Vai al contenuto
IGNORED

Le medaglie pontificie nelle aste appena trascorse


camerlengo

Risposte migliori

Medaglia Innocenzo XII in asta DIVO. In questa rubrica abbiamo parlato ante asta di una originale medaglia in argento, offerta in asta DIVO, commemorativa della indizione del Giubileo da parte di Papa Innocenzo XII, per la quale il catalogo riferiva di una coniazione a Napoli. La discussione riguardava proprio il luogo della coniazione e se vi fosse documentazione probatoria della tesi del catalogo e di alcuni autori.

Per curiosità ho controllato l'esito dell'asta. La medaglia stimata franchi svizzeri 250,00 (base molto bassa) è stata aggiudicata per franchi svizzeri 1.500,00 + diritti ed imposte, ciò che significa un totale dui quasi € 1.500,00! Forse le ha giovato il fumus di napoletanità.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA NOMISMA 42.

Era proposto un numero limitato di lotti di medaglie papali, di una certa rarità.

Avevo scritto, a chiusura del commento sulla recente asta Nomisma per corrispondenza, che i prezzi base nella prossima asta NOMISMA battuta in sala non mi sembravano stabiliti con un criterio di moderazione e avrebbero costituito un test difficile per il mercato del settore.

La previsione si è avverata. Medaglie di Pio II, Paolo V, Clemente, Pio VI, Gregorio XVI (e lin oro di Alessandro VII). Sono andate abbastanza bene solo medaglie di Leone XII e Pio IX.

Le considerazioni, in attesa di nuove aste, sono nel senso che il mercato delle medaglie papali va abbastanza bene, ma ha necessità tuttora di una fase di consolidamento per attirare nuovi appassionati a prezzi equi.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao Renzo

cosa intendi per prezzi "equi"? io mi sto avvicinando al settore delle medaglie da poco tempo, circa un anno. Dire che sono un neofita è poco... per avere un'idea di giusti prezzi bisogna prendere i vari cataloghi (montenegro, gigante...) oppure è tutto basato sull'esperienza, sugli esiti delle aste, ecc? Io vorrei acquistare qualche pezzo non "impossibile", però vorrei evitare le fregature, mi puoi dare qualche consiglio? grazie ciao

Fabio

Link al commento
Condividi su altri siti


Per Majorina.

I cataloghi di monete sono meramente indicativi per i loro settri specialistici e ancor più per la medaglistica (che costituisce una sorta di allegato).

Per prezzo equo ritengo il prezzo medio di aste recenti che hanno presentato un elevato livello di venduto (cercando di non considerare qualche risultato eccezionale e qualche sottovalutazione, presenti in ogni asta). Il collezionista che inizia la collezione, avendo molta possibilità di scelta, può con pazienza e con una attenta ricerca, trovare offerte di occasione.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA NOMISMA 42.

.....

La previsione si è avverata. Medaglie di Pio II, Paolo V, Clemente, Pio VI, Gregorio XVI (e lin oro di Alessandro VII). Sono andate abbastanza bene solo medaglie di Leone XII e Pio IX.

Le considerazioni, in attesa di nuove aste, sono nel senso che il mercato delle medaglie papali va abbastanza bene, ma ha necessità tuttora di una fase di consolidamento per attirare nuovi appassionati a prezzi equi.

Ottima considerazione che fotografa una realtà da poco volta al bel tempo, nel senso che le medagli papali sembrano essere assorbite...a prezzi equi.

La fase di consolidamento è necessaria e deve durare qualche tempo...un annetto almeno.

Spero che i detentori di stock di medaglie papali..leggano questa nostra discussione ed auspico che vorranno considerare l'opportunità di non porre in asta lotti a prezzo superiore a quello di medio assorbimento.

Altrimenti...perdiamo tutti un'altra occasione.

Sarebbe un peccato.

I prezzi debbono salire...ma lentamente, come in borsa quando per le azioni tornano i tempi belli.

Le accelerazioni servono solo a rovinare il mercato, nel nostro caso a tenere lontano i collezionisti che sembrano affacciarsi nel settore.

Link al commento
Condividi su altri siti


Non so se questa notizia fa piacere o no ai collezionisti di papali ma so per certo che molti collezionisti di medaglie delle Due Sicilie si stanno avvicinando alle medaglie papali di Pio IX per via delle sorti e della storia in comune che ebbero i due stati. Sarebbe interessante fare una statistica delle sole medaglie di questo Pontefice.

Link al commento
Condividi su altri siti


La scelta di alcuni collezionisti di medaglie delle Sicilie di considerare settore di interesse non solo la medaglistica del periodo di esilio di Pio IX presso i Borboni, ma quella del suo intero Pontificato mi sembra una allargamento razionale della collezione. Certamente vi furono nel periodo in esame collegamenti politici e culturali forti tra Stato Pontificio e Regno delle Sicilie: come medaglista penso alla medaglia per la contestuale inaugurazione nei due Stati di nuovi stabilimenti litografici e calcografici con i busti del Pontefice e del re Ferdinando II accoppiati per un evento significativo di sviluppo della cultura.

