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Inviato

Ciao Francesco è proprio questa parte che comprendo poco.

Per aggiungere il numerale hanno spostato tutti i caratteri (poteva essere un conio con la leggenda a caratteri mobili) , modificato il conio aggiungendo una ciocca : perchè non modificare anche anche la data di nascita.....mha se non salta fuori un altro documento non lo sapremmo mai e potremmo fare solo supposizioni sul perchè si sia deciso di modificare solo la data di morte.

Nel documento che hai postato credo di notare che la medaglia dorata sia del secondo conio me lo puoi confermare?

Un appello a tutti , quelle dorate o argentate sono principalmente del secondo conio? Ho questo dubbio che in zecca le medaglie avanzate e qulcun'altra siano state vendute a terzi e per accrescerne i piacere visivo modificate di colore o per fare omaggio alle personalità intervenute , visto che l'oro non è stato coniato si doravano per fare l'omaggio del trittico.

Ciao Gianluca, è questo il punto, l'incisore ha effettuato un lavoro che ha messo a repentaglio l'integrità stessa del conio. Certamente non ha potuto spianare nulla e poi ri-punzonare i caratteri altrimenti ci saremmo ritrovati con delle medaglie con la superficie irregolare. Ha fatto tutt'altro tipo di lavoro. Poi magari ti spiego da vicino perchè a scriverlo non mi viene.

Scusate "l'incursione" in un ambito non mio, ma le vostre discussioni sono sempre interessanti e, soprattutto, le medaglie napoletane bellissime.

La doratura in questione, visto che è coeva e molto "fine" di esecuzione, non potrebbe essere stata fatta ab origine proprio per offrire alle personalità intervenute un esemplare di "presentazione"?

Saluti,

Sforza

Anch'io ho notato che la medaglia dorata, anche se ne ho viste tre al massimo, è sempre quella del secondo tipo/variante. Non si escludono diverse ipotesi sul perchè, e a chi, venne data. E' certa una cosa: è la più bella in assoluto tra tutte quelle dei congressi degli scienziati italiani. Infatti molte delle medaglie riportate nella tabella nell'articolo sono con la sola raffigurazione da un lato ed epigrafe dall'altro. Questa napoletana è invece rappresentativa sia al dritto che al rovescio. Poi non dimentichiamo che riporta anche il nome del re al rovescio, quindi non riguarda solo la semplice raffigurazione di uno scienziato. E' a tutti gli effetti una medaglia borbonica ufficiale.


Inviato

@@Reficul @@incuso @@picchio

Ho un'idea: se volessi accorpare questa discussione a quella di @@gionni980 http://www.lamoneta.it/topic/84637-ora-ci-mancavano-solo-le-medaglie/?hl=%2Bmancavano+%2Bsolo si può fare? Poi magari se mi dite come fare la potrei mettere in rilievo. In effetti queste due discussioni vennero iniziate dai nostri due utenti ed amici collezionisti per dar rilievo ai pezzi di maggior pregio della loro raccolta, poi le stesse hanno preso una piega diversa, in alcuni casi di carattere scientifico e quindi molto utili per il forum.


Inviato

@@francesco77.....hai scritto questo:

Ciao Gianluca, è questo il punto, l'incisore ha effettuato un lavoro che ha messo a repentaglio l'integrità stessa del conio. Certamente non ha potuto spianare nulla e poi ri-punzonare i caratteri altrimenti ci saremmo ritrovati con delle medaglie con la superficie irregolare. Ha fatto tutt'altro tipo di lavoro. Poi magari ti spiego da vicino perchè a scriverlo non mi viene.

Una breve domandina che mi serve perché sto mettendo su un piccolo collegamento (di discorso) che poi vi sottopongo......Premetto con non sono esperto di tecniche di coniazioni e non conosco nemmeno l'attrezzo usato e quant'altro, però devo fare la domanda perché è importante......eccola:

E' possibile che il Catenacci abbia usato invece che il bolino il castelletto a polvere di diamante per questo ritocco che ha fatto ?

