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Risposte migliori

Inviato

Secondo me un BB ci sta. Considera che nella stragrande maggioranza dei casi la si trova in MB. Bella monetina. Avresti potuto postare questa domanda nell'apposita sezione Prossime Aste ma essendo una moneta napoletanissima penso che vada bene anche qui.


Inviato

ci sta anche qualcosa di piu` di BB per questa secondo me

BB+ senza problemi

qSPL a essere di manica larga , la moneta ha circolato pochissimo


Inviato

ci sta anche qualcosa di piu` di BB per questa secondo me

BB+ senza problemi

qSPL a essere di manica larga , la moneta ha circolato pochissimo

Considerando che è molto raro trovarla in BB è già una gran cosa.

Ma il BB è BB!

I riccioli e il cartiglio al rovescio sono chiari.

Ovviamente nessuno la pensa allo stesso modo sulla conservazione ma questo tuo discorso mi fa capire che in ogni caso hai ben capito la vera rarità di alcune monete napoletane. Bravo!


Inviato

Una delle mie preferite, trovarla in questo stato di conservazione è sempre molto ma molto difficile.

Un po’ come il Grano, o la pubblica, per il tornese un discorso a parte................

Quando si vedono tutti i capelli, siamo d'innanzi ad un "vero" BB, ovviamente privo di botte o corrosioni tipico di questa monetazione.

Per la tipologia e per la minor frequenza di apparizione, rispetto all'altro rame, direi il solito + di merito... ;)

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Inviato

Una delle mie preferite, trovarla in questo stato di conservazione è sempre molto ma molto difficile.

Un po' come il Grano, o la pubblica, per il tornese un discorso a parte................

Quando si vedono tutti i capelli, siamo d'innanzi ad un "vero" BB, ovviamente privo di botte o corrosioni tipico di questa monetazione.

Per la tipologia e per la minor frequenza di apparizione, rispetto all'altro rame, direi il solito + di merito... ;)

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Caro Eralce62, stasera voglio parlare con te di arte. Sul Gigante il rovescio di questi nominali in rame di Carlo di Borbone sono descritti con "CORNICE BAROCCA", visto che sei un esperto d'arte, sei d'accordo con questa denominazione o andrebbe variata? Essendo alla metà del '700 si dovrebbe parlare di Rococò (da non confondere con Roccocò :lol: ) e non più di Barocco, quest'ultimo inizia nel '600 e termina verso il II o III decennio del '700. Da quel che so io il Rococò ha linee più sobrie e meno fastose del Barocco. In biblioteca ho alcuni volumi della Electa di Enrico Colle, il massimo esperto di mobili e arredi antichi, e per questo ho fatto i dovuti confronti. La cornice/cartiglio al rovescio mi sembra che rispecchi tutti gli elementi che caratterizzano il gusto Rococò. Cosa mi sai dire al riguardo?


Inviato

Complimenti per la giusta osservazione, concordo pienamente sull’uso improprio del termine Barocco per alcuni elementi decorativi, come in questo caso la famigerata cornice, che contraddistinse la monetazione in rame di Carlo di Borbone.

Come ben sai se vogliamo essere pignoli dovremmo far presente che la nascita del Rococò avvenne nei primi anni del settecento in Francia, e fiorì sino alla metà del secolo in tutta Europa, per poi dar spazio a quel suggestivo periodo storico-artistico chiamato Neoclassicismo….

Ritornando ad una delle massime espressioni artistiche, il famigerato Rococò, per alcuni oggetto di mistero, va ricordato che diede la possibilità alle corti di mezza Europa, di entrare in continua competizione, facendo lavorare come mai non era accaduto sin d’ora oltre i più grandi artisti, anche le maestranze specializzate nelle arti decorative, dando maggior lustro alle Regie ed ai palazzi.

Questo inconfondibile periodo storico, va ricordato come una sorta di evoluzione del Barocco, che aveva inondato di Chiese, piazze e fontane il territorio, evolvendo lo stato delle città, creando una riqualificazione urbana così massiccia mai prima fatta se non con l’Impero Romano.

Tale status, ebbe con il passar degli anni l’esigenza di dover in qualche modo coronare, il grandissimo lavoro del Bernini e del Borromini, qualcosa mancava per portare a termine quelle grandiose opere che contribuirono a far grande il nostro paese.

I grandi maestri iniziarono con l’abbellire ancor di più le facciate delle chiese attraverso elementi decorativi, nuovi, gli interni si riempirono di affreschi del Tiepolo, e sculture del Serpotta , vennero edificati importanti palazzi come la Palazzina di caccia a Stupinigi, realizzata dal Juvarra, insieme ai fantastici quadri dei più grandi vedutisti, il Canaletto e il Guardi, ed infine un plauso anche al grandissimo Piranesi architetto e sublime incisore di vedute uniche!!!!!!!!

