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Le medaglie pontificie nelle aste appena trascorse


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Inviato

non mi meraviglia che la medaglia di Giulio II pur originale e molto rara non sia stata aggiudicata, avevamo rilevato proprio su questa pagine la stima elevata. Mi piacerebbe vedere la differenza dell`originale con il riconio del Ganimede, per vedere quanto si perde in fedelta`/patina/ incisione etc.

PS

per Camerlengo mi domando, visti i precedenti, perche ostinarsi a farsi spedire le medaglie. Visto che si e` presi di mira non sarebbe meglio evitare per un po` le spedizioni e provvedere in altro modo ? oppure far trovare al ladro delle belle medaglie di legno alla guisa di Toto ` ... :)


Inviato (modificato)

Nelle aste più recenti, anche nel mercato italiano, si è manifestata una tendenza all'aumento dei prezzi per le medaglie papali.L'asta Ranieri è andata molto bene. Va sottolineato che c'erano nei 40 lotti proposti pezzi abbastanza rari, con un ritorno di medaglie in argento del 1600 e del 1700 da tempo latitanti. Il materiale in asta è stato venduto sostanzialmente in toto e per le migliori conservazioni c'è stata competizione.

L'annuale in argento di Innocenzo XII - anno IV con palazzo Montecitorio e quella di Clemente XI - anno XX con il Palazzo delle arti e delle scienze di Bologna sono state aggiudicate per euro 1.300,00+diritti.

Per Benedetto XIV era proposto un bel gruppo di medaglie annuali e straordinarie anche esse in argento; per le conservazioni SPL o superiore l'aggiudicazione ha oscillato tra euro 750,00/950,00+diritti, per le q.SPL/Spl su 400/500,00+diritti, mentre il prezzo per conservazioni inferiori è stato tra euro 200/300,00+diritti.

La rarissima medaglia annuale in argento di Pio VI - anno XXII - buon BB è stata aggiudicata per euro 1.100,00+diritti.

Contese anche medaglie papali collegate con il periodo dell'esilio presso i Borboni del Pontefice Pio IX.m La medaglia in bronzo coniata a Napoli per l'incoronazione della Vergine Addolorata è stata aggiudicata per euro 400,00+diritti e la lavanda anno III in bronzo (Gaeta) per euro 300,00+diritti.

Esito favorevole ha avuto anche l'asta Nomisma per le poche medaglie papali proposte, con vendita in toto. In particolare, l'annuale in argento di Papa Clemente XI per le Canonizzazioni è stata aggiudicata per euro 900,00+diritti. Questa medaglia proveniva dall'asta Tkalec del 2008, dedicata esclusivamente a medaglie papali, della quale ripetutamente abbiamo parlato. Porta infatti, anche se leggeri, i segni della "inchiodatura", spesso presenti nel materiale di quell'asta. Venduta da Tkalec a prezzo di svendita, si è riappropriata della buona valutazione di euro 900,00+diritti.

Quasi a stemperare l'euforia, c'è stato qualche invenduto in asta HESS DIVO. Anche in questa asta vi erano medaglie antiche in argento (poche, ma selezionate). Venduta la straordinaria di Clemente XI per l'Anno giubilare per F.SV. 950+diritti ed imposte; venduta anche la medaglia annuale per l'Anno santo di Benedetto XIV - anno X per F.SV 800,00 + diritti e imposte (la stessa medaglia era contemporaneamente in asta Ranieri (euro 850,00+diritti) con conservazione superiore ( SPL+ contro SPL).

Invendute, invece, in asta DIVO, una importante medaglia di Giulio II, della quale avevamo parlato e discusso, proposta alla base di asta di circa euro 7.500,00, l'annuale anno VI di Clemente XIV per la restituzione allo Stato pontificio di territori occupati dai Francesi e dai Borboni proposta alla base di asta di circa euro 1.000,00 e la medaglia straordinaria di Pio VI per la visita a Bologna proposta con base di asta di circa euro 1.500,00 (i valori sono determinati con conversione FSV/EURO). Le basi di asta erano ben sostenute, ma va annotata la mancanza di interesse (o di risorse) per un materiale di straordinaria rilevanza.

Ho visto recentemente anche qualche proposta per medaglie in oro antiche; non c'è grande competitività, ma vengono sapientemente e sistematicamente raccolte alla base di asta da qualche collezionista interessato. In asta SINCONA è stata aggiudicata per F.SV. 20.000,00+diritti e imposte una annuale di Alessandro VII e in asta Ranieri per euro 9.000,00+diritti una annuale di Benedetto XIV.

Modificato da renzo1940
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Inviato

Nelle aste più recenti, anche nel mercato italiano, si è manifestata una tendenza all'aumento dei prezzi per le medaglie papali.L'asta Ranieri è andata molto bene. Va sottolineato che c'erano nei 40 lotti proposti pezzi abbastanza rari, con un ritorno di medaglie in argento del 1600 e del 1700 da tempo latitanti. Il materiale in asta è stato venduto sostanzialmente in toto e per le migliori conservazioni c'è stata competizione.

L'annuale in argento di Innocenzo XII - anno IV con palazzo Montecitorio e quella di Clemente XI - anno XX con il Palazzo delle arti e delle scienze di Bologna sono state aggiudicate per euro 1.300,00+diritti.

Per Benedetto XIV era proposto un bel gruppo di medaglie annuali e straordinarie anche esse in argento; per le conservazioni SPL o superiore l'aggiudicazione ha oscillato tra euro 750,00/950,00+diritti, per le q.SPL/Spl su 400/500,00+diritti, mentre il prezzo per conservazioni inferiori è stato tra euro 200/300,00+diritti.

