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IGNORED

NON CONFONDIAMO NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA


Risposte migliori

Inviato

.....e se un marziano facesse notare che si ha una certa impressione della serie "monete scavate e decontestualizzate" , noi siamo belli bravi bis......

Vero che gli oggetti decontestualizzati perdono del loro valore storico, ma resta il fatto che la decontestualizzazione se fatta illecitamente......

Io insisterei sulla molteplicità delle monete, sulla decontestalizzazione ci andrei molto piano.

Una mia idea, veniva chiesto un parere, eccolo.

Penso che tutti i reperti archeologici che precedono l'archeologia scientifica (che ha al massimo qualche secolo di vita) siano decontestualizzati.

Resta pertanto il bene artistico, ma si può affermare senza apparire ridicoli che una moneta, ripetuta in migliaia di esemplari sia d'interesse artistico per lo stato?

A meno che non si tratti di esemplari unici o di esimia rarità, da elencare e sottoporre a vincolo o divieto, come per le monete "moderne".


Inviato

Ma anche le monete di un ritrovamento, una volta studiate, catalogate e fotografate... che fine fanno ?

Scatolone e muffa o mercato ?

Awards

Inviato

Ma anche le monete di un ritrovamento, una volta studiate, catalogate e fotografate... che fine fanno ?

Scatolone e muffa o mercato ?

dipende dal grado di onestà degli addetti vari che hanno accesso libero alle monete......finché è" scatolone e muffa" va già di lusso....


Inviato

".....chiediamo, attraverso qualsiasi via, a tutti coloro che riusciamo a raggiungere, di inviare entro ottobre p.v. una lettera o cartolina all'indirizzo:

NUMISMATICA E ARCHEOLOGIA

presso: Notaio Daniela Dado

via San Nicolò 13

34121 TRIESTE

contenente la seguente dichiarazione:

***************************

Nella mia qualità di (inserire: - Onorevole - Funzionario dello Stato- Magistrato - Avvocato - Docente di numismatica - Collezionista numismatico - Numismatico professionista - ecc. ecc.) sottoscrivo la seguente definizione sotto condizione che il mio nome e i miei dati siano usati, in osservanza delle leggi sulla tutela dei dati personali, esclusivamente allo scopo di farla accettare ufficialmente dal Ministero per i Beni Culturali:

HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO SOLTANTO LE MONETE DI CUI E' CERTA E DOCUMENTABILE LA PROVENIENZA DA UN RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO.

Il nesso tra ritrovamento e oggetto deve essere evidente e scientificamente utilizzabile perché un oggetto, privo della sua localizzazione archeologica, non ha la qualifica di documento archeologico ma quella di oggetto d'antiquariato."

Fatto!.... ;)

M.


Guest utente3487
Inviato

HANNO INTERESSE ARCHEOLOGICO SOLTANTO LE MONETE DI CUI E' CERTA E DOCUMENTABILE LA PROVENIENZA DA UN RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO.

Il nesso tra ritrovamento e oggetto deve essere evidente e scientificamente utilizzabile perché un oggetto, privo della sua localizzazione archeologica, non ha la qualifica di documento archeologico ma quella di oggetto d'antiquariato."

E quindi, se io ad esempio trovo un tesoretto con centinaia di monete di vari imperatori romani che abbracciano, tanto per fare un esempio , 300 anni, ma tra le quali si trova anche un pezzo inedito di un imperatore sconosciuto, basta farla sparire e quindi decontestualizzarla, per farla diventare semplice oggetto di antiquariato? :ph34r: Ed invece le altre, comuni, rimangono di interesse archeologico? :(

La mia non vuole essere una bocciatura ma un timore.....potete fugarmelo?

Inviato (modificato)

Noto con piacere che ci sono anche società d'asta che non hanno paura a schierarsi,forse perché perseguitate anche loro. No perché sembra che in questa Nazione chi non fa e pensa come loro sia il Male personificato e solo loro sono il Bene ...... Forse dimenticano che la Superbia è un grave peccato,il peggiore dei sette vizi capitali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Superbia

Modificato da favaldar

Inviato

.....e se un marziano facesse notare che si ha una certa impressione della serie "monete scavate e decontestualizzate" , noi siamo belli bravi bis......