Come al solito mi sono perso in quell’incantevole atmosfera ricca di “Capricci” termine coniato per identificare il vero stile Rococò, che come dimostra questo breve e succinto racconto diede una ventata di freschezza a tutta l’Europa appagando in modo ineguagliabile tutto il panorama culturale del periodo.

Dimenticavo per ultimo il grandissimo lavoro degli ebanisti che hanno contribuito , attraverso una delle più considerevoli manifestazioni di stile, il famoso Luigi XV, di strema raffinatezza e con armonie di curve, ad arredare le grandiose Regie settecentesche.

Infine per ritornare alla famigerata cornice del nove cavalli di Carlo, ciò che evidenzia maggiormente lo stile rococò e la presenza della famose curve a “S”, elemento che erano la base della bellezza e della grazia presenti in arte e in natura, tipiche e uniche del Rococò.

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Inviato

Complimenti per la giusta osservazione, concordo pienamente sull'uso improprio del termine Barocco per alcuni elementi decorativi, come in questo caso la famigerata cornice, che contraddistinse la monetazione in rame di Carlo di Borbone.

Come ben sai se vogliamo essere pignoli dovremmo far presente che la nascita del Rococò avvenne nei primi anni del settecento in Francia, e fiorì sino alla metà del secolo in tutta Europa, per poi dar spazio a quel suggestivo periodo storico-artistico chiamato Neoclassicismo….

Ritornando ad una delle massime espressioni artistiche, il famigerato Rococò, per alcuni oggetto di mistero, va ricordato che diede la possibilità alle corti di mezza Europa, di entrare in continua competizione, facendo lavorare come mai non era accaduto sin d'ora oltre i più grandi artisti, anche le maestranze specializzate nelle arti decorative, dando maggior lustro alle Regie ed ai palazzi.

Questo inconfondibile periodo storico, va ricordato come una sorta di evoluzione del Barocco, che aveva inondato di Chiese, piazze e fontane il territorio, evolvendo lo stato delle città, creando una riqualificazione urbana così massiccia mai prima fatta se non con l'Impero Romano.

Tale status, ebbe con il passar degli anni l'esigenza di dover in qualche modo coronare, il grandissimo lavoro del Bernini e del Borromini, qualcosa mancava per portare a termine quelle grandiose opere che contribuirono a far grande il nostro paese.

I grandi maestri iniziarono con l'abbellire ancor di più le facciate delle chiese attraverso elementi decorativi, nuovi, gli interni si riempirono di affreschi del Tiepolo, e sculture del Serpotta , vennero edificati importanti palazzi come la Palazzina di caccia a Stupinigi, realizzata dal Juvarra, insieme ai fantastici quadri dei più grandi vedutisti, il Canaletto e il Guardi, ed infine un plauso anche al grandissimo Piranesi architetto e sublime incisore di vedute uniche!!!!!!!!

Come al solito mi sono perso in quell'incantevole atmosfera ricca di "Capricci" termine coniato per identificare il vero stile Rococò, che come dimostra questo breve e succinto racconto diede una ventata di freschezza a tutta l'Europa appagando in modo ineguagliabile tutto il panorama culturale del periodo.

Dimenticavo per ultimo il grandissimo lavoro degli ebanisti che hanno contribuito , attraverso una delle più considerevoli manifestazioni di stile, il famoso Luigi XV, di strema raffinatezza e con armonie di curve, ad arredare le grandiose Regie settecentesche.

Infine per ritornare alla famigerata cornice del nove cavalli di Carlo, ciò che evidenzia maggiormente lo stile rococò e la presenza della famose curve a "S", elemento che erano la base della bellezza e della grazia presenti in arte e in natura, tipiche e uniche del Rococò.

Ottimo intervento il tuo, visto quante notizie si possono estrapolare da un semplice link? Tanto per endere l'idea, questa è una cornice barocca, correggimi se sbaglio, quella dei nominali in rame di Carlo di Borbone sono già di gusto rococò perchè più lineari e armoniose.

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Inviato

Esattamente a confronto si evince subito la esuberanze e l'effetto scenico decorativo, portato all'eccesso. tipico del Barocco, di contro un gusto più ragionato e tendente alla ricerca raffinata degli elementi, in definitiva il Rococò uno stile, dove l'estetica rafforza maggiormente il concetto di razionalità attraverso il gusto.......


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