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IGNORED

stabilire conservazione monete medioevo


MassyGiovy7577

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Buona serata

Ogni tanto, in maniera ricorrente, riaffiora la problematica in questione; tra il serio ed il faceto desidero dirvi che mi sono sempre chiesto chi potesse essere quello "svitato" che ha determinato la scala di conservazione delle monete che va dal "B" (bello) al "Fdc" (Fior di conio) almeno in Italia. Non l'ho mai saputo e nessune delle persone alle quali l'ho chiesto me l'ha saputo dire.....è una scala covenzionale, mi è sempre stato risposto e non so nemmeno in quale Paese sia nata.

Certo che ci vuole una fantasia sfrenata per dire che una moneta è "B" (bella) quando, guardandola e girandotela tra le dita, vedi un dischetto informe e pressoché liscio; accidenti!

Bello è un aggettivo che, in tutto il mondo, ha una accezione ben definita....una cosa bella è gradevole, appaga il gusto di chi così la definisce....non parliamo poi se quella cosa viene definita bella o bellissima, ecc. ecc.

Tempo fa, qui sul forum, in una delle tante e ricorrenti discussioni su come si deve interpretare la nostra scala delle conservazioni, un amico (del quale - mi scuso - ma non ricordo il nome) disse una frase che per me fu illuminante. Fu come se mi si fosse squarciato il cielo e i miei nuvoloni pieni di dubbi furono fugati! :D

Disse - grosso modo - che la scala delle conservazioni in essere andava benissimo anche per le monete medioevali e anche per le classiche, proprio perchè nata per valutare quelle.

Ma allora c'è un motivo per il quale una moneta ridotta a rottame è definita "B" bella, proprio perchè è vecchissima, perchè è stata battuta a martello, perchè dimostra orgogliosamente con i suoi difetti ed imperfezioni la sua veneranda età, perchè è unica nella sua specificità e tutte queste considerazioni rappresentano un valore aggiunto che determina un giudizio più benevolo e trasformano un rottame di moneta in una bella moneta.

Finalmente, è avvenuta la quadratura del mio cerchio! :)

Questa ulteriore discussione dimostra, invece, che ognuno giudica la propria moneta secondo scienza e coscienza personale, secondo proprie valutazioni empiriche, secondo canoni e caratteri più o meno ferrei ....e il mio cielo si è di nuovo rannuvolato.

Una cosa certa però l'ho capita (e non da oggi): la nostra scala delle conservazioni viene usata differentemente a seconda dell'età della moneta che si sta valutando, a seconda del fatto che la valutazione venga effettuata dal proprietario o da terzi, a seconda del fatto che la valutazione venga fatta dal venditore o dal compratore, a seconda del fatto che la moneta sia comune o rara o rarissima, a seconda del metallo con il quale è stata prodotta ..... insomma, la solita coperta troppo corta che si tira da una parte all'altra a seconda della circostanza e convenienza.

Pertanto, detto quanto sopra, ritengo che continuerò a giudicare le monete secondo i miei criteri personali, le mie convinzioni ed il mio gusto e in barba ai dettami ed alle scale di conservazioni; lo farò orgogliosamente e semmai dovessi un domani (che spero arrivi il più tardi possibili) decidere di cedere le mie monete, andrò a "smusare" contro qualche differente realtà, quella del momento; insomma, farò come fanno tutti. ;)

Saluti

Luciano

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