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Sesterzio "Spes" di Claudio


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Inviato

Ciao a tutti!

Torno su un tema già affrontato tempo fa ed al quale non avevo avuto grande riscontro: i sesterzi di Claudio.

Le monete di questo imperatore sono spesso oggetto di imitazioni coniate o fuse di provenienza barbarica, in particolare il tipo SPES e quello MINERVA (vedi G. Pittini, Monete Antiche, Marzo/aprile 2009, pag. 10). In certi casi ciò è particolarmente evidentemente, in altre no.

Di seguito alcuni esempi da CNG Coins:

a ) ZECCA DI ROMA: Claudius. AD 41-54. Æ Sestertius (39mm, 30.41 g). Rome mint. Struck AD 50-54. Laureate head right / Spes advancing left, holding flower and raising hem of skirt. RIC I 115; BMCRE 192; Cohen 85. VF, glossy brown patina with some traces of green, fields smoothed.

Nella maggior parte dei sesterzi da Roma il ritratto dell'imperatore presenta un collo lungo, i tratti fisici sono quelli "canonici".

b ) ZECCA "GALLICA": CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Sestertius (32mm, 26.99 gm). Struck circa 50-54 AD. Laureate head of Claudius right / Spes walking left, holding flower and raising hem of skirt. RIC I 115; Cohen 85. VF, red-brown patina, rough. From the Garth R. Drewry Collection (purchased from A. H. Baldwin's, August 1973).

The obverse legend on this coin is slightly blundered, reading TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M I IMP P P instead of ...P M TR P IMP P P. Although Claudius' aes coins were extensively imitated to supply a fiduciary coinage in areas where there was a shortage of bronze coinage, the style and weight of this particular coin suggest it was probably official.

Ritratto abbastanza difforme con collo allungato simile all'originale da Roma. Legenda alterata.

c ) ZECCA "INCERTA":CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Sestertius (35mm, 18.59 g). Struck 41-42 AD. Laureate head right / Spes walking left, holding flower in right hand and raising hem of skirt with left. RIC I 99; BMCRE 124; Cohen 85. Near VF, attractive light green patina, scuff on reverse edge.

Ritratto difforme, caratteristiche somatiche abbastanza alterate (doppiomento?)

(segue)

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Inviato (modificato)

d ) ZECCA BALCANICA(?)Claudius. AD 41-54. Æ Sestertius (33mm, 28.87 g, 6h). Balkan(?) mint. Struck AD 42-43. Laureate head right / Spes advancing left, holding flower and hem of skirt. Cf. RIC I 115 (Rome). VF, glossy emerald green patina with areas of reddish-brown, some cleaning marks.

Ritratto alterato (assomiglia quasi a Traiano...) con collo... taurino. Nell'insieme di buona fattura.

(segue)

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Modificato da Illyricum65

Inviato

e ) ZECCA BARBARICA BALCANICA CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Imitation Sestertius (34mm, 18.56 g). Uncertain Balkan mint. Laureate head right / Spes advancing left, holding flower and raising hem of skirt. Cf. RIC I 99; cf. BMCRE 124; cf. Cohen 85. VF, green and brown patina, fields smoothed.

Ritratto completamente distorto. E non allego gli esemplari più degradati...

Vista così sembrerebbe una distinzione abbastanza facile, anche in base al solo ritratto. Ma allora se ci affidiamo solo alle fattezze del busto questa DOVREBBE essere un'imitazione:

f ) CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Sestertius (36mm, 26.10 g). Struck 41-42 AD. Laureate head right / Spes walking left, holding flower and raising hem of skirt. RIC I 99; Cohen 85. VF, river find, golden yellow surfaces.

From the Tony Hardy Collection.

Per cui la distinzione tra moneta imperiale / imitazione non è così semplice... L'unica cosa che si nota è che forse le monete da Roma hanno peso e diametro maggiore delle seconde.

