guardate qui !

[Guest utente3487]

Caro il mio elledi, puoi continuare a fare di queste obiezioni di quì all'eternità, ma tanto la questione non cambia : legge assurdamente repressiva = scarsa collaborazione e trafugamenti a rondemà°( come dicono a Livorno)

a Livorno direbbero anche Boia de', c'hai fatto un bimbo Numizmo a bacchettarmi sempre :D

Non prenderla come un rimbrotto, era una battuta d'agosto. :P

Comunque chi meglio di me sarebbe interessato a una norma favorevole al cittadino, visto che dopo una mareggiata rinvenni sempre a San Giovanni la Dea di Cabras, consegnata subito alle autorità?....A proposito, chissà adesso dov'è visto che se la litigavano Cagliari e Cabras (OR) :(

[bizerba62]

Ciao a tutti.

"Su questo punto mi sembra che siamo tutti d'accordo. Ma nel contesto ad esempio di una tomba venuta allo scoperto, reputo fuori luogo cedere anche un solo pezzo ai privati, soprattutto se questi se ne appropriano illegalmente. Inutile negarlo: manca anche una coscienza morale per queste cose. Da noi si vuole solo arraffare e basta. Il guaio è che dopo decenni di incuria e di leggi non troppo felici è difficile ripartire.Ma ripeto fino alla noia: la nostra mentalità è ben diversa da quella di un anglosassone. "

La butto lì.

Si potrebbe ipotizzare una situazione intermedia tra la nostra attuale, troppo statalista e restrittiva, e quella inglese, giudicata da alcuni non adeguata alla realtà socio-culturale (scusate il "parolone") del nostro Paese.

Il ritrovamento fortuito avvenuto nella proprietà privata e, perchè no, anche neile aree demaniali, con esclusione però dei siti archeologici noti, potrebbe essere di proprietà dello scopritore e del proprietario del suolo a condizione che essi ne diano tempestiva notizia all'Autorità, la quale potrà esercitare la prelazione nel caso di ritrovamenti che rivestano uni particolare interesse pubblico.

Le finalità di questa soluzione sarebbero molteplici:

- da un lato, invogliare lo scopritore a denunciare il ritrovamento. L'acquisizione in proprietà del rinvenuto è sottoposta a condizione sospensiva ovvero il materiale si intenderà di proprietà dello Stato fintantochè lo scopritore non ne dununci il ritrovamento.

La proprietà del ritrovamento passa allo scopritore/proprietario del fondo solo e soltanto nel momento in cui venga formalizzata la denuncia e ciò dovrà avvenire entro termini tassativi (24/48 ore);

- dall'altro lato, le Autorità, tempestivamente al corrente della scoperta, avrebbero il tempo di esaminare il ritrovamento e di esercitare la prelazione per acquisirla al patrimonio dello Stato ove la stessa fosse di particolare interesse.

Nel contempo, ove il ritrovamento non fosse di interesse per lo Stato, dopo averlo esaminato, l'Autorità rilascierebbe un verbale descrittivo del rinveimento con il quale lo scopritore potrebbe in seguito commercializzare legalmente il materiale.

Lo scopo è anche quello di avviare progressivamente un rapporto di fattiva collaborazione (e, sopratutto, di fiducia) fra "scopritori" e Studiosi; i primi stimolati a denunciare per divenire proprietari del ritrovamento; i secondi, non più prevenuti e sospettosi verso i ricercatori.

I ritrovatori che si ponessero fuori da questo schema sarebbero esposti alle sanzioni già vigenti (anzi, già che ci siamo, potremmo anche aumentare le sanzioni, anche di natura amministrativa, che si stanno dimostrando quelle che "bruciano" di più).

Al momento però, va detto subito con grande chiarezza, la proposta sopra riportata incontra una barriera di tipo concettuale insormontabile:

nel nostro ordinamento il materiale archeologico rinvenuto fortuitamente nel sottosuolo o nei fondali marini non è soltanto di proprietà dello Stato ma rientra anche nel cd. "demanio o patrimonio indisponibile" ovvero non è nè usucapibile dai privati nè alienabile ad essi a titolo oneroso (nè, tanto meno, ovviamente, a titolo gratuito).

Quindi, occorrerebbe prima modificare la natura giuridica di tali beni e poi introdurre la soluzione a cui facevo riferimento.

Non è che sia impossibile farlo. basterebbe intervenire sugli artt. 90 e 91 del Codice Urbani nonchè l'art. 826 C.C. per "smontare" l'inalienabilità di tali ritrovamenti, spostandoli nel patrimonio disponibile dello Stato e consentendone così l'alienabilità e quindi anche l'acquisizione del privato nei termini indicati nella proposta.

Ecco, questa potrebbe forse essere una soluzione di compromesso di qualche interesse.

Certo è che se poi una certa "oligarchia" non intendesse cedere, neppure in minima parte, le proprie consolidate prerogative, allora c'è poco da fare.

Più vado avanti e più mi accorgo che è inutile cercare di proporre soluzioni quando una parte (per giunta di "peso"consistente) non ha interesse a cambiare le cose.

Inoltre non dimentichiamoci mai che abbiamo a che fare con "gli Italiani".............. B)

M.

Modificato 17 Agosto, 2010 da bizerba62

[numizmo]

legge assurdamente repressiva = scarsa collaborazione e trafugamenti a rondemà°( come dicono a Livorno)

Legge intelligente= collaborazione da parte di tutti e posibilità di esaminare tutto il ritrovato. Altra strada non c'è.