Grazie


  • ADMIN
Staff
Inviato

@@Reficul @@incuso @@picchio

Ho un'idea: se volessi accorpare questa discussione a quella di @@gionni980 http://www.lamoneta.it/topic/84637-ora-ci-mancavano-solo-le-medaglie/?hl=%2Bmancavano+%2Bsolo si può fare?

Unire due discussioni è del tutto possibile. Tieni presente però che i messaggi della discussione unita saranno ordinati comunque in ordine cronologico. Possibile che la cosa renda difficile seguire il discorso.


Inviato

@@francesco77.....hai scritto questo:

Ciao Gianluca, è questo il punto, l'incisore ha effettuato un lavoro che ha messo a repentaglio l'integrità stessa del conio. Certamente non ha potuto spianare nulla e poi ri-punzonare i caratteri altrimenti ci saremmo ritrovati con delle medaglie con la superficie irregolare. Ha fatto tutt'altro tipo di lavoro. Poi magari ti spiego da vicino perchè a scriverlo non mi viene.

Una breve domandina che mi serve perché sto mettendo su un piccolo collegamento (di discorso) che poi vi sottopongo......Premetto con non sono esperto di tecniche di coniazioni e non conosco nemmeno l'attrezzo usato e quant'altro, però devo fare la domanda perché è importante......eccola:

E' possibile che il Catenacci abbia usato invece che il bolino il castelletto a polvere di diamante per questo ritocco che ha fatto ?

Grazie

Mi rispondo da solo :) ......mentre tutti guardavano la partita io mi sono letto la pagina 139 dell'anteprima del Medagliere dei Re del D'Auria, e mi sembra di leggere che potrebbe essere successo anzi se ho capito bene (perché ripeto non sono esperto) questo è avvenuto.............se fosse veramente così, l'avevo detto che era importante !! :good:

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Inviato

Hai fatto bene a non guardare la partita.. :'(


Inviato

@@francesco77.....hai scritto questo:

Ciao Gianluca, è questo il punto, l'incisore ha effettuato un lavoro che ha messo a repentaglio l'integrità stessa del conio. Certamente non ha potuto spianare nulla e poi ri-punzonare i caratteri altrimenti ci saremmo ritrovati con delle medaglie con la superficie irregolare. Ha fatto tutt'altro tipo di lavoro. Poi magari ti spiego da vicino perchè a scriverlo non mi viene.

Una breve domandina che mi serve perché sto mettendo su un piccolo collegamento (di discorso) che poi vi sottopongo......Premetto con non sono esperto di tecniche di coniazioni e non conosco nemmeno l'attrezzo usato e quant'altro, però devo fare la domanda perché è importante......eccola:

E' possibile che il Catenacci abbia usato invece che il bolino il castelletto a polvere di diamante per questo ritocco che ha fatto ?

Grazie

Ciao, dopo aver letto alcuni riferimenti del Medagliere dei Re del D'Auria ho ricontrollato le medaglie che ho.

Quelle del I° conio sono di 1mm piu' gandi del II° conio e sembrerebbe spiegato ma concordo con il D'Auria sul

fatto che il dritto è stato prodotto ex novo partendo dal I° conio ed è per questo che è piu' piccola quella di II° conio.

Credo che il castelletto a polvere sarebbe stata una una operazione molto pericolosa e su un conio temprato sarebbe disastrosa.

Cio' spiegherebbe il perchè la legenda del dritto è centrata anche se è stata aggiunta una stanghetta........ma non spiegherebbe il

perchè sia stata ignorata la data di nascita.

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Inviato

Ciao, dopo aver letto alcuni riferimenti del Medagliere dei Re del D'Auria ho ricontrollato le medaglie che ho.

Quelle del I° conio sono di 1mm piu' gandi del II° conio e sembrerebbe spiegato ma concordo con il D'Auria sul

fatto che il dritto è stato prodotto ex novo partendo dal I° conio ed è per questo che è piu' piccola quella di II° conio.

Credo che il castelletto a polvere sarebbe stata una una operazione molto pericolosa e su un conio temprato sarebbe disastrosa.

Cio' spiegherebbe il perchè la legenda del dritto è centrata anche se è stata aggiunta una stanghetta........ma non spiegherebbe il

perchè sia stata ignorata la data di nascita.

