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Inviato
in un asta di oggi è stata proposta un 4 tari' di filippo v del 1708 di una bellezza estrema ed in conservazione f.d.c.,un pezzo veramente ma veramente bello

osservando i catalogohi d'asta mi rendo sempre più conto di come sia difficile reperire monete siciliane dal 1700 in giù,inoltre quando trovo qualche pezzo interessante il più delle volte questo è quasi sempre in conservazioni poco accettabili (al di sotto del qspl) :(

secondo voi a cos'è dovuto qst scarsa reperibilità di monete? e l'impossibilità di trovare conservazioni al di sopra del bb+?

è possibile che il logorio di molte di qst monete dipenda dalla percentuale o dalla qualità dei metalli in essi contenuti?
Inviato (modificato)
[quote name='Fid' date='14 novembre 2005, 00:55']secondo voi a cos'è dovuto qst scarsa reperibilità di monete?
[right][snapback]69122[/snapback][/right]
[/quote]

Scarsa tesaurizzazione o conservazione da parte dei siciliani? :unsure:
Comunque laq mia e' solo una ipotesi buttata la' :rolleyes: Modificato da simone

Inviato
Avanzo io delle ipotesi alla tua affermazione.
Anzitutto prettamente le monete tra il XVI e il XVII secc. sono generalmente non in uno stato sempre eccellente.
Infatti questo è il periodo in cui le monete (d'argento) del meridione hanno subito una notevole azione di tosatura ed è facile da collegare al fatto che in questi periodi le plebi meridionali subirono un grande impoverimento dovuto agli esosi prelievi fiscali spagnoli.Trovami monete argentee di Carlo V Filippo II e così via che non siano tosate?E' difficilissimo!
Tale fenomeno è poi comune ad esempio con i territori milanesi.
La cosa che più fa rabbia è che in effetti ci fu un afflusso rilevante di oro ed argento dal Nuovo Continente nell' impero spagnolo ma tutto fu appannaggio degli ispanici e noi italiani un bel niente. Le monete hanno circolato moltissimo,come seconda causa.Immagina che in effetti con Carlo V i seguenti territori sono uniti politicamente:Spagna,Impero Germanico(cioè dalle frontiere olandesi fino alla Boemia comprendendo tutta la Germania,il Lussemburgo,Austria e lo Schleswig),Portogallo,Franca Contea (cioè la Borgogna), Fiandre e Province olandesi,Milano,Vicereame di Napoli (Sicilia compresa),Sardegna,alcune fortezze sulla costa marocchina e algerina,gran parte del centro e sud America.La Spagna era la prima potenza mondiale.Dopo poco sarebbe decaduta.Comunque l'economia mondiale era basato sulla monetazione spagnola.E' chiaro che le monete coniate tra il meridione continentale e la Sicilia fecero il giro del mondo quasi nel vero senso della parola,così come monete spagnole e non giunsero nei nostri territori.Inoltre a più riprese ci furono cambi di valuta sfavorevoli per la popolazione, nel senso che furono depreziate le monete cambiate con nuovi conii.
Le vecchie monete furono fuse per riconiarne altre.
Le monete di rame che hanno un alta deperibilità si trovano poi in conservazione bassissima perchè avendo circolato molto hanno subito notevole usura.

Inviato
Per quanto riguarda le monetazioni precedenti ai secoli sopra indicati considera che trovare monete in buona conservazione è difficile ovunque, in Sicilia, nel resto del sud, nel nord e in altre regioni d'Europa e del mondo.
La motivazione è da ricercare nel fatto che vi fu una drastica riduzione dell'suo monetale,soprattutto nell'alto medioevo,rispetto all'epoca classica romana.L'economia era su scala più ristretta (direi su scala provinciale o regionale fino a prima delle crociate) e molte volte era in uso il baratto.Ciò significa che a parte coniazioni di grande successo di imitazione e coniazioni bizantine o arabe, nel resto dell'Europa le monete coniate erano in numero non elevatissimo.
L'economia feudale non incentivava comunque l'espansione dei mercati e delle attività commerciali almeno fino al XIII sec. e tale fenomeno era ancor più marcato nel nostro sud.
Nei momenti di crisi di circolante erano i monasteri a fornire generalmente l'argento per la coniazione (candelabri e oggettistica di paramenti sacri).
Inoltre poi c'è un fattore importante da considerare:la tecnologia aveva subito una sorta di devoluzione con la fine dell'impero romano,così le monete sono coniate generalmente in materiale più povero (l'oro è esclusiva bizantina e araba fino al XIII sec.) i moduli diminuiscono e soprattutto la tecnica di coniazione è più rudimentale.Addirittura si suppone non si superi la centinaia di monete battute per un conio di una moneta d'argento.
I fattori sopra indicati sono quasi del tutto affievolitisi con il Rinascimento, che rappresenta come in tutte le discipline dell'uomo un epoca di grande rinascita per la monetazione e la tecnica dei conii.

Spero di aver soddisfatto quanto più possibile le tue curiosità.

Inviato
si grazie tante,sei stato molto esauriente ed ho letto affascinato con molta attenzione. trovo molto interessante non soffermarsi all'aspetto della moneta studiandone anche il periodo storicoin cui essa circola.
Inviato
Ho scritto devoluzione.
Forse era meglio se avessi scritto involuzione.
Saluti

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