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Inviato

Devo confesarvi di essere rimasto davvero colpito dalle proprietà del limone. Dopo appena due bagni di una ventina di minuti circa si sono sciolte moltissime incrostazioni! A saperlo l'avrei fatto sin dall'inizio risparmiandomi due mesi di fatica! Spero solo non sia stata troppo aggressiva. Ma questa tecnica è possibile solo per l'argento e\o per la malachite o può essere usata anche in altri casi?

senzatitolo1hv.th.jpg

senzatitolo2i.th.jpg

Dal mio piccolo provo la lettura alla luce della pulizia, naturalmente aspetto la vostra conferma o smentita:

TRP IX IMP XV COS VIII PP

Dall'altro forse (ma forse) "titus caes vespasian avg" ?

Io sinceramente avrei usato il metodo dell'elettrolisi naturale: mettere in un bicchiere di acqua distillata un cucchiaio di bicarbonato di sodio (il carbonato sarebbe meglio), ed inserire la moneta appoggiata o avvolta in carta alluminio, con un lembo della stessa carta che esce fuori dall'acqua..certo è un metodo soft, rispetto al limone che contiene acido citrico, alcuni invece le fanno fare i bagni in ammoniaca..


Inviato

Devo confesarvi di essere rimasto davvero colpito dalle proprietà del limone. Dopo appena due bagni di una ventina di minuti circa si sono sciolte moltissime incrostazioni! A saperlo l'avrei fatto sin dall'inizio risparmiandomi due mesi di fatica! Spero solo non sia stata troppo aggressiva. Ma questa tecnica è possibile solo per l'argento e\o per la malachite o può essere usata anche in altri casi?

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Dal mio piccolo provo la lettura alla luce della pulizia, naturalmente aspetto la vostra conferma o smentita:

TRP IX IMP XV COS VIII PP

Dall'altro forse (ma forse) "titus caes vespasian avg" ?

Io sinceramente avrei usato il metodo dell'elettrolisi naturale: mettere in un bicchiere di acqua distillata un cucchiaio di bicarbonato di sodio (il carbonato sarebbe meglio), ed inserire la moneta appoggiata o avvolta in carta alluminio, con un lembo della stessa carta che esce fuori dall'acqua..certo è un metodo soft, rispetto al limone che contiene acido citrico, alcuni invece le fanno fare i bagni in ammoniaca..

l'elettrolisi è più aggressiva del limone per i denari imperiali e per tutte quelle monete che hanno percentuali di argento al di sotto del 95 _% circa.

per queste monete è meglio l'acido citrico o l'ammoniaca.


Inviato (modificato)

RIC II (1926) Tito 25b (ritratto a sx) al dritto dovrebbe avere IMP TITVS CAES VESPASIAN AVG PM.

Complimenti, da quello che sembrava un sasso...

[edit]

Tito RIC II (1926) 25b

Guardando bene le ultime foto, sembra che anche il ritratto sia molto ben conservato, alla fine quelle croste hanno preservato la moneta come un guscio protettivo.

Immagino che non ti sei ancora arreso... visti i risultati, io continuerei :)

Modificato da Exergus

Inviato

Infatti hai ragione! non credevo di dover arrivare al punto di ringraziare la malachite che mi ha fatto dannare! :lol:

A dirti la verità il pensiero ce l'ho fatto, ma ho titubato perchè non vorrei che continuando si rovinasse la parte oramai già scoperta con la figura della sedia....anche se non sò se l'opacità dell'argento possa definirsi patina e quindi sia necessario preservarla. Pareri in merito?


Inviato

Infatti hai ragione! non credevo di dover arrivare al punto di ringraziare la malachite che mi ha fatto dannare! :lol:

A dirti la verità il pensiero ce l'ho fatto, ma ho titubato perchè non vorrei che continuando si rovinasse la parte oramai già scoperta con la figura della sedia....anche se non sò se l'opacità dell'argento possa definirsi patina e quindi sia necessario preservarla. Pareri in merito?

spennella solo il dritto tenendo la moneta in mano,così non bagni di acido il rovescio,oppure proteggi le parti già pulite con cera o smalto da unghie trasparente che poi toglierai a lavoro finito con acetone...


Inviato (modificato)

L'idea della cera è stata ottima...semplice ma efficiente.

Eccovi il risultato. Le ultime incrostazioni nella parte bassa sembrano terrose quindi ho deciso di lasciarla in ammollo in acqua distillata per provare a rimuoverle tra un pò.

senzatitolo1tz.th.jpg

Credete sia possibile avanzare un'ipotesi di valutazione? Certo è vero che lo stato non è ottimale però non sò se sia comune o meno.

Modificato da sean

Inviato

Allora... il RIC la da come comune, però è sempre Tito, "venalmente parlando" potrebbe valere (credo) dai 50 ai 100 euri o giù di lì... se fosse mia, visto come ti è "rinata" tra le mani, avrebbe un valore inestimabile. Ho comprato centinaia di monete da pulire, ho trovato diverse piacevoli sorprese, ma mai una cosa simile... complimenti ancora per il "ritrovamento"!

