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Tempio Di Augusto E Livia


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Di seguito la descrizione del Tempio di Augusto e Livia, che non ha lasciato vestigia visibili in superficie.

IL TEMPIO DI AUGUSTO E LIVIA

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il tempio di Augusto (latino: templum Divi Augusti; greco: Αὐγουστεῖον, Augousteion) era un tempio dedicato ad Augusto (il primo imperatore romano) divinizzato, costruito nel Foro Romano a Roma. Fu detto anche templum novum, "tempio nuovo".In passato era stato identificato con una struttura pertinente alla domus Tiberiana, nella zona alle pendici nord-occidentali del Palatino detta Velabro, dietro il tempio dei Dioscuri, nei pressi del Vicus Tuscus; oggi quel complesso è stato riconosciuto come una costruzione risalente all'epoca di Domiziano. Probabilmente il tempio si trova sotto le costruzioni alle spalle della Basilica Giulia, in una zona non scavata al di sotto dell'ex-ospedale della Consolazione.

Il tempio fu edificato da Tiberio, figlio adottivo e successore di Augusto, o da Tiberio e Livia Drusilla,terza moglie di Augusto e imperatrice; venne completato da Caligola, successore di Tiberio, o da Tiberio stesso, che però non lo dedicò. Tiberio costruì anche una biblioteca che dal tempio prese il nome di Bibliotheca Templi Novi o Templi Augusti.

Il tempio fu distrutto da un incendio, poco prima del 79, poi restaurato, forse da Domiziano, che pare abbia edificato un tempio a Minerva in qualche modo collegato a quello di Augusto. Antonino Pio restaurò pesantemente il tempio. L'ultima testimonianza dell'esistenza del tempio risale al 248.

Una moneta di Caligola raffigura probabilmente il tempio: si tratta di un tempio esastilo in stile ionico con sculture sul tetto, sul basamento e sul frontone, decorato con ghirlande.

Il restauro di Antonino Pio viene celebrato in alcune monete, che raffigurano un tempio ottastilo in stile corinzio, contenente due statue, di Augusto e Livia.

Oltre alle statue di Augusto e di Livia, il tempio conteneva probabilmente anche quelle degli altri imperatori divinizzati, come suggerito dal fatto che una aedes Caesarum sia stata colpita da un fulmine nel 69. Tiberio lo decorò con un famoso dipinto, opera di Nicia di Atene (IV secolo a.C.) e raffigurante Giacinto.

Tratto da http://www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm

Di questo tempio non è rimasta traccia e non si è ancora ritrovata l’esatta collocazione, ma doveva trovarsi nel Foro romano ai piedi del Colle Palatino. Il tempio fu iniziato da Livia, vedova di Augusto ed andò presto distrutto. Un secondo tempio venne iniziato da Tiberio e inaugurato da Caligola nel 37 dC. Caligola, nella sua ironica follia, voleva costruire un ponte che conducesse direttamente dalla sua residenza al tempio di Giove sul Campidoglio, ancorandosi sul Tempio del Divo Augusto, che pertanto doveva trovarsi su questa direttrice. Il tempio è esastilo con eleganti capitelli ionici. Caligola riprodusse la scena della sua inaugurazione su un sesterzio che rappresenta l’imperatore nell’atto di sacrificare tra altre persone e sullo sfondo la magnifica sagoma del tempio inghirlandato. Il tempio andò ben presto in rovina o bruciò, finché Domiziano non si occupò della sua ricostruzione, celebrando l’evento su un denario ove compare un tempio ottastilo.

Da: Il Foro Romano - Storia e Monumenti

di Christian Hülsen

Nei tempi repubblicani, sotto il Palatino all' incrociamento della Nova Via e del Vicus Tuscus probabilmente sorgevano case private. Tiberio consacrò ivi, dietro il tempio dei Castori nel Vicus Tuscus, un tempio in onore di suo padre divinizzato (templum divi Augusti). L' imperatore Caligola, sulle cui monete il tempio apparisce effigiato con sei colonne corinzie sulla fronte e riccamente ornato di statue, se ne servì per appoggiarvi uno dei piloni del famoso ponte costruito per congiungere il palazzo imperiale col tempio di Giove Capitolino. Egli stesso poi allorchè ingrandì il palazzo di Tiberio fino al Foro, fece del tempio dei Castori il vestibolo del palazzo. Nell' incendio neroniano il tempio di Augusto fu distrutto; Domiziano lo restaurò costruendovi dietro un santuario in onore di Minerva, dea per la quale egli aveva un culto speciale. "Presso Minerva, dietro il tempio del Divo Augusto" ogni anno, come attestano numerose iscrizioni, erano affisse le grandi tavole di bronzo con i nomi di quei soldati delle coorti ausiliarie, delle armate ecc., i quali, dopo aver compiuti gli anni prescritti di servizio, ottenevano il loro congedo ed erano ricompensati col diritto di cittadinanza, del connubio, ecc. E non soltanto questo "archivio della cancelleria militare" stava sotto la protezione di Minerva, ma anche una biblioteca aperta da Tiberio e rinnovata dopo l' incendio da Domiziano. Il tempio stesso fu restaurato da Antonino Pio, come attestano le monete di quest' imperatore; quando sia stato distrutto, non si sa esattamente.

