Aquileia e Attila

[Flavio]

Ritenendoli discendenti dei popoli delle steppe formula l'ipotesi che gli Unni avessero appreso le tecniche d'assedio nel passato durante guerre contro l'Impero Cinese o sperimentandole su ricche città poste sulla Via della Seta. Inoltre combattendo con Ezio (erano stati utilizzati frequentemente in precedenza come truppe mercenarie) potevano aver appreso qualcosa anche dai Romani. Nel 439 nell'assedio a Tolosa portato dall'esercito romano d'occidente contro i Goti c'erano come ausiliari anche gli Unni.

Mi sentirei di condividere molto di più la seconda ipotesi.

La continuità diretta tra gli Hsiung-nu dell'Asia interna e gli Unni europei è incerta ed anzi in dubbio (cfr. Timo Stickler - Gli Unni - Ed. Il Mulino)

Su ciò su "I grandi nemici di Roma antica" di P.Matyszak (pg. 261-262) a tal riguardo ho trovato la seguente ipotesi:

- I rapporti tra Ezio e la corte imperiale erano in crisi e Ezio era restio a lasciare la propria base in Gallia per soccorrere Valentiniano.

- Non poteva (non aveva avuto un comportamento esemplare nei loro confronti un anno prima ai Campi Catalunici) o non voleva (per non dipendere troppo da loro) richiedere l'aiuto ai Visigoti. Fatto sta che senza il loro esercito non aveva grosse possibilità di vittoria.

- L'arrivo degli Unni era stato preceduto da carestie e pestilenze e supponeva un arresto dell'avanzata unna per mancanza di razioni e/o per epidemie.

- Forse riteneva maggiore la resistenza di Aquileia all'assedio (aggiungo io, sulla base di quanto sopra...)

Purtroppo ogni ipotesi è buona...

Se ben ricordo, l'unica notizia storica, controversa fin che si vuole, si riduce ad un passo del Chronicon di Idazio che annota come in quei giorni un certo Aetius Dux avrebbe svolto un ruolo nel combattere gli Unni in Italia.

E' l'unico indizio attestante la non completa inerzia militare di Roma nell'estate del 452.

[Flavio]

Ritornando per un momento alle da poco trascorse "celebrazioni" in quel di Aquileia, mi accorgo di aver dimenticato la mostra al Museo Archeologico Nazionale : "Attila, il giorno dell'incendio"; dove, cito dal comunicato ufficiale : "per la prima volta, esposte al pubblico le tracce materiali degli incendi appiccati dagli Unni di Attila il 18 luglio del 452 d.C., giorno della presa di Aquileia. Si tratta di reperti la cui importanza risiede nella testimonianza stessa dell'evento: stoviglie rotte ed annerite da consistenti tracce carboniose, lucerne spezzate, monete d'oro nascoste sotto la spinta della paura, oggetti che ancora oggi parlano e raccontano di un evento percepito come epocale: il passaggio di Attila, flagellum Dei".

Non dispongo di fotografie, causa la farraginosa burocrazia italica che impone la richiesta di permesso anche per fare fotografie ad uso privato, con tempi di rilascio che non credo avrei potuto permettermi, vista la gita "mordi e fuggi" (e poi forse, se le avessi postate sul forum sarei stato sottoposto a fustigazione ??? <_< ).

Tuttavia allego una foto della facciata della (splendida) Basilica patriarcale di Aquileia, che conserva parte delle murature del IV-V secolo, ed in particolare delle due paraste di destra dove (ho evidenziato il punto ove presenti mattoni cipollati dal calore) il Prof. Mirabella Roberti ritenne di aver individuato le tracce dell'incendio attilano.

[Oppiano]

Buongiorno,

rispolvero questa vecchia discussione perché anche quest'anno, il 18 luglio p.v., ricorre il sacco di Aquileia ad opera di Attila nella tarda estate del 452 che fu un episodio delle guerre condotte da Attila re degli Unni contro l'impero romano d'Occidente. La datazione è riferita in un foglio manoscritto conservato nella biblioteca di Merseburg (Dombibliothek ms. 202) riportante frammenti dei Consularia Ravennatia, opera cronachistica coeva composta in ambito palatino a Ravenna (fonte: Wikipedia: Sacco di Aquileia - Wikipedia)

Posto un esemplare di placchetta uniface recentemente acquisita in asta che però si differenzia dagli esemplari citati e descritti dal Voltolina in quanto appunto priva di raffigurazioni al R/ (essendo uniface).

AQUILEIA
Attila (Re degli Unni), 433-453. Placchetta uniface fine XVI sec. satirica raffigurante Attila.
Æ gr. 15,48 mm. 42
Dr. ATTILA - REX. Busto di Attila a d., raffigurato come un fauno. Rv. -
Cfr. Voltolina 374 (solo dr.)

Fusione postuma. BB

In ricordo dell’eccidio di Aquileia ad opera di Attila re degli Unni.

[Cremuzio]

2 ore fa, Oppiano dice:

Buongiorno,

rispolvero questa vecchia discussione perché anche quest'anno, il 18 luglio p.v., ricorre il sacco di Aquileia ad opera di Attila nella tarda estate del 452 che fu un episodio delle guerre condotte da Attila re degli Unni contro l'impero romano d'Occidente. La datazione è riferita in un foglio manoscritto conservato nella biblioteca di Merseburg (Dombibliothek ms. 202) riportante frammenti dei Consularia Ravennatia, opera cronachistica coeva composta in ambito palatino a Ravenna (fonte: Wikipedia: Sacco di Aquileia - Wikipedia)

Aquileia e Roma subirono il sacco lo stesso giorno e mese .

Aquileia nell' anno 452 e Roma nel 390/388 a.C. , l' anno esatto e' controverso , ad opera dei Galli di Brenno .

Nel calendario romano il 18 luglio , anniversario della sconfitta nella battaglia del fiume Allia , era detto "dies alliensis" , ed era considerato un giorno nefasto per la conseguenza che comporto' a Roma , solo in Colle del Campidoglio non venne occupato dai Galli ; in questo giorno non era possibile compiere nessuna azione che non fosse strettamente necessaria , né in pubblico , né in privato .