Vero che gli oggetti decontestualizzati perdono del loro valore storico, ma resta il fatto che la decontestualizzazione se fatta illecitamente......

Io insisterei sulla molteplicità delle monete, sulla decontestalizzazione ci andrei molto piano.

Una mia idea, veniva chiesto un parere, eccolo.

Anch'io insisterei soprattutto sul fatto che le monete hanno "caratteristiche proprie del prodotto industriale" come scritto in qualche post precedente


Guest utente3487
Inviato

Io insisterei sulla molteplicità delle monete, sulla decontestalizzazione ci andrei molto piano.

Sono d'accordo. Troppo facile distruggere le prove di un ritrovamento. Un po' quello che succede oggi con i tombaroli. Trovati gli oggetti, spariscono per sempre...mica si mettono a fare rilievi e fotografie del ritrovamento....

Inviato (modificato)

Premesso che farò ad ogni modo tutto ciò che posso per firmare e far firmare da più persone possibile la dichiarazione, faccio però presente che qualche dubbio mi rimane. Condivido innanzitutto i dubbi espressi dall'amico numizmo e chiedo anch'io se le associazioni di categoria o comunque del settore numismatico siano non solo interessate, ma parte attiva per promuovere l'iniziativa. Sarebbe oltremodo importante e un segnale chiaro che (finalmente!) il mondo numismatico, al di là delle solite divisioni o degli immancabili particolarismi, si prodiga per cercare di portare chiarezza e, se possibile, serenità, (direi anche una bella fetta di futuro), al mercato delle monete nel nostro paese. :)

Non ho infine chiaro del tutto il passaggio finale: l'invio della dichiarazione suddetta è poi propedeutico alla richiesta del famoso incontro con il ministro... o no??? Immagino e spero di si... :unsure:

Modificato da aemilianus253

Inviato

Ciao Domenico.

"E quindi, se io ad esempio trovo un tesoretto con centinaia di monete di vari imperatori romani che abbracciano, tanto per fare un esempio , 300 anni, ma tra le quali si trova anche un pezzo inedito di un imperatore sconosciuto, basta farla sparire e quindi decontestualizzarla, per farla diventare semplice oggetto di antiquariato? Ed invece le altre, comuni, rimangono di interesse archeologico?".

Non penso che la volontà sia quella di sottrarre i tesoretti, comunque costituiti, dallo studio e dall'acquisizione statale, lascindoli al loro destino.

La scoperta del tesoretto sarebbe sempre di interesse archeologico, quanto meno fino alla conclusione dello studio intorno al materiale rinvenuto.

Credo che il discorso riguardi il materiale attualmente in circolazione (e, dunque, decontestualizzato), che non ha senso considerare come "archeologico", non avendone i requisiti.

Certo, la parola "decontestualizzazione" fa paura perchè se è vero che da un lato diventerebbe il "lasciapassare" per tutte le monete non riconducibili scientificamente ad un sito dall'altra, potrebbe, proprio per questa ragione, "incoraggiare" i malintenzionati a eliminare quanto più in fretta possibile tali tracce "scientifiche" del ritrovamento per poi disporre di materiale liberamente commerciabile.

D'altro canto, però, è innegabile che "perso in contatto" con il sito di provenienza, la moneta non costituisce più un documento archeologico ma diviene bene antiquario.

Questo, direi, è un dato di fatto.

"Io insisterei sulla molteplicità delle monete, sulla decontestalizzazione ci andrei molto piano".

Ci hanno già provato (art. 2-decies) ma è andata male.

Per quelli che non lo conoscono, riporto il testo dell'art. 2-decies che si proponeva esattamente di escludere dalla tutela del Codice Urbani, le monete conosciute i molti esemplari, di modesto valore e ripetitive.

Art. 2-decies della L. 25.6.2005 nr. 109.

