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Risposte migliori

Inviato

io penso che ogni scelta che sta alla base di una collezione sia corretta e vada bene... perchè alla fine, uno sceglie di collezionare ciò che gli piace e nella forma, nei modi e nelle disponibilità che preferisce! per cui non lo so, non mi sento di dire che una conservazione bella sia da preferire a una brutta e/o viceversa... ci sono infiniti modi di fare e personalizzare una collezione! e infinite variabili di possibilità circa le condizioni economiche di un pezzo... la stessa moneta in mille contesti differenti può avere mille oscillazioni di prezzo. diciamo che aste, cataloghi, mercatini e siti online fan tutti brodo per delimitare una forbice di prezzo più o meno corretta fissando max e min.

Esatto, in linea di massima io consiglio questo: per una moneta di facile reperibiltà sul mercato ( ed anche questo è una variabile X , perchè ad esempio oggi come oggi è possibile trovare un Procopio per pochi euro, qualche anno fà c'è ne volevano 20 volte tanto, perchè ne sono stati rinvenuti in quantità industriale nei paesi dell'est europa negli ultimi tempi, caso opposto, alcune monete 100 anni fà comunissime adesso sono rare, perchè per la maggioranza congelate in raccolte e collezioni pubbliche o private ), dicevo, consiglio di cercare di acquistare in questo caso il miglior grado di conservazione possibile per le proprie tasche, per monete invece rare o comunque di prestigio ( vedi nerone, che raro non è, ma molto ambito, quindi per la legge della domanda e dell'offerta = costoso ), consiglio di adattarsi di buon grado alla conservazione Mb, se davvero il desiderio è quello di una raccolta più vasta ( ma bisogna sempre tenere presente che per alcune monete Mb il denaro speso non si recupera più, perchè in caso di vendita saranno disprezzate dal mercato )


Inviato

Ringrazio tutti per le risposte.

Mi trovo daccordo con voi. La mia perplessità è unicamente legata alla paura di strapagare una moneta molto più del suo effettivo valore. Non acquisto le monete per rivenderle, non ho quindi necessità di trarne alcun guadagno economico. Ma essendo uno studente e avendo un budget quindi relativamente limitato, mi sembrerebbe ovviamente uno spreco di denaro pagare troppo una moneta.

Sono consapevole che la monetazione romana, a differenza delle altre ha carattersitiche che forse ne rendono complessa una classificazione economica precisa, ma credo che il sapere se una determinata moneta X non vale la pena pagarla più di una certa cifra Y, può far evitare di "buttare soldi" e magari vedere successivamente la stessa moneta, della stessa zecca e nello stesso grado di conservazione venire venduta per una cifra considerevolmente inferiore.

La mia linea finora è stata quella di spendere per una moneta generalmente 5-6 euro, spingendomi fino a 8 per un paio di Diocleziano in buone condizioni, e arrivando fino a 13 per una di Giuliano L' Apostata (quella con il bue Apis). Mi sono pure aggiudicato un "in hoc signo victor eris" di Vetranio per 33 euro circa, ho voluto fare la spesa perchè trattavasi di moneta rara, ma non mi è mai arrivata perchè il venditore all' atto di spedirmela non l'ha trovata più e mi ha rimborsato (ometto ogni considerazione personale a riguardo).

Il metodo che adopera Rick facendo la proporzione con il Seaby, mi sembra un buon compromesso per potersi fare un idea sul valore di una moneta. Non sono però riuscito a capire di preciso come calcolare il valore delle monete.


Inviato

Ringrazio tutti per le risposte.

Mi trovo daccordo con voi. La mia perplessità è unicamente legata alla paura di strapagare una moneta molto più del suo effettivo valore. Non acquisto le monete per rivenderle, non ho quindi necessità di trarne alcun guadagno economico. Ma essendo uno studente e avendo un budget quindi relativamente limitato, mi sembrerebbe ovviamente uno spreco di denaro pagare troppo una moneta.

Sono consapevole che la monetazione romana, a differenza delle altre ha carattersitiche che forse ne rendono complessa una classificazione economica precisa, ma credo che il sapere se una determinata moneta X non vale la pena pagarla più di una certa cifra Y, può far evitare di "buttare soldi" e magari vedere successivamente la stessa moneta, della stessa zecca e nello stesso grado di conservazione venire venduta per una cifra considerevolmente inferiore.

La mia linea finora è stata quella di spendere per una moneta generalmente 5-6 euro, spingendomi fino a 8 per un paio di Diocleziano in buone condizioni, e arrivando fino a 13 per una di Giuliano L' Apostata (quella con il bue Apis). Mi sono pure aggiudicato un "in hoc signo victor eris" di Vetranio per 33 euro circa, ho voluto fare la spesa perchè trattavasi di moneta rara, ma non mi è mai arrivata perchè il venditore all' atto di spedirmela non l'ha trovata più e mi ha rimborsato (ometto ogni considerazione personale a riguardo).

Il metodo che adopera Rick facendo la proporzione con il Seaby, mi sembra un buon compromesso per potersi fare un idea sul valore di una moneta. Non sono però riuscito a capire di preciso come calcolare il valore delle monete.

per me il consiglio migliore è di seguire l'andamento dei prezzi sul mercato per ogni tipologia di moneta e per ogni conservazione, cmq i soldi che hai speso tu vanno benissimo, se le monete hanno una buona leggibilità


Inviato

Scusate l'intromissione!! ;)

...ma leggendo questa discussione chiedo il vostro aiuto...sono nuovo e vorrei comprare monete romane anche io...dove mi cosigliate di acquistarle??voi dove le avete acquistate??(se non si possono dire le fonti almeno il genere! ;) )

Grazie

dove abiti? :rolleyes:


Inviato

Ringrazio tutti per le risposte.

