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IGNORED

I CONTORNIATI


Illyricum65

Risposte migliori

Ciao a tutti!

Dopo una recente visita al Museo di Aquileia mi ero riproposto di cercare qualcosa sui cosiddetti "Contorniati", alcuni dei quali esposti nelle vetrine della sezione numismatica (ahimè, visionata in velocità causa... presenza moglie non attirata dal settore!! :( ) dello stesso istituto.

Di seguito posto parte di quello che ho trovato, sperando di stimolare la curiosità dei "neo-forumisti" e qualche gradita ed interessante integrazione dei "senior-forumisti".

Mi pare abbastanza esplicativo il testo trovato al link:

http://www.engramma.it

La diffusione dei cosiddetti 'contorniati', medaglie caratterizzate da un solco che segue il contorno di entrambe le facce, è un fenomeno circoscritto: localizzato nell’ambito dell’urbanitas romana, è limitato, anche da un punto di vista cronologico, a un periodo che va dalla seconda metà del IV secolo d.C. fino alla metà del V secolo.

Si tratta di medaglie che, per le particolari tipologie iconografiche che ne caratterizzano il recto, sono state definite come "pseudomoneta": prive cioè di un valore economico corrente, ma destinate a usi specifici e celebrativi. Infatti la maggior parte dei contorniati riporta sul recto non tanto i profili degli imperatori del Basso Impero sotto cui vennero coniati (tipo iconografico peraltro presente in parte delle medaglie), quanto piuttosto altri particolari soggetti: Alessandro Magno oppure la madre Olimpiade con i serpenti; capita di imperatori del passato (in particolare Nerone e Traiano); aurighi o venatores del circo; divinità e personificazioni (da Serapide alla dea Roma); personaggi della cultura letteraria e filosofica (è stato riconosciuto un 'canone' formato da sei intellettuali greci e sei romani, da Omero ad Apuleio).

1 ) Alessandro Magno (al verso: Enea con Anchise e Ascanio)

2 ) Olimpiade sulla kliné con i serpenti (al recto: Nerone)

3 ) Nerone (al verso: ratto delle Sabine)

4 ) Traiano (al verso: Laocoonte)

(segue)

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Anche il verso dei contorniati è caratterizzato da inedite iconografie, spesso analoghe per tema a quelle raffigurate sul recto (alcuni esemplari presentano invece il rovescio liscio): figurazioni legate alle vicende di Alessandro Magno; immagini di ludi; figure divine e allegoriche; letterati e intellettuali della cultura greco-romana; miti legati all'esaltazione della casa imperiale e alle origini della città di Roma.

1 ) Divo Augusto (al verso: Marte e Fortuna con Augusto)

2 ) Corsa di quadrighe al Circo Massimo (al recto: Traiano)

3 ) Personificazione di Roma (al recto: Olimpiade)

4 ) Omero (al verso: il Circo Massimo)

5 ) Apuleio (al verso: figura armata di fronte a un tempio)

6 ) Augusto tra Marte e Fortuna; ai piedi le personificazioni di Oceano e Terra (al recto: Divo Augusto)

7 ) Ratto delle Sabine (al recto: Nerone)

(segue)

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Al repertorio di miti spesso insoliti e ricercati presenti sul verso dei contorniati si ascrive anche la raffigurazione di Laocoonte (sul recto: Traiano, Vespasiano, Nerone), ma anche altri episodi di ispirazione virgiliana connessi all'ascendenza 'troiana' di Roma, come Enea in fuga da Troia con Anchise sulle spalle e il piccolo Ascanio per mano (Virgilio, Aen. II, 721 ss.). Frequente è poi nei contorniati la raffigurazione di Scilla con la nave di Odisseo (Virgilio, Aen. III, 424 ss.); Odisseo torna anche sul verso delle medaglie come protagonista dell'episodio di Polifemo, ancora una storia collegata, come Scilla, al ciclo delle imprese di Ulisse, e quindi indirettamente al ciclo troiano.

1 ) Enea in fuga da Troia con Anchise sulle spalle e Ascanio per mano (al recto: Alessandro Magno)

2 ) Scilla con la nave di Ulisse (al recto: Alessandro Magno)

3 ) Ulisse in fuga dall'antro di Polifemo (al recto: Caracalla)

(segue)

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Tutta da chiarire resta la funzione di queste medaglie, la cui iconografia ha dato adito a diverse ipotesi: la ricorrenza di temi ludici ha fatto ipotizzare che si trattasse di premi per i giocatori, souvenirs o tessere di ingresso per gli spettacoli, ovvero amuleti legati al contesto circense, o ancora fiches usate per giochi di società.

Su questa linea legata al tema dei ludi si pone anche l’intepretazione di Santo Mazzarino, che definisce i contorniati "quasi commentario monetale delle grandi ferie e ludi romani, e della cultura tradizionale": secondo lo studioso, i contorniati si potrebbero identificare con la pecunia spectaculis menzionata in un editto del Basso Impero, che prevedeva la distribuzione di tale 'gratifica' ai cittadini romani per gli spettacoli urbani. Sulla base di questa ipotesi interpretativa Mazzarino vede nel gusto retrospettivo dell'iconografia dei contorniati il riferimento a un patrimonio tradizionale comune, condiviso tanto dalla popolazione ancora 'pagana', quanto da quella convertita alla nuova religione cristiana.

Con questa lettura lo storico si contrappone a una precedente interpretazione dei contorniati proposta da Andras Alföldi, che considera invece la diffusione delle medaglie tra il IV e il V secolo come il "mezzo della propaganda senatoria contro l'impero cristiano", proprio nel periodo di transizione che vede l'affermarsi della cultura cristiana come vincente rispetto al paganesimo. A partire dalla valenza apotropaica della raffigurazione di Alessandro Magno nei contorniati, Alföldi conclude che queste medaglie, con i loro nostalgici riferimenti a una Roma ancora 'ellenistica', avessero il valore di amuleti e munera benauguranti diffusi a Roma dalla classe senatoria in occasione delle feste dei Saturnalia per l’inizio del nuovo anno, in funzione propagandistica di un "movimento criptopagano".

L'ipotesi di Alföldi è ripresa e rilanciata anche da Riccardo Di Giuseppe, che vede nei contorniati l'espressione della paideia tradizionale dei gentili ormai in declino, ma che rivendicano ancora orgogliosamente i propri valori e le proprie coordinate culturali mediante la diffusione 'in effigie' di miti, di figure e di immagini esemplari del passato. Secondo Di Giuseppe le immagini dei contorniati, in quanto "segni di memoria", testimoniano che il patrimonio della tradizione è ancora un riferimento forte e attivo, un 'emblema di partito' contro le nuove immagini e le nuove parole d'ordine del vincente cristianesimo. In altre parole, traducendo nei nostri termini, all'epoca di Giuliano e di Simmaco, almeno nella prospettiva di una parte della classe dirigente romana dell'età post-costantiniana, 'pagano' equivaleva a 'classico'.

Riferimenti bibliografici essenziali

Andras Alföldi, Die Kontorniat-Medaillons, 3 voll., Berlin 1976 (2a edizione); in particolare per la figura di Laocoonte v. vol. I (Katalog), tavv. 63, 74, 78, 79, 104, 121; vol. II, pp. 60-61, 158

Riccardo Di Giuseppe, Sugli dèi, il mondo e gli affari umani, in Salustio, Sugli dèi e il mondo, Milano 2000, pp. 11-63

Santo Mazzarino, Contorniati, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Classica e Orientale, vol. II, Roma 1959, pp. 784-791.