Collezioni numismatiche

1. Alla lettera A, numero 13, dell'allegato A al codice dei beni culturali e del passaggio, la lettera B ) e' sostituita dalla seguente:

«B ) Collezioni aventi interesse storico, paleontologico, etnografico o numismatico, ad eccezione delle monete antiche e moderne di modesto valore o ripetitive, o conosciute in molti esemplari o non considerate rarissime, ovvero di cui esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali».

2. Per le monete di modesto valore o ripetitive, ovvero di cui esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali, non rientranti nelle collezioni di cui alla lettera B ) della lettera A, numero 13, dell'allegato A al codice dei beni culturali e del paesaggio, come sostituita dal comma 1 del presente articolo, e' escluso l'obbligo di denuncia di cui all'articolo 59 del medesimo codice, nonche' ogni altro obbligo di notificazione alle competenti autorita'

Per opportuna informazione ritengo utile riportare un comunicato diffuso dagli Studosi dell'Istituto Italiano di Numismatica successivo all'introduzione dell'art. 2-decies.

E' sempre interessante sentire tutte le campane.......

http://www.istitutoitalianonumismatica.it/novita.asp

Nochè un autorevole commento critico sulla predetta norma legislativa

http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=13704

Come molti sanno, l'art. 2-decies venne abrogato dal D. Lgvo 24.3.2006 nr. 156 (art,. 6 lettera d)).

Vogliamo riproporre oggi una soluzione che 4 anni fa è stata bocciata?

Saluti.

michele

M. .


Inviato

Ciao Domenico.

"E quindi, se io ad esempio trovo un tesoretto con centinaia di monete di vari imperatori romani che abbracciano, tanto per fare un esempio , 300 anni, ma tra le quali si trova anche un pezzo inedito di un imperatore sconosciuto, basta farla sparire e quindi decontestualizzarla, per farla diventare semplice oggetto di antiquariato? Ed invece le altre, comuni, rimangono di interesse archeologico?".

Non penso che la volontà sia quella di sottrarre i tesoretti, comunque costituiti, dallo studio e dall'acquisizione statale, lascindoli al loro destino.

La scoperta del tesoretto sarebbe sempre di interesse archeologico, quanto meno fino alla conclusione dello studio intorno al materiale rinvenuto.

Credo che il discorso riguardi il materiale attualmente in circolazione (e, dunque, decontestualizzato), che non ha senso considerare come "archeologico", non avendone i requisiti.

Certo, la parola "decontestualizzazione" fa paura perchè se è vero che da un lato diventerebbe il "lasciapassare" per tutte le monete non riconducibili scientificamente ad un sito dall'altra, potrebbe, proprio per questa ragione, "incoraggiare" i malintenzionati a eliminare quanto più in fretta possibile tali tracce "scientifiche" del ritrovamento per poi disporre di materiale liberamente commerciabile.

D'altro canto, però, è innegabile che "perso in contatto" con il sito di provenienza, la moneta non costituisce più un documento archeologico ma diviene bene antiquario.

Questo, direi, è un dato di fatto.

"Io insisterei sulla molteplicità delle monete, sulla decontestalizzazione ci andrei molto piano".

Ci hanno già provato (art. 2-decies) ma è andata male.

Per quelli che non lo conoscono, riporto il testo dell'art. 2-decies che si proponeva esattamente di escludere dalla tutela del Codice Urbani, le monete conosciute i molti esemplari, di modesto valore e ripetitive.

Art. 2-decies della L. 25.6.2005 nr. 109.

Collezioni numismatiche

1. Alla lettera A, numero 13, dell'allegato A al codice dei beni culturali e del passaggio, la lettera B ) e' sostituita dalla seguente:

«B ) Collezioni aventi interesse storico, paleontologico, etnografico o numismatico, ad eccezione delle monete antiche e moderne di modesto valore o ripetitive, o conosciute in molti esemplari o non considerate rarissime, ovvero di cui esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali».