Mi trovo daccordo con voi. La mia perplessità è unicamente legata alla paura di strapagare una moneta molto più del suo effettivo valore. Non acquisto le monete per rivenderle, non ho quindi necessità di trarne alcun guadagno economico. Ma essendo uno studente e avendo un budget quindi relativamente limitato, mi sembrerebbe ovviamente uno spreco di denaro pagare troppo una moneta.

Sono consapevole che la monetazione romana, a differenza delle altre ha carattersitiche che forse ne rendono complessa una classificazione economica precisa, ma credo che il sapere se una determinata moneta X non vale la pena pagarla più di una certa cifra Y, può far evitare di "buttare soldi" e magari vedere successivamente la stessa moneta, della stessa zecca e nello stesso grado di conservazione venire venduta per una cifra considerevolmente inferiore.

La mia linea finora è stata quella di spendere per una moneta generalmente 5-6 euro, spingendomi fino a 8 per un paio di Diocleziano in buone condizioni, e arrivando fino a 13 per una di Giuliano L' Apostata (quella con il bue Apis). Mi sono pure aggiudicato un "in hoc signo victor eris" di Vetranio per 33 euro circa, ho voluto fare la spesa perchè trattavasi di moneta rara, ma non mi è mai arrivata perchè il venditore all' atto di spedirmela non l'ha trovata più e mi ha rimborsato (ometto ogni considerazione personale a riguardo).

Il metodo che adopera Rick facendo la proporzione con il Seaby, mi sembra un buon compromesso per potersi fare un idea sul valore di una moneta. Non sono però riuscito a capire di preciso come calcolare il valore delle monete.

adesso mi sento come... un ragazzo fortunato (anke se qua* và tutto a pezzi) perke nonostante in miei 14 anni spendo cifre superiori alle tue (50 € max) (colleziono monete del regno d'italia e con le tue cifre prendi monete in condizioni pessime e stracomuni ma se hai fortuna con 8 € strappi i 20 e 10 cent. in FDC del 1943 ma come si può capire sono comuni, comunissime)

se cerchi i 2 centesimi del 1905 a 50€ non li prendi proprio perfetti mentre ci sono pezzi che non potrei prendere nemmeno con 100€

*qua intendo a casa mia

Awards

Inviato

adesso mi sento come... un ragazzo fortunato (anke se qua* và tutto a pezzi) perke nonostante in miei 14 anni spendo cifre superiori alle tue (50 € max) (colleziono monete del regno d'italia e con le tue cifre prendi monete in condizioni pessime e stracomuni ma se hai fortuna con 8 € strappi i 20 e 10 cent. in FDC del 1943 ma come si può capire sono comuni, comunissime)

se cerchi i 2 centesimi del 1905 a 50€ non li prendi proprio perfetti mentre ci sono pezzi che non potrei prendere nemmeno con 100€

*qua intendo a casa mia

beh io lo continuo o dire e mi attaccano tutti.

ma guarda che si trovano romane in BB del periodo di costantino per 5 euro , senza poi contare che trovi monete de 1600 per pochi euro.

il problema delle monete commerciali che fai tu è che ti condizionano a cercare la conservazione massima perchè ti viene inculcato che se no non vale niente e come dici anche tu spendi 10 euro per monete non comuni , ma stracomuni in FDC.

io onestamente preferisco spendere 5 euro per una moneta che non ho mai visto , magari in bassa conservazione , medievale , o romana o preunitaria e me ne sbatto della conservazione.

i soldi non sono qui per regalarli al commerciante di turno di monete comuni , anzi è proprio il contrario , se non prezza giustamente la moneta , lo becco io !

ah per 100 euro si trovano talleri del 1600 in condizioni discrete , mentre per 50 hai una scelta molto ampia di denarii romani.


Inviato

cmq

ridiamo dignita` a queste monete , solo perche` consumate non significa che non siano collezionabili o ricche di interesse storico
condivido il pensiero. monete in male condizioni non significa ke vadan buttate!!! l'altra volta quello della numismatica mi ha regalato diverse monete da 10 cent ("ape") tra cui una in condizioni pessime io l'ho accettata con piacere.e non me ne pento. gli FDC sono belli si ma non disprezziamo le monete in condizioni peggiori. la lire ha 1200 anni. è stata creata da Carlo Magno, abbiate rispetto per una moneta cosi vecchia. secondo me non possono toglierla cosi come hanno fatto per metterci l'euro! io rivoglio la lira - _ -
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Inviato

Rick, sono daccordo con te.

Io parto da una semplice considerazione. Le monete sono un bene destinato per sua natura alla circolazione. La circolazione per sua natura usura le monete, non ci vedo per cui nulla di male nello scegliere monete in non perfetta condizione. Al di là del minore esborso economico per acquistarle, per me una moneta circolata, ma comunque ben fruibile ha un fascino tutto particolare. Monete troppo perfette mi danno quasi una sensazione di falso, anche se magari sono verissime


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