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Inviato

Quando si conoscono le monete è ... più facile fare ottimi acquisti a prezzi più che ragionevoli. Complimenti, sia per la qualità, patina, e impressione, sia per il prezzo, che per quanto prossimo ai 2.000 è poca cosa per una moneta così rara.


Inviato

Segnalo la presenza di tre bellissimi esemplari di lira Instar Omnium nella prossima asta Varesi ;)

Si tratte di quelle che si vedono piu' facilmente (zecca di Chambery)

confermo....

ma la vecchia discussione se Chambéry o Piemonte è il segno di zecca P..... continua....

io appoggio la seconda ipotesi...

Sicuramente la seconda ipotesi e' affascinante


Inviato (modificato)

Quando si conoscono le monete è ... più facile fare ottimi acquisti a prezzi più che ragionevoli. Complimenti, sia per la qualità, patina, e impressione, sia per il prezzo, che per quanto prossimo ai 2.000 è poca cosa per una moneta così rara.

Grazie Picchio per il tuo intervento

Ho la fortuna di conoscere un venditore e prima ancora un collezionista specializzato in Savoia antiche che riesce spesso a fornire ai suoi clienti esemplari particolari a prezzi concorrenziali rispetto alle aste

Modificato da piergi00

Supporter
Inviato

Segnalo la presenza di tre bellissimi esemplari di lira Instar Omnium nella prossima asta Varesi ;)

Si tratte di quelle che si vedono piu' facilmente (zecca di Chambery)

confermo....

ma la vecchia discussione se Chambéry o Piemonte è il segno di zecca P..... continua....

io appoggio la seconda ipotesi...

Sicuramente la seconda ipotesi e' affascinante

anche perchè mi sembra strano che usassero una P che non centra nulla con Chambéry....

poi sino ad allora la sigla per Chambéry è sempre stata una C o al massimo una stella....

con il cambio del sistema monetale ci stava bene una monetazione per il Piemonte.....

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Inviato

anche perchè mi sembra strano che usassero una P che non centra nulla con Chambéry....

poi sino ad allora la sigla per Chambéry è sempre stata una C o al massimo una stella....

con il cambio del sistema monetale ci stava bene una monetazione per il Piemonte.....

Mi son sempre chiesto anch'io il perchè della P...

Saluti,

N.


Supporter
Inviato

anche perchè mi sembra strano che usassero una P che non centra nulla con Chambéry....

poi sino ad allora la sigla per Chambéry è sempre stata una C o al massimo una stella....

con il cambio del sistema monetale ci stava bene una monetazione per il Piemonte.....

Mi son sempre chiesto anch'io il perchè della P...

Saluti,

N.

dovresti leggere se puoi l'articolo pubblicato su

"scritti numismatici in ricordo di Domenico Rossi" di Biagio Ingrao

"La lira della riforma monetaria di Emanuele Filiberto e la zecca "P" " scritto da Giovanni Lingenie.....

mooolto interessante.... di cui condivido l'opinione....


Inviato

anche perchè mi sembra strano che usassero una P che non centra nulla con Chambéry....

poi sino ad allora la sigla per Chambéry è sempre stata una C o al massimo una stella....

con il cambio del sistema monetale ci stava bene una monetazione per il Piemonte.....

Mi son sempre chiesto anch'io il perchè della P...

Saluti,

N.

dovresti leggere se puoi l'articolo pubblicato su

"scritti numismatici in ricordo di Domenico Rossi" di Biagio Ingrao

"La lira della riforma monetaria di Emanuele Filiberto e la zecca "P" " scritto da Giovanni Lingenie.....

mooolto interessante.... di cui condivido l'opinione....

Cercherò di rintracciarli. Ti ringrazio per la dritta wink.gif

Saluti,

N.


Inviato

La P potrebbe anche essere l'iniziale del nome Filberto scritto alla francese Philibertus

utilizzata per attribuire maggiormente questa prima lira allo stesso Duca propugnatore della riforma monetaria


Inviato

P = Cristoforo Porro, incisore della zecca di Torino nel 1562

Grazie! smile.gif

Ma perchè segnare due lettere diverse per Torino? huh.gif

Saluti,

N.


Inviato

P = Cristoforo Porro, incisore della zecca di Torino nel 1562

Grazie! smile.gif

Ma perchè segnare due lettere diverse per Torino? huh.gif

Saluti,

N.

E poi perche' mettere la P intesa come segno dell' incisore in esergo al posto dell' abituale segno di Zecca

Nessuna ipotesi fatta fino ad ora dagli studiosi e' pienamente convincente lasciando sempre adito a dei dubbi


Supporter
Inviato

nulla è ancora certo.....

...non penso però che siano iniziali dello zecchiere su quella moneta e comunque manca una sigla di zecca per Chambéry su quella tipologia....


Inviato

La doppia o tripla sigla non è mica una novità. Nelle zecche reali francesi era una pratica comune avere sigla di zecca, sigle del maistre particulier e del maistre general. Le zecche sabaude sono strutturate più sul modello francese che non su quello italiano.