2. Per le monete di modesto valore o ripetitive, ovvero di cui esiste un notevole numero di esemplari tutti uguali, non rientranti nelle collezioni di cui alla lettera B ) della lettera A, numero 13, dell'allegato A al codice dei beni culturali e del paesaggio, come sostituita dal comma 1 del presente articolo, e' escluso l'obbligo di denuncia di cui all'articolo 59 del medesimo codice, nonche' ogni altro obbligo di notificazione alle competenti autorita'

Per opportuna informazione ritengo utile riportare un comunicato diffuso dagli Studosi dell'Istituto Italiano di Numismatica successivo all'introduzione dell'art. 2-decies.

E' sempre interessante sentire tutte le campane.......

http://www.istitutoi...a.it/novita.asp

Nochè un autorevole commento critico sulla predetta norma legislativa

http://www.patrimoni...rticle&id=13704

Come molti sanno, l'art. 2-decies venne abrogato dal D. Lgvo 24.3.2006 nr. 156 (art,. 6 lettera d)).

Vogliamo riproporre oggi una soluzione che 4 anni fa è stata bocciata?

Saluti.

michele

M. .

Concordo al 100% con quanto scritto da Michele.


Guest utente3487
Inviato

Vogliamo riproporre oggi una soluzione che 4 anni fa è stata bocciata?

E perchè no, se valida?

Premesso che i tuoi ragionamenti non fanno una piega, devo però osservare che accettare il ragionamento proposto porterebbe tutti coloro che hanno oggetti prezioni non ancora decontestualizzati, a far sparire definitivamente ogni prova.

Un esempio...se trovo un piccolo forziere nascosto in un rudere di origine medioevale, e all'interno trovo tra le altre note, una moneta in oro dell'imperatore Roberto, sconosciuto, chi avrebbe interesse a comunicare quella scoperta? Nessuno. Converebbe subito decontestualizzarla (e per le monete questo è facilissimo) per poi venderla al miglior offerente. Potresti dire che bisogna essere certi che sia autentica e la decontestualizzazione potrebbe fare storcere il naso a qualche perito, ma è implicito che il possessore darà tutte le informazioni, riservatamente, al perito che non avrà alcun problema poi a certificarne l'autenticità. E così tutto ricomincia. E noi abbiamo le mani legate e non possiamo far altro che assistere all'esodo dei pezzi più rari, ufficialmente decontestualizzati, verso l'estero e alla luce del sole.

Non mi piace. Rispetto le vostre osservazioni ma non sono convinto.

Supporter
Inviato

Pensate di far passare il concetto di decontestalizzazione in qualche aula politica, auguri, arrivasse davvero in aula saremmo smontati in pochi interventi.

Troppo facile spostare le monete................ troppe mele marce tra di noi.....troppi venditori della domenica......

PS

Stiamo a discutere di questa futura legge, volando in alto, quando tra di noi ci sono persone che credono che le monete possano essere comprate senza il rilascio di niente, in base a leggi basate su proprie convinzioni basate sul nulla.

PS

Signori miei, vi ricordo che 100 bronzetti di costantino comunissimi in condizioni b nascosti in qualche muro, con poco valore economico hanno un valore storico importante, chi scrive che queste monete non hanno interesse storico dovrebbe riflettere, meglio , imparare........

Il punto è che questi bronzetti andrebbero studiati non dai collezionisti su ebay ma dagli studiosi, poi magari lasciati allo scopritore e messi in vendita

Qundi scoperta, consegna e studio da parte dell'autorità, monete riconsegnate allo scopritore, vendita

Sono quattro passaggi, che non vedremo mai nel nostro paese

Cmq da buon italiano in mancanza di meglio firmo :rolleyes:


Guest utente3487
Inviato

Signori miei, vi ricordo che 100 bronzetti di costantino comunissimi in condizioni b nascosti in qualche muro, con poco valore economico hanno un valore storico importante, chi scrive che queste monete non hanno interesse storico dovrebbe riflettere, meglio , imparare........

Pienamente d'accordo anche su questo.