Giusto e bello quello che dici. A me una sola cosa preoccupa: visto che la situazione attuale è l'effetto di una mentalità che si è stratificata nei decenni per non dire nei secoli o nei millenni, sia da parte della pubblica amministrazione che da parte del cittadino (medio), come facciamo a gestire la fase di transizione tra le legge "assurdamente repressiva" e la legge "intelligente" evitando che un'ora dopo la liberalizzazione una legione di furbastri armati di bobcat vada a devastare le campagne al grido di "tana libera tutti"? Visto lo stato attuale dell'etica pubblica, non vorrei finire come la Russia dopo l'89...

Paleologo , da una parte devi cominciare....lo sappiamo tutti che c'è chi ha già comperato il bobcat e non attende altro.

Allora facciamo in modo che quelli col bobcat, se li peschi a scavare in un campo, dopo che la legge intelligente è promulgata, invece di prendere un buffetto tra dieci anni, si fanno dai tre ai dieci anni di galera e se li fanno davvero e subito. Vuo vedere che le vendite dei bobcat ritornano nei normali quantitativi,dopo che ne hanno carcerati un pò?

Ci vuole un periodo di rodaggio, ma se si fà un pò di buona informazione ( e quì vanno coinvolte tutte le associazioni concordando una linea comune di azione) la gente lo capisce alla svelta cosa gli conviene fare e cosa no, non sono mica tanto scemi quando gli tocchi il portafoglio!

fai che uno possa agire alla luce del sole, senza il patema di vedersi inquisire o farsi truffare dai soliti mercanti intrallazzoni ( mercanti, non commercianti....) e vedi quanto presto la categoria dei traffichini e company ci mette a sparire.

Anche quì ,però, approvata la legge, se trovo un commerciante che ancora compra materiale incerto per non dover fatturare ,così oltre ad evadere le tasse incoraggia la predazione incontrollata, il nostro commerciante lo faccio chiudere all'istante e gli faccio fare dieci anni di galera, perché se la faccenda non viene chiusa a TUTTI i livelli allora non funzionerà mai.

P.S. I tre anni di galera ( dai tre ai dieci) non sono una idea mia,ma sono le pene che il TU prevede per chi viene beccato col MD in area archeologica segnalata.

[MCMLXXVIII]

dico la mia, secondo il mio modo di essere

SE trovassi una moneta nel mio orto (assolutamente non andandola a cercare in giro. non e' il mio mestiere, non mi interessa e rispetto le istituzioni! e non ho nessun'orto! nemmeno 1 metro quadro)

o me la terrei o la venderei (se di un valore superiore alle mie disponibilita' economiche)

perche' so che se dico A lo stato se la prende, poi me la fa pagare mi mena e butta la chiave

MA SE sapessi che lo stato e' ben disposto correrei il giorno dopo a registrarla, o ricevo un premio simbolico (meglio 100 euro legali che 200 illegali) o lasciarmi la moneta con tanto di documentazione; fermo restando che ne l'ho rubata, ne sono andato a scavare per campagne.

il punto e' che il secondo scenario non esiste, se devo passare per ladro (dal mio orto) e devo anche rimetterci dei soldi tanto vale fare aumma aumma IL CHE non e' indotto dal mio modo di essere ma dalle leggi di questo stato.

e' un atteggiamento coatto, aggressivo, cieco e anche sordo che fa tabula rasa e ti persegue pure il che rende tutto e tutti chiusi a mo di riccio anche tanta gente che sarebbe ben lieta di rispettare le leggi GIUSTE.

se invece trovassi un portafoglio per strada con 150 euro documenti ed altro lo consegnerei alla polizia

ma credo che non la pensino tutti cosi' pero' penso che questo possa accadere in ogni parte del mondo

Modificato 17 Agosto, 2010 da MCMLXXVIII

[Alberto Varesi]

dico la mia, secondo il mio modo di essere

SE trovassi una moneta nel mio orto (assolutamente non andandola a cercare in giro. non e' il mio mestiere, non mi interessa e rispetto le istituzioni! e non ho nessun'orto! nemmeno 1 metro quadro)

o me la terrei o la venderei (se di un valore superiore alle mie disponibilita' economiche)

perche' so che se dico A lo stato se la prende, poi me la fa pagare mi mena e butta la chiave

MA SE sapessi che lo stato e' ben disposto correrei il giorno dopo a registrarla, o ricevo un premio simbolico (meglio 100 euro legali che 200 illegali) o lasciarmi la moneta con tanto di documentazione; fermo restando che ne l'ho rubata, ne sono andato a scavare per campagne.

il punto e' che il secondo scenario non esiste, se devo passare per ladro (dal mio orto) e devo anche rimetterci dei soldi tanto vale fare aumma aumma IL CHE non e' indotto dal mio modo di essere ma dalle leggi di questo stato.

e' un atteggiamento coatto, aggressivo, cieco e anche sordo che fa tabula rasa e ti persegue pure il che rende tutto e tutti chiusi a mo di riccio anche tanta gente che sarebbe ben lieta di rispettare le leggi GIUSTE.

se invece trovassi un portafoglio per strada con 150 euro documenti ed altro lo consegnerei alla polizia

ma credo che non la pensino tutti cosi' pero' penso che questo possa accadere in ogni parte del mondo

Concordo al 1000%, anche sul portafogli...