Ciao, Exergus


Inviato (modificato)

Bellissima... Stai molto attento agli ultimi passaggi di pulizia, qualche anno fa trovai un denario di Herennia Etruscilla dentro un 'sasso' anche più grosso del tuo, l'ho recuperato perfettamente, poi all'ultima spazzolatina, tanto per togliere un grumetto ancora rimasto, si è spezzato via un pezzettino, minuscolo, di lato, non si vede quasi... Aaaaaghhhhh, mi è venuto da piangere :( :( :( Le monete antiche d'argento sono brutte bestie!!!

Modificato da vince960

Inviato

Grazie per il consiglio!

Comunque hai perfettamente ragione Exegus, non hai idea (anzi forse ce l'hai) di quanta soddisfazione mi abbia dato questa pulizia. Il far venir fuori dopo tanta fatica quello spendore è davvero gratificante e di sicuro non me ne priverei mai (al minimo per soddidfare il mio ego ogni volta che la prendo in mano! :P ).

Scusate se sono ripetitivo, ma come vi chiedevo prima, questo procedimento col limone, funziona solo con l'argento o solo con partioclari incrostazioni come la malachite, o può essere usato anche su altri metalli e su altre incrostazioni?


Inviato

Scusate se sono ripetitivo, ma come vi chiedevo prima, questo procedimento col limone, funziona solo con l'argento o solo con partioclari incrostazioni come la malachite, o può essere usato anche su altri metalli e su altre incrostazioni?

Si tratta comunque di un acido, anche se non molto aggressivo, quindi assolutamente da sconsigliare per monete che non siano in ottimo argento. Per rispondere all'osservazione del magister numizmo, quella che sopra è stata chiamata "elettrolisi naturale" è in effetti quella che sul Welter viene chiamata "riduzione galvanica". Non ha molto a che fare con l'elettrolisi comunemente intesa (quella con batterie e soluzione salina) se non il fatto fisico di sfruttare le correnti indotte. Dovrebbe essere decisamente meno aggressiva sia dell'elettrolisi propriamente detta sia del trattamento con acidi, che in questo caso non sono presenti, e quindi dovrebbe essere possibile utilizzarla anche su monete con un contenuto d'argento più basso (denari del III secolo, per capirsi). Questa, almeno, è la mia modesta esperienza, su cui apprezzerei il parere dei veri esperti.


Inviato

caspita che "rinascita" a nuova vita! mai e poi mai ci avrei scommesso su di un tondello così incrostato! che soddisfazione che dev'essere stata! e complimenti ai validi suggeritori di metodi di pulizia... e io che alle superiori ho sempre visto la chimica come una brutta bestia! hai visto mai che a qualcosa serviva! ...a sto punto mi vien da pensare che possano tornar utili anche logaritmi e derivate! :P

bella scoperta davvero!

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Inviato (modificato)

Scusate se sono ripetitivo, ma come vi chiedevo prima, questo procedimento col limone, funziona solo con l'argento o solo con partioclari incrostazioni come la malachite, o può essere usato anche su altri metalli e su altre incrostazioni?

Si tratta comunque di un acido, anche se non molto aggressivo, quindi assolutamente da sconsigliare per monete che non siano in ottimo argento. Per rispondere all'osservazione del magister numizmo, quella che sopra è stata chiamata "elettrolisi naturale" è in effetti quella che sul Welter viene chiamata "riduzione galvanica". Non ha molto a che fare con l'elettrolisi comunemente intesa (quella con batterie e soluzione salina) se non il fatto fisico di sfruttare le correnti indotte. Dovrebbe essere decisamente meno aggressiva sia dell'elettrolisi propriamente detta sia del trattamento con acidi, che in questo caso non sono presenti, e quindi dovrebbe essere possibile utilizzarla anche su monete con un contenuto d'argento più basso (denari del III secolo, per capirsi). Questa, almeno, è la mia modesta esperienza, su cui apprezzerei il parere dei veri esperti.

Uhmmm :huh: .... "magister". :) ...mi piace!.... :D

Quella che tutti chiamano elettrolisi naturale e che come giustamente hai fatto notare è niente altro che riduzione per via galvanica degli ossidi, è indicata per monete e oggetti la cui percentuale di altri metalli: rame,stagno,zinco e piombo non sia troppo elevata, altrimenti risulterà aggressiva nei confronti di queste componenti e danneggerà le superfici. Il trattamento con soluzione di acido citrico al 10% o meno è,alla fine, uno dei meno aggressivi,insieme all'uso di ammoniaca ulteriormente diluita.

Un altro metodo vede l'impiego di una soluzione blanda di acido nitrico e cloridrico, ma è meglio lasciarla maneggiare da esperti.

Sui denari del III secolo e seguenti, lo spennellamento con acido citrico in soluzione o con la miscela di nitrico e cloridrico, dà ottimi,i risultati lasciando le superfici abbastanza intoccate.Per contro, almeno per quello che ho osservato io nei miei test, la riduzione galvanica lascia le superfici ruvide e tendenti al defoliamento.Ma può darsi che abbia sbagliato metodologia...

Modificato da numizmo

Inviato

Uhmmm :huh: .... "magister". :) ...mi piace!.... :D

Grazie per le spiegazioni. In effetti l'acido citrico al 10% è veramente blando. E comunque non ti montare la testa :P


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