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IGNORED

Una piccola collezione aquileiense


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Mi è venuta in mente una cosa .......

Il tipo con S. Ermacora barbuto ha qualcosa che richiama la figura di S. Ambrogio nelle monete milanesi, .......... che ci sia un nesso?

Certamente le monete di Milano erano conosciute nel Patriarcato, che nella sua giurisdizione ecclesiastica arrivava fino quasi ai confini di quella città, ricordiamo infatti che Como era sede vescovile suffraganea di Aquileia.

Gli appaltatori e zecchieri che hanno lavorato per Bertrando nei primi anni del suo patriarcato (dal 1334) sono Dino Cornacchini di Firenze, Zanino Barberio di Bologna e Angelo Vernaccia.

Si sa che gli zecchieri giravano spesso da zecca a zecca, ...... qualcuno potrebbe verificare se questi hanno lavorato anche a Milano?

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Posto per continuare la discussione un denaro Bertrando con S.Ermacora imberbe:vedo piedistallo,colletto sulla veste ,croci sul vestito,lascio a voi maggiori dettagli e differenze col tipo barbuto;visti i rapporti ai tempi del Della Torre tra Milano e Aquileia è possibile che zecchieri si muovessero da una città all'altra.

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Grazie dabbene.

Questo è appunto il denaro con S.Ermacora imberbe.

Oltre alle differenze di stile di cui abbiamo già parlato, vi sono anche differenze nella legenda: in questa moneta abbiamo

D/ + BER TRAN(AN in nesso) D'.PA TKA

R/ .S.KMA CHOR'.

Nel tipo "barbuto" abbiamo

D/ .BER TRAN (AN in nesso) D'.PA TKA

R/ .S.HEMA CORAS (Il punto all'inizio della legenda può mancare mentre vi può essere un punto alla fine della stessa).

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Guardando le monete,i piccoli di Bertrando(Bernardi 49-50),con busto mitrato del patriarca o del Santo di fronte in cerchio perlinato confrontati con la monetazione milanese dello stesso periodo con S.Ambrogio vedo grosse somiglianze,per esempio l'ottavo di soldo di Azzone Visconti(1329-39) o il mezzo Ambrosino di Luchino e Giovanni Visconti(1349-54)o il soldo di Giovanni Visconti,tutte con busto di prospetto di S.Ambrogio con testa mitrata e nimbata,le somiglianze sono notevoli,il che mi fa ripensare sempre di più a quello che diceva Chievolan nei precedenti interventi sulle affinità tra le monete di Aquileia di Bertrando con S.Ermacora e quelle con S.Ambrogio di Milano e cioè,visti i rapporti tra le 2 città sulla possibilità di medesimi zecchieri che si spostassero da una città all'altra con grosse somiglianza di monetazione.che mi sembra di riscontrare sia nei denari,ma anche nei piccoli di Aquileia confrontati con la rispettiva monetazione milanese.

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E' il tipo con S. Ermacora barbuto (Bernardi 44).

Peccato sia rotta perchè l'impronta è bella, si vedono bene i dettagli della casula e della stola, si vedono bene anche le due teste leonine che ornano il faldistorio sul quale siede il Santo.

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  • 2 settimane dopo...

Posto questo denaro frisacense con legenda retrograda,catalogato Bernardi 4,aspetto qualche commento;questa moneta,secondo voi,era di circolazione solamente carinzia ,e circolavano anche in Friuli?Monete,comunque significative e interessanti,della seconda metà del xii secolo,con pastorale e R/ parte superiore del tempio con frontone triangolare tra 2 torri che terminano a triangolo,croce in mezzo.

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  • 2 settimane dopo...

Abbiamo parlato in una discussione (che spero di aver finalmente capito come richiamare) qualche mese fa, di denari frisacensi. Anche se in particolare avevamo parlato del tipo con la croce, in termini generali abbiamo parlato anche di produzione ed area di utilizzo di tutti i cosidetti "denari frisacensi" . Forse puoi avere qualche informazione di tuo interesse.

Bene ... adesso vediamo se riesco ad inserire il link.

Mio collegamento

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  • 2 settimane dopo...

Un mio conoscente mi ha chiesto un parere su questa moneta,di primo acchito ho pensato alla monetazione di Aquileia ma nel Bernardi non ho trovato nulla di riconducibile;è stata martellata,il vangelo e il pastorale invertiti,il tempietto anomalo:forse una zecca diversa vicina ad Aquileia,una imitazione,un falso d'epoca,se avete qualche opinione vi sarei grato,

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Come ti ha correttamente detto frisax è un friesacher, del vescovo Eberhard II (1200-1246).

Al D/ vi è il vescovo in trono che tiene il libro sulla destra e la croce astata sulla sin.

La legenda dovrebbe essere EBERHARDS EPS

Al R/ vi è un edificio, probabilmente una chiesa, sormontato da una grande torre e con due torri laterali, il tutto chiuso dalle mura cittadine (quella sorta di graticolo che vedi in basso) che al centro hanno una porta ad arco.

PS: Frisax - frisacher/frisacensi ........ c'e un nesso?

Saluti.

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Dabbene, ...... hai parlato di martellate.......

Si, il tondello è stato martellato, ma non dopo la coniazione, bensì prima.

I pezzi da coniare, per evitare scarti di metallo, per velocizzare il lavoro, per avere un peso più preciso, venivano nella zecca frisacense, tagliati dalla lamina d'argento in forma quadrata; poi, per dare una forma quanto più possibile rotonda, venivano martellati agli angoli (quattro martellate); si formava in questo modo nel centro del dischetto un rilievo quadrangolare, il c.d. "quadratum supercusum". Poi si procedeva alla coniazione, ma spesso l'impronta appariva solo sulle parti più in rilievo e non, o meno, su quelle più depresse, così che spesso si possono vedere i segni del quadratum supercusum.

