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Le medaglie pontificie nelle aste appena trascorse


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Inviato (modificato)

All'Asta Sintoni di settembre si è venduta una Grande Medaglia di Benemerenza per l'Esposizione Missionaria del 1925, medaglia ufficiale, in argento, di 56 mm., addirittura istituita con documento pubblicato sugli Acta Apostolicae Sedis, concessa in pochissimi esemplari alle Diocesi e alle Missioni che avevano inviato gli oggetti più importanti per l'Esposizione. L'ultimo passaggio d'asta che io ricordi (e la medaglia potrebbe addirittura essere la stessa...) risale perlomeno a una quindicina di anni fà.

Al convegno, invece, è stata acquistata una medaglia al merito della Guardia Palatina d'Onore di Sua Santità per i Servizi Straordinari 1943-1944, in bronzo dorato, la medaglia già di per se è molto rara, ma in più c'è da dire che tutti i testi (Cusumano-Modesti, Brambilla ed altri...) la riportano nella sola tipologia del bronzo argentato.

Lord Acton

Questo interessante intervento mi invita a una riflessione.

Il collezionista di medaglie papali (collezione generale) non ha piena consapevolezza della loro rarità. La quantità delle emissioni nei secoli è tale che, anche se appaiono raramente, le proposte sul mercato sempre prosciugano le sue disponibilità per l'acquisto. Escludendo le medaglie annuali (fine ottocento e successive), che si trovano con una certa continuità, ma sono anche le più collezionate, perchè la collezione delle medaglie annuali è un unicum (ufficialità delle emissioni da Stato sovrano; continuità plurisecolare; possibilità di scelta del metallo; interesse artistico e storico; catalogazioni puntuali), le altre medaglie si trovano quasi sempre con difficoltà.

Di questa rarità si accorge molto di più chi ricerca medaglie specifiche e che annota diligentemente una comparsa in asta a distanza di 15 anni.

Invero, superficialmente, non consideravo rara la medaglia del 1925 Benemerenti in argento, che ho in collezione per un normale e non sofferto acquisto, perchè questa è la ordinaria valutazione anche per tutte le analoghe medaglie di grande modulo emesse con ristretta tiratura durante il pontificato di Papa Pio XI, su richiesta di istituzioni religiose, dalla Ditta Johonson, molto belle e che, in argento, riflettendo, non si vedono mai. E il discorso è largamente estensibile.

Non ho visto al convegno di Riccione la medaglia della Guardia Palatina - Pio XII, della quale avevo anche personalmente la consapevolezza di rarità, pur non conoscendo la particolarità delle tipologie di metallo. Forse, quando ho fatto il mio giro, era già stata acquistata da collezionista attento; forse era mischiata senza evidenza, con assoluta trascuratezza anche da parte del commerciante, in qualche banco.

Ma l'intervento dell'amico è stimolante proprio perchè dovrebbe indurci a rivedere lo stato di rarità delle medaglie papali: e ciò a prescindere dal valore di mercato, che non è determinato solo dalla rarità ma anche dalla richiesta. Ma, se c'è la rarità, il mercato può anche modificarsi.

Modificato da renzo1940

Inviato

Buon per te che l'aquisto della Benemerenti da 56 mm. dell'Esposizione Missionaria sia stato un acquisto non sofferto... Invero anche l'aquisto all'Asta Sintoni da me fatto, e che ho visto regolarmente registrato sul database di La Moneta, non lo ritengo un bagno di sangue ma un giusto prezzo per una medaglia coniata in pochissimi esemplari e sopratutto per una medaglia piu' ufficiale delle annuali, dato che e' istituita con Motu Proprio pontificio e coniata in tre versioni, portativa in argento, destinata alle persone fisiche, di grosso modulo in bronzo, destinata alle missioni e di grosso modulo in argento, destinata alle diocesi.

Il numero preciso degli esemplari coniati non sono ancora riuscito a conoscerlo, ma non demordo... di sicuro i conferimenti non arrivano alla cinquantina.

La medaglia al merito della Guardia Palatina del 1943-1944 e' una mia vecchia fissazione, come saprete su tutti i testi viene citata solo nel grado argento (bronzo argentato) ed e' conosciuta in pochi esemplari, alcuni anni fa se ne trovarono anche alcune in bronzo (pochissime, ancora meno degli argento) che subito trovarono la strada di prestigiose collezioni, poco tempo dopo ne comparse in asta anche un altro esemplare in bronzo (tralatro senza nastro... abbastanza difficile da trovare)... da allora il silenzio piu assoluto... ora se ne presenta un esemplare in bronzo dorato, appena l'ho vista ho pensato che fosse in bronzo, dato che la doratura e' molto opaca, ma comunque il prezzo richiesto non era assurdo per cui la comprai... esaminandola meglio e spostando il nastrino ho avuto modo di verificare che era in grado oro, cosa che mi e' poi stata confermata da un noto esperto di medaglie.

Indubbiamente si tratta di una medaglia poco conosciuta e per questo sottostimata... ora sto facendo qualche ricerca per preparare un bell'articolo in merito, recentemente ho trovato una rara evidenza fotografica e qualche altra notizia... ci sto lavorando.

Lord Acton


Inviato

Innanzitutto un saluto a tutti, che non ho mai scritto in questo forum.

Seguo pero' ogni tanto le discussioni, visto che possiedo qualche (modesta) collezione di monete e medaglie.

E' proprio relativamente al discorso di medaglie papali che volevo fare qualche domanda.

Possiedo una collezione di medaglie papali, ognuna raffigurante l'immagine di un papa, sono 264 in tutto.

Volevo sapere se secondo voi sono piu' facilmente vendibili singolarmente o e' meglio proporre l'intera collezione ? E nel caso, qual e' il canale di vendita piu' facile da individuare, a vostro avviso ?


