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IGNORED

IL COLLEZIONISTA SOLITARIO


dabbene

Risposte migliori

Grazie Uzifox di averle richiamate , sono tutte queste discussioni come dei figli per me,di certo un giorno le raccoglierò tutte insieme in un PDF per il forum ,questo è il mio intendimento, comunque se qualcuno volesse già adesso riunirle, ovviamente sarei entusiasta, ti ricordo anche molto bella " l'incontro ", che è la storia vera tra due lamonetiani distanti geograficamente.

Sono tutte discussioni dove si parla di persone reali, ma la mia preferita è " il collezionista solitario " che è vivo e vegeto, ogni tanto lo vedo al Cordusio ma rappresenta il lato triste del collezionista, quell'essere da solo con le sue monete e non poter comunicare e far vedere i suoi gioielli.

Oggi la situazione Italiana della Numismatica porterà a diventare sempre più collezionisti solitari per autodifesa, e ripensandoci la giornata del grosso con l'esposizione delle nostre monete, le monete dei collezionisti del forum è stato un atto da parte nostra di grande divulgazione,di comunicazione, oggi direi quasi coraggioso, cerchiamo comunque di reagire e pensare positivo, speriamo in tempi migliori.

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Buonasera a tutti.

Vorrei fare i complimenti al " Filosofo " Dabbene per la bella discussione che ha iniziato un paio di anni addietro e un ringraziamento a Uzifox per averla fatta tornare a "galla".

Grazie

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Awards

Avete mai pensato a quanto non sia semplice far partecipi gli altri di ciò che è di nostro interesse e che dovrebb'essere anche interesse comune?

lascio per un attimo il discorso moneta...ero un tecnico... ogni tanto salivo al "Pulpito" ...sbadigli, giornali spudoratamente aperti, telefonate in continuo, sbracalature sulle poltrone quando non rumorosi sonnellini e non solo durante gli interventi che mi vedevano attore.

Ma dove? a Milano per esempio; ma tutto il mondo è paese... in quale contesto? quello classico dei convegni scientifici ai quali partecipavo.

Dalla tribuna si vede poco; ma dal pulpito...

Scriveva il Giusti, poeta del Granducato di Toscana: Scrivere un libro è men che niente se poi il libro non rifà la gente.

Vi siete mai chiesti quanti hanno maturato scientemente gli articoli scientifici che appaiono continuamente sulle riviste di settore e ne hanno fatto tesoro per miglioirare le proprie conoscenze magari andando ad aggiungere un mattone a quel poco che tu avevi con umiltà e fatica posto sulla base del lavoro di altri? La risposta è retorica, quasi nessuno è dell'uomo non curarsi degli altri ma indulgere solo ai propri interessi.

Che c'entra tutto questo con la numismatica? con il collezionista solitario?

Premesso che il collezionista è prim'ancora che raccoglitore uno studioso della storia, del tempo, dei costumi, della tecnologia, della moda e via cantando e quanti sono, intendiamoci non a livello eccelso, professinale voglio dire, di chi lo fa come mestiere, coloro che semplicemente, per proprio gaudio contrariamente all'insegnamento scolastico, settoriale e parcellizzato, hanno ampliato gli orizzonti del loro piccolo mondo, alcuni dicono "Disperdendosi in rivoli infiniti di conoscenze di base"... pochi e rari, gente che non parla la lingua dell'immaginario collettivo e chi non parla la lingua dei più è destinato a divenire "lupo solitario"

La numismatica non è scienza semplice e non è sufficiente avere a disposizione dovizia di mezzi per acquisire il meglio del mercato lecito o meno che sia ed il chiudersi in particolarità di: Paese,di regnante, di tempo è forma che contrasta con l'universalità della scienza...la numismatica è a ben vedere roba da "lupi solitari" appunto , non da "Stadio"

Certo Dabbene, permettimi di darti del tu, quello che tu chiami "il triste lato" è reale e concreta certezza, resa tagibile in primis dal minuto che non perdona e bene che vada, magno gaudio sarà se potremmo portare con noi, sotto la lingua per pagare il pedaggio a Caronte, una di quelle monetine che tanto ci hanno rallegrato nel nostro terreno percoso...ammesso e non concesso che ci sia dato di poter godere sino in fondo di queste piccole "Croste d'umanità" che andiamo via via raccogliendo senza che forze spurie se ne impossessino in virtù di un discutibile imperium; ma dura lex sed lex o peggio che un qualche nuovo "europeo" ti entri in casa, ti spacchi le ossa e si porti via il frutto di tanti anni di ricerca; purtroppo:" Ognuno sta, solo sul cuore della terra, trafitto da un raggio di sole ed è subito sera" poche parole che valgon bene un Nobel.

Buona serata a tutti da Cesare Augusto

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  • 5 anni dopo...
Il 19/10/2010 alle 20:37, dabbene dice:

Quello che voglio raccontarvi ora è una storia,una storia reale,la storia del collezionista solitario.

Ho sempre privilegiato gli aspetti umani e psicologici,anche nella numismatica ci sono,in quello che racconto non si parla di aspetti tecnici della numismatica,ma solo interiori dell'uomo.

