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IGNORED

Monete di provenienza illecita vendute a San Marino e Svizzera


Risposte migliori

anche LANZ epresto altri commercianti e case d´aste.

La vendita online é un canale commerciale di vendita valido come gli altri...e se in Italia stanno cercando di bloccare la compravendita online basta comprare dall´estero

saluti

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Dopo " Mani Pulite" ad un politico inquisito venne sequestrato quello che un cronista definì " Un Tesoro di monete d'oro" . Spiegava con abbondanza di particolari che si trattava di almeno cento monete ,della Regina Vittoria,dei Re d'Italia ,e persino Belghe e Olandesi .

Dalla foto si vedeva chiaramente che si trattava di sterline e marenghi comunissimi.

Ma erano .......Di inestimabile valore .

:D

...I giornalisti esagerano sempre....

"Sequestrato Inestimabile Tesoro di Monete d'Oro" fa più audience, raccoglie più click e vende più copie rispetto a "Sequestrati Marenghi e Sterline"

B)

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Domanda (ovviamente retorica): perché questi problemi si presentano (sembra) solo in Italia?

Perché in altri paesi civili (tipo Germania) non esitano a vendere su eBay anche rinomati commercianti e case d'asta?

Per citare solo l'ultima, ho visto che da un mese in qua Helios Numismatik sta proponendo giornalmente monete (specie denarii) di buona qualità.

perché abbiamo una delle normative sui beni culturali più inutilmente e vanamente restrittive che siano mai state concepite da mente umana ?

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  • ADMIN
Staff

Detto questo, escluderei dal ragionamento il discorso EBAY, giacchè l'aggiudicazione di una moneta su detto sito non è esattamente equiparabile a quella avvenuta in un'asta pubblica "tradizionale".

Se la casa d'aste è italiana effettivamente ci sono differenze significative a livello di normativa. Se non erro, la notifica di quanto viene messo in asta va spedita preventivamente in questura oltre ad altre norme di ordine finanziario.

Però che differenza c'è con case d'asta straniere? Intendo dal punto di vista legislativo e non tanto dal punto di vista dell'affidabilità.

Inoltre sarei curioso di capire se si è mai verificato il caso in cui le forze di polizia si siano recate a casa di qualcuno per sequestrare oggetti provenienti da una casa d'aste. E in caso affermativo hanno sequestrato anche altri oggetti oltre a quello ricercato? Infatti una delle cose che trovo francamente assurda nelle vicende relative ai sequestri originati da ebay è che tipicamente vengono sequestrate anche altre monete non necessariamente legate all'oggetto dell'indagine.

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Certo che si è verificata la tua ipotesi.

I CC del NTPC sono andati presso una casa d'aste e lì hanno sequestrato le monete.

Poi sono andati a ritroso fino al "ladro".

Gli acquirenti intermedi, indagati per ricettazione, sono stati tutti mandati assolti, in quanto avevano le ricevute degli acquisti e, coloro che erano professionisti, avevano anche effettuato le regolari iscrizioni nei registri.

Si tratta di una nota sentenza, citata anche in dottrina (altalex.it)

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  • ADMIN
Staff

Detta così, sembra però che sia stato indagato chi ha conferito il materiale e non gli acquirenti.

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Ciao incuso.

"Se la casa d'aste è italiana effettivamente ci sono differenze significative a livello di normativa. Se non erro, la notifica di quanto viene messo in asta va spedita preventivamente in questura oltre ad altre norme di ordine finanziario.

Però che differenza c'è con case d'asta straniere? Intendo dal punto di vista legislativo e non tanto dal punto di vista dell'affidabilità."

L'assimilazione di Ebay ad una casa d'aste è tutt'altro che pacifica.

Al momento si possono cogliere dall'estero (in particolare da Stati Uniti e Francia) dei segnali, peraltro non sempre univoci, che tenderebbero ad equipararla. Ma siamo lontani dall'aver raggiunto assolute certezze.

