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Inviato

Buonasera @@mangiafuoco,

la ringrazio per aver postato le immagini della moneta in oggetto. Sono quelle del pezzo in suo possesso?

Perché le dispiace se la mia ipotesi è sbagliata? non c'é nulla di cui dispiacersi. L'importante è essere arrivati a stabilire - almeno  per il momento - una verità.

D'altra parte, se legge bene quanto ho scritto, si trattava di un sillogismo ipotetico: se le monete sono autentiche, allora si devono attribuire al concordato; ma le monete non sono autentiche quindi... ecc. ecc.

Bontà sua, io non mi sono mai sognato di affermare con certezza che i pezzi delle due aste fossero autentici al di là di ogni ragionevole dubbio per cui una volta appurato che si tratta di falsi non mi dispiace affatto abbandonare quell'ipotesi.

L'unica cosa di cui mi dispiace è che lei non ne abbia fatto parola nel suo testo. E' vero che, come lei per primo pone in evidenza, non tratta del lavoro completo, però dal momento che in esso tratta delle monete con la "O croxata", forse sarebbe stato opportuno accennare almeno in nota anche a quell'ipotesi sul concordato del 1254.

D'altra parte, che a quel concordato c'abbia pensato, lo si capisce da quella data 1254-56 che lei propone proprio per le monete con la "O croxata".

Lei dice che si tratta di un "evidente errore di compilazione" e ne prendo atto. La frase che però antepone alla sua tabella ("Per maggiore completezza si riportano, qui di seguito, i tipi monetali emessi dalla zecca di Brescia dall’inizio della sua attività sino ai primi del xiv secolo, accompagnati da una proposta di nuova scansione cronologica ...") faceva  - e fa - però pensare il contrario. Anche perché la data 1254-56 compare per ben due volte sempre a proposito delle monete con la "O croxata" e siccome errare humanum est, perseverare autem diabolicum...

Naturalmente sto scherzando. La prego di non prendere troppo sul serio quanto ho scritto. Al contrario, mi permetta di farle i complimenti. Ho trovato il suo studio veramente molto interessante ("O croxata" a parte :D) e mi piacerebbe farle diverse domande su alcune cronologie che lei propone senza purtroppo avere lo spazio per approfondirle come dovrebbero (per esempio la datazione del "grosso coi tre santi").

 

Tornando ai grossi con la stella falsi, le sono grato per le foto anche perché  mi ha dato l'opportunità di confrontarle con un grosso di altra zecca, anch'esso falso e anch'esso con la stella a sei punte, e che a questo punto mi pare possa provenire dalla stessa "officina" di produzione.

 

Cordiali saluti, Teo

 

 


Inviato

Caro @@teofrasto,

grazie per i complimenti. Purtroppo come ho scritto nell'articolo il lavoro sulla zecca di Brescia che ho presentato è una minima parte di un lavoro più ampio che sto preparando ormai da anni e che prima o poi finirò (di questo passo peraltro sarà pronto quando uscirà la seconda edizione del MEC 12 :rofl: ).

Mi è stato chiesto di preparare questa pubblicazione da inserire negli Annali di Storia di Bresciana, promossi dall'Ateneo di Brescia, in una collettanea di studi su moneta, credito e finanza a Brescia dal medioevo all'età contemporanea.

Arrivandomi l'invito da un'istituzione tanto prestigiosa non ho potuto rifiutare e così ho messo insieme quello che era già pronto.

 

 

Il grosso del lavoro deve ancora essere pubblicato, e come dicevo prima o poi lo farò.

Quanto alla datazione del grosso coi tre santi, posso anticiparle queste considerazioni. 

Sulla data di inizio il Doneda ritiene che sia il 1306. Lo dice all'inizio di pag. 51 ... la quale per buoni indizi io penso che cominciasse a usarsi l'anno 1306. E poi alla fine di pag. 51 richiama una pergamena del 1306 ... ad rationem XXI soldis imper. monete brixie (deve intendersi della nuova) ... ma in realtà l'autore non spiega nè quali siano i buoni indizi nè perchè deve intendersi la moneta nova riferita a quel passo. 

Contrariamente a quanto fino ad oggi ritenuto ritengo invece che l'inizio della coniazione delle nuove monete sia da collocare subito dopo la morte di Berardo Maggi (16 ottobre 1308). Il primo documento in cui si trova citata la nuova moneta di Brescia è del 18 novembre 1308. In un documento di pochi mesi precedente, cioè del 13 maggio, si parla ancora di buona moneta di Brescia. In tutte le pergamene successive a quella del 18 novembre 1308 invece si distingue tra buona e vecchia moneta di Brescia. Per cui a mio avviso questo è l'inizio di produzione del grosso coi tre santi.

Ci sono altre circostanze che sembrano confermare questa mia ipotesi, ma mi consenta di lasciare un po' di suspense  :angel:

un caro saluto

 

mangiafuoco

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Inviato

Spero pubblichi prima del MEC, se no si va alle calende greche... 

Non vedo l’ora di leggerla. 

Ancora complimenti.

 

Un caro saluto, Teo


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