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Trattamento metalli per coloritura ed invecchiamento


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Inviato

Piccolo riassunto su tecniche di pulizia e invecchiamento dei metalli ......forse chiarirà le idee a qualcuno.

Trattamento metalli per coloritura o invecchiamento.

Si da questo nome a qualsiasi trattamento chimico o galvanico capace di modificare il colore superficiale caratteristico di un metallo o di una lega.

Questo procedimento è antichissimo; ne sono testimonianza numerosi oggetti antichi.

Il trattamento consiste nel sovrapporre al materiale metallico una coloritura oppure nello sciogliere qualche elemento dallo spessore superficiale della lega.

I nomi che si danno alle coloriture sono brunitura, ossidatura, niello, argento antico, oro antico, oro puro, argento puro, ecc…..

Nonostante i numerosi procedimenti i risultati dipendono da fattori non noti e non controllabili da mezzi scientifici.

Questo stato di cose viene definito tecnicamente come " un'arte ".

Il risultato, infatti, dipende dalla qualità della composizione del materiale metallico, dalla ricetta impiegata ma soprattutto dalla cura e l'abilità di chi esegue tale tecnica.

Anzitutto il metallo va preparato adeguatamente.

Sgrassare il metallo è essenziale, ossia va tolto tutto quanto aderisce alla superficie che non sia metallo.

Sono importanti anche le fasi successive la coloritura, lavaggio, eventuale spazzolatura, asciugamento, oliatura.

E' fuori dubbio che dalla coloritura si possono ottenere risultati interessanti.

Chimico

Questo è un metodo chimico che modifica il colore superficiale della lega e produce anche l'aspetto non lucido.

E' applicabile sia su leghe di oro cha a quelle di argento.

Leghe di argento

Il bagno di imbiancamento si ottiene con acido solforico in soluzione al 5% quindi come riferimento un litro di acqua distillata e acido solforico al 5%.

Evitare una eccessiva concentrazione perché altrimenti oltre agli ossidi tendono a passare in soluzione anche rame, cadmio, argento e leghe presenti nel metallo nobile.

Una raccomandazione è quella di non versare l'acqua nell'acido ma il contrario ed un po' alla volta.

Questo imbiancamento scioglie i solfati contenuti nei metalli trattati.

Esempio: le monete con affioramenti di solfato di rame o depositi calcarei, risultano ben pulite e pronte per il trattamento di coloritura.

Più radicalmente si può sostituire all'acido solforico una soluzione acquosa 5/10% di allume di potassio o solfato di alluminio.

L'uso di questa soluzione è fondata sulle proprietà degli ossidi dei metalli legati all'oro di sciogliersi e di spostare l'alluminio allo stato di ossido idrato, infatti la soluzione diviene torbida per la separazione del composto di alluminio.

L'allume può essere rinforzato, nella sua azione, aggiungendo 2% di nitrato di sodio o di potassio.

L'imbiancamento, sciogliendo i metalli ossidabili e più comunemente il rame, tende a spostare il colore verso leghe meno colorate; meno rosse; all'interno cioè la lega si arricchisce secondo percentuali maggiori di oro e di argento e tende al verde. Se il bagno contiene argento il rame affiorante alla superficie della lega tende a sciogliersi e ad essere sostituito dall'argento eventualmente presente nel liquido con le relative conseguenze sul colore superficiale

Nel caso usare una soluzione sempre di acido solforico ma contenente in più un piccola quantità di ossido di Ag o di solfato di Ag

Nel caso di leghe contenenti rane l'immersine va prolungata fino alla scomparsa sia dell'ossido nero, sia dell'ossido rosso che ha l'ossidatura debole.

Se si adopera il bagno a temperatura ambiente i tempi si allungano a causa dell'azione lenta .

E' importante non immergere assieme materiali ferrosi che si sciolgono e , separando rame dal bagno, colorano di rosso il materiale da imbiancare, quindi per togliere gli oggetti non adoperare mai una pinza o altro materiale di ferro.

Va bene il titanio, acciaio inox, bronzo,ottone, plastica.

Se dovesse prodursi un deposito rosso su argento, si può adoperare, una soluzione di acido solforico diluito al 10%.

