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TARI' 1689 CARLO II


Risposte migliori

Salve, ho questa moneta di Carlo II del 1689. Chi mi racconta un pò di più sulla storia e sulla conservazione della stessa???? I cataloghi Gigante e Montenegro non vanno così indietro e così non ne sò molto se non il fatto che sia una moneta comune, è vero??? E la conservazione??? :rolleyes:

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Come hai giustamente detto, si tratta di un tarì del 1689 coniato a Napoli a nome di Carlo II di Spagna (P/R n°17, MIR n°299/2). Si tratta di una moneta comune ed il tuo esemplare è in bassa conservazione, quindi inutile parlare di valore economico. Da aggiungere che a causa della variazione del costo dell'argento questa moneta, nel gennaio del 1691, assunse il valore di 24 grana ed al suo posto fu coniato il tarì con il tosone al R/.

Sperando di non fare pubblicità, se sei interessato all'argomento, su Cronaca Numismatica di Luglio/Agosto e Settembre c'è un interessante articolo a firma di Francesco di Rauso, riguardante proprio la monetazione di Carlo II.

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E' vero ha un suo fascino e non nascondo che non lo venderei e scambiarei con altre monete del regno piu' blasonate..... P.S. Detto da me che colleziono solo vittorio emanuele III....

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E' vero ha un suo fascino e non nascondo che non lo venderei e scambiarei con altre monete del regno piu' blasonate..... P.S. Detto da me che colleziono solo vittorio emanuele III....

Concordo pienamente ;) ;)

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Salve, ho questa moneta di Carlo II del 1689. Chi mi racconta un pò di più sulla storia e sulla conservazione della stessa???? I cataloghi Gigante e Montenegro non vanno così indietro e così non ne sò molto se non il fatto che sia una moneta comune, è vero??? E la conservazione??? rolleyes.gif

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Io consiglierei ai giovani collezionisti di impostare la propria collezione diversamente come creduto finora. Diciamo che la maggior parte di essi collezionano da Carlo di Borbone in poi.

I cataloghi commerciali, mi rivolgo in particolar modo all'amico Elledi, vuoi per motivi di spazio, vuoi per seguire una logica dinastica, partono dai Borbone (1734). A mio parere, le monetazioni post-rinascimentali andrebbero considerate "moderne" secondo la loro tecnica di coniazione. Case dinastiche a parte, le monete di Carlo II post 1680 (per il rame e post-1683 per l'argento), sono monete tecnicamente moderne in quanto battute al bilanciere e non più al martello e il loro rapporto qualità-prezzo è davvero ottimale.

In conclusione. Un giovane che vuole iniziare una collezione di monete napoletane "moderne" dovrebbe iniziare da Carlo II di Spagna e non più dal 1734, il mio punto di vista è che il tempo passa e si ragiona secondo un'ottica diversa, di conseguenza, i cataloghi commerciali, nel limite delle loro possibilità, dovrebbero seguire le esigenze dei nuovi collezionisti, al contrario (e non a caso), vi sono collezionisti che amano solo quelle napoletane coniate al martello e collezionano fino al 1666, Carlo II di Spagna escluso.

Modificato da francesco77
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Concordo pienamente con Francesco, troppo bistrattata la monetazione al martello, dovuta sicuramente all’assenza di cataloghi con rispettive quotazioni.

Si direi che il periodo " moderno "andrebbe classificato dall'avvento al bilanciere, e quindi la monetazione di Carlo, rientrerebbe anche se in parte in quel periodo, visto alcuni tondelli battuti a martello.

Per i giovani o nuovi adepti, data l'età quasi sempre suscettibile, per motivi legati alla disponibilità economica, consiglierei di guardare più indietro possibile.

Oltre ad acquisire nozioni inimmaginabili,il fascino del martello, e la scarsa reperibilità dei tondelli, contribuirebbe alla ricerca e al mistero................. :rolleyes:

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concordo anch io con francesco.

però vorrei lanciare una polemica:

quelli che collezionano queste monete degli antichi stati sono veramente pochi rispetto alla massa totale dei collezionisti che si concentrano su Euro Repubblica e Regno.

purtroppo chi arriva da queste esperienze è troppo legato al concetto di conservazione, e quindi rischia di non capire queste monete.

ho assistito a discussioni dove si chiedeva il parere di conservazione di monete di rame napoletane del 1600 e tanti erano convinti che fossero dei rottami perchè il tondello era danneggiato e parte delle legende mancavano.

secondo me dovremmo sensibilizzare di più le persone a tralasciare il concetto di conservazione e dedicarsi di più allo studio dei contesti in cui queste monete circolavano.

per esempio sottolineando il fatto che a Napoli ci furono rivolte popolari perchè la monetazione era molto scarsa, e da qui il fatto che tutte le napoletane di rame uscivano gia dalla zecca come rottami.

un altro punto di cui molti sono ignari è il periodo di tempo che queste monete han circolato.

questa per esempio coniata nel 1690 ha circolato per almeno 100 anni fino al periodo napoleonico.

io rimango dell idea che è inutile avere dei collezionsti/numismatici che ti sanno discriminare tra il BB+ e il qSPL di monete insulse come i 50 cent impero o le api quando poi settori affascinanti come le monete di questo periodo vengono poi tralasciati.

tanti dicono i costi , ma costa di più una moneta comune in FDC di una come questa.......