Che ne sappia io, almeno in Italia ancora non vi è un orientamento giurisprudenziale che dirima il conflitto fra coloro che sostengono la tesi che si tratti di un semplice hosting provider (tesi che naturalmente sostiene Ebay) che si limita ad offrire a pagamento uno spazio virtuale per la vendita di oggetti e quella secondo cui si tratterebbe invece di una vera e propria casa d'aste.

Non è certamente una questione semplce da risolvere e per capirlo è sufficiente anche solo osservare come basti sostituire la modalità "asta" con quella del "compralo subito" per mettere subito in discussione la tesi che si tratta di una casa d'aste.

Se, per assurdo, tutte le inserzione su Ebay avvenissero in modalià "compralo subito", sarebbe molto difficile (se non addirittura impossibile) sostenere la tesi della Casa d'aste. E direi che se in giurisprudenza dovesse affermarsi l'argomento della Casa d'aste, non mi stupirebbe se Ebay continuasse il suo cammino offrendo agli inserzionisti solo opzioni che non contemplino il meccanismo dell'asta.

Per quanto, già adesso, (e parlo della sezione monete contemporanee e quella dei libri, che sono poi le uniche che osservo con una certa continuità) la tendenza al "compralo subito" mi sembra già predominante rispetto all'asta "old fashion".

Sulle differenze legislative tra i regimi a cui sono tenute le nostre case d'asta e quelli esteri non ho purtroppo elementi di giudizio.

Mi limito però ad osservare che se a San Marino (tanto per fare un esempio) c'è una concentrazione di Casa d'Asta così elevata,........un motivo ci deve essere.....................e credo che esso vada ricercato non tanto nelle condizioni climatiche che offre la piccola Repubblica ma, più realisticamente, nel regime fiscale e, in generale, nell'ordinamento giuridico del Titano.

Saluti.

Michele

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Propongo un quesito a Bizerba62.

Se in un'asta ufficiale vengono inserite delle monete di provenienza illecita, se ho capito bene

1) la casa d'aste è tenuta a rimborsare il cliente, non mi è chiaro se è un dovere morale o giuridico.

2) naturalmente colui che ha messo all'asta la moneta avrà problemi giuridici.

3) all'acquirente non viene imputato il reato di ricettazione

4) all'acquirente viene sequestrata la moneta in oggetto

La domanda è la seguente, legalmente possono sequestrare al malcapitato la collezione per accertare se ci sono altri illeciti o si limitano solo alla moneta in oggetto?

Grazie

Antonio

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"Se in un'asta ufficiale vengono inserite delle monete di provenienza illecita, se ho capito bene

1) la casa d'aste è tenuta a rimborsare il cliente, non mi è chiaro se è un dovere morale o giuridico.

2) naturalmente colui che ha messo all'asta la moneta avrà problemi giuridici.

3) all'acquirente non viene imputato il reato di ricettazione

4) all'acquirente viene sequestrata la moneta in oggetto

La domanda è la seguente, legalmente possono sequestrare al malcapitato la collezione per accertare se ci sono altri illeciti o si limitano solo alla moneta in oggetto? "

Risposte:

1) La Casa 'dAste sarebbe tenuta a rimborsare il cliente non per un obbligo morale (che, in quanto tale, non è coercibile) ma in forza di un obbligo giuridico.

2) Naturalmente.

3) Intendiamoci sul termine "viene imputato". Se intendi che l'aggiudicatario non possa essere iscritto nel registro degli indagati, questo non sarebbe esatto, in quanto ciò dipende dall'ipotesi accusatoria e, spesso, dalla "lucidità" di chi dirige le indagini.

Se invece intendevi dire che un'imputazione, ad esempio per ricettazione, possa portare l'aggiudicatario alla condanna, questo mi sentirei di escluderlo decisamente.

4) Certamente, in quanto "cosa pertinente il reato".

All'ultima Tua domanda rispondo, (un poco sbrigativamente, lo ammetto, ma la questione è complessa) che - ahimè - lo possono fare, salvo contestare la legittimità dell'atto in Tribunale, in sede di riesame del sequestro.

In altre parole, se lo fanno non puoi in quel momento impedire che si portino via anche altre monete; puoi però opporti ed esporre le Tue ragioni, entro dieci giorni, davanti al Tribunale del riesame.