Nei miei giretti alla domenica mattina al Cordusio incontro un vecchio conoscente,dopo i classici saluti,mi chiede anche tu appassionato di monete?,gli rispondo solo da circa tre anni e tu?Ho sempre amato la numismatica,da ragazzo colleziono monete;lo rincontro una seconda,una terza volta al Cordusio,un giorno mi dice,visto che ci vediamo sempre,perchè non vieni un giorno a vedere la mia collezione?Rispondo affermativamente pensando che avrei potuto imparare qualcosa.

Vado,mi racconta che essendo sposato senza figli e avendo un buon lavoro senza essere un nababbo ,una volta fatti i fondamentali investimenti immobiliari ha sempre privegiato investire qualcosa nella numismatica,la sua passione da sempre.

Mi apre e mi spiega la sua collezione,è una collezione importante,pezzi pregiati, molti,tanti,raccolti in modo omogeneo ,scientifico,inventariati e informatizzati,è meglio per me e mia moglie,non si sa mai,mi dice.;si vede che è molto appassionato,me la spiega nei minimi particolari con grande cognizione della stessa,sembra quasi stia parlando di una creatura,di un figlio che non ha avuto.

Mi fa vedere la sua biblioteca numismatica,si vede che ha letto molto,che ha studiato,lo saluto,ringrazio,dico che è stato un onore per me che ho appreso cose importanti,visto pezzi che vedo solo sui cataloghi.

Sulla porta mi ferma,mi dice,sono io che ti ringrazio,in verità,tranne mia moglie che non è interessata,devo dirti in tutta sincerità tu sei la prima persona che ha visto la mia collezione,per me questo è stato un gesto quasi liberatorio,ho rotto un tabù,abbattuto un bunker.

Esco tra il perplesso e lo stupito,penso a quest'uomo che appassionato si guarda da solo tutte le sere la sua collezione importante ma che però evidentemente gli è pesato alla lunga non condividerla con nessun altro.

Penso anche alle motivazioni comprensibili,il terrorismo legislativo,i possibili furti,una certa motivata prudenza e riservatezza,rifletto ,avrebbe motivi di essere contento eppure è triste ,solo.

Io il collezionista solitario l'ho conosciuto,ma esistono tanti collezionisti solitari?.

Ne esistono tantissimi di questi, non sto qui a citare il perchè e percome, tutto è stato già detto.

Io di questi mi fido molto di più di altri (appena li vedo li riconosco subito), perchè in loro sento , avverto un qualcosa in più, un qualcosa di "spirituale" molto più profondo del normale. Caratterialmente in questa veste, e nel modo di agire mi ci vedo e non poco. la condivisione poi .... è questo è un discorso già trattato diverse volte, (ovviamemnte entro certi termini sono più che d'accordo) ma , almeno per quanto riguarda me e il mio modo di pensare, è una "cosa" da effettuare in maniera mirata e calcolata quasi in maniera scientifica, e rivolta verso chi , verso quelle persone che solo noi possiamo "vedere" avvertire. In loro avvertiamo che cè un qualcosa di dormiente, avvertiamo la stessa cosa che noi provammo agli inizi o appena prima .. sappiamo riconoscere queste persone avvertire queste cose , poi come si dice se sono rose fioriranno ma abbiamo adempiuto al nostro compito.

Sono forse stato un pò tortuoso ma ho cercato di esprimermi in maniera breve e coincisa.(ci ho provato)

Comunque l'uomo è un pioniere e il mondo la sua avventura. venendo al mondo si viene iniziati a questa avventura e, ogni percorso iniziatico degno di tale nome è prettamente individuale .. poi se nel proprio cammino si incontrano altre similitudini ............. ottima cosa non  può far altro che portare confronto, far crescere e intravedere la giusta via.

un'abbraccio a tutti e a rileggerci.

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Dipende molto da noi, molti iniziarono in questo modo solitario, poi per caso incontrarono appassionati solitari come loro, e l'alchimia fece il resto...

Io e Mario siamo la conseguenza di tutto ciò...

Guardate cos'è venuto fuori...

Eros

P.s. La passione vince sempre su tutto...

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Esiste il tempo della solitudine...e il tempo della condivisione, l'ideale è equilibrare le due dimensioni. Per poter condividere qualcosa di degno, sia pure solo un'emozione, una sensazione genuina...bisogna avere il tempo di elaborare, meditare, studiare...o semplicemente sentire, ma questo richiede solitudine o meglio lo stare con sé stessi, condizione fondamentale per ogni via iniziatica e filosofica in cui anche il collezionismo, nelle sue più svariare modalità, può avere parte rilevante. Io ad esempio sono passato in prevalenza alla raccolta di libri di ambito numismatico, creare una biblioteca numismatica è un cimento che, oltre ad avere ovvie implicazioni eminentemente scientifiche e culturali, ha anche dell'artistico ed estetico come tutte le creazioni e necessita di ampi spazi di solitudine per cercare, riflettere, scegliere e poi gustare nel silenzio della contemplazione e dello studio...ed ecco che poi si aprono gli spazi della condivisione che nel caso dei libri forse è più semplice e naturale, fosse non solo per le richieste di consigli, pareri, scansioni...

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Bello che riprenda questo reale racconto che fu nel 2010 anche sul forum, tempo ne e' passato, creda che quel collezionista sia sempre solitario anche ora come molti, però nel contempo Milano oggi c'era la festa della condivisione numismatica, quindi dipende dalle persone poi sempre ...

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