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L'euro è veramente in crisi?


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Non so se è il posto giusto per parlarne, ma può essere vero che l'euro è in crisi e cercano di scongiurare una situazione critica come hanno detto poco fa nel telegiornale?

Che ne pensate? Forse, veramente, c'è da rimpiangere la lira ?

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Io non sono un economista ma credo che l'Euro non sia particolarmente in crisi considerando che abbiamo avuto due anni di recessione direi che ha retto bene. Penso però che con la Grecia siano venuti al pettine dei nodi che si dovranno sciogliere mediante una politica economica più armonizzata tra i 16. Il patto di stabilità funziona se viene rispettato, siccome questo non accade, ci devono essere dei meccanismi di controllo più forti. Quali non so ma sono sicuro che se c'è la volontà c'è anche il modo! Probabilmente all'Euro gioverebbe una unione anche politica ma questo è un altro discorso.

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La discussione è stata postata nella sezione giusta, che comprende anche le questioni finanziarie, legate all'Euro. le coniazioni dipendono, massimamente, da ragioni economiche, quindi il discorso è assolutamente on-topic.

Nello specifico, preferisco analizzare più approfonditamente la situazione, prima di esprimere un parere sull'eventuale crisi dell'Euro e sulla sua portata.

Sul fatto che rimpiangere la lira sia un errore madornale (da un punto di vista finanziario) ho già scritto e sproloquiato parecchio in altre discussioni, quindi, non vorrei tediare oltre il forum :D. Nella discussione "nuovi paesi nuovi Euro" c'è scritto quasi tutto quello, che penso a riguardo.

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Non so se è il posto giusto per parlarne, ma può essere vero che l'euro è in crisi e cercano di scongiurare una situazione critica come hanno detto poco fa nel telegiornale?

"Euro in crisi" non vuol dire niente: l'euro in quanto valuta è tutt'altro che in cirsi, visto il valore che riesce ancora oggi a mantenere contro dollaro nonostante tutto questo casino, mentre per l'euro inteso come sistema dell'unione monetaria in generale le difficoltà ci sono. Questo perchè l'unione monetaria non ha ancora tutti gli stumenti necessari che dovrebbe avere una struttura di questo tipo, che dipendono più che altro dalla volontà politica: migliore e maggiore coordinamento centralizzato, maggiore unità politica di tutta l'UE.

Che ne pensate? Forse, veramente, c'è da rimpiangere la lira ?

Viste le performances di certe valute europee solo per la crisi mondiale (vedi sterlina, 30% perso in un botto fino alla parità de facto con l'euro) e visto che la speculazione si sta accanendo anche contro l'Italia direi che a rimpiangere la lira bisogna essere dei malati di mente, e gravi.

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visto che la speculazione si sta accanendo anche contro l'Italia direi che a rimpiangere la lira bisogna essere dei malati di mente, e gravi.

Grazie :huh:

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Precisiamo che il non rimpiangere la lira significa non rimpiangerla come unità di conto (scusate il termine non appropriato, ma non saprei come semplificarlo in poche parole) non come veicolo sociale ed estetico. Più che legittimo che ci sia chi ama la lira per la bellezza delle sue monete e perchè rappresenta una fetta di storia del nostro paese.

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Mi sembra evidente che tutti noi che abbiamo doppiato la boa degli .......anta siamo affezionati alla lra da un punto di vista numismatico ed affettivo. Altro discorso quello sull'aspetto economico-finanziario che, in questo forum, è stato più volte affrontato ed eviscerato. Io invito solo a fare una riflessione sul recente caso della Grecia: se non fosse stato al'interno dell'area euro, secondo voi che fine avrebbe fatto la dracma???

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riflessione sul recente caso della Grecia: se non fosse stato al'interno dell'area euro, secondo voi che fine avrebbe fatto la dracma???