Inviato

Innanzitutto un saluto a tutti, che non ho mai scritto in questo forum.

Seguo pero' ogni tanto le discussioni, visto che possiedo qualche (modesta) collezione di monete e medaglie.

E' proprio relativamente al discorso di medaglie papali che volevo fare qualche domanda.

Possiedo una collezione di medaglie papali, ognuna raffigurante l'immagine di un papa, sono 264 in tutto.

Volevo sapere se secondo voi sono piu' facilmente vendibili singolarmente o e' meglio proporre l'intera collezione ? E nel caso, qual e' il canale di vendita piu' facile da individuare, a vostro avviso ?

Benvenuto a marco.nt nel forum! - Ti chiedo di aprire una nuova discussione fuori da questa che ha come tema l'analisi ed il commento delle Aste di Medaglie Papali (dai qualche dato in più sulla Tua raccolta: descrizione, diametro, descrizione del Verso e se puoi anche una foto - ne serve una d'esempio) Grazie Fabio


Inviato

Innanzitutto un saluto a tutti, che non ho mai scritto in questo forum.

Seguo pero' ogni tanto le discussioni, visto che possiedo qualche (modesta) collezione di monete e medaglie.

E' proprio relativamente al discorso di medaglie papali che volevo fare qualche domanda.

Possiedo una collezione di medaglie papali, ognuna raffigurante l'immagine di un papa, sono 264 in tutto.

Volevo sapere se secondo voi sono piu' facilmente vendibili singolarmente o e' meglio proporre l'intera collezione ? E nel caso, qual e' il canale di vendita piu' facile da individuare, a vostro avviso ?

Penso che si tratti della serie in argento con pittura del ritratto dei pontefici. La vendita non è facile, trattandosi di una emissione privata, che, dopo l'aumento del prezzo dell'argento, non è molto richiesta dal collezionismo..

Se ricordo bene, ogni medaglia pesa circa g. 10 : per vendere bene tu devi ricavare intorno a € 2.000 e non è facile (un collezionista di medaglie papali, che abbia quella disponibilità finanziaria, preferisce medaglie ufficiali). La tua fortuna è di essere protetto dal valore del metallo, che dovrebbe essere di circa € 6 al grammo. E, se possiedi da molto tempo la raccolta, forse avrai pagato mille lire a medaglia.

La vendita in blocco è il metodo più semplice, ma è difficile, come ho detto, trovare la occasione di una trattativa diretta. Nelle aste delle ditte numismatiche , se condideri il costo di diritti per compratore e venditore, difficilmente si ricava, al netto, il valore del metallo.

La vendita per singola medaglia è faticosa. C'è un collezionismo rivolto ai papi della città, della regione o alimentato da ragioni di devozione, che paga un po' di più per il pontefice collezionato. Qualcuno ha tentato o sta tentando su ebay la vendita parcellizzata e ho visto qualche vendita a € 15 a medaglia. Non so dire i costi: certo la fatica è notevole e, una volta avviata la vendita, si perde la completezza della raccolta.

Probabilmente, tuttavia, dopo qualche tentativo per la intera collezione, la vendita di singoli prezzi a prezzo maggiorato e la vendita come argento del lotto residuo potrebbe essere la migliore soluzione.


Inviato

Dalle molte aste del mese di febbraio risulta che il mercato sta andando abbastanza bene all'estero, mentre è più deludente in Italia.

Comincio, esaminando l'asta Artemide on line.

Erano proposti 140 lotti di medaglie papali e ne sono stati aggiudicati 58 cioè il 40%. Il risultato è modesto, ma abbastanza coerente con tutte le precedenti aste esclusivamente on line (prive di catalogo cartaceo).

Analizzando, le aggiudicazioni sono state 7 per medaglie di restituzione (su 20 lotti), 33 su 80 lotti per medaglie del 1600-1700, 18 su 40 lotti per medaglie ottocentesche e moderne.

Non erano presenti medaglie importanti. L'argento era quasi assente per la medaglistica antica. Le aggiudicazioni sono avvenute alla base o a prezzi poco superiori.

Per le medaglie di restituzione alcune provenivano dalla apprezzata serie del Saint Urbain, di bella conservazione, ma da coni alquanto usurati.... In questo settore hanno brillato due medaglie di Alessandro V, molto contese (una è stata aggiudicata per € 340 + diritti).

Per le medaglie del 1600 e 1700 erano largamente dominanti i riconi Mazio oltre a qualche copia fusa e i prezzi base erano di protezione (circa 120 euro e anche di più per i moduli intorno a mm. 40 e circa € 70 per i moduli piccoli). Anche le medaglie che in foto parevano di epoca (e che hanno avuto un migliore successo di vendita) avevano sostanzialmente la stessa quotazione, tanto da fare dubitare del giudizio da foto, che non è mai esaustivo. Come sempre, le indicazioni di catalogo erano un po' approssimate o carenti.

Nella medaglistica moderna non c'erano pezzi particolarmente attraen comunque il mercato è apparso svogliato.

Queste considerazioni ridimensionano il giudizio sull'esito dell'asta, riconducendolo non esclusivamente a motivazioni di ordine generale, ma anche a ragioni obiettive specifiche .

Rispetto alle aste Artemide dell'anno decrso, mi sembra di cogliere atteggiamenti molto più incerti e prudenti del collezionismo.

In prossimo post parlerò di INASTA e delle aste estere.


Inviato

Proseguo con un commento alla recente asta INASTA per corrispondenza, nella quale erano proposti 190 lotti di medaglie papali; ne sono stati aggiudicati circa 115.

