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Inviato

Ciao amici!

Ieri, sfogliando alcune riviste archeologiche databili a fine 2007- inizio 2008, ho ritrovato gli articoli sul Lupercale. Ricordate? La scoperta del suppostoLupercale era stata presentata in pompa magna, tra squilli di trombe, presentazioni di personaggi politici impegnati a "pompare" la notizia, l'importanza della scoperta e promesse sul "faremo questo e quello..."

Nel periodo seguente furono presentati dubbi sull'effettiva corretta attribuzione dell'ipogeo scoperto.

Dopo un paio d'anni abbondanti la domanda è la seguente:

CHE FINE HA FATTO? QUALCUNO HA QUALCHE NOTIZIA IN MERITO?

Ciao

Illyricum

:)

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Inviato

Ne parlammo su lamoneta, al tempo della "scoperta" :

Dopo la disputa Carandini Vs. Coarelli le discussioni continuano.

L'ultima a mia conoscenza è l'affermazione (la "boutade" ??? :rolleyes: ) di un professore britannico che riterrebbe il presunto lupercale essere una specie di ....rifugio anti-temporali, appositamente realizzato al di sotto del palazzo imperiale per volere di Augusto, terrorizzato dalle "esternazioni" di Giove Pluvio... :D .

Ognuno dice la sua.

Per intanto l'ipogeo giace...ipogeo.


Inviato

Non vorrei denigrare Carandini, che peraltro non conosco, ma ho scavato di recente con una studentessa romana, che dovrebbe aver scavato con lui e affermava con scioltezza che la storia del Lupercale era inventata di sana pianta. Ma non so niente di più.

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

carandini ha il grande merito di far parlare di archeologia, di portare l'attenzione di tutti sull'archeologia e sul mito. non è cosa da poco. il lupercale, o quello che è, è sempre lì sotto, ai piedi della casa di augusto (e dubito che con il denaro elargito alla cultura si possa solo ipotizzare per il prossimo futuro un'apertura al pubblico), ma dopo anni siamo ancora qui a discuterne. non è poco. e il merito è di andrea carandini. è un grande affabulatore, si mette in gioco, le sue ipotesi spesso gigantesche non sono campate in aria, ma è il contrario dell'algido archeologo che si attiene esclusivamente e rigidamente al fatto archeologico, spesso rendendolo sterile. Carandini non ha paura di avanzare ipotesi ardite. Lo fa coscientemente. e così accende la curiosità, muove interesse.

A mio avviso Coarelli, l'altro grande allievo (insieme a zevi) di bianchi bandinelli, il suo avversario per stile e modi, in questi ultimi tempi si è un po' "carandinizzato": penso alla sua ultima scoperta nel santuario di diana nemorense: ha detto di aver trovato l'alloggiamento dell'albero sacro al centro del rituale del rex nemorensis (ricordi "il Ramo d'oro" di Frazer?). E' decisamente una scoperta "alla carandini". ma mi piace. si torna a parlare di mito, storia, archeologia. :rolleyes:


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