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IGNORED

Tessera per la teriaca


pozleo

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1 ora fa, Spicier dice:

Buonasera a tutti, mi è capitata sott'occhio una "etichetta" settecentesca della spezieria "Alla Madonna", che dovrebbe essere stata utilizzata per essere applicata su contenitori di, presumibilmente in quanto non conosco l'arabo, teriaca da esportare appunto nei paesi arabi. In passato ne avevo viste altre -anche facenti parte delle collezioni Dian e Maggioni, quest'ultima donata all'Università di Padova- delle spezierie Allo Struzzo e alla Testa d'oro; sia etichette semplici, come questa, sia in forma di foglio volante illustrante tutte le proprietà e i modi d'uso del preparato, in analogia alle versioni in italiano, tedesco, francese, inglese, ecc.

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Buona serata

Bellissima, è la prima che vedo!

Sarebbe interessante riuscire a tradurre le scritte.

saluti

luciano

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Ciao Luciano.

La scritta non è in arabo, ma in persiano o pakistano.

Saluti

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Il ‎16‎/‎01‎/‎2018 alle 18:10, Spicier dice:

Buonasera a tutti, mi è capitata sott'occhio una "etichetta" settecentesca della spezieria "Alla Madonna", che dovrebbe essere stata utilizzata per essere applicata su contenitori di, presumibilmente in quanto non conosco l'arabo, teriaca da esportare appunto nei paesi arabi. In passato ne avevo viste altre -anche facenti parte delle collezioni Dian e Maggioni, quest'ultima donata all'Università di Padova- delle spezierie Allo Struzzo e alla Testa d'oro; sia etichette semplici, come questa, sia in forma di foglio volante illustrante tutte le proprietà e i modi d'uso del preparato, in analogia alle versioni in italiano, tedesco, francese, inglese, ecc.

s-l1600 2.jpg

Ho chiesto ad un mio collega persiano se riusciva a leggere le scritte, questa la sua gentile risposta:

About the picture, it is not persian and also arabic. I showed the picture to my friends. Most of them belived that it is Pashto language (some part of afghanistan and most of pakistan). I am looking to find someone of this countries. If I success to find, I will tell you.

Best Wishes,
Ghafar
 
Ovviamente i caratteri sono gli stessi per tutte le lingue di ceppo "arabo", ma ovviamente la lingua cambia da paese a paese, ed anche all'interno di una stessa nazione.. senza pensare ovviamente che parliamo di un documento di secoli fa. Vediamo cosa mi risponderà Ghafar.
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Queste etichette e foglietti volanti accompagnatori di rimedi medicinali -che sotto la Serenissima, ma anche nella maggior parte degli altri Stati preunitari, erano obbligatori perché i rimedi, preventivamente autorizzati dagli organi sanitari preposti, fossero legittimamente vendibili al pubblico- sono spesso assai interessanti.

Ne ho trovato uno di un, presumibilmente, "cavadenti"  molto curioso per la parte iconografica che presenta due figure che ricordano, per molti aspetti, i leoni marciani.

Probabilmente si rifanno alla rappresentazione di una qualche divinità mesopotamica  -presumibilmente Tiamat, ma non è così semplice da capire in quanto vari testi epici della creazione ripercorrono temi mitologici sovrapponibili, facendo magari riferimento a divinità con nomi diversi- che potrebbe essere anche l'origine del leone alato di san Marco.

In questo caso una divinità chiaramente femminile, una leonessa alata, rampante, con il corpo ricoperto di piume, appoggiata su zampe di rapace che agita gli artigli.

Non saprei se il "cavadenti", che doveva essere di un certo successo se poteva permettersi foglietti pubblicitari così elaborati, avesse scelto per un qualche motivo questo tipo di immagine o se semplicemente aveva sfruttato una matrice lignea di proprietà del tipografo per inserirvi un proprio testo.

004.jpg

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Buona giornata

La "Smea Marittima" mi è nuova .... se non ci fosse l'indicazione "segreto particolare per li denti", avrei pensato ad un preparato per il mal di mare 8)

Sulla "Smea" non ho trovato nulla in rete; provo a vedere nel dizionario veneto del Mutinelli se c'è qualche cosa al riguardo.

saluti

luciano

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Al post #575 di Spicier (16 gennaio):

Cari amici triacanti,

Ecco un'altra versione - ho nell mio archivio purtroppo una copia soltanto in bianco e nero - dell'etichetta "araba" con la Madonna (vedi le piccole differenze nella leggenda ed in disegno e "colorazione"), che almeno da 20 anni esiste nella collezione di un amico svizzero.

Saluti, julmin1

 

Zettel-Madonna-arabisch.jpg

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Caspita, praticamente identiche.

Posto che la coloritura tenderei a giudicarla "buona", nel senso di coeva (avevo inizialmente alcune perplessità, soprattutto sull'oro -vedi aureole ecc.- ma andando a rivedere alcuni 

Privilegia in arte aromataria del periodo, ho trovato l'uso di oro assai simile), sono gli unici esempi a me noti di "etichette" colorate.

Essendo la scritta identica, in attesa di capire a cosa si riferisca, è comunque interessante che la versione colorata sia utilizzata dalla stessa spezieria per una stessa utenza finale di uno stesso prodotto.

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Ciao julmin1.

Le scritte sulle due etichette sono le stesse.

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La scritta su questo foglietto pubblicitario della spezieria ‘Alla Testa d’oro’, che serviva ad avvolgere una confezione del preparato pan-terapeutico di sua produzione, è nella stessa lingua.

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Buona sera a tutti,

sull'iscrizione fatico un po' a vedere delle differenze, ma sull'immagine in effetti ci sono, e  fanno propendere per due legni diversi.