Il materiale era tipico dell'asta per corrispondenza, con prevalenza di medaglie abbastanza comuni anche se in bella conservazione. Il pezzo più raro era il massimo modulo di Pio IX per il rinnuovo della Zecca, in bronzo, conservazione SPL (forse q.SPL) proposto alla base di € 1.200, che non ha avuto offerte.

Le aggiudicazioni a prezzo più elevato sono una decorazione San Silvestro - epoca Gregorio XVI (€ 500+diritti) ed un massimo modulo AE di Pio IX per San Paolo (€ 350,00+diritti).

Analizzando l'asta, può osservarsi che per la medaglistica antica fino al 1800 erano proposti 40 lotti e ne sono stati aggiudicati 15. La catalogazione e i prezzi base erano abbastanza confusi.

Alcune medaglie erano proposte a 35-40 € e, anche se non indicato, trattavasi di riconi Mazio.

Vi era poi un consistente gruppo classificato come "riproduzioni coeve", indicazione ambigua, che non ha per nulla convinto ad offrire € 100/130 indicati come base d'asta.

Altre medaglie erano prive di indicazioni e avevano base intorno a € 100,00 e tra queste alcune sono state richieste da collezionisti più capaci di un giudizio autonomo sulla originalità o comunque sulla coniazione di epoca.

A mio giudizio, finchè i cataloghi della medaglistica antica non saranno compilati con accuratezza, dando garanzie, i lotti saranno trascurati da nuovi potenziali acquirenti anche quando i prezzi siano assolutamente di occasione, come per i riconi Mazio in bella conservazione a € 35.

Era inoltre presente un significativo gruppo di medaglie di Pio VII, con prevalenza in bronzo. Sono stati aggiudicati 8 lotti su 26. In questo caso il prezzo base era abbastanza sostenuto (€ 200/150,00), tenendo conto che in massima parte si trattava non dei coni originali (ma di coni coevi rifatti perchè quasi tutti i coni originali delle medaglie di Pio VII risultarono in breve tempo fortemente usurati e fratturati).

Poco richieste anche le medaglie di Gregorio XVI e Pio IX, invero senza pezzi degni di particolare nota.

Invece l'asta delle medaglie da Papa Leone XIII a Benedetto XVI ha avuto una percentuale di aggiudicazioni molto elevata (su 95 lotti aggiudicati circa 85) ed è stata superata quasi sempre la base, molto invitante, sicchè il prezzo finale risulta comunque abbastanza conveniente per gli acquirenti.

Complessivamente l' asta ha avuto una accettabile percentuale di venduto, ma con una partecipazione molto prudente e accorta.


Inviato (modificato)

A mio pur prudente e modesto avviso...il mercato specifico qui in esame sta facendo dei passi indietro, rispetto all'ultimo anno.

Stimo l'approccio analitico e scientifico di Renzo...io, per la verità ho un aproccio probabilmente più istintivo e attento al mercato in quanto tale, per la merce ed i movimenti che mostra.

Od almeno a questo il mercato delle monete e delle medaglie mi ha abituato "ob torto collo".

Nel catalogo In Asta erano presenti tra i riconii, le restituzioni e le riproduzioni coeve...delle belle Medaglie, interessanti ed in buona/ottima conservazione...alcune anche piuttosto rarette secondo le catalogazioni del buon Modesti. Molte erano R2.

Renzo sa come la penso io su tali categorie...cioè che sono comunque medaglie interessanti e collezionabili, così come ne pensa appunto il Modesti e ne pensava il compianto Boccia...e qualcun altro.

Gli 80 - 120 euro, non mi sono sembrati ostativi.

Il fatto che abbiano trovato scarso assorbimento non è buon segnale tout court e temo che la catalogazione "ambigua" non sia stata determinante...anche se sarebbe da auspicare il contrario.

Tuttavia è opportuno evidenziare che il Mercato appare spesso nevrotico, tra un'asta e quella successiva può capitare che alcuni generi vadano o non vadano, in assenza di logica.

Aspettiamo quindi le prossime occasioni.

Mi dicono che all'estero le cose vadano meglio...ma non ho seguito la cosa e nulla posso dire al riguardo.

Modificato da piakos
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Inviato

Il giudizio di sintesi di piakos ben corrisponde ai miei commenti sulle aste del mese di febbraio, che iniziavono precisando che le aste italiane erano state piuttosto deludenti, e pertanto lo condivido.

E' un fatto che l'anno scorso tutto quanto proposto, in linea di massima, veniva venduto, mentre nella fase attuale c'è molta prudenza e selezione.

Ma voglio anche confermare che la proposta è proprio formulata male e il non avere contribuito nei momenti buoni ad una formazione del collezionismo (e soprattutto di un nuovo collezionismo) si sconta mei periodi più critici.

La medaglistica papale dovrebbe essere appassionante non solo per il pregio di arte e di storia, ma anche perchè il collezionista - come in ogni altro settore della numismatica antica - deve imparare (con il suo studio, la sua ricerca, la sua osservazione) la differenza, talvolta sottile, tra una coniazione di epoca, un riconio settecentesco, un riconio Mazio, una copia fusa, nonchè per medaglie originariamente fuse la distinzione con le fusioni posteriori.

Se c'è tanta passione e tanta discussione sulla originalità delle antiche monete e sugli interventi dalle stesse subiti nei secoli e/o sui rifacimenti, non vedo perchè questa stessa passione non debba essere un incitamento allo studio e alla collezione delle medaglie: con la sola differenza che i riconi non sono falsi, ma emissioni autorizzate dalla autorità emittente, e quindi con riconosciuta dignità di collezione.

Ma l'aiuto allo studio, in un ambito di collezionismo evidentemente più ristretto, dovrebbe venire dalle catalogazioni, da una standardizzazione delle descrizioni, così da abituare l'occhio alle differenze di metallo, di patina, di modello di conio e anche di particolari (coni rifatti)e da formare il collezionista e da facilitarlo: E le consultazioni dei buoni testi esistenti sarebbero ben idonee a facilitare le classificazioni dei cataloghi.

