDAGLIONI DI ETÀ IMPERIALE : I PROTAGONISTI, GLI SCENARÎ – Serafina Pennetti

MONETE CON TEMA O LEGENDA LIBERALITAS:

Denar, Rom, 119-128. IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG. Portraitkopf mit Lorbeerkranz nach rechts. Perlkreis; Rs: P M TR P C-OS III. Der Kaiser auf einem Podium am Abakus arbeitend nach links sitzend, von der Personifikation Liberalitas und einem Gehilfen umgeben, während ein Bürger in der Toga zu ihm hinaufsteigt. Im Abschnitt LIBERAL AVG/III. RIC 131a; BMCRE 297; Hunter 103; C. 910. 3,08g. St. 6. Getönt, fast vorzüglich.

ANTONINUS PIUS. 138-161. Aureus. Belorbeerter Kopf r. Rs: Kaiser sitzt l. auf Sella curulis auf einem Podest, vor ihm steht Liberalitas mit Abacus und Füllhorn. Vor dem Podest steht ein Bürger r. C. 485/ 488 var. R.I.C. 75 var. Calico 1562 var. 6,89g.

ANTONIN le Pieux (138-161), AE sesterce, 145-161, Rome. Droit : ANTONINVS AVG PIVS P P TR P COS IIII Tête l. à droite. Revers : LIBERALITAS AVG V/ SC L'empereur assis à gauche sur une estrade, la main droite tendue vers un citoyen debout à droite, soulevant sa toge des deux mains. Au centre, sur l'estrade, Liberalitas debout à gauche, tenant un abaque et une corne d'abondance. Ref.: BMC 273, 1693; RIC 775. 23,30g. Rare. Patine verte.

Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Sestertius (32mm, 22.55 g). Rome mint. Struck AD 147-148. Laureate head right / Liberalitas standing left, holding abacus and cornucopiae. RIC III 776. Near VF, brown surfaces.

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Marcus Aurelius. AD 161-180. Æ Sestertius (27.38 g, 12h). Rome mint. Struck AD 177. M ANTONINVS AVG GERM SARM TR P XXXI, laureate head right / LIBERALITAS AVG • VII • IMP • VIII COS III P P, S C across field, Liberalitas standing facing, head left, holding abacus in right hand, cradling cornucopia in left arm. RIC III 1205; MIR 18, 381-6/30; Banti 215; BMCRE 1610. Good VF, dark red-brown patina.

Commodus (AD 177-192), denarii (2), M COMMODVS ANTONINVS AVG, laur. head r. rev. LIB AVG V TR P VII IMP IIII COS III P P, Liberalitas stg. front, head l., holding abacus and cornucopiae (RIC.36); M COMM ANT AVG P BRIT FEL, laur. hd. r. rev. FID EXERC, in ex. P M TR P X IMP VII COS IIII P P around, Commodus in military dress, stg. l. on platform, raising r. hand and holding spear, haranguing three soldiers who stand before, all three hold standards, the two in front, shields also (RIC.110c), very fine, the second scarce (2)

Commodus Æ-Sesterz, 180, Rom; 21.03 g. Kopf r. mit Lorbeerkranz//Commodus sitzt l. auf Plattform, dahinter Offizier, davor Liberalitas mit Abacus und Füllhorn und Bürger. BMC 377; Coh. 305; RIC 300. R Dunkelgrüne Patina, sehr schön +

Septimius Severus. AD 193-211. AV Aureus (7.06 g, 12h). Rome mint. Struck AD 209. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / LIBERALIT-AS, AVGG VI in exergue, distribution scene: Geta, Septimius Severus, and Caracalla seated left on curule chairs on platform; behind them stands a lictor, before them stands Liberalitas, holding abacus in right hand and cornucopia in left; to left, citizen, togate, mounting steps of platform, holding out fold of toga with both hands. RIC IV 279 var. (break in rev. legend); Calicó 2481 (same dies as illustration); BMCRE 352 var. (same). EF, lightly toned. Rare.

