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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ciao.

"Oltre a non battere più il 5 lire in oro, si era limitata anche la coniazione del 5 lire in argento... Insomma, volontà di far sparire questo nominale?"

Non credo che alla base della sospensione delle coniazioni degli "scudi" in oro ed in argento vi fossero le stesse ragioni.

Per le 5 lire in oro abbiamo visto che negli atti della C.L.M. si sottolineano esigenze di carattere "pratico" (scarso apprezamento della moneta da parte degli utenti, l'ingombro eccessivo della stessa nelle "Cassa metalli" della Banca, il fatto che perdessero rapidamente, a causa dell'usura, il peso legale e dovessero essere sottoposte frequentemente ad operazioni di rifusione).

Per le 5 lire in argento, invece, le ragioni della sospensione erano da individuarsi esclusivamente nella perdita considerevole registrata in quegli anni dal prezzo dell'argento sui mercati mondiali.

In un sistema strutturato sullo schema del "bimettallismo", nel quale ad un'unità d'oro corrispondevano per legge 15,5 unità di argento, vi era il fondato motivo di ritenere che lo scudo d'argento, con un contenuto intrinseco di metallo di fatto con corrispondente al suddetto rapporto con l'oro, potesse essere fatto oggetto di speculazioni a danno degli stessi Stati emittenti.

Va inoltre aggiunto a quanto scrive il Gigante che per l'Italia, la limitarzione della coniazione degli scudi d'argento ai soli privati era già stata stabilita dalla Legge Monetaria Fondamentale del Regno d'Italia (L. 24.8.1862 nr. 788), il cui articolo 6 così stabiliva:

"I pezzi da Lire 5 d'argento al titolo di 900 millesimi non si conieranno se non per conto e sopra domanda dei privati, ed avranno corso legale al pari delle monete d'oro."

In conclusione, mi sembra di poter dire che del tutto diverse furono le ragioni che portarono alla sospensione della battitura delle monete che stiamo considerando.

Saluti.

Michele

La mia era un'esagerazione, ma ti ringrazio cmq per l'approfondimento (e ti ringrazio nuovamente per i materiali postati).

Nel XIX secolo i sue metalli subirono delle sensibili oscillazioni nei prezzi di mercato, così da manifestare la Legge di Gresham secondo cui il metallo il cui prezzo sul mercato supera la parità con l'altro viene tesaurizzato o esportato.

Negli anni '40 scarseggiò l'oro, poi con la scoperta nel '48 di miniere in California e Australia, la situazione si capovolse.

Nel 1860 la situazione cambiò nuovamente e aumentò la produzione d'argento. Durante il II° Impero (FR) l'Ag veniva esportato.

notizie reperite in rete.

Saluti,

N.

Modificato da niko

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Bella discussione, molto interessante :D


  • Oppiano ha chiuso il topic
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