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IGNORED

Tessera per la teriaca


pozleo

Risposte migliori

Supporter

Non figura femminile come nella didascalia ma figura maschile di un pellegrino è la mia interpretazione del personaggio su questo tappo sigillo della CNG Electronic Auction 501.

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Lot 513. ITALY, Venezia (Venice). 17th century. PB Theriac capsule lid (24mm, 10.63 g). Produced by the All'Ultimà pharmacopia of Venice. (wheel) THERIACA FINA IN VENEZIA, female figure standing facing / Blank. U. Klein. "Von Paradies zu Paradies: Theriak und Theriak-Kapseln," SM 218 (June 2005), p. 40. VF.

Notare sul foglietto pubblicitario la scritta THERIACA FINA IN VENEZIA (con la zeta) come sulla capsula.

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Supporter

Il diritto va ruotato di 180° per portare la mela come nell’insegna perchè così sembrerebbe attratta dal cielo.

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WORLD
Italian States, Venezia (Venice) PB Theriac Capsule Seal. Circa 17th century. Produced by the Pomo d'argento pharmacy. THERIACA • F• FIN • AL • POMO • D'ARG • VEN •, apple / Blank. Cf. R. S. Badoer, La teriaca veneta, Storia Veneta 26 (2014), p. 45; for similar, cf. U. Klein. "Von Paradies zu Paradies: Theriak und Theriak-Kapseln," SM 218 (June 2005), pp. 35-42. 8.63g, 24mm.
Condition as seen.

Altrimenti non si spiega come Isaac Newton abbia potuto elaborare la teoria della forza gravitazionale dopo aver osservato una mela cadere da un albero nel suo giardino.

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Supporter

Buonasera,

ecco il Tappo circolare presente nel Catalogo Papadopoli del Museo Correr compilato dal Castellani.

Domenico

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Modificato da Oppiano
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Supporter

L’aquila bicipite è caratteristica dei tappi sigillo della spezieria Alla Testa d’oro di Trieste e la sua presenza al posto del Leone di S. Marco caratteristico dei tappi sigillo della spezieria veneziana indica l’appartenenza politica della città di Trieste all’Austria.

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Supporter
27 minuti fa, apollonia dice:

L’aquila bicipite è caratteristica dei tappi sigillo della spezieria Alla Testa d’oro di Trieste e la sua presenza al posto del Leone di S. Marco caratteristico dei tappi sigillo della spezieria veneziana indica l’appartenenza politica della città di Trieste all’Austria.

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Grazie mille, molto interessante. 

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Supporter

Confronto Trieste Aquila bicipite (sfondo nero) e Venezia-Leone di S. Marco

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apollonia

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Supporter
3 minuti fa, apollonia dice:

Confronto Trieste Aquila bicipite (sfondo nero) e Venezia-Leone di S. Marco

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apollonia

Si nota la differenza!

 

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Supporter
Il 14/11/2019 alle 18:32, apollonia dice:

The other side is like this?

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Acquistato oggi all’asta Ranieri

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Supporter
Il 31/10/2021 alle 18:33, apollonia dice:

Acquistato oggi all’asta Ranieri

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Bello.
Domenico

Modificato da Oppiano
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Supporter
Il 31/10/2021 alle 18:37, Oppiano dice:

Bello. Domenico

Grazie.

Non ci tenevo più di tanto perchè non ha nulla a che vedere con la teriaca. Ma avendolo casualmente citato in questa discussione, ho fatto un'offerta.

apollonia

Modificato da Oppiano
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Supporter
Adesso, apollonia dice:

Grazie.

Non ci tenevo più di tanto perchè non ha nulla a che vedere con la teriaca. Ma avendolo casualmente citato in questa discussione, ho fatto un'offerta.

apollonia

Fatto bene!

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Gettone ricevuto.