Quindi un litro di acqua distillata ( demineralizzata ) 10% di acido prelevare dal litro una parte, circa 150 cc di soluzione ed aggiungerci 3 o 4 cucchiaini di acqua ossigenata, quella delle farmacie.

La disossidatura non la descrivo in quanto usa il cianuro di potassio o di sodio velenosissimo.( ci vuole il permesso della questura per averlo ).

Leghe di oro

Talvolta interessa avere un 'oggetto di un colore che non è quello della lega preziosa adoperata; ad esempio può interessare presentare l'oggetto con il colore dell'oro puro.

In questo caso si tratta di sciogliere, in superficie, i metalli non nobili.

Da usare a caldo ( bollente ).

Allume di potassio…………………….100 Gr

Cloruro di sodio……………………….100 Gr

Nitrato di potassio…………………….200 Gr

Acqua………………………………….800 Gr

Mescolare molto bene e conservare in un recipiente ben chiuso.

Al momento dell'impiego usare tanto liquido, otto volte ( 8 ) il peso dell'oggetto da trattare se piccolo la proporzione va aumentata se grande diminuita.

Questa soluzione ha deboli proprietà di attacco sulla lega, predomina l'azione di scioglimento del rame.

L'oggetto si tiene immerso per il tempo necessario ad ottenere il colore preferito usare fili telefonici che non abbiano la plastica deteriorata.

Durante il trattamento si può prelevare l'oggetto dal bagno controllare ed eventualmente immergere ancora nel bagno fino a risultato ottenuto.

Una volta ottenuto il colore l'oggetto va lavato in alcool ed asciugati in segatura di bosso.

Altre ricette:

A B C

Nitrato di potassio…………………..100……400……450 Gr

Allume………………………………..----……250……250 Gr

Cloruro di sodio……………………..----……350……300 Gr

Acido cloridrico……………………..100……----……---- Gr

Si riducono in polvere B o C rimescolare bene e conservare in recipienti ben chiusi.

Nota: il solforico non scioglie l'oro e l'argento il nitrico lascia indisciolto solo l'oro.

Per oggetti a titolo basso usare:

Nitrato di potassio………………….100 Gr

Cloruro di sodio…………………….50 Gr

Acido cloridrico…………………….50 Gr

Oro nero

Si può sovrapporre nero all'oro, con due metodi diversi.

In tutti dopo la coloritura, si esporta con abrasivo, il nero dalle sporgenze fino a che non compare il colore dell'oro; nelle rientranze rimane il nero.

Nel primo metodo si utilizza un sottilissimo strato di argento che si trasforma poi in solfuro.

Il sottilissimo velo di argento si può ottenere con un bagno galvanico.

Il secondo depone sempre da bagno galvanico un miscela contenente solfuro di nichelio nero.

Composizione per un litro:

Cloruro di ammonio………………..30 Gr

Cloruro di zinco…………………….30 Gr

Cloruro di nichelio....……………….75 Gr

Solfocianuro di ammonio…………...15 Gr

Anodo di nichelio.

Temperatura ambiente.

Ph 5.

Corrente bassa sufficiente a che l'oggetto cambi colore.

Niello

Il niello dal latino nigellus = nerastro ha il nero dei tre solfuri ed ha la caratteristica di fondere per riscaldamento a temperatura relativamente bassa che è quella dello zolfo a 112,8 °C.

Una delle numerose ricette per il niello:

Piombo…………………………150 Gr

Argento…………………da 15 a 25 Gr

Rame……………………da 15 a 90 Gr

Cloruro ammoniacale………….15 Gr

Zolfo……………………….......800 Gr

La preparazione è fondata sulla reazione dello zolfo allo stato fuso sui tre metalli.

Riscaldare fino a fusione in un crogiolo l'argento ed il rame in presenza di borace si aggiunge la miscela di zolfo e cloruro di ammonio rimescolando con un bastone di legno.

Si riprende a scaldare fino a che cessa la produzione di fumo.

Si versa allora in una lingottiera in modo da ottenere delle barrette.

Il niello ha scopo decorativo sia per oro che argento, su argento da l'effetto dell'argento antico.

