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IGNORED

Le mie prime Medaglie del Regno delle Due Sicilie


Risposte migliori

Complimenti giangi per tutte e tre davvero belle....riguardo agli Uomini Illustri sei quasi alla fine, bene bene.......sai pochi giorni fà di "Trottola" ne è passata una sul noto sito di vendite, completa d'astuccio ed è andata a 301,00 euro....era spettacolare.

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Complimenti giangi per tutte e tre davvero belle....riguardo agli Uomini Illustri sei quasi alla fine, bene bene.......sai pochi giorni fà di "Trottola" ne è passata una sul noto sito di vendite, completa d'astuccio ed è andata a 301,00 euro....era spettacolare.

Linkala.

Io non l'ho vista ma so che ce n'è una in vendita con astuccio in una prossima asta , ma non ricordo il nome

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Complimenti giangi per tutte e tre davvero belle....riguardo agli Uomini Illustri sei quasi alla fine, bene bene.......sai pochi giorni fà di "Trottola" ne è passata una sul noto sito di vendite, completa d'astuccio ed è andata a 301,00 euro....era spettacolare.

Trotula De Ruggero è una medaglia rara già per sè, poi con l'astuccio ancor di più. .........

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Tramite un amico ho messo nel medagliere la medaglia della Lavanda per Caserta catalogata al D'Auria 231 in Argento.

A parte la patina non uniforme il resto dei rilievi e dei fondi sono OK.

Purtroppo dalle immagini tue non si nota nulla, ma avendole viste dal vivo posso testimoniare che entrambe sono con i fondi spettacolari e senza nemmeno un colpetto al bordo, bravo Gianluca, stai affinando il tuo fiuto di parecchio...... vedo che stai andando sulla grande qualità. Complimenti! :hi: :hi: :good:

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Tramite un amico ho messo nel medagliere la medaglia della Lavanda per Caserta catalogata al D'Auria 231 in Argento.

A parte la patina non uniforme il resto dei rilievi e dei fondi sono OK.

Questa della "Lavanda" a Caserta dell'aprile 1850 è borbonica al 100% perchè, sebbene coniata a Roma, venne conferita nella reggia di Caserta ai partecipanti alla messa del mercoledì Santo, alcuni esemplari in oro e argento vennero donati alla famiglia reale borbonica. Linko questa bellissima ricerca di Giancarlo Alteri dove potrete leggere la storia della coniazione e dei tempi di produzione e costi vari, buona lettura. http://www.ilportaledelsud.org/lavanda.htm

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Questa della "Lavanda" a Caserta dell'aprile 1850 è borbonica al 100% perchè, sebbene coniata a Roma, venne conferita nella reggia di Caserta ai partecipanti alla messa del mercoledì Santo, alcuni esemplari in oro e argento vennero donati alla famiglia reale borbonica. Linko questa bellissima ricerca di Giancarlo Alteri dove potrete leggere la storia della coniazione e dei tempi di produzione e costi vari, buona lettura. http://www.ilportaledelsud.org/lavanda.htm

Mi manca Gaeta in Argento e poi preparo l'astuccio ......

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  • 1 mese dopo...

Ricordavo che da qualche parte avevo visto altro ......... di "Dorato" anche qui la medaglia andrebbe tenuta in notevole considerazione.....il Dorato non và sottovalutato, anzi.

P.S. logicamente la medaglia e di Giangi :good:

post-21354-0-73383300-1383070124_thumb.j

post-21354-0-12242400-1383070130_thumb.j

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Ciao Pietro, le medaglie dorate ogni tanto si vedono e ce ne sono per tanti tipi.

Da Nomisma era proposta quella che appare un po' piu' spesso dorata quella di Vico e sulla baia ce n'è un 'altra dorata raretta.

La rarità nel vederle ed il prezzo che spuntano dipende dal fatto che le medaglie Napoletane sono di per se

abbastanza rare e sicuramente i pezzi Dorati ed Argentati come quelle Blu sono ancor piu' rare.

Se la doratura è integra e brillante sono meravigliose.

Gian

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  • 2 settimane dopo...

Ciao, ho appena ritirato l'acquisto di Nomisma.

Medaglia 1806 "Napoleone conquista il Regno di Napoli" in Argento catalogata dal D'Auria al n° 73

Nonostante il D'Auria cataloga la medaglia in Argento di conio Andrieu della stessa rarità di quella di conio Droz/Denon

si vede molto meno spesso passare nelle aste.

Da Nomisma era catalogata SPL ma , secondo me, è molto meglio conservata ma a voi il giudizio data dalle mie scansioni.

post-9622-0-48271700-1383996940_thumb.jp

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Con questo arrivo ho completato la serie e tra poco farò fare il loro cofanetto, ma per ora vi delizio con una

scansione panoramica della serie.

Vedendole vicine si puo' notare come siano diversi i dritti ma come siano uguali i rovesci, con le stesse debolezze.

post-9622-0-51501200-1383997121_thumb.jp

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Ciao, ho appena ritirato l'acquisto di Nomisma.