La rarissima medaglia annuale in argento di Pio VI - anno XXII - buon BB è stata aggiudicata per euro 1.100,00+diritti.

Contese anche medaglie papali collegate con il periodo dell'esilio presso i Borboni del Pontefice Pio IX.m La medaglia in bronzo coniata a Napoli per l'incoronazione della Vergine Addolorata è stata aggiudicata per euro 400,00+diritti e la lavanda anno III in bronzo (Gaeta) per euro 300,00+diritti.

Esito favorevole ha avuto anche l'asta Nomisma per le poche medaglie papali proposte, con vendita in toto. In particolare, l'annuale in argento di Papa Clemente XI per le Canonizzazioni è stata aggiudicata per euro 900,00+diritti. Questa medaglia proveniva dall'asta Tkalec del 2008, dedicata esclusivamente a medaglie papali, della quale ripetutamente abbiamo parlato. Porta infatti, anche se leggeri, i segni della "inchiodatura", spesso presenti nel materiale di quell'asta. Venduta da Tkalec a prezzo di svendita, si è riappropriata della buona valutazione di euro 900,00+diritti.

Quasi a stemperare l'euforia, c'è stato qualche invenduto in asta HESS DIVO. Anche in questa asta vi erano medaglie antiche in argento (poche, ma selezionate). Venduta la straordinaria di Clemente XI per l'Anno giubilare per F.SV. 950+diritti ed imposte; venduta anche la medaglia annuale per l'Anno santo di Benedetto XIV - anno X per F.SV 800,00 + diritti e imposte (la stessa medaglia era contemporaneamente in asta Ranieri (euro 850,00+diritti) con conservazione superiore ( SPL+ contro SPL).

Invendute, invece, in asta DIVO, una importante medaglia di Giulio II, della quale avevamo parlato e discusso, proposta alla base di asta di circa euro 7.500,00, l'annuale anno VI di Clemente XIV per la restituzione allo Stato pontificio di territori occupati dai Francesi e dai Borboni proposta alla base di asta di circa euro 1.000,00 e la medaglia straordinaria di Pio VI per la visita a Bologna proposta con base di asta di circa euro 1.500,00 (i valori sono determinati con conversione FSV/EURO). Le basi di asta erano ben sostenute, ma va annotata la mancanza di interesse (o di risorse) per un materiale di straordinaria rilevanza.

Ho visto recentemente anche qualche proposta per medaglie in oro antiche; non c'è grande competitività, ma vengono sapientemente e sistematicamente raccolte alla base di asta da qualche collezionista interessato. In asta SINCONA è stata aggiudicata per F.SV. 20.000,00+diritti e imposte una annuale di Alessandro VII e in asta Ranieri per euro 9.000,00+diritti una annuale di Benedetto XIV.

Buona sera Renzo, io colleziono medaglie borboniche e se ho capito bene Lei è un cultore di quelle pontificie! Io credo che la medaglia della Vergine con al rovescio gli stemmi di Pio IX e Ferd.II non sia così comune come si pensa in quanto io la cerco da 6 anni e non ne ho trovata neanche una in bella conservazione come questa dell'asta Ranieri tranne un paio da noti commercianti ma in mediocri conservazioni, e secondo il mio sommesso avviso le medaglie vanno collezionate almeno in conservazione SPL.Lei che ne pensa? Saluti e grazie.

Inviato

Ciao Jolly.

Condivido tutte le tue osservazioni e penso che la medaglia della incoronazione della Vergine con gli stemmi di Pio IX e Ferdinando II non sia affatto comune e che il prezzo dell'asta Ranieri sia ragionevole.

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Inviato (modificato)

Il vecchio collezionista guarda con tanta soddisfazione, ma anche con stupore e prudenza all'esito dell'asta Thesaurus, nella quale erano proposte 45 medaglie papali. Le aggiudicazioni superano l'80% e aggiungo che non sono state aggiudicate, di norma, le medaglie piu' comuni.

Erano proposte medaglie ottocentesche da Pio VII a Pio IX, di ottima qualita' e con alcune "rarita' ".

Nelle aggiudicazioni sono stati in genere superati ampiamente i prezzi a base di asta ( non esagerati, ma a mio giudizio gia' abbastanza vicini alle ordinarie quotazioni di mercato).

In alcuni casi i prezzi sono stati stratosferici.

Le due medaglie in argento Anno 1 e anno 3 "Collegium Negotiatorum" , proposte con base di asta € 200/280, sono state aggiudicate per € 3.300/5000+diritti. Sono medaglie inedite. Dagli atti ufficiali ricordati da Bartolotti nel suo libro su Pio IX risulta che ogni anno venivano coniati quattro esemplari in oro per i componenti la Camera di Commercio. Era già apparsa sul mercato isolatamente qualche medaglia in bronzo e in argento per i primi anni di pontificato. La medaglia deve essere meglio studiata per capire le motivazioni di queste emissioni in argento e bronzo.

Medaglia di massimo modulo inedita di Pio IX - Rovescio Basilica di San Pietro. Questo massimo modulo emesso nel 1869 ha sempre il diritto opus Bianchi. Proprio per questa medaglia infatti il Bianchi incise finalmente un diritto di massimo modulo (in precedenza i diversi rovesci del Bianchi venivano accoppiati al diritto inciso dal Cerbara intorno al 1850). La particolarita' di questa medaglia e' l'accoppiamento della basilica di San Pietro all'antico diritto del Cerbara. Prezzo per la medaglia in bronzo SPL € 2.400+diritti (base di asta € 500).

