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IGNORED

Zecca di Perugia: esistono emissioni in oro?


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Inviato

Salve a tutti.

Avrei una domanda sulle emissioni della zecca di Perugia.

Se si escludono quelle a nome di Leone X (ducato) e di Paolo III (scudo), nella zecca di Perugia sono mai stati emessi nominali in oro?

Grazie

Luigi


Inviato

Ho controllato sul testo del Finetti e non risultano altri tipo in oro oltre quelli che hai citato


Inviato

Da quanto ricordo, nel Finetti si ipotizza l'emissione verso la fine del 1300 di un fiorino (è indicato nella documentazione relativa alla zecca) , ma non se ne conoscono al momento esemplari. Non ricordo le figurazioni che la suddetta moneta avrebbe dovuto presentare, ma mi riservo di verificarlo consultando l'opera più tardi. Nel libro si ipotizzava, peraltro dubitativamente, l'esistenza anche dell'agontano di Perugia, che è inserito nei documenti di zecca del 1376 (mi pare...) e di cui si conosceva solo il disegno, ripreso dallo studio del Vermiglioli sulle monete perugine. La moneta non è mai stata pubblicata ma, da quanto ne so, dovrebbe essere in una collezione di monete in corso di pubblicazione, quindi mai dire mai anche per il fiorino di Perugia... :unsure:


Inviato

Come data per un'emissione aurea della zecca perugina ho il 1259. Credo che come per il grosso aureo di Lucca (e come altre monete auree premature) ebbe vita breve.

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Inviato

Nemmeno a me risultano altri aurei per Perugia.


Inviato

Come data per un'emissione aurea della zecca perugina ho il 1259. Credo che come per il grosso aureo di Lucca (e come altre monete auree premature) ebbe vita breve.

Può essere come dici tu, se hai controllato il Finetti. Così a mente mi sembrava una data meno alta, ma non so. Potrebbe comunque benissimo essere che la suddetta moneta perugina non sia poi mai stata emessa.


Inviato

Come data per un'emissione aurea della zecca perugina ho il 1259. Credo che come per il grosso aureo di Lucca (e come altre monete auree premature) ebbe vita breve.

Può essere come dici tu, se hai controllato il Finetti. Così a mente mi sembrava una data meno alta, ma non so. Potrebbe comunque benissimo essere che la suddetta moneta perugina non sia poi mai stata emessa.

Non ho il Finetti.

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Inviato

Non ricordavo dove avevo letto la cosa, se in Travaini o Spufford. Cercando si google mi è tornato in mente che l'ho letto nella lunga disamina di Sabatino Lopez sul ritorno all'oro nell'occidente.

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Inviato

Durante la Prima Repubblica Romana, ed in particolare nel 1799, sono stati coniati a Perugia in pochi esemplari degli scudi con

D: REPUBBLICA - ROMANA *; nel campo: aquila su fulmine, con ramo d’ulivo nel becco; nell’esergo: PERUGIA // A.VII.

R: SCUDO, entro corona di quercia.

Di queste monete esistono esemplari in oro, come riportato nel catalogo Gigante e nel Friedberg (Gold Coins of the World).

Il Friedberg cita anche uno scudo d’oro battuto sotto Giulio III (1550-1550), ma questa emissione non è riportata dal Berman (Papal Coins), che tra le sue fonti ha sia il CNI che il Muntoni.


Inviato

In effetti la domanda nasce proprio dalla lettura del Vermiglioli, che cita e commenta un documento del 1259.

Nel testo è riportato che veniva conferito l'incarico a due zecchieri di Lucca (Buonguidone e Baroccolo) di coniare grossi e fiorini, stabilendone anche le caratteristiche metrologiche.

Poichè il Vermiglioli ha quasi due secoli, mi chiedevo se testi più recenti ne facessero riferimento certo.