Certo, se si scrive in un catalogo "riproduzione coeva", chi legge deve pensare ad una copia fusa di epoca: e, se nella foto non intravede segni di fusione, perchè si tratta di un conio postumo, entra in stato confusionaale. E si può spiegare allora il maggiore successo della medaglistica papale moderna, almeno in ordine alle quantità di venduto.

Come scrivevo all'inizio dei commenti, le aste straniere, a differenza delle italiane, sono andate abbastanza bene. I lotti non erano moltisimi, ma l'aggiudicato è quasi totale.

Hirsch ha venduto a prezzi sostenuti diverse medaglie papali annuali in argento (Leone XII BB/SPL per € 360,00+diritti; diversi pezzi da Leone XIII a Pio XII a prezzi oscillanti tra € 120/160,00+diritti).

Baldwin ha avuto un venduto totale (in prevalenza antiche in bronzo e qualche argento moderno) a prezzi medi.

In asta WAG una medaglia annuale di Pio VI in argento ha raggiunto € 1.100,00+diritti.

In asta Teutoburger una medaglia in argento di Benedetto XIV (Spl o forse q.SPL) è stata venduta per € 380,00+diritti e qualche medaglia annuale e straordinaria di Pio IX ha superato € 100,00+diritti.

Ricordo che i diritti di asta nelle aste straniere sono decisamente superiori rispetto alle aste italiane, venendo anche applicata una iva del 7% o superiore.

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Inviato (modificato)

Caro Renzo,

hai perfettamente ragione.

Ma la differenziazione tra la numismatica classica e la medaglistica papale consiste non solo nell'impegno in quanto tale, ma nel rischio di danno economico.

Mettere su un discreto compendio monetale classico (non voglio spingermi sino al termine molto più impegnativo di collezione...) costa più di qualche soldo. A fronte di tale "investimento" ritrovarsi monete farlocche e/o semifarlocche o mascarate (da mascara...) non solo crea disappunto...ma può essere economicamente devastante.

Peraltro, a seconda dell'integrità delle monete e del loro stile...della patina..con le classiche possono fioccare migliaia di euro.

Con ciò mi riallaccio a quanto già numerose volte esplicitato: la medaglistica papale in particolare ed anche la relativa monetazione ...proseguono la analoga produzione dell'impero romano sotto vari profili.

La più grande collezione numismatica specifica vedrebbe Roma e solo Roma.

Non vi sono rivali.

Dal IV sec. a.C. a Papa Ratzinger...è un excursus culturale millenario , nella storia, nella propaganda, nelle liturgie, nella lingua latina, nei simboli, nel mistero ed anche in qualche valore.

Ma, tornando alla venalità ed alle problematiche quotidiane...come dicevo, non solo una grande passione ma anche il portafoglio che tale passione consente...reclama adeguato impegno.

Nella monetazione e nella medaglistica pontificia la farloccazione o i farloccamenti...sono contenuti.

I valori, specificamente nella medaglistica...sono anche più che contenuti...non voglio usare l'aggettivo ridicolo...ma ci potrebbe stare...non per se stesso, ma relativamente al diverso apprezzamento tra il sesterzio e la medaglia di bronzo pontificia anche originale e d'epoca. A parità di stile e conservazione. Ma anche con l'argento i volori restano lontani.

Peraltro nella medaglistica il prezzo canta e indica da solo la strada.

Chi può illudersi che per €. 50....80....120, si possono acquisire medaglie del '500 originali o, della seconda metà del '400? Anche una produzione coeva, se pur non originale, costerebbe molto di più in proporzione.

Ed allora, a mio personalissimo e pur fallibile parere...l'attenzione per le medaglie d'epoca ed originali verrà maturando e formandosi nell'appassionato proprio partendo dagli 80/120 euro di base per i Mazio e gli Hamerani. Dico...avete presenti i Sisti? Cioè le medaglie di Sisto V...tanto per esempio? Travatemi un po' quelle orginali? In carenza mi sembra, se non erro, che nel catalogo In Asta ce ne fossero di riconi gradevoli (a mio avviso comunque magnifici) da assorbire per tale pontefice.

Ma questa volta sono rimasti fermi.

Per concludere, resto del parere che i collezionisti specifici siano ancora troppo pochi per consolidare e disancorare il mercato della medaglia pontificia.

E' pertanto probabile che la diffusa competenza possa essere pragmaticamente utile più nell'ottica di chi dovesse vendere medaglie originali...nel rischio non peregrino che il Mercato possa non apprezzarle a sufficienza per quello che sono...piuttosto che per gli acquirenti di riconi che, proprio con tali strumenti formeranno la loro sensibilità. Tale considerazione potrebbe valere quale istruzioni per l'uso, mi sono quindi permesso di evidenziarla.

:)

Modificato da piakos

Inviato

Innanzitutto un saluto a tutti, che non ho mai scritto in questo forum.

Seguo pero' ogni tanto le discussioni, visto che possiedo qualche (modesta) collezione di monete e medaglie.

E' proprio relativamente al discorso di medaglie papali che volevo fare qualche domanda.

Possiedo una collezione di medaglie papali, ognuna raffigurante l'immagine di un papa, sono 264 in tutto.

Volevo sapere se secondo voi sono piu' facilmente vendibili singolarmente o e' meglio proporre l'intera collezione ? E nel caso, qual e' il canale di vendita piu' facile da individuare, a vostro avviso ?

Penso che si tratti della serie in argento con pittura del ritratto dei pontefici. La vendita non è facile, trattandosi di una emissione privata, che, dopo l'aumento del prezzo dell'argento, non è molto richiesta dal collezionismo..