Il niello polverizzato e umettato di gomma sciolta in acqua va introdotto nel disegno o spennellato sulla moneta si può asciugare all'aria o in stufa.

Si riscalda, poi, con fuoco diretto e si lascia raffreddare si scoprono poi i rilievi dell'oggetto, a spazzola, in contrasto con il fondo nero.

Il moderno niello ( ossidatura dell'argento )

Quando il niello viene applicato sull'argento a sull'argentatura produce l'effetto che noi chiamiamo " argento antico ".

Per il niello moderno si adopera il polisolfuro di sodio sciolto in acqua, ad esempio 1%, su argento o argentatura.

Si produce solfuro di argento nero che si strofina poi con il bicarbonato di sodio e polvere di pomice per scoprire i rilievi.

Questo sistema da la sensazione che i rilievi siano più alti.

L'operazione riesce bene a caldo e perciò o si riscalda l'oggetto che poi si bagna con la soluzione di solfuro oppure si versa sul metallo il solfuro caldo.

Il solfuro va maneggiato con il vetro, il ferro, o meglio l'acciaio inox.

Il polisolfuro è conosciuto come fegato di zolfo per il colore bruno che ha simile al fegato.

Questo colore appare bene rompendo i pezzi di solfuro perché per azione dell'aria e della luce all'esterno si produce il gialletto dello zolfo.

Per ottenere un colore pienamente nero si può utilizzare il solfuro di ammonio giallo con aggiunta di ammoniaca.

In commercio si trovano anche soluzioni che danno il colore a freddo per semplice immersione e lavaggio, previa sgrassatura.

Altro mezzo a disposizione sempre per l'argento è il metodo al percloruro di ferro adoperato per le medaglie.

Si immerge l'oggetto in percloruro ferrico liquido, si lava, si immerge ancora in una soluzione di soda caustica al 10% tenendo l'oggetto a contatto di un pezzo di rame fino a formazione del nero; si lava e sempre per strofinio si mettono in evidenza i rilievi.

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Inviato

Ciao a tutti

Quello che ho postato è a titolo informativo/sperimentale/hobbistico se qualcuno vuole provare, magari con tondelli senza valore, ad avere delle esperienze per capire come si fa a provocare l'invecchiamento.

Ovvio che se la moneta è datata 1865 è già vecchia di per se e non ha bisogno di tale trattamento, però qualcuno potrebbe impiegare questi trattamenti per restaurare monete che altrimenti non avrebbero mercato o vuole dare un valore che non avrebbe; con un po di esperienza si può riconoscere se tali trattamenti sono stati applicati e non farsi abbindolare.

Questo è un tasto dolente non voglio insegnare niente a nessuno ma se può servire ad evitare qualche inganno !! ben venga.

RENATO


  • 4 mesi dopo...
Inviato

...

Grazie Renato per l'esauriente informazione. Molto interessante ed utile

Ciao,

Lamberto :)


Inviato

Ciao

Infatti .....questo riassunto è stato messo a disposizione di tutti gli utenti che non hanno queste informazioni.

Gran parte di queste informazioni sono state testate da me medesimo, per curiosità e per imparare.

Non è mia intenzione di prendere meriti che non ho, anzi sono quì per imparare.

Hai fatto una cosa bella se qualcuno vuole comperare questo libro, ora ha un riferimento .... e personalmente consiglio l'acquisto.

Ciao a presto

RENATO


  • 1 mese dopo...
Inviato

Ciao, è tutto coretto direi solo che ogni sei mesi circa si aggiungono nuove colorazioni o varianti e non vengono cecessariamente create x fare dei falsi (viene fatta da alcuni marchi noti x rimodernare diciamo il mercato dei metalli x cercare di creare quella cosa particolare oh meglio novità x accaparrarsi nuova clientela) per avere un oggetto trendy

Cmq sconsiglio di provare a casa a meno che non abbiate degli aspiratori, e attrezzature adeguate xchè si sprigionano fumi molto dannosi! :nono:

Consiglio di andare da un vostro orafo di fiducia che sicuramente potrà fare una buona rodiatura oh argentatura oh imbrunimento oh ruteniatura oh doratura.... oh quant'altro voi abbiate bisogno! Un saluto.


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