Oltre ai testi sovraelencati, segnalerei personalmente due testi, parzialmente consultabili anche su Internet:

http://books.google.it/books?id=WYlDAAAAYAAJ&pg=RA1-PA34&dq=contorniati&hl=it&ei=c_yzTOjKDNCXOqvX7ZoK&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDIQ6AEwAg#v=onepage&q=contorniati&f=false

http://books.google.it/books?id=8MfCfPfRuo0C&pg=PR17&dq=Alf%C3%B6ldi&hl=it&ei=JP6zTOX4E8mdOs-3gJkK&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false

Il primo di trattazione generale sul tema, il secondo è il Vol.2 dell' Alföldi.

(segue)

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Ed ora una galleria di immagini sul tema. Ove non specificato diversamente, sono tratte da Acsearch.info

1 ) Contorniato, diametro 40 mm, Roma 360-425 d.C. Alessandro Magno con pelle di leone. R/ Corsa delle quadrighe nel Circo Massimo.

Il Circo Massimo era sede di giochi celebrativi e di gare equestri quasi a ripetizione. In occasione delle premiazioni, delle speciali monete venivano date in premio ai partecipanti e forse anche distribuite tra il pubblico. Si tratta di monete di grosso modulo, simili ai medaglioni, dette contorniati, caratterizzate dal bordo rilevato con un solco circolare inciso al tornio. La maggior parte dei contorniati risale all’epoca di Costantino. Molti dei contorniati ritraggono il Circo Massimo in modo molto simile all’originario sesterzio di Traiano. Altre volte vi sono raffigurate gare di quadrighe o scene di lotta. Nell’esemplare riportato assistiamo ad una composizione unica. Quattro quadrighe lanciate in corsa sfrenata intorno alla spina, caratterizzata dal grande obelisco, da obelischi minori, statue e le mete.

da http://www.sesterzio.eu

2 ) Nero Contorniate. Orichalcum, 37 mm (20.80 gr). Rome. NERO CAESAR AVG GERM IMP, head laureate right, palm countermark engraved in field behind portrait / Four chariots racing around the spina of the Circus Maximus, while a dog also chases a hare in the arena. The first two chariots are below the spina, racing left, the second two above the spina, racing right; the dog and hare are also above the spina, running right. The spina has three turning posts on a base at each end, and bears the following ornaments from left to right: a lion leaping right, an arch topped by three dolphins (there were actually seven) for indicating the laps run, a tall obelisk in the center, a statue of Cybele riding a lion right, and another two-columned structure for indicating the number of laps run. Alfoldi Nero XIII / Circus 142, a new die combination. Some obverse granularity. Spectacular reverse. Very fine/extremely fine.

Ex CNA V, New York, 9 December 1988, lot 534.

This coin is cited as a new die combination by P.F. Mittag, Alte Kopfe in neuen Handen: Urheber und Funktion der Kontorniaten (Bonn 1999), p. 250, no. 193a. This new combination is useful, for it attaches the obverse die Trajan XX and its three reverse dies Circus 142, Achilles and Penthesileia 79, and Quadriga 172, which previously stood by themselves, to the end of the first long continuous sequence of contorniate dies.

Estimate: US$4000

3 ) CONTORNIATE, In the name of Divus Augustus. Circa late 4th century AD. Æ 37mm (26.68 gm). Laureate head of Divus Augustus right; engraved grape bunch before / Aerial view of the Circus Maximus: spina with obelisk of Augustus flanked by metae and surrounded by colonnaded arcade; triumphal arch surmounted by quadriga and carceres at either end; terrace with statues below. Alföldi, Kontorniat, Tafel 215, 5 (this coin). Near VF, brown patina with traces of light green. Rare. ($1500)

From the Tony Hardy Collection. Ex Virgil M. Brand Collection, Part 1 (Sotheby's, 1 July 1982), lot 119.

INTRO TO CONTORNIATES

The term contorniate derives from the Italian contorno (surround) and was applied in the eighteenth century to describe these coin or medal-like objects which are surrounded by a solco di contorno (surrounding furrow). Contorniates were produced in the late 4th through 5th centuries and may have been used as presentation pieces or as counters in a board game, such as calculi, or both. A connection with the circus and amphitheatre is obvious for they are generally of a popular historical, imperial, or agonistic character, the most common being the busts of Emperors and scenes of chariot racing. The legends often give the names of charioteers. It is also significant that the emperors who appear most frequently on the obverse are the ones who gave the most enthusiastic patronage to the games: Nero, Trajan, and Caracalla.

4 ) CONTORNIATE, In the name of Divus Trajan. Circa late 4th century AD. Æ 37mm (22.67 gm, 7h). DIVO NERVA-E TRAIANO, laureate bust of Divus Trajan right, slight drapery on left shoulder; PE monogram in right field / Aerial view of chariot race in the Circus Maximus: spina with obelisk of Augustus flanked by metae, lap-counter, and statues of horseman and boar right; two quadrigae left above; two quadrigae right below, one with charioteer holding palm and extending hand; figure between, waving mappa. Alföldi, Kontorniat, Tf. 221, 3 (this coin). Good VF, mottled brown surfaces. ($2000)

From the Garth R. Drewry Collection. Ex Frederick S. Knobloch Collection (Stack's, 1-3 May 1980), lot 1403.

(segue)

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Alcuni dalla cosiddetta serie "aurighi"...

1 ) Contorniate circa 364-383, æ 29.76 g. Half-figure of charioteer r., wearing riding gear, holding goad a brest and horse by the bridle; in field l., helmet. Rev. Coachmen standing to front, head r., in quadriga facing with richly decorated horses; he holds with r. hand a goad and with l. a palm-branch and the reins. Alföldi pl. 193, 9 (obverse) and 5 (reverse). C p. 321, 391 var. (legend).

Undoubtedly one of the finest contorniates in existence. An enchanting untouched enamel-like light green patina with blue nuances and a spectacular reverse composition, extremely fine

Perhaps the most important secular rivalry in the late Roman and early Byzantine times involved the two main racing factions: the ‘Blues’ (Veneto) and the ‘Greens’ (Prasino). This rivalry led to shocking bloodshed on many occasions as supporters of each faction clashed, usually in major cities such as Antioch and Constantinople. Although the factions originated with the chariot races, their influence and rivalries spilled over into mainstream society and affected life beyond the Circus Maximus in Rome and the Hippodrome in Constantinople. These factions actively garnered political favor, secured the best jobs for its members, and even monopolizing industries.