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Gettone di argomento veneziano, XVI sec. Piombo: 37,1 g, diametro 36 mm, spessore 3-4 mm. D/ SANTVS MAR(CVS) A GRAC(   ). San Marco. Rozzo busto a destra. Bordo in rilievo. R/ SANTVS MARCVS VENEC(IARVM). San Marco di Venezia. Due figure di animali sedute di fronte. Bordo in rilievo. Gettone fuso prodotto a Venezia – Coll. Voltolina N. 787.

apollonia

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  • 4 settimane dopo...
Supporter

Buona serata

Cari Amici "teriacanti", posso dire che ora sono "dei vostri"; ho il mio primo tappino in piombo che mi è stato regalato da un Amico e del quale farò seguito con una foto.

Ho scritto non poco in questa discussione nel corso degli anni, ma senza mai avere tra le mani un tappino; ho quindi riletto tutto quanto è stato postato (che fatica, quanti anni .....) per avere idea di cosa avevo tra le mani.

Malauguratamente tantissime foto di tappini, quelle postate attraverso Tinypic o simili programmi esterni, sono andate perse. Peccato!

Il mio tappino è simile a quello postato, a suo tempo, da @pozleo (vedasi post 30), con l'avvertenza che, guardando il mio, la scritta estrapolata non è ARCO, ma ANCO. Cosa ulteriormente "strana" è che sia quello di pozleo, sia il mio,  mi pare abbiano la stessa lesione a "V" a destra guardando il leone.

Da quanto hai scritto, Giampiero @apollonia questa tipologia di tappino dovrebbe essere una imitazione, stante il fatto che il leone non è mai stato utilizzato nella forma "frontale" o, come si dice numismaticamente, in "maestà" o in "moeca" come dicono i veneziani, ma solo "stante" nella sua interezza, rivolto verso sinistra.

Me lo confermi?

Grazie e saluti

 

 

Tappo Theriaca 2.jpg

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Supporter

Ciao Luciano,

il tuo è un tappo sigillo storico di questa discussione, dove è comparso nel 2010. È certo che serviva da chiusura ermetica di un contenitore della stessa lega metallica: il punto è se il contenuto poteva essere teriaca in forma di elettuario o di soluzione.

Sappiamo che la teriaca era prodotta dalle cosiddette “spezierie triacanti” e che ciascuna di esse marcava il proprio prodotto confezionato in bossoletti metallici con l’immagine della sua insegna riprodotta sul coperchio e circondata da una scritta con i nomi della spezieria e del farmaco.

Il fatto è che a mia conoscenza non c’era una spezieria all’insegna del leone “in moléca” (pronunciato “in mo'eca” e anche scritto “in moeca”). Il leone è accovacciato e posizionato frontalmente con le ali spiegate a ventaglio, assumendo un aspetto simile al granchio con le chele aperte da cui ha preso “moléca” che in veneziano è il nome dei piccoli granchi nel periodo di muta. Questa versione del Leone di san Marco è molto usata su spazi ridotti per la compattezza grafica, soprattutto su monete, sigilli, stemmi ecc.

Sui tappi sigillo della teriaca lo si può trovare in versione “mini”, come quella sul tappo della spezieria “Allo Struzzo d’Oro”.

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Che il tappo sigillo su cui il Leone compare da solo, circondato dal nome del Santo come in alcune monete veneziane, sia della teriaca rimane da dimostrare.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...

Ich habe vier Verschlüsse mit dem Löwen Markus in meiner Datenbank. Nur der geflügelte Löwe ist dort im Profil zu sehen.

das letzte Foto stammt aus einem polnischen Detektoristenforum.

Die Bilder des ersten und letzten Verschlusses sind sehr wild und wirken wie Imitationen. Den schönsten Verschluss sieht man auf Foto 3, wo man auch das aufgeschlagene Buch sehr gut erkennen kann. 

L'iscrizione varia, il più delle volte si legge EX OFFICINNA SANTO MARCO, sul pezzo polacco c'è scritto THERICA VENEC S. MARCO.