Se ricordo bene, ogni medaglia pesa circa g. 10 : per vendere bene tu devi ricavare intorno a € 2.000 e non è facile (un collezionista di medaglie papali, che abbia quella disponibilità finanziaria, preferisce medaglie ufficiali). La tua fortuna è di essere protetto dal valore del metallo, che dovrebbe essere di circa € 6 al grammo. E, se possiedi da molto tempo la raccolta, forse avrai pagato mille lire a medaglia.

La vendita in blocco è il metodo più semplice, ma è difficile, come ho detto, trovare la occasione di una trattativa diretta. Nelle aste delle ditte numismatiche , se condideri il costo di diritti per compratore e venditore, difficilmente si ricava, al netto, il valore del metallo.

La vendita per singola medaglia è faticosa. C'è un collezionismo rivolto ai papi della città, della regione o alimentato da ragioni di devozione, che paga un po' di più per il pontefice collezionato. Qualcuno ha tentato o sta tentando su ebay la vendita parcellizzata e ho visto qualche vendita a € 15 a medaglia. Non so dire i costi: certo la fatica è notevole e, una volta avviata la vendita, si perde la completezza della raccolta.

Probabilmente, tuttavia, dopo qualche tentativo per la intera collezione, la vendita di singoli prezzi a prezzo maggiorato e la vendita come argento del lotto residuo potrebbe essere la migliore soluzione.

Perfetto, allora non apro una nuova discussione.

Si tratta della collezione in due volumi (sono proprio due raccoglitori come fossero due libri) di 264 medaglie (si parte dal primo papa, san pietro e si arriva a giovanni paolo ii, manca benedetto xvi) in argento e smalti, circa 9.5 grammi a medaglia, diametro 40 mm circa.

Dici che allora converrebbe fare la vendita singola su ebay ?

Pero' a me spiacerebbe "spezzare la collezione", e poi per tirar su quei 20 euro se ti va bene per singola medaglia mi sembra quasi insensato.


Inviato

Perfetto, allora non apro una nuova discussione.

Si tratta della collezione in due volumi (sono proprio due raccoglitori come fossero due libri) di 264 medaglie (si parte dal primo papa, san pietro e si arriva a giovanni paolo ii, manca benedetto xvi) in argento e smalti, circa 9.5 grammi a medaglia, diametro 40 mm circa.

Dici che allora converrebbe fare la vendita singola su ebay ?

Pero' a me spiacerebbe "spezzare la collezione", e poi per tirar su quei 20 euro se ti va bene per singola medaglia mi sembra quasi insensato.

Come vedi, in questa rubrica non arrivano risposte alla tua richiesta da parte di amici più competenti di me per il mercato delle medaglie che possiedi.

Avevo individuato la serie. Si tratta di una emissione che fu prevalentemente rivolta ad investitori in metalli preziosi in un momento di buon andamento di oro e argento.

Questa caratteristica prevale ancora a mio giudizio rispetto all'interesse di collezionisti di medaglie papali.

Per tua fortuna l'argento fino alla data odierna è venduto a € 0,8 a grammo ed acquistato a € 0,7 a grammo. La tua collezione è di oltre Kg 2.

Riguardando, ho visto che chi ha tentato con molta fatica la vendita a singola medaglia è arrivato in alcuni mesi ad una trentina di medaglie. Penso quindi che la collezione vada venduta, puntando al contenuto di argento; se hai fortuna troverai un piccolo plusvalore, altrimenti dovrai accontentarti del valore per rifusione.

Personalmente non ho particolari sentimentalismi per queste serie, che costituivano una proposta di investimento a prezzo eccessivo (meritano rispetto gli acquirenti, che all'epoca furono un po' imbrogliati).


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Aste estere marzo 2012

Nelle recenti aste estere le medaglie papali continuano ad avere una buona richiesta e il favore del mercato. I lotti proposti sono stati piuttosto limitati; la percentuale del venduto è stata molto alta con prezzi sostenuti.

L'asta più ricca di materiale è stata Kunker con una ventina dei lotti. Vendita totalitaria (è stata ritirata la medaglia di massimo modulo di Pio X - Piazza di Spagna, perchè risultata in bronzo argentato anzichè in argento, secondo quanto mi è stato cortesemente comunicato dalla Ditta poco prima dell'asta per concordare l'annullamento dell'offerta).

Prezzi di aggiudicazione:

- La medaglia in onore di Innocenzo XII per l'indizione dell'anno santo 1700, opus Arandeaux, coniata a Napoli e perciò apprezzata anche dai collezionisti di medaglie napoletane, in argento, q.SPL, è stata aggiudicata per € 850,00+diritti. E' una medaglia apparsa in asta anche lo scorso anno e forse fece un prezzo ancora superiore, ma - se ben ricordo - la conservazione era migliore.

Gregorio XVI - Annuale anno 2, in argento SPL/FDC, € 460,00+diritti;

Pio IX - medaglia peruviana per l'Amnistia, in argento, considerata estremamente rara in un vecchio commento del Patrignani(ma negli ultimi anni le apparizioni in asta sono molto ricorrenti) q. SPL. - € 600,00+diritti;

Pio IX annuale anno 23 in argento SPL - € 220,00+diritti; anno 32 SPL € 160,00+diritti;

Leone XIII - massimo modulo, per cinquantenario sacerdozio in argento FDC - € 900,00+diritti; placchetta grande modulo in argento € 600,00+diritti;

Pio X annuale argento SPL anno 11 € 260,00+diritti; anno 4 € 160,00+diritti;

Pio XI - annuali anni 8 e 9 argento € 120-130,00 + diritti;

Anche lotti plurimi di medaglie annuali in argento di Benedetto XV e Pio XI sono stati ben venduti ( prezzo medio pro medaglia più contenuto, come è ordinario per i lotti plurimi);

Quasi contemporaneamente in asta SWORDER (Gran Bretagna)un piccolo gruppo di medaglie papali ha avuto ottimo successo:

Pio IX - medaglia grande modulo per il concilio in argento - q.SPL £500,00+diritti;

- lotto di 4 medaglie annuali in argento di Pio X - £ 580,00+diritti;

- 3 lotti ( composti di due medaglie annuali di Leone XIII in argento SPL) £ 220,00 per ciascun lotto + diritti;

- lotto con 2 medaglie di Pio IX e 2 medaglie di Leone XIII annuali in argento mediamente SPL £ 380,00 + diritti.

