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Sesino di Parma 1797


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  • ADMIN
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Recentemente ho acquistato da un utente di questo forum questa piccola moneta:

SesinodiParma_1797_30016.jpgSesinodiParma_1797_30015.jpg

La cosa interessante di questa moneta è che, probabilmente, è un falso d'epoca.

Falsificare una siffatta moneta potrebbe apparire poco sensato in quanto di modesto valore tanto piú che nel 1797 i venti di guerra soffiavano forte in zona visto che già dal 1796 i francesi scorrazzavano per il nord Italia.

Tuttavia esistono buoni motivi per ritenere che tutti i sesini con date 1797 e 1796 siano presumibilmente tutti falsi.

Innanzitutto diciamo che la scentratura, sebbene anomala, non è una discriminante. Esistono sesini autentici effettivamente scentrati anche se in questo caso la differenza così marcata tra dritto e rovescio qualche sospetto lo fa venire.

Sono comunque altri i segnali che fanno propendere per un falso.

In primis lo stile. Si può notare come nel sesino mostrato lettere e stemma siano ampiamente approssimativi. È vero che era una moneta da poco e quindi sicuramente non particolarmente curata ma tuttavia nell'esemplare in questione la differenza è significativa. Si veda ad esempio questo esemplare del 1793:

SesinodiParma_1793_11316.jpgSesinodiParma_1793_11317.jpg

Ma la cosa piú clamorosa è l'assenza delle lettere D G ai lati dello stemma. Infatti con un editto del 1792 si imponeva l'emissione di nuovi tipi di sesini (ma anche di altre monete) con lettere D G ai lati dello stemma. Peralto l'aggiunta di queste due lettere obbliga, per ragioni di spazio, a rendere lo stemma piú stretto e contestualmente viene accorciata la legenda sostituendo il DVX con un semplice D.

Due esempi del prima e del dopo:

SesinodiParma_1791_25949.jpgSesinodiParma_1793_30017.jpg

I sesini del 1793, 1795 e 1798 presentano sia le lettere D G che la legenda "aggiornata". Il caso specifico è invece altamente anomalo, infatti le lettere D G sono assenti ma allo stesso tempo stemma e legenda corrispondono alla tipologia di sesino piú recente. Qundi non è imputabile al riutilizzo di un conio "vecchio".

Tutti i sesini noti del 1797 hanno queste caratteristiche e lo stesso avviene per il 1796. Anzi, come fa notare il Bellesia nel suo articolo sui sesini su PN, il conio di dritto del 1796 e 1797 è sempre lo stesso, facilmente riconoscibile per la forma leggermente concava in corrispondenza del secondo quarto.

Il MIR cataloga i sesini del 1797 e 1796 senza segnalare il fatto che possano essere falsi. Viceversa il CNI per il sesino del 1796 (CNI 156) indica che presumibilmente è una contraffazione levantina (!) dato lo stile rozzo mentre per il 1797 (CNI 162) non segnala niente di particolare.

Abbastanza curiosa l'attribuzione del CNI a falsari levantini; purtroppo non so da dove derivi e mi sembra abbastanza strana. Il Bellesia stesso si chiede come mai non si possano attribuire ad officine locali questi manufatti. Peraltro la stessa ragione dell'apposizione delle lettere DG è dovuta alla necessità di frenare la circolazione di falsi che, se ben ricordo, si ipotizzava provenissero dalla ben piú vicina Svizzera.

[1] Bellesia L., Varianti e rarità dei sesini di Ferdinando di Borbone per Parma, Panorama Numismatico, giugno 2008

[2] Varesi A., Monete Italiane Regionali - Emilia, Pavia 1998

[3] AA. VV., Corpus Nummorum Italicorum - volume IX Emilia (1a parte), 1926

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Interessante, non conoscevo questa particolarità per i sesini del 96/97. Lo stile è in effetti parecchio rozzo; come erano coniate queste monete, a rullo?

Vedo dal nostro catalogo che esistono anche i sesini del 1798, segnalati come ufficiali.... come si spiegherebbe l'assenza di esemplari originali di zecca proprio nel 96/97 per poi riprendere a coniare nel '98? E soprattutto, perchè falsificare proprio date che non esistono? Domanda: per il falsari il non apporre le sigle D G aveva un significato particolare? E' ipotizzabile che i falsari non volessero che sul mercato ci fossero sia sesini buoni con sigla che falsi senza sigla (e quindi più facilmente riconoscibili), e per questo hanno coniato con date inesistenti? Se è così però viene da pensare che questi falsi siano postumi, perchè come faceva un falsario a sapere immediatamente che una tale data non veniva coniata?

Ho buttato lì un pò di spunti da perfetto ignorante in materia, eh, tanto per provare a capirne un pò di più :D

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  • ADMIN
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Buone domande a cui non ho altrettanto buone risposte :D

Su come fossero coniate queste monete non ne ho bene idea visto che non esiste ovviamente documenbtazione in m,erito, dato il tipo di scentratura ho ipotizzato anche io che venissero prodotte a rullo.

Esistono alcune annate di sesini che si conoscono in pochissimi esemplari come il 1785 e il 1783 così come ci sono date di cui non si conoscono sesini come il 1794. Sul catalogo per il 1798 è riportato R2 come indicato dal Bellesia ma non credo di averne mai visto un esemplare, probabilmente non è poi rarissimo vista l'esistenza di due varianti ma forse R2 è poco.

Certamente non mi spiego l'assenza del DG visto che non è proprio un dettaglio da poco.

Ultima considerazione, il peso è decisamente calante visto che siamo attorno ai 0,63 grammi che è quasi la metà della norma.

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Su come fossero coniate queste monete non ne ho bene idea visto che non esiste ovviamente documenbtazione in m,erito, dato il tipo di scentratura ho ipotizzato anche io che venissero prodotte a rullo.

Te l'ho chiesto perchè generalmente le coniature a rullo, almeno quelle che ho visto io, scentratura a parte erano di migliore qualità rispetto alle vecchie battiture a martello. Il falso che hai linkato invece presenta una evidente schiacciatura di conio che a mio avviso non avrebbe modo di esistere se fosse stato coniato a rullo.

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Su come fossero coniate queste monete non ne ho bene idea visto che non esiste ovviamente documenbtazione in m,erito, dato il tipo di scentratura ho ipotizzato anche io che venissero prodotte a rullo.

Te l'ho chiesto perchè generalmente le coniature a rullo, almeno quelle che ho visto io, scentratura a parte erano di migliore qualità rispetto alle vecchie battiture a martello. Il falso che hai linkato invece presenta una evidente schiacciatura di conio che a mio avviso non avrebbe modo di esistere se fosse stato coniato a rullo.

vero....

paolino a questo non avevo neanche pensato....

ma per quale motivo esiste la schiacciatura? post coniazione?? provocata apposta per confondere le idee???

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ma per quale motivo esiste la schiacciatura? post coniazione?? provocata apposta per confondere le idee???

La mia idea è che la schiacciatura potrebbe essere una conferma delle falsità della moneta. Immagino che i falsari dell'epoca non avessero le attrezzature moderne (moderne per quell'epoca naturalmente) che possedevano le zecche, e quindi coniassero ancora a martello.

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