Markuslöwe (2) .jpg

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Screenshot 2021-12-14 001846.jpg

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Modificato da Gratian
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Supporter

It is logical to assume that the closure of a teriaca container bore the name of the precious medicine contained. Therefore the Polish piece, with the inscription THERIACA.VENEC.S.MARCO, is a theriac seal lid, but not an authentic one, judging by the stylised lion, which has nothing to do with the one on the insigna of the spezieria "Al S. Marco" in Venice.

It follows that seal lids with the inscription EX OFFICINNA SANTO MARCO should not have been those of the teriaca containers.

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Grazie per i pensieri sulle quattro chiusure mostrate.

Nel caso del pezzo polacco, sono d'accordo che non è certamente una chiusura originale Venicetheriak, ma probabilmente un'imitazione come una prima forma di contraffazione del prodotto o pirateria del marchio. Proprio come sappiamo dalla testa d'oro e dai due mori dai ritrovamenti nei Balcani e in Grecia.

Tuttavia, devo dissentire sul fatto che gli altri tappi o i contenitori su cui sono stati fatti i tappi non contengano una triade di Venezia. Solo perché la parola triaca manca sulla chiusura non significa che il contenitore non contenesse triaca. È del tutto plausibile che il piccolo spazio disponibile sul tappo sia stato piuttosto utilizzato per far capire che il contenuto è un prodotto ufficiale di Venezia che ha la massima consacrazione della EX OFFICINNA SANTO MARCO ed è quindi non solo altamente efficace ma anche puro e non adulterato.  Questa è ancora oggi l'arte suprema della pubblicità, trasmettere il messaggio centrale di un prodotto che tutti conoscono comunque senza necessariamente nominare il prodotto.

Mi piacerebbe sentire altre opinioni dai lettori. 

 


 

Modificato da Gratian
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Supporter

Buon pomeriggio @Gratian.

Venezia è stata una delle più importanti e antiche Città che ha sfruttato sempre e al meglio quello che oggi chiamiamo "marketing".

Una città che riassumeva in se il "mondo"; viaggiatori, commercianti, imprenditori, turisti, ecc. ecc. che venivano dall'Africa, dal Nord Europa, dall'Est e dall'Ovest e tanto di questo "mondo" non sapeva né leggere, né scrivere, ma si affidava al disegno e questo Venezia lo sapeva bene, tanto è vero che anche l'iconografia delle sue monete è molto ripetitiva; spesso si dice "ingessata".

Venezia ha sempre codificato le sue rappresentazioni fissandole nel tempo e così anche il Leone doveva avere caratteristiche conosciute e riconoscibili in 3/4 tipologie a seconda del messaggio che doveva dare.

Il Leone presente nei tappi di theriaca che hai postato non rientra nella tipologia accettata da Venezia.

E' un Leone di imitazione come spesso si trovano.

saluti

Luciano

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Credo che ci stiamo fraintendendo: sì, l'esemplare polacco è un'imitazione. Probabilmente anche quella della prima foto, che si riconosce dalla rappresentazione primitiva, che non sarebbe stata certamente nell'interesse degli ispettori ufficiali di Venezia.

Gli altri due esempi, specialmente quello della foto n. 3, sono a mio parere triaci di Venezia. Il leone serve come marchio di fabbrica e proprio perché la maggior parte della gente dell'epoca non sapeva leggere bene o per niente, la parola triaca non deve necessariamente apparire su una chiusura per essere una chiusura triaca. 

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Supporter

In "Cenni Storici sulla farmacia veneta" del Dian è riportata l'insegna della Spezieria "Al S. Marco" che appartiene al gruppo delle farmacie storiche attive tra il Seicento e l’Ottocento non localizzate.

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A mia conoscenza non sono riportate capsule teriacali con questa immagine, mentre il Leone di San Marco verso sinistra appare anche su questa medaglia tessera della teriaca pubblicata dal Voltolina.

