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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Questa banconota, avuta da un mio vicino di casa, non so se Tedesca o Austriaca.

Per me è BB, ha un piccolo foro al centro, dovuto alla sua grandezza , veniva piegata in quattro.

Per il resto mi piace.UN GROSSO GRAZIE PER LE RISPOSTE.

La data è 2 gennaio 1902 . Dimenticavo, se possibile una valutazione anche grossolana, dato le condizioni di conservazione.

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Modificato da renato.ber

Inviato (modificato)

Credo sia austriaca, non ho memoria di paesi tedeschi che usino le Kronen...

Però non so darti una valutazione... Se è come per la maggioranza delle banconote tedesche, è una banconota da 3-5 euro. Potrebbe essere rarissima e io non lo so e valere 1000 euro, perciò aspetta che qualcuno che ne abbia un catalogo e la trovi, ti sappia dire meglio ;) magari ha delle varianti come numero di serie, lettera della banca e cosi via che ne aumentano il valore. Anche per le banconote tedesche è cosi, ad esempio di una banconota da 10 Marchi ci sono 5 varianti, 4 valgono 2 euro e 1 vale 50. Tieni conto che in quelle condizioni, anche se fosse rara varrebbe di meno della stessa banconota in FDS.

Mi piace come banconota però.

Ciao!

Modificato da ray-ban

Inviato

E austriaungarica bella banconota ma a una bassa conservazionewink.gif


Inviato

è austriaca, sovrastampata (timbro deutschosterreich) per la circolazione dopo la prima guerra mondiale

vale pochi spiccioli


Inviato

Qualcuno mi può spiegare la storia della dicitura deutschosterreich? Tale denominazione era espressamente vietata dal trattato di pace di Saint Germain, del 1919. Tale divieto fu, successivamente, prolungato, in cambio di aiuti economici. Alcuni lander austriaci, però, indissero plebisciti, in favore dell'anschluss alla Germania, che furono poi sospesi dal governo di Vienna.

Immagino siano state eseguite precedentemente al trattato di pace, ma se qualcuno ne sapesse di più....


Inviato

Il Trattato di Pace di Saint-German è stato firmato il 10 settembre 1919, a quella data probabilmente le banconote erano già state sovrastampate e circolavano.

Infatti, un'ordinanza del comando supremo dell'esercito italiano del 28 febbraio 1919, vietava di far circolare nei territori che avevamo appena occupato

"la valuta cartacea della cessata monarchia austro-ungarica, timbrata, o comunque portante segni di riconoscimento da parte dei governi attualmente esistenti nei detti territori oltre la linea dell'armistizio".

Le banconote dell'ex impero austriaco hanno avuto diversi tipi di sovrastampa (in pratica, quasi ogni territorio nato dalla dissoluzione dell'impero ha fatto la sua) ma quella DEUTSCHOSTERREICH è la più comune e diffusa, ed è ragionevole pensare che l'ordinanza italiana si riferisse in particolare ad essa.

L'ordinanza fu revocata il 3 maggio dello stesso anno e questi biglietti poterono circolare anche nei territori occupati, al cambio prefissato di lire 0,40 per 1 corona.

petronius B)


Inviato

Sostanzialmente, quindi, concordi con quanto ho ipotizzato. Queste banconote potrebbero indicare, quindi, effettivi progetti di unificazione, poi frustrati dal trattato di pace.

PS. Qualcuno sa se il cambio lire 0,40 per 1 corona fosse sensato o "politico"?


Inviato

Qualcuno sa se il cambio lire 0,40 per 1 corona fosse sensato o "politico"?

Sarei per la seconda ipotesi, sarebbe strano il contrario, non esiste paese vincitore che non si approfitti nei confronti del vinto col cambio della moneta.

Prima della guerra le due valute venivano scambiate alla pari, e se è vero che durante la guerra la corona si era svalutata, altrettanto aveva fatto la lira (ben del 42%).

Che lire e corone avessero ancora, sostanzialmente, lo stesso valore reale, lo dimostra il fatto che appena pochi mesi prima, nella primavera del 1918, nei territori italiani occupati dopo Caporetto, l'Austria aveva introdotto i biglietti in lire della Cassa Veneta dei Prestiti, a un cambio di 0,95 corone per 1 lira, appena il 5% in meno della parità. L'Italia cambierà anche questi biglietti in ragione di 0,40 lire italiane per 1 lira veneta, e solo fino a un massimo di 1.000 lire per ogni capofamiglia.

E ancora, il cambio al 60% in meno del valore precedente riguardava solo la cartamoneta (sovrastampata e non).

Le monete divisionali austriache in argento venivano cambiate (ma solo con banconote) a 0,80 lire per corona, la cosiddetta moneta "d'appunto", cioè gli spiccioli in rame o altro metallo povero, addirittura alla pari.

Certo bisogna riconoscere che il cambio "punitivo" della cartamoneta, ha inciso non tanto su un'entità astratta come l'impero austro-ungarico, che non esisteva più, ma sulla pelle degli abitanti di quei territori che avevamo appena "liberato", che sicuramente avevano buona parte delle loro già magre risorse in banconote austriache, l'unica valuta circolante e accettata fino a pochi mesi prima.

Non proprio un bel benvenuto per i nuovi italiani appena entrati a far parte del Regno <_<

petronius B)


Inviato

Non proprio un bel benvenuto per i nuovi italiani appena entrati a far parte del Regno <_<

petronius B)

Vae victis...

Saluti

Simone


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