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Inviato

Mi spiace Francesco, ma non credo di essere a Verona, è un convegno che non amo, anzi non mi piace proprio; finisco per andarci spesso ma questa volta, ad oggi, non è in programma.

Quanto alle medaglie, io non rimprovero nessuno, ci mancherebbe. Mi limito a dire, dato che ci sono in ballo dei soldi è bene sapere cosa si fa. Io non ho titolo alcuno per dire se una medaglia sia coeva o meno, mi limito a fare delle osservazioni e studiare, colleziono da molto tempo ed ho avuto fortuna di vedere molte medaglie. Se è difficile un falso di moneta quello di medaglia lo è ancor di più per l'utilizzo protratto dei conii, ben oltre la prima data di emissione. Imprimere una medaglia richiede maggior forza che una moneta, quindi il conio è più soggetto a riaddattamenti o rotture e con i punzoni originali si producono altri conii con nuove varianti, senza che nessuno sappia con certezza quando siano state battute. Non essendo "circolante" ma emissioni per ostentazione e collezionismo vi sono minori vincoli di peso. La stessa medaglia, a volte, pur essendo di zecca, di conio ufficiale può pesare anche il 40% di peso in meno della medasima battuta solo poco prima o dopo.

Chi compila i cataloghi non si è mai preso la briga di riportare i pesi ma solo i diametri, che per quanto importanti sono sempre un'informazione limitata. Questo viene dalla medagliestica rinascimentale, quando si riproduceva per fusione. Dall'originale un calco in materiale refrattario, poi la fusione, il metallo si raffredda e si compatta e quindi se la medaglia è di diametro inferiore è al 99% una copia. Con le macchine a vapore che sprigionano forza e le nuove tecniche resta un'informazione molto modesta per individuare eventuali falsi.

In collezione ne ho di produzioni posteriori (mi pare più corretto di riconio) sia di Luigi XVI (con una piccola tacca quadrata sull'argento), con la lanterna, etc. etc. Non li considero di serie B, sono ben contento di averli e non è detto che se mi comparisse la prima emissione sia disposto a sostituirli, sono comunque lo specchio di quanto il culto napoleonico sia sopravvissuto ai suoi giudici. .

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Inviato

Mi spiace Francesco, ma non credo di essere a Verona, è un convegno che non amo, anzi non mi piace proprio; finisco per andarci spesso ma questa volta, ad oggi, non è in programma.

Quanto alle medaglie, io non rimprovero nessuno, ci mancherebbe. Mi limito a dire, dato che ci sono in ballo dei soldi è bene sapere cosa si fa. Io non ho titolo alcuno per dire se una medaglia sia coeva o meno, mi limito a fare delle osservazioni e studiare, colleziono da molto tempo ed ho avuto fortuna di vedere molte medaglie. Se è difficile un falso di moneta quello di medaglia lo è ancor di più per l'utilizzo protratto dei conii, ben oltre la prima data di emissione. Imprimere una medaglia richiede maggior forza che una moneta, quindi il conio è più soggetto a riaddattamenti o rotture e con i punzoni originali si producono altri conii con nuove varianti, senza che nessuno sappia con certezza quando siano state battute. Non essendo "circolante" ma emissioni per ostentazione e collezionismo vi sono minori vincoli di peso. La stessa medaglia, a volte, pur essendo di zecca, di conio ufficiale può pesare anche il 40% di peso in meno della medasima battuta solo poco prima o dopo.

Chi compila i cataloghi non si è mai preso la briga di riportare i pesi ma solo i diametri, che per quanto importanti sono sempre un'informazione limitata. Questo viene dalla medagliestica rinascimentale, quando si riproduceva per fusione. Dall'originale un calco in materiale refrattario, poi la fusione, il metallo si raffredda e si compatta e quindi se la medaglia è di diametro inferiore è al 99% una copia. Con le macchine a vapore che sprigionano forza e le nuove tecniche resta un'informazione molto modesta per individuare eventuali falsi.

In collezione ne ho di produzioni posteriori (mi pare più corretto di riconio) sia di Luigi XVI (con una piccola tacca quadrata sull'argento), con la lanterna, etc. etc. Non li considero di serie B, sono ben contento di averli e non è detto che se mi comparisse la prima emissione sia disposto a sostituirli, sono comunque lo specchio di quanto il culto napoleonico sia sopravvissuto ai suoi giudici. .