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concordo anch io con francesco.

però vorrei lanciare una polemica:

quelli che collezionano queste monete degli antichi stati sono veramente pochi rispetto alla massa totale dei collezionisti che si concentrano su Euro Repubblica e Regno.

purtroppo chi arriva da queste esperienze è troppo legato al concetto di conservazione, e quindi rischia di non capire queste monete.

ho assistito a discussioni dove si chiedeva il parere di conservazione di monete di rame napoletane del 1600 e tanti erano convinti che fossero dei rottami perchè il tondello era danneggiato e parte delle legende mancavano.

secondo me dovremmo sensibilizzare di più le persone a tralasciare il concetto di conservazione e dedicarsi di più allo studio dei contesti in cui queste monete circolavano.

per esempio sottolineando il fatto che a Napoli ci furono rivolte popolari perchè la monetazione era molto scarsa, e da qui il fatto che tutte le napoletane di rame uscivano gia dalla zecca come rottami.

un altro punto di cui molti sono ignari è il periodo di tempo che queste monete han circolato.

questa per esempio coniata nel 1690 ha circolato per almeno 100 anni fino al periodo napoleonico.

io rimango dell idea che è inutile avere dei collezionsti/numismatici che ti sanno discriminare tra il BB+ e il qSPL di monete insulse come i 50 cent impero o le api quando poi settori affascinanti come le monete di questo periodo vengono poi tralasciati.

tanti dicono i costi , ma costa di più una moneta comune in FDC di una come questa.......

Ciao Rick2, sono in larga parte d'accordo con te, volevo concentrare l'attenzione dei lettori sulla monetazione coniata al bilanciere ed in particolare sulle prime monete napoletane coniate con questa tecnica (escludendo le monete napoletane coniate al bilanciere agli inizi del '600 a titolo sperimentale e comunque ufficiali. Rarissime). Faccio notare come ad esempio, che a Roma si iniziò prima del 1680 con il bilanciere, mentre a Milano nel '700 inoltrato. La tua considerazione sul rapporto cultura/collezionismo/conservazione è giusto, convertire i collezionisti di oggi su questa monetazione è un discorso che dovranno capire loro e certamente non possiamo pretendere che da un giorno all'altro si illuminino o che davvero le apprezzino. Io ho un amico che colleziona monete del Regno e della Repubblica e spero che con i miei discorsi e postandogli qualche bella immagine possa convertirsi a questa monetazione, ma questo è un discorso a parte e soggettivo, anche io in tenera età collezionavo inizialmente banconote mondiali, Regno e Repubblica.

Faccio notare che (per il momento) molte monete di Carlo II di piccolo e medio modulo possono essere reperite in conservazione eccezionale (non immuni da qualche graffietto) a pochissime centinaia di Euro. A mio parere è un ottimo investimento.

Come dici tu, confermo che ci sono molti collezionisti che collezionano fino alle ultime monete al martello ..... vi sono poi quelli che partono dal 1734. In poche parole, la monetazione napoletana 1680-1734 non è estremamente richiesta e questo è un campanello d'allarme per quelli che vorranno ampliare la loro raccolta proprio da questo periodo, in fondo a livello storico sono appetibili perchè segnano il passaggio da una vecchia e retrograda tecnica di coniazione ad una moderna ed efficiente, le condizioni della popolazione meridionale migliorarono proprio grazie a questo miracolo numismatico/monetario.

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Guest utente3487

I cataloghi commerciali, mi rivolgo in particolar modo all'amico Elledi, vuoi per motivi di spazio, vuoi per seguire una logica dinastica, partono dai Borbone (1734).

Si, hai ragione da vendere....Purtroppo i cataloghi commerciali devono necessariamente seguire le tendenze del mercato ma è innegabile che la monetazione precedente è bellissima, stupenda, suggestiva e chi più ne ha ne metta....Anche io, bovinamente (senza voler offendere i bovini), ho preso come riferimento il 1730 per i miei lavori in preparazione ma sono pronto a riconsiderare il tutto....se qualcuno mi aiuta....Per prove e progetti è giaà arduo partire dal 1730, ma se avete indicazioni ante 1730 sono ben accette...

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Guest utente3487

beh anche così 10-20 euro li vale.

le monete di napoli si trovano così

ciao

Varrà anche 10-20 euro come dite voi, ma ha un valore storico che la fa brillare di luce propria...ragazzi, non pensiamo sempre e solo al valore venale...questa è una bella moneta che ha vissuto, ha una storia e come ho già detto altre volte, sarà servita per comprare del pane, per far felice una povera famiglia, per avere il sorriso di un bambino...tutte cose che una moneta in FDC o Proof incapsulata non ha....

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purtroppo io noto che quando mancano i cataloghi manca l interesse.

vuoi perchè non hai un parametro per quello che collezioni , vuoi perchè dipendiamo molto da questi per i valori.

per quanto riguarda le emissioni al martello o a macchina a milano si parte dopo il 1750 , le prime emissioni di filippi di maria teresa sono ancora a martello.

per quanto riguarda gli altri stati in francia si parte dal 1643 con le ultime emissioni di Luigi XIII

in Inghilterra si fanno esperimenti da parte di Nicolas Briot nel 1635-1638 ma poi causa anche la situazione politica e la guerra civile la monetazione continua a venir prodotta al martello fino anche li a Carlo II nel 1660-1665 (un diverso carlo II da quello di Napoli)

In Spagna la produzione a macchina inizia nel tardo 1500 con le prime emissioni di segovia mentre la produzione a martello continua fino a dopo il 1700 , addirittura madrid continua a emettere i cob fino al 1710.

nelle colonie spagnole le macchine vengono messe in tempi diversi, nel 1733 a citta del messico , nel 1750 (mi pare) a guatemala e Lima , nel 1770 a Potosi in bolivia che fino ad allora continuava a produrre cob o maququinas

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