Ciò premesso, considero l'aumento del numero dei collezionisti di medaglie come una opportunità, un vantaggio per tutti coloro che le collezionano (vitalità del settore, arricchimento culturale con nuove ricerche e anche conservazione del valore della collezione). Ci sarà un aumento di concorrenza, ma le medaglie papali sono tante e Pio IX è stato un pontefice longevo e con tantissime emissioni.

Se la medaglistica di Pio IX assumerà un ruolo trainante del settore o comunque si distinguerà per vivacità di mercato, cercheremo di analizzarlo nell'ambito delle prossime aste.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA THESAURUS - Proposte circa 65 medaglie papali e 10 decorazioni. Aggiudicazioni per il 60%, e quindi un risultato medio. Le basi di asta erano abbastanza sostenute, soprattutto per copie fuse e riconi, ma la mancanza di interesse non sempre ha riguardato i lotti a prima vista meno appetibili. Buono il mercato per tre belle medaglie di Pio IX. Il massimo modulo della basilica di San Paolo ha raggiunto € 1.150 + diritti per l'argento e oltre € 400,00 + diritti per il bronzo e quindi queste medaglie si sono attestate a valori massimi: ciò soprattutto per la medaglia in bronzo, che è di straordinaria bellezza, ma non rara. L'argento per il Camerlengo della Sede vacante 1914 è stato aggiudicato a oltre € 700,00+ diritti (non siamo al prezzo di € 1.000,00 che si vedeva qualche anno fa, ma la base di € 400,00 è stata largamente superata). Anche per altri argenti e bronzi vi sono state alcune risultanze molto buone a macchia di leopardo. Sostenuti i prezzi di aggiudicazione delle decorazioni. Non vi sono stati offerenti per alcune medaglie moderne in oro.

Link al commento
Condividi su altri siti


Commento il report dell'amico Renzo e noto un risultato medio.

Nulla, questa volta che faccia pensare ad un consolidamento della tendenza al rialzo, per quantità e/o prezzi, delle medaglie pontificie...l'aggiudicazione a macchia di leopardo non è mai incoraggiante.

Vediamo la prossima occasione cosa ci riserva.

Alle brutte...se il fuoco si spegne ne approfitteremo per continuare a comprare al meglio, cioè al peggio dei prezzi.

;)

Link al commento
Condividi su altri siti


Preciso meglio il mio giudizio sull'asta Thesaurus.

La macchia delle aggiudicazioni ..... è risultata abbastanza larga, poichè le aggiudicazioni hanno riguardato il 60% dei lotti. In alcuni casi i prezzi sono stati notevoli; riguardando attentamente, non vi è un lotto rimasto invenduto con un prezzo base di occasione..... Forse l'immagine " a macchia di leopardo" non rende bene l'andamento dell'asta, che ha avuto luci ed ombre e discontinuità, con medaglie di alcuni pontefici richieste in toto e completo invenduto per altri. L'asta non è andata benissimo, ad esempio, per le medaglie di Clemente XI, di norma molto richieste; proposte tre annuali certamente di epoca alla base di € 180,00: due medaglie, di ottima conservazione ma non perfette, non sono state aggiudicate, mentre la terza, di superiore qualità, è arrivata ad € 420,00 + diritti.

In conclusione l'asta Thesaurus non presenta a mio giudizio tendenze ad un rialzo generalizzato, ma è buona dal punto di vista del consolidamento del mercato del settore.

Ancora migliore mi sembra il risultato dell'asta di Ranieri, tenuta nei giorni successivi.

Link al commento
Condividi su altri siti


Ottimo...meglio così!

Se fosse possibile conoscere, con un minimo di dettaglio, l'accaduto dell'asta Ranieri...sarebbe un altro prezioso report.

Purtroppo, da ultimo non ho seguito il settore...casa peraltro grave per avere in serbo una bel compendio di medaglie pontificie.

Ma ammetto di non riuscire a fare e seguire tutto.

Link al commento
Condividi su altri siti


I risultati dell'asta Ranieri sono consultabili con foto nel seguente sito

http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewsale&sid=304&cid=9640&s=b

mi sembra andata piuttosto bene - considerando che alcune valutazioni= le basi d'asta erano molto alte e alcuni lotti sono stati aggiudicati ben oltre ogni più rosea speranza e mi riferisco al periodo 1600-1700.

Link al commento
Condividi su altri siti


I risultati dell'asta Ranieri sono consultabili con foto nel seguente sito

http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewsale&sid=304&cid=9640&s=b

mi sembra andata piuttosto bene - considerando che alcune valutazioni= le basi d'asta erano molto alte e alcuni lotti sono stati aggiudicati ben oltre ogni più rosea speranza e mi riferisco al periodo 1600-1700.