Quindi, buoni risultati. E' da sottolineare l'interesse per le medaglie annuali di fine ottocento e inizio 1900; questa richiesta è di norma un indice di nuovo collezionismo, che progressivamente dovrebbe rivolgere la propria attenzione anche alle medaglie precedenti, certamente più rare, sostenendo nel tempo il mercato. Comunque, a mio giudizio, non potrà parlarsi di un trend favorevole se mancherà un analogo riscontro nelle aste italiane, essendo decisamente prevalente il nostro collezionismo in questo settore.

Per finire annoto che in asta Elsen vi erano alcuni riconi Mazio, aggiudicati a € 100/150,00 cadauno + diritti.

E in asta WAG la storica medaglia per la Lega santa contro i Turchi con i ritratti di Papa Innocenzo XI, Leopoldo I di Austria, Giovanni III di Polonia e del Doge Marcantonio Giustiniani, ricavata dall'avorio del Blend, che ha avuto nel tempo molte copie fuse in metallo, è stata aggiudicata in copia galvanica bronzo (ripeto galvanica) per € 850,00 + diritti.

Ricordo per i confronti sui prezzi finali che nelle aste straniere - oltre al cambio sterlina/euro per l'asta inglese - devono essere considerati i diritti intorno al 25% per l'incidenza delle imposte.


Inviato

L'asta più ricca di materiale è stata Kunker con una ventina dei lotti. Vendita totalitaria (è stata ritirata la medaglia di massimo modulo di Pio X - Piazza di Spagna, perchè risultata in bronzo argentato anzichè in argento, secondo quanto mi è stato cortesemente comunicato dalla Ditta poco prima dell'asta per concordare l'annullamento dell'offerta).

Il massimo modulo di Pio X per Piazza di Spagna è sempre stato in cima ai miei pensieri...

Avevo offerto anch'io per quella medaglia, ma l'ho vista inspiegabilmente sparire dal sito (con la mia offerta) :cry: .

Ci voleva Renzo per capire perchè: a me, Kunker non ha comunicato niente.

Come si sono accorti dell'errore? Segnalazione da parte di qualcuno in seguito all'esame dei lotti?

Sarebbe interessante saperlo: Kunker è casa seria e la defaillance sembra abbastanza grossolana per loro.


Inviato

Penso che non fosse tanto facile distinguere tra Argento e Bronzo argentato: la medaglia era in ottimo stato; il peso oscilla parecchio e forse nel dubbio è stata ritirata.

Certo era un bel sogno.


Inviato

L'asta più ricca di materiale è stata Kunker con una ventina dei lotti. Vendita totalitaria (è stata ritirata la medaglia di massimo modulo di Pio X - Piazza di Spagna, perchè risultata in bronzo argentato anzichè in argento, secondo quanto mi è stato cortesemente comunicato dalla Ditta poco prima dell'asta per concordare l'annullamento dell'offerta).

Il massimo modulo di Pio X per Piazza di Spagna è sempre stato in cima ai miei pensieri...

Avevo offerto anch'io per quella medaglia, ma l'ho vista inspiegabilmente sparire dal sito (con la mia offerta) :cry: .

Ci voleva Renzo per capire perchè: a me, Kunker non ha comunicato niente.

Come si sono accorti dell'errore? Segnalazione da parte di qualcuno in seguito all'esame dei lotti?

Sarebbe interessante saperlo: Kunker è casa seria e la defaillance sembra abbastanza grossolana per loro.

con il volume di monete e medaglie che transita trimestralmente dalle monumentali vendite Kuemker sviste di questo genere purtroppo non sono infrequentissime. Ho riscontrato alcuni casi di falsi di monete medioevali che poi sono stati ritirati o rimasti invenduti.


Inviato

Tra le difficoltà del collezionista delle medaglie papali c'è anche il riconoscimento dell'argento dal bronzo argentato (per l'oro, le dorature o sono sottili e quindi anche per piccole usure si intravede spesso il bronzo sottostante, o per la consistente differenza del valore si trovano molto spesso bordi saggiati).

La medaglia papale è stata emessa di norma in oro, argento e bronzo e quindi nei secoli c'è stata la spinta ad impreziosirle, ad imitare i metalli più nobili con rivestimenti che spesso sono di spessore non insignificante. Per le argentature la difficoltà di distinzione dall'argento è ancor più consistente per medaglie novecentesche, quando la emissione in argento lucido lascia il campo all'argento opaco.

La medaglia (non solo per le antiche) non ha peso stabilito e quindi il peso è un criterio indicativo, ma non determinante per identificare il metallo.

Le case d'asta non rivolgono alle medaglie papali particolare attenzione nella catalogazione. Non c'è studio se si tratta di medaglia coniata o di una copia fusa, se è un conio di epoca o un riconio e ciò vale anche per il metallo, per il quale davanti ad una minima incertezza evidenziata da metodi empirici, una casa di aste dovrebbe effettuare gli esami certi del peso specifico.