......no se ad usarlo è stato il Catenacci, insieme al D'Andrea era l'unico a saperlo usare in maniera pregevole; questo l'ho letto in alcuni documenti riguardo ad un'altra medaglia.........Questa però non è una "affermazione" il mio è stato solo un modo per riportare cosa avevo letto, di certo non so come si è operato, ma potrebbe essere accaduta la stessa cosa.


Inviato

Mi piace il livello che sta raggiungendo questa discussione... Vi seguo interessato... Concordo anche io con il D'Auria quando sostiene che per conoscere la medaglistica dobbiamo essere stati in un laboratorio di incisione... E questo bel tread lo dimostra...


Inviato (modificato)

Mi piace il livello che sta raggiungendo questa discussione... Vi seguo interessato... Concordo anche io con il D'Auria quando sostiene che per conoscere la medaglistica dobbiamo essere stati in un laboratorio di incisione... E questo bel tread lo dimostra...

@@eracle62

@@camerlengo

Ecco alcuni punzoni, impronte varie e conii vari, dalle impronte senza caratteri impressi ...... ai conii finali, attrezzi per allineare i caratteri mobili durante le operazioni di punzonatura ....... e ........

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Modificato da francesco77
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Inviato

......no se ad usarlo è stato il Catenacci, insieme al D'Andrea era l'unico a saperlo usare in maniera pregevole; questo l'ho letto in alcuni documenti riguardo ad un'altra medaglia.........Questa però non è una "affermazione" il mio è stato solo un modo per riportare cosa avevo letto, di certo non so come si è operato, ma potrebbe essere accaduta la stessa cosa.

Concordo che stiamo parlando di modellisti ed incisori pregevoli ma perchè rischiare di rovinare il conio quando potevano ricavarne uno nuovo

partendo dal vecchio?

La mia è un opinione che parte dai vari riconi papali ottenuti partendo dal conio precedente....ma è un opinione di chi non conosce perfettamente

le tecniche di creazione dei coni dell'800.


Inviato

Mi piace il livello che sta raggiungendo questa discussione... Vi seguo interessato... Concordo anche io con il D'Auria quando sostiene che per conoscere la medaglistica dobbiamo essere stati in un laboratorio di incisione... E questo bel tread lo dimostra...

Se per questo non solo per le medaglie..

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Inviato

Concordo che stiamo parlando di modellisti ed incisori pregevoli ma perchè rischiare di rovinare il conio quando potevano ricavarne uno nuovo

partendo dal vecchio?

La mia è un opinione che parte dai vari riconi papali ottenuti partendo dal conio precedente....ma è un opinione di chi non conosce perfettamente

le tecniche di creazione dei coni dell'800.

La risposta potrebbe sembrare "banale" ma forse, a volte, è anche la più semplice: per risparmiare tempo e denaro ?


Inviato (modificato)

A @@Michelangelo2 piace il livello della discussione, vediamo se riesco a farlo alzare ancora di più, anche perché avevo riferito che avrei esposto qualcosa di più in merito a questa medaglia…..ma che volete non riesco a tenermi niente e discutere con tutti Voi è sempre un enorme e grande piacere; ormai sicuramente siete al corrente che con la collaborazione di Francesco riguardo ai personaggi operanti in zecca, stò mettendo su carta il periodo che arriva fino al 1860, e tempo fà il personaggio Catenacci Vincenzo (devo dire non solo lui) mi ha suscitato un po’ di grattacapi e parecchi nodi da sciogliere….e proprio su questa Medaglia.

Concordo perfettamente con il D’Auria quando scrive […..] ma il conio del dritto non era stato affidato al Catenecci ? e già, infatti nel documento, più volte qui postato, del Bovi, si legge che l’incisore dei rovesci, Luigi Arnaud, ha semplicemente ristretto gli spazi ecc. ecc. (il documento reciterebbe giusto, perché tutti sappiamo che l’incisore dei rovesci era anche colui il quale provvedeva ad incidere i caratteri delle legende al dritto e al rovescio) ma perché poi si legge che il conio del dritto era stato affidato al Catenacci con la preghiera di aggiungere un numero romano (I) alla data…………c’è stata una lettura errata della documentazione ? o c’è dell’altro….. come mai il Bovi non si è posto questa domanda.

