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Inviato

DE GREGE EPICURI

Come sapete, le divinità dei fiumi e delle fonti compaiono spesso sulle monete greche e romane. L'acqua era forse ancora più indispensabile di oggi, le città erano fondate in vicinanza di un fiume, ed è del tutto logico che, nel panteismo naturalistico, fiumi e fontane venissero personalizzati e divinizzati. Gli dei dei fiumi (che davano spesso il nome alla città) erano giovani imberbi, o vecchi dalla barba lunghissima. Naiadi e nereidi emergevano dalle sorgenti e dalle fontane, mentre le ninfe (driadi, amadriadi...) erano piuttosto divinità degli alberi. Non tutte queste divinità godevano dell'immortalità. Ma vediamo qualche moneta; le posto qui, anche se solo alcune sono imperiali.

Divinità fluviali arcaiche compaiono su oboli e bronzi di Massalia, Gela, Siracusa; Aretusa era la dea della fonte omonima, che si può ammirare ancora a Siracusa (anzi, ad Ortigia). Ma anche il fiume Tevere, ed i riti ad esso associati, erano fondamentali nell'antica mitologia del Lazio. Vi mostro anzitutto un obolo di Massalia.

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Inviato

Nelle monete imperiali, il tema dei fiumi è particolarmente frequente da Traiano agli Antonini. Per Traiano c'è l'Aqua Traiana, che rappresenta una divinità delle acque, anche se si allude ad un acquedotto. Preferisco mostrarvi il sesterzio "Il Tevere lotta col Danubio" (interpretato da altri come "Lotta fra Tevere e Nilo": ma trattandosi di Traiano, il Danubio sembra molto più probabile). Per Adriano c'è il denario con NILUS, che dovrei riuscire a mostrarvi prossimamente.

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Inviato

Per Adriano, il Nilo compare ovviamente anche nelle monete alessandrine. In questa dracma, piuttosto comune, è un vecchio mollemente sdraiato, con accanto una canna palustre ed un coccodrillo (quest'ultimo sulla mia moneta è quasi invisibile...)

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Inviato (modificato)

Nelle monete provinciali, i fiumi compaiono sui rovesci delle città eponime, e ce ne sono davvero molti. Comincio con questo bronzo di Caracalla, di cui purtroppo ho perduto le notizie e anche la classificazione. Questo post, come avrete notato, è un po' improvvisato. Perchè non postate anche voi qualche moneta?

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Modificato da gpittini

Inviato (modificato)

Bellissimo spunto!

Personalmente ho sempre adorato le rappresentazioni di divinità fluviali, non solo nelle monete, ma anche nella scultura.

Anche la monetazione provinciale è ricca di questo tipo di rappresentazione.

In particolare molte città dell'Asia Minore hanno battuta moneta con la rappresentazione del fiume sulle cui rive sorgevano.

Solitamente i rovesci rappresentano la divinità della città in aspetto di Tyche sotto i cui piedi nuota il fiume umanizzato.

Questa tetradracma di Tarso (mio primo e per molto tempo unico acquisto da Kunker) rappresenta il fiume Kydnos, nell'atto di nuotare sul dorso.

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Modificato da FlaviusDomitianus

Inviato
DE GREGE EPICURI

Come sapete, le divinità dei fiumi e delle fonti compaiono spesso sulle monete greche e romane. L'acqua era forse ancora più indispensabile di oggi, le città erano fondate in vicinanza di un fiume, ed è del tutto logico che, nel panteismo naturalistico, fiumi e fontane venissero personalizzati e divinizzati. Gli dei dei fiumi (che davano spesso il nome alla città) erano giovani imberbi, o vecchi dalla barba lunghissima. Naiadi e nereidi emergevano dalle sorgenti e dalle fontane, mentre le ninfe (driadi, amadriadi...) erano piuttosto divinità degli alberi. Non tutte queste divinità godevano dell'immortalità. Ma vediamo qualche moneta; le posto qui, anche se solo alcune sono imperiali.