CARACALLA, 197-217 ap. J.-C. Denier, 214 ap. J.-C. ANTONINVS PIVS AVG GERM Tête laurée à d. Rev. LIBERAL - AVG VIIII Liberalitas, vêtue d'un chiton long et d'un manteau, debout de face, la tête tournée à g., tenant une corne d'abondance de la gauche, un abaque dans la droite. 3,07 g. RIC 258, 302. C. 139. BMC 444, 70. Hill, Severi 46, 1464. Légère patine.

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Aureus 210-212, AV 7.11 g. P SEPT GETA – PIVS AVG BRIT Laureate head r. Rev. LIB AVGG V ET V Caracalla and Geta seated l. on platform; in front, Liberalitas standing l., holding abacus and cornucopiae; on platform, citizen. RIC 87 (misdescribed). BMC 64 and pl. 54, 18 (this obverse die). C 70. Calicó 2888. d=21 mm

Very rare and in exceptional state of preservation. A very interesting reverse composition and a bold portrait, virtually as struck and almost Fdc

When this aureus was struck the fate of the empire was in the balance, for the brothers Caracalla and Geta were bitterly at odds. The congiarium (imperial bounty) celebrated on this coin took place upon the brothers’ return to Rome after concluding a war against the Caledonians with their father, who died of natural causes at York early in February, 211. The inscription names the distribution as the sixth of Caracalla and the fifth of Geta, thus demonstrating there was no concord between the emperors. By now their relationship had been reduced to a bitter contest in which the elder Caracalla would prove victorious by murdering Geta before the year 211 had closed. The brothers are accompanied on the platform by Liberalitas, who personifies the distribution. She holds a cornucopia – a symbol of bounty – and a board with a handle that is perpetually mis-described as an abacus (a counting device). In fact, it is a flat board with circular depressions, each designed to accommodate a single coin. This made the distribution of the correct number of coins more efficient. In practice, these distributions would have been tightly controlled affairs, with many soldiers and bureaucrats on hand to assure they were handled properly. For evidence we need only examine a large frieze on the north face of the Arch of Constantine, on which a line of citizens with outstretched hands await the distribution of coins. In two windows above there is a repeated scene of togate officials and their assistants removing coins from a strongbox for placement in the depressions in the tray, which represented each citizen’s allotment. Meanwhile, a secretary records each distribution on a scroll. Once filled, the trays are passed to a senior official at the emperor’s side, at which point the coins are distributed.

BALBIN (238), AE sesterce, Rome. Droit : IMP CAES D CAEL BALBINVS AVG B. l., drapé, cuirassé à droite. Revers : LIBERALITAS AVGVSTORVM/ S-C Liberalitas debout à gauche, tenant un abaque et une corne d'abondance. Ref.: BMC 250, 2; RIC 15. 17,72g. Rare. Patine brun-vert.

MAXIMIN Ier (235-238), AE sesterce, 236, Rome. Droit : IMP MAXIMINVS PIVS AVG B. l., drapé, cuirassé à droite. Revers : LIBERALITAS AVG Liberalitas debout à gauche, tenant un abaque et une corne d'abondance. Ref.: BMC 226, 46; RIC 49. 18,78g. Patine brun-vert.

Aureus, Rom, 240. IMP CAES GORDIANVS PIVS AVG. Drapierte Panzerbüste mit Lorbeerkranz nach rechts. Perlkreis; Rs: LIBERALITAS AVG II. Liberalitas stehend nach links, Füllhorn im linken Arm, Abacus in der rechten Hand. Perlkreis. RIC 58; Hunter -; Calicó 3204; C. -. 5,00g. St. 12. Leichter Bug. Vorzüglich.