Contorniates are among the most interesting and under-appreciated of all numismatic items, perhaps because their station lies somewhere between coin and antiquity, and perhaps because of the ambiguity of their purpose and circumstance of issue. But these mysteries are the foundation of their charm as relics of Late Antiquity. Many themes are reflected in the designs of contorniates, but one of the most prevalent was chariot racing. On this remarkable piece we observe a charioteer, dressed in riding gear, holding his goad and the reins of a horse; his helmet is shown in the field behind. The reverse depicts that same victorious charioteer holding a laurel wreath, goad and palm branch. The chariot is presented in the usual Late Antique frontal fashion with the horses divided in profile; in this case the victorious horses have palm branches mounted upon their heads. Charioteers were the international sports stars of their day, and some had their names inscribed next to their images on these contorniates. Some of those naming charioteers also have supplemental inscriptions, such as VINCAS and NIKA in reference to victories, and IN VENETO or IN PRASINO as indications of the charioteer’s membership in either the ‘green’ or ‘blue’ faction

2 ) Charioteer with Racehorse Contorniate. Orichalcum, 37 mm (27.12 gr). Rome, ca. 357 AD. Half-length figure of charioteer right, seen from front, holding whip in right hand and racehorse by reins in left hand; in left field helmet on base, here tooled into palm branch / DOMN—INVS around (first N displaced by tooling), IN VENETO in exergue, victorious charioteer Domninus standing front, head left, in frontal quadriga, holding whip (removed by tooling) and wreath in right hand and palm in left hand. The four horses that pull the chariot have palms attached to their heads; the two inner horses turn their heads back inwardly towards each other. Alfoldi 493a, pl. 223, 4 (this coin, unique). High relief obverse. Very fine. Ex Sotheby, Zurich, July 1982, Brand, lot 135.

A very early contorniate, and the only known specimen from this die combination. The reverse die is one of the few to name the charioteer's faction, in this case the Blues (IN VENETO).

Estimate: US$5000

3 ) Contorniate with engraved, incuse types. Orichalcum, 41 mm (27.32 gr). Rome. SABIN— E NICA, charioteer Sabinus in full figure, standing left, holding whip in extended right hand and palm under left arm; before and behind him, two cippi with palm branches on them / PRISC—VS, charioteer Priscus, right arm extended, left arm downwards behind him, but attributes uncertain, standing in quadriga of horses leaping left; uncertain oblong object on ground below horses. Cf. Alfoldi 628. Eroded surfaces. Fine plus.

The P and C of the reverse legend PRISCVS are probable but not certain; in any case, this charioteer's name including RIS - VS had not previously been known on contorniates. Our coin, though hand-engraved and hence unique like all incuse contorniates, is nevertheless quite similar to Alfoldi 628 (Oxford): that coin has the same obverse legend and type as our piece, except for showing wreaths rather than palm branches on top of the cippuses, and it has the same reverse type too, with a mainly illegible legend ending VS. Alfoldi seems to have misplaced this piece in his catalogue, however: it is listed among the cast pieces with types in relief, nos. 522-629 in the catalogue, but surely belongs, like our similar coin, among the contorniates with incuse types, nos. 630-673.

Estimate: US$500

4 ) CONTORNIATE, Charioteer series. Late 4th century AD. Æ Contorniate (39mm, 27.80 g, 12h). Laureate and cuirassed half-length bust of charioteer right, holding whip in right hand, left hand holding rein of horse, the head of which to right; helmet in left field / Bacchus reclining right in biga drawn by panthers left; to right, cupid flying left, holding grape bunch; to left, satyr standing right, holding a pedum; two maenads in background; in exergue, rhyton, pedum, satyr mask, grape bunch, Selinos mask, and amphora. Alföldi, Kontorniat, 498 = Alföldi, Die Kontorniaten (Budapest and Liepzig, 1943) 350 (this coin); cf. Sachero 39 (for rev. type); cf. Tocci 39/22 (obv./rev. type). VF, brown patina with spots of green and red, minor roughness, some smoothing. Unique variety, this the sole example cataloged by Alföldi. ($2000)

From the John F. Sullivan Collection. Ex A. Hess (28 November 1912), lot 620; M. Martinetti Collection (Sambon, 18 November 1907), lot 3135. Estimate: $2000

(segue)

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5 ) Contorniate Æ 24.55 g. Charioteer standing facing with head l., holding whip and palm branch; to l. and to r. vase with two palm branches. Rev. Flautist standing facing, head r., holding flute in each hand. Alföldi 654 and pl. 206, 5 (these dies).

About very fine

6 ) Trajan contorniate. Orichalcum, 38 mm (23.68 gr). Rome. IMP CAES TRAIANVS AVG P M P P PROCONS, bust laureate, draped, cuirassed right, seen from front / FILINVS, the naked athlete Filinus as victor at the games, standing left but looking right, with a wreath in his raised right hand and a palm under his left arm. At left, a figure of uncertain identity, draped, wreath in hair, standing left but looking back right at the athlete, holding an uncertain small object in right hand and placing left hand on hip. On right a musician, draped and bare-headed, standing right but turning back left, blowing on a long horn which he holds downwards with both hands. Alfoldi 350 (10 specimens). About extremely fine. Ex Baldwin 3, October 1994, lot 392. Estimate: US$5000

7 ) NERO. Circa 400 AD. Æ 38mm Contorniate Medallion (18.02 gm). NERO CAESAR AVG GERM IMP, laureate head of Nero right; PE monogram engraved behind / STE-F-AN-AS, driver in slow quadriga right, turning left, holding wreath and palm branch; the horses plumed. Alföldi, pl. 71, 8 (same dies). EF, wonderful dark green patina. Extremely rare in this grade! [see color plate 13] ($7500)

On this spectacular contorniate, the famous charioteer Stefanas is shown in a quadriga with the symbols of victory - a wreath and palm branch, apparently acknowledging the cheers of the crowd. The emphasis on sport has led some historians to propose that contorniates are tokens handed out to attendees of games or races, or perhaps given as an entrance ticket, More recently a suggestion has been made that they are pieces from a board game, with the raised rim making them easier to slide or fit into a recessed area. Will current monoply pieces (minature shoes, race cars, etc) provoke as much puzzlement for future archaeologists as contorniates do for us?

8 ) Nero Contorniate. Orichalcum, 37 mm (20.82 gr). Rome. IMP NERO CAESAR AVG P MAX, head laureate right, palm branch countermark engraved in right field / Victorious charioteer standing front, head right, in frontal quadriga, holding whip and palm, in exergue two monograms. Alfoldi 218 (15 specimens). Numerous digs, cuts, scratches and chips. Fine.

Estimate: US$250

9 ) Contorniate, æ 28.45 g. d=38 mm TRAIAN –VS P F AVG Laureate head of Trajan r.; in field r., branch. Rev. E – VT – YMIVS Coachman standing to front, head l., in quadriga facing; he holds goad with r. hand and palm-branch and reins with l. In upper field r., headgear and in exergue, wreath between two palm-branches. Alföldi p. 274, 6 and pl. 115, 6.

Extremely rare and in superb condition. A wonderful reverse representation and an untouched dark green patina, extremely fine

Contorniates are so-named for the incised groove near their edge, and their name may have derived from the French contour or the Italian contorno. Physical evidence shows that this groove, and various symbols in the fields (in this case the palm branch) were applied mechanically after the contorniate had been struck. Contorniates are magnificent objects with rich green patinas, but we must remember that when struck they were shiny brass, and often were made brighter still with applied or inlaid silver. Though Trajan is one of the emperors most honoured on contorniates, he does not seem to have been a great advocate of games and races. In fact, he took measures to reduce the extreme level of spectacle involved in circuses and other forms of public entertainment, which had risen to an intolerable height under Domitian. In this regard it seems Trajan, as Dio Chrysostom had advised him, did not seek "the praise of the vulgar". This reverse includes almost every element that could honour a victorious charioteer: the driver’s name, the driver himself, holding a palm branch in one hand and a whip and wreath in the other, standing in his chariot with his horses crowned with palm branches. Completing the symbolism are two palm branches and a wreath in the exergue. We can also see the kind of protective gear a charioteer would wear, as the details of his vestment and helmet (above) are uncommonly clear on this specimen. At least twenty different victors are honoured on contorniates, and victorious horses are even named. Our charioteer, Eutymius, occurs in several variations, so he must have been particularly famous.