Inviato

Il punto è che questi bronzetti andrebbero studiati non dai collezionisti su ebay ma dagli studiosi, poi magari lasciati allo scopritore e messi in vendita

Qundi scoperta, consegna e studio da parte dell'autorità, monete riconsegnate allo scopritore, vendita

Sono quattro passaggi, che non vedremo mai nel nostro paese

Questo è il punto focale

Awards

Inviato

Aggiungerei in qualche modo il fatto che comprare su ebay non debba costituire motivo di persecuzione, perché è sotto gli occhi di tutti e se un venditore privato pone in vendita della merce di illecita provenienza deve essere colpito solo lui ed ebay deve (per legge) essere ritenuto corresponsabile. Nei mercatini ci sono i controlli, ma non si sa mai cosa uno imboschi... su ebay se faccio una vendita è come se la mettessi sul banco di tutti i mercatini del mondo allo stesso istante.

Capisco che non sia semplice...

anzi in Ighilterra , e negli altri paesi il solo fatto di aver comprato da ebay farebbe cadere tutte le colpe che vengono additate qui in Italia.

come l incauto acquisto , la ricettazione , il commercio di beni illegali e cosi via

ma come si può logicamente sostenere che se io compro da ebay sono un ricettatore o faccio un incauto acquisto ?

è alla luce del sole.

qui stiamo rasentando la follia !!!!

La cosa che mi fa allucinare è che gli annunci durano qualche giorno in media, e ci sarebbe tutto il tempo per bloccare l'asta alla fonte. Non mi dite che lasciando correre vogliono prendere nella rete i ricettatori perché mi vien da ridere.

Pensare che un vero ricettatore compri dal complice o dal tombarolo di fiducia su ebay è da dementi. Perché lasciando correre in questo modo gli unici a finire in trappola sono dei privati che poco hanno a che fare coi traffici illeciti.

Awards

Inviato

Pensate di far passare il concetto di decontestalizzazione in qualche aula politica, auguri, arrivasse davvero in aula saremmo smontati in pochi interventi.

Troppo facile spostare le monete................ troppe mele marce tra di noi.....troppi venditori della domenica......

PS

Stiamo a discutere di questa futura legge, volando in alto, quando tra di noi ci sono persone che credono che le monete possano essere comprate senza il rilascio di niente, in base a leggi basate su proprie convinzioni basate sul nulla.

PS

Signori miei, vi ricordo che 100 bronzetti di costantino comunissimi in condizioni b nascosti in qualche muro, con poco valore economico hanno un valore storico importante, chi scrive che queste monete non hanno interesse storico dovrebbe riflettere, meglio , imparare........

Il punto è che questi bronzetti andrebbero studiati non dai collezionisti su ebay ma dagli studiosi, poi magari lasciati allo scopritore e messi in vendita

Qundi scoperta, consegna e studio da parte dell'autorità, monete riconsegnate allo scopritore, vendita

Sono quattro passaggi, che non vedremo mai nel nostro paese

Cmq da buon italiano in mancanza di meglio firmo :rolleyes:

Questo dovrebbe essere il punto iniziale!

Trovati-Consegnati- STUDIATI e non accatastati per anni - Riconsegnati, quelli di non interesse "particolare" storico - Esposti in Musei (il prima possibile e con riconoscimento) quelli d'interesse storico- Venduti alcuni pezzi per rientrare delle spese.

Non mi sembra una cosa difficile. Chi ha studiato più di me può spiegarmi come se parlasse ad un bambino di 10 anni perché non si può fare cosi o quali difficoltà ci sono?!

Grazie


Inviato

Aggiungerei in qualche modo il fatto che comprare su ebay non debba costituire motivo di persecuzione, perché è sotto gli occhi di tutti e se un venditore privato pone in vendita della merce di illecita provenienza deve essere colpito solo lui ed ebay deve (per legge) essere ritenuto corresponsabile. Nei mercatini ci sono i controlli, ma non si sa mai cosa uno imboschi... su ebay se faccio una vendita è come se la mettessi sul banco di tutti i mercatini del mondo allo stesso istante.