Saluti.

M.

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So per certo di alcuni sequestri ultimamente svolti da parte delle forze dell'ordine a collezionisti, il sequestro è avvenuto nonostante il collezionista era in possesso di una fattura regolare rilasciata da note e ribadisco note case d' asta alcune fatture avevano anche la foto della moneta, nonostante ciò il materiale è sotto sequestro!

Le forze dell' ordine si sono soffermate sul fatto che nessuna delle prestigiose case d'asta avevano rilasciato oltre alla fattura la certificazione di lecita provenienza.Ma scusatemi tanto io sono quidici anni che frequento fiere e note case d' aste ma nessuna e ribadisco nessuno mi ha mai rilasciato questo benedetto certificato di lecita provenienza nonostante io ultimamente lo richieda.Leggendomi l' articolo del 2004 effettivamente mi sono accorto che ogni casa d' asta o commerciante dovrebbe rilasciarlo.Gradirei gentilmente avere una risposta dal curatore elledi e se sono l' unica mosca bianca che accade questi fatti dovrò prendere provvedimenti con le note case d' asta visto gli ultimi sequestri!

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So per certo di alcuni sequestri ultimamente svolti da parte delle forze dell'ordine a collezionisti, il sequestro è avvenuto nonostante il collezionista era in possesso di una fattura regolare rilasciata da note e ribadisco note case d' asta alcune fatture avevano anche la foto della moneta, nonostante ciò il materiale è sotto sequestro!

Le forze dell' ordine si sono soffermate sul fatto che nessuna delle prestigiose case d'asta avevano rilasciato oltre alla fattura la certificazione di lecita provenienza.Ma scusatemi tanto io sono quidici anni che frequento fiere e note case d' aste ma nessuna e ribadisco nessuno mi ha mai rilasciato questo benedetto certificato di lecita provenienza nonostante io ultimamente lo richieda.Leggendomi l' articolo del 2004 effettivamente mi sono accorto che ogni casa d' asta o commerciante dovrebbe rilasciarlo.Gradirei gentilmente avere una risposta dal curatore elledi e se sono l' unica mosca bianca che accade questi fatti dovrò prendere provvedimenti con le note case d' asta visto gli ultimi sequestri!

Articolo 10

Beni culturali

1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti

pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private

senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano

interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico (1).

2. Sono inoltre beni culturali:

3. Sono altresì beni culturali, quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall'articolo 13:

B) le cose di interesse numismatico che, in rapporto all'epoca, alle tecniche e ai materiali di

produzione, nonché al contesto di riferimento, abbiano carattere di rarità o di pregio (2);

Articolo 64 (1)

Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l'attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di

intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti

d'antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli

oggetti medesimi, ha l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti

l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in

mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in

materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni

disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove

possibile in relazione alla natura dell'opera o dell'oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.

(1) Articolo modificato dal D.Lgs. 26 marzo 2008, n. 62

Modificato da meja
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Supporter

Il documento "di lecita provenienza" è un documento mistico della mitologia numismatica contemporanea italiana.

Non esiste.

Un commerciante garantisce per il materiale che vende, genuinità e proveniemza ( che non sia furto o scavo)

il resto è fantasia.

Capita che chi deve sequestrare dieci sequestri cento questa non è mitologia ma una farsa.

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So per certo di alcuni sequestri ultimamente svolti da parte delle forze dell'ordine a collezionisti, il sequestro è avvenuto nonostante il collezionista era in possesso di una fattura regolare rilasciata da note e ribadisco note case d' asta alcune fatture avevano anche la foto della moneta, nonostante ciò il materiale è sotto sequestro!

