Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 #1 Inviato 5 Giugno, 2010 (modificato) Salve a tutti. Osservando i miei 5 scudi,ho notato che uno solo di questi non presenta una patina.E' lo scudo del 1873 zecca Milano che qualche tempo fa ho provveduto sciaguratamente a lavare,togliendo per sempre quella splendida patina da circolazione che la caratterizzava. Per questo ho deciso di farlo ripatinare con un metodo del tutto naturale: l'esposizione al sole del mio bel Salento,che picchia forte in questo periodo. Con questo sole l'argento forma una gradevole patina scura;l'ho notato su un mio bracciale in argento 900,che devo periodicamente lucidare per bene.. Ho esposto la moneta al sole e ogni tanto la giro per farla patinare su entrambe le facce.. Voglio precisare che questa mia moneta non sarà venduta e quindi il processo a cui la sto sottoponendo non è teso a truffare nessuno! Vi posto le foto della moneta pre-patina Ovviamente posterò una scansione della moneta al termine del processo,sperando in un buon risultato! Seguite tutti questo esperimento! Stefano ;) ;) Modificato 5 Giugno, 2010 da Stefanolecce
TIBERIVS Inviato 5 Giugno, 2010 #2 Inviato 5 Giugno, 2010 (modificato) Prima di tutto bisogna precisare che non è il sole che patina l'argento <_< ma è lo zolfo anche in combinazione con altri elementi, a creare quel "velo" tanto apprezzato in numismatica: La patina su monete antiche è anche data da leggerissimi residui organici combinati con l'ossidazione stessa, penso che la patina origninaria che aveva la tua moneta, non potrai certamente ricrearla in poco tempo e com'era in origine. saluti TIBERIVS Modificato 6 Giugno, 2010 da TIBERIVS
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #3 Inviato 5 Giugno, 2010 Prima di tutto bisogna precisare che non è il sole che patina l'argento <_< ma è l'ossigeno, anche in combinazione con altri elementi, a creare quel "velo" tanto apprezzato in numismatica: La patina su monete antiche è anche data da leggerissimi residui organici combinati con l'ossidazione stessa, penso che la patina origninaria che aveva la tua moneta, non potrai certamente ricrearla in poco tempo e com'era in origine. saluti TIBERIVS Grazie per la precisazione per quanto riguarda l'ossigeno.Mi sapresti suggerire qualche buon metodo per sfruttare proprio l'ossigeno per ricreare quell'effetto patina,magari combinato con qualche altra sostanza facilmente reperibile in casa,non di certo agenti chimici "invasivi" o prodotti specifici. Premetto che sono molto curioso e vorrei sperimentare qualcosa,dal momento che posso in quanto la moneta è in medio-bassa conservazione e non rischio nulla nell'esporla all'aria aperta o al limite aggiungendo qualhe sostanza naturale Ti ringrazio Stefano
mper Inviato 5 Giugno, 2010 #4 Inviato 5 Giugno, 2010 non è l'ossigeno, ma lo zolfo disciolto in quantità minimali nell'atmosfera a patinare l'argento.
Ramossen Inviato 5 Giugno, 2010 #5 Inviato 5 Giugno, 2010 Comunque la luce contribuisce sicuramente alla formazione della patina
Ramossen Inviato 5 Giugno, 2010 #6 Inviato 5 Giugno, 2010 Sarebbe comunque opportuno spostare questa discussione nella sezione apposita
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #7 Inviato 5 Giugno, 2010 l'ho inserita in questa sezione pensando alla tipologia della moneta,ma avete ragione,è da spostare in conservazione e restauro... :rolleyes: <_< <_<
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #8 Inviato 5 Giugno, 2010 Un ulteriore richiesta. Mi piacerebbe che questa discussione abbracciasse l'intero tema della patinatura delle monete in argento. Aspetto consigli da voi esperti. Stefano
danieles1981 Inviato 5 Giugno, 2010 #9 Inviato 5 Giugno, 2010 Patina è dovuta ad ossidazione. La desinenza deriva da ossigeno, ma in realtà l'esposizione "aria" che crea la patina. L'aria è formata da ossigeno in parte, ma da altri gas (non sono un chimico e mi fermo qui).