Suggerimento: guardate su che monete compare la sigla P nel 1562 e controllate (es. sul Promis) in quali zecche è documentata l'emissione di quegli specifici nominali. Provate ad esempio con la mezza lira.

E poi mettete sempre in dubbio l'interpretazione delle sigle che danno il CNI e gli autori successivi. Gratta gratta (basta vedere la bibliografia dei sacri testi) si scopre che quelli che si sono preoccupati di andare a vedere i documenti sono pochini... Prima che di numismatica bisognerebbe parlare di esegetica.

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

La doppia o tripla sigla non è mica una novità. Nelle zecche reali francesi era una pratica comune avere sigla di zecca, sigle del maistre particulier e del maistre general. Le zecche sabaude sono strutturate più sul modello francese che non su quello italiano.

Suggerimento: guardate su che monete compare la sigla P nel 1562 e controllate (es. sul Promis) in quali zecche è documentata l'emissione di quegli specifici nominali. Provate ad esempio con la mezza lira.

E poi mettete sempre in dubbio l'interpretazione delle sigle che danno il CNI e gli autori successivi. Gratta gratta (basta vedere la bibliografia dei sacri testi) si scopre che quelli che si sono preoccupati di andare a vedere i documenti sono pochini... Prima che di numismatica bisognerebbe parlare di esegetica.

quoto in pieno...

in fondo sino ad ora si è trattato di un "copia ed incolla"....


Inviato

La doppia o tripla sigla non è mica una novità. Nelle zecche reali francesi era una pratica comune avere sigla di zecca, sigle del maistre particulier e del maistre general. Le zecche sabaude sono strutturate più sul modello francese che non su quello italiano.

Suggerimento: guardate su che monete compare la sigla P nel 1562 e controllate (es. sul Promis) in quali zecche è documentata l'emissione di quegli specifici nominali. Provate ad esempio con la mezza lira.

E poi mettete sempre in dubbio l'interpretazione delle sigle che danno il CNI e gli autori successivi. Gratta gratta (basta vedere la bibliografia dei sacri testi) si scopre che quelli che si sono preoccupati di andare a vedere i documenti sono pochini... Prima che di numismatica bisognerebbe parlare di esegetica.

Eh già...

Sono in attesa di reperire i due volumi del Promis.

Un caro saluto,

A presto! wink.gif

N.


  • 9 anni dopo...
Inviato

ciao, e scusa per aver rianimato un vecchio argomento, ma ho una domanda: le monete con il segno di zecca "p" sono anche considerate provenienti dai coni di Alessandro Cesati?


Supporter
Inviato
Il 18/6/2020 alle 23:15, numisartista dice:

ciao, e scusa per aver rianimato un vecchio argomento, ma ho una domanda: le monete con il segno di zecca "p" sono anche considerate provenienti dai coni di Alessandro Cesati?

L'incisore dell'impronta è stato il Cesati, probabilmente lui ha preparato i punzoni con cui preparare i conii delle monete, distribuiti poi nelle varie zecche.

  • Mi piace 1

Inviato
Il 3/10/2010 alle 14:17, eligio dice:

La doppia o tripla sigla non è mica una novità. Nelle zecche reali francesi era una pratica comune avere sigla di zecca, sigle del maistre particulier e del maistre general. Le zecche sabaude sono strutturate più sul modello francese che non su quello italiano.

Suggerimento: guardate su che monete compare la sigla P nel 1562 e controllate (es. sul Promis) in quali zecche è documentata l'emissione di quegli specifici nominali. Provate ad esempio con la mezza lira.

E poi mettete sempre in dubbio l'interpretazione delle sigle che danno il CNI e gli autori successivi. Gratta gratta (basta vedere la bibliografia dei sacri testi) si scopre che quelli che si sono preoccupati di andare a vedere i documenti sono pochini... Prima che di numismatica bisognerebbe parlare di esegetica.

Piu' che un suggerimento avrei preferito leggere una chiara e documentata risposta alla presenza del segno P.

Fortunatamente Rovera sia recentemente  che in passato  nei suoi articoli ha indicato i motivi perche' la P sta per la zecca di Torino  basta andare a leggerli.


Supporter
Inviato
1 ora fa, piergi00 dice:

Piu' che un suggerimento avrei preferito leggere una chiara e documentata risposta alla presenza del segno P.

Fortunatamente Rovera sia recentemente  che in passato  nei suoi articoli ha indicato i motivi perche' la P sta per la zecca di Torino  basta andare a leggerli.

Pier non tutti hanno sottomano gli scritti dell'ingegnere.. puoi sintetizzarli?

La P potrebbe benissimo essere per indicare le zecche al di qua delle Alpi, prima che si iniziasse a coniare la lira a Torino e poi con la presenza di diverse zecche in Piemonte si è iniziato a siglarle zecca per zecca...