PHILIPPE Ier (244-249), AE sesterce, s.d. Rome. Droit : IMP M IVL PHILIPPVS AVG B. l., drapé, cuirassé à droite. Revers : LIBERALITAS AVGG II/ S-C Liberalitas debout à gauche, tenant un abaque et une corne d'abondance. Ref.: RIC 180a. 18,69g. Belle patine brune.

Heavy aureus 260-261, 4.17 g. GALLIENVS AVG Radiate bust r. Rev. LIBE – RAL AVG Liberalitas standing l., holding abacus and cornucopiae; in field l., V. C 560 var. (no V). RIC 55 var. (no V). Göbl 459. Calicó 3541 var. (no V). Biaggi 1466 (this coin).

Aureus, Lugdunum January-March 262, 5.82 g. IMP C POSTV – MVS P F AVG Laureate and draped bust r. Rev. LI – BER – ALITAS Postumus seated l. on platform, behind him, lictor and before him Liberalitas holding coin-counter and cornucopiae; below, citizen; in exergue, AVG. C188. RIC 27. Schulte 31 (these dies). Calicó 3742 (this coin). Biaggi 1520 (this coin).

Extremely rare. A fine portrait and an interesting reverse composition. Several marks

on edge and light scratches in field, otherwise about extremely fine

The distribution of money to soldiers was essential for any emperor who wished to extend his reign. The concept of liberalitas as an act of generosity to soldiers, only came into being once Rome was ruled by individuals, who relied on a professional army as their base of support and feared it as a potential source of revolution. On this aureus we have a pictorial description of that ritual (also known as a congiarium, or imperial bounty) in a form that would have been universally recognizable to soldiers empire-wide. Postumus is shown seated on the platform, accompanied by Liberalitas, who personifies the distribution. She holds a cornucopia – a symbol of bounty – and a board with a handle that is perpetually mis-described as an abacus (a counting device). In fact, it is a flat board with circular depressions, each designed to accommodate a single coin. This made the distribution of the correct number of coins more efficient. In practice, these distributions would have been tightly controlled affairs, with many soldiers and bureaucrats on hand to assure they were handled properly. For evidence we need only examine a large frieze on the north face of the Arch of Constantine, on which a line of citizens with outstretched hands await the distribution of coins. In two windows above there is a repeated scene of togate officials and their assistants removing coins from a strongbox for placement in the depressions in the tray, which represented each citizen’s allotment. Meanwhile, a secretary records each distribution on a scroll. Once filled, the trays are passed to a senior official at the emperor’s side, at which point the coins are distributed. The occasion for this distribution very likely was the defence of the Rhine frontier in heavy fighting against Germans, for which Postumus had assumed the title Germanicus maximus by December, 261.

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DONATIVUM

Con questo termine si intendevano doni in denaro elargiti alle Legioni o alla Guardia Pretoriana dagli Imperatori Romani.

Lo scopo dell'imperatore era gratificare l’esercito per eventuali servigi ricevuti o imbonirlo in ottica futura; solitamente all’insediamento al potere l’imperatore distribuiva un donativum, nella speranza di garantirsi la fedeltà dell'esercito. Questa forma di corruzione dell’esercito e/o della Guardia Preatoria in particolare ebbe particolare sviluppo nell’epoca degli imperatoti-soldato dal 253 al 248 d.C; già Augusto comunque iniziò questa pratica (come lascito testamentale), seguito anche da Tiberio (ancora in vita). Claudio donò alla Guardia Pretoriana 150 Aurei (=3.750 denarii) per averlo sostenuto nell’ammissione al trono. Oltre a ciò annualmente, alla ricorrenza dell’incoronazione, versò altri 100 sesterzi a testa.

Il caso più clamoroso fu la “messa all’asta” dell’Impero da parte dell'esercito in favore di Didius Julianus nel 193 d.C.

Alcune monete sono state emesse da imperatori in occasioni di Donativum. Di seguito alcune.