Entrambe infatti sono silografie, al contrario dell'immagine di Apollonia della Testa d'oro che è già un'incisione in rame e quindi, probabilmente, successiva.

La cosa interessante è che il legno, a differenza di altri analoghi, è stampato utilizzando un inchiostro azzurrino e non il tradizionale nero.

Forse era utilizzato questo inchiostro in previsione della successiva coloritura.

Quest'altra immagine che  allego, della stessa "Speciaria" e periodo (salvo la scritta mi pare quasi identico), è stampata con inchiostro nero e non è colorata.

Magari anche la scritta riporta le stesse parole tradotte in una lingua di ceppo arabo.

Certo che anche il  tipografo che, presumibilmente, tra il XVII e il XVIII secolo aveva a disposizione un alfabeto di questo tipo doveva essere di una certa importanza.

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Oppure, potrebbe essere che la scritta araba fosse stata realizzata direttamente sul blocco della matrice silografica. In questo caso però, viste le differenze, sono esistiti almeno due blocchi per la stessa spezieria con la stessa iscrizione. Normalmente il blocco di legno era realizzato per il disegno e prevedeva dei fori in cui comporre, di volta in volta, le varie iscrizioni coi caratteri mobili.

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54 minuti fa, Spicier dice:

Certo che anche il  tipografo che, presumibilmente, tra il XVII e il XVIII secolo aveva a disposizione un alfabeto di questo tipo doveva essere di una certa importanza.

Buona serata

Può essere, ma non dimentichiamoci che Venezia, ai tempi, era tra i più grandi (se non il più grande) centri tipografici europei e non solo, sia per i libri, sia per le stampe; le tipografie erano veramente tante e l'uso di alfabeti diversi, in particolare arabo, persiano, armeno, greco, ecc. ecc. per la stampa di libri, doveva essere abbastanza comune, non fosse altro per la numerosa presenza di queste comunità nella città.

Bellissimo il blocco di legno! Hai un museo farmaceutico in casa. :pleasantry:

saluti

luciano

 

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Prossima asta CNG.

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ITALY, Venezia (Venice). 17th century. PB Theriac capsule lid (25.5mm, 8.76 g). Produced by the Alla struzzo pharmacopia of Venice. · DORO V THERIA[CA ALLA STRU]ZZO, radiant ostrich standing left; serpent in left field / Blank. U. Klein. “Von Paradies zu Paradies: Theriak und Theriak-Kapseln,” SM 218 (June 2005), 38-41, –. VF, some bumps.

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Science Museum Group. Theriac stamp with label, 17th - 19th century.. A656706. Science Museum Group Collection Online. Accessed February 1, 2018.  https://collection.sciencemuseum.org.uk/objects/co132208

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Rectangular wooden stamp for theriac labels, depicting ostrich and lions of St. Marks, from Venice, Italian, 1601-1800.

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This rectangular wooden stamp was for theriac labels and depicts the ostrich and lions of St Marks. It is shown here with a sample label. The stamp comes from Venice, Italy, and was used between 1601 and 1800.

Fonte https://www.gettyimages.co.uk/detail/news-photo/this-rectangular-wooden-stamp-was-for-theriac-labels-and-news-photo/90729251#this-rectangular-wooden-stamp-was-for-theriac-labels-and-depicts-the-picture-id90729251

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20 ore fa, 417sonia dice:

Buona serata

Può essere, ma non dimentichiamoci che Venezia, ai tempi, era tra i più grandi (se non il più grande) centri tipografici europei e non solo, sia per i libri, sia per le stampe; le tipografie erano veramente tante e l'uso di alfabeti diversi, in particolare arabo, persiano, armeno, greco, ecc. ecc. per la stampa di libri, doveva essere abbastanza comune, non fosse altro per la numerosa presenza di queste comunità nella città.

Bellissimo il blocco di legno! Hai un museo farmaceutico in casa. :pleasantry:

saluti

luciano

 

Faccio quello che posso :-) ma è sempre più difficile trovare qualcosa di interessante. La maggior parte delle collezioni di qualche rilievo si sono create parecchi decenni fa e spesso sono poi finite in strutture museali, e quindi al di fuori del mercato. Blocchi silografici e cliché in rame 5,6,7,800 si trovano per lo più a soggetto religioso. A soggetto farmaceutico son mosche bianche.

Saluti.

 

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18 ore fa, julmin1 dice:

Per aumentare la collezione delle etichette qui anche una del pellegrino.

Saluti, julmin1

Zettel-Pellegrino.jpg

Ciao!

Una delle farmacie ancora esistenti a Venezia con il medesimo nome; si trova in prossimità del Campo di San Lio, in Calle Sant'Antonio 5607, a metà strada tra il Ponte di Rialto e la casa di Marco Polo.

saluti

luciano

 

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Questi sono gli esterni della farmacia 'Al Pellegrino'.

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Oltre al foglio a stampa (22x31 cm) in lingua di ceppo ‘arabo’ afgano-pakistana che descrive le virtù della teriaca dello "Struzzo d'oro" (post # 173), se ne trovano altri in varie lingue come francese, inglese, tedesco, spagnolo con quello in italiano qui riportato.

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Fogli in francese e in inglese.

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Fogli in tedesco e in spagnolo.

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Tratti come i precedenti da

Marco SOLARO, Dall’antica Grecia al Paese delle meraviglie: la Teriaca, Tesi di laurea specialistica in Farmacia, Università di Pavia, relatore prof. Gabriele Caccialanza, a. a. 2007-08.

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Modificato da apollonia
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