Capisco che non sia semplice...

giusto così.. se gli inquirenti (CC o GdF) seguono una moneta in particolare e, questa viene messa all'asta su e bay, la prima cosa che dovrebbero fare é: 1) fare interrompere l'asta o comunque piombare a casa del venditore e sequestrare quella moneta! 2) se la moneta è già stata venduta i CC o GdF, dovrebbero telefonare all'acquirente e al venditore o, meglio, fargli pervenire un avviso, e chiedergli di mettere a disposizione delle autorità più vicine a lui (CC o GdF) le monete da lui acquistate. in caso di non collaborazione provvedere al sequestro della sola moneta incriminata!!

Forse qui non si comprende ancora una cosa... ovvero che il problema, per tutti i collezionisti, sembra essere non quello di poter collezionare liberamente alla luce del sole ma solo quello di poter comprare su ebay e NON TROVARSI I CC A CASA ALLE 7 DI MATTINA CHE TI TOLGONO TUTTO.

Anche con una riforma, nelle forme proposte dagli utenti del forum, non risolverebbe nulla perchè, fino a quando i sequestri si fonderanno su semplici sospetti e verranno concessi dai PM con leggerezza, non ci sarà scampo alcuno per nessuno....

La decontestualizzazione delle monete è cosa facile, al tombarolo basterebbe portarsela a casa e pulirla per dire : "ora è mia, non l'ho scavata, la possiedo da tempi immemorabili, me l'ha regalata papà, me l'ha regalata un amico", con buona pace di tutti perchè lui la può vendere, può farci dei guadagni, l'acquirente le colleziona ed i CC non possono far nulla per evitare tutto ciò se non beccare il ladro con le mani nel sacco.

Soluzioni?: ritengo che copiare un paio di sistemi di tutela esteri e migliorarli o adattarli a noi non ci farebbe male.... basta la volontà alivello governativo che, per ora non c'è.


Inviato

Il punto è che questi bronzetti andrebbero studiati non dai collezionisti su ebay ma dagli studiosi, poi magari lasciati allo scopritore e messi in vendita

Qundi scoperta, consegna e studio da parte dell'autorità, monete riconsegnate allo scopritore, vendita

Sono quattro passaggi, che non vedremo mai nel nostro paese

Questo è il punto focale

Sono d'accordo completamente. Quattro passaggi (con l'aggiunta, scontata, che allo stato rimanga il diritto di prelazione verso quei pezzi ritenuti importanti per l'esposizione in un museo) che eviterebbero tutti i problemi che si hanno adesso. ;)

Mi riferisco certamente anche ai sequestri, ma soprattutto al fatto che una normativa come l'attuale non solo permette, ma favorisce ed alimenta la fuga verso l'estero non soltanto dei ritrovamenti (quelli davvero rilevanti anche dal punto di vista meramente economico, non solo storico, aspetto ovviamente comune a tutti), ma anche delle collezioni importanti. Guardiamo i cataloghi d'asta esteri degli ultimi 5/10 anni per rendercene conto. Non è colpendo nel mucchio i cittadini (onesti nella stragrande maggioranza) che si risolverà il problema, ma dando fiducia invece alle persone, creando insomma un rapporto diverso stato/cittadino. Non mi si risponda per favore che in Italia siamo tutti furbi e che quindi un rapporto di dialogo e fiducia reciproca non sia possibile. Con una diversa impostazione si colpisca in maniera magari ben più dura i furbi/disonesti, ma si valorizzi finalmente il cittadino onesto, che non vede l'ora, sono sicuro, di mettere a disposizione di volta in volta le proprie capacità, le proprie conoscenze, la propria collezione numismatica per mostre esposizioni, pubblicazioni...

Perchè tutto questo deve rimanere per sempre un'utopia irrealizzabile???


Inviato

............"accettare il ragionamento proposto porterebbe tutti coloro che hanno oggetti prezioni non ancora decontestualizzati, a far sparire definitivamente ogni prova.

Un esempio...se trovo un piccolo forziere nascosto in un rudere di origine medioevale, e all'interno trovo tra le altre note, una moneta in oro dell'imperatore Roberto, sconosciuto, chi avrebbe interesse a comunicare quella scoperta? Nessuno. Converebbe subito decontestualizzarla (e per le monete questo è facilissimo) per poi venderla al miglior offerente."