Si, è andata bene per Ranieri e conferenti.. 0 su 2 <_<

Link al commento
Condividi su altri siti


Asta Ranieri- Ho partecipato all'asta nella quale erano proposte 60 medaglie papali e la sensazione è stata di una partecipazione molto buona sia per commissioni sia in sala.

Analizzando ora con maggiore distacco l'esito, risulta che sono stati aggiudicati 43 lotti con una percentuale del 71%. Le basi d'asta non erano esagerate, ma non lasciavano spazi per acquisti a prezzi di favore; negli invenduti ci può essere il pezzo che interessa per la collezione, ma non l'occasione.

L'asta era particolare perchè presentava un gruppo di medaglie fuse di grande modulo (particolarmente di Alessandro VII).

Top nelle aggiudicazioni la medaglia in bronzo fusa di Alessandro VII per la Fontana di Santa Maria in Trastevere assegnata per € 950,00+diritti a fronte di una base di € 500,00. Aggiudicata alla base di € 800,00 la medaglia di Alessandro VII, sempre fusa, per il porticato di San Pietro, che per qualità di fusione e corrispondenza di diametro era a mio giudizio il miglior pezzo del blocco.

Aggiudicata in sala € 750,00+diritti , dopo molti rilanci, l'annuale in argento di Clemente XIII anno IV per Civitavecchia, certamente originale, ma a differenza di quanto pareva dalla foto, spatinata con un lavaggio deciso. Buoni prezzi anche per la rara medaglia annuale di Leone XII - Anno V in argento aggiudicata a € 400,00 + diritti nonostante un colpo evidente ed evidenziato, per la medaglia annuale in bronzo di Clemente XI anno VI e per una rara e bella medaglia straordinaria di Pio IX anno VIII in bronzo dorato per l'Accademia medica ferrarese.

Non aggiudicate alcune delle medaglie fuse di cui ho detto: nelle fusioni ci sono sempre molte problematicità e nelle fattispecie forse non vi era certezza se si trattasse di fusioni originali o di copie fuse antiche e quindi al prezzo base proposto nessuno si è assunto il rischio. Non aggiudicata (base € 1.000,00) la rara medaglia di massimo modulo in argento di Leone XIII per il 50° anno di sacerdozio, in conservazione eccellente, ma penalizzata da un evidente colpo al bordo.

Il mio giudizio conclusivo: una buona asta per il consolidamento del settore, con acquisti ponderati e senza esasperazioni.

Meglio sono andate alcune medaglie papali di Pio IX per il periodo dell'esilio, offerte tra le medaglie napoletane, aggiudicate con significativi incrementi rispetto alla base.

Link al commento
Condividi su altri siti


Bene!

Lo spartito si arricchisce di buona musica sia per coloro che hanno deciso di restituire al mercato i loro compendi di medaglie...sia per chi, avendole raccolte, può dormire sonni più tranquilli.

Ma servono altre conferme per un tempo almeno annuale.

Continuate a tenerci informati ragazzi... :D Cercherò di farlo anch'io.

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


Molte aste dell'ultimo mese proponevano un limitato numero di lotti riferiti a medaglie papali e sono significative perchè evidenziano una buona attenzione dei collezionisti.

In asta I NUMIS erano proposte una medaglia di Pio V per la battaglia di Lepanto (coniazione posteriore) in bronzo e la medaglia di Innocenzo XI con lo stendardo e la vergine di Loreto in bronzo dorato. Ambedue le medaglie, in conservazione media, sono state aggiudicate per prezzo superiore a € 200,00 + diritti .

Nell'asta HESS DIVO era proposta la interessante medaglia in argento di Innocenzo XII per la indizione del Giubileo - opus Arandeaux, della quale abbiamo discusso nel forum su alcune ipotesi di coniazione a Napoli. Aggiudicata a € 1.500,00 + diritti. Straordinario prezzo!

In asta Baldwin era presente una medaglia straordinaria in argento di Alessandro VIII, proveniente da asta Tkalec 2008, salita a 820,00 + diritti.

In asta Meister Sonntag la proposta riguardava due medaglie straordinarie in argento di Alessandro VIII e una annuale di Innocenzo XII, anche esse di provenienza da asta Tkalec 2008. Le due medaglie di Alessandro VIII sono state acquistate alla base di € 900,00 + diritti, mentre la medaglia di Innocenzo XII non ha avuto offerte.

In asta Gorny e Mosck Bank erano proposte due medaglie annuali in argento di Pio IX e Pio X - conservazione SPL, aggiudicate - rispettivamente- per € 200,00+ diritti ed € 130,00 + diritti.

INASTA aveva in catalogo un piccolo gruppo di medaglie papali in argento o bronzo (6-7 lotti). Aggiudicazione in buona percentuale e con prezzi sostenuti per Pio VII e Leone XII.

