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Risposte migliori

Inviato

Buongiorno a tutti,

ho il piacere di postare le immagini di questi due rari cavallo della zecca di Sora a nome Pier Giampaolo Cantelmi per Carlo VIII re di Francia, entrambi di 2° tipo.

Mi preme premettere che, purtroppo, le scansioni penalizzano molto entrambe le monete, dal vivo molto più gradevoli.

Nella prima immagine, al dritto, la legenda CAROLVS:REX:FR. Nel campo, stemma di Francia coronato, parte superiore dello stemma lineare.

Al rovescio, nel campo una croce inscritta in un cerchio, la legenda è PE:I:PΛ:CΛ:SO:ΛL:DVX

Rispetto alla foto presente nel catalogo Lamoneta, tra le parole troviamo quindi : e non °.

Diametro 1,7 mm. Per il peso attualmente non sono attrezzato, si è rotto il bilancino.

post-2551-071958000 1286612232_thumb.jpg


Inviato

allego a parte la foto del rovescio, in quanto ho superato le dimensioni consentite

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Inviato

Mi piacerebbe confrontare il cavallo postato, con questo suo fratellino.

Come si vede, sebbene le monete dovrebbero essere entrambe di secondo tipo, in quanto la legenda è sempre CAROLVS°REX°FR (ma con il puntino singolo a separare le parole) vi sono differenze stilistiche. Lo scudo del simbolo di Francia è più largo, più corto e termina in modo meno appuntito. La parte superiore dello scudo, infine, è curva e non lineare.

La moneta si presenta, inoltre, più piccola nel suo complesso, con un diametro di ca. 1.55 mm, sebbene ciò potrebbe essere imputabile ad una più evidente tosatura.

post-2551-010657200 1286612434_thumb.jpg


Inviato

Il rovescio è invece uguale a quello della prima moneta, fatta eccezione per il puntino singolo e non doppio che separa le sigle della legenda.

Mi piacerebbe ascoltare i parere di voi esperti, facendo appello soprattutto a Fedafa, il maestro della zecca di Sora.

Grazie, un saluto,

brozzi

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Inviato

ciao Brozzi,

le tipologie e le varianti che hai postato sono già note, anche se il secondo è di stile particolarmente "rozzo" e per questo interessante.

Monete sicuramente di grande fascino e buona rarità.

Peccato che non riportino la legenda ALB SO ;-).

Complimenti per le monete.

ciao ciao


Inviato

Peccato che non riportino la legenda ALB SO ;-).

già! sarebbero state un pelo più interessanti, vero? ;)


Inviato (modificato)

Per questa tipologia di monete le varianti sono diverse sia per quanto riguarda l'interpunzione che la legenda. Per esempio la parte superiore dello stemma può essere lineare, curva o a punta o la croce inscitta o meno in un cerchio lineare.

Questo a dimostrazione che nonostante il breve periodo in cui furono coniate, furono approntati diversi conii. A mio avviso l'utilizzo di diversi conii è da attribuire alla scarsa qualità degli stessi e quindi facile rottura e quindi successiva sostituzione.

Ultimamente ho avuto modo di vedere un ALB SO... sicuramente affascinante.

Per il maestro della zecca di Sora... :blush: ... semplice appassionato.

Caro Brozzi, quando torni in terra ciociara manda un MP che magari si prende un caffè assieme.

Modificato da fedafa

Inviato

Visto che c'è Fedafa in giro..... :P Ma è vero che i Cantelmi avevano coniato a Sora anche durante il dominio angioino intorno al 1460 senza averne il privilegio?


Inviato (modificato)

E già!!!

Fu sempre lui... il bellicoso Per Giampaolo Cantelmo!

Appoggiando la venuta di Giovanni d'Angiò, partecipò attivamente alla Congiura dei Baroni, anche se furbescamente (ed anche perchè imparentato) riuscì a salvarsi dalla vendetta di Ferdinando I d'Aragona. Le sue azioni nel territorio sorano e limitrofo, oltre che del re scatenarono l'ira anche del papa che mandò un esercito contro di lui e nella battaglia di Castelluccio (l'odierna Castelliri), il Cantelmo ebbe anche il coraggio di schernire l'esercito papale "En… Ecclesiasticum exercitum… Sinite veniant, cum fœminis pugnamibus: divides nos prœdas faciet: video pallere aliquos, quid timeli?... Religio vobis metum incutit, et inane Papœ nomen veremini, quem Christi Vicarium vocant? Vana superstitio est", ma l'esito della battaglia non gli fu favorevole. Sconfitto chinò il capo e si dichiarò fedele a re Ferdinando I... ma solo per riprendere le sue scorribande. Il Tuzii nella sua opera Memorie istoriche massimamente sacre della città di Sora scrive: "Tutto promise Pietro ma poi nulla osservò. Anzi passato il pericolo, divenuto più fiero, si mosse ad infestare lo Stato Ecclesiastico, talmente che volendo Pio (II), per isfugire ai caldi estivi di Roma, passare alle frescure di Tivoli, il sopradetto Duca di Urbino gli rappresentò, che, sarebbe molto pericoloso quel soggiorno mentre il Duca di Sora infestava il Lazio con frequenti scorrerie. Perciò il Pontefice risoluto di punir efficacemente la contumacia del detto Duca, gli spedì contro con forte armata Napolione Orsino..." . L'esercito papale sconfisse nuovamente le truppe del Cantelmo ed il papa accordando la resa al duca di Sora chiese la restituzioni dei territori che "aveva conquistato ai monaci di Montecassino, alla Marchesa di Pescara, e al suo fratello Conte di Popoli, che ritornasse fedelmente alla parte di Ferdinando, che cedesse alla Chiesa Romana, Sora, Arpino, l’Isola, Castelluccio, Casalvieri, Fontana, con molte altre terre e castelle, che per se ritenesse solo alcuni pochi e piccoli luoghi".