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #10 Inviato 5 Giugno, 2010 Oltre a tenerlo bello esposto a prendere un pò d'aria avete altri suggerimenti per accelerare il processo di formazione della patina? Accetto solo vecchi metodi della nonna,astenersi perditempo. :D
Carlos0 Inviato 5 Giugno, 2010 #11 Inviato 5 Giugno, 2010 (modificato) Metodi della nonna non mi sovvengono. Ci sono due modi però che mi vengono alla mente, classici esperimenti di ossidazione. Puoi passare su fiamma ossidante (con un bunsen) la moneta oppure immergerla in candeggina che è ossidante. Ma secondo me si rovina la moneta... ;) L'ossidazione naturale avviene sia per mezzo della luce, che dell'ossigeno e dell'idrogeno liberi in aria, sia per mezzo dell'acqua che inevitabilmente è presente in aria sotto forma di vapore...e probabilmente il tempo è un fattore determinante affinche la patina sia uniforme e evidente. Altrimenti sto leggendo sul web che è consuetudine anticare i metalli con il solfuro di potassio detto anche fegato di zolfo. Ma non so se sia possibile recuperarlo... Modificato 5 Giugno, 2010 da Carlos0
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #12 Inviato 5 Giugno, 2010 Metodi della nonna non mi sovvengono. Ci sono due modi però che mi vengono alla mente, classici esperimenti di ossidazione. Puoi passare su fiamma ossidante (con un bunsen) la moneta oppure immergerla in candeggina che è ossidante. Ma secondo me si rovina la moneta... ;) Hai ragione..La nonna non sarebbe contenta di questi 2 metodi.. e neanche il faccione di Vittorio Emanuele... :lol:
tacrolimus2000 Inviato 5 Giugno, 2010 #13 Inviato 5 Giugno, 2010 (modificato) Lo scurimento naturale dell'argento non ha nulla a che vedere con l'ossigeno e la luce da sola non ha alcun effetto. L’agente principalmente responsabile, come ricordato da l'utente mper, è lo zolfo. Il motivo per cui il tuo braccialetto si scurisce rapidamente dipende dalle sostanze solforate contenuto nel sudore. Un altro sale dell’argento, inizialmente bianco, tende con il tempo e per azione della luce a scurire; si tratta del cloruro d’argento. Questo forma patine irregolari e, come posso dire, tempestate di escrescenze. Esteticamente sgradevole e con tendenza al nero più che al bruno. Sia che si formi solfuro d'argento (Ag2S) o cloruro d'argento (AgCl), dal punto di vista ossidoriduttivo l'argento metallico perde un elettrone e diventa Ag+, quindi si "ossida", ma l'ossigeno non interviene direttamente nel processo. I procedimenti artificiali che si possono utilizzare per scurire l’argento si basano quindi sull’impiego di derivati dello zolfo e del cloro; tra i primi il più usato e più facilmente reperibile è il fegato di zolfo o solfuro di sodio (alternativamente si può usare zolfo o altri solfuri). Lo scurimento con derivati del cloro, si basano sostanzialmente sul cloruro d’ammonio o sull’ipoclorito di sodio (candeggina). Se hai pazienza la moneta scurirà naturalmente in modo molto più gradevole dei metodi artificiali. Generalmente l’effetto dei trattamenti artificiali è l’innaturalità legata alla omogeneità del risultato e all'impego di un unico agente scurente, mentre in natura si hanno effetti combinati e non omogenei. Sconsiglio comunque vivamente tutti quelli basati sul cloro, perché il risultato finale non è gradevole. Se proprio non resisti, il fegato di zolfo è il meno deleterio (ma usa un luogo ben ventilato perché il prodotto è maleodorante per produzione di idrogeno solforato). Luigi Modificato 5 Giugno, 2010 da tacrolimus2000