Per capire meglio cosa voglio sottoporVi faccio un passo indietro:

Alla morte del Rega (che sappiamo fu il Direttore del Gabinetto d’Incisione) subentrò in tale carica proprio il Catenacci (Vincenzo), il Direttore era colui il quale eseguiva i bozzi dei disegni di tutti le impronte che venivano ordinate dal Direttore Generale della Amministrazione, distribuiva i lavori agl’incisori, ne dirigeva l’esecuzione e vigilava sulla esattezza e costruzione dei lavori medesimi…..infatti sulle medaglie del periodo post-Rega troviamo la firma del Catenacci sempre seguita da INV o DIR………..il Siciliano a tal proposito scrive: il Direttore doveva solo comporre il disegno ed il modello in plastica di ogni lavoro e sorvegliarne l’esecuzione; così tutte le medaglie ufficiali portano la firma del Direttore di Gabinetto seguita da INV. (inventò) DIR (diresse), quella dell’incisione, seguita da INC. (incise) oppure FEC. (fece) e quasi per un autentica, il nome del Direttore Generale in carica alla Zecca.

Tutto questo era dettato da un decreto con annesso regolamento (17 marzo 1829: Decreto N. 2329) adesso come mai sulla medaglia in questione vi è la firma del Catenacci seguita da FECE ? ho trovato documenti datati 1844 e altri del 1847 dove chiaramente, lettere con firma, si legge Don Vincenzo Catenacci, Direttore del Gabinetto d’Incisione, quindi prima e dopo la data di questa medaglia.

Nessuno poteva trasgredire o andare contro regolamento, ma in questo caso, per un determinato motivo, sarà stata fatta un’eccezione……aggiungo, per dovere di cronaca, che gl’incisori dei dritti, così come quelli dei rovesci erano due, e tra quelli dei dritti, logicamente non v’era il Catenacci, a quei tempi c’erano il D’Andrea a fine carriera ed il Catenacci (Scipione).

Credevo, in cuor mio, che le sorprese mano mano che ci avvicinassimo agli anni 1800 venissero ad affievolirsi, ma vi posso assicurare che non è così, esse si protraggono fino al 1860…….ed è proprio vero, e non mi stancherò mai di ripeterlo, la monetazione Napoletana è la più bella ed intrigante che ci sia.

Un saluto Pietro

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Modificato da Rex Neap
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Inviato

A @@Michelangelo2 piace il livello della discussione, vediamo se riesco a farlo alzare ancora di più, anche perché avevo riferito che avrei esposto qualcosa di più in merito a questa medaglia…..ma che volete non riesco a tenermi niente e discutere con tutti Voi è sempre un enorme e grande piacere; ormai sicuramente siete al corrente che con la collaborazione di Francesco riguardo ai personaggi operanti in zecca, stò mettendo su carta il periodo che arriva fino al 1860, e tempo fà il personaggio Catenacci Vincenzo (devo dire non solo lui) mi ha suscitato un po’ di grattacapi e parecchi nodi da sciogliere….e proprio su questa Medaglia.

Concordo perfettamente con il D’Auria quando scrive […..] ma il conio del dritto non era stato affidato al Catenecci ? e già, infatti nel documento, più volte qui postato, del Bovi, si legge che l’incisore dei rovesci, Luigi Arnaud, ha semplicemente ristretto gli spazi ecc. ecc. (il documento reciterebbe giusto, perché tutti sappiamo che l’incisore dei rovesci era anche colui il quale provvedeva ad incidere i caratteri delle legende al dritto e al rovescio) ma perché poi si legge che il conio del dritto era stato affidato al Catenacci con la preghiera di aggiungere un numero romano (I) alla data…………c’è stata una lettura errata della documentazione ? o c’è dell’altro….. come mai il Bovi non si è posto questa domanda.