Ma la consuetudine è altra. Le medaglie hanno prezzi contenuti (ha scritto piakos quasi ridicoli) e non si può perdere troppo tempo a studiarle. Ad una base di asta di € 240,00 ci permettiamo di pretendere anche la certezza di avere g. 300 di argento, oltre alla rarità e bellezza del massimo modulo di Piazza di Spagna?

Poi le offerte erano evidentemente più alte. A molti collezionisti (anche non specifici di medaglie papali) deve essere piaciuto di prendere in mano questa opera di arte. Qualcuno, più esperto di metalli, con l'esperienza, l'occhio, il suono deve avere segnalato fondati dubbi e la casa di aste giustamente ha ritirato il lotto, dando dimostrazione di serietà.

Forse ero il migliore offerente e ho ricevuto una cortese telefonata; probabilmente era solo tesa a conoscere se potevo confermare l'offerta nonostante le precisazioni, così sanando i vizi della procedura

in relazione alla errata descrizione dell'oggetto.


Inviato

Nelle aste di fine marzo modesta era la proposta di medaglie papali e i risultati sono stati ondeggianti, con un mercato più sostenuto all'estero.

In asta Rauch c'erano una quindicina di lotti (prevalentemente riconi e alcune medaglie ottocentesche - moderne). Aggiudicazioni quasi in toto al prezzo base o di poco superiore, con esclusione di un riconio Mazio in argento con ampia frattura sul volto del papa, proposto alla base di € 400,00, che non ha avuto offerte.

Mediocre il risultato dell'asta Montenegro (circa 10 lotti con riconi e medaglie comuni); tanto invenduto nell'asta elettronica Tintinna (medaglie moderne da Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II invero con prezzi base eccessivi) e in asta Sintoni (medaglie ottocentesche e moderne, prevalentemente annuali), nella quale comunque le medaglie in ottima conservazione con prezzi base equi sono state assorbite ( argento Pio VII str. € 350,00+diritti; argento annuale Pio IX € 160,00+diritti; argento annuali Leone XIII € 130,00 + diritti; annuale Ag. Benedetto XV € 110,00+diritti)

Mi sono pervenuti con i nuovi cataloghi di questa primavera i risultati delle aste Nummus et Ars e Aes Rude di fine 2011.

Tante medaglie invendute (le consuete annuali ottocentesche e seguenti) in asta Nummus et Ars.

Brillanti risultati in asta Aes Rude: la medaglia di Sede vacante del Camerlengo Origlia 1903 in argento aggiudicata per € 1000,00+diritti e le medaglie di sede vacante settecentesche in bronzo del Card. Albani - camerlengo e del Card. Archinto, aggiudicate rispettivamente per € 700,00 e per € 400,00 + diritti. Richieste anche medaglie "Benemerenti" di Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI in bronzo dorato, aggiudicate a circa € 120,00+diritti cadauna.

Nei mesi di aprile e maggio saranno vendute nelle aste di Artemide e Nomisma - pur disseminate in una offerta con luci ed ombre- alcune medaglie papali abbastanza importanti. In parte ritornano esemplari delle aste di Tkalec 2008 e di Baldwins 2010, che evidentemente non hanno ancora trovato sistemazione in collezioni e continuano a girare con aumenti di prezzi; ad esse sono aggiunti diversi massimi moduli e grandi moduli anche in argento e di buona rarità. I prezzi base sono decisamente sostenuti. Sembra che anche per le medaglie papali più rare e ben conservate valga il principio che sono in vendita a condizione che siano pagate bene. Per onestà devo rilevare che il prezzo base non è eccessivo se si considera la rarità (alcune medaglie moderne hanno avuto spesso una tiratura limitatissima) e la conservazione; ma il collezionismo si è abituato ad un altro livello di prezzi e il mercato vale più delle considerazioni teoriche.

Si tratterà di vedere se vi sono sul mercato "investitori" che apprezzeranno e interverranno e se i collezionisti, dinanzi al pezzo mancante, preferiranno resistere o saranno sedotti dalla libidine del possesso e dell'inclusione nella loro raccolta.

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Inviato (modificato)

Ciao Renzo...magistrale il tuo commento.

Speriamo che il mio commento ai tuoi commenti non riceva specifico commento.

:)

Almeno in suolo italico...la crisaccia incide sensibilmente su alcune mancate aggiudicazioni...in relazione alle fasce dei collezionisti prudenti.

Peraltro il mondo delle emissioni papali (monete comprese) ha sempre avuto il braccino corto ed un numero di appassionati non esorbitante.

Con i periodi di vacche magre...il tutto trova ulteriore contrazione.

Temo possa essere una chiave di volta che traduce una cronica stagnazione.

Modificato da piakos

Inviato

Ciao Renzo...magistrale il tuo commento.

Speriamo che il mio commento ai tuoi commenti non riceva specifico commento.

:)

Almeno in suolo italico...la crisaccia incide sensibilmente su alcune mancate aggiudicazioni...in relazione alle fasce dei collezionisti prudenti.

Peraltro il mondo delle emissioni papali (monete comprese) ha sempre avuto il braccino corto ed un numero di appassionati non esorbitante.

Con i periodi di vacche magre...il tutto trova ulteriore contrazione.

Temo possa essere una chiave di volta che traduce una cronica stagnazione.

In parte penso sia dovuto anche all'operazione di alcune case d'asta di portare sempre più su l'asticella...

Sono tempi di vecchi magre. E' vero. Ma pare ci siano alcuni che non se ne sono accorti. Il che per certi versi mi fa piacere visto che vedo la mia collezione acquisire valore ma devo ammettere che ora come ora non riuscirei più a formare la mia piccola collezione papale con i prezzi di adesso.