(segue)

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Inviato

Ed infine un ulteriore quesito:

presentato ad un asta di un venditore italiano di sicura affidabilità c'era il seguente sesterzio, ad un prezzo interessante. Preso dai dubbi di cui sopra ho soprasseduto a parteciparvi... e tutt'ora non so se ho fatto bene o meno.... voi che ne dite?

Non voglio mettere in dubbio il giudizio del numismatico e la sua esperienza, vorrei solo capire se ci sono dei canoni di riferimento per eventuali casi analoghi futuri.

Aggiungo i seguenti dati:

Peso: 26,60 mm Diametro: 33,27 mm

Ciao

Illyricum

:)

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Inviato

Illy questo mio sesterzio rottamato, dal peso di 26 grammi lo identificheresti come zecca di roma?

Naturalmente ric 115

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Inviato

retro

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Inviato

Ciao Alfaomega!

A mio parere per lo stile del ritratto e caratteristiche delle legende lo darei zecca di Roma. Che diametro ha per mie curiosità?

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Ciao Illyricum.... :)

Praticamente, in sostanza i sesterzi di cui sopra erano tutti "ufficiali", meno che le imitazioni barbariche? Oppure quando parli di Zecche galliche e balcaniche intendi falsi d'epoca. Perdonami ma sono digiuno di questo argomento....

E poi, il sesterzio con patina gialla, è buono o imitativo? No perché a me sembrerebbe un emissione ufficiale..... unsure.gif

Mentre per quella che hai postato proveniente da eBay, solo per confronto stilistico direi Zecca Incerta.

Mirko :)

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Inviato

Ciao Alfaomega!

A mio parere per lo stile del ritratto e caratteristiche delle legende lo darei zecca di Roma. Che diametro ha per mie curiosità?

Ciao

Illyricum

:)

Illy il mio sesterzio è 35 mm


Inviato

Ciao a tutti illy ti posto il mio sesterzio stile barbarico anche se non bellissimo però dicamo collezionabile il rovescio si vede poco ma si intravede spes che te ne pare.

max

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Inviato

Ciao ragazzi,

mi scuso per il ritardo ma ieri, dopo 2 ore e mezza al PC…. mi si è bloccato l’invio dello scritto, ho perso tutto :( e francamente (ma penso comprensibilmente) ho deciso di rinviare ad oggi la risposta…

Innanzitutto ho cercato testi sul tema rappresentato da Claudio e le imitazioni (in particolare quelle con Spes), risultato: nulla di illuminante. Poi mi son guardato il RIC, ma senza risultati importanti. :blink:

Ho trovato però le seguenti ipotesi:

…H.-M. von Kaenel (vedi “Bollettino di Numismatica”, 2-3, Roma 1984, pp. 85-325) analizza i ritrovamenti nel Tevere di bronzi di Claudio e dice che a Roma esistevano una o più officine di zecca a gestione privata che lavoravano a fianco di quelle ufficiali e non erano controllate direttamente dall'autorità centrale: questo per far fronte alla grande quantità di monete da produrre. C'è poi la convinzione dell'esistenza di una doppia produzione come afferma P.-A. Besombes (in “Revue Numismatique”, 155, Paris 2000, pp. 161-188): infatti i ritrovamenti di Saint-Léonard e di Tarragona confermerebbero l'esistenza di due officine attive in Gallia e due in Hispania che producevano numerario in bronzo di Claudio con il consenso delle autorità imperiali simile a quello emesso dalle officine di Roma, questo per far fronte alla mancanza di spiccioli provenienti dalla zecca centrale della capitale dell'Impero.