Altri prezzi significativi per medaglie più ricorrenti:

Massimo modulo Pio IX - San Paolo in argento con astuccio antico SPL+ - € 1.500,00+diritti (base di asta € 850);

Pio IX - Grande modulo in argento per il Concilio - anno XXIV - SPL - € 1.050,00+diritti (base di asta € 600);

Pio VII - Medaglia del Mercandetti - Rovescio Colosseo - AE - Spl - € 600,00+diritti;

Gregorio XVI - Medaglia ovale di omaggio a San Gregorio Magno in argento - q.FDC - € 500,00+diritti;

Epoca Gregorio XVI - Museo Capitolino - bronzo - FDC - € 300,00+diritti;

Epoca Pio IX - Medaglia in omaggio al Generale De Goyon - AE - SPL - € 300,00+diritti;

Alcune medaglie annuali di Pio IX q. FDC in argento con astuccio antico € 200/260,00+diritti.

A parte scriverò su medaglie papali apparse nel periodo ( marginalmente, ma con pezzi importanti) in aste estere.

Modificato da renzo1940

Inviato

riguardando la collezione Michael Hall (parte II), venduta da Baldwin il 29 giugno 2010 (asta 66)

ho notato una medaglia di Clemente XII (lotto 1245) che ha il ritratto del pontefice con la finitura "damascened" una finitura particolare che fa risaltare il contrasto della finitura brunita del metallo nel busto contro i fondi della medaglia ma a finitura lucida.

Mi domando essndo questo tipo di lavorazione piuttosto inusuale per le medagli pontificie (piu' consueto per quelle inglesi invece) se essa fosse prevista dalla zecca pontificia e se ve ne siano altri esemplari, oppure la finitura fosse opera successiva alla coniazione della medagli a e magari applicata da privati.


Inviato

riguardando la collezione Michael Hall (parte II), venduta da Baldwin il 29 giugno 2010 (asta 66)

ho notato una medaglia di Clemente XII (lotto 1245) che ha il ritratto del pontefice con la finitura "damascened" una finitura particolare che fa risaltare il contrasto della finitura brunita del metallo nel busto contro i fondi della medaglia ma a finitura lucida.

Mi domando essndo questo tipo di lavorazione piuttosto inusuale per le medagli pontificie (piu' consueto per quelle inglesi invece) se essa fosse prevista dalla zecca pontificia e se ve ne siano altri esemplari, oppure la finitura fosse opera successiva alla coniazione della medagli a e magari applicata da privati.

riguardando la collezione Michael Hall (parte II), venduta da Baldwin il 29 giugno 2010 (asta 66)

ho notato una medaglia di Clemente XII (lotto 1245) che ha il ritratto del pontefice con la finitura "damascened" una finitura particolare che fa risaltare il contrasto della finitura brunita del metallo nel busto contro i fondi della medaglia ma a finitura lucida.

Mi domando essndo questo tipo di lavorazione piuttosto inusuale per le medagli pontificie (piu' consueto per quelle inglesi invece) se essa fosse prevista dalla zecca pontificia e se ve ne siano altri esemplari, oppure la finitura fosse opera successiva alla coniazione della medagli a e magari applicata da privati.

La medaglia ricordata non è una emissione dello stato pontificio, ma una bella medaglia opus Dassier.

L'osservazione molto pertinente sullo scostamento dalle tecniche consuete di coniazione della medaglia papale ufficiale ha pertanto una spiegazione razionale.

Se qualche amico è in grado di spiegare questa tecnica, definita "damascened", ci offre un contributo di conoscenza importante sulla lavorazione delle medaglie.


Inviato

grazie Renzo pèer la veloce risposta

mi suonava infatti strano che potesse essere una coniazione ufficilae vista la scarsità degli esempi..


Inviato (modificato)

Mi fa piacere che Fabio abbia postato la bella medaglia annuale di Papa Urbano VIII per le miniere di ferro di Monteleone, venduta nel sito ebay.

Questa discussione "sulle medaglie papali nelle aste" , oltre ad aprire un dialogo ad ampio raggio sulla medaglistica, si è proposta anche uno scopo specifico di valutare su lungo periodo se e quanto sia fondata la "opinione diffusa" che le medaglie non avrebbero mercato. Esaminando i risultati delle aste per un periodo prolungato, si rileva - a mio giudizio - che la vendita delle medaglie papali è stata sempre abbastanza buona. Certo, c'è una stabilità di prezzi e non un mercato decisamente rialzista. Ciò probabilmente non è neanche ascrivibile alla crisi economica del momento; è piuttosto un fenomeno correlato alla dimensione del collezionismo di medaglie (tuttora di nicchia, anche se appassionato e tenace).

Qualche volta il vecchio collezionista resta sorpreso. C'è stata qualche recente asta in Germania ed in U.S.A. con grande competitività e prezzi abnormi. Anche in asta Thesaurus c'è stato stupore (dovrei dire stupore soddisfatto) soprattutto per qualche aggiudicazione nella medaglistica di Pio IX.

Per la medaglia di Urbano VIII postata da Fabio, complimenti a chi ha acquistato. Razionalmente, una medaglia seicentesca, oggettivamente rara, con un rovescio assolutamente particolare, di tanta bellezza a meno di € 300 dovrebbe considerarsi un cadeau; razionalmente il mercato delle medaglie papali può essere ancora ricco di occasioni per il collezionista.

Modificato da renzo1940

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Le molte aste di novembre (settimane finali del mese) confermano per il mercato delle medaglie papali il giudizio che ho cercato recentemente di sintetizzare in questa discussione (v. n. 287).

Ormai, in quasi tutte le aste italiane e straniere c'e' una proposta (almeno simbolica) di medaglie papali. La percentuale del venduto e' alta.