(segue)

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Ciao Illyricum

sono un neoforumista;) .Gran bel lavoro come al solito . Mi piacerebbe che alla fine della tua fatica parlassi anche delle tecniche usate per tale tipologia.

Salutoni , grande !

Adolfo

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(... continua...)

10 ) Contorniate with engraved, incuse types. Orichalcum, 35 mm (26.25 gr). Rome. SERPEN—TIVS, performer Serpentius in full figure, standing left, holding coils of rope in right hand and one end of the rope in left hand; he is bare-headed, but wears armor made up of square plaques with central dots, on his chest, arms, and left leg; his right leg appears to be bare but has three loops of rope tied around it above the knee, and two further loops above the ankle / FILORO—MI NIKA, charioteer Filoromus in full figure, standing right, head left, holding whip in extended right hand and palm under left arm. Alfoldi 652, pl. 206, 3 (this coin). Hand-engraved and hence unique like all incuse contorniates. Holed at center. Extremely fine. Ex H. Schulman, 1969, Mabbott Part, lot 4935; ex Glendining, 16 November 1950, Hall Part II, lot 2162 ("from the Recchioni collection"). Estimate: US$1500

It is uncertain what sort of performer Serpentius was. Alfoldi calls him a charioteer or bestiarius, holding wreaths or coils of rope in his right hand, without mentioning the rope end that seems to hang down from his left hand. Given his name, perhaps Serpentius is a snake charmer holding a long snake, but the absence of a clearly depicted snake's head speaks against this interpretation. His curious armor, made up of square plaques but apparently not covering his right leg, does not seem to have been noticed before.

11 ) Charioteer with Racehorse Contorniate. Orichalcum, 39 mm (23.89 gr). Rome. EVTIMI VIN— CAS, half-length figure of charioteer Eutimus right, seen from front, holding whip in right hand and racehorse by reins in left hand; in left field helmet, below which engraved monogram PE / Emperor on horseback, springing right over lion that he has slain; the emperor is diademed, wears tunic and cloak which flutters behind him, and extends his right arm; the lion lies right on the groundline, a spear protruding from his mane. Alfoldi 504/8, pl. 197, 10 (this coin, one of 9 listed). Fine plus/fair. Acquired from Alex Malloy; Alfoldi cites the coin from Munzen und Medaillen AG, Basle. Estimate: US$500

12 ) sempre ricollegato al tema "ippico"...

One-sided contorniate disk with horse's head. Orichalcum, 35 mm (34.54 gr). . Horse's head left, wearing bridle with medallion around neck, all on a separate metal disk inserted in the larger disk of the flan / Blank. Not in Alfoldi. Good very fine.

Estimate: US$750

(segue)

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Dalla serie "Mitologia, miti e personificazioni..."

1 ) CONTORNIATE, In the name of Nero. Circa late 4th century AD. Æ 36mm (19.11 gm). Laureate head of Nero right / Olympias reclining left on couch, extending hand to serpent coiled at feet. Alföldi, Kontorniat, Tafel 55, 9 (this coin). VF, strong strike, brown patina, light porosity on reverse, hairline flan crack. ($1000). From the Garth R. Drewry Collection. Ex Frederick S. Knobloch Collection (Stack's, 1-3 May 1980), lot 119.

2 ) CONTORNIATE, In the name of Trajan. Circa late 4th century AD. Æ 36mm (23.73 gm). Laureate head of Trajan right; engraved B before / Dionysus standing facing, head left, holding grape bunch and thyrsus, panther at feet; maenad advancing left, playing tibiae, and satyr advancing right, head left, holding pedum and wineskin, on either side below; maenads advancing left, shaking thyrsus, and lifting veil, on either side above. For coin type: Alföldi, Tafel 124, 9 (same dies); for engraved B: cf. Alföldi, Kontorniat, Tafel 100, 2 (Nero/Hercules). Near VF, brown patina, engraved B silvered. ($750) From the Tony Hardy Collection.

3 ) TRAJAN. Time of Valentinian I ¬ Gratian. Circa 364-383 AD. Æ Contorniate (22.29 gm). TRAIANVS AVG COS IIII P P, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from front / Triumphant procession scene: Bacchus reclining left, himation over legs, holding thyrsus in right hand and dangling bunch of grapes in left hand extended over his head looking left, in draped chariot drawn left by two panthers, the nearer one with head turned back; to right, small Eros flying left holding bunch of grapes; before the panthers, satyr holding pedum; behind panthers, Silenus to front, head looking right and maenad advancing left playing double-flute; in exergue, drinking horn, pedum, Satyr’s mask, bunch of grapes, Silenus’ mask and drinking cup. For obverse, cf. Alföldi 318, pl. 130, 2, and for reverse, cf. Alföldi 259, pl. 111, 4-12 and pl. 251, 3. Fine, glossy green patina, VF. ($5,000)

We hardly know what contorniates were for, but it seems that they were some kind of gaming counter connected, literally, with fun and games, heroes and superstitions, and presumably sold publicly on occasions of popular festivity in the later part of the fourth century in Rome. Many of their obverse types show portraits of Roman emperors and empresses from Caligula to Anthemius, it being significant that Nero, Trajan and Caracalla are the ones who appear most frequently and were the most enthusiastic patrons of the circus. Dionysus was probably in origin a Thracian deity, son of Zeus and Semele, reared by the nymphs on Mt. Nysa, and god of fertility and wine, also known in both Greek and Latin as Bacchus. Legends concerning him are profuse and contradictory. Having grown to manhood, Dionysus wandered through many lands, teaching men the culture of the vine and the mysteries of his cult. He was followed by an entourage of satyrs, sileni, maenads, and nymphs. Many festivals were held in his honour; most famous were the Lesser or Rural Dionysia (in late December), the Greater or City Dionysia (in late spring), the Anthesteria (in early spring), and the Lenaea (in winter). His characteristic worship was ecstatic and women were prominently involved. Votaries, through music, dancing, and drinking, and through eating flesh and blood of sacrificial animals, attempted to merge their identities with nature. He was variously represented as a full-grown bearded man, as a beast, and -- as on this contorniate -- a delicate, effeminate youth. The Romans identified him with Liber and with Bacchus, who was more properly the god of wine. From the music, singing, and dancing at the festivals of Dionysus developed the dithyrambos and ultimately Greek drama. As knowledge of the world to the east expanded with Alexander's campaigns as far as India, so did the regions from which Dionysus was thought to arrive. In the Hellenistic and Roman periods he was depicted as arriving in triumph from India in a car drawn by panthers, as on this contorniate, almost certainly reproducing an important work of art, statue group or painting.