Per capire meglio cosa voglio sottoporVi faccio un passo indietro:

Alla morte del Rega (che sappiamo fu il Direttore del Gabinetto d’Incisione) subentrò in tale carica proprio il Catenacci (Vincenzo), il Direttore era colui il quale eseguiva i bozzi dei disegni di tutti le impronte che venivano ordinate dal Direttore Generale della Amministrazione, distribuiva i lavori agl’incisori, ne dirigeva l’esecuzione e vigilava sulla esattezza e costruzione dei lavori medesimi…..infatti sulle medaglie del periodo post-Rega troviamo la firma del Catenacci sempre seguita da INV o DIR………..il Siciliano a tal proposito scrive: il Direttore doveva solo comporre il disegno ed il modello in plastica di ogni lavoro e sorvegliarne l’esecuzione; così tutte le medaglie ufficiali portano la firma del Direttore di Gabinetto seguita da INV. (inventò) DIR (diresse), quella dell’incisione, seguita da INC. (incise) oppure FEC. (fece) e quasi per un autentica, il nome del Direttore Generale in carica alla Zecca.

Tutto questo era dettato da un decreto con annesso regolamento (17 marzo 1829: Decreto N. 2329) adesso come mai sulla medaglia in questione vi è la firma del Catenacci seguita da FECE ? ho trovato documenti datati 1844 e altri del 1847 dove chiaramente, lettere con firma, si legge Don Vincenzo Catenacci, Direttore del Gabinetto d’Incisione, quindi prima e dopo la data di questa medaglia.

Nessuno poteva trasgredire o andare contro regolamento, ma in questo caso, per un determinato motivo, sarà stata fatta un’eccezione……aggiungo, per dovere di cronaca, che gl’incisori dei dritti, così come quelli dei rovesci erano due, e tra quelli dei dritti, logicamente non v’era il Catenacci, a quei tempi c’erano il D’Andrea a fine carriera ed il Catenacci (Scipione).

Credevo, in cuor mio, che le sorprese mano mano che ci avvicinassimo agli anni 1800 venissero ad affievolirsi, ma vi posso assicurare che non è così, esse si protraggono fino al 1860…….ed è proprio vero, e non mi stancherò mai di ripeterlo, la monetazione Napoletana è la più bella ed intrigante che ci sia.

Un saluto Pietro

Scusate se richiamo il mio intervento, ma oggi rileggendolo, mi sono accorto di aver commesso un errore a cui intendo porre subito rimedio:

Avevo scritto....a quei tempi gl'incisori dei dritti erano il D'Andrea a fine carriera e il Catenacci (Scipione), correggo subito, la sequenza giusta è D'Andrea, Cariello (come ha fatto a dimenticare proprio lui :unknw: ) Scipione Catenacci, figlio di Vincenzo (Aiutante).

:rofl: :rofl:


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Questa è una di quelle medaglie che sono dentro il D'Auria per poco essendo a ricordo di un avvenimento importante come il concordato tra Carlo di Borbone e la santa sede retta da Benedetto XIV.

Medaglia in Br citata dal D'Auria al n° 19 coniata da Ottone Hamerani

Medaglia ben centrata con un po' d'usura

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Inviato

Di questa medaglia sono rimasto affascinato dal cavallo sfrenato a sinistra sul retro


Inviato (modificato)

Questa è una di quelle medaglie che sono dentro il D'Auria per poco essendo a ricordo di un avvenimento importante come il concordato tra Carlo di Borbone e la santa sede retta da Benedetto XIV.

Medaglia in Br citata dal D'Auria al n° 19 coniata da Ottone Hamerani

Medaglia ben centrata con un po' d'usura

@@renzo1940 @@Michelangelo2 @@fabio22

E' una medaglia molto importante dal punto di vista storico, riguarda un accordo epocale tra Regno di Napoli, Stato Pontificio e Malta nel giorno 27 dicembre 1754, tanto da essere coniata come medaglia annuale del 29 giugno 1755.

Sulla medaglia è scritto poco ma illustrato molto per quel poco che ne so io.