Segnalo infine che nell'asta Veilinghuis, casa da poco operante in Belgio, era proposta una piccola collezione di 40/50 pezzi con basi di partenza di norma contenute. Aggiudicazioni per circa il 70% con qualche acquisto vantaggioso per i collezionisti. La medaglia con più alto prezzo di aggiudicazione è risultata quella di Pio IX di massimo modulo per la tomba di S. Alessandro in bronzo aggiudicata a € 380,00 + diritti. I lotti non aggiudicati erano di norma in conservazione scadente.

La panoramica internazionale che precede, riferita a molte aste ma a pochi lotti, evidenzia risultati incoraggianti.

Una analisi a parte merita l'asta di Ghiglione, che non è andata per niente bene, ma che presentava una collezione molto particolare.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA GHIGLIONE

Proponeva circa 180 lotti di medaglie papali.

La prima parte era costituita da circa 65 lotti di una raccolta iconografica fino a Papa Martino V, costruita in massima parte con esemplari in bronzo della serie di restituzione della bottega Lauffer (incisori, Muller, Vestner, ecc) con scritta al rovescio. Le aggiudicazioni sono intorno al 10%.

Queste medaglie erano proposte ad una base di € 100-120,00 + diritti e non hanno evidentemente avuto apprezzamento. Si tratta della serie di restituzione antica più comune, coniata e non fusa, ed evidentemente il prezzo base non è sembrato appetibile.

La raccolta iconografica proseguiva da Martino V a Pio VI (54 medaglie) con molti riconi di medaglie di Paladino e Hamerani o copie fuse. In particolare la medaglia di Paolo III - Alma Roma, presentata nella copertina, era copia fusa di un riconio (unica medaglia in argento). In questo blocco si sono registrate aggiudicazioni per 1/3.La medaglia Alma Roma è stata aggiudicata per € 250,00+diritti.

La parte finale comprendeva circa 60 medaglie da Pio VII a Paolo VI con diverse annuali in argento. Le aggiudicazioni hanno raggiunto il 75%, con prezzi dignitosi per esemplari in migliore conservazione. Cito Pio IX - anni VI e VII aggiudicate per € 300,00 e 230,00+diritti; Leone XIII anno XIV € 160,00+diritti; Pio XII - anno VI € 200,00+diritti; e anche Pio VII - rara medaglia anno XVI per la Madonna di Savona in conservazione MB con un prezzo di € 380,00+diritti.

Si è trattato nel complesso di una asta insoddisfacente come dato quantitativo di aggiudicazioni, ma che ha confermato un mercato ben predisposto quando il prezzo è ragionevole e anche disponibile ad assorbire materiale in comnservazione media( BB/SPL).

Link al commento
Condividi su altri siti


Asta Ranieri- Ho partecipato all'asta nella quale erano proposte 60 medaglie papali e la sensazione è stata di una partecipazione molto buona sia per commissioni sia in sala.

Analizzando ora con maggiore distacco l'esito, risulta che sono stati aggiudicati 43 lotti con una percentuale del 71%. Le basi d'asta non erano esagerate, ma non lasciavano spazi per acquisti a prezzi di favore; negli invenduti ci può essere il pezzo che interessa per la collezione, ma non l'occasione.

L'asta era particolare perchè presentava un gruppo di medaglie fuse di grande modulo (particolarmente di Alessandro VII).

Top nelle aggiudicazioni la medaglia in bronzo fusa di Alessandro VII per la Fontana di Santa Maria in Trastevere assegnata per € 950,00+diritti a fronte di una base di € 500,00. Aggiudicata alla base di € 800,00 la medaglia di Alessandro VII, sempre fusa, per il porticato di San Pietro, che per qualità di fusione e corrispondenza di diametro era a mio giudizio il miglior pezzo del blocco.

Aggiudicata in sala € 750,00+diritti , dopo molti rilanci, l'annuale in argento di Clemente XIII anno IV per Civitavecchia, certamente originale, ma a differenza di quanto pareva dalla foto, spatinata con un lavaggio deciso. Buoni prezzi anche per la rara medaglia annuale di Leone XII - Anno V in argento aggiudicata a € 400,00 + diritti nonostante un colpo evidente ed evidenziato, per la medaglia annuale in bronzo di Clemente XI anno VI e per una rara e bella medaglia straordinaria di Pio IX anno VIII in bronzo dorato per l'Accademia medica ferrarese.

Non aggiudicate alcune delle medaglie fuse di cui ho detto: nelle fusioni ci sono sempre molte problematicità e nelle fattispecie forse non vi era certezza se si trattasse di fusioni originali o di copie fuse antiche e quindi al prezzo base proposto nessuno si è assunto il rischio. Non aggiudicata (base € 1.000,00) la rara medaglia di massimo modulo in argento di Leone XIII per il 50° anno di sacerdozio, in conservazione eccellente, ma penalizzata da un evidente colpo al bordo.

Il mio giudizio conclusivo: una buona asta per il consolidamento del settore, con acquisti ponderati e senza esasperazioni.

Meglio sono andate alcune medaglie papali di Pio IX per il periodo dell'esilio, offerte tra le medaglie napoletane, aggiudicate con significativi incrementi rispetto alla base.