Nel periodo si e' tenuta in Italia una solo asta (GHIGLIONE) con poche medaglie abbastanza ricorrenti: un po' trascurate le antiche (riconi); le annuali in argento di Leone XIII in conservazione SPL o migliore hanno avuto una quotazione media di circa euro 100,00+diritti; le ufficiali di Papa Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II - anno I, sempre in argento, hanno superato euro 100,00+diritti.

Tante sono state le aste estere: in qualcuna era offerto un gruppo abbastanza consistente, in altre erano disseminati, per cosi' dire, alcuni lotti, in qualche caso pregevoli.

ASTA GALLERIE NUMISMATIQUE - Erano offerte circa 50 decorazioni papali e le aggiudicazioni sono state nella percentuale 90% circa, nonostante prezzi base sostenuti; e, in diversi casi, hanno superato il prezzo base.

ASTA MONNAIE D'ANTAN - Erano proposte una ventina di medaglie papali (prevalentemente emissioni in argento di fine 1700-inizio 1800). Molto alta la percentuale delle aggiudicazioni. Quotazioni sostenute per le annuali di Pio VI - anno XXI - argento (E. 410,00+diritti), e di Leone XII anno IV - argento (euro 410,00+diritti); ritengo che i collezionisti abbiano acquistato vantaggiosamente due medaglie annuali in argento di Papa Clemente XIII e Papa Clemente XIV (euro 290,00+diritti). Aggiungo la precisazione che la indicazione delle conservazioni mi e' sembrata in qualche caso un po' generosa.

Asta HARALD MOLLER - Erano proposte circa 80 medaglie papali, in misura laragamente prevalente in bronzo, con molti riconi dalle medaglie antiche fino a Pio VI e con medaglie successive abbastanza comuni e ricorrenti. Le aggiudicazioni sono accertate nella misura del 75% circa: la percentuale e' piu' elevata per le medaglie moderne rispetto alle antiche, per le quali non si e' ripetuto l'exploit di qualche recente asta tedesca. Direi che, complessivamente, si sono registrati prezzi di aggiudicazione nella norma.

Top price:

- la medaglia in bronzo di Alessando VII - Anno XII - Basilica San Pietro - euro 180,00 +diritti;

- copia della medaglia uniface di Clemente XI - opus Debut - in bronzo - euro 180,00+diritti.

Nelle altre aste erano presenti poche medaglie, ma qualche volta pregevoli e importanti:

Cito:

ASTA DOROTHEUM

- Medaglia straordinaria di Papa Clemente VIII - annessione Ferrara - argento - euro 700,00+diritti;

- Medaglia straordinaria di Benedetto XIII in argento - Anno Santo - Monumento Carlo Magno - con escrescenza di conio sotto il busto - euro 560,00+diritti;

- Medaglia Benedetto XIV - Per l'accademia di San Luca con cerchiatura e iscrizione in argento - Foro portativo nella cerchiatura - euro 600,00 +diritti;

ASTA STACK'S BOWERS

- Medaglia annuale Clemente IX in argento - $ 750,00+diritti e imposte;

- Medaglia sede vacante 1774 - Card. Marcolini - in argento - $ 900 + diritti e imposte;

Medaglia Clemente XI in bronzo - annuale anno XIII -$ 300,00+diritti e imposte;

ASTA MORTON EDEN

Medaglia fusa Innocenzo VIII (Giustizia, Pace, Abbondanza) - mm. 54,5 AE, attribuita a Niccolo' Fiorentino - ritenuta copia antica -euro 650,00+diritti e imposte;

Medaglia fusa Paolo IV - AE - mm. 75 - opus De Rossi - dichiarata fusione contemporanea euro 1.000,00+diritti e imposte;

NUMISMATICA GENEVENSIS - Medaglia Clemente XII - Accademia San Luca - con cerchiatura e dedica - in argento - bella conservazione - FSV. 2.000,00 + diritti e imposte;

I NUMIS - Medaglia in argento Pio IX - emissione olandese Concilio Malines - euro 1.000,00+diritti;

MAISON PALOMBO - Annuale in oro Pio VI - euro 9.100,00+diritti.

Modificato da renzo1940

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Medaglia di Gaeta su NAC Euro 3750 oltre diritti...


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Prima della consueta panoramica sulle medaglie papali proposte nelle aste del corrente mese di dicembre mi pare opportuno un commento specifico sulla recente asta di Artemide, che ha inaugurato la sede di Vienna, che consente di allargare il discorso sul collezionismo di medaglie, pensando ad una valutazione complessiva.

L'asta Artemide ha dimostrato che esiste un collezionismo colto, appassionato e anche dotato di risorse per le medaglie rinascimentali, giustamente considerate opere d'arte: una nuova espressione dell'arte in uno specifico contesto storico, con utilizzo raffinato delle tecniche di lavoro del metallo a disposizione dell'autore.

La medaglia di Giovanni Paleologo - opus Pisanello, presentata come uno dei pochissimi esemplari originali, e' stata aggiudicata per € 27.000 +diritti.

Tre medaglie di Matteo de Pasti per Sigismondo, Isotta degli Atti e con raffigurazione del Cristo (qualche dubbio è stato avanzato nel nostro forum sulla provenienza dagli stampi originali dell'autore) sono state acquistate per € 15.000/8.500/15000 + diritti.

Penso con una piccola invidia alla soddisfazione dell'acquirente/i.

Anche per le medaglie papali, si parva cum magnis licet comparare (ma abbiamo recentemente visto con soddisfazione l'aggiudicazione per € 3.750+diritti di uno dei pochissimi esemplari in conio originale del massimo modulo Pio IX - Gaeta offerta dalla Nunismatica Genevensis , come tempestivamente ha segnalato Camerlengo), Artemide proponeva un limitato, accuratamente selezionato gruppo di esemplari.