Carissimo @@picchio , mi spiace tanto non vederti a Verona, avevo davvero tanta voglia di salutarti e far due chiacchiere con te e giangi presente. Volevo tanto presentartelo di persona e porti alcuni quesiti. Spero tanto di averti qui in Campania prossimamente, con te non mi stancherei mai di parlare di numismatica. Un po' devo darti ragione, Verona è un convegno enorme e molto commerciale, tutto si può fare tranne che parlare con calma. Meglio davanti ad un piatto a base di pesce ed un bicchiere di "biancolella" d'Ischia. :good:


Inviato

Bella Ischia .... Francesco ci sei solo Venerdì ? A richiesta sì accorata è difficile dire di no, come mi farebbe altrettanto piacere incontrare Giangi.

Vediamo .... .


Inviato

Ciao torno da Verona con alcune medaglie che condivido come sempre con voi.

Medaglia in Br del Principe di Salerno in visita alla Zecca di Parigi nel 1825 rif. D'Auria 148

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Inviato

Questa medaglia visto quanto fa nelle aste l'ho presa per il prezzo e perchè così è pronto il prossimo cofanetto.

Medaglia per il VII Congresso degli Scienziati Italiani in Napoli nel 1845 in Br Dorato rif.D'Auria 208

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Inviato

Ritorno da Verona anche con alcuni cofanetti :shok:

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Inviato

Sorbole e che splendore!

Giovanni Battista di Vico è il protagonista di una delle più belle medaglie borboniche. Tra l'altro a Verona è stata una medaglia che ha fatto da padrona sulle copertine di tutte quelle copie omaggio distribuite gratuitamente ad ogni visitatore. Sono stato contattato da un collezionista di oggettistica il quale sostiene di possedere il menù originale del pranzo offerto agli scienziati. Un vero unicum. Se vuoi lo posso pubblicare on line.


Inviato

L'ultima è una medaglia che ho comprato un po' di tempo fa e che ora voglio condividere con voi.

Nelle ultime pagine si è parlato di medaglie Riconiate dalla zecca di Parigi e dei vari simboli presenti o meno

nel bordo.

Medaglia per le Nozze del Duca di Berry con la Principessa Reale M.Carolina del 1816

Secondo il simbolo è di fine '800 ?

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Inviato

Ritorno da Verona anche con alcuni cofanetti :shok:

Ti manca l'argento. ..

... è una medaglia rarissima. Ma non disperare. A breve completerai ol trittico.


Inviato

Sorbole e che splendore!

Giovanni Battista di Vico è il protagonista di una delle più belle medaglie borboniche. Tra l'altro a Verona è stata una medaglia che ha fatto da padrona sulle copertine di tutte quelle copie omaggio distribuite gratuitamente ad ogni visitatore. Sono stato contattato da un collezionista di oggettistica il quale sostiene di possedere il menù originale del pranzo offerto agli scienziati. Un vero unicum. Se vuoi lo posso pubblicare on line.

Cia Fra , ho letto e riletto l'articolo e quando ho 5 minuti in piu' posto alcuni dubbi per comprendere meglio alcuni passaggi.


Inviato

Questa medaglia visto quanto fa nelle aste l'ho presa per il prezzo e perchè così è pronto il prossimo cofanetto.

Medaglia per il VII Congresso degli Scienziati Italiani in Napoli nel 1845 in Br Dorato rif.D'Auria 208

Ora ho capito chi me l'ha soffiata...... Ahahah


Inviato

Ti manca l'argento. ..

... è una medaglia rarissima. Ma non disperare. A breve completerai ol trittico.

Lo spero!!!!!

A Verona c'era il Bronzo della Lavanda di Gaeta e l'Argento della Lavanda di Caserta......ma niente Argento di Gaeta(ma son ragazzo ed ho tempo).


Inviato

Ora ho capito chi me l'ha soffiata...... Ahahah

L'ho presa con dei cambi e era ad un prezzo basso rispetto alle ultime aste.


Inviato (modificato)

Cia Fra , ho letto e riletto l'articolo e quando ho 5 minuti in piu' posto alcuni dubbi per comprendere meglio alcuni passaggi.

Con vero piacere. Sarebbe per me una cosa costruttiva se ognuno di voi mi facesse notare eventuali refusi o errori presenti nei miei articoli. La critica aiuta a migliorare. Intanto ho notato proprio mentre lo rileggevo a Verona che alla seconda pagina ho scritto 1774 anziché 1744. Resto in attesa di un tuo commento. Francesco

Modificato da francesco77
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Inviato

Cia Fra , ho letto e riletto l'articolo e quando ho 5 minuti in piu' posto alcuni dubbi per comprendere meglio alcuni passaggi.

@@giangi_75it...sto aspettando, :lazy: sò curioso di sapere cosa hai trovato :blum: e vediamo se riusciamo a mettere in difficoltà l'autore :yahoo:


Inviato

Nessuna difficoltà sono solo passaggi per comprendere meglio alcune cose.