Le forze dell' ordine si sono soffermate sul fatto che nessuna delle prestigiose case d'asta avevano rilasciato oltre alla fattura la certificazione di lecita provenienza. Ma scusatemi tanto io sono quidici anni che frequento fiere e note case d' aste ma nessuna e ribadisco nessuno mi ha mai rilasciato questo benedetto certificato di lecita provenienza nonostante io ultimamente lo richieda.Leggendomi l' articolo del 2004 effettivamente mi sono accorto che ogni casa d' asta o commerciante dovrebbe rilasciarlo.Gradirei gentilmente avere una risposta dal curatore elledi e se sono l' unica mosca bianca che accade questi fatti dovrò prendere provvedimenti con le note case d' asta visto gli ultimi sequestri!

Mi pare strano che il certificato di lecita provenienza sia l'unico elemento sul quale basarsi per un sequestro e che a nulla servano le fatture.....

Il certificato di lecita provenienza (e qui non concordo con l'intervento di luigi78) dovrebbe costituire il documento accompagnatorio del pezzo; una sorta di "patentino" da esibire alle forze dell'ordine.

E' purtroppo vero che molte Ditte non lo consegnano ma non é assolutamente vero che nessuna Casa d'Aste lo faccia (ed é più di una)

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Art. 64 - Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l'attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d'antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell'opera o dell'oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi [121].

La legge a mio parere è molto chiara: La casa d'asta o il commerciante ha l'obbligo di consegnare al "collezionista" la documentazione che ne attesti l'autenticità

e LA PROVENIENZA.

Parlo per mio conto da imprenditore, se io non rilascio al mio cliente la certificazione di garanzia ecc...richiesta per legge, rischio il reato penale e forse mi conviene

chiudere.Parlo per l'interesse anche dei collezionisti di pretendere come previsto per legge la documentazione( fattura) e non meno importante come ho letto nel messaggio in precedenza LA PROVENIENZA DELLE OPERE MEDESIME, è nell' interesse di tutti.Buon giorno.

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Art. 64 - Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l'attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d'antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell'opera o dell'oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi [121].

La legge a mio parere è molto chiara: La casa d'asta o il commerciante ha l'obbligo di consegnare al "collezionista" la documentazione che ne attesti l'autenticità

e LA PROVENIENZA.

Parlo per mio conto da imprenditore, se io non rilascio al mio cliente la certificazione di garanzia ecc...richiesta per legge, rischio il reato penale e forse mi conviene

chiudere.Parlo per l'interesse anche dei collezionisti di pretendere come previsto per legge la documentazione( fattura) e non meno importante come ho letto nel messaggio in precedenza LA PROVENIENZA DELLE OPERE MEDESIME, è nell' interesse di tutti.Buon giorno.

Concordo che sia un interesse anche dei collezionisti (anzi, più che altro dei collezionisti) che il venditore rilasci il certificato di autenticità e provenienza; non mi risulta, ad una superficiale lettura del Codice, che il mancato rilascio del certificato sia sanzionato, tantomeno penalmente.

Chiediamo se qualcuno ha informazioni differenti.

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Supporter

Scusate,

Un commerciante garantisce per il materiale che vende, genuinità e proveniemza ( che non sia furto o scavo)........ rilasciando apposito documento possibilmente accompagnato da foto.

Scrivo una sciocchezza magari, ma è proprio questo documento che ho sempre richiesto per qualsiasi moneta che dovrebbe bastare.

Altrimenti per lecita provenienza cosa si intende ? Ogni commerciante non vende solo materiale lecito ?

Brik giustamente dice che deve garantire quel che vende. lo stesso vale per i commercianti numismatici

Venissero a casa mia potrei mostrare di ogni moneta la provenienza, cioè di aver comprato e possedere legalmente la moneta grazie ai vari documenti e cataloghi o foto, se oltre questo c'è bisogno di altro siamo alla follia.

Tanto se vengono documenti o non documenti............

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Caro Luigi78, condivido quello che dici, anchio le monete che posseggo sono la maggior parte costituite da documentazione di fattura facilmente individuabili dalle foto nel catalogo o alcune fatture con foto ma ribadisco :dovè la dichiarazione di lecita provenienza che presumo deve essere dichiarata dall' ente che rappresenta i beni culturali?

Dico questo perchè sono a conoscenza di un sequestro avvenuto poco tempo fà di monete antiche, nonostante aquistate in aste note.