Se la Grecia fosse rimasta con la dracma staremmo tutti, greci compresi, meglio. I governi greci di destra e di sinistra hanno giusto approfittato dell'euro (in cui sono entrati falsificando i bilanci e continuando a farlo per anni) perseguendo una politica economico-finanziaria scellerata, scaricando scientemente alla fine i risultati disastrosi su tutta l'eurozona.

Solo all'Italia il "prestito" alla Grecia costerà circa 90 euro a testa, neonati e centenari inclusi, per i prossimi tre anni. Questo per ripianare parzialmente il deficit di un Paese che, grazie all'euro ed alla mancanza di controlli del patto, troppo lasso, di stabilità, è andato avanti anni pagando 16 mensiltà a statali e parastatali (il 30% della popolazione), concedendo a tutti la pensione a 53 anni, varando strampalate misure attiravoti come l'assegno di 950 euro mensili alle nubili al compimento dei 50 anni. Per non parlare dei benefici concessi al sistema bancario, deila corruzione a tutti i livelli, dell'evasione fiscale concessa a tutti.

Entrare nell'euro non significa entrare nel Paese di Bengodi.

Sono proprio casi come quello della Grecia a tener lontani dall'euro Paesi seri e importanti come Svezia e UK.

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I governi greci di destra e di sinistra hanno giusto approfittato dell'euro (in cui sono entrati falsificando i bilanci e continuando a farlo per anni)

Appunto; dare la colpa di questo all'Euro sarebbe assurdo. Il fatto è che non ci dovevano proprio entrare.Credo che se una cosa del genere fosse accaduta in Polonia, avremmo assistito ad una processione di lamentele contro l'allargamento dell'Unione, così come è accaduto per gli aiuti a questi paesi, ma non per gli aiuti a Spagna, Italia, etc.

Modificato da luke_idk
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riflessione sul recente caso della Grecia: se non fosse stato al'interno dell'area euro, secondo voi che fine avrebbe fatto la dracma???

Se la Grecia fosse rimasta con la dracma staremmo tutti, greci compresi, meglio. I governi greci di destra e di sinistra hanno giusto approfittato dell'euro (in cui sono entrati falsificando i bilanci e continuando a farlo per anni) perseguendo una politica economico-finanziaria scellerata, scaricando scientemente alla fine i risultati disastrosi su tutta l'eurozona.

Solo all'Italia il "prestito" alla Grecia costerà circa 90 euro a testa, neonati e centenari inclusi, per i prossimi tre anni. Questo per ripianare parzialmente il deficit di un Paese che, grazie all'euro ed alla mancanza di controlli del patto, troppo lasso, di stabilità, è andato avanti anni pagando 16 mensiltà a statali e parastatali (il 30% della popolazione), concedendo a tutti la pensione a 53 anni, varando strampalate misure attiravoti come l'assegno di 950 euro mensili alle nubili al compimento dei 50 anni. Per non parlare dei benefici concessi al sistema bancario, deila corruzione a tutti i livelli, dell'evasione fiscale concessa a tutti.

Entrare nell'euro non significa entrare nel Paese di Bengodi.

Sono proprio casi come quello della Grecia a tener lontani dall'euro Paesi seri e importanti come Svezia e UK.

E aggiungo che sono proprio i casi come la Grecia che rendono sempre più diffidenti anche la Germania e la Francia nei confronti dei "ventri molli" dell'unione monetaria...

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Precisiamo che il non rimpiangere la lira significa non rimpiangerla come unità di conto (scusate il termine non appropriato, ma non saprei come semplificarlo in poche parole) non come veicolo sociale ed estetico. Più che legittimo che ci sia chi ama la lira per la bellezza delle sue monete e perchè rappresenta una fetta di storia del nostro paese.

Si può dire che è comprensibile rimpiangere la lira come moneta (fisica), ma non lo è affatto rimpiangerla come valuta.

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Si può dire che è comprensibile rimpiangere la lira come moneta (fisica), ma non lo è affatto rimpiangerla come valuta.

Concordo, al giorno d'oggi avremmo subito attacchi speculativi che avrebbero spedito la lira sottoterra!