CLAUDIUS II GOTICUS, 268-270. Medallion of 7,5 aurei, gold, Milan, about 268. AV 39.19 g. .IMP. C. M. AVR. L. CLAVDIVS. P. F. AVG. Laureate, cuirassed bust r. with short beard, aegis on l. shoulder, toga palmata on r. shoulder; cuirass decorated with emperor on horse r., spearing fallen enemy. Rev. CONCORD-IA. EX-ERCITVS Concordia, wearing long dress and cloak, standing facing, diademed head turned r., holding standard surmounted by legionary eagle in each hand. Gnecchi, Medaglioni I, 9, 1 var. (medallion of six aurei). J. Lafaurie, Trésor d'un navire romain trouvé en Méditerranée, RN 1958, 101, 7-10 and pl. 8, 9 (these dies). H. Huvelin et J. Lafaurie, Trésor d'un navire romain trouvé en Méditerranée. Nouvelles découvertes, RN 1980, 98, 13-21 and pl. VI-VII, 13-21 (these dies). d=38 mm. Very rare.

Bastien, Donativa pp. 24 and 30 seq. connects this exceptional issue of Claudius with the distribution of gold and silver to his officers and soldiers at the moment of his accession to the throne. From the Historia Augusta we learn, that the soldiers were promised a Donativum of 20 aurei per capiti if the troops would end the agitation arisen after the assassination of Gallienus and support the new emperor. The donativa for the high-ranking officers must have been by far more impressive than the average 20 aurei mentioned above. The famous find of 1957 in the gulf of Lava, off the western coast of Corsica, may give us an impression of the extent of such a donativum to a high-ranking officer. For the value of these medallions (i. e. the number of aurei), see Bastien, Donativa 30, note 6.

Constantine I. AD 307/310-337. AV Medallion (5.32 g, 12h). Constantinople mint. Struck AD 326. CONSTANT-INVS AVG, diademed head right, looking upwards / Constantine, raising right hand and holding eagle-tipped scepter in left, standing left in facing quadriga. Gnecchi 70; RIC VII 1 (Constantinople) and 164 (Nicomedia); Alföldi 746; Depeyrot 20/1 (Ticinum); Calicó 5156 (Constantinople). Superb EF, light scrape on reverse, a few light marks on obverse. Extremely rare, Depeyrot noted only two examples.

This issue has raised several questions regarding not only where it was minted, when, and for what purpose, but also what denomination it might be. While two examples of this type include mint signatures for both Constantinople and Nicomedia, the lack of one on this issue has led scholars to speculate where it was struck. Cohen was the first to note the type from a specimen in Copenhagen (see RIC VII, pl. 21, 164 for its illustration), though he misdescribed the obverse as being laureate, and he assigned its date to the period following Constantine’s death, when his successors were striking the so-called “eyes to God” obverse type as memorial issues. Bruun, in RIC VII, following his own stylistic criteria, dismissed a Constantinopolitan origin and instead suggested that the piece described by Cohen belonged to Nicomedia (RIC VII 164). Apparently hedging his bets, he also catalogued the coin as an unsigned first issue of the new mint of Constantinople, although he noted that Nicomedia was the preferred mint. The question regarding the coin’s point of origin has been further confused by Depeyrot, who assigns it to Ticinum within an emission which, “rassemble plusieurs séries de monnaies qui ont dû été émises lors du donativum de 326 et du passage de Constantin à Ticinum (brings together several coin issues which were struck during the time of the donativum of 326 and the passage of Constantine to Ticinum) .” For Depeyrot, this issue was not for some distribution “comme sur les types similaires de Constantinople et de Nicomédie (as on the similar types of Constantinople and Nicomedia),” but was, in fact, an adventus scene and could not be an eastern product.