4 ) CONTORNIATE, In the name of Trajan. Late 4th century AD. Æ 37mm (22.45 g, 6h). IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P, laureate, draped, and cuirassed bust of Trajan left, seen from behind; palm branch in left field / ANNON-A AVGVSTA CERES, S C in exergue, Annona standing right, right hand on hip, offering cornucopiae cradled in her extended left arm to Ceres seated left on stool, extending right hand over modius set on pedestal, and cradling grain stalk in left arm. Alföldi, Kontorniat, 244.11 (this coin); cf. Sachero 37-39 (for obv. type); cf. Tocci 22 (for obv. type). VF, green and black-green patina with mottled olive, brown, and bright green overtones. ($2000)

From the John F. Sullivan Collection. Ex Garth R. Drewry Collection (Triton VIII, 11 January 2004), lot 1272; Frederick S. Knobloch Collection (Stack's 1-3 May 1980), lot 1402; Seaby Coin and Medal Bulletin 563 (May 1965), lot A467; A. Hess (28 November 1912), lot 598 (where it realized RM 40); Consul Eduard Friedrich Weber Collection (J. Hirsch XXIV, 10 May 1909), lot 2926; Robert Collection (Sambon 1898), lot 1285. Estimate: $2000

... la riproposizione" del famoso rovescio con Annona, Ceres e prua di nave collegato ai Congiarium

5 ) Contorniates, 2nd half of IV – early V century. No.: 674 Schätzwert/Estimation: CHF 4000.

d=37 mm Contorniate, æ 25.44 g. DIVO NERVA – E TRAIANO Laureate head of Trajan r.; in field r., palm-branch. Rev. The monster Scylla rising from waves and attacking a ship of Trojan runaways. Alföldi pag. 360, 22/24 and pl. 148, cfr. 6/8.

A very interesting reverse representation. Brown patina and good very fine

6 ) Contorniates. Late 4th century AD. Æ Contorniate (37mm, 22.61 g, 6h). Roma series IV. AETRNAE R OMAE, ornate draped bust of Roma facing slightly right, wearing triple-crested helmet, holding Victory set on globe and scepter / Bacchus reclining right in biga drawn by panthers left; to right, cupid flying left, holding grape bunch; to left, satyr standing right, holding a pedum; two maenads in background; in exergue, rhyton, pedum, satyr mask, grape bunch, Selinos mask, and amphora. Alföldi, Kontorniat 71; Sachero -; Tocci -. VF, attractive brown patina, some bumps and dings. Extremely rare.

We hardly know what contorniates were for, but it seems that they were some kind of gaming counter connected, literally, with fun and games, heroes and superstitions, and presumably sold publicly on occasions of popular festivity in the later part of the fourth century in Rome. Many of their obverse types show portraits of Roman emperors and empresses from Caligula to Anthemius, it being significant that Nero, Trajan and Caracalla are the ones who appear most frequently and were the most enthusiastic patrons of the circus.Known to the Romans as Bacchus, another name by which the god was known and of possible Thracian or Phrygian origin, Dionysus was, according to his mythology, the son of Zeus and Semele, reared by the nymphs on Mt. Nysa, and god of fertility and wine. Numerous and somewhat contradictory myths regarding his life and acts exist. Having grown to manhood, Dionysus wandered through many lands, teaching men the culture of the vine and the mysteries of his cult. He was followed by an entourage which included satyrs, maenads, nymphs, and the drunken old man, Silenus. Many festivals were held in his honor; most famous were the Lesser or Rural Dionysia (in late December), the Greater or City Dionysia (in late spring), the Anthesteria (in early spring), and the Lenaea (in winter). Characteristically, the worship of Dionysus was ecstatic. Devotees mystically joined with the god through hypnotic music, dancing, consumption of wine and the raw flesh of sacrificial animals. Various representations show Dionysus as a full-grown bearded man, as a beast, and -- as on this contorniate -- a delicate, effeminate youth. The Romans identified him with the Italic god Liber and with Bacchus, who was more properly the god of wine. From the music, singing, and dancing at the festivals of Dionysus developed the dithyrambos and ultimately Greek drama. As knowledge of the world to the east expanded with Alexander’s campaigns as far as India, so did the regions from which Dionysus was thought to arrive. In the Hellenistic and Roman periods he was depicted as arriving in triumph from India in a car drawn by panthers, as on this contorniate, almost certainly reproducing an important work of art, statue group, or painting.

(segue)

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7 ) Contorniate. AE 37 (21.89g). Laureate head of Nero r. / serpent coiled on rocky ledge beneath tree, regarding an altar set with fruits. Alfoldi 3097. F/VF.

da www.vcoins.com

Quindi altri con vari temi:

1 )NERO. Circa 4th Century AD. Æ Contorniate (38mm, 22.76 g). Laureate head right / Water organ from the Coliseum. Alföldi 203. VF, black patina with some encrustation and light roughness.

From the Tony Hardy Collection.

2 )Caracalla Contorniate. Orichalcum, 38 mm (24.87 gr). Rome. ANTONINVS—PIVS AVG, bust laureate, cuirassed right, seen from back, palm branch countermark engraved in right field and partly inlaid with silver / Victorious charioteer standing front, head right, in frontal quadriga, holding whip and palm, in exergue two monograms; from the same reverse die as lot 853 above. Alfoldi 416 (17 specimens). Several obverse scratches. Very good.

Estimate: US$750

3 )Contorniate with large engraved palm and wreath. Orichalcum, 31 mm (30.87 gr). . Large, engraved palm / Large, engraved wreath. Not in Alfoldi. Interesting type. Extremely fine. Found in France. Estimate: US$500

4 )OMPHALE Contorniates. Late 4th century AD. Æ Contorniate (35mm, 24.41 g, 5h). Bust of Omphale left, wearing lion’s skin of Hercules, resting club on elevated right arm / Hercules standing right, wrestling centaur Nessus; club to left and tree below forepart of Bull. Alföldi, Kontorniat tf. 23, 10 (same obverse). Near VF, brown and green patina with traces of lighter green overtones. Extremely rare.Alföldi lists only three specimens of this type, all of which are in public collections: one in Venice; the second in Vienna; and the third in the Haag (now Leiden). Estimate: $3000

(segue)

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8 ) CONTORNIATE, Urbs Roma series. Late 4th century AD. Æ Contorniate (36mm, 24.81 g, 12h). VRBS ROMA, helmeted, draped, and cuirassed bust of Roma right; behind, silver inlay in the form of a palm branch / COLONIA DEDVCTA, S C in exergue, colony founder plowing right with team of oxen. Cf. Alföldi, Kontorniat, 70/493 (obv. [without inlay]/rev. type); Sachero 10 (this coin); Tocci -. VF, brown patina with patches of green and red, minor roughness, weak strike on reverse. Unique variety, this type combination unrecorded by Alföldi. ($1500)

From the John F. Sullivan Collection. Ex Numismatic Fine Arts XXXI (18 March 1993), lot 877; Münzen und Medaillen FPL 463 (Frebruary 1984), no. 55; Virgil Brand Collection (Part 1, Sotheby's, 1 July 1982), lot 116.Estimate: $1500

9 ) Contorniate with small central hole and large engraved PE. Orichalcum, 40 mm (38.85 gm). Rome. Large, engraved monogram PE, the vertical stroke and the middle horizontal stroke meeting at the central hole / Two concentric circles centered on the central hole. Not in Alfoldi. Very fine. Ex Gorny & Mosch, lot 2609. Estimate: US$500

La sigla PE, di incerto significato, è presente impressa su molti contorniati.

10 ) CONTORNIATE. Roma. Late 4th century AD. Æ 36mm (26.00 g, 12h). Helmeted bust of Roma right / Roma Victrix seated left. Cf. Alföldi, Kontorniat, pl. 24, 1-7 and 214, 2. Fine, red and brown patina, holed. An apparently unpublished die combination.

