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ZECCA MEDIEVALE PREFERITA


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Scrivo agli amici che leggono gli interventi nel settore medievale,la domanda che voglio farvi è questa,quale zecca medievale preferisci e perchè?Io personalmente prediligo le zecche toscane,trovo affascinante la zecca di Aquileia,ma se devo dare una risposta secca scelgo ancora la zecca di Milano,la mia città coi suoi ambrosini,la monetazione viscontea e sforzesca,i testoni degli Sforza vero "must"per il collezionista milanese,e voi anche se di alcuni immagino le risposte a quale siete più legati?Vediamo se riusciamo ad avere un campione rappresentativo di chi legge questo settore e se allegate qualche foto meglio ancora,un saluto a tutti,

Allegato:Milano-Prima Repubblica(1250-1310)-Ambrosino piccolo-Croce con quattro trifogli senza stelo R/S.Ambrogio

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Venezia (ma questo già si sapeva....). Il motivo per cui ho iniziato a studiarla è che fu la zecca più importante della mia regione per quasi un millennio, poi ho scoperto che si tratta di una delle zecche italiane più studiate e documentate, e la sua attività fu guidata da un governo molto attento all'andamento dei commerci e dei cambi internazionali. Numismaticamente è interessante, ma lo è ancor di più dal punto di vista storico-economico: studiarla significa entrare nei meccanismi di funzionamento di una zecca medievale, scoprire i motivi per cui una certa moneta era coniata, conoscere come e dove circolava.

Per la maggior parte delle zecche medievali queste informazioni sono difficili o impossibili da reperire, perciò studiare Venezia significa avere l'opportunità di entrare nelle logiche dell'epoca, per poi magari applicarle (con cautela!) per analogia ad altre officine.

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I collezionisti di monete medioevali penso possano dividersi in due gruppi, .... coloro che si interessano in senso generico e per così dire globale alla monetazione medioevale, studiandone la metrologia, gli stili, i rapporti mercantili, affascinati da alcune tipologie ma interessandosi più o meno a tutte le zecche .......... e coloro che si interessano ad una determinata zecca, per qualche motivo particolare o magari casuale, o nella maggior parte dei casi perchè si tratta della zecca della propria terra o di quella dove sono vissuti i loro antenati.

In tutti i casi non penso siano moltissimi i collezionisti di medioevali il cui interesse principale è l'aspetto estetico della moneta. Nel tenere in mano una moneta medioevale il collezionista - studioso pensa alla storia della sua terra (sia questa una città, una regione, uno stato, l'Italia intera o magari l'Europa), a chi l'ha coniata, a chi l'ha posseduta guadagnata spesa, a chi l'ha nascosta o conservata; insomma, pensa alla storia di quella moneta che considera sua storia, dei suoi avi, della sua terra.

Tu dabbene logicamente ti interessi alla monetazione della tua città e altrettanto logicamente, da appassionato collezionista e studioso quale sei ti può affascinare una altra zecca per i motivi più diversi.

La mia zecca è quella di Aquileia, perchè il Friuli è la mia terra e perchè si tratta di una monetazione fantastica, ..... La storia di Aquileia passa dalla grandezza romana ai tempi del declino di questa civiltà, attraverso un lungo periodo buio o almeno poco conosciuto, per poi risorgere con la formazione del Patriarcato. Le monete patriarcali si distinguono da quelle di molte zecche italiane, ..... iniziano con le imitative di quelle frisacensi per poi ispirarsi allo stile carinziano, per poi subire influenze italiane e poi passare allo stile gotico, .... sono caratteristiche, inconfondibili. Sono sempre state vere monete feudali, coniate ed imposte da un Patriarca/principe che si interessava più del proprio tornaconto (personale e dello Stato) che non agli interessi del ceto mercantile, come invece facevano, tanto per fare un esempio, Firenze o Venezia.

Modificato da chievolan
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A me interessano le zecche minori della Toscana , il Senato Romano Medievale e Gaeta in particolare . I motivi sono quelli da voi già esposti in generale . Non pongo eccessivo peso al senso estetico delle monete ma mi interessa sopratutto il loro studio in tutte le possibili varianti che una moneta propone .

Approfitto per salutarvi .

adolfos

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Io sono affascinato dallo studio delle zecche medievali meridionali, in particolare da quelle normanno-sveve: Salerno, Brindisi, Messina.

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Supporter

io collezionando le savoia seguo le zecche utilizzate di quà e di la dei monti.....

una zecca che mi affascina parecchio è una delle più vecchie utilizzate dalla casata, Avigliana, interessante è anche Susa, nella ononima valle, ma le monete più affascinanti trovo che siano le prime...

calcolando che gli zecchieri anche se diversi coniavano le stesse tipologie monetali nelle varie zecche del ducato savoiardo (o nella contea quando ancora non era ducato) e "copiavano" lo stile delle monete già circolanti negli stati vicini, specialmente la Francia, difficile è sintetizzare il tutto in una sola zecca.....

posso però far vedere una moneta coniata ad Avigliana come esempio delle fattezze del periodo.....

si tratta di un mezzo grosso di Amedeo VIII coniato ad Avigliana....