C'erano medaglie in oro, ben richieste, ma mi fa piacere ricordare piu' puntualmente quelle in bronzo e argento.

La medaglia di Alessandro VII - opus Travani, che ricorda la leggenda di Androclo, considerata tra le più belle del Seicento, in bronzo con bella doratura al mercurio, e' stata aggiudicata per € 1.500,00+diritti.

E due medaglie premio della Accademia San Luca, emesse durante i pontificati di Clemente XI e Clemente XII, con dedica circolare, l'una in argento e l'altra in bronzo dorato, hanno trovato acquirente, rispettivamente, per € 2000/1500+diritti.

Osservo che medaglie di questa tipologia sono apparse ripetutamente sul mercato in tempi recentissimi, per quanto molto rare; e segnalo che per l'argento Artemide ha superato l'asta di Numismatica Genevensis, nella quale pochi giorni or sono un esemplare si era fermato... a FSV. 2.000,00),

In asta Artemide era anche proposta una particolare medaglia del Mercandetti, un accoppiamento ibrido dei rovesci del Colosseo e della Galleria Chiaramonti, incisi dall'Autore.

Per i tanti medaglisti appassionati di grandi moduli queste opere meriterebbero un discorso a parte; in esse puo' intravedersi la preparazione alle emissioni di massimo modulo.

E' noto che il Mercandeti, grande ed irrequieto artista, coircondato da odio e amore negli ambienti della Curia papale, lavoro' molto anche privatamente e, di sua iniziativa, conio' le stupende medaglie per Pio VII relative al Colosseo, al Tempietto del Bramante, all'Abside esterna di San Pietro e alla Galleria Chiaramonti: medaglie molto ammirate ed apprezzate negli stessi ambienti ufficiali con cospicui acquisti. Oltre alle coniazioni specifiche, che celebravano opere del Pontefice, sono noti accoppiamenti ibridi dei rovesci, che non hanno giustificazione storica, che sono di epoca incerta e sembrano comunque da ricondurre a richieste o iniziative eminentemente speculative. Bertuzzi nel suo recente libro relativo alle medaglie di Pio VII, non cataloga questi ibridi e personalmente concordo con questa scelta restrittiva, che mi sembra ispirata alla migliore tradizione del collezionismo di medaglie papali.

Comunque, in Asta Artemide, questo esemplare ibrido Colosseo/Galleria Chiaramonti (del quale non disconosco che è bellissimo e rarissimo) e' stato aggiudicato per € 675+diritti.

Restano da commentare le aste che hanno concluso o stanno concludendo l'anno; preannuncio che in quelle tedesche vi e' stata la conferma di un mercato estero delle medaglie papali decisamente sostenuto.


Inviato

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Tre medaglie di Matteo de Pasti per Sigismondo, Isotta degli Atti e con raffigurazione del Cristo (qualche dubbio è stato avanzato nel nostro forum sulla provenienza dagli stampi originali dell'autore) sono state acquistate per € 15.000/8.500/15000 + diritti.

Penso con una piccola invidia alla soddisfazione dell'acquirente/i.

perhaps they were not doubts

Una consultazione propedeutica dell'opera su Matteo de' Pasti del Calabi-Cornaggia (testo eccellente ma purtroppo assai raro) avrebbe fornito utilissimi dettagli. Poi ognuno puo' essere contento di cio' che spende .. a prescindere..


Inviato

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Tre medaglie di Matteo de Pasti per Sigismondo, Isotta degli Atti e con raffigurazione del Cristo (qualche dubbio è stato avanzato nel nostro forum sulla provenienza dagli stampi originali dell'autore) sono state acquistate per € 15.000/8.500/15000 + diritti.

Penso con una piccola invidia alla soddisfazione dell'acquirente/i.

perhaps they were not doubts

Una consultazione propedeutica dell'opera su Matteo de' Pasti del Calabi-Cornaggia (testo eccellente ma purtroppo assai raro) avrebbe fornito utilissimi dettagli. Poi ognuno puo' essere contento di cio' che spende .. a prescindere..

La medaglia fusa propone sempre grandi problemi in ordine alla originalità. Gli esemplari sono pochi e si vedono molto raramente. La presenza in un catalogo o in un museo non è indice di certezza. Certo, quando c'è uno studio comparativo, il soggettivo diviene oggettivo. Io conosco poco la medaglia rinascimentale: come appassionato di medaglistica dovrei avere imparato che le sensazioni non contano o valgono poco; qualche volta me ne dimentico. E' grave difetto dei compilatori di catalogo la approssimazione e l'assenza di studio approfondito con la quale qualche volta commentano e indirizzano. Grazie, numa numa, per aver ricordato che, per spendere giudiziosamente, nella numismatica, occorre studiare.


Inviato

Caro Renzo

qui non è questione di riconoscere l'originalità o meno di queste medaglie.

Piuttosto quella di riconoscere, per piccole differenze le fusioni attribuite, da uno dei leading experts del settore, le fusioni sicuramente originali attribuibili a Matteo de' Pasti e quelle invece, pur antiche e coeve - di poco successive - ma attribuibili ai suoi seguaci.

Oggetti bellissimi, come abbiamo potuto vedere dal catologo della casa d'aste - pero' NON fusioni orginali di Matteo de' Pasti.

Scrivere fusione originale di questo artista quando invece è quasi certamente una fusione coeva ma di un seguace non è la stessa cosa.

Purtroppo in materia di medaglie, fuse - non coniate - rinascimentali vige ancora scarsa conoscenza e soprattutto possibilità di co parazione.