(segue)

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11 ) Contorniate 2nd half 4th-early 5th cent AD, Æ 24.70 g. Draped bust of Homerus r. Rev. The farewell of Hector and Andromaca. Alföldi pl. 31, 3. Very rare and an interesting type. Minor encrustations, very fine / good very fine. Estimate: 3000 CHF

Infine una serie di medaglioni contorniati, spesso indicati come "proto-contorniati"

1 ) Unique framed Drusus As with sestertius reverse of Tiberius. . As/Sestertius mule in grooved frame with raised edge, 16.42g. Rome, 22-3 AD. Obv: DRVSVS CAESAR TI AVG F DIVI AVG N Head bare left. Rx: TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST P M TR POT XXIIII around large S.C. This remarkable coin seems to be composed of three separate pieces of metal: two copper disks, each c. 30.5 mm across, bearing the obverse and reverse types respectively, and a grooved copper rim with raised edge, 4-5 mm wide, which encircles and joins the two disks bearing the types. The narrow join line between the disks and the rim is clearly visible on both sides of the coin. Tiny spots where reddish metal shows through, namely on the circle of dots above the portrait on the obverse disk, three spots on the C of S.C on the reverse disk, and a small scrape in the innermost groove of the rim at 12:00 on the obverse, suggest that the metal of all three parts is copper. That the coin types are imprinted on separate metal disks with a cavity between them rather than on a single solid metal disk is suggested by the hollow sound produced when one taps on the reverse, and by the low specific gravity of only 6.59, measured by Tom Delorey of Harlan J. Berk Ltd., far below copper's specific gravity of 8.96. The axis of the two types to one another is between 2:00 and 3:00, not the normal upright or inverted axis. The rim encircling the types is decorated with two grooves and has a slightly raised edge, as on a contorniate, and the edge itself, where the reeding would go on a modern coin, has a broad groove down the middle. Apparently unique, and the same specimen that was originally in the eighteenth-century Pembroke Collection. That coin too had a small obverse die and a larger reverse die, as is proved (a) by its illustration in the Pembroke Catalogue of 1746, a scan of which was kindly sent to us by Jonathan Kagan, and (B) by the statement "the two dies being of such unequal sizes" in the description of the coin in the Sotheby sale catalogue of the Pembroke Collection in 1848. That the Pembroke coin had a contorniate edge, however, is neither shown in the illustration of 1746 nor mentioned in the Sotheby catalogue of 1848. Our consigner acquired the piece from an Italian coin dealer, but otherwise its history since 1848 appears to be unknown. Pembroke Catalogue, 1746, Part III, pl. 47 (apparently this coin) = Sotheby, 31 July 1848, Pembroke, part lot 565 = Cohen 4 (Pembroke) = BM 101 note (Cohen 4). VF.

The obverse of our coin may come from the same die as an ordinary As of Drusus in Milan, SNG Milan 103, pl. LVII, and the reverse too is clearly in official style and must either have been struck from a mint die or mechanically derived from an official coin. It seems unlikely that our piece could be a modern concoction using obverse and reverse disks that were cut from genuine coins or that were mechanically derived from such coins. The obverse disk is too broad to have been cut from an ordinary surviving As of Drusus, and the reverse disk, since it is of copper not orichalcum, cannot have been cut from a surviving sestertius of Tiberius. The patina and deposits on our coin are uniform over obverse, reverse, rim, and edge, and have every appearance of being ancient. Moreover we must remember that our piece was apparently in the collection of Thomas, Earl of Pembroke and Montgomery, before his death in 1733, since the title page of the publication of his collection in 1746 declares that he had collected the coins and had the illustrations of them made during his lifetime. It seems unlikely that a forgery so convincing could have been contrived at such an early date. The coin, then, must be accepted as ancient. One could conjecture that it may have been produced, either at the mint of Rome or outside the mint but based on official coins, for use as a New Year's gift on 1 January 23 AD. We know from ancient authors and from depictions on surviving ancient lamps that coins, especially asses, were a favorite Roman New Year's gift. From the reign of Trajan on, the mint of Rome produced special bronze medallions every year in November and December for use as New Year's gifts on the following 1 January, as shown by C. Clay in his paper on Roman medallions in the acts of the 1973 International Numismatic Congress in New York and Washington DC. Now some of these second- and third-century New Year's medallions had added rims with grooves like that on our coin of Drusus. Even earlier, the mint had occasionally produced ordinary sestertii or middle bronzes on oversize flans with grooved rims: compare for example the "framed" moneyers' sestertius and middle bronzes of Augustus, Paris 414 (pl. XIX), Paris 684 (pl. XXIX), and BM 180 (pl. 19.9), and the "framed" Flavian sestertii and middle bronzes, Paris 16, 17, and 35-37, pl. CXXX-CXXXII, wrongly condemned as modern forgeries in the Paris catalogue. We may view these early "framed" bronzes as preliminary efforts by the mint to produce bronze coins of exceptional size and structure meant to serve as extraordinary New Year's gifts that would surprise the recipient and not soon be forgotten! Our framed Drusus/Tiberius mule might then also have been produced as a New Year's present, either by the mint itself or privately. Its indented edge might suggest that it was originally inserted in a panel, though the unaligned types at a 2:00-3:00 axis speak against that possibility.

Estimate: US$2250

2 ) DOMITIAN. 81-96 AD. Æ Proto-Contorniate Sestertius (32mm, 24.98 gm). Rome mint. Struck 86 AD. Laureate bust right, wearing aegis / Domitian standing right, clasping hands with an officer over an altar; three soldiers to the right. RIC II 321; Cohen 502. Fine, green and brown patina. Rare type and highly unusual in that the edges have been hammered to make it into a proto-contoriate medallion.

3 ) Hadrian, 117 – 138 Contorniate medallion 117-118, Æ 39.41 g. Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. Hadrian seated l. on platform, extending r. hand; in front of him, attendant seated l. making distribution to citizen who is mounting steps to platform; in the background, Liberalitas standing l. C – , cf. 914 (sestertius). Gnecchi –. BMC –. MV –.

Apparently unique and unpublished. About very fine

4 ) Denarius struck in bronze in a contorniate bronze ring 119-122, Æ 8.10 g. IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG Laureate and draped bust r. Rev. P M T R – P – COS III Roma seated l. on cuirass, holding Victory and spear; by cuirass, round shield. C –, cf. 1103 (for denarius). BMC –, cf. 143 (for denarius). RIC –, cf. 77 (for denarius). Gnecchi –, cf. pl. 40, 1.

Apparently unrecorded and very interesting. Green patina and good very fine

Ex Tkalec sale 2007, 222.

5 ) Antinoos, † 130

Contorniate-Medallion AE Contorniate, 27,74 g.Uncertain mint. Obverse: ANTIN-OW - PANI;Bust of Antinoos as Pan, pedum.Reverse: VICTORIA AVG;Victoria, palm, wreath.

Alföldi 433, pl. 183, 8 (this specimen).One from two known specimens (second one is in B.M, 158).Prinz Waldeck coll., from Münzhandlung Basel sale 3 (1935), 1065.J. Schulman 243, 1966, 2530.

This enigmatic type, especially its obv., has served as prototype for contorniates, cf. A. and E. Alföldi, Die Kontorniat-Medaillons I, AMUGS VI/1 (1976), 147, 433-437. The hammered rim could indicate that this medallion is a proto-contorniate, even though the hammered rim is typical for some of the "original" medallions for Antinoüs of some of the mints from Asia Minor, cf. P. F. Mittag, Alte Köpfe in neuen Händen – Urheber und Funktion der Kontorniaten, ANTIQUITAS 3 / 38 (1999), 144-145.About extremely fine

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(aggiungo anche Omero ...dimenticato nella pagina precedente)

...continua...