E' naturale che per assicurare l'emersione del ripostiglio, il "sistema pubblico" deve funzionare correttamente e quindi deve garantire agli scopritori ciò che, sulla carta, promette (premi e quant'altro).

D'altro canto, oggi la situazione è esattamente quella che ipotizzi nella parte del Tuo intervento che ho riportato.

Non sarebbe certo la "proposta Bernardi" a creare i pericoli che Tu paventi, che esistono già oggi.

Già con la vigente normativa lo scopritore non è stimolato (salvo per le conseguenze di natura penale nelle quali potrebbe incorrere) a comunicare la scoperta del ritrovamento in quanto, se lo Stato pretende di incamerare il ripostiglio, deve anche compensare adeguatamente chi lo ha rinvenuto e ciò non sembra che avvenga con la dovuta celerità e congruità.

La ricompensa non deve essere solo "sulla carta" ma deve dimostrarsi concreta, tempestiva e congrua.

Se oggi lo scopritore sapesse che portando il tesoretto in Soprintendenza riceverebbe un adeguato indennizzo, non credo vi sarebbe interesse a disperderlo nei meandri del commercio illecito.

Il fatto è che (come spesso accade in Italia) si vogliono fare "le nozze con i fichi secchi".

Si promette ma non si mantiene, vuoi per eccesso di burocrazia (lo scopritore deve attraversare le "forche caudine" prima di ottenere la ricompensa) vuoi per mancanza di fondi (e qui c'è persino chi è sato costretto a citare in giudizio l'amministrazione la quale, dopo avere determinato il quantum, non pagava per mancanza di fondi...).

Purtroppo abbiamo a che fare con un sistema che, sulla carta, potrebbe anche considerarsi soddisfacente.

In realtà però le enunciazioni scritte sono spesso disattese dai comportamenti concreti delle istituzioni; ed i cittadini lo sanno benissimo e non si fidano di queste ultime.

La morale è che mancando un rapporto di reciproca fiducia tra cittadino ed istituzione, lo Stato finisce per porre la questione in un ottica prevalentemente poliziesca, sperando che in questo modo gli amministrati si attengano alla legge.

Gli allarmanti rapporti sulla depredazione dei beni archeologicici nazionali suggerisce però che questo "deterrente", oltre ad apparire "rozzo" in per un paese europeo, funziona anche molto male, perchè non distingue il "bene" dal "male" ed il "buono" dal "cattivo", triturando insieme tutto quello che fagocita e non permettendo di separare "le cose serie" dalle "bazzeccole".

Questo è esattamente ciò che sta avvenendo da un pò di tempo a questa parte con i sequestri di monete ai danni di incopevoli collezionisti.

Ma il reperimento di fondi da destinare agli scopritori di beni archeologici è materia di scelte politiche e se non si stanziano abbastanza denari con questa destinazione vorrà forse significare che il problema non viene valutato come una priorità.

Quindi probabilmente la vera domanda da porre, anche aldilà del problema legato alle nostre monetine, è la seguente: quanto interessa al Paese (in concreto, non a chiacchiere..) la questione della tutela dei beni archeologici nazionali?

Saluti.

M.


Inviato

Quindi probabilmente la vera domanda da porre, anche aldilà del problema legato alle nostre monetine, è la seguente: quanto interessa al Paese (in concreto, non a chiacchiere..) la questione della tutela dei beni archeologici nazionali?

ecco bravo... come concludevo anch'io nel mio topic precedente

Soluzioni?: ritengo che copiare un paio di sistemi di tutela esteri e migliorarli o adattarli a noi non ci farebbe male.... basta la volontà alivello governativo che, per ora non c'è.


Inviato

Io penso,facciamo pure sana dialettica,ma poi ricordiamoci da dove siamo partiti,e che cosa vogliamo portare a casa,leggi nuove,a oggi ,non credo siano possibili,un chiarimento come esposto dal dott.Bernardi con qualche migliorativo,magari facendo riferimento alla commissione del 94,è possibile e alla nostra portata se portato al Ministro,e se ottenessimo questo,sarebbe oggi con la situazione politica italiana UN GRANDISSIMO RISULTATO PER NOI,meglio l'ovetto oggi che la gallina domani di questi tempi poi.....,l'alternativa è rimanere qui a lamentarsi a vita ,poi vedete voi...