Per R. Martini (vedi “Quaderni” del Museo G.B. Adriani di Cherasco, 9, 2001, pp. 6-12) queste monete erano prodotte da personale militare e destinate a circolare tra le truppe, ecco perché invece di “imitazioni” è preferibile chiamarle emissioni “ausiliarie”. Altri ritrovamenti analoghi sono stati fatti a Novæsium, Vindonissa e Carnuntum dove esistevano degli accampamenti militari reno-danubiani e nell'area balcanica in Moesia e in Thracia…” da http://www.cnvaldostano.it/

Se confermate, queste ipotesi spiegherebbero la presenza di monete semi-ufficiali coniate a Roma da zecche non ufficiali e delle imitazioni galliche di buona fattura (da zecche semiufficiali gallo-ispaniche non meglio identificate) con ritratti dell’imperatore non “canonici” e altre, provenienti dalle aree balcaniche, le c.d. "ausiliarie", con caratteristiche simili alle precedenti. Ci sarebbe poi un terzo insieme costituito dalle imitazioni barbariche, con ritratti e legende molto degradate e palesemente non ufficiali.

A scanso di equivoci allego di seguito un esemplare-campione di buona fattura dalla zecca (ufficiale) di Roma.

(segue)

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Inviato (modificato)

Quindi ho cercato di creare dei parametri statistici di riferimento:ho selezionato da CNGCoins i sesterzi attribuiti alla zecca di Roma, trascrivendo pesi, diametri e assi di conio (chiaramente dove segnalati). In totale sono 27 monete.

RISULTATI:

Peso medio 27/27: 28,9 gr (21,47mm – 32,1mm)

Diametro medio su 16/27: 35,37 mm (32mm-39mm)

Asse di conio: 10/27 (h5 1, h6 6, h7 2, h8 1)

Quindi ho trovato sull’ottimo sito dell’amico forumista De Florio (http://www.monetaromana.it/ )una serie proveniente dagli archivi ANS: sono in totale altri 42 sesterzi.

RISULTATI:

Peso medio: 24,47 gr (14,84 gr-28,88 gr)

Diametro medio: 35,1 mm (32mm – 38mm)

Asse di conio: (h5 1, h6 31, h7 8, h12 2)

Quindi nell’insieme abbiamo un campione di circa 70 sesterzi: peso medio tra i 24,5 ed i 29 gr (media 26 gr tra le due serie) , diametro medio di 35 mm (coincidente nei due casi) con asse di conio di 6 nella maggior parte dei casi (37 su 52), seguito da ore 7 (10/52). Il dato più variabile mi pare il peso che varia da un minimo di circa 15 a 32 gr.

Sempre da http://www.monetaromana.it/ vi segnalo infine queste righe sul significato di Spes:

SPES AVGVSTA. La personificazione della Speranza (iconografia basata sul profilo - di solito a sinistra - della Kore arcaica o delle statue di "Persefone", come suggerisce il sito: http://etext.lib.virginia.edu/kinney/small/n3.htm), viene di solito rappresentata nella monetazione romana come leggiadra fanciulla che si muove a passo di danza recando un fiore e sollevando un lembo della veste. Riferisce BMC che la Spes fece il suo primo ingresso nella monetazione romana proprio con questa moneta di Claudio. Ciò potrebbe spiegarsi con il fatto che il giorno natale di Claudio è il primo di agosto nel quale si solevano tributare voti alla Spes. Ma il motivo principale sarebbe legato alla nascita del figlio ed erede di Claudio, poi detto Britannico, il 13 febbraio del 41 d.C. Sarebbe pertanto il primo apparire di un tipo dinastico poi ricorrente in tutte le serie imperiali.

(segue)

Modificato da Illyricum65

Inviato (modificato)
Illy questo mio sesterzio rottamato, dal peso di 26 grammi lo identificheresti come zecca di roma? Naturalmente ric 115
il mio sesterzio è 35 mm

Alfaomega, per fattura (stile ritratto, legenda...) e misure lo darei decisamente "zecca di Roma". Le misure ricadono perfettamente nei valori medi dall'analisi di cui sopra. RIC 115 come da te già segnalato perchè il 99 ha una legenda diversa...

Praticamente, in sostanza i sesterzi di cui sopra erano tutti "ufficiali", meno che le imitazioni barbariche? Oppure quando parli di Zecche galliche e balcaniche intendi falsi d'epoca. Perdonami ma sono digiuno di questo argomento....