Medaglia 1806 "Napoleone conquista il Regno di Napoli" in Argento catalogata dal D'Auria al n° 73

Nonostante il D'Auria cataloga la medaglia in Argento di conio Andrieu della stessa rarità di quella di conio Droz/Denon

si vede molto meno spesso passare nelle aste.

Da Nomisma era catalogata SPL ma , secondo me, è molto meglio conservata ma a voi il giudizio data dalle mie scansioni.

@@picchio

Secondo la mia personale esperienza gli esemplari in argento per la conquista di Napoli hanno un differente grado di rarità tra i due tipi: il tipo con l'effigie del Droz è meno raro in quanto passato in venti anni almeno una decina di volte sotto i miei occhi. Diversamente, il conio dell'Andrieu l'avrò visto al massimo tre volte. Concordo quindi con te. :good:

La conservazione è più di spl, la ditta Nomisma è a parer mio molto precisa ed affidabile negli ultimi anni nelle classificazioni e giudizi sullo stato conservativo. Affidabili perchè segnalano in ogni didascalia l'eventuale presenza di difetti o colpetti al bordo.

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Caro Francesco come sai Andrieu aveva una sorta di esclusiva e commissione sulle emissioni in rame con il suo diritto prodotte a Parigi e chiaramente le promuoveva a livello commerciale, preferendo le emissioni di in questo metallo piuttosto che in argento.

Accade che alla sua morte nel 1822 la zecca di Parigi produce alcune emissioni in argento (a questo proposito c'è un catalogo prezzi della zecca per le medaglie nei vari metalli cui la zecca disponeva dei conii originali, inclusa la presa di Napoli), con il suo diritto che prima erano esclusivamente in bronzo.

Non mi chiedere quali siano, perchè non ho trovato documenti che lo affermino in maniera unica ed inequivocabile, è frutto della mia esperienza di collezionista, basata sulla visione diretta, sui bordi, sulle sbavature e sul colore del metallo e sulla lucidatura, cambiando questo nel corso degi anni di produzione.

Le medaglie da Nomisma le ho viste, in particolare sono andato prima dell'asta per quella di Andrieu, che non ho, mentre quella di Droz ne cercavo un secondo esemplare.

Le mie considerazioni sono di assoluta genuinità per l'esemplare di Droz, che non ho preso per mero rispetto che ho per il denaro, ha fatto una cifra che non sono disposto a spendere per un doppione; mentre il conio Andrieu non l'ho battuto proprio.

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Nomisma è sicuramente affidabile, ma tutti sbagliano, io per primo, tu e quindi possono sbagliare anche loro; sulla classificazione delle medaglie, almeno per quelle napoleoniche .... non le classificano. Nella asta 45 erano presenti 15 medaglie ed a parte un "Julius" tutte le altre non avevano un solo riferimento. Una aveva il bordo descritto con "punzone". E' noto che i punzoni nella zecca di Parigi sono stati introdotti dopo Luigi XVIII e variano datando le emissioni successive da Luigi Filippo sino ai giorni nostri. "Punzone" significa poco o nulla se non descritto. Anche nella 47 una bella selezione di medaglie napoleoniche alcune decisamente rare non è stato messo un solo riferimento che sia uno. Nella stessa asta poi, erano presenti delle medaglie napoleoniche per Lucca ed in questo caso per alcune è stato dato il riferimento al Bramsen (allora l'hanno ... mi sembrava strano) e per altra nulla. Ad onor del vero non sono i soli a non classificarele medaglie. In Italia sono considerate di serie B rispetto alle monete e quindi "chi se ne importa". Provate solo a mettere in catalogo una moneta senza dare un riferimento e sul sito, questo sito, si legge di tutto con tanto di faccine, mentre per le medaglie sembra sia appropriato farlo.

Per la medagliestica napoleonica i testi non mancano, Bramsen, Julius, Essling, Bourgerot, Turricchia (una vera enciclopedia che riporta anche D'Auria e Siciliano e Martini), due volumi del Tresor Numismatique, Edward Edwards, Laskey, Zeit, ed infine i lavoro della Signora Anne Scargill, del Babelon, piuttosto che Brown e Eimer per le inglesi oppure Sommer per le medaglie delle campagne Austro Prussiane del 1813-1815. Questo solo per citarne alcuni.

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Caro Francesco come sai Andrieu aveva una sorta di esclusiva e commissione sulle emissioni in rame con il suo diritto prodotte a Parigi e chiaramente le promuoveva a livello commerciale, preferendo le emissioni di in questo metallo piuttosto che in argento.

Accade che alla sua morte nel 1822 la zecca di Parigi produce alcune emissioni in argento (a questo proposito c'è un catalogo prezzi della zecca per le medaglie nei vari metalli cui la zecca disponeva dei conii originali, inclusa la presa di Napoli), con il suo diritto che prima erano esclusivamente in bronzo.