Il tempio di Augusto consisteva in una cella quasi quadrata (m. 28 × 32) e in un portico che si apriva sul Vicus Tuscus. Nelle pareti della cella stanno nicchie per le statue colossali degli imperatori qui venerati: nella nicchia centrale, come mostra il rovescio della moneta di Pio, stavano due statue, probabilmente di Augusto e di Livia, nelle altre nicchie gli imperatori che furono consecrati nei tempi seguenti (al tempo del restauro di Antonino, cioè verso la metà del secondo secolo, questi erano: Claudio, Vespasiano, Tito, Nerva, Traiano, Adriano e parecchie imperatrici). Le mura laterizie (molti mattoni portano bolli del tempo di Domiziano) erano incrostate di marmo. Che la cella fosse coperta, mostrano le finestre esistenti nella parte più alta delle pareti laterali. Probabilmente la cella aveva un soffitto di legno con ricchi lacunari, poichè una volta così ampia non avrebbe potuto cadere in rovina senza lasciare notevoli avanzi. Il portico in origine era un andito oblungo (m. 32 × 6) con nicchie semicircolarie sulle due estremità. Più tardi, per rendere più stabile l' edifizio, vennero costruite sei mura trasversali di mattoni. Delle camere formate da queste pareti intermedie, quella a mezzogiorno contiene avanzi di una scala conducente sul tetto del portico, che era assai più basso della cella. La facciate verso il Vico Tusco, secondo i rovesci delle monete, aveva otto colonne. Sul lato meridionale del tempio di Augusto … si trovano colà avanzi di grandi edifizi, non destinati al culto nè ad alloggi; essi consistono in camere a volta con pareti di blocchi tufacei aggruppate intorno a cortili trapezoidali. Forse appartenevano a grandi magazzini, ossia, agli horrea Germaniciana et Agrippiana, i quali, secondo i Regionarî costantiniani, erano situati in questa parte della regione ottava: la pianta ne è rappresentata in due frammenti della Forma Urbis unitamente al Clivus Victoriae. Dal portico del tempio di Augusto volgiamoci a destra, passando dietro il tempio dei Castori ove degni di osservazione sono i frammenti di capitelli ed epistilî bellissimi rinvenuti nel 1902. A destra, parallelo al muro laterale del tempio di Augusto, rinforzato da grandiosi speroni, fiancheggia la strada un portico con pilastri e mezze colonne laterizie. Nell' età cristiana quivi era il cimitero della chiesa di S. Maria Antiqua. Nelle mura si vedono incavati parecchi avelli, alcuni dei quali contengono ancora scheletri e resti di pitture ed iscrizioni. Passando poi fra il tempio dei Castori e il Lacus Iuturnae, arriviamo al confine orientale del Foro dove (al di là dell' arco di Augusto) comincia la Sacra Via: qui abbiamo a sinistra la Regia, a destra, il tempio di Vesta e la casa delle Vestali.

Nell'Impero sono esistiti altri edifici templari dedicati a Augusto (es.Pola, Augusto e Roma o Vienne, Augusto e Livia).

Di seguito la moneta di Caligola (RIC 36) accennata nel testo e il sesterzio di Antonino Pio (RIC 1004)( Le foto sono sempre tratte da www.sesterzio.eu/rovesci/templi.htm.)

Ciao

Illyricum

:)

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Modificato da Illyricum65

Inviato

Ed un denario di Antonino Pio (RIC 290) tratto da Wildwinds.