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Sul tappo sigillo raffigurato con il rovescio al post # 816 il Leone di San Marco è rivolto invece a destra e la legenda rivela la provenienza del contenuto dall’officina/laboratorio San Marco che probabilmente era annesso alla farmacia dallo stesso nome. Non si trova però alcun riferimento al contenuto del vasetto sigillato e che si trattasse necessariamente di teriaca è una supposizione indebita perché le farmacie fabbricavano e vendevano altre preparazioni galeniche officinali sigillate come empiastri, unguenti, altri elettuari, ecc.

Tra l'altro, solo la spezieria di San Marco e quella di Rialto erano autorizzate alla vendita dei veleni.

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  • 1 mese dopo...
Supporter

ho qualche dubbio sul fatto che sia "Bronze Theriac box seal", dovrebbe essere "Lead Theriac box seal" perché - che io sappia - i bussoletti erano in piombo e non in bronzo.

Corretta l'attribuzione all'aquila nera, confondibile con l'aquila d'oro, perché ci vedo la corona in capo e la vipera nel becco e tra le zampe.

saluti

luciano

Modificato da Oppiano
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Supporter

@417sonia

Ciao Luciano,

concordo sulla composizione del “tappino” e sull’attribuzione all’Aquila Nera, come si vede dall’accostamento con il mio esemplare (9,161 g, 24 mm) con la scritta da h 6 in senso orario TERIACA F ALL AQVILA NERA VEN * e il piccolo Leone di S. Marco a sinistra, sotto l’ala destra dell’aquila.

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Non ricordo invece un tappino della spezieria all’Aquila d’oro.

Complimenti a Oppiano per l’acquisto.

apollonia

  • Grazie 1
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Supporter

Ora mi sono ricordato della spezieria, dell’insegna, e quindi del tappino al quale facevi riferimento.

Farmacia all’Aquila d’Oro, Ponte dei Pugni, San Barbara

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apollonia

 

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2 ore fa, apollonia dice:

Ora mi sono ricordato della spezieria, dell’insegna, e quindi del tappino al quale facevi riferimento.

Farmacia all’Aquila d’Oro, Ponte dei Pugni, San Barbara

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apollonia

 

Ciao!

A pag. 2 - post 35 (quanto tempo è passato!) ci sono entrambe le rappresentazioni, la cosa particolare è che l'acquila nera riporta una vipera nel becco, cose che mi è sembrato di scorgere anche nel tappino acquistato da @Oppiano; nel tuo, invece, manca .... una variante?

saluti

luciano

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Supporter

Ho fotocopiato la pagina del lavoro di Ulrich Klein dove l'autore descrive le capsule dell’Aquila Nera (citandomi anche con Paolo Pitotto).

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Riporta l’autore che due pezzi provenienti dalla spezieria All'Aquila Nera mostrano un'aquila araldica coronata con la testa rivolta a sinistra, che tiene nel becco un serpente come lo struzzo della spezieria Allo Struzzo (Figg. 27-28).

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L'iscrizione su un pezzo, che è probabilmente il più vecchio dei due, si trova tra due cerchi chiaramente eseguiti, inizia in basso e recita TERIACA F ALL AQUILA NERA VEN (Fig. 27).

C'è anche un piccolo leone di San Marco sul lato sinistro del campo. Questo manca nella seconda capsula, che, come per i pezzi della Testa d'oro, dovrebbe essere un indizio per la cronologia. Qui l'iscrizione è circondata da due cerchi sottili, solo debolmente distinguibili. Questa volta inizia in alto e differisce un po' dall'altra nella sua ortografia con THERIACA all'inizio e V alla fine (Fig. 28).

La mia capsula assomiglia a quella della fig. 27, con la vipera in scarsa evidenza ma direi presente.

Saluti,

Giampiero

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