6) Antinoüs. Died AD 130. Æ Contorniate (35mm, 28.87 g, 6h). ANTINOΩ ΠANI, bare-headed heroic bust right, slight drapery on left shoulder; to right, PE monogram / Bull advancing right. Blum 1; cf. Alföldi, Kontorniat 434 (for type). VF, red, brown, and green patina, smoothed and details enhanced. Ex New York Sale IX (13 January 2005), lot 144.Estimate: 1500 USD

7)Antinus Pius Proto- (or Pseudo-) Contorniate, about 140-144. AE 23.93 g. d=30 mm ANTONINVS AVG - PIVS P P COS III Laureate, draped bust r. with short beard. Rev. VICTORIA AVG / SC Victory driving fast quadriga r., holding reins with her l. hand, whip in her raised r. hand. P. F. Mittag, Alte Köpfe in neuen Händen - Urheber und Funktion der Kontorniaten, ANTIQUITAS 3/38 (1999), 266 (= list of the Proto-Contorniates, this type and this coin not). For the prototype (= sestertius) see: RIC 113, 654; BMC 212, 1328 and Strack III, 268, 906. Rare. Thick flan with heavily hammered border.Very fine

From the estate of Dr. R. Alexander, Rochester / N. Y. and ex Duke of Argyll and F. S. Knobloch collections.

8 ) Nero, 54-68 A.D.Sestertius, 64 A.D. Laureate head r. Rv. Triumphal Arch of Nero, surmounted by emperor in quadriga, statue of Mars in niche at side, S-C. RIC 149. The edges have been hammered to create a contorniate. Yellow-brown over light pitting. Very Fine. (200-300)

9) COMMODUS. 177-192 AD. Æ Proto-contorniate Sestertius (30mm, 24.04 g). Struck 192 AD. Bare-headed and draped bust right / Commodus standing left, crowned by Victory, clasping hands with Serapis over altar; Isis standing right, holding sistrum, next to Serapis. RIC III 614b; Cohen 595. Fair, green patina. From the Garth R. Drewry Collection. Ex Knobloch Collection (Stack's, 1-3 May 1980), lot 1405; Duke of Argyll Collection.

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Con questo penso di aver concluso la mia ricerca, anche per... mancanza di fonti (... biblio...).

Ringraziando Adolfos per l'apprezzamento,

Mi piacerebbe che alla fine della tua fatica parlassi anche delle tecniche usate per tale tipologia.

ribadisco un mio cortese invito a

qualche gradita ed interessante integrazione da parte dei "senior-forumisti".

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65
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Riporto un post di Minerva datato 26 settembre 2008:

Approfitto delle belle immagini di alcuni contorniati per riportare qualcosa circa queste pseudo-monete prodotte nel periodo che va dall'imperatore Costanzo II ad Antemio. I contorniati vennero prodotti in bronzo sia mediante coniazione che per fusione e presentano spesso dei graffiti. Il loro peso oscilla dai 20 ai 40 grammi ed al dritto hanno come tipo un busto; al rovescio presentano, invece, scene varie e molte di esse alludono ai giochi del circo.

I ritratti presenti al dritto citano in maniera varia il mondo dell'antichità greca: Alessandro Magno, Omero, Pitagora o gli uomini dell'alta cultura romana come il poeta Orazio. Vi si riscontrano anche rappresentazioni di divinità e ritratti di imperatori storicamente antecedenti come Nerone e Traiano. I ritratti degli imperatori, infatti, non sono necessariamente coevi a quelli della produzione del manufatto.

Il solco che segue circolarmente la circonferenza del campo venne procurato mediante il tornio ed ha fornito il nome moderno di "contorniati".

Tali bronzi sono stati probabilmente confezionati da officine private e si deduce ciò dai numerosi errori presenti nelle legende, soprattutto in quelle che prevedevano la traduzione di termini greci. La qualità stessa dell'incisione è spesso poco curata e non paragonabile all'alta qualità di quelle delle zecche dell'Impero.

Le ipotesi circa la funzione dei contorniati sono sempre state numerose e quello che risulta essere il maggiormente probabile collegamento fra la loro natura ed il loro impiego è l'ambiente del circo-spettacolo.

A. Alföldi, in "Die Kontorniaten" propone una spiegazione molto originale di questi oggetti che, a suo giudizio, avrebbero rappresentato una forma di propaganda filopagana organizzata dall'aristocrazia anticristiana. I contorniati sarebbero stati, allora, dei doni distribuiti alla plebe all'inizio del nuovo anno.

Tale lettura suscitò molte dispute alimentate anche dal fatto che su diversi contorniati si ritrovano sia incise che graffite le lettere PE che alcuni (Margherita Guarducci, Il fenomeno del simbolismo alfabetico, in: Quaderni dell'Accademia Nazionale dei Lincei, 62, 1964, 475) considerano un'allusione a Petrus e quindi ad un'origine cristiana dell'oggetto. La lettura a favore della tesi dell'Alföldi fu quella di intendere PE come "Perennitas" oppure "palma et laurus" in virtù degli omaggi concessi ai vincitori dei giochi circensi.

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...27&Lot=1151

Enrico

Ciao

Illyricum

:)

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...Sempre confidando nell'intervento dei "senior" porgo agli stessi le seguenti considerazioni e quesiti:

Se ben riassumo esistono i Contoniati del IV secolo che ripropongono imperatori, mitologie, personaggi storici, direi quasi "mitici" del periodo delle origini o del Primo e Pieno Impero (una specie di "nostalgia" delle radici e della Gloria perduta?). Oltre a questi ci sono le figure di aurighi che dovrebbero rappresentare una sorta di "premi" al valore ed alla vittoria degli stessi.

Una seconda serie, chiamata "proto o pseudo contorniati" sono dati da AE Medaglioni di produzione imperiale e talvolta provinciale (v.Antinoo) che presentano una specie di contornatura marginale.

Quindi per Contorniati si intenderebbero i primi con i significati di cui sopra, i secondi sarebbero tali solamente in termini "descrittivi" della presenza del rilievo marginale su un AE Medaglione. Il rilievo marginale aveva il fine di risaltare il rilievo contenuto? E sarebbero comunque dei medaglioni al pari degli altri non contorniati o avrebbero avuto un significato diverso? (vedi la discussione sui Medaglioni nella sezione imperiali)

Oltre ai soggetti e all'iconografia tra l'altro mi pare di notare una certa "sommarietà" nella ritrattistica dei Contorniati del IV secolo (si veda ad esempio i ritratti di Traiano, talvolta simile a Nerone) rispetto a quelli proto-pseudo contorniati, quasi che in epoca tarda la somatica dell'imperatore rappresentato passi in secondo piano rispetto all'importanza del messaggio espresso dal conio stesso. Non penso infatti che mancassero dei modelli cui riferirsi per ottenere ritratti più corrispondenti alla vera fisionomia dell'imperatore stesso.