In addition to the lack of a mintmark, Constantine’s plain banded diadem and the obverse legend may offer clues. The imperial legend also undergoes a transformation as the more traditional formula, IMP C...P F AVG, of his early issues is now replaced by the more direct and authoritative CONSTANTINVS AVG (sometimes strengthened by the inclusion of the title MAX), a title which he began to employ frequently on his coins after the defeat of Maxentius in AD 312, when he became unrivalled emperor in the west. Beginning in AD 324, however, when civil war between Constantine and Licinius I re-erupted, Constantine’s issues begin to display a new imperial obverse, as the laureate bust of his coins give way to one wearing a diadem. Based on this stylistic development, AD 324 must be the terminus post quem for this issue.

The presence of the triumphal quadriga on the reverse of this, with Constantine holding a scepter clearly topped by a eagle holding a wreath (unlike that of the Copenhagen specimen), demonstrates that this coin was issued on the occasion of some triumph, and not, as Depeyrot suggested, an adventus. The specific nature of this issue may also be indicated by the coin’s weight, which comports with the weight of the old Diocletianic aureus at 60 to the Roman pound, rather than the solidus standard established by Constantine in AD 309.

The lack of a mintmark indicates either a temporary or novel facility, as the other mints already had long-standing systems of mintmarking. The new obverse portrait type and legend suggest some political rapprochment concluded to Constantine’s advantage. And the unusual, somewhat nostalgic weight standard of such an imperial predecessor as Diocletian, implies an event designed to reestablish a strong empire of the past. Given such possibilities, then, it is highly probable, if not certain, that the RIC listing as Constantinople 1 is correct and that this issue was the first struck at Constantinople following the removal of Licinius I and his son in AD 325-326.

CONSTANTIUS II

Medallion of 2 Solidi, gold, with mount, Antioch, 346. AV 9.74 g. FL IVL CONSTAN-TIVS PERP AVG Diademed, draped and cuirassed facing bust, head turned l. Rev. GLORIA - R-OMANORVM / SMANT Roma, helmeted and wearing long dress, seated facing on throne, holding spear in her l. hand, Victory with palm and wreath on globe in her r. hand; at her side, Constantinopolis, turreted and wearing long dress, seated l., r. foot on prow of ship, holding sceptre in her l. hand, Victory with palm and wreath on globe in her r. hand. RIC VIII, 517, 72. Gnecchi I, 18. d=37 mm

Ex D. Markov, New York, Mail Bid Sale 7 (1999), 211. This medallion was probably struck as Donativum to commemorate the 4th consulship of Constantinus II and the 3rd consulship of Constans, celebrated in AD 346, see Bastien Donativa 86,b and note 3. These commemorative issues of 346 were exclusively struck in Antioch. Bastien sees in that commun consulship an act of reconciliation (Concordia Augustorum) of the two emperors after they had quarreled about a religious dispute which almost escalated into war between the two Augusti. Donativa were distributions of coins (and their multiples) in precious metal to the army on special occasions (birthdays, anniversaries, victories, etc.). Multiples of two solidi like our piece were given to high ranking officers and often worn by them as a sign of distinction or as charm.

Ciao

Illyricum

:)

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DE GREGE EPICURI

Splendida questa panoramica allargata! Commento in ritardo perchè ero dalle tue parti...a prendere 3 gg. di pioggia. Molte monete insolite, comprese le contromarche neroniane su Claudio, di cui ignoravo l'uso come congiarium. E bellissimi gli aurei ed i solidi, in gran parte mai visti. Bello anche il sesterzio dell'asta tedesca (ma tu presumi che tutti leggano la lingua di Goethe, anche fuori da Tergeste?)

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Ciao "umido" Gianfranco,

...Ich spreche kein Deutsch... aber viele andere verstehen!

(non parlo tedesco... ma altri lo capiscono!)

Lo scrivo (e pure male) con l'aiuto di Goggle Translate! :D :D :D E al bisogno lo utilizzo per tradurre la lingua di Goethe (o... dei Goti) e capire il senso del testo. ;)

A proposito di aste germaniche, mi sono accorto di aver saltato il sesterzio di Traiano per l'appunto in idioma tedesco, per cui lo allego ora.

Ciao e grazie

Illyricum

:)

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