Stefanolecce Inviato 5 Giugno, 2010 Autore #14 Inviato 5 Giugno, 2010 Lo scurimento naturale dell'argento non ha nulla a che vedere con l'ossigeno e la luce da sola non ha alcun effetto. L’agente principalmente responsabile, come ricordato da l'utente mper, è lo zolfo. Il motivo per cui il tuo braccialetto si scurisce rapidamente dipende dalle sostanze solforate contenuto nel sudore. Un altro sale dell’argento, inizialmente bianco, tende con il tempo e per azione della luce a scurire; si tratta del cloruro d’argento. Questo forma patine irregolari e, come posso dire, tempestate di escrescenze. Esteticamente sgradevole e con tendenza al nero più che al bruno. Sia che si formi solfuro d'argento (Ag2S) o cloruro d'argento (AgCl), dal punto di vista ossidoriduttivo l'argento metallico perde un elettrone e diventa Ag+, quindi si "ossida", ma l'ossigeno non interviene direttamente nel processo. I procedimenti artificiali che si possono utilizzare per scurire l’argento si basano quindi sull’impiego di derivati dello zolfo e del cloro; tra i primi il più usato e più facilmente reperibile è il fegato di zolfo o solfuro di sodio (alternativamente si può usare zolfo o altri solfuri). Lo scurimento con derivati del cloro, si basano sostanzialmente sul cloruro d’ammonio o sull’ipoclorito di sodio (candeggina). Se hai pazienza la moneta scurirà naturalmente in modo molto più gradevole dei metodi artificiali. Generalmente l’effetto dei trattamenti artificiali è l’innaturalità legata alla omogeneità del risultato e all'impego di un unico agente scurente, mentre in natura si hanno effetti combinati e non omogenei. Sconsiglio comunque vivamente tutti quelli basati sul cloro, perché il risultato finale non è gradevole. Se proprio non resisti, il fegato di zolfo è il meno deleterio (ma usa un luogo ben ventilato perché il prodotto è maleodorante per produzione di idrogeno solforato). Luigi Una disponiilità e una chiarezza sconcertanti. Grazie mille Luigi! PS dove trovo questo fegato di zolfo?
Saturno Inviato 7 Giugno, 2010 #15 Inviato 7 Giugno, 2010 Suggerisco solo di aspettare un pò di tempo, affinché la natura faccia il suo corso. L'argento si patina naturalmente a contatto con l'aria. I miei scudi deposti nella valigetta dentro a un vassoio e appoggiati su di un panno, si sono patinati naturalmente così. Ci vuole qualche annetto, ma tanto non abbiamo fretta... Mai lavare l'argento, al massimo acqua e sapone. Un saluto
danieles1981 Inviato 7 Giugno, 2010 #16 Inviato 7 Giugno, 2010 Stefano, ognuno tiene la moneta come gli aggrada. A chi piace perfettamente lucidata e lavarla ogni 2 mesi, a chi piace con la terra attaccata (per i ritrovamenti). Ma sottoporre una moneta a "patinamento" mi sembra un po' da maniaci. Mi sono subito venuti in mente quelli che hanno la macchina rossa e ci appiccicano lo stemma Ferrari. Poi tu chiedi il "metodo della nonna": mia nonna aveva un metodo per lucidare i vassoi d'argento; non certo per patinarlo... Scherzi apparte Stefano, sai che ti stimo ma volevo un po' scherzare su questa cosa :P . Penso che dovresti aspettare qualche anno prima che si patini per bene. Io ho lasciato gli 24 scudi (i migliori) 15 anni nell'album e sono ancora con la patina originale. Gli altri 35 in alcuni album ma sono sempre aperti da anni in una stanza dove ho la collezione e lavoro. Pazienza ci vuole...