Questo su una faccia, mentre sull'altra generalmente l'impronta appariva completa.

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  • 2 mesi dopo...

Ogni tanto mi piace riprendere la monetazione di Aquileia,che trovo affascinante e che ha diversi estimatori,parlo di questa bella moneta di Ottobono-1302-1315,denaro con aquila al dritto,diametro 20mm.,peso,0,94 g,da Bernardi considerata R2,

D/OTOBO NUS PA

R/A QUILE GENSI S

i simboli sono quelli ricorrenti,il Patriarca,curiosa la mezzaluna nel libro,l'aquila messa in scudo sotto il Patriarca,stemma del patriarca;moneta con scodellatura,in questo esemplare appena accennata,in fatti sia peso che diametro è nel range basso,di valido stile,si entra nel meglio della produzione medievale(forse zecchieri fiorentini?)è quasi una composizione ,molto armonica ed equilibrata,che ne pensate?

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(forse zecchieri fiorentini?)

Allora operava la Società fiorentina dei Madii, il cui fattore era Froseno: ...."dominus Froxenus filius quondam domini Philipi, factor societatis de Madiis de Florentia et monete Aquilegiensis factor presidens pro reverendo patre et domino, domino Petro Patriarcha Aquilegiensis ecclesie .......".

Nel 1302 era maestro di zecca Nicolao Pacchi.

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piace anche me. bella patina scura e conservazione altina. a proposito della rarita' indicata ( R2 ) siamo sicuri che a distanza di cosi' tanti anni dall'uscita del sempre utile e piacevole libro del sig. Bernardi qualcosa in merito alle rarita' allora attribuite non sia da rivedere ? non mi riferisco tanto all'ottobono in questione ma ad altri denari. certo in 35 anni il mercato e' cambiato, negli ultimi anni Aquileia e' cresciuta molto, saranno stati fatti altri ritrovamenti e certe monete allora indicate come C o R io non le vedo mai, mentre altre R2 si vedono con buona frequenza. che ne pensate ? voi ( collezionisti ed estimatori della monetazione aquilense ) classificate la rarita' in base al bernardi o facendo considerazioni anche di altro tipo ?

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Si, negli ultimi anni le monete d' Aquileia sono decisamente salite di prezzo.

Io ho iniziato la mia collezione ben trent'anni fa, ...... ora non potrei farlo.

Le monete aquileiesi sono belle ed Internet le ha fatte conoscere a molti .....

Il bellissimo libro di G. Bernardi è stato ed è fondamentale, certo gli anni sono passati ed anche per i gradi di rarità ovviamente molte cose potrebbero essere riviste, ma in generale possono ancora andar bene.

Il collezionista numismatico di una specifica zecca conosce l'andamento delle aste e quello che è il mercato, quindi sa bene quali sono i reali gradi di rarità.

Molte monete non particolarmente rare che appaiono con una certa frequenza vengono pagate molto, un po' per una scarsa conoscenza dell'acquirente ma sopratutto perchè particolarmente attraenti anche per chi colleziona un'altra zecca. E' il caso ad esempio del denaro con la Beata Vergine orante di Bertoldo, è ben classificata da Bernardi come R2 (La scala va da 1 a 6), appare con una frequenza costante ma raggiunge cifre alte, non giustificate certamente dal grado di rarità, soprattutto se rapportato a quello di altre monete.

Alcuni tipi e alcune varianti appaiono raramente anche se non sono classificati come particolarmente rari.

Per alcuni tipi capita che non ne vedi per anni, poi all'improvviso ne appaiono parecchi.

Non credo sia dovuto al fatto che compaiono sul mercato monete da ritrovamenti (anche se può essere anche questo) ma soprattutto per il fatto che viene venduta qualche collezione.

E' da tenere in conto che quella di Aquileia è comunque una collezione di nicchia, i collezionisti che cercano di completare la loro collezione non sono certamente tanti e le monete non sono comunque moltissime.

Spesso si vede una moneta pagata una cifra eccessiva (da qualcuno che ha molti soldi o poca pazienza),

..... ovvio che quella moneta poi all'asta successiva parte da quel prezzo,... può restare invenduta ma se è di una tipologia bella magari trova un acquirente. E' la legge del mercato, anche se certi acquisti proprio non li capisco.

Ciao.

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Si,Aquileia è cara,se poi le monete sono belle e rare, carissima,non in tutte le aste ricorre,alcuni sono più specializzati in questo settore,l'Otobono postato prima ,R2 per Bernardi nell'ultimo anno non l'ho mai visto,quindi potrebbe anche starci,poi c'è da fare un'altra considerazione,ci sono anche le tendenze,le mode anche nella numismatica,noi per esempio parlandone,secondo me stiamo facendo salire il valore delle stesse,basta che si appassionino 4-5 nuovi utenti o lettori e il gioco è fatto,vanno in asta su poche monete e il prezzo stimato raddoppia;capita anche in altri settori,cito il caso del quale se ne parlò anche nel forum delle dracme padane celtiche,se ne parlò così tanto e bene,che il curatore della sezione a un certo punto disse,volevo farvi innamorare di questa monetazione,non farla uscire dal mercato;conclusione se prima il prezzo medio a pezzo era 120-130 euro schizzò a 350-400 Euro;a volte poi ci sono implicazioni che esulano dalla numismatica,vi cito questa per farvi sorridere,alcuni commercianti mi dicevano,se ci sono dracme padane,sono già vendute perchè ci sono segretari di sezioni della Lega del Nord che le comprano da tenere in sezione,perchè ricordano le proprie radici,il territorio,quindi a volte i motivi perchè i prezzi salgono in un mercato di nicchia possono essere tante e disparate.

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