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riflessione sul recente caso della Grecia: se non fosse stato al'interno dell'area euro, secondo voi che fine avrebbe fatto la dracma???

Se la Grecia fosse rimasta con la dracma staremmo tutti, greci compresi, meglio. I governi greci di destra e di sinistra hanno giusto approfittato dell'euro (in cui sono entrati falsificando i bilanci e continuando a farlo per anni) perseguendo una politica economico-finanziaria scellerata, scaricando scientemente alla fine i risultati disastrosi su tutta l'eurozona.

Solo all'Italia il "prestito" alla Grecia costerà circa 90 euro a testa, neonati e centenari inclusi, per i prossimi tre anni. Questo per ripianare parzialmente il deficit di un Paese che, grazie all'euro ed alla mancanza di controlli del patto, troppo lasso, di stabilità, è andato avanti anni pagando 16 mensiltà a statali e parastatali (il 30% della popolazione), concedendo a tutti la pensione a 53 anni, varando strampalate misure attiravoti come l'assegno di 950 euro mensili alle nubili al compimento dei 50 anni. Per non parlare dei benefici concessi al sistema bancario, deila corruzione a tutti i livelli, dell'evasione fiscale concessa a tutti.

Entrare nell'euro non significa entrare nel Paese di Bengodi.

Sono proprio casi come quello della Grecia a tener lontani dall'euro Paesi seri e importanti come Svezia e UK.

Ti straquoto,Ritcherian.Un discorso semplicissimo e REALISTA.Peccato che sia così difficile da far capire agli irriducibili euroentusiasti che non hanno ancora capito che l'euro non è una meravigliosa creatura idealizzata ma un'ottima idea gestita malissimo.

La Grecia sta rischiando di mandare gambe levate tutti i paesi della zona euro.Ed è una piccola nazione.Non oso immaginare le conseguenze che potrebbe avere la Spagna,altra cicala dissipatrice.

Modificato da quasar
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Ti straquoto,Ritcherian.Un discorso semplicissimo e REALISTA.Peccato che sia così difficile da far capire agli irriducibili euroentusiasti che non hanno ancora capito che l'euro non è una meravigliosa creatura idealizzata ma un'ottima idea gestita malissimo.

Guarda che è esattamente quello, che dicono i sostenitori dell'Euro. Più che dalla gestione corrente, però, i problemi sono nati dalla gestione della sua adozione o, meglio, dalla sua NON gestione, come ho già spiegato in altra discussione

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Ti straquoto,Ritcherian.Un discorso semplicissimo e REALISTA.Peccato che sia così difficile da far capire agli irriducibili euroentusiasti che non hanno ancora capito che l'euro non è una meravigliosa creatura idealizzata ma un'ottima idea gestita malissimo.

Guarda che è esattamente quello, che dicono i sostenitori dell'Euro. Più che dalla gestione corrente, però, i problemi sono nati dalla gestione della sua adozione o, meglio, dalla sua NON gestione, come ho già spiegato in altra discussione

Luke,non mi pare che sia così,leggendo i vari interventi.

Per quale motivo si è partiti con 12 nazioni già sapendo dall'inizio che alcuni paesi,tra cui la stessa Spagna,non avevano basi economiche consolidate?

Gli euroentusiasti,quando si è parlato di limitare l'euro a pochi paesi,hanno gridato allo scandalo senza neanche ascoltare le obiezioni che venivano fatte.E chi,come me storceva la bocca,è stato quasi tacciato di egoismo,di scarso senso europeo ed altro.

la vicenda della Grecia,dovrebbe portare un po' di riflessione a chi pensava che l'euro sarebbe stato la panacea di tutti i mali.Intanto ha ingessato la debole economia greca che per tutta risposta,pur di non mettere le carte in tavola è arrivata al punto in cui è ora.

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Ma scusate, la Grecia doveva pur mettere in conto di arrivare ad un punto di rottura quale quello di oggi; o pensavano di andare avanti a falsificare i bilanci in perpetuum?