Divinità fluviali arcaiche compaiono su oboli e bronzi di Massalia, Gela, Siracusa; Aretusa era la dea della fonte omonima, che si può ammirare ancora a Siracusa (anzi, ad Ortigia). Ma anche il fiume Tevere, ed i riti ad esso associati, erano fondamentali nell'antica mitologia del Lazio. Vi mostro anzitutto un obolo di Massalia.

Trovo queste sue discussioni davvero affascinanti, e soprattutto molto utili a nuovi utenti che come me, devono farsi la "gavetta"...le leggo con molto piacere cercando di carpire più informazioni possibili...

Tra l'altro ci siamo conosciuti a Cordusio domenica scorsa, non so se ricorda...Spero di rivederci molto presto...

Spidigio


Inviato

Quest'altra è una delle mie preferite.

E' una tretrassaria di Philippopolis in Tracia (corrispondente alla odierna Plovdiv in Bulgaria) e come diverse emissioni di quella città evidenzia il caratteristico bilinguismo (legenda del diritto in latino e del rovescio in greco).

Incidentalmente è l'esemplare pubblicato anche su wildwinds.

Il dio fiume ivi rappresentato è il fiume Hebros (oggi Maritsa) ed è nella classica postura di fianco (come quella tradizionalmente adottata nelle sculture).

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Inviato

Bellissimo affascinante tema, che permette anche "escursioni" su altre tematiche (ponti, acquedotti, etc...).

Come già detto da Gianfranco per quanto riguarda monetazioni greche e provinciali romane.

Ma cerco di attenermi a una scelta relativa alle imperiali, vista la sezione (da acsearch e CNG coins) :

a ) TRAJAN. 98-117 AD. Æ Sestertius (31mm, 23.80 gm). Struck circa 104-107 AD. IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P, laureate bust right, slight drapery on left shoulder, with aegis / S P Q R OPTIMO PRINCIPI, S C across lower field, AQVA TRAIANA in exergue, the genius of the Aqua Traiana reclining left, elbow resting on urn from which water flows, holding reed in right hand; all under an arched grotto without supporting columns. RIC II 463 var. (no aegis); BMCRE 873 var. (same); Banti 14 var. (same); Cohen 20 var. (same). Good VF, dark green patina. Very rare, only 3 specimens cited in Banti, and unpublished with an aegis. The Aqua Traiana was dedicated in 109 AD, and supplied water to the expanding trans-Tiber (west bank) suburbs of Rome. The coin depicts the castellum, or waterworks, associated with the terminal of the aqueduct, and its statue of the river Tiber.

b ) d=22 mm

Aureus 136, AV 7.18 g. HADRIANVS – AVG COS III P P Bare-headed and draped bust l. Rev. NILVS Nilus reclining l., leaning l. arm on sphinx and holding cornucopiae and reed; before him, hippopotamus standing r. and below, crocodile over waves. RIC 308h. BMC 855 and pl. 63, 15 (these dies). C 982 var. Calicó 1290.

Very rare and among the finest specimens known.

The Nile and the Tiber were the two most important rivers in the Roman world. The Niles annual inundation allowed the farmlands along its banks to be fertilized anew every year – no minor concern to the Egyptians and the Romans who relied on Egyptian grain to feed their people. To Hadrian the river had further significance as the place where his lover AntinoŸs perished in 130, six years before this aureus was struck. We shall never know whether his drowning in the Nile waters was an accident or a ritual suicide to benefit the emperors failing health, but we can be sure the river had special meaning to Hadrian in his waning years.

The river-god is represented as a bearded man, nude to the waist, reclining against a sphinx, holding a cornucopia and a river-reed; a hippopotamus stands before him and a crocodile floats on the waters of the Nile below. At Tivoli Hadrian had statues of the Nile and the Tiber side-by-side to adorn the Canopus, the most famous attraction on the grounds of his villa. Hadrian was nostalgic and wanted to recreate memorable aspects of his travels – in this case the Canopus was a long pool imitating the canal that linked the cities of Alexandria and Canopus.