I pochi, pochissimi originali, sono sparsi tra pochi musei (Bargello, Victoria & Albert, National Gallery a Washington, Bibliothéque Ntionale, Gulbenkian e pochi altri). Le differenze tra una fusione originale degli artisti noti e "contemporary casts" ma di altri a volte sono minime e occorrerebbe l'originale a fronte per percepirle chiaramente. Le pubblicazioni dotte che possono aiutare , sono tra l'altro costosse, difficili da reperire e di non facile accesso a tutti.

Ricordo anni fa una vendita di altrettante bellissime medaglie rinascimentali, fatta da Astarte a Lugano, vi era pure una medaglia di Pisanello , reputata fusione originale, per la quale si scomodo' addirittura Philip Atwwod, conservatore al British Museum delle medaglie, anche li le differenze erano minime ma venne riconsociuto che non era , appunto , un originale dell'artista.

Occorrerebbe maggiore approfondimento e maggiore coerenza da parte di chi ha il compito di illustrare le cose come sono non come si vorrebbe che fossero.

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Inviato

Velocemente e' trascorso un altro anno. Anche per le medaglie papali - come per tutto il collezionismo numismatico - nel 2012 vi sono state tante proposte. Non è uscita sul mercato una grande collezione, ma ormai tutte le aste (e sono quasi giornaliere) contengono almeno qualche lotto, poiche' e' dimostrato interesse all'acquisto.

Nel dicembre in Italia si è svolta l'asta di INASTA. Erano proposte una ventina di medaglie papali: un bel gruppo di emissioni, prevalentemente del 1600/1700 in bronzo, in bella conservazione e soprattutto - caso raro - di epoca (non riconi postumi). Le aggiudicazioni hanno riguardato il 75% dei lotti, con un prezzo medio intorno a € 150. A mio giudizio, in questa asta i collezionisti hanno fatto buoni acquisti.

Per l'estero inizio con l'asta TEUTOBURGER con una quindicina di lotti (10 riconi Mazio o copie fuse e alcune medaglie di Leone XIII). Sono stati aggiudicati 10 lotti a prezzi abbastanza contenuti, ma logici in rapporto al tipo di materiale. Segnalo, come prezzi piu' elevati , una copia ottocentesca in piombo di una medaglia di grande modulo di Pio V, aggiudicata per € 160+diritti e imposte, e una medaglia in argento di Leone XIII - anno XV - SPL aggiudicata per € 140,00+diritti e imposte.

Decisamente più sostenuta è stata la richiesta nelle aste LEIPZIGER HEIDRUN HOHN e RAUCH.

La prima ha ripetuto il successo di alcuni mesi or sono con un gruppo di circa 40 medaglie papali, in massima parte riconi Mazio, tutte aggiudicate. Molti di questi riconi si sono avvicinati a € 200,00 +diritti e imposte, o hanno oscillato tra i 200/300 euro. E per i moduli piu' grandi la quotazione e' salita ben oltre.

Infatti la medaglia di Paolo V per il ponte sul fiume Liri e' stata aggiudicata per € 680,00+diritti e imposte e la medaglia di Clemente XII per la chiesa di San Giovanni in Laterano per € 520,00+diritti e imposte.

Quanto alle poche proposte di medaglie piu' moderne, segnalo che il massimo modulo di Pio IX con la facciata di San Paolo nel rovescio, in bronzo, conservazione SPL, e' stato acquistato per € 640,00 +diritti e imposte.

Nell'asta RAUCH erano proposte circa 25 medaglie e le aggiudicazioni sono risultate intorno al 90%. Si trattava prevalentemente di medaglie moderne, talvolta non comuni.

Diversi esemplari erano riferiti al pontificato di Pio XI. Le annuali in argento sono state aggiudicate mediamente intorno a € 100. Erano anche proposti due massimi moduli (anno VIII e anno IX in bronzo - SPL) aggiudicati per € 330/360,00+diritti e imposte.

Molto contesa e' risultata la medaglia del Fare per il concordato Chiesa/Stato, di modulo molto grande, in bronzo dorato, SPL, aggiudicata per € 1.600,00+diritti.

Segnalo anche

- la rarissima medaglia in argento del pontificato di Pio XII in argento per l'apertura della porta lateranense da parte del cardinale legato Micara, aggiudicata per € 1.000,00+diritti e imposte;

- due medaglie non comuni di Papa Giovanni XXXIII "Salus Populi Romani" dell'anno 1960, rispettivamente nei diametri di mm. 42 e mm. 35, aggiudicate rispettivamente per € 480,00 e € 260,00+ diritti e imposte;

- La medaglia in argento di Paolo VI per il Viaggio a Istanbul aggiudicata per € 750,00+diritti e imposte;

- la medaglia in argento riservata ai Padri conciliari (Paolo VI), invero senza dedica incisa, aggiudicata per € 340,00+diritti;

- la medaglia di Paolo VI, nella tipologia della annuale anno XI, in modulo più grande, in argento, aggiudicata per € 260,00+diritti;

e cito anche

- la medaglia annuale di Pio IX - anno XII - per la ferrovia, in argento, conservazione BB, aggiudicata per € 320,00+diritti.

Meritano di esssere segnalati anche i pochissimi esemplari in asta WAG e, in particolare:

- Papa Innocenzo XI - anno X - annuale in argento - SPL/FDC - € 655,00+diritti e imposte;

- Leone XIII - annuale anno XVII - argento - FDC con il prezzo stellare di € 370,00+diritti e imposte.

Concludo con l'unica medaglia papale presente in asta I Numis, una bella fusione postuma in bronzo di papa Innocenzo VIII in grande modulo, per la quale l'acquirente ha dovuto innalzare l'offerta a € 800,00 +diritti e imposte.