Il pontefice ha sul petto la colomba simbolo della pace e nella mano destra una croce, con questo vuol dire che "in qualità di pontefice e difensore della fede cattolica esorta i due personaggi a raggiungere un accordo in nome della pace" ...... sulla sinistra una figura femminile (Partenope?) nell'atto di tendere la mano, e alle sue spalle il cavallo sfrenato (emblema di Napoli) e sulla destra un cavaliere di Malta con la classica decorazione sul petto e alle sue spalle un vascello.

Un particolare importante che faccio notare (non riportato in nessun testo): è il gesto compiuto da alcuni personaggi, se notate bene la croce sorretta dal papa viene abbracciata da Partenope con il suo braccio sinistro, da notare inoltre il cavaliere con la lancia puntata verso il basso ;) .

Nella monumentale opera di Adolfo Modesti del 2009 vi è illustrato al n. 233 un esemplare in oro ed una scheda molto esaudiente, nonchè la tiratura nei diversi metalli già citata nel 1967 nell'opera del Bartolotti sulle annuali: 229 in oro e 382 in argento.

Modificato da francesco77

Inviato

La composizione del Verso è veramente un piccolo capolavoro compositivo per stile e movimento.

La ricerca tende a non banalizzare la composizione triangolare già largamente usata da secoli:

il dinamismo dalle figure poste a quote leggermente diversificate, il movimento dei panneggi e dei mantelli, tendono a questa finalità;

Ottone Hamerani conferma e nega, ponendo in equilibrio il gioco di evocazioni altamente simboliche.


  • 3 mesi dopo...
Inviato

Dopo un po' d'assenza ritorno postando una medaglia che non si vede tanto facilmente.

Visita del Re di Spagna e di Ferdinando I alla zecca di Napoli.

Catalogata al n°133 del D'Auria nella versione in Bronzo

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Inviato

Si è parlato diverse volte del conio dell'effige del Re al dritto e credo di fare cosa gradita

mettendo vicino le medaglie delle visite della Zecca del 1816 ,1818,1822

Qualcosa si nota .....

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Inviato

Ciao @@giangi_75it .... ho visto dal vivo questa medaglia non molti giorni fà, mi compiaccio con te per averla acquisita e aggiunta alle "gemelline" ... per i buon gustai delle medaglie borboniche, questa non dovrebbe davvero mancare in collezione.

Riguardo all'effige del sovrano credo che non ci siano dubbi che la prima è di diverso conio e che farebbe compagnia al conio delle altre due medaglie che ti posto e cioè quella per la fedeltà della città di Pizzo Calabro (1815) e l'altra per la posa della prima pietra del tempio di S. Francesco di Paola (1816).

Come qualcuno oramai saprà (ma per chi non lo sapesse ancora lo invito a leggere) questi conii non hanno trovato ancora una sicura attribuzione riguardo all'incisore, non ci sono giunti momentaneamente documenti che confermano certamente di chi fossero, ma dalla scheda del Siciliano leggiamo con incertezza che potrebbero essere stati sia del Rega che del Catenacci.....chissà, mi auguro di trovare qualcosa a riguardo per sciogliere definitivamente il "rebus"...che invece, al contrario è stato fatto per le altre tre medaglie e cioè le tue ultime due, alle quali va aggiunto il conio di quella del 1816 con la legenda FERDINADUS I ..........qui i documenti parlano chiaro ed il conio di queste ultime è del Rega.

Le differenze ? bhè io ho contato queste che vedi nel link sotto, se ne hai notate altre evidenziale.

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  • Mi piace 1

Inviato

Quelle a nome di Ferdinando l sono del Rega. Ci sono notizie pubblicate nel giornale delle Due Sicilie.


Inviato

Ciao @@Rex Neap , sono d'accordo con te per le differenze ed aggiungere il ricciolo vicino all'orecchio.

Volevo soffermarmi sulle due medaglie del 1818 e del 1822 dove si vedono due difetti di conio.

Vedendole così si capisce che il conio del dritto è lo stesso , ma qui viene fuori la mia fantasia e penso

visto che dalla prima figura le differenze sono principalmente nella capigliatura e che il conio delle

altre due ha leggere lesioni magari il Rega ha riadattato il conio del dritto per non doverne inciderne

un altro.

Lo so che senza documenti non si puo' associare il conio al Rega ma mi piace fantasticare.....

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