Caro Renzo, seguo con interesse le tue analisi, sono certo che ritorneranno utili in futuro per chiunque voglia avvicinarsi alle medaglie papali. Nell'asta Ranieri le medaglie di Gregorio XVI e Pio IX hanno fatto l' 80 % di venduto se non erro. Le medaglie di questi pontefici sono quelle che maggiormente seguo in quanto più vicine alla storia delle Due Sicilie.

Diciamo che Pio IX va benone negli ultimi tempi e sicuramente potrà fare da traino per le altre. Sui banchi dell'ultimo convegno di Verona ho notato che per Pio IX ce n'erano molte di meno rispetto agli altri convegni precedenti.

Modificato da francesco77
Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA GENEVENSIS. Anche le medaglie papali, presenti con pochi lotti, hanno avuto i loro prezzi stellari. Invero il top è per medaglie per le quali vi è stata possibilità di sottolineare la particolarità e per le quali quindi il prezzo può non corrispondere alla rarità numismatica.

La medaglia di Paolo III con Ganimede al rovescio, così particolare per il soggetto in una medaglistica tendenzialmente austera come quella papale, in argento, ha raggiunto € 10.000,00 + diritti e dogana. Peccato che non fosse il conio originale anno XI, ma un conio successivo, ancorchè di epoca, con un diritto anno XIII forse manipolato in anno XIV, e un rovescio nel quale è già accennata una frattura di conio! Niente a che vedere coni riconi di Hamerani e Mazio, ma il prezzo sconta la meraviglia per il soggetto più che il rigore del collezionista!

Per Papa Pio IX erano proposte 24 medaglie annuali in argento raccolte in un bellissimo astuccio con stemma inciso riferito al secondo impero francese. Prezzo di aggiudicazione € 11.000,00 oltre a diritti e dogana. Con tutta evidenza anche in questo caso ha affascinato la appartenenza nobiliare di questo gruppo di medaglie (che si dice arricchito con una medaglia inedita probabile dono del papa, peraltro neanche presentata nella foto).

Bel prezzo anche per la medaglia di Paolo III - Alma Roma in bronzo, originale, aggiudicata per € 2.000 oltre a diritti e dogana.

Quotazioni più vicine alla norma per tre medaglie della Accademia di San Luca, riferite ai papati di Clemente XI e Benedetto XIII, in argento, con le cornici di dedica in argento o bronzo, aggiudicate a prezzi oscillanti tra 1.000,00 e 2.200,00 € oltre a diritti e dogana.

Non aggiudicata una medaglia in bronzo di mm. 31 di fondazione del Palazzo dei Tribunali - Papa Giulio II, il cui prezzo base era di € 3.000 (prezzo improbabile) e non aggiudicata neanche (e ciò può stupire) la medaglia di Innocenzo XI per il possesso, in oro, proposta al prezzo base - a mio giudizio equo - di € 4.500,00.

I prezzi che indico sono stati converiti dal franco svizzero con arrotondamenti.

Condivido quanto molti amici hanno scritto su questa asta in altre discussioni: è un 'asta con una clientela costituita non solo da collezionisti e forse non fa testo più di tanto per il mercato dei 365 giorni annuali.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA GENEVENSIS. Anche le medaglie papali, presenti con pochi lotti, hanno avuto i loro prezzi stellari. Invero il top è per medaglie per le quali vi è stata possibilità di sottolineare la particolarità e per le quali quindi il prezzo può non corrispondere alla rarità numismatica.

La medaglia di Paolo III con Ganimede al rovescio, così particolare per il soggetto in una medaglistica tendenzialmente austera come quella papale, in argento, ha raggiunto € 10.000,00 + diritti e dogana. Peccato che non fosse il conio originale anno XI, ma un conio successivo, ancorchè di epoca, con un diritto anno XIII forse manipolato in anno XIV, e un rovescio nel quale è già accennata una frattura di conio! Niente a che vedere coni riconi di Hamerani e Mazio, ma il prezzo sconta la meraviglia per il soggetto più che il rigore del collezionista!

Per Papa Pio IX erano proposte 24 medaglie annuali in argento raccolte in un bellissimo astuccio con stemma inciso riferito al secondo impero francese. Prezzo di aggiudicazione € 11.000,00 oltre a diritti e dogana. Con tutta evidenza anche in questo caso ha affascinato la appartenenza nobiliare di questo gruppo di medaglie (che si dice arricchito con una medaglia inedita probabile dono del papa, peraltro neanche presentata nella foto).

Bel prezzo anche per la medaglia di Paolo III - Alma Roma in bronzo, originale, aggiudicata per € 2.000 oltre a diritti e dogana.

Quotazioni più vicine alla norma per tre medaglie della Accademia di San Luca, riferite ai papati di Clemente XI e Benedetto XIII, in argento, con le cornici di dedica in argento o bronzo, aggiudicate a prezzi oscillanti tra 1.000,00 e 2.200,00 € oltre a diritti e dogana.