Non mi chiedere quali siano, perchè non ho trovato documenti che lo affermino in maniera unica ed inequivocabile, è frutto della mia esperienza di collezionista, basata sulla visione diretta, sui bordi, sulle sbavature e sul colore del metallo e sulla lucidatura, cambiando questo nel corso degi anni di produzione.

Le medaglie da Nomisma le ho viste, in particolare sono andato prima dell'asta per quella di Andrieu, che non ho, mentre quella di Droz ne cercavo un secondo esemplare.

Le mie considerazioni sono di assoluta genuinità per l'esemplare di Droz, che non ho preso per mero rispetto che ho per il denaro, ha fatto una cifra che non sono disposto a spendere per un doppione; mentre il conio Andrieu non l'ho battuto proprio.

@@picchio mi spaventa con queste affermazioni avendo appena preso quella di Andrieu da Nomisma.

Non capisco se ipotizza sia un riconio non punzonato o un conio genuino che ha fatto troppo.

Il retro sicuramente è lo stesso conio per entrambe le emissioni ed i materiali mentre il dritto non ha dettagli

univoci per fare ipotesi

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Non è mia intenzione spaventare nessuno. I conii delle medaglie, a differenza delle monete, sono stati utilizzati in più periodi e ciò non commettendo alcun illecito. E come detto nel post precedente tutti sbagliano, io per primo, e con le medagli è assai facile.

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Non è mia intenzione spaventare nessuno. I conii delle medaglie, a differenza delle monete, sono stati utilizzati in più periodi e ciò non commettendo alcun illecito. E come detto nel post precedente tutti sbagliano, io per primo, e con le medagli è assai facile.

Carissimo @@picchio, innanzitutto grazie per questi interventi altamente professionali, non sapevo di questa notizie dell'Andrieu nei dettagli, devo però confessarti di aver notato qualche anno fà alcuni esemplari in bronzo e argento della conquista di Napoli con le solite contromarche Cuivre e Argent nel taglio, queste ultime sono certamente quelle post 1816 alle quali fai riferimento. Ci tengo però a precisare che le contromarche da me visionate su questi esemplari in particolare consistevano nella sola scritta senza simbolo perchè come ben sai la lanternina, la prua, la cornucopia, eccetera, era un simbolismo utilizzato a partire dagli anni '30 dell'800. Dico bene?

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Con la ristrutturazione della zecca il 30 marzo 1832 fu adottato il sistema di punzonatura mobile sul bordo della medaglia con una lampada sino al 1841. Quindi tutto ciò coniato sotto Luigi XVIII non è riconoscibile dalle prime emissioni se non per il "naso" del collezionista.

Modificato da picchio
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Con la ristrutturazione della zecca il 30 marzo 1832 fu adottato il sistema di punzonatura mobile sul bordo della medaglia con una lampada sino al 1841. Quindi tutto ciò coniato sotto Luigi XVIII non è riconoscibile dalle prime emissioni se non per il "naso" del collezionista.

Quindi anche gli esemplari con la sola scritta ARGENT o CUIVRE senza simbolo sono attribuibili per forza di cose dal 1832 in poi? Non è possibile che vennero utilizzate anche nel periodo compreso tra 1816 e 1832?

Poi ci sarebbe da dire, ma questa è una cosa che hai studiato benissimo, che i riconii riguardanti il periodo napoleonico ebbero successo a partire dal 1840, con la riesumazione della sua salma.

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Argent e Cuivre sono stati aggiunti dal 1842 al 1845, assieme alla prora.

dal 1845 al 1860 al metallo è stato affiancato il simbolo di una mano

e dal 1860 per i seguenti 20 anni il metallo e un'ape.

Dal 1880 si è tenuto fisso il marchio di una cornucopia.

L'utilizzo del solo "metallo" è di fine '800.

Non ho trovato notizie in merito all'introduzione della dizione COPIE, quando ciò sia avvenuto e perchè. Immagino da conii replicati.

Tra il 1832 ed il 1845 però le coniazioni in bronzo non erano marcate. In più non pochi conii furono dati in gestione a imprenditori privati.

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Argent e Cuivre sono stati aggiunti dal 1842 al 1845, assieme alla prora.

dal 1845 al 1860 al metallo è stato affiancato il simbolo di una mano

e dal 1860 per i seguenti 20 anni il metallo e un'ape.

Dal 1880 si è tenuto fisso il marchio di una cornucopia.

L'utilizzo del solo "metallo" è di fine '800.

Non ho trovato notizie in merito all'introduzione della dizione COPIE, quando ciò sia avvenuto e perchè. Immagino da conii replicati.

Tra il 1832 ed il 1845 però le coniazioni in bronzo non erano marcate. In più non pochi conii furono dati in gestione a imprenditori privati.

In effetti alcune cose le sapevo già, altre sono invece per me delle novità. Grazie mille per le spiegazioni. Nel testo di Brasseux del 1840 si parla proprio della scritta COPIE apposta nel taglio dei riconii.

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