There is a great variety from die to die on these coins, and on some other examples Nilus rests upon an urn or a rock, the hippopotamus is replaced by two reeds or is accompanied by reeds; and on others there is no identifying inscription. The most elaborate versions occur on sestertii. The central design remains more or less the same as on the aurei, though children are added in most mischevious ways: climbing on the cornucopia, dancing in the background among reeds, and perhaps even picking fruit that flows from the mouth of the cornucopia. On at least one die the usually inanimate hippopotamus wanders toward Nilus, raising its snout toward his cornucopia, perhaps to nibble on some fruit.

There can be no doubt these images (on the sestertii, in particular) are copied from statuary, perhaps represented by a surviving copy now in the Vatican. That statue, which benefits from the scope of a massive sculpture, includes sixteen childlike figures of putti, symbolizing the number of cubits required to achieve the perfect annual flood level of the Nile. On one die used to strike sestertii there are four children, which Hill suggests in that case represent the four seasons rather than putti.

c )Hadrian. AD 117-138. AR Denarius (18mm, 3.14 g, 6h). Struck circa AD 134-138. Bare head right / NILVS, river-god Nilus reclining right on upturned urn from which water flows, holding reed and cornucopia; above leg, hippopotamus standing left; in water below, crocodile swimming left. RIC II 310; RSC 989. VF. Attractive strike.

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Inviato (modificato)

d ) Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Sestertius (25.51 g, 6h). Rome mint. Struck AD 139. Laureate head right / SYRIA, COS II in exergue, S C across field, Syria standing left, holding crown and cornucopia; Orontes swimming at feet. RIC III 590; Banti 401. VF, dark green patina, smoothed, deposits on edge. Extremely rare. Banti records only one example.

e ) Sestertius 140/144. ANTONINVS AVG PI - VS P P TR P COS III Head, laureate, to r. Rev. / TIBERIS River-god Tiber, draped about waist, reclining to l. on rock from which water flows. Reed in l. arm, r. hand on ship’s stern. 24,54 g. RIC 643. BMC 1313 note; C. 820. Brown patina. Slight metal faults. Almost extremely fine.

f ) SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AR Denarius (18mm, 3.25 gm, 6h). Struck 209 AD. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / P M TR P XVII COS III P P, River-God Tyne reclining right, holding shell and rudder; sea-horse to right, water gushing from rock below. RIC IV 229; BMCRE 5; RSC 530. VF. Choice centering and strike. Very rare.

g ) Septimius Severus. AD 193-211. AV Aureus (7.32 g, 12h). Rome mint. Struck AD 203. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / INDVLGENTIA AVGG, IN CARTH in exergue, Dea Caelestis riding lion right, holding thunderbolt in right hand and scepter in left; water gushing from rocks below. RIC IV 266; Calicó 2464; cf. BMCRE 335 note; Cohen 227. EF, light toning, minor edge mark. Rare. Wonderful reverse type.

Septimius made an expedition to North Africa in AD 202, and remained there into AD 203. During this time, he led a campaign against the tribes who raided the province from the deserts to the south and east, and also undertook a number of building projects to improve both the local infrastructure as well as the overall prestige of the various cities. One of the major projects was the construction of an important aqueduct in Carthage. Dea Caelestis was the patron goddess of Carthage, and while this issue was certainly struck in commemoration of Septimius' general works there, the particular iconography of her riding on a lion above a stream of water flowing from a rocky source may have been chosen as a specific reference to the aqueduct.

COMMEMORATIVA LA COSTRUZIONE DELL'ACQUEDOTTO DI CARTHAGO, LUNGO CIRCA 40 Km !!!