Non aggiudicata una medaglia in bronzo di mm. 31 di fondazione del Palazzo dei Tribunali - Papa Giulio II, il cui prezzo base era di € 3.000 (prezzo improbabile) e non aggiudicata neanche (e ciò può stupire) la medaglia di Innocenzo XI per il possesso, in oro, proposta al prezzo base - a mio giudizio equo - di € 4.500,00.

I prezzi che indico sono stati converiti dal franco svizzero con arrotondamenti.

Condivido quanto molti amici hanno scritto su questa asta in altre discussioni: è un 'asta con una clientela costituita non solo da collezionisti e forse non fa testo più di tanto per il mercato dei 365 giorni annuali.

Concordo pienamente cjhe l'asta in oggetto non faccia testo per il mercato.

Ho gia ricordato in altra discussione le "condizioni ambientali" particolarissime delle aste Genevensis che portano ad altrettanto particolari realizzi e, quindi, non debbono essere prese come riferimento.

Per la medaglia di Paolo III in questione però , pur riconoscendo la perfetta vailidità delle argomentazioni apportate da Renzo, non posso che confermare quanto scritto altrove. Chiunque abbia avuto l'occasione di avere la medaglia in mano non può non aver apprezzato una finezza di incisione e di stile cosi alti da prescindere da "rigori " collezionistici , sicuramente importanti ma non determinanti in questo caso.

Non è infatti tanto il soggetto ad aver attratto quotazioni cosi elevate ma la straordinaria qualità del pezzo, che come dicevo , lo mette in una classe a sé rispetto ad altre (pur rispettabilissime e estremamente apprezzabili) medaglie papali.

Qui parliao di bellezza assoluta, ma solo chi ha avuto la possibilità di tenerla in mano può capire di cosa si parli, la foto è "nulla" a paragone.

Discorso analogo puo essre fatto per un'osella, del tutto particolare (lotto 796) la cui quotazione esulava "totalmente" da quelle cui siamo abituati a vedere per questi pezzi. Chi però l'avesse potuta ammirare da vicino non credo dissenta di molto dal trovarsi d'accordo per giustificare un prezzo eccezionale per un pezzo altrettanto superlativo.

Link al commento
Condividi su altri siti


da Negrini era peresente un nutrito assieme di medaglie pontificie, molti invenduti, pochi pezzi i pezzi di grande interesse tra cui la piastra di Clemente XII per la Basilica Lateranense, in argento, aggiudicata alla base per 2.000 euro (RRR) l'identica in bronzo aggiudicata a poco più della base per 340 euro. Il lotto 877 sempre di Clemente XII per la cappella della famiglia Corsini in San Giovanni in Laterano, dorata su rame, di grande qualità, tanto da poter ingannare si trattasse di argento (effettuato la solita prova del suono) ha raddoppiato la stima, ed aggiudicata in sala per 600 euro. Alte medaglia che mi interessava, il lotto 855 medaglia 1577 anno VI in rame dorato per la celebrazione della battaglia navale di Lepanto è stato aggiudicato alla base: 500 euro. Purtroppo le medaglie dell'800 non le ho seguite avendone un interesse marginale.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA BOLAFFI. Erano proposti tre lotti di medaglie papali.

Il primo consisteva in un giro di 27 medaglie annuali in argento di Leone XIII (comprendeva quindi le due tipologie relative all'anno XXV, che sono gli esemplari con buona quotazione). Aggiudicazione € 3.600,00 + diritti

Il secondo comprendeva il giro delle 11 annuali in argento di Pio X, arricchito dalla rara sede vacante del Camerlengo 1914 (nonchè dal Maresciallo stesso anno) e da un esemplare in oro. Aggiudicato per € 4.200,00 + diritti.

Infine era proposto il giro delle 7 medaglie annuali in argento di Benedetto XV arricchito dalla ricercata sede vacante del camerlengo 1922 e dal maresciallo stessa data - Aggiudicato per € 1.100,00 + diritti.

Difficile una valutazione poichè Bolaffi non indica le conservazioni. Sicuramente di tutto rispetto la quotazione per Leone XIII, una medaglistica che anni or sono era trascurata e che invece da tempo presente una buona richiesta.

Deve essere considerato che questi lotti sono in genere acquistati da rivenditori, che quindi investono con prospettiva di un ritorno economico con la vendita parcellizzata a collezionisti.

ASTA WAG. In offerta 17 medaglie papali in bronzo - quasi in toto riconi del Mazio - da Niccolò V a Pio VI, in buona conservazione. Nessun esemplare particolarmente interessante. Aggiudicati 12 lotti (70%) al prezzo medio di € 100,00.

Link al commento
Condividi su altri siti


ASTA GENEVENSIS. Anche le medaglie papali, presenti con pochi lotti, hanno avuto i loro prezzi stellari. Invero il top è per medaglie per le quali vi è stata possibilità di sottolineare la particolarità e per le quali quindi il prezzo può non corrispondere alla rarità numismatica.