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Modificato da savoiardo
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pur trattando in modo assai marginale e purtroppo superficiale la monetazione medievale x ragioni campanilistiche mi piacciono le monete venete. se ne devo dire una dico padova ( troppo affascinante il fatto che sia riuscita a tenere testa a venezia a piu' riprese ). molto intrigante pero' aquileia.....

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Partito da una zecca, quella di Venezia, mi son trovato a viaggiare numismaticamente in mezza Italia e sono approdato sulle rive di Costantinopoli. E questo perchè le monete medievali sono tutte legate fra loro...

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Partito da una zecca, quella di Venezia, mi son trovato a viaggiare numismaticamente in mezza Italia e sono approdato sulle rive di Costantinopoli. E questo perchè le monete medievali sono tutte legate fra loro...

A me è accaduta la stessa cosa... Ho iniziato le medievali con il classico grosso agontano di Ancona e sono al tempo stesso passato ad altre zecche, prima con le imitazioni dell'agontano, poi con i grossi in generale e, più o meno in parallelo, mi sono messo a "studiare" le coniazioni dei barbari, in particolare quelle degli ostrogoti. :)

Modificato da aemilianus253
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Concordo con Arka PD, sono partito con una officina italiana e sono rimasto temporalmente nel Medioevo, allargandomi geograficamente anche fuori della Penisola. E' interessante vedere come le monete di alcuni Stati, spesso risultano copiate da altri.

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Anche io sono partito da Genova, e poi... ho iniziato a viaggiare. I miei viaggi però (a parte le "colonie" genovesi) sono circoscritti al XIII secolo.

Una zecca estera sconosciuta ai più (almeno, qui in Italia) eccola: Valenciennes

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Supporter

Anche io sono partito da Genova, e poi... ho iniziato a viaggiare. I miei viaggi però (a parte le "colonie" genovesi) sono circoscritti al XIII secolo.

Una zecca estera sconosciuta ai più (almeno, qui in Italia) eccola: Valenciennes

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moneta molto intrigante....

bello il cavaliere.....

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Non posso che concordare con Chievolan e ArkaPD... attualmente mi trovo a percorrere le strade (ed i mari) fra Parigi e Costantinopoli nel XIII secolo... e Venezia centra, come sempre! ;)

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Non posso che concordare con Chievolan e ArkaPD... attualmente mi trovo a percorrere le strade (ed i mari) fra Parigi e Costantinopoli nel XIII secolo... e Venezia centra, come sempre! ;)

Grande la Serenissima, ...... pecccato che quando il Senato, il 13 settembre del 1420, ha proclamato che "Non per odio di qualche chiesa né per ambizione di maggior stato, ma solo per la difesa del nostro Stato abbiamo sottomessa la Patria del Friuli", gli zecchieri del Patriarcato hanno messo in borsa pinze tenaglie e martelli e chiuso alle spalle la porta della zecca aquileiese.

Ma nei secoli in qui ha lavorato ha prodotto monete bellissime e molto varie come tipologia.

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Nel tenere in mano una moneta medioevale il collezionista - studioso pensa alla storia della sua terra (sia questa una città, una regione, uno stato, l'Italia intera o magari l'Europa), a chi l'ha coniata, a chi l'ha posseduta guadagnata spesa, a chi l'ha nascosta o conservata; insomma, pensa alla storia di quella moneta che considera sua storia, dei suoi avi, della sua terra.

Difficile dire meglio.

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E' mia consuetudine a un certo punto,avendo iniziato la discusione ,ringraziare chi ha partecipato e chi spero parteciperà ancora,abbiamo letto belle testimonianze,descrizioni della monetazione medievale impareggiabili,abbiamo avuto dritte interessanti e spunti nuovi su zecche non conosciute,se non siete in ferie e avete voglia continuate,grazie

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Venezia, perchè fu l'erede di Bisanzio dal punto di vista stilistico e istituzionale, e pertanto di Roma.

La fine progressiva dell'impero, sorto sui colli, si snoda, secondo me, dal 476 al 1453, al 1797.

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Ho già espresso la mia preferenza collezionistica, ma se dovessi decidere per un'altra zecca credo che Milano mi catturerebbe: nel periodo tardo-medievale e rinascimentale uscirono da quelle officine alcune fra le monete più belle che conosca:

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Questo testone per esempio,

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o quest'altro...

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o questo ducato...

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oppure, andando più indietro, questo grosso ambrosino,

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In realtà è l'iconografia del biscione che mi piace esteticamente, e che rende piacevoli anche monete in mistura di nessuna particolare rarità come questo soldo e mezzo.

Quindi alla fine mi ritrovo d'accordo con Dabbene! ;)

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Io sono innamorato della storia di Genova con le sue colonie. Vi mostro l'ultimo acquisto dovrebbe essere Famagosta, denaro dei Lusignano periodo 1376/1464.

Famagosta fu conquistata dai genovesi il 1373, iniziò la sua rovina con la caduta dell'ultima torre di Galata (le cui chiavi furono consegnate al sultano Maometto il Conquistatore il 29 maggio 1453) che si concluse con la definitiva perdita dell'Isola di Cipro nel 1464 ormai esausta.

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