L'accordo di pace fu firmato il 10 giugno del 1463 in una chiesa ad Arpino.

Credete che il Cantelmo si sia ravveduto??? Intanto da alcuni documenti risulta che si firma Sorae Albetique dux , quindi continua a mantenere il titolo e all'inizio della 2° congiura dei baroni, nel 1487, si schiera nuovamente con la fazione angioina assieme ai suoi tre figli (interessante leggere a proposito D. SANTORO, Della vita e delle opere di Mario Equicola, Chieti, 1906 in cui si suppone che l'Equicola sia figlio illegittimo del Cantelmo). Ferdinando I sconfigge nuovamente i baroni ribelli e questa volta il Cantelmo e i figli fuggono per evitare sorte peggiore e vengono accolti in alcune corti italiane.

Passa qualche anno e il Cantelmo, che pare si fosse rifugiato in Francia, torna all'assalto nonostante l'età avanzata assieme all'esercito di Carlo VIII, ma anche in questo caso, con il rientro precipitoso del re francese in patria, i sogni di gloria dell'ormai vecchio duca di Sora si infrangono. Nonostante una resistenza all'assedio alle truppe aragonesi guidate da Consalvo di Cordova, i difensori di Sora, capitanati da Mario Equicola si arrendono, ma solo dopo che la resa viene appoggiata proprio dal Cantelmo. L'assedio si sposta ad Olveto (Alvito), ma anche qui la fine è scontata (in proposito è interessante leggere quanto riportato in G. B. CANTALICIO, Delle guerre fatte in Italia da Consalvo Ferrando Aylar di Cordova detto il Gran Capitano).

Il Cantelmo è sconfitto definitivamente ma "pur di non chinar la fronte al vincitore, preferì andar ramingo e morir nell’indigenza, non si sa neppure dove" .

Durante la prima congiura dei Baroni a Sora Pier Giampaolo Cantelmo fece coniare arbitrariamente dei Bolognini d'argento (molto rari) scengliendo un nominale che trovandosi Sora al confine con lo Stato della Chiesa era noto e quindi circolava e veniva accettato da tutti.

Il primo che attribuì il bolognino a Sora fu il Pfister (I. G.PFISTER, Unique coin of Sora struck in 1462 when the duchy of Sora became annexed to the patrimony of St. Peter, in Numismatic Chronicle) seguito dal Cartier (E. CARTIER, Monuments Numismatiques de l’expédition de Charles VIII en Italie, in Revue numismatique francais 1848) , ma ambedue commisero l’errore di assegnare queste monete ad un’emissione della Chiesa interpretando la legenda del D/ come PETRVS ET PAVLVS invece che PETRVS IO PAVLVS e confondendo, dunque, il nome di Pier Giampaolo Cantelmo con quello dei santi Pietro e Paolo. Sarà poi il Lazari a chiarire la legenda ed attribuire giustamente il bolognino al Cantelmo nel periodo compreso tra il 1459 ed il 1461.

Invece durante il periodo di Carlo VIII fece coniare dei cavalli in rame oggetto della discussione.

Qui si possono osservare le monete http://www.lamonetapedia.it/index.php/Sora

Non postate più di queste discussioni altrimenti non riesco a trattenermi e vedete quanto scrivo... rischio di diventare noioso :P

Per Liutprand... ho accettato la tua provocazione :) e spero di essere stato esauriente nella risposta... ma appena ci incontriamo mi devi un caffè :D.

Modificato da fedafa
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Inviato

Bravo, 8+............e guarda che sono........ stretto di maniche.


Inviato

Bravo, 8+............e guarda che sono........ stretto di maniche.

spero che non ti riferivi al caffè

hahahha


Inviato

Caro Brozzi, quando torni in terra ciociara manda un MP che magari si prende un caffè assieme.

Senz'altro Fedafa.. ti devo anche io un caffè ;)


  • 4 anni dopo...
Inviato

Discussione interessante sulla zecca di Sora, considerando che Sora (FR) era parte del Regno di Napoli e un tempo era in provincia di Terra di Lavoro, ho ritenuto opportuno assegnargli il tag CAMPANIA. Che ne pensate?


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