La medaglia di Paolo III con Ganimede al rovescio, così particolare per il soggetto in una medaglistica tendenzialmente austera come quella papale, in argento, ha raggiunto € 10.000,00 + diritti e dogana. Peccato che non fosse il conio originale anno XI, ma un conio successivo, ancorchè di epoca, con un diritto anno XIII forse manipolato in anno XIV, e un rovescio nel quale è già accennata una frattura di conio! Niente a che vedere coni riconi di Hamerani e Mazio, ma il prezzo sconta la meraviglia per il soggetto più che il rigore del collezionista!

Per Papa Pio IX erano proposte 24 medaglie annuali in argento raccolte in un bellissimo astuccio con stemma inciso riferito al secondo impero francese. Prezzo di aggiudicazione € 11.000,00 oltre a diritti e dogana. Con tutta evidenza anche in questo caso ha affascinato la appartenenza nobiliare di questo gruppo di medaglie (che si dice arricchito con una medaglia inedita probabile dono del papa, peraltro neanche presentata nella foto).

Bel prezzo anche per la medaglia di Paolo III - Alma Roma in bronzo, originale, aggiudicata per € 2.000 oltre a diritti e dogana.

Quotazioni più vicine alla norma per tre medaglie della Accademia di San Luca, riferite ai papati di Clemente XI e Benedetto XIII, in argento, con le cornici di dedica in argento o bronzo, aggiudicate a prezzi oscillanti tra 1.000,00 e 2.200,00 € oltre a diritti e dogana.

Non aggiudicata una medaglia in bronzo di mm. 31 di fondazione del Palazzo dei Tribunali - Papa Giulio II, il cui prezzo base era di € 3.000 (prezzo improbabile) e non aggiudicata neanche (e ciò può stupire) la medaglia di Innocenzo XI per il possesso, in oro, proposta al prezzo base - a mio giudizio equo - di € 4.500,00.

I prezzi che indico sono stati converiti dal franco svizzero con arrotondamenti.

Condivido quanto molti amici hanno scritto su questa asta in altre discussioni: è un 'asta con una clientela costituita non solo da collezionisti e forse non fa testo più di tanto per il mercato dei 365 giorni annuali.

Vi sono altri esempi di vendite recenti dela medaglia di Paolo III con il Ganimede al rovescio ?

Ero curioso di sapere quanto fosse ampia la differenza con altre medaglie del medesimo tipo, ammesso chiaramente che la qualità fosse comparabile (per questa della vendita NG era straordinaria). Inoltre qual'è il prezzo piu alto per una medaglia papale d'argento ? Grazie

Link al commento
Condividi su altri siti


Ho riflettuto sui quesiti posti da numa numa sulla medaglia di Paolo III - Ganimede, ai quali amici del forum esperti di mercato potrebbero meglio rispondere. Nella loro concretezza essi sono un invito a considerare in maniera più documentata giudizi espressi sulla base di una sensazione, di ricordi memorizzati non sempre precisi.

Noi collezionisti di medaglie papali siamo sempre molto incerti e prudenti sul mercato; abbiamo consapevolezza dei nostri limiti quantitativi e ci portiamo dietro la contraddizione di sostenere che molte medaglie papali originali per rarità e bellezza meriterebbero prezzi molto elevati e di stupirci quando li raggiungono.

Io non ho tenuto nota delle aste negli anni e, quando lavoravo, non ne avevo proprio il tempo. A memoria non ricordo di aver mai visto la medaglia di Paolo III con Ganimede in argento con anno precedente al XVI. Quanto a passaggi in aste recenti di medaglie similari ricordo una medaglia originale di Pio V per Lepanto in argento in eccellente conservazione proposta da Nomisma per € 3.200 e non aggiudicata e in questa discussione vi è la meraviglia in negativo. Più recentemente in asta tedesca la medaglia di Paolo III - Alma Roma in argento - originale in buona conservazione (la stessa tipologia di quella in bronzo aggiudicata in asta Genevensis per circa 2000 euro) ha raggiunto € 7.000 + diritti ed imposte, prezzo considerato un top. In queste medaglie al collezionismo per le papali si aggiunge il collezionismo per le medaglie rinascimentali, che di norma ha riferimenti di prezzi e budget ben diversi.