  1. Visto che il Di Vico era nato nel 1668 perchè nella medaglia è stata corretta solo la data di morte e non quella di Nascita essendoci lo studio di Camillo Miniero Riccio quasi contemporaneo alla coniazione della medaglia ed immagino sia uno dei motivi del perchè venne corretta la data di morte?
  2. Visto che le medaglie coniate dovrebbero essere (tra argento e bronzo) 1740 ma ne vennero distribuite solo 1613 le altre dove sono finite?
  3. Chi ha ricevuto l'Argento e chi il Bronzo?
  4. Poi un dubbio fuori dall'articolo: le medaglie dorate ed argentate mi sembrano di molto prevalenti sul secondo conio(è una mia impressione)?

Come vedi sono solo chiarimenti anche perchè il tuo articolo è pieno di riferimenti e si legge molto bene

Gian


Inviato

Nessuna difficoltà sono solo passaggi per comprendere meglio alcune cose.

  1. Visto che il Di Vico era nato nel 1668 perchè nella medaglia è stata corretta solo la data di morte e non quella di Nascita essendoci lo studio di Camillo Miniero Riccio quasi contemporaneo alla coniazione della medaglia ed immagino sia uno dei motivi del perchè venne corretta la data di morte?
  2. Visto che le medaglie coniate dovrebbero essere (tra argento e bronzo) 1740 ma ne vennero distribuite solo 1613 le altre dove sono finite?
  3. Chi ha ricevuto l'Argento e chi il Bronzo?
  4. Poi un dubbio fuori dall'articolo: le medaglie dorate ed argentate mi sembrano di molto prevalenti sul secondo conio(è una mia impressione)?

Come vedi sono solo chiarimenti anche perchè il tuo articolo è pieno di riferimenti e si legge molto bene

Gian

Ciao Gianluca, grazie per aver ravvivato l'argomento: molto probabilmente le difficoltà tecniche per la rettifica di tutta la leggenda avrebbero comportato ben altre spese rispetto alla sola aggiunta del numerale romano I alla data 1743 (MDCCXLIII). Dai documenti risulta infatti che la variante (rettificata) non consisteva in un conio ex novo ma in una revisione del I conio, si veda anche ad esempio l'aggiunta della piccola ciocca di capelli in basso a sinistra (cfr. immagini allegate).

Per quanto concerne l'aggiunta del numerale I alla data sopra-citata ci sarebbe però da dire che non venne semplicemente punzonato in aggiunta perchè se noti bene già la prima versione aveva la data quasi adiacente alla bottoniera del di Vico, ci sarebbe da fare un discorso ben più complesso sulla tecnica. Erano operazioni estremamente delicate e pericolose, si rischiava di spaccare tutto.

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Inviato

Variante

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Inviato

Nessuna difficoltà sono solo passaggi per comprendere meglio alcune cose.

  1. Visto che il Di Vico era nato nel 1668 perchè nella medaglia è stata corretta solo la data di morte e non quella di Nascita essendoci lo studio di Camillo Miniero Riccio quasi contemporaneo alla coniazione della medaglia ed immagino sia uno dei motivi del perchè venne corretta la data di morte?
  2. Visto che le medaglie coniate dovrebbero essere (tra argento e bronzo) 1740 ma ne vennero distribuite solo 1613 le altre dove sono finite?
  3. Chi ha ricevuto l'Argento e chi il Bronzo?
  4. Poi un dubbio fuori dall'articolo: le medaglie dorate ed argentate mi sembrano di molto prevalenti sul secondo conio(è una mia impressione)?

Come vedi sono solo chiarimenti anche perchè il tuo articolo è pieno di riferimenti e si legge molto bene

Gian

Confermo: 90 in argento e 1650 in bronzo. Grazie alla ricerca del Bovi del 1961 sappiamo tutto su questa medaglia e l'esatta classificazione del dritto e del rovescio.

http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1961_4.pdf

A chi vennero date le altre medaglie in argento e bronzo (127)?

A questo non saprei risponderti con precisione, considera che non parteciparono all'evento soltanto gli scienziati ma anche la famiglia reale, membri del governo e numerose altre autorità civili e militari. Certamente ad alcuni di questi ultimi non venne donato il bronzo ma qualcosa di più prezioso, l'argento in questo caso.


Inviato

Ciao Gianluca, grazie per aver ravvivato l'argomento: molto probabilmente le difficoltà tecniche per la rettifica di tutta la leggenda avrebbero comportato ben altre spese rispetto alla sola aggiunta del numerale romano I alla data 1743 (MDCCXLIII). Dai documenti risulta infatti che la variante (rettificata) non consisteva in un conio ex novo ma in una revisione del I conio, si veda anche ad esempio l'aggiunta della piccola ciocca di capelli in basso a sinistra (cfr. immagini allegate).