Non gli hanno sequestrato i fossili provenienti dalle americhe in quanto oltre a essere in possesso di regolare fattura aveva la dichiarazione fatta dall'ente dei beni culturali nello sdoganamento che dichiarava la lecita provenienza.

Mi immagino che il materiale sarà restituito una volta accertato la lecita provenienza, ma intanto immagino abbia dovuto prendersi un legale e auguri.Dopo questi fatti parlando con altri collezionisti ci siamo sempre più convinti che per essere tranquilli è un nostro diritto avere materialmente questo certificato di legittima provenienza,

visto che il venditore o aste secondo art.64 hanno l'obbligo di rilasciarlo.Buona sera.

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Caro Luigi78, condivido quello che dici, anchio le monete che posseggo sono la maggior parte costituite da documentazione di fattura facilmente individuabili dalle foto nel catalogo o alcune fatture con foto ma ribadisco :dovè la dichiarazione di lecita provenienza che presumo deve essere dichiarata dall' ente che rappresenta i beni culturali?

Dico questo perchè sono a conoscenza di un sequestro avvenuto poco tempo fà di monete antiche, nonostante aquistate in aste note.

Non gli hanno sequestrato i fossili provenienti dalle americhe in quanto oltre a essere in possesso di regolare fattura aveva la dichiarazione fatta dall'ente dei beni culturali nello sdoganamento che dichiarava la lecita provenienza.

Mi immagino che il materiale sarà restituito una volta accertato la lecita provenienza, ma intanto immagino abbia dovuto prendersi un legale e auguri.Dopo questi fatti parlando con altri collezionisti ci siamo sempre più convinti che per essere tranquilli è un nostro diritto avere materialmente questo certificato di legittima provenienza,

visto che il venditore o aste secondo art.64 hanno l'obbligo di rilasciarlo.Buona sera.

Al momento dello sdoganamento dei fossili sicuramente é stato chiesto il parere della competente sovrintendenza: é una prassi che si attiva ogni qualvolta i doganieri si trovano di fronte a materiale archeologico, d'arte o di antiquariato.

La Sovrintendenza avrà documentato l'importazione del bene - che potrebbe essere stata fatta in via definitiva o anche solo temporanea - e, su richiesta del proprietario, può rilasciare un attestato di libera circolazione.

Le Sovrintendenze non rilasciano, e non possono rilasciare, attestati di lecita provenienza.

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Grazie del chiarimento ad Alberto Varesi.

1 Ma non ho ancora capito a cosa fa riferimento l' art.64 con il termine (LA PROVENIENZA DELLE OPERE MEDESIME).2 Chi è che deve rilasciarti questo documento citato dall' articolo se non è un ente dei beni colturali?

Ripeto io da come leggo è scritto (CHIUNQUE ESERCITI L'ATTIVITA DI VENDITA AL PUBBLICO...HA L'OBLIGO DI CONSEGNARE...)

DI nuovo grazie, ripeto la mia è una passione che vorrei continuare serenamente, grazie.

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Certificato di lecita provenienza:

!1) Obbligo di rilascio dal venditore.

Molte case d'aste dichiarano di essere intermediari, gli intermediari hanno l'obbligo di rilasciare il certificato?

Se è si deve essere accompagnato alla moneta, se è no l'intermediario deve obbligare il venditore a rilasciare il certificato per il futuro acquirente (anche in questo caso la moneta sarà accompagnata dal certificato)?

2) Come chiedeva Brik chi ha l'autorità a rilasciare tale certificato ? Può essere un autocertificato assumendosi tutte le responsabilità? In internet ho visto questo modulo per gli orologi. dichvendita.pdf

Se è un'autorità a rilasciarlo, quale è questa autorità e quali sono i documenti da presentare per richiederlo? Basta la fattura di un'asta? se si con quale criterio si scelgono le case d'aste con la fattura "certificata" italiane o estere o tutte e due?

3) Se la casa d'aste è un intermediario perché la sua fattura deve essere considerata sufficiente per un certificato di lecita provenienza?

Si sbroglierà mai questa matassa?

Antonio

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Grazie del chiarimento ad Alberto Varesi.