Inviato

Tante idee e pensieri. Taglio la testa al toro e aderirò a quanto proposto da Giulio Bernardi.

Antonio


Inviato

Ringrazio per le numerose osservazioni e gli utili consigli alla mia proposta. Vi comunico che:

1) L'iniziativa presso il Notaio Dado sta già funzionando. E' stata lanciata da un socio della NIP, della NIA, della Società Numismatica Italiana, del Circolo Numismatico Triestino, ecc., tutti enti che naturalmente l'appoggeranno.

2) Devo aggiungere al primo posto, dopo "inserire", la categoria ARCHEOLOGI, tra i quali coloro che ho consultato finora mi danno ragione e sono disposti a sottoscrivere la nostra definizione presso il Notaio Dado.

3) La distinzione tra numismatica e archeologia è il primo passo per realizzare un disegno che ho in mente e si perfeziona poco alla volta: Il secondo passo sarà diretto a trovare e applicare i modi, gli impegni e i principi utili a rafforzare il fragilissimo legame tra il reperto e il contesto del suo eventuale ritrovamento. Ormai è evidente che i divieti sono insufficienti e portano più danni che vantaggi.

4) Il terzo passo sarà diretto a trasformare la "dichiarazione" (che vincola gli oggetti più importanti) in modo che apporti al proprietario più utilità e vantaggi e meno fastidi e perdite.

5) Il quarto passo sarà diretto a liberare e mettere a disposizione dei cittadini quanto viene attualmente nascosto ingiustamente e senza speranza di utilità.

Grazie per la collaborazione e cordiali saluti

Giulio Bernardi


Inviato

Ringrazio per le numerose osservazioni e gli utili consigli alla mia proposta. Vi comunico che:

1) L'iniziativa presso il Notaio Dado sta già funzionando. E' stata lanciata da un socio della NIP, della NIA, della Società Numismatica Italiana, del Circolo Numismatico Triestino, ecc., tutti enti che naturalmente l'appoggeranno.

2) Devo aggiungere al primo posto, dopo "inserire", la categoria ARCHEOLOGI, tra i quali coloro che ho consultato finora mi danno ragione e sono disposti a sottoscrivere la nostra definizione presso il Notaio Dado.

3) La distinzione tra numismatica e archeologia è il primo passo per realizzare un disegno che ho in mente e si perfeziona poco alla volta: Il secondo passo sarà diretto a trovare e applicare i modi, gli impegni e i principi utili a rafforzare il fragilissimo legame tra il reperto e il contesto del suo eventuale ritrovamento. Ormai è evidente che i divieti sono insufficienti e portano più danni che vantaggi.

4) Il terzo passo sarà diretto a trasformare la "dichiarazione" (che vincola gli oggetti più importanti) in modo che apporti al proprietario più utilità e vantaggi e meno fastidi e perdite.

5) Il quarto passo sarà diretto a liberare e mettere a disposizione dei cittadini quanto viene attualmente nascosto ingiustamente e senza speranza di utilità.

Grazie per la collaborazione e cordiali saluti

Giulio Bernardi

Mi scusi Dott. Bernardi,

Premesso che condivido ed appoggio l'iniziativa, è possibile chiederle quali saranno i passi concreti che si intende mettere in piedi per attuare il tutto, successivamente all'invio delle dichiarazioni presso il suddetto notaio? Ho capito le intenzioni che, lo ribadisco, condivido in pieno, ma non tanto il percorso... Si intende chiedere, come proposto da molti in questa ed altre sedi, un incontro con il ministro? Oppure ha in mente altre modalità attuative?

Non si prenda il mio modesto intervento come critica velata o un tentativo di "mischiare le carte". E' solo una mia volontà di capirci qualcosa in più. :)

Grazie per la cortese risposta. :)


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