Sulla medaglia di Paolo III con Ganimede dell'asta Genevensis ho sollevato una questione cara ai "puristi" della medaglistica papale. Il Modesti nel suo CORPUS sostiene che la medaglia celebra il conferimento nel 1545 del Ducato di Parma e Piacenza a Pier Luigi Farnese e interpetra l'allegoria del rovescio nel senso che Ganimede rappresenta il papa che irrora i gigli (la famiglia) e la protegge dall'aquila (l'impero asburgico). Ne discende che la medaglia originale sarebbe quella con il diritto anno XI, mentre sono ritenute riconi di epoca le successive medaglie con anno XIII, con anno XVI con il piviale con iscrizione anno jubilaei, e di poi con anno XVI con lo stesso piviale ma con iscrizione sostituita da una serie di gigli. Nei riconi degli Hamerani fu rifatto il conio del rovescio resosi inservibile e questo presenta piccole, ma evidenti varianti. Il conio Hamerani fu anche molto utilizzato dal Mazio nonostante che il medesimo ne avesse disposto e pubblicasse un diverso conio del rovescio con i genitali di Ganimede velati. La medaglia Genevensis si colloca tra i coni (o riconi anacronistici?) di epoca e ha per caratteristica l'anno XIII diverso dalla foto del Modesti poichè sembra manipolato in anno XIIII e poi ricorretto e un rovescio nel quale già appare qualche segno di usura. La sequenza delle coniazioni di epoca per tutta la durata del Pontificato potrebbe però far pensare a questa medaglia come ostentazione e celebrazione della famiglia del papa e non riferita ad uo specifico avvenimento (ducato di Parma e Piacenza) e l'allegoria del mito di Ganimede potrebbe essere interpetrata in maniera diversa dalla tesi di Modesti. E' questo un argomento da studiare.

Ritornando al mercato è mia opinione che i prezzi delle medaglie papali originali siano molto ridotti per la confusione nella quale inducono copie fuse e i molti riconi.

Recentemente la medaglia di Paolo III - Alma Roma in argento era nella copertina di una asta numismatica. In catalogo non vi era alcuna nota particolare, ma era indicato un basso prezzo ed è stata infatti aggiudicata a circa € 250,00. Guardando bene diametro e caratteristiche si trattava, a mio giudizio, di copia fusa da riconio non di epoca.

In una prossima asta è proposta una bella medaglia papale cinquecentesca in argento a prezzo contenuto. Anche in questo caso non vi sono indicazioni particolariin catalogo; tuttavia diametr ridotto e caratteristiche possono far pensare alla copia fusa del conio originale.

E' da augurarsi che sul tema della originalità i cataloghi siano più professionali; allora sarà facile fare statistiche di prezzi più omogenee e per medaglie originali (in quanto tali rarissime) i prezzi eccezionali non stupiranno.

Link al commento
Condividi su altri siti


....E' da augurarsi che sul tema della originalità i cataloghi siano più professionali; allora sarà facile fare statistiche di prezzi più omogenee e per medaglie originali (in quanto tali rarissime) i prezzi eccezionali non stupiranno.

Quoto.

E' questo il bandolo della matassa...e, purtroppo, poichè le medaglie papali non fanno soldi (non molti....) gli operatori professionali non perdono gli anni a studiarle e, quindi, non è facilissomo dire e disdire su coni, riconi e riconi dei riconi.

Per evitare troppi problemi si risolve la matassa....tirando giù i prezzi e molti sono contenti così. Tranne qualche medaglia di buona autenticità ed interesse che, tuttavia, risente lo stesso - a caduta - dei problemi esposti così da evitare che vengano fatte follie.

P.S.

Mi permetto di ribadire un concetto tecnico già esplicitato in altre recenti discussioni sull'asta Genevensis, poichè ritengo moilto importante che venga acquisito...o almeno meditato...dall'utenza.

Nessuno è contento delle somme elevate che, mediamente, raggiungono i lotti con Baron.

- Non sono contenti gli operatori commerciali...perchè loro non riescono a reperire quella qualità di materiale in quella quantità...e spesso nemmeno a spuntare alcuni prezzi massimi.

- Non sono contenti alcuni appassionati e temo che lo siano per la vecchia storia della volpe e l'uva.

- Non sono contenti gli accademici e gli studiosi perchè considerano la cosa alla stregua di una follia.

Ecco tutti i Lorsignori e i Monsignori non sono contenti...sino a quando non possa capitare che le monete le mettano loro in quell'asta (e qualcuno ne mette qualcuna...può capitare!) ;)

In realtà è bene si sappia che chi ha il portafoglio ad organetto non sempre è stupido! ;)

E' poi molto importante si sappia che alcuni appassionati che osano spendere in quell'asta...pure non sono degli avventurieri milionari.

La Genevensis è una Casa che - di fatto - assicura una qualità non ritoccata o magistralmente ripassata o falsificata...al 100% del materiale presentato. O almeno sono operatori che non solo si sforzano di farlo ma riescono con buon successo.

Ed allora possiamo sostenere che la Genevensis non ha prezzi raffrontabili in tutti i giorni dell'anno...per buone positive motivazioni: anche chi non è perito di se stesso, può stare tranquillo.

Sarebbe il caso di considerare che non è cosa da poco.

Se non ci interessa tenerne conto (per svariate motivazioni) non tenetene conto...io qualche soldino da Baron se posso ce lo metto...e mi dispiace che non batte più spesso le monete. Eppure non sono un riccone. Diciamo che mi piace spendere bene: da ultimo ho pescato qualche monetina che, al negozio sotto casa, avrei potuto pagare di più...sopratutto senza le medesime garanzie. ;)

Un caro saluto a tutti.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.