1 Ma non ho ancora capito a cosa fa riferimento l' art.64 con il termine (LA PROVENIENZA DELLE OPERE MEDESIME).2 Chi è che deve rilasciarti questo documento citato dall' articolo se non è un ente dei beni colturali?

Ripeto io da come leggo è scritto (CHIUNQUE ESERCITI L'ATTIVITA DI VENDITA AL PUBBLICO...HA L'OBLIGO DI CONSEGNARE...)

DI nuovo grazie, ripeto la mia è una passione che vorrei continuare serenamente, grazie.

Il commerciante deve rilasciare un certificato sul quale deve indicare l'autenticità e la provenienza di quanto da lui venduto, così da garantire l'acquirente che i suoi soldi non sono spesi male (perché l'oggetto é autentico) e fornire anche una "tracciabilità" dell'oggetto che possa aiutare le Autorità per le eventuali verifiche del caso.

La provenienza potrebbe quindi essere un'asta (es. "ex asta Varesi 57 del 12.11.2010 al n. 555") o un numero di registrazione del registro di P.S. sul quale vengono annotati tutti gli estremi del venditore.

Io almeno mi sono sempre regolato così.

Chiediamo lumi agli amici per i quali la legge é il loro pane quotidiano.

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Esatto: questo è un obbligo di esclusiva natura civilistica, che incombe sul venditore professionale.

Il mancato rilascio di tale dichiarazione non ha, ovviamente, alcun rilievo penale, ma consente all'accquirente di esercitare il diritto alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo.

Gli obblighi di P.S. sono altra cosa, anche se trascrivere sul certificato il numero di registro è cosa ben fatta.

... se tale obbligo lo si estendesse anche alle compravendite fra privati, la vita dei tombaroli e ricettatori sarebbe più difficile.

la tracciabilità è l'unico strumento per identificare la legittima provenienza delle monete.

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Certificato di lecita provenienza:

!1) Obbligo di rilascio dal venditore.

Molte case d'aste dichiarano di essere intermediari, gli intermediari hanno l'obbligo di rilasciare il certificato?

Se è si deve essere accompagnato alla moneta, se è no l'intermediario deve obbligare il venditore a rilasciare il certificato per il futuro acquirente (anche in questo caso la moneta sarà accompagnata dal certificato)?

2) Come chiedeva Brik chi ha l'autorità a rilasciare tale certificato ? Può essere un autocertificato assumendosi tutte le responsabilità? In internet ho visto questo modulo per gli orologi. dichvendita.pdf

Se è un'autorità a rilasciarlo, quale è questa autorità e quali sono i documenti da presentare per richiederlo? Basta la fattura di un'asta? se si con quale criterio si scelgono le case d'aste con la fattura "certificata" italiane o estere o tutte e due?

3) Se la casa d'aste è un intermediario perché la sua fattura deve essere considerata sufficiente per un certificato di lecita provenienza?

Si sbroglierà mai questa matassa?

Antonio

Non sono in grado di rispondere ai tuoi quesiti; bisogna chiedere lumi a elledi, bizerba, tuttonero, piergi ecc.

Posso solo esprimere il mio punto di vista ma non essendo avvocato vale poco.

Penso si stia facendo confusione tra certificato di autenticità e provenienza e certificato di lecita provenienza che non esiste......

Con una fattura o un certificato fotografico si può "solo" garantire che il detentore di quel pezzo ne é entrato in possesso tramite regolare e lecita transazione commerciale (acquisto da commerciante o asta), ma nessuno può certificare la lecita origine di un pezzo.

Esempio: il quadro con la deposizione del Cristo che ho sul camino é stato regolarmente comperato da un antiquario, che a sua volta lo ha certamente acquistato da qualcuno "in regola", ma se dovesse saltar fuori che nel 1923 fu trafugato dalla Chiesa di San Colombano al Lambro.....il quadro me lo porterebbero via, senza dubbio.

Avere però un certificato come indicato dal Codice dei Beni Culturali (art. 64) mi pone al riparo da denunce gravi come la ricettazione.

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