E poi, il sesterzio con patina gialla, è buono o imitativo? No perché a me sembrerebbe un emissione ufficiale.....

Mentre per quella che hai postato proveniente da eBay, solo per confronto stilistico direi Zecca Incerta.

Mirko, spero che le ipotesi di cui sopra abbiano chiarito qualche punto. Allego di seguito un'imitazione barbarica...

Ciao a tutti illy ti posto il mio sesterzio stile barbarico anche se non bellissimo però dicamo collezionabile il rovescio si vede poco ma si intravede spes che te ne pare.

Ciao Max, seguendo quanto sopra e osservando solo lo stile lo darei più "imitativo" che non "barbarico". Ovvero di quel gruppo semiufficiale.

Ciao

Illyricum

:)

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Modificato da Illyricum65
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Inviato

Grazie Illyricum, mi hai chiarito una faccenda della quale ero proprio all'oscuro.

Bell'analisi.

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Inviato (modificato)

Grazie Mirko per l'apprezzamento per la ricerca svolta.

Ho provato a seriare anche un piccolo campione di monete "semiufficiali" con buona fattura della legenda e ritratto buono ma non canonico. Sono 9, (6 balcaniche, 1 gallica, 1 britannica ed una incerta). Questii valori medi:

RISULTATI:

Peso medio (9/9): 22,37 gr (16,33 gr-28,87 gr)

Diametro medio (8/9): 32,87 mm (32mm – 34mm)

Asse di conio (6/9): (h5 1, h6 3, h7 1, h12 1)

Comparate alle medie di quelle provenienti dalla zecca di Roma si osserva, sempre a livello statistico, un lieve decremento sia in termine di diametro che di peso (35 vs. 33 mm , 26 [valore medio tra le due serie] vs. 22.37 gr.). Al di là del valore medio il peso è in 5 casi su 9 inferiore alla media stessa (16,33 - 17,72 - 18,01 - 20,65 - 22,25 - 23,78 - 26,16 - 27,6 - 28,87) per cui la tendenza è quella di produrre monete leggermente più piccole e più leggere.

Tale dato comunque non è discriminante in quanto nella serie da ANS su 42 sesterzi 6 vanno dai 14,84 ai 22,11 gr. per cui possiamo avere comunque monete dalla zecca di Roma sottopeso.

Personalmente riterrei dunque che la zecca di provenienza non possa essere determinata esclusivamente in base a dati fisici del conio ma va considerata anche tipologia del ritratto e della legenda.

Allego un brano tratto da CNGcoins che rafforza la mia personale conclusione esposta sopra e descrizione e foto di una moneta semiufficiale cui fa riferimento:

CLAUDIUS. 41-54 AD. Æ Sestertius (33mm, 22.25 gm). Uncertain Gallic mint. Laureate head right / Spes walking left. Cf. RIC I 115; cf. Von Kaenel 1353; cf. Cohen 85. Fine/VF, even, stripped surfaces.

In an attempt to meet the needs of local demand, Claudius' aes coinage was heavily imitated throughout the provinces. Because many of the die engravers making these imitations were highly skilled artisans, style is most often the only key to distinguishing between an imitative and an imperial issue. The portrait and letter styles of this imitation, as well as the centering holes on obverse and reverse, suggest it is either eastern or Balkan in origin.

Vediamo cosa ne pensa Gianfranco Pittini quando avrà modo di leggere quanto scritto...

Ciao

Illyricum

:)

PS: non è assolutamente voluto, ma le curiosamente le caratteristiche fisiche della moneta ricadono perfettamente in quelle medie delle semiufficiali (diametro 33 mm, peso 22,5 circa) ;). Il ritratto è simile agli originali postati ma con un naso aquilino quasi "Nerviano"..., il busto è consimile e la distribuzione della legenda analoga alle ufficiali...

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Modificato da Illyricum65

Inviato

Complimenti Illy per le analisi e le comparazioni.