Oggi i nodi vengono al pettine e si capisce, anche se con dieci anni di ritardo, chi poteva nel 1999/2002 adottare la moneta unica e chi non poteva: Francia, Germania, Austria, Finlandia e BeNeLux potevano, Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e forse Italia invece no. Se escludiamo l'Irlanda per un secondo, risulta palesemente la enorme differenza che corre tra Mediterraneo e Continente. E non mi stupisco che i tedeschi non abbiano voglia di salvare sempre le chiappe al ventre molle d'Europa.

Modificato da DragoDormiente
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All'inizio l'euro avrebbe dovuto limitarsi a Francia,Germania, Olanda,Lussemburgo,Finlandia e Austria, lasciando fuori per qualche anno Italia,Spagna ,Portogallo ,Belgio, Irlanda e Grecia. Poi lentamente fare entrare gli altri.

Ma si cominciò a protestare per questa Europa ristretta, la Spagna in primis che era in pieno boom economico grazie al governo Aznar ,e anche noi che addirittura pagammo la tassa sull'Europa ,per sentirci annunciare solennemente ,ricorderete, " Vi ho portati in Europa" .

L'Irlanda ha nazionalizzato le banche, il Belgio è costretto a elezioni ripetute perchè di stati lì ce ne sono due , il Belgien e la Belgique e non vanno d'accordo su nulla. Lasciamo perdere il Portogallo e infine la Grecia ( ho letto che su un'isoletta che ha 400 abitanti, la scuola che ospita 40 bambini ha 12 maestri) .

Temo che i soldi regalati alla Grecia possano solo rinviare di qualche anno ,o mese , la resa dei conti .

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All'inizio l'euro avrebbe dovuto limitarsi a Francia,Germania, Olanda,Lussemburgo,Finlandia e Austria, lasciando fuori per qualche anno Italia,Spagna ,Portogallo ,Belgio, Irlanda e Grecia. Poi lentamente fare entrare gli altri.

Ma si cominciò a protestare per questa Europa ristretta, la Spagna in primis che era in pieno boom economico grazie al governo Aznar ,e anche noi che addirittura pagammo la tassa sull'Europa ,per sentirci annunciare solennemente ,ricorderete, " Vi ho portati in Europa" .

L'Irlanda ha nazionalizzato le banche, il Belgio è costretto a elezioni ripetute perchè di stati lì ce ne sono due , il Belgien e la Belgique e non vanno d'accordo su nulla. Lasciamo perdere il Portogallo e infine la Grecia ( ho letto che su un'isoletta che ha 400 abitanti, la scuola che ospita 40 bambini ha 12 maestri) .

Temo che i soldi regalati alla Grecia possano solo rinviare di qualche anno ,o mese , la resa dei conti .

Ah, la famosa Eurotassa, uno straordinario esempio di quanto le tasse possano essere "bellissime"...

http://it.wikipedia.org/wiki/Eurotassa

In merito alla frase in grassetto, un commento politico, censuratemi pure, ma la Grecia di oggi è l'Italia che tanti intellettuali e politici di sinistra sognavano e ancora oggi sognano, uno straordinario carrozzone dove lo Stato è sostanzialmente un dispensatore di crediti per chi non ha voglia di faticare.

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All'inizio l'euro avrebbe dovuto limitarsi a Francia,Germania, Olanda,Lussemburgo,Finlandia e Austria, lasciando fuori per qualche anno Italia,Spagna ,Portogallo ,Belgio, Irlanda e Grecia. Poi lentamente fare entrare gli altri.

Ma si cominciò a protestare per questa Europa ristretta, la Spagna in primis che era in pieno boom economico grazie al governo Aznar ,e anche noi che addirittura pagammo la tassa sull'Europa ,per sentirci annunciare solennemente ,ricorderete, " Vi ho portati in Europa" .

