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Inviato

Ciao, chi mi aiuta a catalogare l'armetta di questo picciolo a me sconosciuta? Vi ringrazio di nuovo ciao.

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Inviato (modificato)

salve

credo esistano tre tipi di corona

corona all'antica radiata

corona di principe cerchiata

corona di barone

secondo me si tratterebbe della seconda

potrebbe essere una coniazione del periodo 1313-1406 a nome di federico II

dovresti leggere nell'altra faccia federic ihpator

buona ricerca

Modificato da scacchi
Awards

Inviato

ciao, a pag. 311 del CNI ci sono diverse monete che presentano l'armetta della piccola corona a sinistra della grande P. Si tratta però di quattrini e non di piccioli.

Dalla foto mi pare che sia la n. 100 di pag. 311 (secolo XV).

Awards

Inviato

Vi ringrazio per i chiarimenti sull'armetta, Scacchi ha ragione nell'altro lato c'e' l'aquila con la scritta federic ihpator, inoltre date le dimensioni diametro mm. 14 peso g. 0,6 penso sia un denaro piccolo o picciolo. Ciao


  • 1 mese dopo...
Supporter
Inviato

Sì, si tratta proprio di un denaro piccolo picciolo di Pisa, che nel CNI è definito erroneamente quattrino.

Questa esemplare ricade nella tipologia che secondo i miei studi è compresa tra il 1330 ed il 1370 e più specificamente in un sotto-gruppo che secondo le ultime ricostruzioni pare battuto tra il 1330 ed il 1350 circa.

Infatti è caratterizzato dalla P con asta verticale dritta ovvero senza rigonfiamento all'interno e le terminazioni trifogliate (mentre quelli prodotti tra il 1318 ed il 1330 circa hanno le terminazioni con un solo globetto ed il sotto-gruppo successivo, databile tra 1350 ed il 1370, circa presenta un rigonfiamento mediano lungo l'asta verticale della P, più o meno dove arriva l'occhiello della lettera.

Per quanto riguarda il segno questo è uno dei due tipi di corona presente sui piccioli. Purtroppo a causa della perdita in antico dei libri della zecca di Pisa non sappiamo precisamente a cosa esso corrispondesse. Per analogia con altre zecche toscane e liguri coeve penso si tratti del segno di emissione o meglio dello zecchiere incaricato dell'emissione (cfr. zecca di Firenze).

Se poi ti/vi interessa bibliografia in merito fatemelo sapere.


Inviato

Ti ringrazio Monbalda per le precise puintualizzazioni, colleziono monete medievali di Firenze e Siena e avendo qualcosa della zecca di Pisa, che conosco poco , ci terrei ad avere la bibliografia inerente le emissioni di questa zecca. Ciao grazie di nuovo.


Supporter
Inviato

Ecco qua:

a) I volumi di impronta generale, ma un poco datati e non sempre esatti (oltre ai repertori generali come il CNI XI che però per Pisa è veramente fatto non molto bene, ed al MIR che nella versione di Montagano invece è curato ed abbastanza aggiornato) utili più che altro per la storia degli studi e perché pubblicano parti di collezioni pubbliche e private sono:

- L. LENZI, Le monete di Pisa. Parte prima. Dalle origini della Zecca (VII secolo) alle monete auree al nome di Federico II (XIV secolo), estratto da «Rassegna periodica culturale di informazione del Comune di Pisa» (1970-1973), Pisa, Tipografia Comunale 1973.

- L. LENZI, Le monete di Pisa. Parte seconda. Le monete al nome di Federico II Imperatore nei secoli XIV e XV, estratto da «Soldi Numismatica» (1974), Roma 1975.

- P.L. GENNAI, Monete pisane coniate durante la prima e la seconda repubblica, Navacchio, Tip. Moderna 1998.

B) I due volumi più aggiornati e di recentissima pubblicazione (entrambi ottobre 2010) invece sono:

- F.M. VANNI, Pisa gloriosa. Le monete della zecca di Pisa, Pontedera, 2010.

- M. BALDASSARRI, Zecca e monete del Comune di Pisa. Dalle origini alla Seconda Repubblica, I, Pisa, Felici Editore.

Ci sono poi numerosi articoli sulle singole emissioni o sulle monete da scavo. Un saggio che riguarda tutto il periodo XII-XIV secolo con i riferimenti a questi articoli e che penso puoi trovare facilmente da ogni parte è: M. BALDASSARRI, I nominali della zecca di Pisa e la loro circolazione in area tirrenica tra XII e XIV secolo: il contributo della fonte archeologica, «Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini», 111 (2010), pp. 175-214.


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