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Modificato da Illyricum65

Inviato (modificato)

H ) Probus. (276-282 AD). Billon antoninianus (4.36 gm). Siscia, ca. 277 AD. IMP C M AVR PROBVS AVG, bust laureate, cuirassed right, seen from front / SISCIA PROBI AVG, Siscia seated left, holding out the ends of her drapery, flanked by two river gods (Savus and Colapis), seated facing each other and holding urns, with waves between them and below them, XXIQ in exergue (officina 4). Alfoldi, Siscia, 69/4 (6 specimens). RIC 765. Cohen 635 (20 Fr.). Very fine. Siscia, which lay at the confluence of the two rivers depicted, is here called Probus' special city, probably because it had played an important role in his campaigns in Pannonia

I ) Commemorative Series. AD 330-354. Æ 13mm (1.24 g, 12h). Constantinople mint, 2nd officina. Struck AD 330. POP ROMANVS, laureate and draped bust left, cornucopiae on shoulder / Bridge over river; CONS/B. RIC VIII 21. EF, brown patina, a few faint scratches on the obverse.

Commemorative issue struck in celebration of the founding of Constantinople.

L ) Hanniballianus,(AD 335-337), AE4, 1.46g, Constantinople AD 336-337, FL HANNIBALLIANO REGI, draped and cuirassed bust right, rev SECVRITAS PVBLICA, the river Euphrates seated on the ground right, leaning on sceptre, an urn at his side, a reed behind (RIC VII, 147). Extremely fine and scarce

Ciao

Illyricum

:)

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Modificato da Illyricum65

Inviato

Di ambito imperiale è questa moneta emessa nell'anno 85 dopo la vittoriosa campagna di Domiziano contro i Catti.

Rappresenta l'imperatore nell'atto di calpestare il fiume Reno.

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Inviato

Questo nel discorso "ponti", è un classico, anche se ultimamente ho letto nuove ipotesi che confutano il fatto che si tratti del ponte sul Danubio...

Trajan. AD 98-117. Æ Sestertius (33mm, 25.59 g, 6h). Rome mint. Struck circa AD 104-107. Laureate bust right, slight drapery / Arched, single-span bridge with seven posts across Danube River; single-bay arches at either end, surmounted by statues; boat sailing left in river below. RIC II 569; Banti 262. Good VF, green and brown patina. Evenly struck. Exceptional for type. Compared with CNG 84, 1017, this example is far superior.

Questa è di Maximinus II:

Time of Maximinus II. AD 310-313. Æ 16mm (1.37 g). Antioch mint. Struck AD 310-313. Tyche seated facing; river-god Orontes swimming below / Apollo standing left, holding patera and lyre; A//SMA. Vagi 2954; Failmezger 229. Good VF, black patina under earthen encrustation.

TRAJAN. 98-117 AD. AR Denarius (19mm, 3.31 gm). Struck 106-111 AD. Laureate bust right, drapery on left shoulder / The Danube River reclining left on rocks, hand on prow of ship, reeds over arm. RIC II 100; RSC 136. Toned VF, some encrustation.

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Inviato

Postumus. Romano-Gallic Emperor, AD 260-269. AR Antoninianus (20mm, 3.18 g, 12h). Treveri (Trier) mint, 1st officina. 1st emission, 1st phase, AD 260. IMP C M CASS LAT POSTIMVS P [F AVG], radiate, draped, and cuirassed bust right / [sAL]VS PROVINCIARVM, River god Rhinus reclining left, resting right arm on forepart of boat left in background, cradling reed in left arm, which rests against urn to right. RIC V 87 var. (obv. legend); Mairat -; AGK 87a; RSC 355 var. (obv. legend); Cunetio 2367. Good VF, toned. Great metal. Extremely rare first issue with full names.