L'Irlanda ha nazionalizzato le banche, il Belgio è costretto a elezioni ripetute perchè di stati lì ce ne sono due , il Belgien e la Belgique e non vanno d'accordo su nulla. Lasciamo perdere il Portogallo e infine la Grecia ( ho letto che su un'isoletta che ha 400 abitanti, la scuola che ospita 40 bambini ha 12 maestri) .

Temo che i soldi regalati alla Grecia possano solo rinviare di qualche anno ,o mese , la resa dei conti .

Concordo tranne su un punto che è l'esclusione dell'Italia.

Abbiamo una forte tendenza alla disistima,più di quella che sarebbe lecita.L'Italia non ha creato e non creerà problemi all'euro.Se così non fosse,non avremmo agenzie di rating che puntualmente mettono in circolazioni voci su presunte catastrofi della nostra economia.In Europa si sa che L'Inghilterra in primis,gioca sporco nei nostri confronti e queste agenzie sono tutte collegate alla finanza inglese e sarebbe venuto il momento,da parte dei nostri operatori finanziari,di non dare peso a queste agenzie la cui credibilità e affidabilità è zero.

Modificato da quasar
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Non è il caso che io ripeta per l'ennesima volta quanto ho già scritto, altrove, ma nessuno dei sostenitori dell'Euro ha mai scritto determinate cose (almeno fra chi mastica un po' di economia) mentre fra gli oppositori ho letto, più volte, commenti più umorali e sentimentali. Basi economiche per il mantenimento della lira non ce n'erano e non ce ne sono. Diversa la questione su chi, effettivamente, ne avesse le possibilità In primis, la solidarietà mediterranea ha fatto sfracelli. Per anni abbiamo sentito esaltare la Spagna (da molto prima di Zapatero, tanto per sgombrare il campo da tentazioni politiche) nascondendo un certo bluff.... nessuno ha mai alzato la voce contro gli aiuti economici alla Spagna, ma quando è toccato alla Polonia...apriti cielo.

Mi sembra che, qui, si stia sottovalutando al vera e propria truffa greca dell'Euro!

La Grecia è un carrozzone? E' vero, ma perchè a pagare non sono mai quelli che si sono arricchiti falsificando e truffando? In quanto a chi sostenga i carrozzoni vorrei ricordare che sono, da sempre, un serbatoio di voti per tutte le correnti politiche (DC e AN ne sapevano qualcosa, mi pare....). Governi di tutte le tendenze hanno "lisciato" i dipendenti pubblici, con puntuali rinnovi del contratto al rialzo, mentre in alcuni settori privato sono rimasti fermi per anni.

In quanto ai crediti, mi pare che lo stato sia un dispensatore di crediti, soprattutto, per i furbetti, che evadono il fisco e truffano a piene mani. Credo che questo sia il sogno di qualcun altro (intellettuali non li definirei, visto lo spessore culturale della nostra classe politica e imprenditoriale) sulle cui tendenze politiche, non sarei così monolitico, considerando chi si prodiga per condoni, scudi, depenalizzazioni, etc, etc...

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E non mi stupisco che i tedeschi non abbiano voglia di salvare sempre le chiappe al ventre molle d'Europa.

Drago,i tedeschi sono stati i primi artefici di questa situazione e a lasciarli fare,ci saremmo trovati pure l'Ucraina nell'euro.

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Luke e io ti ripeto per l'ennesima volta che le perplessità legate all'euro sono state tutte ignorate.Se qua parliamo di continuo di lira si e lira no,si va oltre il discorso che era ed è l'opportunità di introdurre l'euro (ottima idea) in questo modo.Stop.

Se vogliamo parlare di lira si e lira no,allora è un altro discorso.

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Non è il caso che io ripeta per l'ennesima volta quanto ho già scritto, altrove, ma nessuno dei sostenitori dell'Euro ha mai scritto determinate cose (almeno fra chi mastica un po' di economia) mentre fra gli oppositori ho letto, più volte, commenti più umorali e sentimentali. Basi economiche per il mantenimento della lira non ce n'erano e non ce ne sono. Diversa la questione su chi, effettivamente, ne avesse le possibilità In primis, la solidarietà mediterranea ha fatto sfracelli. Per anni abbiamo sentito esaltare la Spagna (da molto prima di Zapatero, tanto per sgombrare il campo da tentazioni politiche) nascondendo un certo bluff.... nessuno ha mai alzato la voce contro gli aiuti economici alla Spagna, ma quando è toccato alla Polonia...apriti cielo.