Tanti auguri agli amici collezionisti per il Natale e per il Nuovo Anno.


  • 4 settimane dopo...
Inviato

La medaglia papale più importante delle aste di inizio 2013 è apparsa in asta CNG. Si tratta della medaglia in argento "Providentia pontificia" di Papa Pio IV, conio originale già abbastanza usurato. E' stata aggiudicata per $ 2.000,00+diritti.

In asta WAG on line ho visto una decina di pezzi da Leone XII a medaglie moderne, non particolarmente rari, in buona conservazione, prevalentemente in bronzo: tutti aggiudicati, anche se a prezzi lievemente sottoquotati rispetto al passato.

L'asta on line di Artemide ha proposto due blocchi di medaglie papali.

Il primo era costituito da una trentina di lotti con riconi Mazio, medaglie ottocentesche e moderne, senza rarità, in conservazioni medie . Risultano aggiudicati circa il 60% dei lotti, a prezzi consueti. Poco richieste le annuali in argento di Giovanni Paolo II, che incidono abbastanza sulla percentuale dell'invenduto.

Il secondo blocco era costituito da una collezione di 110 medaglie in argento e bronzo di Paolo VI ed ha avuto un venduto dell'80%. Più richieste le straordinarie (anche private) rispetto alle annuali; maggiore l'interesse per l'argento rispetto al bronzo. Per diversi lotti c'è stata competizione. Mi sembra che il risultato di questa vendita, riguardante un materiale che dal punto di vista mercantile alcuni anni or sono era considerato "spazzatura" e confinato nei lotti, sia molto soddisfacente. E' vero che non sono stati aggiudicati i pezzi più rari della collezione e cioè le medaglie in argento del viaggio ad Istanbul e dell'incontro con il Patriarca Atenagora: ma ritengo che si debba riconoscere che le basi di asta di € 1.100,00 e di € 900,00 - alle quali devono aggiungersi i diritti - costuivano prezzi massimi mai raggiunti.


Inviato

Grazie Renzo per il consueto e gradito commento sulla dinamica di mercato per le medaglie papali.

Ho notato anch'io una certa effervescenza per le medaglie di Paolo VI esitate nell'asta Artemide.

Come aveva giustamente rilevato si ha, attraverso le medaglie di questo papa, una vera galleria di produzioni da parte di un bello spaccato di artisti della seconda metà del '900 e alcune coni erano veramanete spettacolari. Non cosi purtroppo per le produzioni successive, in particolari del lungo pontificato di Giovanni Paolo II che avrebbe meritato una migliore supervisione lato artistico.

Volevo chiederle quali sono i periodi delle medaglie che apprezza maggiormente restando nelle produzioni dal 1700 in poi (leone XIII, Pio IX, Pio XI, PIO XII, Benedetto XV, etc.).

Secondo, mi pare di ricordare un breve elenco di medaglie particolarmente rare apparso in questa o altra discussione di questa sezione, si riesce a recuperare ? Magari qualcuno degli altri utenti esperti su queste colonne puo' integrare o intervenire per darci il proprio contributo su questi temi ...


Inviato

E' una situazione anomala, ma giustificabile:

-Le medaglie di Paolo VI sono state sottovalutate per decenni e lo sono ancora.

-Come hai correttamente evidenziato la raccolta di Papa Montini a livello artistico è da brivido! Sono rappresentati tutti i maggiori scultori del periodo con opere di qualità eccelsa.

-L'economia è in grande recessione è quindi logico che la maggior parte dei raccoglitori cerchino di trovare esemplari in ottima conservazione e basso costo e questo pontificato li offre.

Mi pare un mercato ben predisposto al rialzo, anche se, come ha ricordato Renzo, vi è stata quantitativamente la maggiore emissione di medaglie annuali (con punte di 7000-8200 in Argento) della storia e comunque complessivamente equivalenti alle 6000 coniazioni, per metallo, degli ultimi decenni.

Penso che gli invenduti siano stati ampiamente sopravalutati.


Inviato (modificato)

[numa numa

Volevo chiederle quali sono i periodi delle medaglie che apprezza maggiormente restando nelle produzioni dal 1700 in poi (leone XIII, Pio IX, Pio XI, PIO XII, Benedetto XV, etc.).

Secondo, mi pare di ricordare un breve elenco di medaglie particolarmente rare apparso in questa o altra discussione di questa sezione, si riesce a recuperare ? Magari qualcuno degli altri utenti esperti su queste colonne puo' integrare o intervenire per darci il proprio contributo su questi temi ...

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Le medaglie papali per un lungo arco di tempo (diciamo da Leone XII a Giovanni XXIII) sono caratterizzate da una unitarietà di stile, che costituisce un aspetto fondamentale e intrigante della collezione.

Nelle annuali il modulo è di circa mm. 42 e la coniazione sia per l'argento che per il bronzo (eccezion fatta per qualche annuale "sabbiata"di Pio XI) è con fondi specchio.

Lo stile è orientato ai modelli classsici; vi è molta cura nella incisione dei particolari sia per i diritti, sia per i rovesci. Nelle medaglie straordinarie ufficiali si modificava il modulo, ma non la impostazione della medaglia.

Il modello imposto all'artista è pregio e limite delle singole opere: qualcuno ha infatti scritto di opere "di maniera", perchè il "protocollo generale" può sembrare prevalente sulla ispirazione.