The Cunetio hoard clarified the structure of Postumus' coinage, and clearly defined not only the true identity of the Gallic mints, but also allowed the full reconstruction of the sequence of Postumus' coin issues. This coin is from the first phase of the first issue of Postumus' coinage at Trier, which was the first mint to strike for the new Gallic emperor. This first issue comprises two phases, which are differentiated by the form of the obverse legend. At the first instance, the mint employed a long legend form stating Postumus' full name and titles. Apparently for practical reasons, this was soon changed to a short form that dropped the "M CASS LAT" from his antoniniani (but was retained on his bronze issues). Another interesting feature of this early coinage is the style of Postumus' portrait, which was influenced by the style of Gallienus' portraits at Lugdunum. Cunetio and the analysis of the Gallic empire by Drinkwater showed that Postumus took control of the Imperial mint at Lugdunum, and moved its personnel to Trier, where he established his first mint. It is likely that in the expediency of needing to coin money for the new emperor, these mint workers were not made intimately familiar with the new emperor's portrait, so they initially produced portraits resembling the emperor they had just been engraving, Gallienus. Over the course of his first year, however, Postumus' portrait significantly changed to what is likely a more accurate representation. A final note on the obverse legend, all examples of this first phase have Postumus' name spelled POSTIMVS. The authors of Cunetio discovered that all past studies (Cohen, Eimer, etc.) completely missed this, and assumed the coins read POSTVMVS. Thus, these authors cite the legend incorrectly. Also, RIC 87 mistakenly does not even list the full legend variety of the first phase, even though it cites Cohen 353, which is of this long legend phase.

Only two reverse types were struck in Postumus' first issue, SALVS PROVINCIARVM with a representation of the Rhine river god, and VICTORIA AVG with the personification of Victory above two captives. The choice of only two reverses reflects the intent with which Postumus wanted to clearly project both his accomplishments and the purpose of his reign. As with most emperors in the mid-third century, Postumus was elevated by his troops following a series of victories along the Rhine frontier, and his Victory reverse is a reflection of his military prowess. While a Victory reverse was very common for any emperor's coinage, the Salus type here is completely innovative. By the time of Postumus' elevation, Gaul had been ravaged by decades of cross frontier raids that had left the Gallic provinces in tatters, and the demands of the east had taken much of the empire's military away from the west, leaving most provinces there to depend on themselves alone. This isolation directly contributed to the situation that resulted in Postumus' elevation, as the inhabitants of the Gallic provinces looked for someone to save them. With this in mind, Postumus' Salus reverse type directly relates his intent to tend to this need directly; he will heal the Gallic provinces.

(segue)

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Inviato

Hadrian. AD 117-138. Æ As (23mm, 8.91 g, 6h). Rome mint. Struck AD 125-128. Laureate and draped bust right, seen from behind / Tyche seated left on rocks, holding grain ears; river-god swimming below. RIC II 680. Good VF, green patina with some deposits.

Ciao

Illyricum

:)

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Inviato

DE GREGE EPICURI

Grazie davvero per i begli interventi e le immagini. Illyricum, ma che archivio hai?? Un giorno mer lo spieghi. Alcune non le avevo mai viste, anzi ignoravo totalmente l'esistenza di simili monete (es. Annibaliano). La Salus Provinciarum di Postumo l'ho avuta, ma in condizioni orrende. Vi mostro questo bronzo di Commodo, della Tracia, che mi ha molto colpito; accanto al dio fluviale ci sono degli arbusti ed anche una barca.

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Inviato (modificato)

Questa moneta è stata coniata ad Irenopolis-Neronias in Cilicia e rappresenta la consueta immagine della dea della città in forma di Tyche con il dio-fiume che nuota ai suoi piedi.

Nel campo c'è anche una stella.

Non sono riuscito a dare un nome al fiume.

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Modificato da FlaviusDomitianus

Inviato (modificato)

Questa triassaria di Efeso in Ionia - sempre per Domiziano - rappresenta il dio-fiume Marnas reclinato sul fianco.

Sotto la figura il nome del fiume in greco: MAPNAC.

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Modificato da FlaviusDomitianus

Inviato

Concludo la serata con questa diassaria di Flaviopolis in Cilicia.

Al rovescio è rappresentata, more solito, la dea della città - tyche, ai cui piedi nuota il dio-fiume Pyramus.