Ciao

Illyricum

:)

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Inviato (modificato)

Salve Illyricum, se mi permetti aggiungerei qualche notizia a riguardo di questo Tempio :)

Avviò la sua costruzione Livia, la terza e ultima moglie di Augusto, che proseguì durante il regno di Tiberio; ci sono diverse teorie a riguardo del non completamento da parte di quest’ultimo del Tempio, una delle quali dice che la causa è stato proprio il cattivo rapporto fra i primi due Imperatori; di contro ci sono anche fonti che ci confermerebbero la voglia di Tiberio di completare l’opera una volta ritornato da Capri, ma il tutto fu vanificato dalla sua morte avvenuta poco dopo, il 16 Marzo 37.

Il successore Caligola, completò finalmente l’opera, che fu inaugurata, si crede, negli ultimi due giorni dell’Agosto del 37.

Secondo Cassio Dione i festeggiamenti furono oltremodo stravaganti, una corsa di cavalli di 2 giorni comprensiva di abbattimento di 400 orsi, più un numero uguale di bestie provenienti dalla Libia. L’Imperatore, sospese anche tutte le cause civili e ogni impegno giornaliero di qualsiasi cittadino, cosicché nessuno avesse delle scuse per non aver partecipato all’evento.

Si crede che quest’avvenimento non fosse altro che un’abile mossa per ingraziarsi il popolo, facendo accrescere il pensiero di una sua discendenza diretta con Augusto, infatti, non solo le feste iniziarono nello stesso mese della morte dell’avo, ma la fine della festa avvenne proprio il giorno del suo compleanno (31 Agosto).

Da rendere merito a Caligola è l’innalzamento della statua di Livia, all’interno del Tempio, accanto a quella di Augusto.

Il Tempio arrivò intatto fino a poco prima del 79 d.C.,quando in seguito ad un incendio venne distrutto. Domiziano, che 2 anni dopo entrò in carica, ne riavviò la ristrutturazione, insieme ad un Tempio di una divinità cara a lui quale Minerva.

Sembra che da questo punto in poi il Tempio fosse diventato una sorta di memoriale, includendo Vespasiano e Tito.

Il Tempio è stato restaurato per l’ultima volta nella seconda metà del II sec. da parte di Antonino Pio e possiamo trovarne riscontro nelle monete a partire dal 158 d.C.

Anche questo Tempio, come gli altri non ha avuto una vita facile, devastato più e più volte da catastrofi si hanno sue ultime notizie nel 248 grazie a un diploma affisso nel Tempio di Minerva.

Modificato da Mirko8710
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Inviato (modificato)

Aggiungo anche un'approfondimento sulle monete:

La prima moneta sulla quale compare il Tempio è un sesterzio di Caligola, datato 37-38 d.C., con al D/ C∙CAESAR∙DIVI∙AVG∙PRON∙AVG∙PM∙TR∙P∙III∙P∙P∙, con la Pietas seduta verso sinistra con patera. PIETAS in esergo e al R/ DIVO AVG S-C, con l'Imperatore intento in un sacrificio, insieme a due sudditi con sullo sfondo il Tempio. RIC 36

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Questa moneta ci mostra quello che dovette essere uno dei giorni dell'inaugurazione del Tempio, Caligola intento al sacrificio e un bue che si dimena su di un altare.

Passando al Tempio, possiamo notare come esso sia su di un alto podio, stilobate e colonne scanalate con capitello ionico. Abbiamo un corposo architrave che sporge fuori dalle colonne e un frontone con all'interno quella che sembrerebbe la stessa scena della moneta. Probabilmente, però, è l'Imperatore Augusto circondato da altre figure.

Sul fastigio abbiamo una quadriga, mentre ai lati, si distinguono 3 figure, identificate con Roma, a sinistra ed Enea che accompagna la sua famiglia fuori da Troia, ricordando il mito dell'origine.

Da notare, infine, come il Tempio fosse stato abbellito da una maestosa ghirlanda.

Passando oltre, viene segnalato un Denario di Domiziano,che sinceramente non sono riuscito a trovare e dunque passo direttamente all'ultimo restauratore, Antonino Pio.

Egli lo commemora con un Sesterzio, con al D/ ANTONINVS AVG PIVS PP TR P XXII, testa dell'Imperatore laureata rivolta a destra e al R/ TEMPLVM DIVI AVG REST, COSIIII in esergo e S-C ai lati delTempio. RIC 272a

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Possiamo notare subito, come in questa moneta il Tempio sia diventato octastilo, dunque è da presumere l'incremento delle due colonne o durante Diocleziano (più probabile) oppure adesso con Antonino Pio.