  • 4 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Cosa ne pensate delle aggiudicazioni su Artemide XXXV del 22 aprile delle due medaglie Massimo Modulo di Pio IX entrambe in qFDC a 550 euro? Quella del ponte di Ariccia alla base d'asta e quella della basilica di S.Paolo partendo da 400 di base.

http://www.deamoneta...ons/view/81/721

http://www.deamoneta...ons/view/81/722

Asticella più in alto per la prima e normale competizione tra partecipanti all'asta per la seconda? o è il trend di mercato?

Modificato da Eldorado
Awards

Inviato

Nei mesi di aprile e maggio saranno vendute nelle aste di Artemide e Nomisma - pur disseminate in una offerta con luci ed ombre- alcune medaglie papali abbastanza importanti. In parte ritornano esemplari delle aste di Tkalec 2008 e di Baldwins 2010, che evidentemente non hanno ancora trovato sistemazione in collezioni e continuano a girare con aumenti di prezzi; ad esse sono aggiunti diversi massimi moduli e grandi moduli anche in argento e di buona rarità. I prezzi base sono decisamente sostenuti. Sembra che anche per le medaglie papali più rare e ben conservate valga il principio che sono in vendita a condizione che siano pagate bene. Per onestà devo rilevare che il prezzo base non è eccessivo se si considera la rarità (alcune medaglie moderne hanno avuto spesso una tiratura limitatissima) e la conservazione; ma il collezionismo si è abituato ad un altro livello di prezzi e il mercato vale più delle considerazioni teoriche.

Si tratterà di vedere se vi sono sul mercato "investitori" che apprezzeranno e interverranno e se i collezionisti, dinanzi al pezzo mancante, preferiranno resistere o saranno sedotti dalla libidine del possesso e dell'inclusione nella loro raccolta.

Renzo è possibile avere una tua valutazione sulla mia questione precedente? (le due MM di Pio IX su Artemide XXXV), ovviamente altri contributi sono graditissimi, non conosco affatto le dinamiche di questo mercato, ma questo tipo di medaglie mi affascinano

Awards

Inviato

ASTE MEDAGLIE PAPALI APRILE 2012

Le aste in questo mese sono state abbondanti; poche invece le medaglie papali proposte.

Il mercato sembra andare benissimo in Germania.

In asta HEIDRUN HOHN erano proposte circa dieci medaglie antiche (prevalentemente riconi in bronzo). Le aggiudicazioni hanno riguardato il 60% del materiale, ma a prezzi stellari. Restituzioni del Paladino per Martino V, Eugenio IV, Niccolò V, Sisto IV e Alesssandro VI e due riconi di Giulio III sono stati aggiudicati a prezzi oscillanti tra € 230/340,00 + diritti.

In asta Busso Peus c'erano un paio di medaglie papali; la medaglia di Giulio III per l'anno Santo 1550 (porta santa) è stata aggiudicata per € 925,00+diritti.

In Italia si sono svolte due aste di Artemide, una battuta e l'altra on-line.

Avevo scritto, in presentazione, che erano complessivamente proposte circa 40 medaglie papali, abbastanza interessanti e spesso non comuni, con prezzi base sostenuti. Le aggiudicazioni sono risultate in misura del 60% con prezzi per lo più allineati alla base o di poco superiori.

Cito qualche aggiudicazione:

- la medaglia di Leone X (Giuliano dei Medici) per l'attribuzione ai parenti del patriziato Romano in AE, circa mm. 34, conservazione mediocre - € 550,00+diritti;

- la medaglia di Sisto V in AE - Pons FELIX - € 950,00+diritti;

- la bella fusione di Paolo V per San Pietro - opus Sanquirico - BB - € 650,00+diritti;

- la medaglia premio Accademia Clementina 1758, che utilizza l'annuale anno XX di Clemente XI con ampia cerchiatura, in argento dorato, q.SPL - € 1.000,00 + diritti;

- i massimi moduli di Pio IX in AE per San Paolo e per il Ponte di Ariccia, come ha già ricordato Eldorado, € 550,00+diritti cadauna;

- la rara e bella fusione di Pio XII per la guardia scizzera - opus Mistruzzi - Ae - grande modulo, € 1.700,00+diritti.

Non sono stati aggiudicati un massimo modulo di Pio XI - anno VIII in argento (dichiarato q.F.D.C., ma probabilmente di conservazione leggermente inferiore per i campi con diffusi lievi segni) proposto a € 1.550,00 e diverse belle medaglie di Pio XII non comuni (un raffinatissimo grande modulo di De Jaeger per l'elezione, due fusioni di grande modulo del Mistruzzi e qualche altra, nonchè un paio di medaglie in argento settecentesche.

Mi sembra che il mercato italiano delle medaglie papali, dinanzi a proposte di esemplari belli a prezzi sostenuti, sia selettivo e razionale: c'è l'impegno a incrementare la collezione, ma con misura.La riflessione prevale sul desiderio.

Eldorado mi chiede un pensiero sui massimi moduli. Da sempre, questa è una articolazione della medaglistica papale molto seguita. Bartolotti fece una specifica pubblicazione, che è ancora valida.

La medaglia di Pio IX per l'incendio di San Paolo è abbastanza comune; ma è una medaglia affasciante e anche recentemente è stata commentata nel foro. Mi sembra che abbia raggiunto in Artemide il prezzo più alto che io ricordi, anche se è sempre stata ben venduta.

La medaglia del ponte di Ariccia è anche essa molto bella e decisamente più rara. Penso che in asta Artemide sia stata penalizzata da un graffio nei campi del diritto.

Ritengo i massimi moduli delle medaglie papali una bellissima collezione. Noi medaglisti papali abbiamo ancora la fortuna di poter comprare oggetti splendidi e anche pezzi antichi originali a prezzi non insignificanti, ma contenuti. Possiamo divertirci e godere del bello, spendendo poco (comparativamente). E' così da sempre.

Poichè ancora ho la passione della ricerca, spero che continui.......

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