Mi sembra che, qui, si stia sottovalutando al vera e propria truffa greca dell'Euro!

La Grecia è un carrozzone? E' vero, ma perchè a pagare non sono mai quelli che si sono arricchiti falsificando e truffando? In quanto a chi sostenga i carrozzoni vorrei ricordare che sono, da sempre, un serbatoio di voti per tutte le correnti politiche (DC e AN ne sapevano qualcosa, mi pare....). Governi di tutte le tendenze hanno "lisciato" i dipendenti pubblici, con puntuali rinnovi del contratto al rialzo, mentre in alcuni settori privato sono rimasti fermi per anni.

In quanto ai crediti, mi pare che lo stato sia un dispensatore di crediti, soprattutto, per i furbetti, che evadono il fisco e truffano a piene mani. Credo che questo sia il sogno di qualcun altro (intellettuali non li definirei, visto lo spessore culturale della nostra classe politica e imprenditoriale) sulle cui tendenze politiche, non sarei così monolitico, considerando chi si prodiga per condoni, scudi, depenalizzazioni, etc, etc...

E' vero, hai sostanzialmente ragione, tuttavia mi permetto di fare un piccolo appunto e chiudo l'OT: non solo chi ha fatto condoni e scudi ha contribuito ad accrescere in maniera abnorme i ruoli del personale del ministero dell'istruzione o di quello dei beni e attività culturali. Forse è giusto come hai detto tu, non bisogna essere monolitici sulle tendenze politiche. Del resto lo diceva già qualcuno in passato che in Italia, "siccome nessuno è senza peccato si può ricattare tutto lo Stato"...

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Luke e io ti ripeto per l'ennesima volta che le perplessità legate all'euro sono state tutte ignorate.Se qua parliamo di continuo di lira si e lira no,si va oltre il discorso che era ed è l'opportunità di introdurre l'euro (ottima idea) in questo modo.Stop.

Se vogliamo parlare di lira si e lira no,allora è un altro discorso.

Semplicemente, non le ho mai ignorate, bensì le ho contestualizzate. In almeno un paio di discussioni c'è scritto tutto quello che penso della NON gestione dell'Euro e non l'ho scritto solo io.

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Semplicemente, non le ho mai ignorate, bensì le ho contestualizzate. In almeno un paio di discussioni c'è scritto tutto quello che penso della NON gestione dell'Euro e non l'ho scritto solo io.

Hai ragione ma il fatto è che questa discussione va avanti da un po' e all'obiezione di fondo che è quella se sia stato opportuno introdurre l'euro nel modo in cui s'è fatto (troppi paesi senza requisiti,troppi fondi europei ai medesimi e senza un piano economico valido) puntualmente più di uno ha precisato Se non era per l'euro a quest'ora la lira...

Il che potrà pure essere vero,ammesso che lo sia ma che comunque non era attinente ai dubbi esposti.Sinceramente,m'è sembrata una banalizzazione ed un luogo comune e una risposta adeguata ed altrettanto banale allora sarebbe stata che se non era per l'euro,oggi non staremmo a fare i sorci verdi per la questione Greca e col pericolo che la Spagna la segui.

L'euro e i relativi stanziamenti europei,per alcuni paesi ha rappresentato una crapula per la ricerca del consenso elettorale.

La Spagna di Aznar prima,che ha dato il via a grandiosi infrastrutture non avendo strutture e Zapatero poi,con una dissennata politica sociale coma quella Greca,danno la misura di come si sia partiti con un'idea straordinaria ma sviluppata malissimo.

Ecco,questo era il punto.

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