Inviato

e bello vedere persone così come illy qui in questo caso ed anche altre persone in altri argomenti che impiegano il proprio tempo per fare queste ricerche per pura passione e divertimento con la quale del resto rendono partecipi tutti i lettori arricchendosi ed arricchendo di cultura bravi.

Buona serata a tutti.

max


  • 2 settimane dopo...
Inviato

DE GREGE EPICURI

Rispondo subito, magari domani mi viene qualchealtra idea...Dunque, mi sembra un'ottima ricerca, direi anche originale, perchè credo che pochi se ne siano occupati in modo sistematico. Varrebbe la pena però essere sicuri, perchè sulle riviste numismatiche classiche si scoprono a volte articoli sorprendenti su temi specifici come questo, anche alla fine dell'800; cose che in rete non si trovano più. Posso provare a cercare in settembre in biblioteca. Detto questo, nella tua "galleria" effettivamente si trovano monete di stile abbastanza vario; quelle c.d. "ufficiali coniate a Roma" sono solo una parte, e direi che fra loro sono abbastanza simili. Io penso che le forme organizzative delle antiche produzioni di monete fossero un po' più numerose e varie di quello che generalmente pensiamo: zecche ufficiali gestite direttamente dallo stato, zecche appaltate a privati, zecche semi-ufficiali in certi distretti, zecche ausiliarie militari con sede stabile, zecche militari itineranti, ecc. Poi ci sono le produzioni più autonome, in particolare le "imitative per necessità" (di solito, per carenza di numerario). Ho più dubbi nell'accettare il termine "barbarico", che si presta a malintesi. Che cosa significa? Monete prodotte fuori dai confini dell'impero, da popolazioni libere ed autonome? Poco probabile. Monete prodotte da popolazioni alleate, vassalle o in qualche modo controllate, e nell'orbita economica romana? Un po' più credibile, ma quali popolazioni, e in che periodi? Più credibile pensare a produzioni "nell'impero", in settori periferici, e zone in cui a volte mancava il circolante; quindi, vicende da studiare caso per caso.

Sicuramente, gli aspetti più importanti da prendere in considerazione sono: peso, diametro, adeguatezza delle legende, e poi nell'ordine: stile dei ritratti, delle figure del rovescio, e delle lettere. Complimenti, varrebbe la pena di mettere insieme qualcosa di organico, magari breve, aggiungendo solo qualche altro elemento!


  • 1 anno dopo...
Inviato

ciao a tutti sono pier vengo da brescia, ho trovato un medaglione o sesterzio dal diametro di 37 millimetri con testa di imperatore laureata e retro carro o biga sembra piu una biga con 2 ruote trainato da 2 o piu cavalli con sopra una figura e sotto il carro delineata da una linea cos ii e sotto ancora sc. se cè qualcuno che puo dirmi di cosa si tratta mi farebbe proprio un favore. grazie purtroppo non riesco a caricare la foto


Inviato

ciao a tutti sono pier vengo da brescia, ho trovato un medaglione o sesterzio dal diametro di 37 millimetri con testa di imperatore laureata e retro carro o biga sembra piu una biga con 2 ruote trainato da 2 o piu cavalli con sopra una figura e sotto il carro delineata da una linea cos ii e sotto ancora sc. se cè qualcuno che puo dirmi di cosa si tratta mi farebbe proprio un favore. grazie purtroppo non riesco a caricare la foto

Dipende dove l'hai trovato. E' possibile che sia una riproduzione moderna, guarda se assomiglia a una delle monete presenti in questi link:

http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a406/a406.html

http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a13/a10.html

http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a001/a001.html


Inviato

Ricordo all' utente pier67 che c'è una normativa sui ritrovamenti fortuiti.

http://www.lamoneta.it/topic/30762-lamoneta-it-e-metaldetector/

La prudenza non è mai troppa...

Per l' identificazione ti consiglio comunque di postare delle foto; puoi farlo caricandole su un sito esterno come tinypic e poi facendoci il link.

Benvenuto. :)


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