Inviato

Mi spiace ma non spetta a me anticipare le conclusioni di Rovera queste saranno presenti anche nel futuro libro di Cudazzo, un motivo in piu' per acquistare questi volumi. Ci sara' in seguito l' occasione di discuterne con gli stessi autori.


Inviato
8 ore fa, piergi00 dice:

Mi spiace ma non spetta a me anticipare le conclusioni di Rovera queste saranno presenti anche nel futuro libro di Cudazzo, un motivo in piu' per acquistare questi volumi. Ci sara' in seguito l' occasione di discuterne con gli stessi autori.

Leggero’ Con interesse le  motivazioni del Rovera augurandomi siano dirimenti ( purtroppo a volte - ho notato / lo sono nelle  convinzioni  degli autori - non e’ il caso di rovera - piu’ che nella documentazione oggettiva).

 

Non sconterei comunque del tutto i suggerimenti di Eligio che e’ un profondo conoscitore ed autore  di studi sulla monetazione  piemontese e di questo  periodo storico 


Inviato (modificato)
5 ore fa, numa numa dice:

Leggero’ Con interesse le  motivazioni del Rovera augurandomi siano dirimenti ( purtroppo a volte - ho notato / lo sono nelle  convinzioni  degli autori - non e’ il caso di rovera - piu’ che nella documentazione oggettiva).

 

Non sconterei comunque del tutto i suggerimenti di Eligio che e’ un profondo conoscitore ed autore  di studi sulla monetazione  piemontese e di questo  periodo storico 

Il libro di Rovera e'  uscito nell' autunno 2019 , mentre il catalogo di Cudazzo ,che riportera' piu' in sintesi le conclusioni dello studioso piemontese sta per essere pubblicato.

Sicuramente nella monetazione piemontese Eligio e' un buon conoscitore , al contrario in qualla sabauda si e' limitato solo a suggerire di mettere in discussione gli studi precedenti a partire del Promis e su questo concordo infatti e' proprio quello che fatto Rovera  , chi ha letto il suo corposo volume sa bene la rivoluzione compiuta.  Tuttavia gli articoli scritti da Eligio sui Savoia non hanno aggiunto nulla di nuovo , sono solo una analisi critica degli studi precedenti ma non vanno oltre . Tanti dubbi e domande ma nessuna risposta , naturalmente non e' solo il mio parere che conta ben poco , ma quello di valenti studiosi del presente e del recente passato

 

Modificato da piergi00

Supporter
Inviato

Eligio non ha mai voluto pubblicare nulla del suo database, sul quale ha sempre inserito i vari dati che venivano fuori durante le sue ricerche, e non si è mai trovato in linea con quello che sentiva da altri... come sempre mancherebbe un confronto fra gli studiosi, anche perché, a parer mio, ci sono incongruenze da ambo i lati.

Attendo il nuovo volume per vedere le modifiche post Amedeo VIII...


Inviato (modificato)
11 ore fa, savoiardo dice:

Eligio non ha mai voluto pubblicare nulla del suo database, sul quale ha sempre inserito i vari dati che venivano fuori durante le sue ricerche, e non si è mai trovato in linea con quello che sentiva da altri... come sempre mancherebbe un confronto fra gli studiosi, anche perché, a parer mio, ci sono incongruenze da ambo i lati.

Attendo il nuovo volume per vedere le modifiche post Amedeo VIII...

Ovviamente mi riferisco solo agli articoli pubblicati ,  se lei hai letti cosa ne pensi ? :

Gianazza Luca Aspetti della numismatica sabauda. L’ordine del collare della SS. Annunziata Articolo tratto da Panorama Numismatico n. 66/luglio 1993

Gianazza Luca Aspetti della numismatica sabauda. Amedeo IX nella storia e nella moneta sabauda Articolo tratto da Panorama Numismatico n.71/gennaio 1994

Gianazza Luca Aspetti della numismatica sabauda. Eventi monetari nel secolo XI Articolo tratto da Panorama Numismatico n.82/gennaio 1995

Gianazza Luca Brevi note di Bibliografia Numismatica La Casa di Savoia estratto da Panorama Numismatico N.60 Anno X Gennaio 1993

GIANAZZA Luca Aspetti della Numismatica Sabauda IL Rinascimento incompiuto tratto da Cronaca Numismatica Giugno 1996 n76

GIANAZZA Luca Nostradamus e la Numismatica tratto da Panorama numismatico n.50 1992

GIANAZZA Luca Aspetti della numismatica sabauda.La Parpagliola sabauda nei secoli XV e XVI Articolo tratto da Panorama Numismatico n.61 1993

 

Per quanto riguarda Amedeo VIII le modifiche nel nuovo volume di Cudazzo riportano pari pari quelle gia' leggibili nel testo di Rovera

 

 

Modificato da piergi00

  • 2 anni dopo...
Inviato (modificato)

Buongiorno,
Ho questo peso monetario del peso di 12,3 g, hai qualche informazione? grazie

IMG_8858.jpeg

IMG_8859.jpeg

Modificato da SZAPARY

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