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DENARI DI PAVIA


Risposte migliori

Questo e' un denaro di Enrico III con ben visibili al diritto i quattro archetti nel campo, altri segni identificativi di emissione, per il precedente che ha delle particolarità ha però un peso decisamente sotto la. media che dovrebbe essere invece di circa 1,13 gr.

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I controlli in zecca a Pavia c'erano, quindi penso uscita al di fuori, il dubbio che giro a voi e che potrebbe esserci e' che comunque i coniatori le riconoscevano visti i punti e altri segni lasciati.. .. passava tra gli utilizzatori invece...

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@@anto R infatti, ma in quel caso siamo già in un periodo post-medievale, in cui la tecnologia e l'oreficeria hanno raggiunto livelli decisamente più avanzati.... questo fatto di un falso così ben fatto mi sembra molto strano... tra l'altro anche la lega, che visibilmente non sembra nemmeno corrotta...

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Awards

Sono contento che la mia moneta stia destando tanto interesse...da quasi profano vorrei chiedere: se la moneta è falsa o contraffatta, perchè renderla riconoscibile introducendo delle varianti al conio, quando poi tutto il resto, a parte il peso è conforme e ben coniato ?

Ho altre monete contraffatte, ma riconoscibili per una legenda diversa, o false ma in metallo vile argentato.

Questa mi sembra proprio argento, non ha senso risparmiare un pò sul peso, all'epoca le monete venivano pesate e valutate per il valore del metallo contenuto...o sbaglio ?

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in verità ciò che scrivi è corretto: se si deve falsificare una moneta è necessario che almeno il peso si avvicini a quello reale, perchè diminuendo il tenore della lega, nessuno si sarebbe verosimilmente accorto, mentre diminuendo il peso, ci si poteva accorgere della mancanza semplicemente pesando il pezzo. Trattandosi di falso, anche i vari segni identificativi che sono presenti acquisirebbero poco senso... non so che pensare...

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Awards

I quattro pallini sono un segno di riconoscimento di una emissione per i coniatori quindi questo è' il segno identificativo se no non li avrebbero messi....

Non mi sembra di ricordare questi segni in altre monete anche se nel medievale tutto è' possibile , un tondello difettoso in zecca? Tutto può capitare, anche se i controlli erano rigidi, ma perché poi segnarlo con dei segni ? Quindi più di un punto di domanda su una moneta anomala decisamente....

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Moneta comunque da gran studio e magari sarebbe interessante sapere il titolo per andare oltre....certo Pavia non è Lucca ma qualche anomalia c'era anche in questa monetazione che come abbiamo visto offre ancora spunti interessanti.....un conio con O e T particolari, quattro punti, lettere curate, la perlinatura, un peso inferiore del 26 per cento rispetto allo standard.....se ci ripensate era tanto, tanto per queste monete.....

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Mi dispiace averla disillusa @@daniele8,

ma la realtà è che monete con le stesse caratteristiche della sua risultano già censite sul IV volume del CNI, p. 478, n. 4. Vittorio Emanuele III ne possedeva due esemplari, rispettivamente del peso di gr 1,07 e gr 1,22. 

Erano lì, bastava saper controllare...

 

Cordialmente, Teofrasto

 

PS

A proposito, l’esemplare che ho postato è stato proposto da WAG nel settembre 2008 a 50 euro.

Modificato da teofrasto
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Indubbiamente la variante c'è, purtroppo dove sono non ho n'è il CNI, ne' una connessione decente che apra un file così grande, devo andare sulla memoria, e con i quattro punti non li avevo mai visti.

Vedo che ha ovviato anche @@magdi, certamente una volta che se ne palesa uno ce ne saranno poi anche altri....

Anche io rimango stupito ancora per la differenza di stile tra i due ma soprattutto dal peso così calante di un denaro ottoniano rispetto ai parametri anche del CNI , forse ci vorrebbe un campione più ampio per dare dei dati più precisi sul peso che a oggi sono ancora basati su quel testo e sul Brambilla.

Un ultimo appunto, forse non sarà una moneta da gran studio, ma da studio direi di si....

Modificato da dabbene
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