Stefanolecce Inviato 7 Giugno, 2010 Autore #17 Inviato 7 Giugno, 2010 Anche io ho iniziato questa cosa con leggerezza,consapevole che comunque solo il tempo(tanto) può modificare la situazione e portare i suoi frutti. In effetti è un pò da maniaci tenere una scatolina rivestita di velluto sul terrazzino di casa con una moneta all'interno. Ma mi piacerebbe accelerare questo processo di "patinamento" e vedere gli evebtuali risultati del sole e dell'aria aperta sulla moneta.. Per ora non ci sono risultati,ovviamente,e sono quasi convinto che non ce ne saranno..ma tentar non nuoce... Nuoce soltanto alla mia reputazione,dal momento che i vicini da qualche giorno mi vedono gironzolare sul terrazzo alla ricerca di un posto al sole nei pressi del quale ubicare il mio scudo..ihihih :lol: :lol:
faina Inviato 14 Giugno, 2010 #18 Inviato 14 Giugno, 2010 Anch'io avevo la tua stessa curiosità, per cui ti giro le mie esperienze: usando la candeggina (ipoclorito) si ottiene un annerimento per nulla piacevole dovuto al cloro. Puoi provare a diluirla e usare un cottonfioc per inumidire la moneta. Ovviamente prova su vecchie monete senza valore ! Con il fegato di zolfo si ottengono risultati migliori. Innanzitutto puoi trovarlo su questo link: www.tuttorestauro.it/cat047.htm Io ho provato in vari modi: puoi mettere la moneta direttamete nel contenitore del fegato di zolfo, senza che ne venga a contatto diretto. Poi chiudi il barattolo e sorveglia. Più tempo la lasci e più la patina diventa intensa e abbastanza naturale, sul giallognolo. Oppure puoi prendere un pezzetto di fegato di zolfo (Fai attenzione è sufficente un piccolissimo pezzettino) , lo diluisci con l'acqua (L'acqua si colora di giallo) e o usi un cotton fioc, oppure immergi direttamente la moneta. Più la soluzione è concentrata e maggiore è l'effetto, stessa cosa per il tempo d'immersione. Si ottiene una patina che va dal giallo-marroncino abbastanza naturale ad una patinatura molto intensa violacea, meno naturale secondoo me. Comunque divertiti! A proposito vuoi sapere come ho deciso di fare? Mi tengo le monete come sono al naturale !!!!!!!!!
Stefanolecce Inviato 14 Giugno, 2010 Autore #19 Inviato 14 Giugno, 2010 Anch'io avevo la tua stessa curiosità, per cui ti giro le mie esperienze: usando la candeggina (ipoclorito) si ottiene un annerimento per nulla piacevole dovuto al cloro. Puoi provare a diluirla e usare un cottonfioc per inumidire la moneta. Ovviamente prova su vecchie monete senza valore ! Con il fegato di zolfo si ottengono risultati migliori. Innanzitutto puoi trovarlo su questo link: www.tuttorestauro.it/cat047.htm Io ho provato in vari modi: puoi mettere la moneta direttamete nel contenitore del fegato di zolfo, senza che ne venga a contatto diretto. Poi chiudi il barattolo e sorveglia. Più tempo la lasci e più la patina diventa intensa e abbastanza naturale, sul giallognolo. Oppure puoi prendere un pezzetto di fegato di zolfo (Fai attenzione è sufficente un piccolissimo pezzettino) , lo diluisci con l'acqua (L'acqua si colora di giallo) e o usi un cotton fioc, oppure immergi direttamente la moneta. Più la soluzione è concentrata e maggiore è l'effetto, stessa cosa per il tempo d'immersione. Si ottiene una patina che va dal giallo-marroncino abbastanza naturale ad una patinatura molto intensa violacea, meno naturale secondoo me. Comunque divertiti! A proposito vuoi sapere come ho deciso di fare? Mi tengo le monete come sono al naturale !!!!!!!!! Grazie per i consigli. Io sto continuando a tenere la moneta all'aria per evitare di rovinarla con metodi "invasivi".I risultati però sono pressocchè nulli,perciò credo che la ripongo sul vassoio e aspetto che faccia,magari tra molto tempo,una patina naturale..
darman1983 Inviato 15 Giugno, 2010 #20 Inviato 15 Giugno, 2010 Suggerisco solo di aspettare un pò di tempo, affinché la natura faccia il suo corso. L'argento si patina naturalmente a contatto con l'aria. I miei scudi deposti nella valigetta dentro a un vassoio e appoggiati su di un panno, si sono patinati naturalmente così. Ci vuole qualche annetto, ma tanto non abbiamo fretta... Mai lavare l'argento, al massimo acqua e sapone. Un saluto concordo in pieno, lascia tutto in un bel vassaio, ricordati ogni uno-due mesi di girare le monete
danieles1981 Inviato 15 Giugno, 2010 #21 Inviato 15 Giugno, 2010 Suggerisco solo di aspettare un pò di tempo, affinché la natura faccia il suo corso. L'argento si patina naturalmente a contatto con l'aria. I miei scudi deposti nella valigetta dentro a un vassoio e appoggiati su di un panno, si sono patinati naturalmente così. Ci vuole qualche annetto, ma tanto non abbiamo fretta... Mai lavare l'argento, al massimo acqua e sapone. Un saluto concordo in pieno, lascia tutto in un bel vassaio, ricordati ogni uno-due mesi di girare le monete Naturale è cmq meglio...
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