A me sembra comunque che si tratti di un compendio di assoluta eccellenza e fascino. Questa continuità dell'arte medaglistica si realizza con i coni di Cerbara, Girometti, i Bianchi, Mistruzzi, Giampaoli. Ovviamente, se si analizza con grande attenzione, possono ben emergere preferenze per singoli esemplari o per singoli artisti, per il vigore delle immagini di Girometti o Mistruzzi, per la raffinatezza dei coni di Giampaoli: ma, a mio giudizio, resta prevalente l'assieme.Per i grandi moduli Mistruzzi innovò rispetto al passato, preferendo ritornare alla fusione e così ricollegando l'arte della medaglia alle tradizioni rinascimentali e barocche.

In ordine alla rarità, limitando l'esame alle annuali (per le straordinarie il discorso cambia), direi che non vi sono medaglie molto rare: c'è se mai una rarefazione, tanto maggiore quanto più è remoto il papato, soprattutto nella ricerca di esemplari in ottima conservazione. Per Pio VIII la rarefazione è anche indotta dalla esistenza di un collezionismo che raccoglie una medaglia per ogni papa (Pio VIII emise solo due annuali). Per Leone XIII si trova con maggiore difficoltà l'anno XXV (particolarmente la medaglia con il ritratto del pontefice con mozzetta) poichè la tiratura fu frazionata con diversificazione del diritto. Non comuni sono le coniazioni in bronzo di Pio X e Benedetto XV (soprattuto per questo Pontefice in concomitanza con carenza del metallo per la guerra in corso). Il fenomeno si ripete per i primi anni di Pio XII: i primi tre anni ebbero tirature limitate in bronzo e per gli anni successivi vi fu una limitazione per l'argento. Qualche medaglia ha sempre interessato più collezioni (penso a qualla di Pio IX per la ferrovia; anche in questo caso vi è una maggiore richiesta e rarefazione).

Ma, complessivamente, le annuali pontificie si trovano ancora a prezzi vantaggiosi in rapporto alla tiratura e al pregio artistico e senza eccessive difficoltà.

Modificato da renzo1940

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Nell'asta di Negrini del mese di gennaio era corposa la proposta di medaglie papali con quasi 400 lotti, suddivisi tra l'asta battuta in sala (quasi 50) e l'asta per corrispondenza (circa 330).

Si trattava complessivamente di una ampia collezione, che attraversava tutta la medaglistica papale dalle restituzioni a Paolo VI.

Le medaglie più interessanti erano ovviamente nell'asta battuta, nella quale la richiesta è stata buona, con aggiudicazione in misura del 60% circa: ma la percentuale è sacrificata dall'insuccesso di diversi lotti multipli e di qualche annuale abbastanza ricorrente.

Segnalo alcune aggiudicazioni a prezzi sostenuti anche se non scintillanti:

- Pio IX - medaglia in argento per l'amnistia q. SPL (secondo Patrignani emissione peruviana e tra le più rare di questo Pontefice) - euro 1.000,00+diritti:

- Pio XI - bronzo per il museo etnologico - q. FDC - euro 250,00+diritti;

- Pio XII - Medaglia premio Istituto S. Apollinare - Anno VII - FDC - di grande rarità in argento - euro 900,00 + diritti;

Pio XII - Chiesa di S. Eugenio - Ag. - FDC - € 850,00+ diritti;

Pio XII - grandi moduli fusi opus Mistruzzi - Comitato Giubileo Episcopale e tipologia anno IV - q.SPL/SPL euro 315/330,00 + diritti;

Paolo VI - medaglia di grande modulo per l'incoronazione - opus Giampaoli - in argento - € 550,00+diritti.

Nell'asta per corrispondenza (come detto circa 330 lotti) la percentuale delle aggiudicazioni si è aggirata intorno al 55%.

Competizione e prezzi sostenuti si notano per le medaglie più antiche (serie di restituzione con particolare riguardo alle medaglie del Paladino). Per le molte medaglie dalla fine del 1500 al 1700, con dominanza di riconi, la percentuale del venduto non è male, ma gli acquirenti hanno comperato a quotazioni convenienti.

Richieste le sedi vacanti ottocentesche, ma anche per queste medaglie le aggiudicazioni sono avvenute a prezzi più bassi del consueto.

Poco richieste le annuali da Pio IX a Pio XII; buono l'assorbimento delle annuali in argento di Paolo VI.

Tento un giudizio complessivo, sintetico.

Per un collezionismo non a grande diffusione come la medaglistica papale non è certamente facile confrontarsi con una offerta di 400 lotti (ancorchè prevalentemente di costo contenuto) in unico incanto. L'assorbimento a prezzi abbastanza sostenuti delle medaglie meno comuni denota l'attenzione al completamento delle collezioni. Non male è anche il venduto complessivo, incoraggiato in alcuni casi da prezzi che possono essere considerati una buona occasione.

La assoluta carenza di interesse per lotti multipli denota il venir meno dell'interesse del piccolo commercio, una volta attento a rifornirsi con questo strumento nelle aste per poi cedere frazionatamente il materiale al collezionismo: ma non escludo che sui lotti multipli possa esservi stata domanda, come anche in passato spesso avveniva, nel dopo asta per ridurre le commissioni.

Se vogliamo vedere con ottimismo la parte del bicchiere piena, vorrei aggiungere che l'esito dell'asta Negrini non mi è parso brillantissimo - in base ai commenti del nostro forum - negli altri settori della numismatica, nonostante la eccellenza del materiale che per alcuni di essi veniva proposta. Partendo da questo confronto, si può esprimere una moderata (molto moderata) soddisfazione.

ASTA NOMISMA on line - Si è svolta a fine gennaio - Cerano 6/7 medaglie pontificie abbastanza ricorrenti, tutte aggiudicate, prevalentemente a prezzi superiori alla stima.

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