Per quanto concerne l'aggiunta del numerale I alla data sopra-citata ci sarebbe però da dire che non venne semplicemente punzonato in aggiunta perchè se noti bene già la prima versione aveva la data quasi adiacente alla bottoniera del di Vico, ci sarebbe da fare un discorso ben più complesso sulla tecnica. Erano operazioni estremamente delicate e pericolose, si rischiava di spaccare tutto.

Nemmeno a farlo apposta ho notato che in alcuni documenti dell'epoca si parla di tali difficoltà tecniche. Leggi quanto citato a pagina 26 di questo documento riferito a Luigi Arnaud incisore del rovescio "...... E per la leggenda, poi, .......". http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1961_4.pdf


Inviato

Nessuna difficoltà sono solo passaggi per comprendere meglio alcune cose.

  1. Visto che il Di Vico era nato nel 1668 perchè nella medaglia è stata corretta solo la data di morte e non quella di Nascita essendoci lo studio di Camillo Miniero Riccio quasi contemporaneo alla coniazione della medaglia ed immagino sia uno dei motivi del perchè venne corretta la data di morte?
  2. Visto che le medaglie coniate dovrebbero essere (tra argento e bronzo) 1740 ma ne vennero distribuite solo 1613 le altre dove sono finite?
  3. Chi ha ricevuto l'Argento e chi il Bronzo?
  4. Poi un dubbio fuori dall'articolo: le medaglie dorate ed argentate mi sembrano di molto prevalenti sul secondo conio(è una mia impressione)?

Come vedi sono solo chiarimenti anche perchè il tuo articolo è pieno di riferimenti e si legge molto bene

Gian

Purtroppo non esistono per ora tra i documenti della zecca, almeno quelli pubblicati finora, notizie sulle spese per la doratura o argentatura delle medaglie sub judice. Esistono però dorature finissime certamente coeve alle medaglie e non recenti come ipotizzato da qualcuno. L'esemplare che hai appena aggiunto in collezione è davvero pregevole.

Se leggi l'articolo del Bovi del 1961 si parla della presenza all'evento di uno dei ministri più importanti del Regno delle Due Sicilie, il cav. Nicola Santangelo ministro degli interni. Proprio tra alcuni documenti che ho in archivio ho letto della presenza di alcune di queste medaglie nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, coll. Santangelo. Una di queste medaglie è proprio in bronzo dorato. Da notare poi, a titolo di cronaca, che nel documento allegato detto congresso è stato anche ricordato come "adunanza".

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Inviato

Scusate "l'incursione" in un ambito non mio, ma le vostre discussioni sono sempre interessanti e, soprattutto, le medaglie napoletane bellissime.

La doratura in questione, visto che è coeva e molto "fine" di esecuzione, non potrebbe essere stata fatta ab origine proprio per offrire alle personalità intervenute un esemplare di "presentazione"?

Saluti,

Sforza

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Inviato (modificato)

Ciao Gianluca, grazie per aver ravvivato l'argomento: molto probabilmente le difficoltà tecniche per la rettifica di tutta la leggenda avrebbero comportato ben altre spese rispetto alla sola aggiunta del numerale romano I alla data 1743 (MDCCXLIII). Dai documenti risulta infatti che la variante (rettificata) non consisteva in un conio ex novo ma in una revisione del I conio, si veda anche ad esempio l'aggiunta della piccola ciocca di capelli in basso a sinistra (cfr. immagini allegate).

Per quanto concerne l'aggiunta del numerale I alla data sopra-citata ci sarebbe però da dire che non venne semplicemente punzonato in aggiunta perchè se noti bene già la prima versione aveva la data quasi adiacente alla bottoniera del di Vico, ci sarebbe da fare un discorso ben più complesso sulla tecnica. Erano operazioni estremamente delicate e pericolose, si rischiava di spaccare tutto.

Ciao Francesco è proprio questa parte che comprendo poco.

Per aggiungere il numerale hanno spostato tutti i caratteri (poteva essere un conio con la leggenda a caratteri mobili) , modificato il conio aggiungendo una ciocca : perchè non modificare anche anche la data di nascita.....mha se non salta fuori un altro documento non lo sapremmo mai e potremmo fare solo supposizioni sul perchè si sia deciso di modificare solo la data di morte.

Nel documento che hai postato credo di notare che la medaglia dorata sia del secondo conio me lo puoi confermare?

Un appello a tutti , quelle dorate o argentate sono principalmente del secondo conio? Ho questo dubbio che in zecca le medaglie avanzate e qulcun'altra siano state vendute a terzi e per accrescerne i piacere visivo modificate di colore o per fare omaggio alle personalità intervenute , visto che l'oro non è stato coniato si doravano per fare l'omaggio del trittico.

Modificato da giangi_75it

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