Grazie a tutti

Luigi


Inviato

Durante la Prima Repubblica Romana, ed in particolare nel 1799, sono stati coniati a Perugia in pochi esemplari degli scudi con

D: REPUBBLICA - ROMANA *; nel campo: aquila su fulmine, con ramo d’ulivo nel becco; nell’esergo: PERUGIA // A.VII.

R: SCUDO, entro corona di quercia.

Di queste monete esistono esemplari in oro, come riportato nel catalogo Gigante e nel Friedberg (Gold Coins of the World).

Il Friedberg cita anche uno scudo d’oro battuto sotto Giulio III (1550-1550), ma questa emissione non è riportata dal Berman (Papal Coins), che tra le sue fonti ha sia il CNI che il Muntoni.

Grazie.

Mi era sfuggito che la zecca ha coniato anche dopo Pio VI, nel periodo della I repubblica romana.

Tra l'altro il Biaggi parla anche di una prima fase di emissioni pontificie "fino al termine del pontificato di Pio V nel 1572", ma le ultime che mi risulta sono quelle di Giulio III. L'attività riprende poi con Pio VI.

Luigi


Inviato

Anche di questa emissione parrebbe non sia pervenuto nessun esemplare.

Il Vermiglioli ne trova traccia nell'odinanza del 1395.

Esistono nuove informazioni più recenti su questo fiorino noto apparentemente solo dai documenti?

Luigi

post-79-058630700 1284414972_thumb.jpg


Inviato

In merito alla presunta coniazione in oro vi segnalo questo articolo:

AA.VV., In merito allo scudo in oro battuto a Perugia l'Anno VII della Repubblica Romana, in «Italia Numismatica», 1961, nn. 11-12, p. 151.


Inviato (modificato)

Dalla consultazione del Finetti, emerge che effettivamente Perugia coniò dei fiorini d'oro nel 1395, come riportato dal Vermiglioli e di cui esiste una cedola di zecca. Le caratteristiche sarebbero, se la memoria non mi inganna:

D: AVGVSTA PERVSIA, grifone rampante in cornice quadrilobata;

R: S ERCVLANVS EPISCOPVS, il Santo in piedi con lungo scettro;

Il peso era analogo a quello dei corrispettivi fiorini battuti a Firenze, Siena e Pisa, cioè g. 3,5 circa.

Esiste una tariffa, citata dal Finetti, stampata ad Avignone nel 1446, che riporta, fra le altre, la suddetta moneta perugina, il cui valore era lo stesso delle monete succitate.

Che fine abbia fatto non è dato saperlo con certezza, ma il compianto studioso umbro ipotizzava che i fiorini di Perugia dovettero essere emessi in numero piuttosto esiguo ed avere una valenza sui mercati molto marginale. Pertanto, ad essi toccò probabilmente la sorte destinata alle tipologie di monete meno "comuni" e conosciute, ma di buon intrinseco, esser cioè ritirate dagli orefici e rifuse oppure convogliate nelle officine monetarie più importanti ed essere successivamente riconiate. :(

Peccato! :( :( :(

PS: sui pezzi dello scudo della Repubblica Romana in oro, nonostante autorevoli studiosi li considerino autentici, personalmente ho un sacco di dubbi. E' già poco credibile il fatto che lo scudo d'argento sia stato coniato in soli 12 esemplari con le modalità romanzate che conosciamo, cioè per farne omaggio ai consoli della repubblica romana in fuga e tutto ciò addirittura in una sola notte... Questo non spiegherebbe ad esempio l'esistenza di più coppie di coni ritenuti autentici. Un autorevole collezionista e grande conoscitore di monete umbre ritiene invece, per stile e tecnica di coniazione, che gli scudi siano monete (?) postume emesse da nostalgici della Repubblica Romana intorno agli anni 30 del XIX secolo. :unsure:

Modificato da aemilianus253

Inviato

Mi piacerebbe sentire anche il parere dei nostri papalisti, sullo scudo della Repubblica Romana battuto a Perugia. :)


Inviato (modificato)

modificato per invio sbagliato

Modificato da scacchi
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