Al diritto si nota la contromarca con la testa di Atena, assai frequente nella monetazione di Domiziano di questa zecca.

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Inviato (modificato)
Questa moneta è stata coniata ad Irenopolis-Neronias in Cilicia e rappresenta la consueta immagine della dea della città in forma di Tyche con il dio-fiume che nuota ai suoi piedi.

...

Non sono riuscito a dare un nome al fiume.

Ciao FlaviusDomitianus,

in effetti generalmente le descrizioni del rovescio della moneta riportano la presenza di un dio fluviale senza ulteriori specifiche...

Nei pressi di Irenopolis, precedentemente chiamata Neronias, scorre un fiume chiamato Calycadnus.

Ho trovato l'indicazione su:

http://books.google.it/books?id=EqwBAAAAYAAJ&pg=PT300&lpg=PT300&dq=Irenopolis-Neronias+river&source=bl&ots=Qu63WW6DbK&sig=NIFCLR8HFeRnxJrg1irroqiQpHg&hl=it&ei=GXDKTJSTLsucOvnP5I0B&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBQQ6AEwADgK#v=onepage&q&f=false

A dictionary of ancient geography: explaining the local appellations in ...

Di Alexander MacBean,Samuel Johnson

Sempre da questo testo apprendo alla voce Flaviopolis (reindirizzato a Flavias) che si tratta di una città della Cilicia Aspera sorta vicino alle fonti del Calycadnus, ai piedi del monte Taurus.

Le monete di tale città riportano la presenza della divinità Pyramus.

In realtà il Calycadnus (odierno Goksu) è uno degli affluenti del Pyramus (odierno Ceyhan o Seyhan - vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Seyhan - che origina dalla confluenza dei fiumi Göksu e Yenice), per cui riterrei che la personificazione della prima sia probabilmente lo stesso Pyramus (come in Flaviopolis) o in sottordine Calycadnus.

Spero di averti dato qualche informazione utile.

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato
Questa moneta è stata coniata ad Irenopolis-Neronias in Cilicia e rappresenta la consueta immagine della dea della città in forma di Tyche con il dio-fiume che nuota ai suoi piedi.

...

Non sono riuscito a dare un nome al fiume.

Ciao FlaviusDomitianus,

in effetti generalmente le descrizioni del rovescio della moneta riportano la presenza di un dio fluviale senza ulteriori specifiche...

Nei pressi di Irenopolis, precedentemente chiamata Neronias, scorre un fiume chiamato Calycadnus.

Ho trovato l'indicazione su:

http://books.google.it/books?id=EqwBAAAAYAAJ&pg=PT300&lpg=PT300&dq=Irenopolis-Neronias+river&source=bl&ots=Qu63WW6DbK&sig=NIFCLR8HFeRnxJrg1irroqiQpHg&hl=it&ei=GXDKTJSTLsucOvnP5I0B&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBQQ6AEwADgK#v=onepage&q&f=false

A dictionary of ancient geography: explaining the local appellations in ...

Di Alexander MacBean,Samuel Johnson

Sempre da questo testo apprendo alla voce Flaviopolis (reindirizzato a Flavias) che si tratta di una città della Cilicia Aspera sorta vicino alle fonti del Calycadnus, ai piedi del monte Taurus.

Le monete di tale città riportano la presenza della divinità Pyramus.

In realtà il Calycadnus (odierno Goksu) è uno degli affluenti del Pyramus (odierno Ceyhan o Seyhan - vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Seyhan - che origina dalla confluenza dei fiumi Göksu e Yenice), per cui riterrei che la personificazione della prima sia probabilmente lo stesso Pyramus (come in Flaviopolis) o in sottordine Calycadnus.

Spero di averti dato qualche informazione utile.

Ciao

Illyricum

:)

Assolutamente sì, grazie! Avevo dato anch'io un'occhiata sul web, ma non avevo trovato nulla.

Comunque l'anno prossimo conto di farmi un giro in Turchia per vedere di persona questi posti. :)


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