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65
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Premetto che non sono realmente esperto della materia . Quei pochi esemplari che ho avuto la fortuna di poter maneggiare non mi hanno fornito sufficienti informazioni per poter fare un’analisi utile a riguardo , anche per una cronica mancanza di bibliografia . Da quello che ricordo si trattava di pezzi ottenuti tramite tecnica di fusione . E probabilmente questo spiegherebbe almeno in parte la mediocrità dei ritratti imperiali. Molti anni orsono durante uno scambio di opinioni con il compianto Remo Cappelli , lo stesso mi spiegò che a suo parere , i contorniati altro non fossero che pedine da gioco , le cui funzioni si sono perse nel tempo . Sempre dal suo punto di vista , il bordo rialzato esterno serviva per proteggere l’iconografia dallo sfregamento contro la superficie piana d’appoggio . Chiaramente ora la numismatica ha fatto passi da gigante e gli studi sicuramente avranno portato a nuove soluzioni a riguardo . Quindi perdonatemi e prendiamo quello da me scritto solamente come una curiosità .

Ciao

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...Da quello che ricordo si trattava di pezzi ottenuti tramite tecnica di fusione . E probabilmente questo spiegherebbe almeno in parte la mediocrità dei ritratti imperiali...

Certamente la totalità o quasi dei Contorniati del IV° secolo proposti sembra ottenuta per fusione e ciò spiegherebbe la "pastosità", la mancanza di dettagli dei ritratti.

Viceversa alcuni dei pseudo - proto contorniati più recenti sembrano certamente ottenuti per coniazione (es. Nerone porta Tempio di Giano) come, se ben ricordo, gli AE Medaglioni che presentano talvolta una qualità ritrattistica notevole per dettagli.

Anche Minerva afferma nel succitato post:

I contorniati vennero prodotti in bronzo sia mediante coniazione che per fusione e presentano spesso dei graffiti.

Ciao

Illyricum

:)

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Ti ringrazio per la risposta in quello che mi sembrava il " silenzio degli innocenti ". Effettivamente gli esemplari fusi appaiono come i più tardi della tipologia . Dalle immagini che hai postato qualche esempio è coniato . Mi chiedo se è stato usato il conio di un normale sesterzio ( il Nerone a cui ti riferisci lo sembra ) su un tondello preventivamente preparato per lo scopo . Sarebbe interessante poter definire se l'uso di di queste tipologie fosse lo stesso di quello fuso . Ho notato anche esempi incisi a mano direttamente dalla manovalanza . Perchè queste differenze tecnologiche ?

Grazie di nuovo

Adolfo

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Complimenti per la ricerca e per le belle immagini di "exonumia romana" un campo (per me) semisconosciuto, ma indubbiamente molto interessante, immagino che certi esemplari dovessero essere dei veri gioiellini, forse una sorta di medaglioni (multipli) un po' più economici.

Nel mio piccolo provo ad aggiungere qualcosa, citando un passo dal libro:"La moneta greca e romana" Di Francesco Panvini Rosati ed Herbert Adolph Cahn.

“... Non sappiamo se i contorniati sono pezzi commemorativi, donati dagli organizzatori agli amici e agli ospiti, o se erano anche venduti in occasione dei giochi. Sebbene essi siano stati trovati per lo più a Roma e in Italia, si trovano anche altrove, specialmente in città che furono residenza imperiale. Pertanto sembra certa la loro connessione con i grandi giochi organizzati per le elezioni alle cariche principali. A questo fatto si somma un altro problema: in che modo venivano prodotti i contorniati e quale era la loro posizione giuridica? La fattura di molte serie coniate rivela un evidente affinità con la produzione bronzea della zecca di Roma. Questa era soggetta alla giurisdizione non del ‘praefectus urbis’, bensì del ‘comes sacrarum largitionum’: la responsabilità della coniazione era concentrata in definitiva nella corte imperiale. Se pure i contorniati venivano prodotti nella zecca di Roma come prodotto commissionato a parte, ciò richiedeva uno speciale permesso; si deve anche considerare che il materiale usato, il bronzo, non godeva di nessuna speciale protezione da parte dello Stato, come avevano al contrario i metalli preziosi. Alcune serie molto più recenti e i prodotti speciali con la tecnica del niello e dell’intaglio venivano prodotti di certo in officine specializzate nel lavorare il metallo esterne alla zecca. Le domande sui contorniati attendono ancora una risposta e i problemi che ci pongono non sono stati risolti…”

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Prima di ogni cosa vorrei fare i complimenti a Illyricum per l'ottimo lavoro, come sempre del resto ;).

Indubbiamente la vera natura dei contorniati credo sia ancora un bel mistero e, fino ad oggi, sono state fatte solo molte ipotesi, che avete già riportato sopra ma, probabilmente, l'argomento è ancora poco studiato e forse occorre attendere la pubblicazione di altro materiale inedito. A tal proposito vi consiglio di procurarvi il catalogo della mostra di Novara dove erano esposti alcuni contorniati e un protocontorniato molto particolare.

Questo è stato realizzato "orlettando" il bordo di un sesterzio di Galba che è poi stato ripreso a bulino per riscriverne la legenda e per aggiungere alcuni particolari tra i quali la corona di alloro sulla testa dell'imperatore e una palmetta al rovescio, entrambi in argento. Una vera opera di gioielleria.

In questi anni mi sono concentrato sullo studio dei proto-contorniati o martellati per tentare di dargli un senso.

Ho notato che talvolta la moneta è stata "orlettata" con il risultato che il bordo ottenuto risulta molto regolare e la moneta quasi perfettamente circolare; altre volte invece la moneta è stata martellata sui bordi in maniera molto più artigianale.

Il concetto del bordo a protezione del rilievo non è plausibile secondo me dal momento che tanti martellati hanno rilievi bassissimi e spesso rovesci inesistenti. Spesso ho notato che sono state utilizzate monete circolanti già da molti anni e infatti è possibile trovare martellati precedentemente contromarcati.

Anche il diametro non è una costante e infatti ho visto martellati ottenuti da medaglioni, sesterzi ma anche piccoli bronzi.

Di seguito inserisco una carrellata di martellati dei quali vorrei discutere insieme a voi:

post-66-095394600 1286956387_thumb.jpg

post-66-022609400 1286956401_thumb.jpg

post-66-034454600 1286956416_thumb.jpg

post-66-063565100 1286956749_thumb.jpg

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Ecco un altro martellato di Caludio con tanto di contromarca NCAPR. Notare come il rovescio risulta spesso illeggibile.

post-66-024344800 1286976389_thumb.jpg

Per concludere inserisco anche questo asse di Nerone... il perchè ve lo spiego in un secondo momento :)

post-66-023037300 1286957233_thumb.jpg

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DE GREGE EPICURI

Caro Andrea, grandissimi complimenti per il tuo lavoro, che spero possa passare rapidamente ai "Manuali" della Moneta. Però, guarda che anche un articolo cartaceo non guasterebbe...benchè qui siamo su un sito web, credo di poter dire che sto rivalutando la carta! Non avrà la stessa durata delle lapidi scolpite (o dei contorniati), ma sicuramente durerà più a lungo dei messaggi in rete.

Credo di far parte dei seniores, ma in questo campo specifico sono analfabeta. La mia formazione è in gran parte fatta "sul campo", e purtroppo i contorniati li ho visti solo nelle opere di F.Gnecchi, e su qualche catalogo d'asta; forse, uno o due in un museo. E per i martellati sono più o meno allo stesso livello. Ti confesso anche che al Museo di Aquileia non sono ancora ritornato (l'ho visto anni fa, quando la parte numismatica attuale non era presente). Perciò, la maggior parte dei quesiti che tu poni mi suonano del tutto nuovi, anche se molto interessanti e plausibili. Per avere qualche opinione, quindi, devo digerire un po' la materia, e rivedere con più calma l'abbondantissimo materiale che ci hai fornito.

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