In dettaglio notiamo una scalinata, con colonne lisce (ma forse per poco dettaglio della moneta) e capitello corinzio. Architrave e frontone dovevano essere i soliti che nella prima versione del Tempio, mentre probabilmente vengono sostituite le statue agli acroteri, identificabili comunque in Roma e Enea (senza famiglia al seguito).

Da segnalare la presenza di statue, alle estremità destra e sinistra del Tempio, identificate in 2 Vittorie.

Da non dimenticare sono le statue all'interno del Tempio,di Augusto e Livia, probabilmente seduti uno accanto all'altro.

Singolare è questo secondo rovescio, sempre di Antonino Pio, dove compaiono altre due figure davanti alla scalinata del Tempio, probabilmente altre 2 Nike (indice forse della trasformazione in memoriale?).

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Se riuscite atrovare la moneta in riferimento di Diocleziano si potrebbe vedere di ampliareil discorso, anche se ho letto che già da la è rappresentato come octastilo.

Perdonatemi il "corsivo" ma non sono riuscito a modificarlo, non capisco come mai l'editor non funzioni.

Mirko :)

Modificato da Mirko8710
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Inviato

Mirko,

ottimo intervento di completamento alla storia del Tempio e nell'analisi della parte numismatica.

Ho cercato la moneta di Diocletianus ma non ne ho trovato traccia... peccato! :(

Ciao

Illyricum

:)


Inviato (modificato)

Non capisco perchè non si trovi la moneta di Diocleziano, vedrò di cercarla nel RIC, per vedere se è davvero citata come Tempio di Augusto.

[edit] credo che ci siamo sbagliati tutti e due Illyricum....il Denario è di Domiziano :D

Modificato da Mirko8710
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Inviato

DE GREGE EPICURI

Domiziano o Diocleziano? Non avete detto che il tempio va in rovina prima del 270 o giù di lì?


Inviato

Domiziano Gianfranco...:) Abbiamo avuto lo stesso lapsus negli ultimi 2 post. Difatti il Tempio viene attestato fino al 248 e Diocleziano aveva 5 anni....:)

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Inviato (modificato)

Gianfranco, Mirko intendeva Domiziano e per svista ha scritto Diocleziano (in realtà prima fa cenno ad un denario di Domiziano... io che son... dislessico quando scrivo col PC lo capisco bene... DIS-TASTICO? Mah :blink: ), io ho letto in velocità Diocleziano e le mie ricerche sono state avviamente infruttuose. :(

Quindi mi son cercato dati con chaive di ricerca "Domitianus Temple of Augustus":

http://www.absoluteastronomy.com/topics/Temple_of_Divus_Augustus

...During the reign of Domitian the Temple of Divus Augustus was destroyed by fire but was rebuilt and rededicated in 89/90 with a shrine to his favourite deity, Minerva. The temple was redesigned as a memorial to four deified emperors, including Vespasian and Titus. It was restored again in the late 150s by Antonius Pius, who was perhaps motivated by a desire to be publicly associated with the first emperor. The exact date of the restoration is not known, but the restored temple is shown on coins of 158 onwards, which depict it with an octostyle design with Corinthian capitals capitals and two statues - presumably of Augustus and Livia - in the cella. The pediment

displayed a relief featuring Augustus and was topped by a quadriga. Two figures stood on the eaves of the roof, that on the left representing and the one on the right depicting Aeneas leading his family out of Troy, alluding to Rome's origin-myth. The steps of the temple were flanked by two statues of Victory...

...The last known reference to the temple was in 248; at some point thereafter it was completely destroyed and its stones were presumably quarried for later buildings. Its remains are not visible and the area in which it lay has never been excavated...

E tutto ciò conferma quanto detto sopra da Mirko.

Per quanto concerne il denario di Domiziano ricerche con Domiziano "Tempio di Augusto" o "Tempio di Minerva" non hanno dato risultati; con "Minerva" invece si trovano denarii a palate ma con la dea elmata, scudo e/o giavellotto; ho trovato invece un sesterzio con Domiziano sacrificante a Minerva che potrebbe essere collegato:

RIC II 256; BMCRE 296; BN 316; Cohen 491. Æ Sestertius (25.73 gm). Struck 85 AD. IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI, laureate head right, wearing aegis / S C across field, Domitian standing left, sacrificing out of patera over altar; shrine behind, within is a statue of Minerva. Good VF, wonderful green and brown patina. Rare type.

che allego di seguito

Ciao

Illyricum

:)

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Modificato da Illyricum65

Inviato

Discussione molto interessante.

Un vero picere leggere.

Complimenti.


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